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Uno studio conferma l'origine artificiale della Piramide del Sole in Bosnia

Ultimo Aggiornamento: 04/04/2014 04:16
05/05/2013 20:49
 
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Secondo quanto riporta Deborah West sul New Era Times, uno studio comparato condotto da cinque istituti separati confermerebbe in maniera pressoché definitiva l'origine artificiale della controverse Piramidi Bosniache, mettendo a tacere i dubbi e le voci scettiche che in questi anni si sono rincorse incessantemente. Secondo le analisi condotte dai team indipendenti, il materiale di costruzione della Piramide del Sole contiene calcestruzzo di alta qualità.

Tra gli istituti coinvolti nelle analisi risulta anche il Politecnico di Torino con il suo laboratorio di analisi chimica e di diffrattometria, il quale ha eseguito una serie di test su alcune pietre arenarie e dei blocchi di conglomerato prelevati direttamente dalla piramide bosniaca, dimostrando che i campioni risultano composti da un materiale inerte molto simile a quello che si trovava nell'antico calcestruzzo utilizzato dai romani.

I risultati del politecnico sono stati confermati in maniera indipendente dalle analisi compiute sugli stessi campioni presso l'Università di Zenica, in Bosnia-Erzegovina. L'ulteriore conferma all'entusiasmante scoperta arriva dal professor Joseph Davidovits, un celebre scienziato francese, membro dell'Associazione Internazionale degli egittologi, il quale ha eseguito personalmente alcuni test sui campioni prelevati nel sito della piramide. “Ho eseguito le analisi al microscopio elettronico e posso affermare che la struttura chimica del conglomerato utilizzato è molto antico”, scrive Davidovits.

Secondo le sue analisi, il conglomerato risulta essere un cemento composto da calcio e potassio e che, nonostante sia difficile stabilirne con precisione una datazione, non c'è dubbio che si tratti di materiale molto antico, forse più antico della tecnica utilizzata dagli egizi di 3500 anni fa. Ulteriori prove sull'uso del calcestruzzo per la costruzione delle piramidi arriva dal lavoro del professor Micheal Barsoum, professore presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali della Drexel University, e del professor Gilles Hug, dell'Aerospace Research Agency francese, i quali hanno ottenuto la prova scientifica che i materiali che compongono le enigmatiche colline bosniache sono di origine artificiale.

In particolare, questo studio sfata la convinzione che le antiche piramidi del mondo siano state costruite tutte con la tecnica a blocchi di calcare intagliati. A quanto pare la tecnica del calcestruzzo era già conosciuta dall'umanità in epoca remotissima.

L'enigma delle Piramidi Bosniache
Le cosiddette "Piramidi Bosniache" sono situate vicino alla città di Visoko, che, a sua volta, non dista molto da Sarajevo. Si tratta di un complesso di strutture che, secondo il Dr. Sam Semir Osmanagich (Foreign Member della Russian Academy of Natural Sciences e Anthropology Professor presso l’American University in Bosnia-Herzegovina), il principale artefice del successo mediatico dell'intera questione relativa alla loro esistenza, ma anche secondo diversi altri studiosi, è costituito da ben quattro "piramidi" (utilizzo le virgolette perché, in realtà, non sono esattamente delle piramidi nel senso tradizionale del termine), un tempio, diversi tunnel sotterranei ed un'area di tumulazione.

Nello specifico, lo stesso Osmanagich si riferisce alle quattro strutture principali del complesso con i termini di "Piramide Bosniaca del Sole", "Piramide Bosniaca della Luna", "Piramide del Drago Bosniaco" e "Piramide Bosniaca dell'Amore"; oltre ad esse, troviamo sempre in zona il cosiddetto “Tempio di Madre Terra”, i “Tunnel di Ravne”, il “Tunnel KTK” ed anche i “Tumuli di Vratnica”.



