Forum NWO Nuovo Ordine Mondiale, illuminati, cospirazioni, controllo globale, spiritualità, scienza di confine, Bilderberg, Lady Diana

catechesi per la domenica

  • Messaggi
  • OFFLINE
    benefabio62
    Post: 5
    Registrato il: 01/03/2010
    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 04/09/2010 11:30
    catechesi per il 5/09/10 le tre tentazioni e presentazione del carisma
    Questa catechesi mi viene incontro da una parte perché mi aiuta a presentarmi nel forum nwo dove da oggi vengono inserite queste catechesi e dall’altra perché in qualche modo, amplificandola, mi consente di fare il punto e tirare le somme dopo 25 catechesi.http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9168133&p=1

    La prima lettura è tratta dal libro della Sapienza 9, 13-18 e parla del volere di Dio, di come noi facciamo ragionamenti timidi e incerti e la nostra mente è piena di preoccupazioni e mai potremmo sapere il volere di dio se non fosse dio stesso ad intervenire mandando lo spirito di cristo risorto a rivestirci a darci anzichè timidezza forza, anzichè incertezza sicurezza a far diventare certe le nostre riflessioni a toglierci dalla mente quelle che erano le nostre preoccupazioni, e questa forza questa sicurezza questa certezza la ritrovo anche in queste catechesi che posso fare perché avendo fatto il percorso di fede mi sono avvicinato a questa sapienza ed ho avuto modo di rivestirmi dello spirito di cristo, ma questa è la missione di fede di ogni cristiano a cui tutti siamo chiamati, entrare già in questa terra nella città di dio, nella gerusalemme celeste, la città santa che vedremmo scendere davanti ai nostri occhi, che non saranno più i nostri occhi che rimarranno inchiodati all'uomo vecchio, schiavo del peccato e ribelle a dio ma saranno gli occhi dello spirito, partiamo tutti da uno stesso punto: la schiavitù del peccato e dobbiamo arrivare tutti ad una stessa meta che è rivestirci dello spirito di cristo risorto.

    Ed è proprio dalla seconda lettura tratta dalla lettera a Filèmone 9b-10.12-17 che possiamo vedere la nostra posizione di partenza che è quella di Onèsimo che schiavo scappa da Filemone per raggiungere Paolo ma poi che fa Paolo? Lo rimanda da Filemone come uomo libero e fratello in cristo, quindi anche noi inizialmente schiavi siamo chiamati da cristo ad essere liberi e come Paolo in questa lettere giustifica e difende Onesimo , Gesù sempre ci difenderà e giustificherà, liberandoci lui dalle nostre schiavitù e tentazioni, vincendole lui e non permetterà mai che il peccato si incarni nella nostra esistenza, ma allora noi che dobbiamo fare niente? Se tutto fa il signore? No il signore vuole che noi diamo il nostro amen, vuole che almeno mostriamo l’impegno a fare i passi nella fede, vuole che assumiamo e vinciamo questo combattimento con il suo spirito e ritornare poi al mondo liberi, anche se sempre tentati, e forti del nostro carisma che insieme allo spirito santo ci accompagnerà nel nostro cammino di fede

    Nel vangelo secondo Luca 14, 25-33 vediamo più concretamente come assumere questo combattimento: la folla seguiva Gesù e noi seguimo Gesù ma ad un certo punto Gesù si volta e parla ed oggi il signore si volta e ci parla di tre cose: affettività, la nostra storia, le ricchezze che sono i ceppi fondamentali su cui si innesta la catechesi di satana e con cui lui ci rende schiavi e peccatori.

    la tentazione delle affettività: vediamo nella nostra vita che venendo dall’affetto dei genitori poi cerchiamo sempre quella protezione, quella realizzazione perché abbiamo esperienza di un amore che ci proteggeva che ci riempiva e allora cerchiamo negli altri di avere lo stesso tipo di realizzazione, un nuovo amore, una nuova avventura legata al sesso e alla carne da qui tutti i peccati carnali e cerchiamo quindi di essere sempre in forma, sempre belli attraenti, vestiti alla moda con gli occhiali giusti, ma l’esperienza che facciamo è sempre di profonda insoddisfazione perché per quante cose, per quante avventure possiamo mettere dentro al nostro abisso esistenziale non ci sentiremo mai sazi mai appagati e cercheremo solo nuove cose, nuove esperienze perché la nostra anima ha invece solo bisogno di ritrovare l’amore di Dio che ha perso ed essere appagata e riempita da lui, e quella parola che dice chi non mi ama più di sua madre più di suo padre più di suo fratello più di se stesso ci vuole riportare a quell’amore per dio che abbiamo perso a metterlo sempre al primo posto nella nostra vita, nelle nostre azioni, nei nostri dubbi, nelle nostre decisioni: sempre, perché di fatto se non mettiamo dio al primo posto e mettiamo qualcos’altro tipo le affettività, rimarremo delusi, tutto ci deluderà, e per arrivare a mettere dio al primo posto cioè sentirci figlio di dio dobbiamo permettere al signore di rivestirci dello spirito santo perché l’unica via per arrivare a dio è Cristo, la chiesa propone per combattere questa tentazione il digiuno dalla carne e l'ascolto della parola di dio.

    La tentazione della storia riferita alla nostra vita: qui gesù dice chi non porta la propria croce non può essere mio discepolo, chi non accetta la propria vita non può seguire il signore, ma noi non accettiamo mai la nostra vita, il lavoro non ci sta bene, i colleghi non ci piacciono anche gli amici ci vengono contro, i genitori ci stanno sempre a riprendere, quella moglie o quel marito non è come volevi tu, quella malattia non la accetti, vogliamo sempre cambiare tutto allora cambiamo il lavoro facciamone un altro, cambiamo la moglie, facciamoci cambiare di stanza perché quel collega è assurdo, miglioriamo i nostri difetti estetici, ma dato che la nostra storia la fa dio ed è la migliore che potesse fare per noi riferita alla nostra storia della salvezza, e con la quale ci parla sempre, noi mettendoci contro la nostra storia continuiamo a metterci contro dio, ma perché non accettiamo la nostra storia? Perché siamo cattivi? no perché siamo schiavi e accettiamo la catechesi di satana che ci dice costantemente la tua vita fa schifo cambiala fatti furbo, ma non è che cambiando la nostra vita e facendoci furbi risolviamo l’insoddisfazione, si forse la novità ci inebria e per un attimo ci distoglie dal malessere esistenziale che poi ritorna prepotente perché la nostra anima è stata creata per essere amata da dio e solo così si realizza pienamente, la chiesa per riconciliarci con la nostra storia propone le preghiere.

    la tentazione delle ricchezze, qui gesù in questa lettura da molta importanza a questa tentazione perché vincerla la ritiene alla base per iniziare un cammino di fede, noi non pensiamo di essere schiavi del denaro e delle ricchezza ma proviamo a immaginare la nostra giornata con il conto in banca a zero e senza la sicurezza dello stipendio a fine mese, o vivere senza il nostro appartamento, sarebbe una tragedia, perché invece la nostra vita si basa su quelle sicurezze e a quelle ci aggrappiamo sia per realizzare i nostri desideri sia per pianificare eventi che in qualche modo ci appaghino che ci inebriano che ci facciano non pensare al fatto che camminiamo verso la morte, che ci alienino, perché il pensare alla morte ci distrugge, cerchiamo sempre di fermare il tempo, di non farlo scorrere, essere eternamente giovani, non ammalarci mai, ma la realtà è un’altra il nostro tempo è limitato e allora al tempo bisognebbe dare un valore santo, e dare al tempo un valore santo significa non alienarci con il tutto per non pensare, ma vivere la giornata pensando che sia sempre il signore a provvedere a noi e quindi lasciare che il tempo scorra in santità e lode, chiedendo, ricevendo e ringraziando, quindi essere chiamati a passare da un tempo maledetto che veniva dalla maledizione lanciata da dio agli uomini quando disse ad Adamo maledetto il suolo a causa tua ad un tempo benedetto dallo spirito di Gesù Cristo risorto, per combattere questa tentazione la chiesa come arma presenta le offerte.

