È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Forum NWO Nuovo Ordine Mondiale, illuminati, cospirazioni, controllo globale, spiritualità, scienza di confine, Bilderberg, Lady Diana

Strani avvistamenti in un fascicolo della Forestale dedicato a 'Gnomi e fate dei boschi'

  • Messaggi
  • OFFLINE
    wheaton80
    Post: 1.680
    Registrato il: 21/11/2007
    Città: ROMA
    Età: 43
    Sesso: Maschile
    Utente Veteran
    00 16/04/2015 00:40



    Gnomi, fate, elfi, orchi e streghe. Personaggi che popolano fiabe e leggende della tradizione, ma anche i boschi di una zona ben precisa del nostro Paese. Fantasia o realtà? E' stato scovato un fascicolo, da giornalisti di una nota agenzia stampa nazionale, custodito dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato e aperto quasi 15 anni fa, che reca la dicitura 'Gnomi e fate dei boschi'. Una cartellina verde del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali - Corpo Forestale dello Stato che contiene informazioni, segnalazioni, materiale fotografico che riguarda esattamente quello che il suo titolo evoca: avvistamenti stranamente concentrati in un'area ben precisa, l'Appennino tosco-romagnolo, con alcuni suoi comuni, come San Piero in Bagno e Bagno di Romagna. Abbiamo guardato dentro quel fascicolo. Il suo contenuto? In alcuni casi fa sorridere, in altri no. Inquieta la fotografia scattata da G.F., banchiere di Cesena, in viaggio di notte con la moglie per raggiungere la sua baita all'interno della Foresta della Lama, nell'Appennino forlivese. Costretto a fermare l'auto e a scendere dalla vettura per montare le catene da neve ha visto 'qualcosa', un essere dalle sembianze umane, carponi e intento a mangiare neve. La sua fotografia, nel fascicolo della Forestale, è classificata come 'elfo' per via delle orecchie allungate che si intravedono. La foto è sfocata, il negativo mai consegnato, ma secondo alcune fonti, "il testimone sarebbe una persona seria e attendibile". Che poi quello sia proprio un elfo, tutto da dimostrare.



    C'è chi invece è convinto che si tratti di un poltergeist, lo spirito di un ragazzino morto anni prima ucciso da un mugnaio e che si aggira senza pace nella zona. Fa sorridere, forse, il verbale di dichiarazioni spontanee datato 2 agosto 2001, raccolte nel Comando Stazione Bagno di Romagna da ufficiali e agenti del CFS, che hanno ascoltato e messo nero su bianco il racconto del signor Pierluigi Ricci il quale, all'interno del Parco dell'Armina, mentre si apprestava a bere alla fonte, avvistava ''un essere alto circa 25 centimetri che ritengo essere uno 'gnomo' dei boschi''. E ne fornisce una descrizione 'da manuale', anche troppo: sembianze umane e abbigliato con casacca azzurra, pantaloni marroni, stivali di pelo beige, cappello rosso e barba bianca. Il tradizionale gnomo, insomma, proprio come quello che nell'area ha dato un volto al Sentiero degli Gnomi e al Bosco di Gnomo Mentino, che attirano ogni anno migliaia di visitatori. Perché sulla scia della moda dello gnomo è nato tutto un turismo, con pacchetti dedicati e con i suoi gadget, sul modello del turismo magico o di fantasia tipico dei paesi nordici. Gli gnomi, però, in questa zona popolano i racconti e, in alcuni casi, i ricordi di tante persone, anche degli anziani che non si interessano di marketing e di turismo e per i quali gli Appennini sono pieni di mostri, draghi, fate, orchi e santi. Avvistamenti ce ne sono sempre stati e racconti di 'fenomeni strani' nei boschi, che si tatti di presenze o di misteriose combustioni di alberi o di luci, perché lo gnomo “potrebbe essere la rappresentazione sensibile dello spirito del bosco” - spiega Stefano Cazora, capo ufficio stampa del Corpo Forestale dello Stato e autore di un libro, "Luoghi della meraviglia", dedicato agli itinerari del fantastico in Italia - “Se il bosco ha una sua forma di intelligenza, stando ad alcuni studi scientifici, a questa potrebbe corrispondere una forma di spiritualità semplice di cui lo gnomo è rappresentazione". Ma perché in caso di avvistamento si va alla Forestale? "Alla Forestale arrivano segnalazioni di tutti i generi, in questo caso allo gnomo si associa un guardiano della natura così come al CFS si riconosce il ruolo di tutela ambientale", aggiunge Cazora. Gnomi dell'Appennino, fate nel Casentino, streghe al centro e al sud: per chi volesse tentare l'incontro, questa è la geografia da tenere presente. Meno chiaro il metodo, che potrebbe variare da persona a persona, ma una regola di base c'è: secondo gli esperti bisogna imparare a guardare verso il basso, immedesimarsi negli elementi naturali, liberarsi delle sovrastrutture culturali. Perché - sempre secondo gli esperti - gli gnomi ci sono, siamo noi che non li vediamo.

