La causa primaria del Cancro

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wheaton80
00venerdì 10 giugno 2016 15:27
Eleonora Brigliadori dopo il Costanzo Show:“Mi hanno censurata”



Ecco quello che davvero è successo al Costanzo Show e che nessuno delle centinaia di siti che oggi hanno riportato la notizia ha avuto il coraggio di dire... In sala c'erano comunque più di mille persone che lo hanno sentito anche senza microfono... Se questi falsi giornalisti facessero davvero il loro lavoro come sarebbe facile capire la verità!!! Questo per dimostrarvi la censura sistematica che esiste in Italia, anche in un programma apparentemente liberale come questo. L'intervento che ha causato la mia reazione era legato alle cure chemioterapiche, sulle quali come sapete ho preso posizione da molti anni, avendo perso mia madre di chemioterapia e mia nonna e decine di altre persone che non sono morte di cancro, come nel caso della povera Karina, ma di veleni propinati con l'autorizzazione del Ministero della Sanità attraverso i protocolli obbligatori. Il nostro ex ministro della Salute ha ucciso con la sua connivenza diverse persone che io conosco con cure sbagliate... Non si poteva ancora dimostrare questo fatto qualche anno fa... Ma grazie alle ricerche della Nuova Medicina di Hamer oggi risulta evidente che tutte le persone che sviluppano metastasi dimostrano errori terapeutici. Quando siamo di fronte a un tumore, se il tumore viene accolto attraverso la comprensione delle cause e la loro risoluzione, se le persone non vengono spaventate e massacrate da continui interventi devastanti, il tumore regredisce spontaneamente. Lo hanno dimostrato gli stessi medici negli studi di anatomo patologia dove trovavano centinaia di tumori regrediti da soli solo perché le persone non sapevano di averli!!!!

Il sistema medico ha creato invece una compressione psichica, un' ipnosi collettiva che permette alle persone di farsi manipolare; le convincono a subire una violenza inaudita in senso chirurgico e poi accettando un falso uso terapeutico facendosi mettere nel sangue dei veleni che poi chiedono il conto. Se guardiamo la strage dovuta alla chemioterapia da decine di anni ormai, superiamo il numero delle vittime dei campi di concentramento: allora ci fu un processo per crimini contro l'umanità a Norimberga, io chiedo lo stesso processo per queste persone che hanno continuato a fare il male quando la verità era pubblicata da oltre vent'anni... Hanno continuato a propinare cure sbagliate pur sapendo di causare la morte. Questo il motivo dalla mia uscita di scena e poi sono tornata perché rispetto il pubblico più dei cani da guardia di un potere che ormai è agli sgoccioli e ho potuto dire ancora alcune cose che oggi hanno portato qui sulla mia pagina altre migliaia di persone che ormai hanno capito che chi è "fuori di testa" in questo tempo... non sono certo io! Quello che ho detto al Costanzo Show è che sto aspettando un processo per crimini contro l'umanità all'indirizzo di questo mefistofelico medico che non voglio neanche nominare, che ha creato un istituto sulla pelle della gente; lo faccio in nome di Lucia Rippo, di Daniela Zanatta, solo per citare le ultime persone che ho visto distruggere un pò alla volta dalle sue false cure. Adesso, avendo perso clienti, allo IEO si è inventato la macchina che radia le persone, che credono di fare qualcosa di utile... ma che si procurano dei danni ancora più micidiali alle loro forze... danni sempre più subdoli da verificare nell'immediato, ma che nelle prossime incarnazioni produranno generazioni di minorati... e lo dico davvero con una stretta al cuore...

Avendo detto questo, il servo del potere di nome Costanzo ha fatto in modo di chiudere il mio microfono, io mi sono alzata e me lo sono strappata da sola... e ho detto che non sarei rimasta lì a fare la statuina muta... Ovviamente poi hanno tagliato il mio intervento... e non si capiva come mai dicessero che avrei dovuto scusarmi con quell'infamante personaggio che ha fatto morire di crepacuore anche il saggio dottor Di Bella... Con chi si sarebbe dovuta scusare la Brigliadori? Con quelli che le hanno ucciso amici e parenti???? Non sarebbe forse questa gente che ha campato sulle nostre vite a doversi scusare con l'Italia intera... con l'umanità, con la scienza venduta alle farmaceutiche che si nutrono di cadaveri... Non dovrebbe essere questa categoria di falsi professori a scusarsi con noi… persone che hanno finto di non vedere la verità???? Forse passeranno ancora degli anni perchè ci sia questo processo... ma quello che oggi dico verrà fuori e verrà provato scientificamente e verranno dimostrati gli intrallazzi economici che hanno mantenuto questo omertoso silenzio... come in questo caso… si cerca di buttarla in baruffa, ma io non ho mai perso il controllo... Che io mi sia curata senza medici non è che l'effetto di questa realtà e io sono la prova vivente di quello che sostengo... Ho smesso per sempre di temere il tumore o il cancro, ho imparato a controllare il mio corpo astrale attraverso la meditazione e oggi chiunque lo volesse potrebbe far regredire da solo i tumori più diversi... unendo l'antroposofia con la sua conoscenza iniziatica a quanto dimostrato da Hamer... e non potranno dire che io non sono stata una di quelle persone che volontariamente in piena libertà e non per interessi privati... ha fatto in modo che la verità venisse finalmente scoperta.