Prima di tutto è opportuno chiarire la questione “piramidi-non piramidi”. Il motivo per cui il termine “piramidi” va preso con le molle dipende dal fatto che, in realtà, non ci troviamo di fronte a costruzioni monumentali paragonabili a quelle dell’antico Egitto o a quelle Maya, quanto piuttosto a strutture naturali, nella fattispecie alcune colline, rimodellate da un’azione artificiale. Tra i fautori di questa di teoria “manipolativa” (o delle “strutture naturali rimodellate”), troviamo Riccardo Brett, ricercatore formatosi a Ca’ Foscari, ultimo supervisore degli scavi a Visoko per conto della “Bosnian Pyramid of the Sun Foundation” (la Fondazione diretta da Osmanagich, che presiede al controllo dell’intera area archeologica delle Piramidi Bosniache). E' possibile visionare un ampio resoconto offerto da Enrico Rizzato, pubblicato dalla rubrica Mistero Bufo del Corriere della Sera, nel quale è contenuta anche un'ampia intervista rilasciata da Riccardo Brett e che si può riassumere nei seguenti punti:

- le “Piramidi Bosniache” esistono realmente, anche se dovremmo più propriamente chiamarle “Colline Bosniache rimodellate artificialmente”;

- sono realizzazioni databili perlomeno al neolitico, forse anche più antiche (questo in base agli ultimi rinvenimenti archeologici);

- successivamente sono state “vissute” ed utilizzate dall’uomo in diversi altri contesti storici (quasi sicuramente in epoca romana e nel periodo medievale), ogni volta con scopi probabilmente differenti;

- all’interno dei “Tunnel di Ravne” sono stati anche scoperti dei muretti a secco che fanno propendere per l’autenticità ed antichità dell’intera struttura;

- almeno una parte di queste strutture (mi riferisco, ad esempio, proprio ai “Tunnel di Ravne”) era libera da detriti ed esplorabile ancora nel XVIII secolo; in particolare, per quel che riguarda i “Tunnel di Ravne”, ne è la prova il reperto costituito da un’antica lampada ad olio del XVIII secolo, ritrovato all’interno dei tunnel stessi, e, di conseguenza, corrisponde a falsità l’affermazione che sia la Fondazione di Osmanagich, attraverso l’opera degli scavatori volontari, a “realizzare” oggigiorno i tunnel, spacciandoli poi furbescamente per strutture antiche;

- alcuni campioni di materiale prelevato dagli scavi sono stati analizzati da un noto esperto internazionale che afferma trattarsi di geopolimero cementizio artificiale;

- alla luce delle ultime scoperte archeologiche effettuate in loco (anche dal Brett), chi insiste nel dire che le “Piramidi Bosniache” e le strutture sotterranee ad esse connesse non esistono, oppure che si tratta solamente di formazioni geologiche naturali è quanto meno in errore o, al peggio, in malafede.

Naturalmente, da quando è stato scoperto nel 2005, il complesso bosniaco delle piramidi è stato oggetto di interesse scientifico da parte di numerosi ricercatori che si sono avvicendati nel corso degli anni. Tutti i resoconti pubblicati rendono impossibile negare l'autenticità di questa scoperta che potrebbe costringere a riscrivere la storia dell'umanità. Tra le cause di maggiore interesse da parte degli studiosi ci sono alcuni enigmatici fenomeni energetici che ancora non si riescono a comprendere e che secondo Osmanagich, prima o poi, verranno analizzati scientificamente.

“Il team di scienziati che da anni conduce una serie di studi interdisciplinari è particolarmente interessato allo studio dell'enigmatica energia cosmica che sembra emergere dal sito archeologico in Bosnia. Scopo dello studio è capire la grande conoscenza in possesso della cultura antica che ha lasciato alle sue spalle queste incredibili opere”. Ecco alcune caratteristiche rilevate grazie alle misurazioni eseguite dei ricercatori:

- la Piramide del Sole misura 220 metri di altezza, un terzo più alta della Grande Piramide di Giza;

- la datazione al radio carbonio mostra che ci troviamo di fronte ad una struttura antica di almeno 25 mila anni;

- l'esplorazione del labirinto sotterraneo ha rivelato un blocco di ceramiche di 8 tonnellate;

- gli strumenti hanno rivelato un raggio energetico, di natura elettromagnetico, con un raggio di 4,5 metri e una frequenza di 28 kHz che parte dalla cima della Piramide del Sole;

- sempre dalla cima della Piramide, sembra esserci un fascio di ultrasuoni con un raggio di 10 metri e una frequenza di 28-33 kHz.

