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Fermiamo i massacri di Boko Haram

Ultimo Aggiornamento: 29/06/2023 14:31
03/05/2017 02:34
 
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Boko Haram è in crisi, ma resta una minaccia grave per la Nigeria

Come fosse un regalo di Natale, il 24 dicembre scorso, il Presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha annunciato la presa dell’ultima roccaforte di Boko Haram, nella foresta di Sambisa, lasciando intendere che il gruppo di fondamentalisti islamici, dopo 8 anni di conflitto, era stato definitivamente piegato. Proprio nella foresta di Sambisa, il leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, era stato raggiunto ad aprile 2016 da un violento raid dell’esercito. Anche in quel caso, l’annuncio trionfale delle autorità nigeriane: Boko Haram ha perso il suo comandante. Morto, o almeno gravemente ferito. Ma tutto questo ottimismo è stato forse prematuro. Certo Boko Haram è indebolito, resta però attivo, ed estremamente pericoloso. Lo dimostrano i primi mesi del 2017. L’organizzazione ha condotto numerosi attacchi suicidi nel nordest della Nigeria, e in diversi conflitti a fuoco nello Stato del Borno ha dimostrato di tener ancora testa all’esercito regolare. Tanto che, qualche settimana fa, le autorità nigeriane sono state costrette ad ammettere che il leader dei militanti è ancora vivo. Mentre i media locali avvertono: il gruppo potrebbe risorgere. Nel 2015, al picco del suo potere, Boko Haram controllava quasi tutto lo Stato del Borno, e alcune porzioni degli Stati di Adamawa e Yobe, un territorio che gli permetteva di sferrare continui e letali attacchi oltre i confini nigeriani. Poi, dall’estate del 2015, la pressione militare congiunta di Nigeria, Niger, Chad e Camerun ha cambiato l’equilibrio del conflitto. Boko Haram ha perso territori intorno al lago Ciad, poi è stato spinto fuori da grossi centri abitati, come Bama e Mobi, nel nordest della Nigeria. Ora controlla solo alcune aree rurali in quell’angolo del Paese. Con la presa della foresta di Sambisa è cominciata una nuova fase del conflitto. Probabilmente l’atto finale, dunque un eccessivo allarmismo sulla rinascita di Boko Haram, dovrebbe essere fuori luogo. Ma il declino, avvertono gli analisti, sarà imprevedibile e molto violento.

Anche se sfibrato, il gruppo resta una minaccia per la Nigeria e gli Stati confinanti. Un’atmosfera di generale insicurezza pervade ancora molte aree della Nigeria. Le vie di trasporto sono tuttora soggette ad attacchi e imboscate. Mentre cresce il numero di attentati nelle città, soprattutto a Maiduguri, il vecchio quartier generale di Boko Haram, che gli islamisti sembra vogliano riconquistare. A questo clima di precarietà si aggiunge l’incertezza riguardo le condizioni di salute del Presidente nigeriano, che quest’anno compirà 75 anni. Buhari, da gennaio a metà marzo in congedo per malattia a Londra, è apparso stanco e deperito al suo rientro. Molti si domandano se conservi ancora energie sufficienti per un lavoro cosi duro. La sua assenza non ha portato vantaggi sostanziali a Boko Haram. Ma in caso di decesso, e se la transizione risultasse particolarmente caotica, le elite politiche potrebbero concentrarsi sull’avvicendamento al potere piuttosto che sui problemi reali del Paese. Dunque la guerra contro Boko Haram è tutt’altro che finita. La sorprendente resilienza dei militanti dimostra che per sconfiggerli un approccio puramente militare non basta. Anzi, alla lunga, potrebbe essere controproducente. Se Boko Haram è brutale, l’esercito ha la mano altrettanto pesante. E a farne le spese è la popolazione civile, esposta alla violenza incrociata di islamisti e forze di sicurezza. Una soluzione di più ampio respiro, si legge in un recente studio di International Crisis Group, passa per degli Stati in grado di riavviare i flussi commerciali, migliorare i servizi pubblici e reintegrare in società quei jihadisti che sono stati catturati o si sono arresi. Ma per adesso mancano segnali convincenti di un cambio di strategia, e violenza ed instabilità sono destinate a durare ancora a lungo.

Tommaso Carboni
19/04/2017
www.lastampa.it/2017/04/19/esteri/boko-haram-in-crisi-ma-resta-una-minaccia-grave-per-la-nigeria-XTMLJ5QDAnjFtlO0yZuUsI/pag...
[Modificato da wheaton80 03/05/2017 02:35]
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