Eleonora Brigliadori
07 giugno 2016
www.facebook.com/296484373697526/photos/a.501595236519771.141292.296484373697526/1217488061597148/?type=3&...
wheaton80
00mercoledì 28 dicembre 2016 00:39
La verità vi prego sulla chemio

Nel 2015 gli ammalati di tumore maligno sono stati nel mondo 17 milioni e mezzo. Di tumore sono morte 8.700.000 persone. Dal 2005 al 2015 il numero di casi di cancro è aumentato del 33%, per il 16% a causa dell’aumento della popolazione, per il 17% per l’aumento delle persone anziane (JAMA Oncology: jamanetwork.com/on 12.09.16). La cifra è imponente. La guerra al cancro è lungi dall’essere vinta. Nondimeno gli ammalati di cancro sopravvivono oggi più a lungo di 40 anni fa. Negli Stati Uniti, ad esempio, la sopravvivenza di 5 anni è salita dal 40 al 68 per cento degli ultraquarantenni con tumori maligni solidi. Quale è il ruolo della chemioterapia in questo importante miglioramento? Il problema di quanto la chemioterapia migliori la prognosi delle malattie tumorali e la prassi del suo impiego è posto in tutta la sua urgenza medica ed etica da un articolo dell’endocrinologo, e membro di diversi comitati etici d’ospedali, università e istituzioni governative in Australia e nel Regno Unito, Peter H. Wise, pubblicato nel British Medical Journal del 9 novembre. Ad esso seguono la presa di posizione critica dell’Associazione degli Oncologi Inglesi, la raccomandazione di non trascurare sintomi precoci anche se apparentemente banali (cfr. Nicholson), che gioverebbe più di tutte le terapie per migliorare la prognosi, e il commento della direttrice della prestigiosa rivista, che concorda con il rimprovero Too much chemiotherapy mosso da Wise. Il dibattito, pertinente ed obiettivo, è stato ripreso da altri giornali in Europa. Wise rileva che la chemioterapia frutterebbe alle industrie farmaceutiche 110 miliardi di dollari all’anno, la maggior parte dei quali verrebbe impiegata non nella ricerca, come esse sostengono, bensì nel marketing. Il numero di nuove terapie aumenta continuamente senza la prova, dice Wise, che esse siano più efficaci di quelle esistenti. Per quale motivo sono messi in circolazione nuovi medicamenti, di regola più cari dei precedenti ma non più efficaci? 71 medicamenti entrati in uso fra il 2002 e il 2014 hanno prolungato la sopravvivenza di due mesi rispetto alle terapie precedenti. La pressione sui medici è tale che in Francia, all’inizio del 2016, 110 oncologi hanno protestato su Le Figaro che è intollerabile che terapie senza alcun effetto in malati terminali costino fino a 150mila euro.

In casi di leucemie, linfomi, melanomi e in alcuni tumori solidi anche con metastasi (delle ovaie, collo dell’utero, testicoli, tiroide) la chemioterapia ha prolungato la sopravvivenza in misura significativa o portato alla guarigione. In alcuni tumori di bambini la chemioterapia ha risultati straordinari. Queste neoplasie, rileva Wise, sono però appena il 10% della malattia tumorale. Altra è la prognosi di tumori metastatizzanti degli adulti (intestino, polmoni, seno, prostata con metastasi), che costituiscono 3/4 delle malattie tumorali, nei quali l’efficacia della chemioterapia, anche nella forma dell’immunoterapia d’ultima generazione, è incerta. Occorre tener conto (e non è semplice) nella valutazione dell’efficacia dei medicamenti dei casi, non frequenti, ma non rarissimi, di sopravvivenza di due-tre anni con tumori metastatizzanti senza chemio-terapia. Il miglioramento della sopravvivenza citato all’inizio potrebbe essere la conseguenza, ammonisce Wise, soprattutto di una migliore diagnosi precoce e del miglioramento della terapia convenzionale (chirurgia, radioterapia). La medicina senza chemioterapia è impensabile, ma essa, sostiene con veemenza Wise, è oggi in parte fuori controllo: circa i procedimenti con i quali si verifica l’efficacia del nuovo farmaco; le indicazioni; la durata della cura; i problemi etici ad essa connessi. Sono informati i pazienti del modesto vantaggio della cura in (purtroppo) molti casi? E sugli effetti collaterali, che talora possono essere più pesanti della malattia? O, in molti casi, non sono piuttosto illusi? Per ridurre i costi e trovare più facilmente persone disposte a farsi curare con medicamenti in corso di studio, gli esami di prova su vasta scala sono ora condotti prevalentemente in Paesi come il Brasile o l’India, con costi ridotti ma con molti dubbi circa la disciplina della raccolta e dell’analisi dei risultati.

