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RFID a proposito di quel chip in codice a barre...

Ultimo Aggiornamento: 04/04/2006 20:33
29/03/2006 15:58
 
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RFID è l'acronimo di Radio Frequency IDentification (traducibile con Identificazione a radio frequenza) e una tecnologia per la identificazione automatica di oggetti, animali o persone. Il sistema si basa sul leggere a distanza informazioni contenute in un tag RFID usando dei lettori RFID. Un tag RFID e' generalmente costituito da un microchip che contiene dati (tra cui un numero univoco universale scritto nel silicio) e una antenna che permette di ricevere e di trasmettere radiofrequenza ad un tranreceiver RFID.

Esistono diversi standard ISO di tag RFID

125/134 khz
13.56 Mhz (negli standard ISO 14443 / ISO 15693)
868/915 Mhz (ISO 18000)
>2.4 GHz (Ultrawide band)
I tag 125KHz e 13.56Mhz sono previsti dalle norme ISO come passivi (senza batterie) mentre per i tag RFID UHF e Ultrawide band esistono attivi, semi-attivi e passivi. I tag attivi sono alimentati da batterie, i tag semiattivi sono alimentati da batterie solo per la parte di trasmissione e tag passivi non hanno nessuna fonte di alimentazione interna, ma traggono l'energia per attivarsi dall'onda radio inviata dal lettore che li interroga.

Si tratta di una tecnologia emergente che sta rapidamente affermandosi grazie allo sviluppo passato delle ITC e internet.

Negli ultimi anni la procedura di riconoscimento automatico (Auto ID) ha suscitato molto interesse e si sta sviluppando in ogni settore industriale, da quello di acquisto e distribuzione di servizi logistici a quello industriale, manifatturiero, metalmeccanico.

Le principali applicazioni:

Le soluzioni su tag 125/134 kHz trovano campi applicativi: tracciabilita' animali (cani e mucche), apertura serrature (settore alberghiero e controllo accessi)
Le soluzioni su tag 13,56Mhz trovano applicazioni in
standard ISO 15693 per la tracciabilità (alimentare, prodotti, etc), borsellini elettronici non bancari (villaggi vacanze, discoteche etc)
standard ISO 14443 (ad alta sicurezza) per carte bancarie, tessere documenti di identita' elettronici
le soluzioni con tag UHF sono dedicate alla logistica sia interna che esterna d'azienda
le soluzioni con tag 2.4GHz e oltre per la mobilita' (telepass e similari) e gli interporti

Essenziali vantaggi degli RFID rispetto a codici a barre e bande magnetiche
La tecnologia RFID ha alcuni vantaggi semplici rispetto alle tradizionali tecnologie di Codici a Barre e Bande magnetiche

Non deve essere vicino per essere letto come le bande magnetiche
Non deve essere visibile per essere letto come per i codici a barre
Si puo' anche aggiungere informazioni sui chip in funzione della tipologia del Chip (Read Only, Read Once, Read and Write)
L'identificazione e la verifica avviene in 10/100 di secondo

RFID utilizzato su un'automobile per il pagamento automatico dei pedaggi[modifica]
RFID TAG e RFID Transponder
L'elemento che caratterizza un RFID è il transponder o tag. L'RFID Tag è un componente elettronico, che ad esempio, ha l'aspetto di una etichetta adesiva che può essere fatta aderire ad un prodotto che può essere grande solo pochi millimetri, al cui interno si trova la parte "intelligente" costituita da un solo circuito di trasmissione del segnale(modulato a radio frequenza) e da una memoria non volatile contenente un codice unico, il quale viene trasmesso all'apparato lettore che controllerà i dati ricevuti. Il transponder può essere alimentato da una piccola batteria interna (RFID attivi) o anche attraverso il campo elettromagnetico prodotto a distanza da un lettore e ricevuto attraverso un'antenna collegata al tag (RFID passivi). Transponder e antenna sono inseriti in un supporto, che caratterizza l'uso specifico di ognuno di questi oggetti. Ad esempio, è possibile realizzare RFID inseriti in etichette del tutto simili a quelle normalmente utilizzate nei capi di abbigliamento, oppure sotto forma di adesivi da applicare sulle confezioni di cartone dei prodotti. Per accedere alle informazioni contenute nell'etichetta è necessario un lettore fisso o portatile. Il vantaggio offerto da questo tipo di tecnologia rispetto ai sistemi di identificazione attualmente più utilizzati, cioè i codici a barre, è che il lettore non ha bisogno di avere la visibilità ottica rispetto all'etichetta. La maggior parte dei tag passivi funziona con una frequenza del campo elettromagnetico di 13.56 MHz oppure 125 KHz,

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Modalità read-only

RFID apertoSi utilizza come tecnologia sostitutiva del codice a barre sfruttando i seguenti vantaggi:

Affidabilità della lettura
Eliminazione della necessità di "vedere" l'etichetta (le etichette radio possono essere contenute all'interno dei prodotti ed essere lette anche in più esemplari contemporaneamente)
Capacità di lavorare in ambienti contaminati, e sporchi
Capacità di resistere, con opportuni package, all'aggressione di agenti chimici, ambientali, di poter operare immerso in un fluido, dentro l'oggetto che si vuole identificare oppure all'interno di un altro contenitore (fatti salvi quelli completamente metallici)
Possibilità di leggere, nello stesso contenitore, il codice di decine o centinaia di etichette in un lasso temporale di pochi secondi, e di trasmetterlo al sistema informativo di gestione
I tag dotati di memorie non volatili (qualche kilobyte) possono contenere informazioni molto articolate sull'oggetto cui sono associate. La modalità Read/Write permette non solo una trasmissione di informazioni ma un loro aggiornamento sul chip. il Tag diventa un sistema di identificazione che può tenere traccia della storia di un prodotto fin dalla fase di lavorazione ed essere poi utilizzata in modo interattivo lungo tutta la filiera fino alla distribuzione al dettaglio e in alcuni casi sino al consumatore.

Alcuni vantaggi di questa modalità sono costituiti dalla possibilità di memorizzare dati relativi agli indici di qualità, ai problemi riscontrati e successivamente, dalla semplice lettura del tag, valutare le caratteristiche positive e negative dei prodotti o dei lotti; per esempio applicati alle confezioni di prodotti deperibili alle alte temperature sono in grado di informare il consumatore che il livello di guardia di queste è stato superato (es: camion guasto fermo ore sotto il sole). Nei sistemi industriali particolarmente complessi e operanti in ambienti ostili, la presenza di un tag con queste modalità può sostituire sia il network sia la necessità di avere sempre attivo il controllo di un sistema di gestione e in questo modo automatizzare alcuni processi amministrativi o industriali, localizzare in magazzino i differenti modelli, smistare in distribuzione modelli e prodotti in funzione di alcune caratteristiche (prezzo, dimensioni, packaging ecc.). Questi tag si rivelano utili anche per generazione automatica di bolle e fatture, grazie alla possibilità di leggere contemporaneamente più codici. Anche la fase di vendita trova vantaggi dall'uso dei tag, sia per realizzare inventari real time all'ingresso e alla vendita del prodotto, sia perché i tag possono essere utilizzati come dispositivi antitaccheggio.

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Modalità read & write
Nella modalità read & write ci sono infinite applicazioni pratiche in cui si utilizza o si potrà utilizzare in futuro la tecnologia RFID. Analizziamone alcune:

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Magazzini e punti vendita
Identificare ogni contenitore e ogni scaffale di magazzino con tag riduce gli errori nei prelievi e migliora l'identificazione. Non sarà più necessario aprire gli imballaggi per verificare il loro contenuto cercando il codice a barre, così come non sarà più necessario effettuare il conteggio manuale per la verifica dell'inventario fisico. Con una singola scansione sarà possibile identificare e verificare il contenuto dei resi e delle spedizioni. Il dispositivo di lettura consente di leggere contemporaneamente più tag. L'utilizzo dell'RFID può essere vantaggioso anche nei punti vendita. Esempio tipico ne è un magazzino d'abbigliamento in cui è possibile conoscere le giacenze in tempo reale, riordinare i capi esauriti (in tempo reale) aumentando la conoscenza del mercato.

Le applicazioni per tali funzionalita' utitlizzano generalmente tag 13.56Mhz

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Trasporti
In questo caso i tag vengono applicati sia sugli oggetti (scatole, pallet, ecc.) da trasportare, sia sui mezzi di trasporto (vagoni, automobili, ecc.) In Italia, Francia e in Giappone sono già funzionanti milioni di tessere RFID che permettono ai pendolari di utilizzare diversi tipi di trasporto con le diverse forme di abbonamento. Un'altra applicazione della tecnologia RFID e' in sostituzione del codice a barre come identificativo sui bagagli in aeroporto permettendo un maggiore "tasso di lettura" ed errore lungo gli scivoli di smistamento (35% di miglioramento dell'efficienza presso l'aeroporto di Dallas)

I sistemi RFID migliorano gli attuali sistemi di identificazione del mezzo di trasporto (l'esempio più comune è il telepass) sia in termini di efficienza sia di sicurezza.

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Controllo di carico e scarico
E' possibile l'identificazione del carico di un mezzo di trasporto anche con il mezzo in movimento. Non è necessario che i prodotti siano visibili rispetto al sistema di identificazione usato.

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Controllo presenze ed accessi
L'RFID è una valida alternativa sia alle tecnologie di personal identification tradizionali (badge, tesserini, ecc.), sia alle tecnologie di strong authentication basate sul riconoscimento degli attributi biometrici di un individuo. A differenza di tali tecnologie non richiede contatto visivo per l'identificazione e permette il riconoscimento anche "a distanza". L'identificazione tramite RFID oltre a rendere più agile l'impiego di varchi motorizzati, distinguere gli ingressi dalle uscite e verificare automaticamente l'elenco delle presenze all'interno di una determinata zona, permette l'avvio o l'arresto di un PC a seconda che il proprietario si trovi o meno nelle vicinanze. I tag possono essere stampati o inseriti in oggetti di forma diversa, come ad esempio un badge identificativo e, quindi, personalizzati con stampe di immagini, scritte, loghi, fotografie e codici a barre. Possono essere registrate informazioni come: dati anagrafici, foto di riconoscimento, data e ora di transito, verso di transito, altro.

