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La memoria umana "digitale" nel processo di disumanizzazione

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2010 08:31
22/03/2007 22:12
 
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La Microsoft ha in questi giorni lanciato il progetto “MyLifeBits”, volto a realizzare una banca dati, con motore di ricerca, che contiene la versione informatizzata di ogni traccia della vita delle persone. Oltre a contenere il formato digitale dei documenti, telefonate, fotografie e video, prodotti durante la vita, il software sarà capace di rendere accessibile l’archivio della propria vita su qualsiasi computer. Viene ad essere un surrogato della memoria, nella quale niente più andrà perso, e il tempo, che usura e sfoca le immagini impresse nella mente, non avrà più ragione di esistere. Questo software sarà dotato di una serie di applicativi in grado di catturare qualsiasi tipo di informazione che viene creata nei giorni a venire. La costruzione di tale mole di dati non ha ovviamente solo scopi puramente ludici, ma risponde ad un obiettivo ben profondo, tra l'altro dichiarato anche dalla stessa società, ossia quello di avere uno supporto talmente efficace da riuscire a ricostruire il modo di pensare delle persone, il suo atteggiamento e il suo carattere.
Il progetto della Microsoft, non è altro che un "piccolo grande fratello", perché dotato di ogni tipo di supporto per registrare i dati che cadono nel suo raggio d'azione, una vera e propria mina vagante per la privacy. Tuttavia, se lo si guarda con maggiore attenzione, questo software non è che un frammento del grande piano del "controllo sociale bionico". Lo stesso Bill Gates ha preannunciato nei mesi scorsi che i progressi della tecnologia permetteranno un giorno di catturare la memoria degli essere umani, con interfacce esterne o impiantando dei computer nel corpo umano. Sono molto più che sperimentali bionanotecnologie in grado di collegare direttamente l'uomo ai computer, in modo da teletrasmettere i ricordi e i pensieri su delle pulci elettroniche o delle membrane robotizzate che andranno a sostituire le onde cerebrali. La stessa Microsoft ha depositato nel giugno 2004 un brevetto sull'alimentazione ad elettricità di apparecchi mobili personali grazie al corpo umano, come la tecnologia Skinplex,che funziona sullo stesso modello della RFID e grazie ad un segnale elettromagnetico permette di leggere a distanza dei dati, o di comunicare un messaggio. La frequenza utilizzata è di 195 kHz. La trasmissione avviene quando il portatore tocca il ricevitore, una corrente di 30 nano-ampere è attraversa la sua pelle.

Sono ormai una realtà i computer che interagiscono con le caratteristiche umane come la voce, il tatto ed anche l'odore, mentre sono stati lanciati nella medicina i trapianti neurali per supplire a delle funzioni psicomotorie inesistenti o malformate nell'uomo.
Gli ibridi essere vivente-macchina si stanno moltiplicando sempre più, senza destare grande stupore nelle persone o nella comunità scientifica, nonostante proliferino i comitati di bioetica. Un cervello di anguilla, è stato innestato sui circuiti di un robot, creando un robot autonomo, interamente pilotato dal cervello ancora vivente dell'anguilla; un microprocessore è stato innestato nel cervello di un topo vivente per dirigere il movimento dei muscoli, mentre dei neuroni umani sono stati innestati nel cervello del feto di una scimmia, fino a creare un perfetto ibrido scimmia-uomo.
Gli scienziati hanno portato a termine questi esperimenti senza mai fermarsi a riflettere sulle evidenti implicazioni sociali e politiche. Le società private non sono state in grado di discernere cosa significhi biologico e cosa etico, e ossia un insieme di persone, così hanno deciso di farsi consigliare da un comitato di bioetica per capire questa differenze e sviluppare o meno determinati progetti.

