00 21/02/2011 18:47
www.uccronline.it/2011/02/11/lo-psicoterapeuta-cohen-%C2%ABero-omosessuale-ora-aiuto-migliaia-di-person...


La comunità scientifica si sta ancora domandando su cosa sia realmente l’omosessualità. Molti parlano di predisposizione genetica, altri di atteggiamento affettivo disordinato. Inoltre, l’oppressione sempre di crescente violenza della lobby omosessuale -acutizzata sicuramente anche da disdicevoli e ingiuste discriminazioni subite- impedisce un sereno confronto sulla questione. L’abuso troppo frequente dell’accusa di “omofobia” non fa altro che alimentare la confusione sul tema e creare disagio nella società, passando così soventemente da discriminati a discriminatori. Ma ciò che più sorprende alcuni osservatori, è la grande quantità di ex-omosessuali, i quali si rivolgono alla loro passata tendenza sessuale abbinandola addirittura ad una sorta di “patologia” e proclamando il noto slogan “change is possible”. Esistono anche terapeuti decisi ad accogliere le richieste di persone omosessuali e aiutare loro a riprendere un rapporto sessuale più naturalmente “ordinato”.

E’ il caso di Richard A. Cohen, psicoterapeuta ed ex-gay, il quale da quindici anni aiuta migliaia di uomini, donne e adolescenti a recuperare la loro identità sessuale. Ha scritto un libro che raccoglie tante di queste testimonianze, intitolato: “Riscoprirsi normali. Comprendere e guarire l’omosessualità” (Uomini Nuovi 2010). Nel libro ha voluto «raccogliere la mia esperienza personale e terapeutica circa l’attrazione omosessuale. Presento le cause fondamentali dell’attrazione verso persone dello stesso sesso. Espongo anche esporre un modello di recupero e numerose testimonianze di persone che ho assistito e che sono riuscite a passare dall’omosessualità all’eterosessualità. Naturalmente oggi molti dicono che non è possibile lasciare l’omosessualità, ma questa è semplicemente una leggenda perché il cambiamento è possibile». Rispondendo alle domande dell’intervistatore, ha parlato della sua esperienza personale, del suo passato omosessuale e del suo presente con moglie e tre figli: «Mi sentivo attratto sessualmente per gli uomini. La gente mi diceva che io ero nato in questo modo, ma mi resi conto che qualcosa non andava, anche se tutti intorno a me insistitevano sul fatto che fosse la cosa più normale del mondo. Ho scoperto da dove venivano i desideri verso il mio sesso, ho imparato a sanare quelle ferite e a soddisfare le esigenze ancora non soddisfatte dalla mia infanzia. Ho fatto molti errori in modo che altri possano evitare alcuni degli ostacoli sul cammino verso la libertà». Ha così preso una laurea in psicologia e ha fondato l’International Healing Foundation. Il libro sta avendo un buon successo in Spagna: «E’ rivolto a terapeuti professionisti e al pubblico in generale, compresi, naturalmente, coloro che si sentono orientati verso persone dello stesso sesso e al tempo stesso percepiscono che c’è qualcosa di sbagliato in questo. Io sono nella posizione privilegiata di essere stato nei panni dei pazienti a cui ora svolgo la terapia». Lo psicoterapeuta ritiene che «il movimento per i diritti dei gay ha reso un grande servizio alla società, portando il tema dell’omosessualità alla luce. Fino a pochi decenni fa erano continuo oggetto di scherno. Oggi queste stesse persone però impongono le istituzioni di accettare l’omosessualità in nome della tolleranza. Tuttavia, a porte chiuse, la maggior parte di queste persone si sentono malate con l’omosessualità e la soluzione non è certo la cieca accettazione o la falsa tolleranza indiscriminatatoria». In un’altra circostanza Cohen si è definito un pro-choiche dell’omosessualità: «Se qualcuno vuole vivere una vita gay deve essere rispettato. Se qualcuno vuole cambiare e uscire da questa condizione ha anch’egli bisogno di essere rispettato. Fateci praticare la tolleranza vera, la reale diversità e uguaglianza per tutti».