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Sicurezza sul lavoro
Sicurezza degli operatori di macchina (es. una pressa) Una macchina che richiede la protezione dell'operatore può essere controllata in base alla presenza dell'operatore autorizzato o arrestare il suo funzionamento se nell'area si avvicina un operatore estraneo o non autorizzato.

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Tracciamento pratiche
L'applicazione di una etichetta RFID a ogni pratica consente di automatizzare la loro ricerca negli archivi cartacei, di effettuare automaticamente la registrazione del prelievo/restituzione e di mantenere traccia dei vari spostamenti tra uffici e depositi.

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Assistenza e manutenzione
Interessante è l'applicazione di sistemi RFID nella manutenzione degli impianti. Un esempio è quello delle aziende petrolchimiche dove si devono effettuare manutenzione sulle valvole. Con una semplice lettura del tag applicato direttamente sulle valvole sarà possibile ottenere la storia delle manutenzioni e riparazioni della specifica valvola.

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Identificazione degli animali
Rispetto agli altri metodi utilizzati per l'identificazione degli animali (marca auricolare, tatuaggio, passaporto cartaceo), con l'applicazione dei tag tutte le informazioni necessarie sono residenti anche sui capi di bestiame e, grazie all'emissione di onde elettromagnetiche a bassa frequenza del tutto innocue, risultano accessibili ovunque si trovi l'animale. Le etichette possono contenere le informazioni indispensabili a garantire la qualità del capo come ad esempio:

Codice dell'animale;
Dati anagrafici (passaporto) proprietario;
Aziende presso le quali il capo è transitato;
Controlli veterinari a cui l'animale è stato sottoposto
Trattamenti subiti.
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Biblioteche - rilevazione patrimonio librario e movimento libri
Applicando i tag sui beni delle biblioteche (libri, video, CD audio, ecc.) è possibile rilevare a distanza le informazioni in esso contenute (tipo di bene, descrizione, numero inventario, rappresentazioni fotografica, ecc.), consentendo di amministrare i libri in dotazione con estrema facilità ed efficacia. La tecnologia RFID presenta vantaggi anche nelle operazioni di attivazione di un prestito e restituzione dei libri alla biblioteca, grazie alla presenza di stazioni self service estremamente facili da usare. Dopo aver prelevato dagli scaffali i libri da prendere in prestito, l'utente deve avvicinarsi alla postazione e appoggiare i libri sul piano di rilevazione assieme alla tessera della biblioteca. Gli oggetti vengono rilevati e la transazione viene automaticamente registrata. Alla restituzione dei libri, l'utente dispone i volumi in un apposito cestello, appoggiato su una stazione di lettura. Il sistema rileva il rientro dei libri nella biblioteca e registra tale transazione, quindi legge dal tag il codice dello scaffale e del ripiano su cui ogni libro deve essere depositato.

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Antitaccheggio
Il primo aiuto tecnologico, oggi largamente utilizzato su scala mondiale, è arrivato dalla EAS (Electronic Article Surveillance). Mediante l'applicazione di un piccolo tag chipless (senza chip) agli oggetti in vendita, un negozio puo'rilevare un eventuale transito non autorizzato di un articolo attraverso un varco. Il varco (composta da antenna) e' collegato ad un dispositivo di segnalazione acustica e visiva.

L'EAS tuttavia non permette di rilevare né la tipologia né il numero degli oggetti rilevati

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Rilevazione dei parametri ambientali
L'ultima frontiera tecnologica in ambito RFID riguarda l'introduzione di tag equipaggiati con sensori in grado di rilevare i parametri climatici (temperatura, pressione, umidità, ecc.) dell'ambiente in cui sono immersi. Le grandezze rilevate dai sensori vengono memorizzate in una apposita memoria interna, e lì permangono fino a quando un operatore, dotato di apposito lettore, non ne esegue lo scarico su un PC palmare. Queste caratteristiche si rivelano strategiche per il monitoraggio dei parametri operativi dei macchinari in particolari realtà industriali, dove è necessario garantire regimi operativi controllati. I tag, grazie alle ridottissime dimensioni, possono essere collocati in punti "scomodi", dove sarebbe difficile portare il cavo necessario ad alimentare un apparecchio di misura, ed offrono, a costi decisamente contenuti, una soluzione affidabile e di facile implementazione.

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Catena del fresco
Per controllare e mantenere la temperatura adeguata dei prodotti lungo tutte le fasi della loro distribuzione (trasporto, immagazzinamento, allocazione presso i punti vendita), fino al momento del loro consumo, al fine di garantire la loro integrità e la loro qualità, è possibile ricorrere alla tecnologia RFID. I tag possono incorporare un sensore di temperatura, che serve a controllare questo importante parametro. È possibile programmare gli intervalli di misurazione della temperatura e memorizzarne i valori, in modo da ottenere un grafico nel tempo. Grazie all'utilizzo dei tag si potrà monitorare lo stato di conservazione di una sostanza, oppure segnalare eventuali allarmi quando il parametro temperatura non fosse nei range voluti, senza aprire le confezioni che proteggono la sostanza conservata in temperatura e gestendo il dato in via informatica, magari da un sito centrale, dove poter prendere le decisioni del caso:

eliminare il prodotto,
accelerare il trattamento di un processo ecc.
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RFID e Privacy
L'annuncio dell'utilizzo della tecnologia RFID ha generato diverse domande da parte dei consumatori. Nelgi Stati Uniti ad esempio è stata effettuata una campagna di boicottaggio su Benetton che aveva annunciato semplicemente l'introduzione dei tag nei capi per finalita' di logistica.