La "grande macchina" sta diventando vivente, mentre l'uomo stanno essere messi sotto il controllo diretto della macchina.
Le ricerche attuali conservano l'obiettivo terapeutico, ma questo in realtà è solo l'alibi che si stanno creando, perché l'obiettivo è quello di creare una nuova razza sovra-umana, dotata di una forza sovrumana, di una memoria assoluta e duratura nel tempo, con i sensi particolamente sviluppati e una vita prolungata. Nel medio termine l'innesto di dispositivi elettronici avrà l'obiettivo di attuare un controllo totale sui cicli biologici e mentali delle persone, il cui comportamento sarà alterato e standardizzato in modo da ridurre sempre più i rischi di rivolte popolari o di disappunto popolare.
Ciò spiega il perché della campagna di vaccinazione contro l'Aids finanziata da Bill Gates e dei nuovi filantropi, come J.P.Morgan e lo stesso Google. È in atto un esperimento di massa, che ha prodotti già ottimi frutti in America, la cavia sperimentale per eccellenza, e in Europa.
Scardinare tale sistema è assolutamente impossibile, perché vorrebbe dire per l'uomo tirarsi fuori dal mondo stesso e rimanere così isolato. Mentre oggi combattiamo contro l'usura bancaria, domani dovremmo combattere contro la nostra stessa natura, contro la disumanizzazione: una lotta questa già persa sin dal principio, in quanto non avremo comunque i mezzi per distruggere un totalitarismo ben più terribile, perché sarà entrato in noi.

http://etleboro.blogspot.com/search/label/Chip
15/04/2007 21:09
 
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memoria
Memoria e radici (uomo-macchina)