    7 aprile 2015
    www.adnkronos.com/sostenibilita/tendenze/2015/04/07/strani-avvistamenti-fascicolo-della-forestale-dedicato-gnomi-fate-dei-boschi_0NX5pIz06icAmQ3d2sY...
    [Modificato da wheaton80 16/04/2015 00:44]
  • OFFLINE
    wheaton80
    Post: 3.625
    Registrato il: 21/11/2007
    Città: ROMA
    Età: 43
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    00 25/05/2019 15:42
    In Irlanda un'autostrada è stata deviata per salvare questo albero sacro alle fate



    Un solo uomo, con la sua tenacia, il suo amore per l'ambiente e la tradizione, è riuscito a salvare un albero sacro alle fate, nel cuore dell'Irlanda. Una storia tutt'altro che recente, ma che non smette mai di affascinare. Il protagonista è Eddie Lenihan, nato nel 1950 a Brosna, nella provincia di Munster, in Irlanda. Qui, a due passi dalla sua casa, sorge un “fairy bush”, letteralmente un cespuglio delle fate, una particolare struttura formata da un albero che presenta intorno alcuni cerchi noti come “fairy forts” o “forti delle fate”. Nel 1999, l'uomo fece il possibile per salvare questa meraviglia naturale, che sarebbe stata cancellata dalla nuova autostrada nella contea di Clare, come ci racconta Giorgia Maria Pagliaro su Vanilla Magazine (https://www.vanillamagazine.it/la-storia-dell-autostrada-irlandese-deviata-per-salvare-un-albero-sacro-delle-fate/).

    La maledizione del fairy bush

    Il progetto prevedeva la costruzione di un tratto in grado di bypassare le città di Ennis e New Market On Fergus. Per farlo sarebbe stato necessario radere al suolo tutta la vegetazione, compreso il famoso cespuglio delle fate. Ma Eddie, cultore delle antiche tradizioni irlandesi, riferì alle autorità che l’abbattimento di quel cespuglio, sacro alle fate, avrebbe causato una serie di sventure alla popolazione locale e a chiunque, in macchina, moto o a piedi, avesse attraversato quel tratto di strada. Ma non solo. A suo avviso, il cespuglio era un vero e proprio confine lungo un sentiero fatato, utilizzato come punto di incontro dalle creature dei boschi della provincia di Munster. Il risultato? I lavori per la realizzazione dell'arteria stradale, già avviati nell'area, vennero interrotti e modificati, lasciando vivere il cespuglio delle fate. La notizia fece il giro del mondo. Da una parte ci fu chi la considerò un'assurdità, dall'altra chi esultò perché l'uomo era riuscito a salvare uno dei simboli della tradizione irlandese. Ma Eddie non era uno qualunque. L'uomo è uno degli ultimi seanchai ancora in vita, ossia il “portatore dell’antica tradizione”, in grado di tramandare oralmente le storie narrate dagli antichi Bardi.

    Da sempre amante delle tradizioni e del folklore irlandesi, Lenihan è anche autore di numerose poesie, fiabe e libri per bambini dedicati a fate, angeli caduti e creature soprannaturali di derivazione celtica. La storia del cespuglio è raccontata nel suo libro dal titolo “Meeting the Other Crowd: The Fairy Stories of Hidden Ireland”, in cui narra le difficoltà della convivenza del popolo delle fate con l’attuale territorio irlandese. Secondo il folclore locale, alcune aree, che hanno forti legami con le fate, possono portare sfortuna o maledizione. Esse includono fortificazioni delle fate, conosciute anche come rath o lios, che sono i resti delle antiche dimore circolari, ma anche alberi fatati o cespugli spinosi. Stando alla tradizione, distruggere o manomettere questi forti, alberi o cespugli, potrebbe causare morte prematura o anche gravi malattie. Che sia vero o no, non è questa la sede per stabilirlo. Rimane il fatto che Eddie, armato solo della cultura tradizionale, è riuscito a salvare un albero considerato magico. Oggi quel fairy bush vive ancora indisturbato nella contea di Clare...

    Francesca Mancuso
    09-03-2019
    www.greenme.it/viaggiare/europa/30783-albero-fate-autostrada...
  • OFFLINE
    wheaton80
    Post: 4.211
    Registrato il: 21/11/2007
    Città: ROMA
    Età: 43
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    00 03/12/2020 02:14
    Mistero - Gnomi, elfi, fate. Leggenda o realtà?