    Quindi chi è che ha assunto e vinto queste tentazioni? Solo cristo nel deserto tentato da satana le ha vinte e le proposte che da la chiesa sono esattamente il comportamento tenuto da Gesù in quell'episodio e allora noi se vogliamo essere di cristo non possiamo pensare di vincere queste tentazioni senza il suo spirito, da soli, ma quando digiuneremo dal peccato sarà cristo in noi a digiunare e a combattere la tentazione della carne e a darci la forza con l'acolto della parola di dio, quando pregheremo e faremo le lodi sarà cristo in noi a pregare e a riconciliarci con la nostra storia, quando faremo le offerte e le opere di carità sarà cristo che si chinerà sui bisognosi e combatterà per noi la tentazione della ricchezze, perché essere chiesa è fare parte di questo corpo che è Gesù Cristo risorto ognuno con il proprio carisma, ma guardiamo bene queste tre tentazioni e cerchiamo di individuare quella che soffriamo di più, perchè su quella verrà innestato il nostro carisma, se soffriamo di più quella delle affettività e dei peccati della carne il nostro carisma sarà legato al digiuno dal peccato e alla parola di dio se invece nella nostra vita non accettiamo principalmente la nostra storia il nostro carisma sarà legato alla preghiera e alla lode se infine capiamo di essere schiavi delle ricchezze il nostro carisma sarà legato alle offerte e alle opere di misericordia perchè è vero che il nostro carisma è inserito nella storia della salvezza di tutti ma è anche vero che principalmente serve a guarire e a sanare noi stessi, è il regalo di dio per aiutarci nella nostra conversione.
  • OFFLINE
    LiviaGloria
    Post: 10.914
    Registrato il: 20/09/2005
    Città: BOLOGNA
    Età: 57
    Sesso: Femminile
    Utente Gold
    Moderatore
    00 04/09/2010 11:52
    Meravigliosa,acqua per la sete....
  • OFFLINE
    unCRISTIANO2
    Post: 1.467
    Registrato il: 13/01/2005
    Città: VICENZA
    Età: 116
    Sesso: Maschile
    Utente Veteran
    00 10/09/2010 14:49
    benefabio

    grazie anche da parte mia.

    Salve, benvenuto; sappi che io vado a messa ogni giorno e ascoltare le omelie mi piace molto.

    Sono costretto a venire all'internet point ogni settimana per copiarmi la preghiera dei fedeli, che non trovo nei librettini mensili delle messe.

    Un buon motivo per vedere l'andamento del forum. . .


    ciao.
  • OFFLINE
    benefabio62
    Post: 5
    Registrato il: 01/03/2010
    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 11/09/2010 12:05
    catechesi dell'11/09/10 il vitello d'oro, l'immagine dei nostri peccati

    La prima lettura è tratta dal libro dell’esodo 32, 7-11.13-14 ed il momento in cui Mosè che sta ancora sul monte viene avvisato da dio che il popolo si è allontanato dalla retta via e che si è costruito un vitello d’oro, questa immagine bellissima del vitello d’oro sono il materializzarsi delle nostre tre tentazioni delle affettività, della storia e delle ricchezze perché queste tre tentazioni il demonio ce le vuole nascondere non ce le vuole far vedere, ci dice che in fondo siamo bravi che non uccidiamo nessuno che non rubiamo che ci comportiamo bene e ci vuole dare anzi un’immagine pulita di noi stessi, immagine di bella famiglia con due bambini tutti presi a mandarla avanti e a rispettare le regole della società, immagine di perfetti al lavoro, immagine di gente che sa stare al mondo rispettando le amicizie e le parentele che non sarebbe niente di sbagliato se il tutto non servirebbe invece per rafforzare la sua catechesi che ci dice costantemente che noi non siamo peccatori, ma siamo bravi e giusti come del resto siamo convinti perché ci ha convinto bene, ma gli ebrei nel deserto devono tirare fuori i peccati nascosti e l’immagine dei peccati nascosti è l’oro che si sono portati dietro dall’egitto che gli egiziani gli avevano tirato pur di vederli uscire, e fanno questo vitello con tutto l’oro che ognuno di loro possedeva, anche noi nel cammino di conversione siamo chiamati a tirare fuori questi peccati e a vederli faccia a faccia riconoscendo che anche noi abbiamo costruito un vitello che adoriamo al posto di Dio e questo vitello è rappresentato dalla nostra schiavitù della tentazione delle affettività e dei peccati della carne, dalla nostra schiavitù della tentazione per il rifiuto della nostra storia e dalla nostra schiavitù della tentazione del denaro e delle ricchezze che nel nostro caso non sono più tentazioni ma sono diventate oggetto di venerazione.
    Dio per intercessione di Mosè non interviene e frena la sua ira verso il popolo ebreo e dio viene frenato da cristo e frena la sua ira verso di noi ma se andate avanti prendendo la bibbia con la lettura vedrete che poi ci pensa Mosè a risolvere la questione, quando scende talmente è adirato che spacca e frantuma il vitello d’oro per farlo ingurgitare agli ebrei e successivamente avviene un fatto di sangue: il popolo si è talmente traviato che Mosè ordina a chi sta con lui di prendere la spada e uccidere il proprio fratello, il proprio parente il proprio amico che invece non vogliono più stare con Mosè, quindi l’unico che può frantumare questa nostra venerazione è Gesù che è costretto a fare violenza alla nostra vita e a scuoterci e ci vuole dare questa spada che è la parola di dio che ci metterà contro il nostro fratello , il nostro parente il nostro amico e questa parola personalmente l’ho vissuta pienamente perché al di fuori della chiesa la parola di dio posso usarla con tutti tranne che con mio fratello, i miei parenti e i miei amici, quindi partiamo tutti dalla prima tentazione della affettività e la chiesa ci consegnerà questa spada che è la parola di dio

    La seconda lettura è tratta dalla lettera di san Paolo apostolo a Timòteo 1,12-17e ci fa presente che le tre tentazioni di cui siamo schiavi fanno si che noi siamo i nemici della chiesa, come nemico era Paolo prima di convertirsi perché se mettiamo le affettività al primo posto contribuiremo a far si che anche gli altri vedendoci si convinceranno che la strada giusta è quella, rifiutando la nostra storia non faremo altro che avallare la catechesi di satana e anche noi daremo il nostro piccolo contributo alla perdizione delle anime, se continueremo ad essere schiavi del denaro e delle ricchezze rafforzeremo sempre più il potere del demonio, perché se non abbiamo lo spirito di cristo e seguiamo a testa bassa queste tre tentazioni che spirito abbiamo? Facciamo parte anche noi di quello spirito che si è ribellato a dio.

    Il vangelo secondo luca 15,1-32 ci presenta tre parabole di gesù che rispondono a queste tre tentazioni: la prima è quella delle cento pecore di cui se ne smarrita una, come dicevo sopra dobbiamo passare da un atteggiamento che va contro la chiesa e che contribuisce sia a smarrire noi ma anche a smarrire gli altri che è l’atteggiamento dello spirito del male ad un altro atteggiamento che è quello di gesù cristo che invece va incontro alla pecora smarrita e se la carica sulle spalle e come già vi ho anticipato la chiesa ci donerà la parola di dio che da un lato ci servirà a vincere la tentazione delle affettività e dei peccati della carne e dall’altro ci metterà nel giusto atteggiamento riferito alla storia della salvezza degli uomini, in tutta questa fase iniziale io non sono altro che un cane da pastore che abbaia solo per richiamare la vostra attenzione ma deve essere cristo che vi si deve caricare sulle spalle e non io e cristo si incarna nella chiesa quindi il cammino dovete farlo all’interno della chiesa perché non c’è cammino spirituale fuori dalla chiesa, anche se le mie catechesi possano sembrare belle se rimangono al di fuori dalla chiesa saranno sterili ed inutili e non sono acqua perché l’acqua che ristora, che rigenera, che rimette in cammino la trovate in chiesa nella pastorale sacramentale li c’è la fonte dove attingere all’acqua della vita eterna

    La seconda parabola è quella della donna che avendo 10 monete ne perde una e si mette a cercarla per poi rallegrarsi, anche noi abbiamo perso il valore della vita , perché rifiutando la nostra storia abbiamo rifiutato il valore che dio vuole dare alla nostra vita, quindi accettare la nostra storia non sarà più contribuire alla perdita del valore della vita ed alla non accettazione dell’amore di dio, e metterci noi al posto di dio per decidere come meglio crediamo della nostra vita, ma accettare la nostra storia e riconciliarci con essa ci metterà nella condizione di avere in generale quell’impulso costante per ritrovare invece il vero valore della vita, qui la chiesa che già ci ha consegnato il padre nostro, ci consegnerà altre preghiere associate sempre alla parola di dio da cercare nei salmi.

