00 03/10/2016 14:12
Colombia, perchè è stato bocciato l'accordo di pace con le FARC

I colombiani dicono di essere stanchi di 52 anni di guerra civile, ma allora perchè una ristretta maggioranza di elettori, il 50,24%, ha respinto la migliore opportunità avuta finora per arrivare alla pace? "Ho votato 'sì' alla pace votando 'no' all'accordo", ha detto uno studente 19enne, Carlos Gonzalez. Ecco quattro ragioni che potrebbero spiegare la bocciatura referendaria dell'intesa firmata dal Presidente Juan Manuel Santos con i ribelli delle FARC dopo quasi quattro anni di negoziati:

- No all'impunità
Le autorità colombiane stimano che il conflitto abbia causato 260.000 morti, 45.000 dispersi e quasi sette milioni di sfollati. L'accordo prevede un'amnistia per alcuni membri delle FARC, sebbene non per i crimini peggiori, quali massacro, tortura e stupro, e condanne ridotte per alcuni miliziani che hanno confessato i loro crimini. Le FARC hanno presentato le proprie scuse alle vittime, incontrandone anche alcune. Ma per Monica Gonzalez, 36 anni, una nonna uccisa dai miliziani nel 2011, l'accordo era troppo indulgente con i ribelli:"Sono d'accordo con una seconda possibilità, ma non con l'impunità".

- No al "comunismo"
Le FARC sono nate nel 1964 per conquistare il controllo della terra e imporre un sistema di governo comunista, dopo che le forze di sicurezza avevano represso una rivolta contadina. L'accordo di pace prevedeva la conversione delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) in un'organizzazione politica, con seggi temporanei al Congresso. Troppo per alcuni colombiani, che rifiutano le FARC sia a livello ideologico che morale. Il leader della campagna per il 'no', l'ex Presidente Alvaro Uribe, aveva sostenuto che l'accordo avrebbe condotto il Paese verso un "Castro-chavismo", facendo chiaro riferimento ai leader di sinistra a Cuba e in Venezuela. "La democrazia è salva - ha esultato un pensionato 58enne alla notizia del vittoria del 'no' - Il futuro della mia famiglia è stato salvato. Abbiamo detto 'no' al comunismo".

- No a Santos
Il Presidente colombiano Juan Manuel Santos ha trionfato alla firma dell'accordo di pace con le FARC, il 26 settembre scorso, ma il suo tasso di popolarità è sceso fino a toccare il 20%. I suoi oppositori si dicono in favore della pace, ma hanno espresso perplessità verso il Capo dello Stato e la sua determinazione ad apparire come l'uomo che ha messo fine alla guerra. "La spinta verso la riconciliazione continua, ma nel rispetto dei principi di una società sana - ha detto la deputata Maria Fernanda Cabal - non svendendo il Paese a banditi e per la vanità di Santos".

- No al voto?
L'affluenza alle urne è stata estremamente scarsa, pari al 37%. "Non sappiamo cosa succederà ora - ha detto Jorge Cifuentes, 55 anni, sostenitore del ‘sì’ - ma è chiaro che le condizioni riconosciute alle FARC hanno avuto un grande effetto, così come il basso tasso di affluenza".

Fonte: Askanews
3 ottobre 2016
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