Le quattro piramidi bosniache risultano allineate ai quattro punti cardinali e orientate tutte verso la stella polare. “Anche se nel corso degli anni sono state scoperte migliaia di piramidi su tutto il pianeta, nessuna di esse ha la qualità costruttiva e l'antichità di quelle Bosniache”, spiega Osmanagich. “Gli studi condotti dall'equipe interdisciplinare mostrano che le piramidi bosniache sono molto più antiche e molto più grandi di quelle conosciute.

Se come qualcuno ipotizza, le piramidi sono delle grosse centrali capaci di produrre energia, la comprensione della tecnologia che è alla base del loro funzionamento potrebbe liberare l'umanità della dipendenza dai combustibili fossili e inaugurare una nuova era di prosperità e armonia con la natura”. Inoltre, pare che i test confermino alcuni effetti benefici dal punto di vista medico sulla salute umana, prospettando che la decifrazione della tecnologia delle piramidi bosniache potrebbe avere ricadute benefiche anche sulla cura delle malattie dell'uomo. Ancora una volta, le piramidi ci lasciano a bocca aperta.

04 maggio 2013
ilnavigatorecurioso.myblog.it/archive/2013/05/03/uno-studio-conferma-l-origine-artificiale-della-piramide-...
[Modificato da wheaton80 05/05/2013 20:51]
18/11/2013 02:50
 
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Antropologo Americano rivela:“Abbiamo la prova inconfutabile che la storia umana è completamente da riscrivere”
“La storia dell’umanità su questo pianeta è la più grande menzogna mai raccontata e scritta. Non vedo l’ora che la verità venga esposta e che i falsi libri di storia vengano bruciati! I mass-media sono complici di un insabbiamento di proporzioni epiche”. ~ P8


Le Piramidi Bosniache, le più grandi del mondo

L’antropologo, Dott. Semir Osmanagich, fondatore del Parco Archeologico Bosniaco, il sito archeologico più attivo del mondo, dichiara che le prove scientifiche, ‘inconfutabili’, venute alla luce, sull’esistenza di antiche civiltà con tecnologia avanzata, non ci lasciano altra scelta se non quella di riscrivere la nostra storia, la storia dell’Umanità Terrestre. Un attento esame, su l’età di alcune strutture, rivela definitivamente che sono state costruite da civiltà avanzate di oltre 29.000 anni fa. “Riconoscere che siamo testimoni di prove fondamentali dell’esistenza di antiche civiltà avanzate risalenti a oltre 29 mila anni fa, e facendo un attento esame delle loro strutture sociali, costringe il mondo a riconsiderare totalmente la sua comprensione sullo sviluppo della civiltà attuale e della sua storia”, spiega il Dott. Semir Osmanagich. “I dati conclusivi del 2008 riguardanti il sito della Piramide Bosniaca, e confermati quest’anno da diversi laboratori indipendenti che hanno condotto test al carbonio radiofonico, hanno rilevato che il sito risale a più o meno 29.400 anni fa, minimo”. La datazione delle prove al radiocarbonio è stata fatta dal RadioCarbon Lab di Kiev, in Ucraina, su materiale organico presente nel sito bosniaco della Piramide. Il fisico Dr. Anna Pazdur dell’Università polacca di Slesia, ha annunciato la notizia in una conferenza stampa a Sarajevo nell’agosto del 2008.

Il professore di Archeologia Classica presso l’Università di Alessandria, Dott. Mona Haggag, ha descritto questa scoperta come “scrivere nuove pagine della storia europea e mondiale”. La data di 29.000 anni del Parco Archeologico Bosniaco, è stata ottenuta da un pezzo di materiale organico recuperato da uno strato di argilla che si trovava all’interno dell’involucro esterno alla piramide. Ne consegue una data campione ottenuta, durante la stagione 2012, dai test fatti su materiale che si trova sopra il calcestruzzo, di 24,8 mila anni, il che significa che questa struttura ha un profilo di costruzione che risale a quasi 30 mila anni. “I popoli antichi che hanno costruito queste piramidi conoscevano i segreti della frequenza e dell’energia. Hanno usato queste risorse naturali per sviluppare tecnologie, e per intraprendere la costruzione di scale che non abbiamo visto in nessun altro posto della terra”, ha detto il dottor Osmanagich. “Le prove dimostrano chiaramente che le piramidi furono costruite allineandole con la griglia energetica della Terra, ed erano come macchine che fornivano energia al potere della guarigione”. Studiosi di storia antica negli Stati Uniti, hanno notizie altrettanto sorprendenti su qualcosa trovato negli angoli più lontani del globo. Per esempio la scoperta di Rockwall al di fuori di Dallas, Texas, è solo un esempio di come stiamo riesaminando antichi misteri che rivelano molto sul nostro passato. Il sito Texano è un complesso e poderoso muro di dieci miglia di diametro costruito oltre 20.000 anni fa e coperto dal suolo sette piani sotto terra.