L’associazione degli oncologi inglesi ammette che spesso nuove chemioterapie vengono annunciate nei giornali in termini iperbolici e sostanzialmente falsi. Ammette il conflitto d’interesse, latente o manifesto, fra vantaggi finanziari, non solo per l’industria, ma anche per medici, e la terapia ottimale. Mettono in rilievo, a ragione, i miglioramenti nella cura dei carcinomi del seno, dell’intestino, e del polmone, col trattamento sistemico di cui la chemioterapia è parte. Ammettono poi la necessità che gli esami (spesso costosissimi e complicati) per l’ammissione dei medicamenti dovrebbero essere molto più severi, con una valutazione neutrale e rigorosamente scientifica dei risultati. La chemioterapia ha lo stesso sbilancio fra vantaggi e rischi di molte procedure chirurgiche e quindi, come per le operazioni, sarebbe opportuna non solo l’informazione dettagliata, ma anche il consenso scritto del paziente con riferimento ai rischi (anche di morte, specie all’inizio della cura, cfr. Lancet Oncology 17, 1203-1216,2016) e alla severità di effetti collaterali. Noi, dice Wise con molta saggezza, pretendiamo troppo dalla vita e dalla medicina. La chemioterapia dovrebbe essere raccomandata solo ai casi in cui è provata l’efficacia: è una questione non solo curativa ma di profonda etica medica. La maggior responsabilità è dell’oncologo, che deve informare il paziente e i suoi familiari di tutti gli aspetti di una terapia spesso problematica e incerta. Wise e gli altri non indicano come la chemioterapia dovrebbe essere in pratica controllata, se è vero che i controlli attuali sono inefficaci. È un problema medico, etico e politico di primaria importanza.

Arnaldo Benini
16 dicembre 2016
www.ilsole24ore.com/art/cultura/2016-12-16/la-verita-vi-prego-chemio212220.shtml...
wheaton80
00mercoledì 16 dicembre 2020 18:38
Sentenza clamorosa ▷ Metodo Di Bella ha guarito tumore su cui medicina ufficiale ha fallito



Una svolta dai tratti storici da qualche giorno ha acceso i riflettori sul Metodo Di Bella e le controverse vicende note alle cronache. "Con sentenza in data 23.11.2020 il Tribunale di Catanzaro", si legge sul sito ufficiale metododibella.org, "ha riconosciuto il diritto di un paziente del Dott. DiBella, malato di tumore al pancreas, ad ottenere la somministrazione gratuita dei farmaci da parte dell'ASL perché unica cura in grado di portare sul paziente un miglioramento della patologia tumorale, non altrimenti realizzabile con i farmaci della medicina ufficiale. Il paziente si chiama Aldo Bencivenni, uomo di Catanzaro che nel 2017 ha scoperto il dramma della malattia. Poco hanno potuto rimediare i vari cicli di chemio ai quali si è sottoposto. Poi il signor Aldo si è affidato, quasi come ultimo disperato tentativo, al Metodo Di Bella, che ha portato a risultati ben più positivi, certificati dallo stesso Prof. Di Bella:"Le ultime risonanze magnetiche non registrano il tumore". Queste le parole del medico intervenuto in diretta insieme all'avvocato Gianluca Ottaviano e al paziente Aldo Bencivenni, ai microfoni di Ilario Di Giovambattista e Stefano Raucci. Ecco il loro contributo.