Dal punto di vista della logistica non sussistono problemi di Privacy (EPC Gen2 prevede che i tag contengono solamente un codice univoco (un numero di serie)). Le preoccupazioni principali riguardano la possibilità che la tecnologia possa essere utilizzata per violare la privacy del possessore degli oggetti taggati. Al momento le principali obiezioni sono articolate sui seguenti elementi:

la consapevolezza o meno dell'utente che un prodotto contenga un RFID
le informazioni contenute nell'RFID
la associazione possessore/TAG
Il primo punto e' al momento allo studio delle diverse legislature ma emerge un quadro univoco sulla necessita' che i clienti siano informati dell'esistenza del tag, che i tag possano essere disattivati (tramite il comando /KILL), e che sia data la possibilita' agli utenti di verificare la disattivazione.

Il secondo punto riguarda la informativa contenuta nei tag. Nel caso di prodotti di largo consumo le informazioni nei tag sono codificate secondo EPC Gen2, ovvero il tag sui prodotti contiene solo un indicativo seriale. La pubblica opinione richiede che tali dispositivi siano "oscurabili" una volta varcate le casse del supermercato e/o negozio. La disattivazione avviene tramite il flagging di una cella nel chip che lo rende disattivo e non riattivabile.

Il terzo punto rigurda la possibilita' di associare una persona ad un prodotto. La fantasia popolare ritiene che una persona male intenzionata possa leggere i codici dei tag dei prodotti che uno acquista a distanza e possa sapere le abitudini di consumo di ciascuna famiglia. Teoricamente questo sarebbe possibile se una persona raccogliesse la "spazzatura" di casa nostra e l'analizzasse leggendo ciascun codice RFID. Oppure se creasse dei portali in giro per la citta' che leggessero tutto quello che passa sotto. Ma nei tag non si identifica il proprietario. E i tag hanno distanze di lettura limitate:

nel caso dei tag 13.56Mhz la distanza di lettura prevista é cm 30 -cm 60, al di sopra si crea una nuvola elettromagnetica fuori normativa e
nel caso di tag UHF, usati per la logistica, e' mtetri 6 metri - metri 10 metri
I tag UHF non funzionano in presenza di liquidi (il corpo umano e' composto al 95% da liquidi) e quindi male si prestano per pedinare una persona. Inoltre e' meno costoso seguire gli spostamenti tramite la triangolazione del GSM che disseminare il territorio di antenne (che costano Euro 3,000 ) ogni 10 metri... E' possibile leggere oltre i 10 metri alimentando le antenne oltre i 2 Watt, ma in tale caso si sta commettendo un crimine (ovvero occorre una licenza da parte del Ministero delle Telecomunicazioni oppure possono farlo agenti ed invetigatori in quanto molto costoso e rischioso e non scalabile su una intera popolazione).

Il problema della privacy sussite, ma e' legato a dove sono i dati (nei sistemi centrali o sui CHIP RFID), quali dati sono scritti sui CHIP RFID oltre al numero univoco del chip stesso, e a quale finalita' tali dati sono scritti.

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Collegamenti esterni
(IT) Serie di articoli completi su Punto-Informatico in merito alla tecnologia Rfid. Sempre in aggiornamento
(IT) Evoluzione della Supply Chain su Wikisource
(IT) Dossier sul sito del gioverno: "Privacy: le garanzie per le etichette intelligenti"
(IT) Newsrfid.com - sito tematico, con notizie e novità sull'RFID
(IT) Glossario tecnologia RFID
L'identificazione di frequenza radiofonica (RFID) è un metodo a distanza di memorizzazione...

Ricavato da "http://it.wikipedia.org/wiki/Radio_Frequency_IDentification"
29/03/2006 16:01
 
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il chip RFID
LE NUOVE FRONTIERE DEL CONTROLLO SUI LAVORATORI (IL CHIP RFID)



di Mario Fezzi



Un’impresa milanese ha recentemente sostituito i badge in uso ai dipendenti per accedere in azienda e rilevare gli accessi e le uscite. Il nuovo badge contiene un microchip, apparentemente invisibile, che lancia un segnale ogni volta che il possessore del badge si avvicina a uno dei punti in cui sono installati appositi lettori, distribuiti in tutta l’area aziendale.

L’impresa è così in grado di sapere in ogni momento della giornata dove si trova ciascun dipendente, e a fine giornata può ricostruire tutti i suoi movimenti nell’arco delle otto ore lavorative.

Mentre il vecchio badge doveva essere fatto passare dal dipendente attraverso un apposito lettore, il nuovo badge munito di questo microchip consente di segnalare la presenza di chi lo porta con sé anche a sua insaputa.

In tal modo il controllo del dipendente diviene non solo estremamente intrusivo, ma anche veramente “globale”.