La domanda è: da chi è stata costruita questa struttura e per quale scopo e, soprattutto, la conoscenza data da queste civiltà del passato, in che modo può aiutarci a comprendere il nostro futuro? Nuove tracce rivelate o antiche civiltà ri-scoperte hanno acceso una innata curiosità per le origini umane, come risulta dalla recente copertura nei media mainstream. Il numero di novembre 2013 di National Geographic: “I 100 più grandi misteri delle Civiltà Antiche rivelati”, dice:“A volte le culture si lasciano dietro misteri che confondono coloro che vengono dopo di loro, dai menhir ai manoscritti codificati, ci indicano che gli antichi hanno avuto uno scopo profondo”. Scienziati lungimiranti continuano a perseguire la conoscenza del nostro passato che è utile per determinare un futuro migliore. Il rinomato autore Michal Cremo, nel suo libro Forbidden Archeology, teorizza che la conoscenza dell’avanzato Homo-sapiens è stata soppressa o ignorata dalla comunità scientifica perché contraddice le attuali opinioni sulle origini umane che vanno d’accordo con il paradigma dominante.

Gobekli Tepe nella Turchia orientale




I risultati indicano chiaramente che simili civiltà avanzate di esseri umani erano presenti in tutto il mondo in quel momento storico. Ad esempio, il Gobekli Tepe (la foto in alto) che si trova nella Turchia orientale, è un vasto complesso di enormi cerchi di pietre megalitiche, con un raggio tra i 10 e i 20 metri, molto più grandi di quelle del noto sito di Stonehenge in Gran Bretagna. Agli scavi di Gobekli Tepe che hanno avuto inizio nel 1995, sono stati fatti dei test al carbonio radiofonico i quali hanno rivelato che la struttura risale almeno a 11600 anni fa. L’archeologo tedesco Klaus Schmidt dell’Istituto Archeologico Tedesco di Berlino in Germania, con il supporto dell’ArchaeoNova Institute di Heidelberg, sempre in Germania, ha condotto lo scavo di questi preistorici circoli megalitici scoperti in Turchia. “Gobekli Tepe è uno dei più affascinanti luoghi neolitici del mondo”, ha sostenuto il Dott. Klaus Schmidt. Ma, come spiega in un recente rapporto, per capire le nuove scoperte, gli archeologi hanno bisogno di lavorare a stretto contatto con gli specialisti di religioni comparate, con i teorici dell’architettura e dell’arte, con i teorici della psicologia evolutiva, con i sociologi che utilizzano la teoria delle reti sociali, e altri ancora.

“E’ la complessa storia delle prime, grandi comunità insediate, della loro vasta rete, e della loro comprensione comune del mondo, forse anche delle prime religioni organizzate e delle loro rappresentazioni simboliche del cosmo”, ha detto Klaus Schmidt. Oltre alle strutture megalitiche, sono state scoperte figure e sculture, raffiguranti animali di pre natura storica, come i dinosauri e altri animali selvatici. Dal momento che gli scavi iniziarono nel 1995, quattro dei circoli sono stati parzialmente ripuliti, ma si pensa che ci siano ancora fino a 50 ambienti nascosti sottoterra. Questi enormi monoliti svettanti, di sette metri di altezza e 25 tonnellate di massa a Gobekli Tepe, sono situati proprio nel cuore di ciò che percepiamo come l’origine della civiltà. Questo offre ai ricercatori, delle nuove linee guida per la vera storia della terra e delle nostre antiche civiltà. “L’obiettivo della ricerca archeologica non è quello di scoprire semplicemente tutti i circoli megalitici, ma sopratutto cercare di capire il loro scopo”, ha aggiunto Schmidt.