    E l’ultima parabola è quella del figliol prodigo ed è riferita alla tentazione delle ricchezze, sempre il signore da molta importanza a questa tentazione perché sa che è la più dura e sarà quella finale da cui ci libererà, la parabola la conosciamo tutti ed è quella del figlio che prima pretende l’eredità per andarsi a divertire e poi una volta ridotto alla povertà e costretto a fare il guardiano di porci, ma avviene un fatto importante che starà alla base della sua vita futura: decide di tornare dal padre che poi lo riabbraccerà senza esitare, bene dato che noi stiamo in quella situazione perché già ci siamo allontanati da dio e già abbiamo dilapidato tutto, quello a cui oggi dobbiamo guardare è all’atteggiamento del figlio che una volta resosi conto di essersi ridotto a fare il guardiano dei porci prende l’iniziativa di tornare dal padre, quindi vogliamo continuare rimanere a guardare i porci? cioè a guardare le nostre debolezze i nostri peccati e dire: signore aspetta o capito adesso faccio il bravo cerco di comportarmi bene e poi quando sarò pronto tornerò, seguendo questo ragionamento che è un’inganno del demonio non torneremo mai, tornare è dare un colpo di frusta a questo corpo che si è inchiodato e non va più avanti e più indietro, è prendere un’iniziativa concreta e fare quel passo che ci permette di rimetterci in cammino, e qual’è questo passo? È tornare al padre perché Dio ci sta aspettando, e anche se attualmente mettiamo il denaro e le ricchezze al primo posto poi sarà il signore che la risolverà, portando la festa nella nostra vita, perché un altro tema importante di questo vangelo è la festa che è sempre presente in tutte e tre le parabole, il signore è pronto a darci la festa, la gioia della vita se noi prendiamo l’iniziativa di tornare.

    Bene, vi ho detto che la chiesa ci offrirà questa spada che è la parola di dio che starà alla base del nostro cammino di conversione, quindi cercate di munirvi di una bibbia, non troppo piccola ne troppo grande ma giusta, chi ce l’ha a casa potrà usare quella, altrimenti ve la dovete comprare, e non credo siano adatte quelle di internet perché servono quelle che lateralmente hanno i riferimenti, il nostro approccio alla bibbia saranno le letture della domenica successiva che dovremmo leggere durante la settimana un pò prima e un pò dopo di come sono presentate per avere un quadro più chiaro e senza dimenticare, di leggere anche il salmo di riferimento, così cominceremo a prendere confidenza con la bibbia che ricordo è un libro chiuso, sigillato, che solo la chiesa può aprire questo sigillo, ovviamente abbiamo bisogno del rito della consegna della bibbia, dato che parto dal presupposto che tutti siamo battezzati, cresimati e c’è chi è sposato presumo che già abbiamo partecipato a quel rito, ma se c’è qualcuno che non ha mai partecipato a quel rito dovrà trovare il modo di farlo nell’ambito della sua parrocchia di riferimento, perché senza l’ufficialità della consegna della bibbia da parte della chiesa la bibbia rimarrebbe un libro inaccessibile e imperscrutabile, quindi intanto procuratevi la bibbia e quando sarà il momento, cioè quando troverò la catechesi adatta, partiremo con la parola di dio.
    [Modificato da benefabio62 11/09/2010 12:06]
  • OFFLINE
    hhh.
    Post: 2.125
    Registrato il: 17/03/2009
    Città: ROMA
    Età: 43
    Sesso: Maschile
    Utente Veteran
    00 13/09/2010 22:27
    scusa mi sorgono delle domande.

    1 stai nel forum solo per postare catechesi?
    2dove le prendi le catechesi?

    solo curiosita'





    Ma tu perché ritorni a tanta noia? perché non sali il dilettoso monte ch'è principio e cagion di tutta gioia?".
  • OFFLINE
    benefabio62
    Post: 6
    Registrato il: 01/03/2010
    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 14/09/2010 12:12
    le catechesi le faccio da solo, di solito comincio a leggere le letture di lunedì ma a volte anche la domenica sera, per tirare fuori quelle similitudini rapportate alla mia esperienza religiosa e trovare sia un filo conduttore ma anche un preciso indirizzo catechetico mi ci vuole tempo ma anche ispirazione, il forum non lo conoscevo, su richiesta ho cominciato a postarle anche qui ma ho cominciato altrove, sono troppo preso a farle dato che non sono ne un prete e non ho fatto studi di teologia e quindi ho sempre il timore di sconfinare nell'eresia per questo il mio lavoro è doppio sia a farle ma anche a controllare che siano conformi al messaggio cristico, soprattutto in questa fase dove penso di proporre catechesi più esaustive e complete.
    [Modificato da benefabio62 14/09/2010 12:15]
  • OFFLINE
    hhh.
    Post: 2.129
    Registrato il: 17/03/2009
    Città: ROMA
    Età: 43
    Sesso: Maschile
    Utente Veteran
    00 14/09/2010 18:44
    Re:
    benefabio62, 14/09/2010 12.12:

    le catechesi le faccio da solo, di solito comincio a leggere le letture di lunedì ma a volte anche la domenica sera, per tirare fuori quelle similitudini rapportate alla mia esperienza religiosa e trovare sia un filo conduttore ma anche un preciso indirizzo catechetico mi ci vuole tempo ma anche ispirazione, il forum non lo conoscevo, su richiesta ho cominciato a postarle anche qui ma ho cominciato altrove, sono troppo preso a farle dato che non sono ne un prete e non ho fatto studi di teologia e quindi ho sempre il timore di sconfinare nell'eresia per questo il mio lavoro è doppio sia a farle ma anche a controllare che siano conformi al messaggio cristico, soprattutto in questa fase dove penso di proporre catechesi più esaustive e complete.




    comunque sei cattolico?mi farebbe piacere vedere le tue opinioni anche nelle tematiche nwo





    Ma tu perché ritorni a tanta noia? perché non sali il dilettoso monte ch'è principio e cagion di tutta gioia?".
  • OFFLINE
    benefabio62
    Post: 7
    Registrato il: 01/03/2010
    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 16/09/2010 20:28
    Re: Re:
    hhh., 14/09/2010 18.44:




    comunque sei cattolico?



    non ho capito se è una domanda o una affermazione, comunque bella la domanda soprattutto se riferita in generale a tutti noi, che significa essere cattolico? andare a messa? confessarsi? fare la comunione? perchè 25 anni fa facevo già questo ma non ne capivo ne il senso ne il significato escatologico, ed era come non esserlo, quindi per me essere cristiano significa fare tutto quello ma capirne pienamente sia il senso che il significato escatologico e queste catechesi mi aiutano ad andare in quella direzione.
    queste catechesi sono la mia preparazione all'ascolto delle letture della domenica valgono per me anche se poi cerco di generalizzarle per tutti, ovviamente chi già fa questo lavoro individualmente troverà queste catechesi inutili, per ricominciare a farle sono dovuto passare per un travaglio spirituale, ma adesso ho ritrovato la parola e per me è più semplice svilupparle, non me ne volete per la mia assenza dalle discussioni del forum ma mentalmente sono molto preso dalla stesura e sviluppo di questi miei piccoli squarci di spiritualità che comunque mi prendono tempo.
    l'ultima catechesi era per il 12 e non per l'11 come indicato, purtroppo su questi forum c'è il limite di tempo per correggere e questo un po mi disturba perchè se sbaglio poi non ho la possibilità di modificare.
    [Modificato da benefabio62 16/09/2010 20:35]
  • OFFLINE
    nwoitaly
    Post: 1.208
    Registrato il: 19/10/2003
    Sesso: Maschile
    Utente Veteran
    Amministratore Unico
    00 17/09/2010 08:55
    Re: Re: Re:
    benefabio62, 16/09/2010 20.28:


    ... l'ultima catechesi era per il 12 e non per l'11 come indicato, purtroppo su questi forum c'è il limite di tempo per correggere e questo un po mi disturba perchè se sbaglio poi non ho la possibilità di modificare.



