00 20/08/2016 23:51
Obama suona la ritirata. Invasori americani del suolo siriano fuggono precipitosamente dai dintorni di Hasakah

Come abbiamo già scritto su questo blog e su "L'Opinione Pubblica", non esiste possibilità che due caccia dell'USAF in configurazione da intercezione, sparati a tutta canna verso lo spazio aereo di Hasakah, non siano riusciti a individuare e colpire due pesanti e lenti Sukhoi-24 in configurazione da bombardamento (quindi con tutti i piloni esterni gravidi di armi che li rallentavano e ne storpiavano l'aerodinamica) perdipiù impegnati in attacchi al suolo, quindi costretti a volare lentissimi per inquadrare meglio i bersagli a terra. La dichiarazione-non-spiegazione del Pentagono non sta in piedi se non si considera il fatto che i due intercettori americani si siano trovati davanti un ombrello di radar e di batterie missilistiche antiaeree tutt'altro che obsoleto, usurato o inefficiente come la propaganda NATO pretende di descrivere quello siriano. Cosa ancor più evidente se si considera che Hasakah non é certo zona in cui i russi abbiano impiantato loro difese antiaeree. La conferma di quanto prima ci azzardavamo soltanto a ipotizzare é arrivata con l'annuncio che i "consiglieri delle forze speciali" a stelle e strisce si sono rapidamente ritirati dai dintorni di Hasakah, evidentemente per paura di venire coinvolti nei bombardamenti governativi contro i traditori curdi. Infatti se gli Yankee avessero mano libera non avrebbero esitato a inviare degli interdittori per una missione di soppressione antiaerea e quindi mettersi a dare la caccia ai bombardieri siriani, ma sanno che una simile mossa scatenerebbe la reazione immediata delle forze russe nel teatro siriano. La presenza dei russi ha completamente cambiato i rapporti di forza nell'area: se poco meno di tre anni fa gli USA coi cagnetti della NATO a rimorchio si preparavano a bombardare la Siria per "abbattere Assad" (minaccia poi sventata diplomaticamente) ora nemmeno uno 'strike' minore contro un sito radar o "SAM" é più possibile e Obama non ha altra scelta se non masticare amaro e ritirare i suoi "rambo" dal territorio in cui avevano illegalmente messo piede sperando nell'impunità.

Suleiman Kahani
20 agosto 2016
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