Piramide Bosniaca: Prova di civiltà avanzate di oltre 30.000 anni fa



Ormai è l’ottavo anno di scavo nel sito della Piramide Bosniaca, che si estende sui sei chilometri quadrati del bacino del fiume Visoko, 40 km a nord ovest di Sarajevo. Composto da quattro antiche piramidi quasi tre volte più grande di Giza, e da un vasto complesso di tunnel sotterranei situati sotto la piramide. La colossale piramide centrale del Sole è alta ben 420 metri e ha una massa di milioni di tonnellate rendendo le piramidi bosniache le più grandi e antiche piramidi conosciute sul pianeta (quella di cheope è alta ‘solo’ 146 metri). Il Dr. Osmanagich ha stupito l’intera comunità scientifica e archeologica con la raccolta e formazione di un team di ingegneri interdisciplinari, fisici e ricercatori da tutto il mondo per condurre un’indagine aperta e trasparente del sito e per cercare di scoprire la vera natura e il vero scopo di questo complesso piramidale. “Questa è una cultura sconosciuta che ci presenta arti e scienze altamente avanzate, in grado di formare strutture veramente enormi e noi crediamo che in questo processo si stia dimostrando una capacità di sfruttare le risorse energetiche pure”, commenta Tim Moon, che ha recentemente aderito al team di Osmanagich.

Il progetto archeologico ci ha consegnato un altro importante rinvenimento trovato questo anno nel complesso dei tunnel sotterranei, conosciuto come Ravine. Mentre esploravano un tunnel che conduce verso la Piramide del Sole, la squadra ha portato alla luce diverse pietre megalitiche. Nel mese di agosto un enorme pietra stimata in 25.000 kg è stato scoperta a circa 400 metri di profondità. “Qui abbiamo una pietra massiccia sepolta sotto centinaia di migliaia di tonnellate di materiale. Inoltre abbiamo individuato dei muri di fondazione lungo tutto il suo perimetro formati da blocchi di pietra tagliata”, ha aggiunto Tim Moon. Grandi quantità di reperti sono state recuperate dalle gallerie associate che portano al sito, tra effigi, dipinti su pietra, oggetti d’arte e una serie di geroglifici e testi antichi scavati nelle pareti dei tunnel. Il Dr. Osmangich sottolinea che è giunto il momento di condividere liberamente la conoscenza, in modo che si possa capire e imparare dal nostro passato.

“E’ tempo per noi di aprire le nostre menti alla vera natura della nostra origine. La nostra missione è quella di riallineare la scienza con la spiritualità, al fine di progredire come specie, e questo richiede un chiaro percorso di conoscenza condivisa”.

16 novembre, 2013
Fonte: www.wakingtimes.com/2013/11/12/houston-anthropologist-reveals-irrefutable-proof-recorded-histor...

luniversovibra.altervista.org/antropologo-americano-rivela-abbiamo-la-prova-inconfutabile-che-la-storia-umana-e-completamente-da-ris...
04/04/2014 04:16
 
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Le prove scientifiche che le piramidi bosniache sono state costruite dall’uomo

Cinque diversi Istituti indipendenti, di analisi dei materiali, confermano che la Piramide del Sole in Bosnia è stata costruita usando un calcestruzzo di alta qualità prodotto dall’uomo. Ciò porta alla cancellazione di tutti i reclami degli scettici, circa l’autenticità della piramide bosniaca. Il controverso sito delle piramidi bosniache, comprende un team di oltre 200 scienziati interdisciplinari provenienti da tutto il mondo che, oltre ad analizzare scientificamente la natura e l’età dei materiali da costruzione, cerca anche di determinare come gli antichi scienziati utilizzassero l’energia delle piramidi per applicazioni benefiche per l’umanità che vanno dal trasporto geotermico, al tempo ed al progresso della fisiologia umana e della salute. I risultati pubblicati dal Politecnico di Torino, analizzando i blocchi estratti dalla Piramide bosniaca del Sole, mostrano che i campioni sono fatti di un materiale inerte con un collegamento simile a quello presente nell’antico calcestruzzo romano. Questi risultati sono stati confermati dalle analisi di campioni prelevati presso l’Università di Zenica, Bosnia-Erzegovina. In un test separato e indipendente, il Prof. Joseph Davidovits, famoso scienziato francese, membro dell’Associazione Internazionale degli egittologi e autore, conferma quest’affermazione. “Ho eseguito l’analisi del campione al microscopio elettronico e ne è venuto fuori che è stata usata una sostanza chimica geopolímera nella produzione di questo vecchio calcestruzzo’, ha scritto il professor Davidovits.