    Stiamo prendendo in considerazione questa tua osservazione sui tempi di modifica/cancellazione messaggio.
  • OFFLINE
    hhh.
    Post: 2.134
    Registrato il: 17/03/2009
    Città: ROMA
    Età: 43
    Sesso: Maschile
    Utente Veteran
    00 17/09/2010 10:37
    non ho capito se è una domanda o una affermazione,


    una domanda visto che non ti conosco e le interpretazioni della bibbia le fanne anche altre confessioni cristiane.


    comunque bella la domanda soprattutto se riferita in generale a tutti noi, che significa essere cattolico? andare a messa? confessarsi? fare la comunione? perchè 25 anni fa facevo già questo ma non ne capivo ne il senso ne il significato escatologico, ed era come non esserlo,

    capisco quello che dici,la consapevolezza dell'essere cattolico anche se si pratica si puo' avere dal momento del primo catechismo e della prima comunione,si puo' avere dopo 10,20,30 anni e anche mai.


    capisco anche il perche' delle tue catechesi.

    non me ne volete per la mia assenza dalle discussioni del forum ma mentalmente sono molto preso dalla stesura e sviluppo di questi miei piccoli squarci di spiritualità che comunque mi prendono tempo.


    tranquillo non me la prendo





    Ma tu perché ritorni a tanta noia? perché non sali il dilettoso monte ch'è principio e cagion di tutta gioia?".
  • OFFLINE
    benefabio62
    Post: 8
    Registrato il: 01/03/2010
    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 18/09/2010 12:51
    catechesi per il 19/09/10 la nostra migliore virtù: la scaltrezza
    mi senbrava chiaro visto il continuo riferimento alla s. messa e alla pastorale sacramentale nonchè alle letture della domenica che fossi cristiano cattolico, il fatto che faccio riferimento sempre ai lontani non deve trarre in inganno perchè per me lontani siamo tutti e la conversione va sempre rinnovata e protetta perchè è un attimo e ti ritrovi lontano da dio.
    La prima lettura è tratta dal libro del profeta Amos e descrive esattamente il nostro atteggiamento in merito a tutti i fatti della vita, dove costantemente cerchiamo il nostro interesse e tornaconto passando sopra tutti e tutto, nel lavoro, negli affetti e soprattutto nelle faccende economiche, infatti cerchiamo sempre di scavalcare i colleghi, di passare avanti, nella carriera professionale, nelle grazie del capo, nelle faccende sentimentali poi ce la rigiriamo sempre a nostro comodo e vantaggio mettendocela sempre come ci pare e piace, poi se parliamo di soldi li addirittura i parenti si ammazzano e di sicuro noi non cediamo di un centimetro con nessuno ed in nessuna occasione, e siamo diventati scaltri e sicuri e usiamo la nostra scaltrezza approfittando di tutti, della buona fede altrui, di chi non comprende che lo stiamo scavalcando, di chi non capisce che gli stiamo facendo un danno economico che per noi invece è un vantaggio.
    Ma alla fine della lettura c’è una profezia bellissima che fa il signore che dice: di certo non dimenticherò mai le vostre opere, bene oggi la chiesa ci viene a ricordare che il signore non ha dimenticato le nostre opere ma anzi ci da la possibilità di sfruttare questa nostra scaltrezza che nel tempo abbiamo acquisito e di metterla al servizio della storia della salvezza dell’uomo, è il contributo che ci viene chiesto, ed è l’unica cosa che possiamo dare di cui il signore ha bisogno.

    La seconda lettura tratta dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timotèo e ci fa capire che questa possibilità ce la da la chiesa perché è per la chiesa che ha pregato e che prega incessantemente ogni giorno , ogni ora, che noi siamo chiamati a conversione, solo per le preghiere della chiesa che fanno si che la nostra vita può cambiare , quindi il nostro debito ce l’abbiamo soprattutto con la chiesa ed è li che siamo chiamati a dare il nostro contributo in scaltrezza plasmando sulla nostra scaltrezza il carisma che il signore ci vuole dare. Già abbiamo parlato dei carismi e dove si innestano, guardando i ceppi fondamentali delle tre tentazioni su cui satana fonda la sua catechesi ossia affettività, rifiuto della storia e ricchezze sarà su una di queste , quella che subiamo di più, che il signore ci donerà il carisma, quindi per la prima: il digiuno dal peccato e dalle carni e la parola di dio, la seconda le preghiere, le lodi e la proclamazione della parola di dio (leggere le letture a messa) la terza le offerte e le opere di misericordia e carità. Quindi cercate il vostro carisma e usatelo bene, plasmandolo con la vostra scaltrezza, non cercate mai in questo la gloria degli uomini perché la gloria degli uomini distrugge il vostro carisma, ma sfuggitela, cercate nel vostro carisma solo la gloria di dio, fatevi piccoli e mettetevi al servizio di tutti, se la gloria degli uomini distrugge il vostro carisma la gloria di dio lo esalta e lo amplifica quindi essere scaltri significa anche confessatevi e fate la comunione prima di affrontare qualsiasi prova legata al vostro carisma e lo vedrete emergere in tutta la sua forza e potenza che non è la vostra forza ma è la forza di dio, il vostro carisma sarà il modo in cui il signore vorrà vivere in voi in maniera più intensa e diretta e sarà legato alla storia della salvezza sia degli uomini che della vostra perché è con quello che metterete il piede nella città celeste che vedrete scendere davanti ai vostri occhi, che vi darà l’assicurazione che il paradiso esiste e che noi non camminiamo verso la morte ma siamo un popolo in cammino verso la resurrezione e la vita eterna.

    Il vangelo è tratto dal vangelo secondo luca e presenta la parabola dell’amministratore disonesto che però il padrone alla fine loda per il suo comportamento scaltro, lo dico sempre che la parola è profetica ma noi dobbiamo dire il nostro amen, non è che leggendo queste catechesi dite il vostro amen, ogni domenica la chiesa propone delle profezie ma noi dobbiamo crederle e accettarle, perché c’è sempre un angelo che sta li a registrare il nostro nome, tu dici amen oggi alla catechesi della chiesa? vuoi vederla realizzata nella tua vita? Se si se credi alla stoltezza della predicazione allora comincia a metterti in cammino e camminare significa soprattutto partecipare alla pastorale sacramentale.
    Quindi noi che siamo scaltri e disonesti siamo chiamati ad essere gli amministratori di dio, ossia il signore sta cercando gli amministratori e pensa che noi siamo le persona adatte, noi accettiamo di essere gli amministratori del signore? accettiamo di plasmare il carisma che il signore ci vuole dare sulla nostra scaltrezza? perché nel vangelo è detto che i figli del mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce, quindi il signore ha bisogno di noi per realizzare la storia della salvezza dell’uomo siamo quello che manca al suo piano, e noi la nostra scaltrezza non la useremo con la chiesa, con i figli della luce ma la useremo con i lontani, con i nostri pari con i figli del mondo che aspettano di essere chiamati a conversione.
    Nell’ultimo tratto del vangelo ci viene ricordato che questa è una parola profetica , cioè se la crederemo la vedremo realizzata, ma che attualmente il nostro padrone è un altro e serviamo lui, cioè ancora stiamo usando la nostra scaltrezza per dimenarci tra le tre tentazioni e al fondo abbiamo il disprezzo solo al pensiero di usare la scaltrezza per metterla al servizio di dio, ma arriverà il momento che disprezzeremo quell’atteggiamento e ameremo stare al servizio del signore.
    [Modificato da benefabio62 18/09/2010 12:54]
  • OFFLINE
    benefabio62
    Post: 9
    Registrato il: 01/03/2010
    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 25/09/2010 12:38
    catechesi del 26/09/10 il risveglio dalle alienazioni