Prof. Di Bella:"Qui la scomparsa del tumore è certificata... Il tumore al pancreas rappresenta una delle maggiori cause di decessi al mondo. Questo paziente è tre anni che fa la cura, inizata nel 2017. Nel libro "La Scelta Antitumore" i principi attivi, le molecole che hanno consentito il recupero e la guarigione, sono aspetti fondamentali in questo caso. Qua la guarigione e l'assenza di tumori è certificata. Nel libro è anche documentato che la sperimentazione non ha legittimità, secondo la giurisprudenza internazionale. Di sentenze come questa ce ne sono un centinaio, già pubblicate in un altro libro. Ma non solo alle persone non hanno dato la terapia, li hanno anche condannati a pagare spese processuali e consulenze".

Avv. Ottaviano: "Per la letteratura ufficiale questo tumore non offriva chance di sopravvivenza... Il signor Aldo non è in condizioni economiche tali da poter sostenere gli elevatissimi costi della terapia. Quindi con un ricorso di urgenza abbiamo chiesto l'erogazione del Metodo Di Bella, con costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Purtroppo, tutti i provvedimenti dei vari giudici italiani intervenuti fino al 2011, sono stati contraddetti da una Cassazione graniticamente contraria. Sostanzialmente il giudice ha dichiarato infondato il principio della verosimile fondatezza della domanda. Il giudice ha scritto che "l'effetto benefico che la terapia alternativa produce nel caso del ricorrente non è di per sé sufficiente per giungere a un giudizio di fondatezza della pretesa". Questo è l'assunto del Tribunale. Quindi se una cura fa bene solo a te, non ti spetta di essere assistito dallo Stato. Ma è un'ordinanza del tutto scollata dal dettato costituzionale. Noi stiamo chiedendo che il singolo soggetto venga tutelato. Abbiamo dimostrato il miglioramento graduale fino alla remissione, che poi è stata certificata dagli esami. Si trattava di un quarto stadio, che per la letteratura ufficiale non offre chance di sopravvivenza. Nel caso di specie la Terapia ha portato l'effetto benefico".

Il paziente Aldo Bencivenni:"Ormai faccio la terapia Di Bella a vita. Io ero contrario a fare la chemioterapia, però poi la pressione della famiglia mi ha fatto desistere. Anche se non ero convinto della chemio, perché in testa avevo sempre il Metodo Di Bella. Già nel '95 mi aveva colpito, quando seguii tutto l'iter in televisione. Quando facevo la chemio stavo malissimo, non era una cosa da tirare avanti. Già al pensiero stavo malissimo. E lasciando la chemio mi dissero 'guardi se lasci la chemio tra 6 mesi non c'è più nulla da fare'. Poi ho chiamato il dottor Di Bella e sono stato a Bologna. Il dottore Di Bella mi ordina la cura. Da quel momento ho iniziato subito a sentirmi meglio. Ho continuato e continuo ancora, ormai la faccio a vita".
wheaton80
00martedì 12 luglio 2022 16:16
Il ricercatore italiano Ercole Cavalieri scopre le sostanze anti-cancro

Si chiamano resveratrolo e N-acetilcisteina le due sostanze che possono prevenire l’insorgenza di diverse forme di cancro. Lo ha scoperto il professor Ercole Cavalieri, ricercatore di fama internazionale, originario di Campagnola, dove ha famigliari e amici, ma negli USA dal 1968. Cavalieri ha condotto le sue ricerche all’University of Nebraska Medical Center, dove lavora dal 1971.

Professor Cavalieri, le sue ricerche hanno portato alla conclusione che i tumori più diffusi (al seno, alla prostata, il linfoma non-Hodgkin, ecc...) sono innescati da un’alterazione del metabolismo degli estrogeni. Può spiegarci oggi come funziona questo meccanismo perverso?
Il corpo umano ha tantissime molecole e macromolecole, come il DNA (la catena genetica contenuta in ogni cellula), l'RNA e le proteine. Dal punto di vista chimico moltissime molecole sono alifatiche e eteroaromatiche. Invece sono soltanto due le molecole aromatiche, che al loro interno contengono un anello benzenico: gli ormoni estrogeni e la dopamina, un neurotrasmettitore molto importante per il funzionamento del nostro cervello. Io e la dottoressa Eleanor Rogan, che collabora con me da 35 anni, abbiamo scoperto che gli estrogeni, molto utili all’organismo, possono diventare cangerogeni se perdono il bilanciamento nel loro metabolismo. In questo caso il metabolismo va verso un’ossidazione più spinta (stress ossidativo) e produce dei metaboliti chiamati catecoli-chinoni, degli estrogeni in quantità abbondante. Quando se ne formano troppi, questi catecoli-chinoni reagiscono con il nostro DNA e c’è la possibilità che inneschino il meccanismo del cancro. I tumori più diffusi nascono così: dopo decenni di ricerche condotte da me e da Eleanor Rogan, oggi ne abbiamo la certezza scientifica.