Egli aggiunge che “il campione è composto da un cemento geopolimero a base di calcio e potassio e anche se non posso datare il campione; sono sicuro che questa tecnica era utilizzata dagli egiziani 3500 anni fa”. Nel suo libro, “Le Piramidi: Un Enigma Risolto”, Davidovits mostra, supportato da studi scientifici, storici e linguistici, che le piramidi d’Egitto sono state costruite con la pietra agglomerata (muffe e calcare come cemento). La ricerca sulla tecnologia delle piramidi bosniache rivela che l’energia delle piramidi è la scienza più avanzata che abbiamo oggi. Christopher Dunn, autore di “The Giza Power Plant”, pubblicato nel 1996, spiega che le piramidi erano macchine antiche di energia; attualmente, è la teoria più popolare tra i ricercatori. Le Piramidi di Bosnia hanno gli stessi elementi descritti nelle piramidi di Giza, che definiscono la struttura di un antico sistema di generazione energetico. Dopo aver visitato la Bosnia nel 2011, Chris Dunn ha detto: “Mentre ero a Visoko, gli esperti delle varie discipline erano entusiasti dei risultati dei loro studi sulla cosiddetta collina piramidale. Speriamo che, nel tempo, finiranno per essere scoperti i chiari segni della presenza di un' antica meccanica di precisione”.

La Piramide di Bosnia è stata scoperta nel 2005 dal Dr. Sam Semir Osmanagich, (Direttore del ‘Center for Anthroplogy and Archaeology at the American University’ in Bosnia-Herzegovina), che è stato ostacolato sin dall’inizio dagli archeologi convenzionali, fino a quando la recente evidenza scientifica ha cambiato tutto ed ha reso impossibile negare l’autenticità di questo sito incredibile.


Il Dottor Sam Semir Osmanagich

“Il team interdisciplinare di scienziati, che ha condotto studi sull’enigma dell’energia cosmica presso il sito archeologico bosniaco, è alla costante ricerca della saggezza della cultura antica che ci ha lasciato quest’eredità”, dice il Dott. Sam Osmanagich. “Ci sono molti enigmi che possono essere verificati scientificamente, ma tuttavia, ancora molte domande sono senza risposta riguardo la storia ufficiale”. I dati che devono ancora essere verificati da prove scientifiche comprendono:

· La Piramide del Sole è alta 220 mt. Un terzo superiore alla Grande Piramide di Giza.
· La datazione al radiocarbonio indica che la piramide deve avere almeno 24800 anni di età.
· L’analisi del materiale, mostra che la struttura è stata costruita dall’uomo.
· C’è un blocco di ceramica di 8.000 kg sotto la piramide nel labirinto sotterraneo chiamato Ravne.
· Un fascio di energia, di natura elettromagnetica, con un raggio di 4,5 metri e una frequenza di 28 kHz, è stato rilevato e misurato dalla cima della Piramide del Sole
· Un fascio di ultrasuoni, con un raggio di 10 metri ed una frequenza di 28-33 kHz, è stato misurato nella parte superiore della piramide.
· Le piramidi sono allineate con i punti cardinali della terra e sono finalizzate alla Stella Polare.

“Nonostante le centinaia di piramidi scoperte in tutto il mondo, nessuna ha la qualità di costruzione e l’età di quelle in Bosnia”, dice Osmanagich. “La Piramide bosniaca del Sole è la piramide originale, è la più antica e la più grande mai costruita. Ha un esatto grado, vicino allo zero, di esposizione a nord ed è forse la chiave per il rilascio di informazioni sulla tecnologia antica che può liberare il mondo dalla sua dipendenza dai combustibili fossili, insieme alla possibilità di trovare incredibili progressi della medicina nella comunità scientifica”. I test medici degli effetti sull' aura umana sono iniziati nelle piramidi bosniache e la prova preliminare indica che la fisiologia umana e gli stati emotivi sono molto alti intorno alle piramidi. Ciò è dovuto al forte aumento di ioni negativi presenti nell’atmosfera della Valle delle Piramidi in Bosnia.

2 aprile, 2014
Fonte: www.davidovits.info/the-pyramids-in-bosnia-europe-perhaps-in-roman-c...
luniversovibra.altervista.org/le-prove-scientifiche-che-le-piramidi-bosniache-sono-state-costruite-d...
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