È morto a 93 anni Piero Angela, il più famoso divulgatore scientifico italiano: lo ha comunicato sui social suo figlio Alberto, come lui noto presentatore e divulgatore scientifico. Nato a Torino nel 1928, Angela ha trascorso gran parte della sua carriera di giornalista e presentatore televisivo in RAI, prima lavorando come corrispondente e poi come documentarista e conduttore di programmi televisivi sulla scienza e sulla cultura. Figlio di uno psichiatra antifascista, dopo gli studi al liceo classico e prima di diventare giornalista, Piero Angela, grande appassionato di pianoforte e musica jazz, studiò al conservatorio. Arrivò in RAI nei primi anni Cinquanta collaborando alla realizzazione di un programma sulla storia del jazz. Dopo il lavoro in radio e dopo essere stato inviato (tra le altre cose in Yemen, Israele, Iraq e Vietnam), passò alla conduzione del Telegiornale Nazionale delle 13:30, e nel 1976 fu il primo conduttore dell’appena nato TG2. Negli anni Sessanta e Settanta si occupò, tra le altre cose, delle missioni Apollo per andare sulla Luna. Angela ha scritto quasi 40 libri (molti dei quali con il figlio Alberto) e condotto oltre 30 programmi televisivi, il più famoso dei quali è senz’altro Quark (la cui prima puntata andò in onda nel 1981 e fu seguita da 9 milioni di persone), che negli anni Novanta sarebbe poi diventato Superquark, la versione estesa a due ore del classico formato da un’ora di Quark. Nel tempo ci sono state diverse e varie versioni di Quark e Superquark, per esempio Quark Europa, Quark Economia, Quark in Pillole, e più di recente Superquark+, disponibile su RaiPlay. Spiegò che il suo successo stava nella sintesi tra un «linguaggio che sta dalla parte del pubblico» e «contenuti dalla parte degli scienziati». Oltre a questi, Angela ha condotto e curato anche Viaggio nel Cosmo, Indagine sulla Parapsicologia, Il Pianeta dei Dinosauri e La Macchina Meravigliosa, una esplorazione del corpo umano e il programma a cui aveva raccontato di essere più affezionato. Il Quirinale ha pubblicato un messaggio in cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella esprime «grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente».
In un comunicato del governo il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha definito Angela «maestro della divulgazione scientifica, capace di entrare nelle case di generazioni di italiani con intelligenza, garbo, simpatia», e ha aggiunto:«Le sue trasmissioni e i suoi saggi hanno reso la scienza e il metodo scientifico chiari e fruibili da tutti. Il suo impegno civile contro le pseudoscienze è stato un presidio fondamentale per il bene comune, ha reso l’Italia un Paese migliore». Dopo la morte di Piero Angela, l’ufficio stampa RAI ha diffuso questa sua lettera, spiegando che nei giorni scorsi lui l’aveva voluta lasciare come «ultimo messaggio di saluto ai telespettatori»:«Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio». Intervistato nel 2017 dal Corriere della Sera, Angela rispose così alla domanda “Che cos’è l’intelligenza?”:«Lo chiesi a un paleontologo: è flessibilità, capacità di cambiare e abbracciare nuove idee». Alla domanda “Ha paura di morire?”, rispose invece:«La considero una scocciatura».
13 agosto 2022
www.ilpost.it/2022/08/13/piero-angela-morto/
Chi è Piero Angela?
Premessa: alcuni documentari degli Angela’s padre&figlio sono davvero carini. Ce n’é uno su Hiroshima che faccio sempre vedere in Terza Media. Detto questo: vedo che molte persone sono rimaste basite dalle dichiarazioni del vecchio Piero sulla necessità di mandare l’Esercito per strada per controllare le mascherine. Qualcuno si é sentito quasi “tradito”, ed é comprensibile: per noi de 'na certa età, Piero é stato un poò come la maestra unica della vecchia Scuola Elementare; e dalla Maestra certe cose non te le aspetti. Ma Piero Angela é stato molto di più che una bonaria maestra. Per capirlo meglio, dobbiamo tornare alle origini della Repubblica, nel dopoguerra, quando gli occupanti anglo-americani spartiscono il potere in Italia: i poteri “che contano” e che alla lunga controllano una Nazione (finanza e cultura) vengono dati rispettivamente ai liberali e alla sinistra (non la sinistra della “rivoluzione proletaria”, sia chiaro, ma quella più gradita dai prog d’Oltreoceano). Alle bizzocche democristiane, viene dato il potere più esteriore, quello di inciuciare con le mafie di paese, di spartirsi appaltini e condoni edilizi. Ecco: Piero Angela é stato un uomo di “quella sinistra”, quella che avrebbe conquistato la cultura e (quindi) tutto il Paese. Con charme ed eleganza, per decenni, Piero é stato “l’uomo della scienza” (pur non avendo neanche una laurea, tranne le 12 “honoris causa” rimediate in seguito). Ci ha insegnato fin da piccoli una scienza minimale, quella delle scimmiette che si evolvono a botte di deretano e della vita che nasce dal brodino primordiale. Più tardi, fonderà anche il CICAP: una sorta di setta devota al materialismo tardo-ottocentesco convinta che non bisogna credere a nulla oltre a ciò che é scritto sul Sussidiario di scienze della terza elementare. Lo stesso CICAP ci regalerà negli anni capolavori come la “Sindone Garlaschelli” e un cerchietto nel grano stortignaccolo che potete ammirare facendo una veloce ricerca sul WEB. Ecco chi é Piero Angela: un fedele e fidato “servo del potere”, un custode della mediocrità culturale. Indimenticabili, più di recente, le sue marchette televisive alla lobby LGBT e la memorabile trasmissione sull’11 settembre… Mi pare di aver detto abbastanza.