    La prima lettura è tratta dal libro di Amos e per arrivarci dobbiamo fare una premessa, sempre venendo dal peccato originale dove, dopo la cacciata dal paradiso, dio maledisse l’uomo con la profezia “maledetto il suolo a causa tua”, noi facciamo costantemente esperienza di questa maledizione, tutto ci viene contro , tutto non è come noi vogliamo, il lavoro, i figli , la moglie, il marito, i parenti, i colleghi, i fatti della vita e su questa nostra esperienza di infelicità primordiale si innestano le tre tentazioni del demonio sulla nostra vita, perché satana oltre a volerci vedere lontano da dio ci vuole distruggere totalmente, noi ingannati dalle tre tentazione sulle affettività, sulla storia e sulle ricchezze finiamo per essere lontani da dio e completamente nelle mani di satana che alla fine ci dice, dato che il mondo fa schifo e che il tempo è un tempo maledetto dove non possiamo nemmeno pensare al fatto che siamo infelici e sentiamo quell’abisso profondissimo dentro di noi che nessuna cosa può riempire, allora dicevo satana alla fine quando siamo profondamente in crisi ci dice alienati, non pensare, e qui arriva la prima lettura di oggi che è l’orgia dei dissoluti di Amos.

    Quindi arrivati a questo punto non possiamo fare a meno di alienarci, e alienarsi significa appunto non pensare alla propria realtà ma crearsene un’altra di fantasia dove pensiamo di rifugiarci e sfuggire sia alla maledizione di dio che all’inganno del demonio e finire per chiuderci in un mondo tutto nostro dove poter stare in pace, non essere disturbati e soprattutto avere l’illusione della felicità.
    Allora ecco le alienazioni della prima lettura, in cui noi arriviamo non perché siamo cattivi, ribelli o dissoluti ma solo perché siamo totalmente ingannati e ciechi e dove ci ha portato il demonio nell’illusione della felicità, lontano da tutti e tutto ma soprattutto lontano da dio.
    E queste alienazioni sono indicate nel canto, cioè nella musica, nel vino, nel bere cioè sono immagine del nostro tentativo di portare la festa nella nostra vita, e ognuno si aliena come vuole e meglio crede, ci stanno persone che corrono dalla mattina alla sera o si chiudono in palestra, ci stanno quelli che vedono sempre la televisione, chi sente sempre la musica chi invece pensa solo a mangiare o a mangiare esclusivamente cibi ricercati, chi va a prostitute, chi si fissa a collezionare qualcosa, chi legge sempre libri, chi cura sempre il corpo con profumi e creme, insomma non c’è un’alienazione in particolare ma ognuno di noi sceglie il modo di alienarsi che preferisce.

    Questo è il risultato della catechesi del demonio, ma quando arrivi al culmine dell’alienazione quando vedi che la tua alienazione ti ha isolato e che non era vero che saresti stato felice allora vai in crisi profondissima e saresti capace di tutto anche di gesti estremi, ma oggi la chiesa con la sua catechesi della seconda lettura, tratta dalla prima lettera di S. Paolo Apostolo a Timoteo, viene a distruggere queste alienazioni, lì il signore ci sta aspettando, nel nostro punto massimo di crisi ecco che intravediamo una luce e quella luce è Cristo e mettersi in cammino verso Cristo è cominciare a uscire dalla nostra crisi personale e la promessa che oggi ci fa la chiesa è che invece di dedicarci alle alienazioni in generale ci darà lo spirito giusto per fare invece altre cose: essere giusti, avere fede, essere caritatevoli, avere pazienza, essere miti ma tutto questo si realizzerà quando saremo rivestiti dello spirito di cristo e non lo dobbiamo interpretare, anche se lo facciamo, che dobbiamo sforzarci di essere giusti, di avere fede ecc. ecc perché il cristianesimo non è un moralismo ma è un’incontro con lo spirito di cristo risorto.

    Quindi arriviamo al vangelo di luca che descrive questa situazione molto meglio di come ho fatto io , noi siamo come l’uomo ricco, ricchi sia delle nostre tentazioni che delle nostre alienazioni e non possiamo fare niente nemmeno dare una briciola a qualcuno, dato che siamo chiusi , isolati e tutti presi dalla nostra realtà di peccatori che pensano solo a peccare ed alienarsi, ma il risultato qual è, che il ricco quando muore negli inferi sta in mezzo ai tormenti e noi nella nostra vita già facciamo esperienza di questi tormenti, perché essere schiavi delle tentazioni e cercare la felicità nelle alienazioni porta ad un insoddisfazione profondissima da cui è difficile uscire e ci vuole solo un miracolo della chiesa che con le preghiere, le lodi, le suppliche riesce a farci uscire da questo inganno, e cristo piano piano camminando nella fede, ci farà diventare invece come quel povero che non aveva niente, quindi per noi essere poveri sarà non essere più schiavi totalmente ne delle tentazioni ne delle alienazioni e fare esperienza già adesso invece di profonda felicità come fa il povero quando sta in paradiso che è consolato, a noi provvederà il signore a consolarci e quando saremo rivestiti dello spirito di cristo potremmo allora camminare sulla via giusta che è la via della giustizia, pietà , fede, carità, pazienza e mitezza e questa via che porta al paradiso, la Gerusalemme celeste, la città santa è Gesù Cristo risorto.
    [Modificato da benefabio62 25/09/2010 12:51]
  • OFFLINE
    nwoitaly
    Post: 1.215
    Registrato il: 19/10/2003
    Sesso: Maschile
    Utente Veteran
    Amministratore Unico
    00 26/09/2010 09:28
    Grazie benefabio... [SM=g27823] vado a messa.


  • OFFLINE
    benefabio62
    Post: 10
    Registrato il: 01/03/2010
    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 26/09/2010 20:42
    ancora non hai capito che devi ringraziare il signore che permette ad un peccatore come me di fare queste catechesi? se vuoi ringraziarmi fai qualche preghiera in più per me, comunque ho la conferma che le catechesi le faccio con impegno e bene e vanno dritte all'obiettivo, anche se questa volta ho un po barato perchè ho chiesto espressamente al signore di poter fare una catechesi melodiosa e dolce come il miele che non sta nelle mie corde e di cui a volte ho bisogno per ritrovare il giusto equilibrio tra ispirazione e concretezza.
  • OFFLINE
    benefabio62
    Post: 11
    Registrato il: 01/03/2010
    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 02/10/2010 16:19
    cateches per il 03/10/10 La giustizia divina

    La prima lettura è tratta dal profeta Abacuc ed è il grido di aiuto verso il signore per tutte le violenze e iniquità che vediamo nel mondo e nella nostra vita e ci siamo creati un nostro senso di giustizia, sempre considerando che siamo schiavi delle tre tentazioni e cerchiamo rifugio nelle alienazioni poi però facciamo di queste cose la nostra ragione di vita e guai a chi ce le tocca, guai a chi ci tocca la nostra famiglia, i figli , la moglie , il marito l’amante guai a chi ci impedisce di fare i nostri peccati della carne e del sesso, a chi attenta alla nostra carriera a chi ci vuole sminuire nel lavoro, a chi non ci da la giusta importanza a chi ci vuole scavalcare nella carriera professionale e guai soprattutto a chi tocca i nostri soldi, a chi ci vuole fregare, a chi attenta alla nostra parte di eredità e così via e facciamo di questa giustizia che si basa su quella violenza la nostra ragione di vita, fino a che non sono gli altri a mostrare violenza, poi non la vogliamo vedere perché ci fa presente dato che ci sta bella di fronte che siamo noi quelli ingiusti siamo noi quelli iniqui, ma è proprio il signore a mettercela di fronte perché noi cerchiamo di nasconderla e pensiamo di essere bravi allora il signore negli altri ci fa vedere la nostra stessa violenza riflessa solo per farci entrare nella nostra realtà di peccatori.