Come si è arrivati a tutto ciò ?

Il sistema in questione è uno sviluppo della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification – Identificazione a mezzo di frequenze radio) ed è costituito da un chip dotato di antenna (detta TAG o Transponder) che può essere inserito ovunque, date le dimensioni ridottissime, e che nel nostro caso è inserito nel badge (simile a una carta di credito), e da un dispositivo di lettura a radiofrequenza che riceve e decodifica le informazioni in esso contenute.

Il chip RFID viene attivato da apposite antenne che inviano un’onda radio al transponder.

Esistono anche sistemi RFID definiti “attivi”, di maggiori dimensioni, e che si distinguono dai precedenti per il fatto di essere muniti di una microbatteria, che elimina l’uso delle antenne per lanciare l’onda radio che attiva il chip.

In sostanza la tecnologia RFID si distingue in tecnologia RFID attiva a campo non delimitato e tecnologia RFID passiva a campo delimitato.

La tecnologia RFID passiva ha il grande vantaggio di non necessitare di un sistema di alimentazione sul transponder, consentendo così di renderlo più piccolo, più economico e di maggior durata, non essendo più legato alla vita della batteria. Lo svantaggio è rappresentato dalla necessità di disporre di antenne che lancino l’onda radio di attivazione: la tecnologia attuale infatti consente l’attivazione di questo tipo solo a distanze relativamente brevi (20 metri).

Solo la tecnologia RFID passiva consente l’inserimento del chip in oggetti di dimensioni molto ridotte, come appunto un badge o una carta di credito.

Si puo’ dunque dire che la tecnologia RFID attiva consente un controllo spaziale illimitato, mentre quella passiva consente un controllo limitato a un certo ambito territoriale.

Un intero palazzo può essere dotato di un sistema di antenne sufficiente ad attivare ovunque il chip RFID, consentendo quindi di conoscere gli spostamenti di chiunque all’interno del palazzo. Per il controllo esterno invece la tecnologia RFID passiva, allo stato, non è utilizzabile (servirebbero onde radio di tale portata da minacciare la salute della popolazione).

Per capire meglio la tecnologia di cui stiamo parlando, basterà pensare ad un normale Telepass utilizzato sulle autostrade; il chip RFID (in questo caso attivo, in quanto alimentato da batteria) lancia un segnale radio al lettore posto al casello e consente l’identificazione della vettura e dei dati del proprietario (1).

Per dare un’idea invece delle applicazioni pratiche di questa tecnologia basterà ricordare quanto riportato dal Washington Times (2) sullo svolgimento di un congresso del WSIS (World Summit on the Information Society) tenutosi a Ginevra nel dicembre 2003; i partecipanti al congresso, al momento dell’accredito, venivano muniti di un (apparentemente) comune badge di riconoscimento. Scienziati, giornalisti, rappresentanti governativi, funzionari sono stati sistematicamente controllati e schedati nei loro movimenti – nelle diverse aree delle conferenze- nell’arco dei tre giorni di durata del congresso, attraverso il microchip RFID inserito nel badge (a loro insaputa). La notizia è successivamente emersa e alcuni scienziati inglesi hanno denunciato gli organizzatori per violazione della legge sulla protezione dei dati personali e della direttiva europea sulla privacy.

Chiarito dunque di cosa stiamo parlando e cosa si può fare in genere con la tecnologia RFID vediamo come questa tecnologia possa avere applicazioni nell’ambito lavorativo italiano, ma soprattutto se una tecnologia del genere possa essere accettabile sul piano sindacale e legale.

Come si diceva all’inizio, un badge contenente il chip RFID consente al datore di lavoro di ricostruire i movimenti di ogni dipendente nell’arco dell’intera giornata lavorativa. In tal modo sara’ possibile sapere quanto tempo ogni dipendente è rimasto alla propria postazione lavorativa, quanto tempo è stato in bagno o in mensa o alla macchinetta del caffè, quali e quanti colleghi di lavoro siano entrati in contatto con lui, quanto a lungo si sia intrattenuto nei locali sindacali, se abbia o meno partecipato alle assemblee sindacali, etc.etc.

Oltretutto la cosa potrebbe addirittura avvenire all’insaputa di lavoratori e sindacato, visto che il microchip può essere inserito in un semplice badge, apparentemente innocuo, o in qualsiasi altro strumento o indumento che il dipendente debba portare con sé.

Il controllo di tutti i movimenti di un lavoratore nell’arco della giornata lavorativa costituisce un’intrusione nella sfera individuale, anche privata, che appare gravida di conseguenze sullo sviluppo della vita lavorativa. Difficilmente un datore di lavoro sarà così ingenuo da irrogare sanzioni disciplinari ad esempio per pause-caffè troppo frequenti (registrate dal chip RFID); è però ragionevole supporre che i dati raccolti in tal modo vengano poi utilizzati per scelte aziendali relative a ciascun dipendente. Tenendo conto che il datore di lavoro dispone già di numerosissimi dati, attraverso le notizie ufficiali raccolte su ciascuno, cui debbono aggiungersi i dati che possono essere raccolti attraverso l’uso dei computer utilizzati dai dipendenti, dai tabulati telefonici che indicano altri dati potenzialmente “sensibili”, ci si può facilmente rendere conto che la tecnologia RFID è l’atto conclusivo per la costruzione di un profilo globale e totale del dipendente.

