online dal 19 ottobre 2003

 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

libertà

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2023 08:26
06/03/2008 21:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 36
Registrato il: 21/10/2006
Sesso: Maschile
Utente Junior
OFFLINE
--
Alterazioni_12_riflex

Se mente A mente a mente B

Se per esempio A mente a mente B, può risultare che mente B creda alla menzogna.
In tal caso, nella realtà di B si è formata almeno una parte di realtà inesistente. Un pezzo di realtà vera solo virtualmente. Una falsità.
Solo A ne è cosciente. B ne è incosciente.
Ciò si verifica perchè le menti sono separate e la menzogna va da una all’altra. Quindi si crea il presupposto a ché le stesse menti abbiano difficoltà all’avvicinamento. A, da quel momento, dovrà sempre calcolare una distanza congrua per non tradire la menzogna che ha proferito a B.
In altre parole, chiudendosi A verso B, dopo aver mentito, si troverà A a sostenere un ruolo consapevolmente e B a sostenerne uno inconsapevolmente.

Se mente A mente a mente A.

Se per esempio mente A mente a mente A, può risultare che mente A creda alla menzogna?
Ciò che subentra come elemento fondamentale, come elemento scindente, tra il primo ed il secondo caso, è la direzione che la menzogna assume o verso l’esteriore o verso l’interiore.
Volendo A mentire ad A si ha in pratica una inversione della freccia.
Perché sussista la virtualità di tale realtà, è richiesta la disponibilità della psiche a riconoscere il falso come verità.
È requisito indispensabile (considerata l’impossibilità della coesistenza cosciente sia di mente A che di mente B) che si formi progressivamente una mente B dove c’è mente A.
In definitiva, la famosa “ipocrisia” è l’espressione di detta impossibilità.
Perché non è il fatto stesso che in ognuno esiste un’altra mente, sebbene in diversi gradi di sviluppo, a dimostrare che si può mentire a se stessi, bensì il contrario. Non sussistendo la regolarità di una simile evenienza, lo sdoppiamento psichico non è altro che la manifestazione dell’anomalia.
In tale evenienza, dunque, non si è nella realizzazione della possibilità, piuttosto si è nel malfunzionamento.
O, se si preferisce, si è nel funzionamento che permette una sincronia tra l’attivazione di una mente e la disattivazione dell’altra (a volte cosciente ed a volte incosciente, sempre secondo il grado della degenerazione).
Fintanto che A, dopo aver mentito, sostiene la bugia semplicemente per il timore della rivelazione della verità, la formazione di B in A non ha ancora avuto inizio.
La manifestazione dell’anomalia si ha quando mente A, a furia di sostenere la menzogna comunicata a mente B, finisce per creare dentro se stessa la realtà vista da B.
Ovvero, mentre prima essa aveva creato e controllava quella realtà per B, ora le motivazioni passano a controllare essa stessa.
La formazione della mente B nella mente di A si genera precisamente allo scopo di non veder venir meno i progetti che avevano richiesto la menzogna.
S’innescano in questa maniera processi per cui le ragioni false della mente B, acquistano più importanza delle ragioni vere della mente A.

Il timore interiore del fallimento, non lascia ammettere che si tratta di compromessi, coinvolgimenti ed implicazioni fuori controllo. Impone la dimostrazione esteriore che si tratta di convinzioni.


Stef – 02/03/2008 – relpubblic@yahoo.it
--
“Il modello” fa di ognuno il tiranno di se stesso...
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:38. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

 

 

Statistiche nwo.it

 

Statistiche Forum