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PARIS


E' l'Île de la Cité, il cuore di Parigi.
Le vestigia delle antiche popolazioni preistoriche vibrano ancora in quest'area, testimoniando una continuità d'insediamenti dal Neolitico in poi.
Nella zona compresa tra la chiesa di Saint-Merri (dove una curiosa tradizione vuole sia raffigurato sul portale principale il Baphomet dei Templari) e rue Saint-Dominique - dietro l'Hôtel de Ville - sono stati anche ritrovati megaliti del tardo Neolitico, l'epoca in cui la pietra era considerata un accesso privilegiato per l'altra dimensione e segnalava un luogo sacro per i sacrifici rituali o, ancora, il punto in cui le anime dei morti potevano estendere il loro dominio di protezione nel mondo circostante.
a pietra era il simbolo della Grande Madre, la Terra, fertile e ricca di contatti con l'acqua che la bagnava. E fu proprio l'acqua ad attirare i successivi popoli, che videro nella Senna, oltre che un simbolo della rigenerazione e della purificazione, anche un'importante via di scambi per introdurre lo stagno proveniente dal Nord.
Con l'Età del Ferro furono i Celti a giungere nell'area attorno a Parigi, portando con sé l'eco delle loro tradizioni e della loro magia, che si manifestava attraverso tre emanazioni, la Forza, il Sapere e l'Amore. I loro templi erano i boschi, le radure o le acque che costituivano il loro centro cosmico religioso, dove la natura era la Grande Madre della Vita.
Tutto era parte di un Tutto, non esisteva il sacro o il profano e la morte era solo uno stato si passaggio tra un mondo e l'altro. Ciò fece ipotizzare che i Celti credessero nella reincarnazione, intesa come esperienza riservata agli illuminati.
La massima espansione si verificò con la tribù dei Parisii, nel 250-225 a.C., quando l'Île de la Cité divenne Lutetia, il rifugio privilegiato di queste popolazioni in tempo di guerra.
Nel 52 a.C. la città fu conquistata da un generale di Giulio Cesare (100 ca-44 a.C.), a seguito della celebre battaglia di Lutetia, toponimo che divenne il nome della città gallo-romana.
Con l'epopea dei Romani, Parigi cambiò il suo assetto urbano, con nuove costruzioni che seguirono l'impianto cittadino ortogonale tipico dei conquistatori. In quest'impianto si riversò tutta la sacralità della religione romana, desunta da quella etrusca, dove il luogo in cui si abitava doveva avere caratteristiche speculari al cielo, punto magico di perfezione ed armonia.
Attorno alle impervie sponde della Senna si organizzò la navigazione ed il commercio. All'epoca di Tiberio (42 a.C.-37 d.C.) esisteva già una Magistratura di Navigatori, la cui opera era resa evidente dal simbolo di una nave isiaca e da un pilastro eretto agli inizi dell'era cristiana, dedicato a Tiberio e a Giove, il dio supremo, garante di un ordine cosmico, che doveva contagiare la pax terrena.
Si iniziò ad abitare la riva sinistra della Senna, mentre quella destra - poco accogliente per via di paludi inospitali - restò spopolata, sigillando il nome del quartiere che sorse in seguito in quel luogo: il Marais (termine che significa palude).
L'attuale rue Saint-Denis, sulla riva destra, era l'antico cardo dell'impianto stradale romano, che proseguiva sulla riva sinistra con rue Saint-Jacques, segnando così i cardini della terra da Nord a Sud.
La particolarità di Lutetia stava nel fatto che mancava invece il decumano. Le due strade, intersecandosi, avrebbero creato il contatto sia col mondo infero, sia col mondo superiore, facendo così divenire l'Île de la Cité un simbolo assiale.
Probabilmente i templi di Marte e Mercurio erano a Montmartre mentre la necropoli si trovava lungo la via principale verso il Nord.
Il foro romano fu collocato sulla collina di Sainte-Geneviève - dall'attuale boulevard Saint-Michel a rue Saint-Jacques - dove sorse anche un nuovo nucleo urbano dotato di acquedotto, innovativa invenzione del mondo latino, che portava il prezioso elemento liquido al centro della vita cittadina.
Le terme rappresentarono per i Romani il dono più prezioso che potevano concedere ad una colonia, furono per questo costruite vicino al centro della città, dove il connubio tra i magici elementi Acqua e Fuoco (necessario per scaldare gli ambienti e l'acqua stessa), rendeva sacra l'area su cui sorgevano. A Parigi si contano ben tre luoghi dedicati alle terme cittadine, tra queste ricordiamo le terme settentrionali di Cluny. Le vestigia di epoca romana sono oggi diventate un museo e sono ancora oggi visibili.
Le altre terme si trovavano vicino al Collège de France a Est e a Sud, presso la rue Gay-Lussac.
Un anfiteatro ed un teatro coronavano l'opera.
Vi era anche un'arena e un tempio dedicato ad Iside, situato sul luogo ove successivamente sorse l'abbazia di Saint-Germain des Prés.
Le Arènes di Lutetia - situate in rue Monge - furono restaurate nel 1869. L'anfiteatro aveva forma ellittica e poteva contenere fino a 1500 persone che assistevano a rappresentazioni teatrali e a giochi circensi.

Ernesto Fazioli