Senza voler considerare il fatto che quando verrà risolto il problema tecnico di attivare anche a grande distanza il chip RFDI, senza uso di onde radio di potenza esagerata e pericolosa, il portare con se’ questo chip consentirà un controllo dell’intera giornata, anche al di fuori del perimetro aziendale. La pericolosità dunque non è solo di carattere lavorativo, ma anche sociale.



Sul piano legale non pare possano sussistere dubbi circa l’assoluta illiceità del chip RFID per uso aziendale di controllo sui dipendenti. Sia nel caso che il controllo sia occulto, sia che ne venga comunicata la presenza nel badge o in qualunque altro strumento o indumento aziendale, il suo utilizzo ricade indiscutibilmente nel divieto di cui all’art.4 L.20.5.70, n.300 (Statuto dei Lavoratori), che sancisce il divieto all’installazione di sistemi di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori. Il chip ricade poi anche nel divieto di cui all’art.8 della legge (Statuto dei Lavoratori), che vieta al datore di lavoro ogni indagine sui dipendenti che non sia strettamente attinente all’attività lavorativa. Per finire non vi è dubbio che l’applicazione del chip sia vietata anche dalla piu’ generale normativa a tutela della privacy (D.Lgs.196/2003, Testo Unico in materia di protezione dei dati personali).



La introduzione del chip RFID, poi, può avvenire in azienda in modo occulto o palese.

Nel primo caso, l’unica possibilità di difesa è nel senso di far esaminare da specialisti, di cui il sindacato dovra’ necessariamente munirsi, tutti gli oggetti che l’impresa chieda al dipendente di portare con sé (cominciando dai badge).

Nel caso in cui invece l’impresa, per superare il vincolo di cui all’art.4 S.L., chieda alle RSU (o RSA) di stipulare un accordo per l’utilizzo del sistema RFID, sostenendone la necessità per fini di sicurezza e di tutela del patrimonio aziendale, la risposta sindacale non puo’ essere che di radicale e intransigente rifiuto.

La pericolosità insita nel sistema di controlli che la tecnologia RFID consente è talmente penetrante e intrusiva che non puo’ in alcun modo essere patteggiata e autorizzata, anche a fronte di garanzie (per lo più solo apparenti) sul trattamento successivo dei dati così raccolti.



Note:



1. per saperne di piu’ sulla tecnologia RFID si vedano: Corrado Paterno su punto-informatico.it/p.asp?i=50131&p=2; Cesare Lamanna su webnews.html.it/focus/327.htm; www.cwi.it/showPage.php?template=articoli&id=320; Marco Pomelli su www.i-dome.com/docs/pagina.phtml?_id_articolo=5022; Michael Kanelios su tecnologia.virgilio.it/Archivio/Focus/rfid_gf.content?page=1; e inoltre

www.ibiesse.it/rfid.html; IBM ha annunciato che investirà 250 milioni di dollari nei prossimi cinque anni nella creazione di una divisione che impiegherà mille persone e si occuperà di reti di sensori, tecnologie di automazione industriale e identificazione in radiofrequenza (RFID), in www.cwi.it/showPage.php?template=articoli&id=354;

2. Washington Times del 14.12.2003

Tratto dal sito: www.di-elle.it/Approf/Fezzi-CHIP%20RFID.htm
29/03/2006 16:17
 
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TRACIELOETERRA
Io non riesco a capire chi abbia permesso il commercio di tale prodotto. Si sa oramai da anni che i campi magnetici e onde Radio sono dannosi per gli uomini e gli animali.
Ma scusa mi correggo, io so perchè hanno messo in commercio tali prodotti, a causa del grande signore €uro.
Esiste una battaglia in italia per diminuire sia gli Hz che i campi magnetici derivati dalla rete elettrica Enel.
il progetto Enel è quello di riuscire ad interrare il maggior possibile di questi cavi.
Non so se avete mai sentito parlare di individui e sopratutto bambini che soffrono a causa di quest'ultimi.
Molti di essi sono costretti a vivere isolati all'interno delle loro abitazioni, con pareti interamnete rivestite di piombo.
Figuriamoci se non è dannoso avere un'antenna sul proprio corpo, e da matti!
29/03/2006 17:22
 
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lo fanno di nascosto, caro amico, spesso lo fanno senza permesso!

hai una badge o un prodotto al cui interno c'è questo piccolo chip praticamente invisibile

se hai letto bene a Benetton è stata fatta causa per averli inseriti nei suoi prodotti senza informare l'acquirente

mica ce lo vengono a dire che ci controllano!!!!
29/03/2006 17:25
 
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Tracieloeterra
Sono dei Criminali!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :S
Ma voi potete denunciarli? :angry:
29/03/2006 22:34
 
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ma io parlavo in generale, solo per quanto letto su internet!!!!

29/03/2006 22:48
 
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Purtroppo questo è solo l'inizio...
"Ciascuno deve salvare non solamente la propria anima ma anche tutte le anime che Dio ha posto sul suo cammino.