Cercavo di concentrarmi su una cosa che avevo notato spesso ma della quale non ero mai riuscito ad acciuffarne veramente il senso o il significato.
Molte volte mi era capitato di sorprendermi di fronte a formidabili e compassate prove di memoria, da parte di persone anziane.
Altrettante volte, al contrario, mi ero soffermato a registrare in gente più giovane (compreso me) una eccessiva mancanza di memoria ed anche una progressiva perdita della capacità di concentrazione.
Nei soliti momenti di profonda meditazione, cioè nei meccanici movimenti di una guida nel traffico più statico, dove il tuo compito si riduce a muovere il tuo mezzo di trasporto, per qualche metro alla volta, tra intervalli di tempo petulanti, ho correlato questa cosa alla parola memoria: tanto cara alla nostra era tecnologica.
Poi, a questa correlazione ne è conseguita un’altra, quella che, in altre paginette scritte confusamente in passato, mi ha riportato a rileggere il senso delle “radici”.
Prediligo lo spezzone al poema, forse anche per questioni di capacità, e dunque non mi dilungo su questo tema, ma fisso un presupposto:
“Esse” incarnano l’essere. Esse sono l’essenza>.
Da queste elucubrazioni, tra un lentissimo semaforo ed un altro, è riemersa in me la figura che dell’umano ho negli ultimi tempi: quella dell’uomo-macchina e dei suoi scopi, o meglio, di ciò a cui egli è asservito.
Così ho osservato quella crescente abitudine di delegare la memoria agli odierni efficientissimi apparati elettronici (promemoria sui cellulari, navigatore etc..) per rammentarci appuntamenti, riferimenti, immagini da confrontare, luoghi, indirizzi ed anche idee! E mi son domandato se quella parte di cervello che fallisce sempre di più, non si vada atrofizzando a causa di questa abitudine dilagante (insieme ad altri fattori chiaramente – per esempio non appartenere più ad una comunità ma costringersi a spostarsi tutto il giorno frequentando superficialmente molti ambienti distanti tra loro, impedendo il radicamento e quindi la memoria).
Di lì il passo è stato breve al prossimo dubbio: per quale motivo l’umanità si dovrebbe auto ledere in questa maniera? È un semplice rapporto di causa - effetto insito nell’evolversi delle cose?
In realtà, in quella che intimamente consideravo tale, pensavo sarebbe stato sufficiente che l’uomo macchinizzato, accettasse il fatto che la consuetudine suddetta, riguardasse solo le moltitudini (gli emancipati analfabeti contemporanei), al fine di recuperare quanto di sano rimanesse in se stesso, in ognuno.
Arrestarsi su quella ipotesi per cercarsi dentro qualcosa, sarebbe stato sufficiente.
C’era solo da correre il rischio di affrontare eventuali delusioni, ma se si fossero recuperati anche solo brandelli, briciole, o apparenti inezie, si sarebbe dimostrato il fallimento della disinfestazione esercitata nell’interiore dell’essere umano.
Si sarebbe evitata la vera sconfitta: scoprire la totale aridità.
L’uomo-macchina è “utile”, come già illustrato in passato, all’unico fine che può apprezzare la sua bruttura (infatti è una sua creatura): il consumo immotivato.
Quindi, mentre ci sfioravamo tra auto, moto e bus, in mezzo a incroci regolamentati solo dalla fortuna e dalla prepotenza, continuavo ad immaginare quell’essere umano sottoposto ad una operazione chirurgica: l’asportazione della memoria biologica e spirituale.
Vedevo chiaramente quella minoranza di guru che applicava il suo progetto sulle moltitudini e, man mano, scompariva in me l’idea che la memoria tecnologica avesse solo fortuitamente causato effetti sconsiderati.
Quanto si verificava, era un esercizio ben mirato a “sradicare” una delle parti fondamentali, per le quali un “essere” possa essere definito tale.
Smemorizzato, l’uomo diventa un contenitore e, quand’anche esteriormente bellissimo, non basta per “essere”. (un fiore bellissimo, se è vero, sboccia dalla pianta, fiorisce e muore appassendosi. Un fiore finto può anche essere bellissimo… ma non nasce, ne muore. Non è un fiore).
Però, mi dicevo, simile contenitore risponde perfettamente al requisito richiesto dallo sciocco scopo economico: esso può essere facilmente e rapidamente, riempito o svuotato, da surrogati di verità o di menzogne, secondo il diversificarsi degli obbiettivi che in quest’epoca, e nelle epoche a venire, i guru “debbono” conseguire.
Poi buttavo giù questa pagina, intento a “memorizzare” introspezioni fugaci… ma continuava a sfuggirmi il senso ed il significato di quella cosa…
Sarei ritornato ancora a parallelare la memoria tecnologica con quella umana? L’uomo ricco di spirito ed il suo subentrante, capace di accorgersi della sola materia? Ero sicuro che, come sempre, la lotta stava tra la materialità ed il suo contrario… e che non è facile, non lo sarà mai, come non lo è mai stato, mantenere un’allerta adeguata per l’identificazione dei teatri di battaglia in cui queste due potenze si combattono, nella vita di tutti i giorni.

Stef 05/09/2006 - relpubblic@yahoo.it
“Il modello” fa di ognuno il tiranno di se stesso...
02/05/2007 17:03
 
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ciao a tutti [SM=x268954]

mi sento in dovere di dire che:
ci sviano dal nostro essere animale, dal nostro essere spiritico per non farci pensare, tramite il lavoro ecc ecc... (basta pensare alle mucche di allevemento!)"che flash" [SM=x268942] [SM=x268948]

guardate le generezioni che devono venire! giochi di carte nn a prima vista violenti, playstation, quell'affare della nitendo con 2 scermi che poi dalla publicità con il cazzo che lo comprerei brr [SM=g27820]:.
insomma le menti nuove sono un esercito di piccoli demoni menti giovani create solo per combattere! è a questo che servono!

non s'ò come si metterà ma per quelli come me c'è il rischio di rimetterci la testa quando meno te lo aspetti... o per chi ancora è a meta strada c'è il rischio che ti si fottono e neanche sai il perchè o come!