    Bene, nella seconda lettura tratta dalla seconda lettera di S. Paolo apostolo a Timoteo la chiesa ci dice che non siamo chiamati a quella violenza e a quel senso di giustizia terreno ma siamo chiamati a demolire quel castello di carta fatto di tentazioni, alienazioni, violenza e falso senso di giustizia e a trasformare la nostra violenza in forza, la forza dello spirito e a usare questa forza non nel cercare la giustizia terrena ma con questa forza che viene dallo spirito cercare la giustizia divina che nasce dal dare testimonianza del signore nella nostra vita, la nostra risposta alle violenze della vita sarà la misericordia e l’amore di dio, sempre questo quando avremo abbandonato l’uomo vecchio e ci saremo ricoperti dello spirito santo perché sempre interpretiamo che il cristianesimo è un moralismo e allora dobbiamo cercare di sforzarci per essere bravi e sopportare ma non è questo, il cristianesimo è un’altra cosa: è camminare nella fede, lasciare l’uomo vecchio schiavo delle tentazioni delle alienazioni dei peccati di lussuria e perversione preparare il nostro corpo ad accogliere lo spirito e rivestirci dello spirito di cristo risorto che vuole vivere in questa generazione, questo è il senso del cristianesimo.

    Nel vangelo, tratto dal vangelo secondo luca, infine c’è questa richiesta bellissima degli apostoli al signore: accresci in noi la fede, che è il senso di quello che abbiamo detto, cioè a noi qual’è la cosa che ci interessa alla fine? È quello che concretamente dobbiamo fare per uscire dalle tentazioni, alienazioni e ricerca della falsa giustizia, e qui è Gesù a rispondere e a dire che per accrescere la fede la prima cosa che dobbiamo fare è metterci al servizio del signore, il considerarci servi di dio, pronti a fare la volontà del padre, quindi la domanda che fa la chiesa oggi è? Siete pronti ad essere i servi dio? Siete pronti a lasciare la ricerca del senso di giustizia terreno e a portare nel mondo la misericordia e l’amore di Dio?

    Se vogliamo che questa parola profetica si realizzi concretamente nella nostra vita andiamo a dire il nostro amen alla celebrazione eucaristica, perché ogni volta la chiesa propone ma noi siamo sempre liberi di accettare o rifiutare, il signore chiama e aiuta tutti e per mostrare la forza del suo amore il signore è capace anche di fare un miracolo fisico per la nostra conversione, il signore è come un innamorato che si vuole far conoscere ma se non chiediamo niente come farà il signore ad intervenire? Quindi oggi in base alle letture vi dico che se avete un problema dove pensate di aver subito un’ingiustizia potete chiedere al signore di intervenire e risolvere, non perché il signore debba stare sempre al nostro servizio, ma solo in funzione della nostra conversione per poter vedere la forza di Dio.
  • OFFLINE
    benefabio62
    Post: 12
    Registrato il: 01/03/2010
    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 09/10/2010 14:57
    catechesi per il 10/10/10 il giorno della salvezza e perseveranza nella fede.

    La prima lettura è tratta dal secondo libro dei re 5, 14-17 ma ho letto tutto il capitolo per presentarla meglio dato che la ritengo fondamentale, Naaman, qui non è scritto, si era ammalato di lebbra e soffriva molto, poi viene catturata da Israele una schiava che viste le sofferenze di Naaman avvisa che in Samaria c’era un profeta che avrebbe sicuramente guarito questa malattia, Naaman va e in un primo momento quando gli viene detto che per guarire si deve immergere sette volte nel fiume reagisce male e non lo fa perché pensava chissà quale guarigione avesse fatto il profeta per lui, pensava che sarebbe uscito e che avesse invocato il signore e poi toccandolo la malattia sarebbe sparita, poi però, e qui entra la lettura di oggi, si convince e si immerge le sette volte e guarisce, bene questa è la nostra realtà, con queste catechesi e con questo cammino ma già vi avevo avvisati, c’è una prima fase dove bisogna discendere nel mare dei nostri peccati che non vediamo e credo che anche con queste catechesi avete adesso le idee più chiare sulle tre tentazioni, sulle alienazioni e su quello che la chiesa propone per assumere un combattimento, e una volta che la fede ci illumina poi vediamo realmente questi peccati che ci cominciano a farci sentire inadatti a farci sentire un fastidio addosso come veramente fossimo lebbrosi, siamo arrivati al punto più basso del fonte battesimale ma da li dobbiamo risalire verso nuove mete, e allora queste sette immersioni sono il segno evidente che oggi la chiesa propone un giorno importante : il giorno della guarigione, della conversione e della salvezza, e non sappiamo se avremo altre possibilità, oggi il signore ci chiama a conversione, oggi il signore vuole che assumiamo questo combattimento, non domani ma adesso, allora le sette immersioni della salvezza ve le presento non come le penso io ma come mi sono state ispirate senza aggiungere altro ma solo presentandole: prima immersione nella parola di dio che serve per combattere la tentazione delle affettività e dei peccati della carne accompagnata dal digiuno dalle carni e dal peccato, seconda immersione nella preghiera che serve per combattere la tentazione della storia, terza immersione le offerte e le opere di carità che servono a combattere la tentazione delle ricchezze, quarta immersione la confessione a cui oggi siamo chiamati, quinta immersione pentimento per i peccati commessi e penitenza della confessione, sesta immersione partecipare alla liturgia eucaristica a cui oggi siamo chiamati, settima immersione fare la comunione, lasciare l’uomo vecchio schiavo dei peccati e rivestirci dell’uomo nuovo che è lo spirito di Cristo risorto, a cui oggi siamo chiamati, quindi vedete che se andate a messa ascoltate le tre letture, fate le preghiere:il credo, le preghiere dei fedeli e il padre nostro, fate l’offerta, fate la comunione, vi manca solo la confessione che dovete fare prima e state a posto con le prime sette immersioni, e anche se inizialmente facciamo come Naaman perché al fondo pensiamo che queste sono cose inutili e vorremmo vedere anche noi un miracolo fisico o il signore che appare per convertirci, cercate in poco tempo di non farvi ingannare troppo da satana che ci dice che invece ci possiamo anche salvare o convertire in un altro modo, non c’è altro modo, facciamo la scelta giusta.

    La seconda lettura tratta dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo ci comincia a presentare un altro aspetto molto importate della conversione di oggi e cioè che sempre ci dobbiamo ricordare di questo, di Gesù cristo risorto perché la conversione non è un momento per cui uno inizia bene e poi finisce male ma la cosa più importante è proprio questa: la perseveranza, ossia stare sempre abbracciati al signore e perseverare nelle sette sante immersioni che tutte le domeniche la chiesa ci propone, perché la via del peccato è facile, difficile è la via che porta alla santità, se ogni domenica moriamo con lui, con lui vivremo, se perseveriamo, come è scritto, con lui regneremo ma non dopo quando saremo morti ma adesso.

    Il vangelo è tratto dal vangelo secondo Luca e raccoglie in se sia la prima che la seconda lettura, perché presenta i dieci lebbrosi che vanno da Gesù per essere guariti, Gesù gli dice presentatevi ai sacerdoti e oggi Gesù ci dice presentatevi ai sacerdoti, per fare che? Per confessarci, ma poi uno solo torna a ringraziare Gesù e si salva, l’importante quindi non è solo guarire come ci può sembrare apparentemente, ma l’importante sarà salvarci e ci salveremo solo se saremo perseveranti nel ringraziare e seguire sempre il signore.
    [Modificato da benefabio62 09/10/2010 15:02]
  • OFFLINE
    benefabio62
    Post: 13
    Registrato il: 01/03/2010
    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 16/10/2010 15:21
    catechesi per il 17/10/10 La preghiera

    La prima lettura è del libro dell’esodo ed è l’episodio della battaglia degli israeliti contro Amalek, Mosè si mette sulla cima di un colle insieme ad Aronne e Cur e manda Giosuè e gli uomini scelti da quest’ultimo in battaglia, durante la battaglia quando Mosè teneva alte le mani Israele prevaleva quando invece per la stanchezza le abbassava prevaleva Amalek, allora Aronne e Cur prendono una pietra e la mettono sotto Mosè per farlo sedere e si mettono di fianco a sorreggere le braccia, così Giosuè riesce a sconfiggere Amalek, e questo combattimento sarà l’immagine del nostro combattimento di tutta la nostra vita, combattimento che siamo chiamati ad assumere come chiesa nei confronti di satana, dello spirito del male, se alziamo le mani a dio e ci rivolgiamo a lui prevarremo ma se per stanchezza, pigrizia abbassiamo le mani e non preghiamo e non ci rivolgiamo a dio il combattimento lo perdiamo.

