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TRADIZIONE ESOTERICA DI CHARTRES


La venerata cattedrale è un centro di azione spirituale. Si dice che abbia il potere di trasformare gli uomini, di farli assurgere a uno stato spirituale più elevato, proprio come gli alchimisti trasmuterebbero il vile metallo in oro. Giunti alla Grande Porta Ovest, ossia alla soglia della cattedrale, alcuni pellegrini scoprono di aver assunto una positura più eretta, con il capo sollevato. Pare infatti che la struttura interna della chiesa produca sul corpo un tangibile effetto di innalzamento, quasi a preparano a ricevere le emanazioni telluriche dal basso e l’ispirazione divina dall’alto. Louis Charpentier, il ricercatore francese che indaga sui misteri di Chartres, afferma che “dal punto di vista fisiologico, le correnti, telluriche o di altro genere, possono penetrare nell’uomo solo attraverso una colonna vertebrale diritta e verticale. L’uomo può innalzarsi di stato solo mantenendosi ben ritto”.

Il pellegrino avanzava senza scarpe lungo la navata fino al labirinto largo 13 m iscritto nelle lastre del pavimento.
Danzando in tondo fino a raggiungerne il centro, un rituale che ricorre spesso nelle quattro fiere annuali tenute in onore della Vergine, il devoto diventava sempre più sensibile all’energia accumulata nel vasto spazio della cattedrale.
Nella sua progressione verso il punto mediano, dove i transetti incrociano la navata, si riteneva che il devoto fosse investito dalla forza alchemica dell’intensa luce che traspariva dai tre rosoni a vetri colorati.

In realtà, per quel che riguarda la nostra esperienza in loco, le cose non stanno così: riuscite ad immaginare dei monaci guerrieri come i templari, ballare per raggiungere una conoscenza che dimostrano già di possedere, viste le enormi analogie alchemiche disseminate in tutta la cattedrale? Chi ha già conosciuto il canale diretto all’Uno, può arzigogolare verso strade che rallentano la presa della “Sophia”? E perché fra tutti gli esperti di geometria sacra, nessuno ha mai cercato il punto d’incontro dei 3 rosoni che non è il Labirinto, ma bensì un luogo centrale della chiesa sul quale hanno costruito un altare moderno ed in teoria non più accessibile ai fedeli (dico in teoria perché noi chiaramente abbiamo scavalcato i cordoni di sbarramento ed abbiamo potuto constatare di persona)? Cosa c’era prima al posto dell’altare? Sono stati davvero studiati bene i rosoni?


Se avvertiva pienamente il fascino solenne della cattedrale, voleva dire che i suoi sensi avevano colto tutte le proporzioni musicali e geometriche e tutti i numeri e le linee espressi dall’interno dell’edificio.
Scopo del visitatore infatti non era tanto adorare la Vergine Maria o inginocchiarsi in segno di ossequio, quanto attingere tramite la Madonna a una maggiore consapevolezza, ricaricarsi di energia spirituale e ritemprare la sua anima.

Ma vi pare possibile che un pellegrino intraprendeva un viaggio del genere per caricarsi di energia e per ritemprare la propria anima? O forse, come è più probabile, i templari avevano generato un percorso iniziatici e chi si trovava su tale sentiero avrebbe potuto valutare la sua idoneità e la sua preparazione nel sentiero del ritorno alla casa del Padre. Sicuramente un altro dato è il fatto che ormai è stato provato storicamente che la loro intenzione segreta era lò’unione delle religioni sotto un'unica bandiera di fratellanza

Il grande lastrone rettangolare è posto di traverso sul pavimento dell’ala ovest del transetto sud. Nessuno sa perché sia lì, nessuno sa quale sia la sua funzione.
Ma a mezzogiorno del solstizio d’estate viene illuminato da un raggio di sole che filtra attraverso il vetro trasparente della finestra a pannelli decorati colorati di Sant’Apollinare (oggi, con gli spostamenti astronomici ciclici e con l’ora legale ciò accade verso le 14).
Tutto ciò da quasi 900 anni. La pianta della Cattedrale inoltre è stata concepita su precise regole matematiche derivanti dalla regola del Numero Aureo (1,618): le distanze tra le varie istallazioni interne (colonne, transetti, il coro, ma anche della navata stessa) sono tutte multiplo del Numero Aureo.
Ma cosa c’era nelle intenzioni dell’architetto, del vetraio, del tagliapietre e dell’astronomo? Possiamo fare delle soltanto delle congetture, nulla più, e anche piuttosto banali: un calendario astrale per segnare ogni l’inizio dell’estate?
Parrebbe la soluzione più plausibile. Ma in un contesto come quello della Cattedrale di Chartres nulla è immediato, chiaro e scontato.
Probabilmente dovremo accontentarci di questa superficiale ma logica interpretazione, non abbiamo altri elementi che ci aiutino a scoprire la realtà.
Se di realtà possiamo parlare per la Cattedrale di Chartres

Il labirinto sulla navata centrale

Al centro della navata c’è lo schema di un labirinto, il cui tracciato è lungo 262 metri, simbolo del tortuoso cammino che intraprende il fedele che intende raggiungere la conoscenza.
Un tempo, ma succede ancora oggi, il labirinto veniva percorso in ginocchio dai pellegrini per ottenere dalle autorità ecclesiastiche indulgenze.
In alcune epoche aveva addirittura lo stesso valore spirituale di un viaggio in Terra Santa.
Ancora oggi, come già accennato, i pellegrini percorrono a piedi nudi il tracciato del labirinto durante le celebrazioni in onore della Vergine.

Simbolismi esoterici, non cristiani

All’interno della chiesa troviamo simboli esoterici ovunque, rappresentazioni allegoriche della morte e della vita ricoprono i capitelli e le colonne di tutta la Cattedrale.
Inoltre troviamo simboli della peste, della carestia, di animali feroci (leoni, serpenti, draghi). Un vero e proprio pozzo di simbolismi che richiamano violentemente l’attenzione di coloro che sono per natura sensibili alla scienza esoterica: la struttura e la posizione stessa della Cattedrale sono un capolavoro di esoterismo applicato all’architettura
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