00 16/05/2009 11:34
"Mio caro Malacoda,





è evidente che tutto va bene. Godo soprattutto di sapere che i due
nuovi amici gli hanno ora fatto conoscere tutta la compagnia. Son
tutta gente, come ho potuto controllare dall'archivio, sulla quale
si può fare completo assegnamento: beffardi e mondani ben piantati e
sicuri che, senza delitti spettacolari, progrediscono quietamente e
comodamente verso la casa di Nostro Padre. Tu parli di loro come di
grandi ridanciani. Voglio sperare che ciò non significhi che tu
abbia l'impressione che il riso come tale sia in nostro favore. Val
la pena di rivolgere l'attenzione su questo punto.






lo divido le cause del riso umano in: gioia,
allegria, scherzo propriamente detto, e volubilità. La prima la
troverai fra amici e persone che si vogliono bene, riuniti alla
vigilia di un giorno di festa. Fra le persone adulte si presenta di
solito qualche pretesto simile agli scherzi, ma la facilità con la
quale il minimo motto di spirito produce il riso in un dato momento
è una prova che la vera causa non sono gli scherzi. La vera causa
noi la conosciamo. Qualcosa di simile viene espresso in molta di
quell'arte detestabile che gli esseri umani chiamano Musica, e
qualcosa di simile ha luogo in Cielo - un'accelerazione priva di
senso del ritmo dell'esperienza celeste, e completamente opaca per
noi. Un riso di questo genere non ci porta nessun vantaggio, e
dovrebbe sempre essere sconsigliato. Inoltre quel fenomeno è in se
stesso disgustoso, così come è un diretto insulto al

realismo, alla
dignità, e all'austerità dell'Inferno.






L'allegria è strettamente
associata alla gioia - è una specie di spuma emozionale che sorge
dall'istinto del gioco. E’ di pochissima utilità per noi. Può
essere, naturalmente, usata talvolta per allontanare gli umani da
qualcosa che il Nemico desidererebbe far loro sentire o fare; ma in
se stesse le sue tendenze sono assolutamente indesiderabili;
promuove la carità, il coraggio, il contento, e molti altri mali.






Lo scherzo
propriamente detto, che sorge dalla subita percezione di
un'incongruità è un campo molto più promettente. Non intendo parlare
in primo luogo dell'umorismo indecente e immorale, che spesso
disillude nei suoi risultati, benché tentatori di second'ordine ne
abbiano una grande fiducia. La verità è che su questo argomento gli
esseri umani sono abbastanza chiaramente divisi in due classi. Vi
sono alcuni per i quali «nessuna passione è tanto seria quanto la
lussuria» e per i quali una storiella indecente cessa di produrre un
senso di lascivia proprio in quanto diventa ridicola; mentre in
altri il riso e la lussuria vengono eccitati nello stesso momento e
dalle stesse cose. Il primo genere scherza sul sesso per molte
incongruenze che suscita; i secondi coltivano le incongruenze in
quanto offrono un pretesto per parlare del sesso. Se il tuo uomo è
del primo tipo, l'umorismo indecente non ti servirà a nulla - non
dimenticherò mai le ore perdute (ore per me di tedio insopportabile)
con uno dei miei primi pazienti nel bar e nelle sale per fumatori
prima che sapessi di questa regola. Cerca di scoprire il gruppo al
quale appartiene il tuo ammalato - e procura che egli
non lo scopra.



L'utilità reale degli scherzi o dell'umorismo consiste in una
direzione completamente diversa, e promette bene particolarmente fra
gli inglesi, i quali prendono talmente sul serio il loro «senso
dell'umorismo» che una insufficienza in questo senso è quasi l'unica
insufficienza della quale sentano vergogna. L'umorismo è per loro la
grazia vitale che porta ogni consolazione e (nota bene) ogni scusa.
E’ quindi incalcolabile come mezzo per distruggere la vergogna. Se
uno semplicemente lascia che gli altri paghino per lui, è «avaro»;
se se ne fa un vanto in modo scherzoso e rinfaccia ai suoi simili di
aver fatto le spese per lui, non è più «avaro» ma è un tipo ameno.
Essere vile semplicemente è vergognoso; esserlo gloriandosene con
esagerazioni umoristiche e gesti grotteschi, è cosa alla quale si
può passar sopra come divertente. La crudeltà è cosa vergognosa - a
meno che l'uomo crudele la possa presentare come uno scherzo a
un'altra persona. Mille scherzi indecenti e magari blasfemi, non
sono d'aiuto per la dannazione d'un uomo tanto quanto la sua
scoperta che quasi ogni cosa che desidera fare può farsi, non
soltanto senza la disapprovazione, ma con l'ammirazione dei suoi
simili, se soltanto si riesce a farla in modo che la si tratti come
uno scherzo. Codesta tentazione può rimanere quasi totalmente celata
al tuo paziente per mezzo della serietà inglese intorno
all'umorismo. Qualsiasi dubbio che ve ne possa essere troppo può
essergli presentata come «puritana» o come una prova di «mancanza di
umorismo».






Ma la
volubilità è la migliore di tutte queste cose.
In primo luogo è molto economica. Soltanto un essere umano
intelligente può fare del vero spirito sulla virtù, e, a dire il
vero, su qualsiasi altra cosa; qualsiasi uomo lo si può educare a
parlare come se la
virtù fosse ridicola. Fra la gente volubile si ritiene sempre che lo
scherzo sia stato fatto. Nessuno, in realtà lo fa; ma ogni argomento
serio vien discusso in modo tale che si suppone di averne gia
trovato il lato ridicolo. Se vien prolungato, l'abitudine di fare il
chiacchierone leggero e volubile costruisce intorno a un uomo la più
fine armatura contro il Nemico che io conosca, ed essa è
completamente libera dai pericoli che s'accompagnano alle altre
fonti del riso.




E’ lontana dalla gioia le mille miglia; ottunde l'intelletto, invece
di renderlo acuto; e non eccita affetto alcuno fra coloro che la
praticano.





Tuo affezionatissimo zio



Berlicche"

Maura


(Clive Staples Lewis 1898-1963, Le Lettere di berlicche, 1942)
"è importante esserci, più importante condividere ma più di tutto lo è testimoniare"

"Ogni regime totalitario è iniziato con la soppressione della libertà religiosa."