    La seconda lettura è tratta dalla seconda lettera di San Paolo apostolo a Timoteo e ci presenta concretamente quali sono gli aiuti che la chiesa ci da per tenere alte le mani, come Mosè veniva sorretto dalla pietra e da Aronne e Cur così noi saremo sorretti da quello che abbiamo imparato e che crediamo, insegnamenti che ci vengono dalle sacre scritture e che rappresentano quella pietra su cui ci dobbiamo poggiare, ma il secondo aspetto è ancora più importante perché riguarda la missione del cristiano che da un lato è insegnare, correggere, educare ma non in generale tutti ma chi è piccolo nella fede e ha bisogno di crescere nello spirito e dall’altro è annunciare la parola di dio ai lontani che il signore vorrà chiamare, solo così potremmo assumere in maniera giusta il nostro personale combattimento.

    Il vangelo secondo Luca ci presenta la parabola del giudice disonesto che pur non temendo dio e non aver riguardo per nessuno decide di ascoltare e fare giustizia alla vedova solo per la sua insistenza, e Gesù sottolinea questo aspetto dell’insistenza nel chiedere, perché Gesù rimarca questo aspetto? Perché sa benissimo che noi siamo orgogliosi, che non siamo abituati a chiedere aiuto a nessuno tanto meno ad un dio che non vediamo, e chiediamo aiuto solo se stiamo male di brutto noi o qualche parente stretto, ma il signore vuole avere un dialogo continuo con noi, anche se non preghiamo e qui lo posso affermare anche io perché non ho il carisma della preghiera e a volte quando comincio a pregare poi mi ritrovo a ragionare sulla catechesi settimanale, dicevo anche se non preghiamo assiduamente nel senso che non facciamo rosari, non facciamo lodi, non facciamo la liturgia delle ore, però possiamo parlare sempre durante il giorno con il signore e magari dire: lo vedi come sono debole come mi metto in discussioni assurde? Oppure guarda come sono stanco oggi aiutami tu con uno spirito di forza e cominciare quella preghiera che è la più importante: parlare con il Signore.
  • OFFLINE
    benefabio62
    Post: 14
    Registrato il: 01/03/2010
    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 23/10/2010 17:40
    catechesi per il 24/10/10 il giusto atteggiamento

    La prima lettura è tratta dal libro del Siracide e ci presenta la giustizia di dio collegata alla preghiera, la cosa più importante che viene detta è che dio non fa preferenza di persona e poi si sviluppa tutto un discorso sull’efficacia delle preghiere dei poveri, degli orfani delle vedove e di come chi li soccorre è accolto con benevolenza, ma di che cosa si sta parlando? Saranno mai i poveri, gli orfani le vedove migliori di noi in qualche cosa, saranno per caso queste categorie di persone immuni dalle tentazioni? Dalla schiavitù del peccato che porta alle alienazioni? Certo che no, non è che uno se è povero si salva automaticamente o alla vedova in qualche modo verrà fatto uno sconto o gli orfani entreranno nel regno di dio automaticamente, qui si parla di un’altra cosa, di un altro aspetto che va approfondito. Ho visto in questo cammino, anche se precario, sgangherato, imperfetto, la mano del signore che sempre ci ha accompagnato, in questa fase dove sono state sviscerate le tentazioni le alienazioni e si è scesi nel punto più basso del fonte battesimale che cosa è apparsa? La preghiera, già nell’altra catechesi se ne è parlato presentandola, da me che veramente non sono uno che prega molto, e oggi vedo che il signore punta il dito sul giusto atteggiamento nella preghiera, perché per cominciare a salire i gradini del fonte battesimale bisogna guardare a quelle categorie di persone, ai poveri ma non a quelli che non hanno soldi ma ai poveri in spirito, ma noi prima eravamo ricchi in spirito, ricchi di che? Ricchi di non vedere che eravamo schiavi delle tentazioni, delle alienazioni chi ci portavano a incarnare inconsapevolmente lo spirito del male e a essere noi il corpo di satana e allora la povertà sta innanzi tutto nel vedere alla luce della fede che effettivamente siamo schiavi del peccato e non ne usciamo se non gridiamo al signore di aiutarci a farci uscire da questa situazione e questo grido è la preghiera, siamo come gli orfani che hanno perso sia la madre che per noi è la chiesa, sia il padre che per noi è dio ossia abbiamo perso il rapporto giusto che ci doveva legare a loro e siamo anche come le vedove che abbiamo perso il nostro sposo e nella nostra vita è presente il lamento in cui sempre troviamo sfogo, ma oggi la chiesa ci viene a ricordare che se rivolgiamo al signore le preghiere con il giusto atteggiamento allora la mano di Dio ci darà piena soddisfazione, e come? Che non saremo più poveri in spirito perché avremmo uno spirito nuovo, non saremmo più orfani perché avremmo una madre che ci consolerà e accoglierà e questa madre è la chiesa nella figura di Maria che sempre sarà pronta a donarci questo bambino che deve crescere dentro di noi e essere portato al mondo per compiere la sua missione che è amare nella dimensione della croce, e mostrare al mondo questa forma di amore che è l’unica forma di amore capace di incendiare il mondo dell’amore di dio, che è il fuoco di dio che arde ma non consuma, e non saremmo più come le vedove perché troveremo il nostro sposo in Gesù Cristo che soprattutto trasformerà i nostri lamenti in parole di vita eterna.

    La seconda lettura è della seconda lettera di S. Paolo apostolo a Timoteo e riassume la sua vita di cristiano, dato che per lui si sta avvicinando il momento di lasciare la vita, nei due aspetti più importanti del suo cammino: che ha conservato la fede e che ha portato a compimento l’annuncio del vangelo, questi due aspetti sono fondamentali anche per la nostra vita di cristiano e sono strettamente legati alla preghiera, perché la fede non la conserviamo se non chiediamo sempre al signore di farcela conservare e l’annuncio del vangelo non lo facciamo se non chiediamo al signore di farcelo fare, poi dopo una volta che lo abbiamo chiesto con il giusto atteggiamento il signore ci da tutto, ci sta vicino e ci da la forza come all’ultimo dice S. Paolo. Ovviamente anche a noi alla fine del nostro cammino della vita verrà consegnata dal signore la corona della giustizia e ci porterà in salvo nei cieli, nel suo regno ma come ho già ripetuto più volte siamo chiamati da subito a mettere un piede in paradiso e a camminare sulla terra santa.

    Il vangelo secondo luca presenta la parabola del fariseo e del pubblicano, il fariseo ringraziava il signore di non essere ladro, ingiusto, adultero, di digiunare 2 volte a settimana e di fare le offerte e di non essere come invece il pubblicano, il pubblicano invece diceva “ o Dio abbi pietà di me che sono un peccatore” che è la preghiera del cuore quella fatta con il giusto atteggiamento, quella fatta da chi è sceso nella propria realtà di peccatore e che si è reso conto che da li se non interviene il signore non ne esce, che ha sperimentato la propria debolezza, che non sta a pensare di giudicare gli altri perché quando la fede ci illumina vediamo che tutti in qualche modo siamo schiavi del demonio che ci costringe a fare la sua volontà, e gli altri che non sopportavamo e giudicavamo ci mostravano soltanto i nostri peccati riflessi, che il signore ci metteva sempre davanti per farceli vedere, per farci capire che anche noi eravamo peccatori e schiavi, e allora accettare gli altri è in fondo accettare se stessi in un aspetto di noi che neghiamo, che non vogliamo vedere, che facciamo fatica ad accettare e questo è un altro aspetto su cui il signore deve lavorare molto con noi.
    Mentre il fariseo, si, fa tutte cose giuste ma al fondo dove sbaglia? Perché giudica, è scritto che tutto quello che ti porta sulla strada del giudizio ti viene dal maligno, allora attenti a giudicare, chi giudica non sta nel giusto atteggiamento perché non ha fatto il giusto cammino in discesa e non ha visto la vera realtà degli uomini, quindi se giudichiamo già sappiamo invece che abbiamo bisogno di intraprendere un cammino di fede che ci porti nella giusta tensione della conversione.
  • OFFLINE
    benefabio62
    Post: 15
    Registrato il: 01/03/2010
    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 30/10/2010 15:43
    catechesi per il 31/10/10 le 3 iniziative