Gianluca Marletta
08 ottobre 2020
www.maurizioblondet.it/chi-e-piero-angela/
Il padre di Piero Angela fu uno dei più importanti massoni italiani del ’900
Si chiamava Carlo il padre di quel Piero Angela che è oggi celeberrimo nelle vesti di divulgatore scientifico. Quel che si vuol qui brevemente esporre è l’appartenenza di Carlo Angela all’obbedienza massonica del Grande Oriente d’Italia. Per quanto riguarda la carriera accademica, lavorativa e politica di Carlo Angela, rimando ad alcuni riferimenti bibliografici presenti in nota [1]. Nel link che segue è contenuto un articolo apparso sulla rivista “L’Acacia Massonica” [settembre 1947, anno III, n° 7, p. 196]:
www.libertini737.it/public/allegati/Carlo%20Angela.pdf. Cito dall’articolo:“Il 3 giugno 1949 è passato all’Oriente eterno il carissimo Fratello dott. prof. Carlo Angela, Venerabile Onorario della Loggia Propaganda all’Oriente di Torino”. La Loggia Propaganda è una loggia storica del Grande Oriente d’Italia. Dopo la proclamazione dello Stato unitario, era sorta l’esigenza, da parte del G.O.I., di salvaguardare l’identità degli affiliati più in vista, anche all’interno dell’organizzazione. Per tale motivo, l’adesione di quest’ultimi era nota al solo Gran Maestro, risultandogli come iniziazione “all’orecchio”. Nel 1877 il Gran Maestro Giuseppe Mazzoni iniziò a stilarne un elenco denominato Propaganda Massonica, costituendo ufficialmente la loggia in questione. Adriano Lemmi (Gran Maestro dal 1885 al 1895), era stato iniziato alla loggia “Propaganda” già nel 1877, e contribuì a darle prestigio, riunendo al suo interno deputati, senatori, banchieri [Fonte: Dino P. Arrigo, Fratelli d’Italia: cronache, storie, riti e personaggi: per capire la massoneria, Rubettino, 1994, p. 45]. Tra gli iniziati o affiliati più famosi della loggia Propaganda Massonica della fine del secolo XIX si ricordano: Agostino Bertani (1883), Giosuè Carducci (1886), Luigi Catellazzo (1888), Giuseppe Ceneri (1885), Giuseppe Aurelio Costanzo (1889) Francesco Crispi (1880) Nicola Fabrizi Camillo Finocchiaro Aprile, Menotti Garibaldi, Pietro Lacava, Ernesto Nathan (1893), Aurelio Saffi (1885), Gaetano Tacconi (1885), Giuseppe Zanardelli, (1889). [Fonte: Vittorio Gnocchini, L’Italia dei liberi muratori: brevi biografie di massoni famosi, Mimesis, 2005, pp. 36-277]. Come potete verificare qui di seguito, la loggia Propaganda esiste ancora:
www.grandeoriente.it/logge/piemonte.aspx. Torniamo a Carlo Angela, citando ancora l’articolo apparso sull’Acacia Massonica del settembre 1949 in merito alla sua scomparsa:“Il Fr. Angela, 33° del Rito Scozzese Antico ed Accettato era entrato nella fratellanza nel 1905 e pervenne ai più alti gradi del nostro sodalizio in virtù del suo carattere adamantino…”; cito ora il passo relativo al funerale secondo rito massonico:“A cremazione avvenuta le ceneri sono state trasportate a San Germano Vercellese a cura dei Fratelli di Loggia. Il rito massonico s’è svolto nella tornata regolare dell’8 giugno della R. Loggia Propaganda. Il Tempio, parato ritualmente a lutto, ha offerto una commovente visione che ha marcato il grande e fraterno amore del quale era circondato il fratello commemorato. Dopo la deposizione di una corona di fiori ed un’elevata rievocazione dell’Estinto fatta dall’attuale M. Venerabile, i fratelli hanno ricomposto la catena d’unione e continuato i lavori”. Qui il link in cui è contenuto l’articolo del 1949, pagina 3:
www.libertini737.it/public/allegati/Carlo%20Angela.pdf.
Nota
[1] Renzo Segre, Venti mesi (Palermo: Sellerio, 1995); Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, I giusti d’Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45 (Mondadori: Milano 2006), pp.18-19.; Pier Francesco Liguori, Percorsi della memoria – Storia della Croce Rossa a Torino – Parte I:1864-1956 (Editrice Morra, 1999), pp.51-52; Ugo G. e Silvia Pacifici Noja, Il cacciatore di giusti: storie di non ebrei che salvarono i figli di Israele dalla Shoah, Cantalupa Torinese, Effatà, 2010
22 settembre 2021
www.radiospada.org/2014/11/padre-piero-angela-fu-dei-importanti-massoni-itali...
[Modificato da wheaton80 14/08/2022 02:32]