Suor Lucia Dos Santos



TURRIS EBURNEA



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29/03/2006 23:12
 
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Sì, però possiamo opporci: niente bancomat, niente carte di credito, niente conti correnti, tanto per cominciare.

Niente voto ai politici.

Dobbiamo restare uniti e non conformarci alle altrui volontà.
29/03/2006 23:31
 
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Potrebbe essere una soluzione, ma pensi sia legittima?
"Ciascuno deve salvare non solamente la propria anima ma anche tutte le anime che Dio ha posto sul suo cammino.

Suor Lucia Dos Santos



TURRIS EBURNEA



LIBRI CATTOLICI













29/03/2006 23:40
 
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che significa?

opporsi è legittimo!!!!

il voto è una scelta, non un obbligo

tenere il denaro in banca è una scelta, non un obbligo

opporsi al badge aziendale contenente chip è possibile!!!!

insomma: tenere gli occhi aperti è necessario sempre più
30/03/2006 20:58
 
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Condivido.
Per il voto credo invece che per qualcuno dovremmo votare se non vogliamo che vincano quelli che si sono dichiarati apertamente i nemici di Cristo, gli annientatori dell' inviolabile concetto della Sacra famiglia, coloro che auspicano la morte della fede Cristiana e che appoggiano e spalleggiano a spada tratta l'avvento di un invasione Islamica come colpo di grazia e a loro favore.

Pensaci bene.

Siamo in un momento storico nel quale mai come ora è richiesto il nostro appoggio alla Chiesa di Cristo, la nostra dimostrazione di fede nella Sua Istituzione.
Io non starò fermo a guardare la distruzione di tutti valori Cristiani, della Verità di Cristo, della logica e del buon senso in favore di un laicismo spietato e di matrice demoniaca.

"Ciascuno deve salvare non solamente la propria anima ma anche tutte le anime che Dio ha posto sul suo cammino.

Suor Lucia Dos Santos



TURRIS EBURNEA



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30/03/2006 21:33
 
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tracieloeterra
Condivido con Ghergon per la politica.

Mentre per il resto...in veritá si potrebbe fare,ma...non servirebbe...perché avrebbero potere ugualmente...l unica cosa sarebbe di privarci quasi di tutto...auto,elettrica,compiuter,commercio...comprare solo lo strettissimo indispensabile.
Togliere soldi alle assicurazioni,alle varie societá,investimenti,...da tante cose loro prendono potere...
30/03/2006 21:36
 
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gli idolatri sono tutti nemici di Cristo ed anche nella Chiesa gerarchica io ci vedo solo marcio!!!!

ci imboniscono con mezze frasi e mezze verità per farci credere che uno schieramento sia migliore dell'altro, in verità ogni schieramento tiene nell'armadio scheletri di violenza, di sopruso, di ladrocinio, di menzogna!!!!

non voterò nessuno di loro!!!!

chi ama il potere non ama Gesù

O Dio o mammona, non ci sono mezze misure!
30/03/2006 22:32
 
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E' verissimo quello che dici: il concetto di nazione è gia un concetto massonico, la politica è massonica e le porcherie coprono l'orizzonte.

Ma spiegami bene quale sarebbe l' alternativa.

Ho già scritto da altre parti in questo Forum della battaglia di Lepanto: se non ci fosse stato l'aiuto di Maria Santissima a concederci la vittoria, ora noi tutti non saremmo qua a disquisire su questi argomenti, prima perchè non ci saremmo e secondo perchè se ci fossimo stati saremmo Islamici "inquadrati" e senza voglia ne speranza di ricercare altrove e non avremmo la possibilità di disquisire liberamente.

Gesù sarebbe stato praticamente cancellato dal cuore degli uomini.

Vogliamo far vincere le forze del male? La massoneria, la stregoneria?

Hanno gia quasi vinto, il Nuovo Ordine Mondiale è alle porte, manca il colpo di grazia, l'abbattimento della Chiesa Cattolica!

In 2000 anni Gesù non è mai tornato a sistemare la Chiesa che credi corrotta, questo vuol dire che in qualche modo si sente ancora rappresentato da Essa: se qualcuno ha sbagliato pagherà per le sue colpe e questo è tutto ma non pagherà la Chiesa!
La Chiesa è intoccabile.

L'unico obbiettivo del NWO è l'abbattimento del Cristianesimo che malgrado tutti i loro sforzi resiste!!

Si tratta esclusivamente di fare in modo di sopravvivere fino al ritorno di Gesù.
Non vorremmo accoglierLo con una bella società Demoniaca e Islamica!
"Ciascuno deve salvare non solamente la propria anima ma anche tutte le anime che Dio ha posto sul suo cammino.

Suor Lucia Dos Santos



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31/03/2006 00:00
 
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Cosa ne pensi?
"Ciascuno deve salvare non solamente la propria anima ma anche tutte le anime che Dio ha posto sul suo cammino.

Suor Lucia Dos Santos



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31/03/2006 01:16
 
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Penso questo:

Dio dal cielo guarda la sua Chiesa e ci vede una spelonca di ladri, di effeminati e di assassini e dice: "Ohibò, non ti riconosco più!"

