Strage nel campus della Virginia, 33 uccisi per gelosia

Strage nel campus della Virginia, 33 uccisi per gelosia


Killer uno studente 20enne. L'eccidio più grave della storia Usa

New York, 16 apr. (Apcom) - Il raptus di folle gelosia di uno studente è per il momento la chiave per spiegare l'omicidio di massa più grave della storia americana, che ha lasciato senza vita 33 persone, incluso il killer, e provocato altri 15 feriti. L'America si è svegliata con un nuova tragedia che ha per protagonisti ragazzi. L'eccidio fa impallidire la strage per eccellenza, quella avvenuta nella scuola superiore di Columbine, che tra quattro giorni compirà otto anni esatti. A scatenare la tragedia è stato un ventenne, di origini asiatiche, che, apparentemente per dare la caccia all'ex fidanzata e alla sua nuova fiamma, ha aperto il fuoco, poco dopo le sette del mattino, in un dormitorio del politecnico di Backsburg, in Virginia, uccidendo due persone. L'assedio delle teste di cuoio della polizia non ha impedito il secondo tragico atto della strage. Due ore dopo, nella facoltà di ingegneria, qualcuno è tornato a sparare, questa volta in classe. La polizia non conferma che il killer sia lo stesso, ma potrebbe essere solo per un eccesso di prudenza. Il bilancio della seconda sparatoria è di 32 vittime, incluso il killer. Che si sarebbe suicidato, secondo alcune ricostruzioni, o sarebbe stato abbattuto dalla polizia secondo altre. "Una tragedia di proporzioni monumentali", l'ha definita il rettore dell'università Charles Stager, annunciando che il campus, che conta 25mila studenti e si estende per oltre mille ettari e ha addirittura un aeroporto, domami resterà chiuso. In arrivo un esercito di psicologi. Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush si è detto "sconvolto dall'orrore" per l'accaduto. Ha parlato a nome di "una America sotto shock" alla Casa Bianca, come otto anni fa aveva fatto il suo predecessore Bill Clinton, dopo il massacro di Columbine. Ma quella del Colorado non era comunque stata la più grave della storia americana, in un complesso scolastico: Il tragico primato spettava infatti all'Università del Texas, nel 1966: uno studente salì su una terrazza al ventottesimo piano e aprì il fuoco sui compagni, uccidendone 16 prima di essere abbattuto dalla polizia. A rendere ancora più spaventosa la tragedia della Virginia sono le prime ricostruzioni sulla dinamica della sparatoria e le descrizioni della seconda scena del delitto, numerose classi nella facoltà di ingegneria. In alcune, il killer avrebbe costretto gli studenti a mettersi in fila dopo avere chiuso la porta a chiave, cominciando poi le sue esecuzioni a colpi di pistola. Secondo alcuni testimoni oculari, sarebbe stato armato di due calibro nove. Sarà ricordata come la strage dei telefonini. Le nuove tecnologie hanno infatti avuto un ruolo importantissimo nel raccontare il dramma del politecnico della Virginia. Gli studenti nascosti negli edifici del campus hanno fotografato e girato filmati con i loro cellulari che la Cnn e le altre emittenti americane hanno mandato in onda insieme alle proprie. Immagini mosse, magari riprese da uno spiraglio per stare al riparo da eventuali colpi di arma da fuoco, ma che descrivono con incredibile lucidità la tragicità della situazione. In uno di questi video, inviato dallo studente di ingegneria Jamal Albarghouti, si sentono chiaramente numerosi spari, mentre si vedono gli agenti appostati che cercano di intervenire. Molti studenti, nascosti nelle classi o nelle camere dei loro dormitori, hanno anche raccontato in diretta al telefono la loro esperienza.



Cosa c'è negli Usa che fa sfociare certi disagi sociali in vere e
proprie stragi? E' solo la facilità di comprare un'arma? E' ormai diventato un macabro rito cui gli psicopatici ambiscono? E' possibile fidarsi a questo punto ad uscire senza avere una valida
difesa a portata di mano? E' lecito pensare che la situazione sarà sempre peggiore e che tra qualche anno invece delle pistole
useranno armi di distruzione di massa? :