00 13/12/2012 00:01
Siria, Obama pronto a riconoscere l'opposizione. Ma attacca gli estremisti di al Nusra

Il presidente Usa annuncia la svolta anti-Assad. Anche gli "amici della Siria" riconoscono la coalizione dell'opposizione nella bozza di dichiarazione del gruppo riunito a Marrakesh. Gli estremisti vicini ad Al Qaeda inseriti dagli Stati Uniti nella lista delle organizzazioni terroristiche. La Russia critica: "Una decisione che viola gli accordi di Ginevra". Attentati a Damasco, una vittima

NEW YORK - Svolta di Barack Obama sulla Siria: il presidente americano ha detto in un'intervista televisiva di essere pronto a riconoscere quale rappresentante del popolo della Siria la Coalizione nazionale delle opposizioni. E questo poche ore dopo che il gruppo di ribelli filo-Al Qaeda del Fronte al Nusra, che combatte contro il regime del presidente siriano Basrah al Assad, è stato invece ufficialmente iscritto dal Dipartimento di Stato nella lista nera delle organizzazioni terroristiche.

Intanto, sul terreno, la situazione è sempre più difficile: una persona è rimasta uccisa e diverse ferite nell'esplosione di ordigni dietro il Palazzo di Giustizia a Damasco, in pieno centro. Nel pomeriggio un'altra esplosione è avvenuta nei pressi del ministero degli Interni.

Obama riconosce l'opposizione. "Abbiamo deciso che la Coalizione dell'opposizione siriana è ora sufficientemente inclusiva e rappresentativa del popolo siriano che si batte contro il regime di Assad", ha detto Obama, aggiungendo che, "ovviamente, questo riconoscimento comporta delle responsabilità" e pertanto la coalizione dovrà essere certa di fare in modo di rappresentare realmente tutte le parti della popolazione e impegnarsi a una vera transizione politica che rispetti diritti delle minoranze e delle donne".

A Marrakesh riunione amici del popolo siriano. Anche il gruppo degli 'amici del popolo siriano', ovvero le oltre 120 delegazioni di paesi ed organizzazioni internazionali, riuniti a Marrakesh, riconoscono la nuova coalizione dell'opposizione come "il legittimo rappresentante del popolo siriano". Posizione condivisa dalla Farnesina, attraverso l'inviato speciale del ministro degli Esteri Giulio Terzi per il Mediterraneo e Medio Oriente a Marrakesh Maurizio Massari. Al presidente Bashar al-Assad viene chiesto di farsi da parte: è questo il contenuto della bozza di dichiarazione finale della riunione, la quarta dopo quelle tenutesi nei mesi scorsi a Tunisi, Istanbul e Parigi. Gli amici del popolo siriano avvertono anche Assad che ogni utilizzo di armi chimiche o biologiche andrà incontro ad una "risposta seria".

Da Marrakesh il portavoce della coalizione dell'opposizione siriana, Walid al-Bunni, chiede che oltre al riconoscimento arrivi anche un "sostegno concreto" da parte della comunità internazionale. Lo stesso presidente della coalizione, Mouaz Khatib, ha esortato la minoranza alawita nel Paese a lanciare una campagna di disobbedienza civile contro il presidente Assad. E ha avvertito che se Assad userà le armi chimiche contro i ribelli la responsabilità sarà delle potenze mondiali, in particolare della Russia.

Damasco, intanto, ha spiccato un mandato internazionale d'arresto a carico dell'ex primo ministro libanese Saad Hariri, attuale leader dell'opposizione nel Paese dei Cedri, accusato dalle autorità libanesi aver fornito armi ai ribelli della Siria per aiutarli a rovesciare il presidente Bashar al-Assad.

La decisione di Washington è stata criticata da Mosca, secondo cui la scelta di riconoscere le opposizioni viola gli accordi raggiunti a Ginevra a giugno. "Evidentemente gli Usa hanno deciso di puntare tutto sulla vittoria armata della coalizione", ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, dichiarandosi "stupito". Da Londra intanto arriva un duro avvertimento ad Assad: la Gran Bretagna non esclude alcuna opzione pur di salvare la vita delle persone in Siria, fa sapere il ministero degli Esteri britannico.

L'attacco agli islamisti. Il presidente Usa ha al tempo stesso precisato che "non siamo d'accordo con tutti coloro che sul campo combattono contro Assad", riferimento esplicito al Fronte al Nusra. "Ci sono alcuni - ha rimarcato - che hanno adottato un'agenda estremista, antiamericana". E per questo il fronte al Nusra è da oggi sulla Lista Nera, e in quanto emanazione del 'ramo' iracheno di Al Qaeda, sottolinea Washington, deve essere isolato.

E' necessario, secondo gli Usa, impedire che quando il regime di Assad sarà crollato esso possa partecipare alla spartizione del potere, o addirittura tentare di impadronirsene con la forza.

Si tratta di un gruppo formato da veterani che hanno combattuto in Iraq contro le forze Usa e che in Siria si sta dimostrando particolarmente forte. Secondo quanto ha affermato un iracheno che combatte con gli insorti siriani citato dal New York Times in una corrispondenza da Baghdad, "dopo la caduta di Bashar al Assad ci saranno combattimenti tra i vari gruppi" di ribelli. "Tutti si unificheranno contro il Fronte al Nusra", che è formato da persone che "come serpenti spargono veleno".

Ma la questione è complessa, visto che il Fronte al Nusra è anche la più efficace forza che nel mattatoio siriano si batte contro le forze leali di Assad, e per questo ammirata e sostenuta da una ampia fetta della popolazione. Ribelli che combattono attorno ad Aleppo hanno criticato la decisione di Washington di prendere di mira il Fronte. Affermano, secondo quanto riferisce in sintesi la Cnn online, che gli Usa di fatto "non hanno dato aiuti, e sono rimasti a guardare mentre migliaia di persone venivano massacrate dalle armi pesanti di Assad. E ora, per aggiungere insulto all'ingiuria, Washington mette nella lista di proscrizione uno dei più efficaci gruppi di combattenti".

12 dicembre 2012
www.repubblica.it/esteri/2012/12/12/news/obama_riconosce_ribelli-4...

Nota personale: questo articolo non l'ho postato tanto per il rionoscimento dell'opposizione, quanto, come da sottolineatura, per l'ammissione ufficiale che essa sia praticamente guidata da Al-Qaeda
[Modificato da wheaton80 13/12/2012 00:06]