Poi guarda i poveri, gli affamati di giustizia, i bambini violentati, le prostitute schiavizzate, le madri che campano fino a tirare a fine mese e dice:"Eccoti dove sei mia amata sposa, sei tra gli ultimi e i diseredati!"

La Chiesa cadrà ed io esulterò! Perché al suo posto ci saranno gli ultimi senza annellazzi al dito, senza porpore, senza palazzi adornati di lusso e di lussuria.

Questa sarà la nuova Chiesa.

Non fermerò lo scempio, non io di certo!
E non contribuirò nemmenoa distruggere.

Quando sarà il momento mi limiterò a pregare per tutti.
31/03/2006 08:32
 
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Non siamo sull' orlo del baratro, purtroppo stiamo già precipitando, manca solo l' impatto.
In qualunque modo voteremo ci schianteremo e lo faremo in ogni caso con un delinquente a capo del governo.
Dopo molte elezioni, per la prima volta, non voterò per nessuno.
Un' anima non ha prezzo,per cui cercherò di spingere quell' anima che leggerà la mia scheda elettorale a navigare su qualche sito di controinformazione tipo questo.
Il risveglio di una sola persona può valere molto di più di un solo voto.
Tengo a precisare che in qulsiasi modo andranno a finire le elezioni nessuno di coloro che si siederà sulla poltrona del padrone potrà garantirel' intoccabilità dei valori cristiani.
Non potrà farlo Berlusconi, che appoggia in tutto e per tutto uno sterminatore di massa qual'è Bush, come non può farlo Prodi che si lancia apertamente in una crociata contro i valori della chiesa.

La verità è che noi siamo e saremo sempre gli unici garanti della nostra fede a prescindere da quello che ci riserverà il futuro.

Io voterò per il risveglio di una persona....anche una sola.
31/03/2006 12:25
 
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Re:

Scritto da: oraminutosecondo 31/03/2006 8.32
Non siamo sull' orlo del baratro, purtroppo stiamo già precipitando, manca solo l' impatto.
In qualunque modo voteremo ci schianteremo e lo faremo in ogni caso con un delinquente a capo del governo.
Dopo molte elezioni, per la prima volta, non voterò per nessuno.
Un' anima non ha prezzo,per cui cercherò di spingere quell' anima che leggerà la mia scheda elettorale a navigare su qualche sito di controinformazione tipo questo.
Il risveglio di una sola persona può valere molto di più di un solo voto.
Tengo a precisare che in qulsiasi modo andranno a finire le elezioni nessuno di coloro che si siederà sulla poltrona del padrone potrà garantirel' intoccabilità dei valori cristiani.
Non potrà farlo Berlusconi, che appoggia in tutto e per tutto uno sterminatore di massa qual'è Bush, come non può farlo Prodi che si lancia apertamente in una crociata contro i valori della chiesa.

La verità è che noi siamo e saremo sempre gli unici garanti della nostra fede a prescindere da quello che ci riserverà il futuro.

Io voterò per il risveglio di una persona....anche una sola.



GRANDE!!!!!! :D
31/03/2006 12:37
 
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grazie
spero che saremo in due allora a far così ;) :up:
31/03/2006 21:56
 
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tracieloeterra
Dimentichi una cosa fondamentale e di primaria importanza.
Parli di Gesù... Credi in Lui... Ma chi pensi abbia dato questa grande opportunità di conoscerLo...
Chi pensi abbia istruito alla morale e all' educazione Cristiana l'umanità, chi pensi abbia fornito i mezzi per approfondire lo studio, i testi, la Bibbia coi Vangeli etc , cioè tutti quei mezzi a disposizione di cui anche tu usufruisci per le tue ricerche e per alimentare la tua fede.

Chi ha portato avanti il discorso di Cristo per duemila anni, chi l'ha portato definitivamente fino a te oggi?
Come pensi di aver imparato le nozioni sulle quali disquisisci.
Senza la Chiesa di cui auspichi tanto la fine, non conosceresti neppure il nome di Gesù Cristo, non sapresti NULLA della Sua Religione, NULLA delle sue azioni, delle cose che insegnava, delle cose che desiderava per l'umanità...

Senza la Chiesa Cattolica non ci sarebbe la Religione Cristiana, forse saremmo ancora pagani(e lasciamo perdere le sette eretiche che avevano idee opposte le une alle altre) ma molto probabilmente saremmo Islamici.

Tutti gli sforzi della massoneria sono dichiaratamente diretti all'imposizione di un Elite globale demoniaca e alla distruzione definitiva della Chiesa Cattolica come in effetti sta avvenendo.

Insomma per farla breve se non appoggiamo la Chiesa presto avrai definitivamente l'anticristo al suo posto.
Cosa dici, va bene cosi?
Lo preferisci a Gesù Cristo?
Che ti piaccia o no pur con i suoi errori questa è la Sua Chiesa e non ce ne sono altre, per ora.
Non difenderla vuol dire voltare le spalle al Signore, perchè comunque questa Chiesa è ancora la Sua unica rappresentanza nel mondo.
"Ciascuno deve salvare non solamente la propria anima ma anche tutte le anime che Dio ha posto sul suo cammino.

Suor Lucia Dos Santos



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