Ancora credete allo spauracchio rumeno?
Con l'approvazione bipartisan del decreto (PDL - PD meno elle) si è avuto un esempio tipico dell'applicazione del Teorema di David Icke. Osservate con attenzione la società in cui vivete e vedrete che esso viene applicato in ogni suo campo.
Ma cosa dice questo Teorema? Si riassume in tre parole.
Problema - Reazione - Soluzione.
In questo caso il problema consisteva, o meglio hanno fatto in modo di farvi credere che il problema consisteva nei rumeni, qui vi è stata la reazione della gente che si sentiva insicura e preoccupata da questa orda di novelli unni e quindi a gran voce ha chiesto più sicurezza, chiedendo inconsciamente una diminuzione delle loro libertà. A questa accorata richiesta hanno risposto i politici che hanno fornito la soluzione.
La soluzione consiste nell'apposizione delle impronte digitali sulla Carta di Identità.
E così si passa al secondo teorema di David Icke: l'approccio per gradi.
Infatti alla strategia problema-reazione-soluzione si affianca sempre l'approccio per gradi.
Esso consiste in una meta ben precisa che è la creazione di uno stato fascista mondiale, un Nuovo Ordine Mondiale Fascista ( un mondo molto simile ma forse peggiore a quello raccontato nei film: 1984, V per Vendetta, Equilibrium, ecc), in cui le libertà individuali non esistono. Ma è logico che non possono arrivarci in un unica tappa. ci hanno provato Napoleone e Hitler ed è finita male per entrambi. Quindi lo fanno per piccoli passi.
Questo nuovo decreto è un altro piccolo passo verso la meta. Poi vi sarà il passaggio dalle carte d'identità tradizionali a quelle digitalizzate. E questo ulteriore passaggio verrà giustificato con il fatto che le carte si rovinano. Poi il passo successivo sarà l'impianto di un microchip sottocutaneo.
Se non credete a quanto scritto guardate i giornali e la televisione di oggi. Vedrete ogni giorno applicata la tecnica problema-reazione-soluzione e quella per gradi.
Se non siete convinti di quanto riportato chiedetevi, come suggerisce David Icke: "A chi giova che io creda a questa versione dei fatti o accetti le soluzioni e i cambiamenti che mi vengono presentati come conseguenze dirette di quei fatti?"
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Dal 2010 impronte digitali sulla carta d'identità
da:
notizie. tiscali. it/articoli/politica/08/luglio/16/impronte_2010_978. html
Impronte digitali per tutti dal primo gennaio 2010. E' quanto prevede un emendamento al decreto legge sulla manovra che ha ottenuto il sì bipartisan nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Si tratta di una modifica all'articolo che raddoppia la validità della carta d'identità, primi firmatari: Marco Marisilio, Fabio Rampelli e Massimo Enrico Corsaro (Pdl).
Soddisfazione bipartisan - "La carta di identità ha durata dieci anni e deve essere munita dalla fotografia e delle impronte digitali - si legge - della persona a cui si riferisce". Plauso dei deputati del Pd che spiegano come questa modifica "dissenesca la questione Rom. Ora le impronte - dice Antonio Misiani - saranno prese a tutti". Anche se in realtà, spiega Giulio Calvisi, esiste una direttiva comunitaria che porterà prima o poi tutti i Paesi Ue a introdurre questa novita'. Si tratta soprattutto di "una vittoria simbolica significativa", insistono i deputati del Pd. Lo spazio per le impronte è già previsto comunque sulle attuali carte d'identità. "Il nostro via libera all'emendamento - spiegano i deputati del Pd Antonio Misiani e Giulio Calvisi - che prevede che dal 2010 le impronte digitali debbano essere sulla carta d'identità è stato dato perché in linea con un progetto dell'Ue. La direttiva ancora non c'é ma é una questione che sta maturando in Europa". In ogni caso i due deputati sottolineano come "non venga certo meno la gravità della discriminazione nei confronti dei bambini rom. Le impronte ai minori - dicono - non si prendono neanche in America".
Manovra: terminato l'esame - Via libera delle commissioni Bilancio e Finanze al mandato ai relatori per il decreto legge sulla manovra. E' dunque terminato, con un rush finale di votazioni, l'esame del provvedimento che ha impegnato le commissioni per quasi 11 ore. Sono stati esaminati tutti gli emendamenti salvo due eccezioni: l'articolo 60 è stato accantonato a causa del mancato accordo tra maggioranza e opposizione, così come è stato accantonato l'articolo sul nucleare (se non per una piccola parte che riguarda la ricerca di quarta generazione).Poche votazioni in dieci ore e poi la volata: negli ultimi 60 minuti sono state approvate molte misure al decreto legge sulla manovra. Tra le principali, il via libera alle novità sulla sanità: d'ora in poi ci saranno più controlli per mettere alle strette i 'falsi esenti' dalle spese sanitarie per le prestazioni diagnostiche. Stretta anche per le strutture private in convenzione. Le Usl non pagheranno più "pie di lista" ma potranno decidere di introdurre autorizzazioni preventive in alcuni casi e bloccare i pagamenti se questi superano una certa soglia. Poi dovranno controllare almeno il 10% (e non più il 2%) delle cartelle cliniche e delle corrispondenti schede di dimissioni. Per alcune patologie i controlli potranno essere a tappeto.
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"Ogni tanto all'uomo capita di inciampare nella verità, ma nella maggior parte dei casi egli riacquista l'equilibrio e prosegue"
Winston Churchill