raga! è iniziato da un pezzo e loro stanno più avanti di noi! siamo pochi ma buoni, loro sono tanti validi cattivi e inconsapevoli delle vere battaglie che stanno combattendo! in questo caso è proprio l'ignoranza che genera la violenza e psichica non fisica!

la memoria se la fottono appena nasci! tu non hai che un vago presentimento di quello che puoi essere e cosa fai e cosa fare.
cosa fare?!

una volta combattemmo tutti insieme e vincemmo oggi siamo divisi tra di noi allontanati per far si che non riaccada anchio fatico a crederlo ma la nostra forza è infinita!

chi è "caduto" è chi no siamo tutti uguali imprigionati in una macchina da guerra solo per uno scopo!
badare al grege e a me sembra che i lupi sguazzino un p'ò troppo nella lana!
[SM=x268959] a presto [SM=x268960]
FucK tHe SysTem...SmAsH A dIsKo
fuck fuck fuck fuck your haed...
l'unico scopo che mi sono imposto è salire il fiume a retroso fin li dove nasce il vento,
per poi lascarmi cullare nella candida valle. ThC_
15/04/2010 09:11
 
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jack.tiscali.it/news/09/09/04-09-09-chip-telepatico.html


ews
Cambiare canale, accendere il pc... col pensiero
Il film è noioso? Pensi di cambiare canale e la TV obbedisce. Vuoi leggerti un libro? Guardi la lampada e questa si illumina. Magia? No sarà realtà con il nuovo chip telepatico dell'Università di Birmingham!
Il futuro telepatico – Gli esperti di hitech e di scienze futuristiche sono concordi nell’affermare che il futuro prossimo sarà caratterizzato dalla ricerca sui comandi basati sul pensiero. I controller tradizionali diventeranno superati perché tutto passerà semplicemente dall’impulso nervoso al dispositivo, attraverso un dispositivo di decodifica e di invio del segnale. Il ricercatore inglese John Spratley ha mostrato la sua ultima creatura, che permette di controllare col pensiero gli elettrodomestici!
Elettrodomestici comandati col pensiero – Affinché però la tecnologia funzioni al momento è necessario un piccolo intervento indolore e senza complicazioni che piazza il chip direttamente sulla superficie del cervello. Il sensore capta i segnali elettrici delle cellule nervose e le invia wireless a un computer che a sua volta è collegato a elettrodomestici, lampade e TV. I laboratori attendono l’ok per i test sull’uomo, per ora oltre a studi su animali si è limitati a utilizzare delle sorte di caschi e altri espedienti non invasivi. Nei test i volontari hanno cambiato canale, hanno acceso la luce e hanno mosso il cursore sul display.
Utile per aiutare i tetraplegici – In realtà la priorità non è quella di offrire un controller telepatico ai consumatori tradizionali. “Il nostro obiettivo è quello di aiutare i tetraplegici che non possono muovere gli arti ma hanno funzioni cererbali intatte – spiega il dottor Sprarley – oppure persone con gravi patologie che hanno grandi disturbi del movimento come il dottor Stephen Hawkins”. Il cervello rimane in perfetta salute, ma il corpo non risponde più, così il sensore potrà alleviare sensibilmente i disagi di queste sfortunate persone, almeno per quanto riguarda la gestione della casa e dei suoi accessori. Oltre al controllo di dispositivi elettronici, questo chip sarà impiegato per comandare sedie a rotelle col pensiero. Solo successivamente potrà avere altri impieghi più “leggeri” come l’applicazione nel mondo delle console di videgiochi o dei gadget come la pallina telepatica di cui ti ho parlato tempo fa.
La Honda qualche tempo fa aveva utilizzato una tecnologia simile per controllare addirittura un robot.

04 settembre 2009
[Modificato da LiviaGloria 15/04/2010 09:12]
15/04/2010 22:57
 
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direi che questa notizia merita un topic a parte
16/04/2010 08:31
 
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