    Le 3 iniziative

    La prima lettura è tratta dal libro della sapienza e parla della prima iniziativa che è quella di Dio, iniziativa che si manifesta in tutta la creazione e quando il discorso tocca l’uomo ecco che viene detto che dio ha compassione di tutti, chiude gli occhi sui peccati degli uomini e aspetta il loro pentimento, pentimento di che cosa? Di essersi ribellati a dio ed aver ascoltato la catechesi del demonio che ci ha convinti che noi siamo dio e stiamo talmente lontano da dio che la correzione non può avvenire all’istante ma deve essere data poco a poco, passo dopo passo, e sempre dio nella nostra storia ci parla mettendoci sempre d’innanzi il nostro peccato, che ci disturba, che non vogliamo vedere, che non accettiamo, ecco quando c’è una situazione che ci disturba quando c’è una persona che non sopportiamo li il signore ci sta parlando ci sta dicendo che noi siamo come quella persona, che siamo noi che ci mettiamo in quella situazione che ci porta lontano da dio, quindi la nostra storia ha sempre un senso anche quando c’è una malattia o un lutto, li in quel fatto assurdo il signore ci sta cercando, ci sta scuotendo, ci sta facendo presente che la vita è un attimo e non ci sono tante occasioni per convertirsi, quindi sfruttiamo le nostre occasioni.

    La seconda lettura fa parte della seconda lettera di S. Paolo apostolo al Tessalonicèsi e parla della seconda iniziativa che è quella della chiesa, è la chiesa che continuamente prega per la nostra conversione perché Dio ci renda degni della sua chiamata, quindi se noi abbiamo la possibilità di avvicinarci alla fede non è per merito nostro perché noi non abbiamo nessun merito che questo sia chiaro, è per merito della chiesa che continuamente, incessantemente, ripetutamente sta li a chiedere al signore di convertirci, e allora se qualcuno ha qualche dubbio e si interroga sull’utilità della chiesa sappia che è per la chiesa se noi abbiamo una possibilità di arrivare alla fede, senza la chiesa non avremmo avuto nessuna possibilità, quindi se partiamo che abbiamo un debito spirituale con dio il secondo debito più concreto, più terreno lo abbiamo con la chiesa, ma invece che cosa facciamo ? dato che siamo schiavi della catechesi del maligno che ci fa vedere le cose tutte distorte stiamo sempre a criticare la chiesa, a parlare male dei preti a pensare che le suore sono delle dissociate mentali, ma facendo così facendo incarniamo in noi quello spirito del male che vuole distruggere l’opera di dio e ci vuole dannare in eterno.

    Il vangelo secondo luca presenta la terza iniziativa, la più importante, è l’iniziativa che deve prendere l’uomo, è l’iniziativa che dobbiamo prendere noi, è il racconto di Zaccheo capo dei pubblicani che quando si accorge che sta passando Gesù fa il diavolo a quattro per vederlo, per toccarlo , per incontrarlo, allora dato che era basso si arrampica in un punto alto, Gesù lo vede e gli dice di scendere che sarebbe passato a casa sua, e una volta che Gesù entra nella sua casa, la prima cosa che fa Zaccheo è quella di dire che avrebbe donato la metà dei sui averi ai poveri e avrebbe restituito quello che aveva rubato, e Gesù annuncia la salvezza per la sua casa, quindi cerchiamo di non stare fermi prendiamo un’iniziativa che ci porti a orbitare intorno alla chiesa, qualsiasi essa sia, anche se siamo piccoli nella fede come piccolo di statura era Zaccheo cerchiamo di elevarci in alto, e come ci si eleva in alto? anche se si è piccoli nella fede ci si può elevare in alto con la pastorale sacramentale ossia confessione e comunione, state tranquilli che il signore ci vede e ci verrà a visitare poi cerchiamo di mettere a posto i nostri debiti, se abbiamo litigato con qualcuno, se portiamo rancore, se non parliamo più con qualche parente se c’è qualcosa che ci separa dagli altri chiediamo aiuto al signore perché di tutte queste situazioni c’è un unico responsabile: lo spirito del male che ci vuole separare da tutto e da tutti.
  • OFFLINE
    benefabio62
    Post: 16
    Registrato il: 01/03/2010
    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 06/11/2010 19:12
    catechesi del 07/11/10 rappresentazione del fonte battesiale
    Questa catechesi mi costa una fatica immensa perchè ho word impallato spero che almeno sia venuta bene.

    La prima lettura è del secondo libro dei Maccabèi è presenta il caso dei sette fratelli che presi insieme alla loro madre furono costretti dal re a cibarsi di carni suine proibite, in particolare in questo brano ne sono citati solo i primi quattro ma non è importante, importante è invece il fatto che vengono uccisi, che sperimentano la morte e in quella morte però hanno la certezza di essere risuscitati a vita eterna dal loro dio, bene andando nel concreto oggi la chiesa ci invita a fare il primo passo in discesa verso i gradini del fonte battesimale, e che significa questo? Significa che la chiesa ci sta aprendo gli occhi alla fede e che ci permette di sperimentare che tutti i nostri peccati che vengono dalle 3 tentazioni ci sono imposti dal nostro re che è il demonio e che noi non abbiamo la capacità di reagire e di uscire da questa situazione ma abbiamo comunque la possibilità di vedere che il signore non permette che il peccato si incarni nella nostra vita in maniera profonda, radicale, quindi questi sette fratelli rappresentano i sette gradini in discesa.

    La seconda lettura invece è tratta dalla seconda lettera di s.Paolo apostolo ai Tessalonicési dove vediamo che è confermato questo aspetto cioè che l signore permette che scendiamo nella nostra realtà di peccatori ma allo stesso tempo ci confermerà e custodirà dal demonio, questo cammino in discesa serve a noi per vedere che siamo peccatori, e comunque i peccati li commetteremo lo stesso solo che senza la chiesa che ci apre gli occhi non avremmo nemmeno la possibilità di vederli, quindi è uno scendere solo perché noi non sappiamo che siamo peccatori e di quanto lo siamo, ossia infinitamente.

    Il vangelo secondo luca invece ci fa presente l’aspetto della salita di questi sette gradini, rappresentati in questa lettura dai sette fratelli che sposano sempre la stessa sposa dato che muoiono in successione, perché se è vero che oggi iniziamo la discesa dato che la parola e profetica c’è la conferma che il signore una volta che ci siamo resi conto della nostra situazione ci rivestirà di un spirito nuovo che è il suo santo spirito che ci permetterà di uscire dalle acque della morte del peccato e saremmo pronti a fare la strada in salita che viene rappresentata dai sette gradini in salita che rappresentano i sette sacramenti e a confermare che lo sposo che da la vita, che muore è sempre lui perché noi siamo la sposa che è la chiesa, e il discorso finale che è veramente complesso, quello riferito a chi prende moglie e marito è riferito al fatto che il nostro sposo attuale è satana e lui certo la vita non ce la da ma ce la toglie e invece lo sposo fedele che muore sempre al nostro posto è cristo, perchè di quello si tratta alla fine, di amare nella dimensione della croce sempre morendo e dando la vita, cioè accettando profondamente gli altri così come sono con tutti i difetti immaginabili e mostrare al mondo il volto di cristo cioè quell'amore di dio che è l'amore del fuoco che arde e non consuma che vuole vivere in questa generazione e che può incendiare il mondo del suo amore, ma se dentro di noi non abbiamo uno sprito che ama in quella dimensione significa che invece abbiamo uno spirito che invece gli altri non li vuole amare per niente ma che anzi alla fine vuole solo odiare e portare rancore e realizzare il suo piano che è la nostra totale infelicità lontani da dio a dal suo amore.
1