Solo alcuni tumori?
Molti tumori. Il cancro al seno, alla prostata, il linfoma non-Hodgkin e altri ancora. Non è ancora dimostrato invece, che questo meccanismo sia alla base di tutti i tipi di tumori. Gli studi sono ancora in corso.

Come siete arrivati a queste conclusioni?
Le nostre analisi in vitro hanno dimostrato che i chinoni degli estrogeni reagiscono con specifiche posizioni di due basi del nostro DNA, la guanina e l’adenina. Poi abbiamo visto ripetutamente che nelle donne a rischio di cancro al seno la quantità di questi addotti, cioè dei legami fra i metaboliti degli estrogeni e le basi del DNA, aumenta in modo impressionante.

E cosa succede?
Quando questi addotti si formano, si staccano dal DNA. La base legata chimicamente col metabolita salta fuori e lascia nel DNA un buco che si chiama sito apurinico. Il problema si verifica soprattutto con l’adenina, che “salta fuori” istantaneamente dalla catena del DNA. Il corpo umano attiva immediatamente i meccanismi di riparazione del DNA dove si è creato il buco, ma nel corso di questi “lavori” possono avvenire degli errori, proprio come succede in qualsiasi produzione di serie. Il più delle volte questi errori non hanno conseguenze, sono ”silenti“, ma una piccola parte può provocare mutazioni e quindi attivare il meccanismo del cancro. Tenga conto che in certi momenti, quando il metabolismo degli estrogeni è squilibrato, avvengono milioni e milioni di riparazioni al secondo. Di conseguenza per ridurre le riparazioni bisogna ridurre gli addotti. E’ questa la prima tappa del cancro su cui bisogna intervenire con la prevenzione. E se si blocca la prima tappa, è ovvio che non ci saranno neppure le successive. E’ un concetto base di cui siamo certi, senza ombra di dubbio.

Lei ha già parlato dell’efficacia di due sostanze preventive, la N-acetilcisteina e il resveratrolo. Ci può spiegare come funzionano?
I fattori ambientali, gli stili di vita, l’inquinamento, l’età stessa dell’individuo possono accelerare lo sbilanciamento del metabolismo degli estrogeni. E confermo che abbiamo trovato due antiossidanti favolosi, direi magici, capaci di prevenire lo stress da ossidazione. Oggi tutti parlano di antiossidanti, ma nessuno è consapevole dei loro veri effetti. Noi invece sappiamo esattamente in quale modo agiscono sugli estrogeni.

Parliamo della N-acetilcisteina.
Si tratta del prodotto acetilato di un amminoacido che si chiama cisteina. E’ uno dei venti amminoacidi che troviamo nelle proteine di tutti gli esseri viventi. Per essere più chiari: quando mangiamo, le proteine vanno a scindersi in amminoacidi.

Perchè è così importante?
La Natura è veramente straordinaria. Ogni cellula del nostro corpo contiene un antiossidante naturale che si chiama glutatione, importantissimo perchè la protegge dall’ossidazione. Se la cellula fosse di ferro, potremmo dire che il glutatione è un antiruggine naturale molto potente. Questa molecola è formata da tre amminoacidi: glicina, acido glutammico e cisteina. Ora, nella nostra alimentazione, in qualunque cibo, troviamo sempre in abbondanza glicina e acido glutammico. Invece la cisteina si trova in maniera più selettiva, e anche con abitudini alimentari molto sane e controllate rischiamo di non averne a sufficienza nel nostro organismo. Inoltre si ossida molto rapidamente. Ma senza cisteina non si può formare il glutatione, cioè l’antiruggine delle cellule. Questo è il punto. Di conseguenza, bisogna assumere N-acetilcisteina per essere sicuri che le nostre cellule siano sempre piene di glutatione. E non è soltanto questa la ragione: la N-acetilcisteina reagisce direttamente con i chinoni degli estrogeni, che di conseguenza non si legano più alle basi del DNA e non provocano i danni di cui abbiamo parlato, danni all’origine dei tumori più diffusi. Infine anche il glutatione interagisce direttamente con i chinoni. L’effetto della N-acetilcisteina è duplice: da un lato sintetizza il glutatione per la protezione ossidativa delle cellule, dall’altro può interagire direttamente con i chinoni. Infine è capace di ridurre i semichinoni, altro prodotto dell’ossidazione degli estrogeni, evitando che si trasformino in chinoni dannosi.

E il resveratrolo?
Oltre a ridurre i semichinoni come la N-acetilcisteina, il resveratrolo fa due cose meravigliose: la prima è la capacità di indurre un enzima protettivo della cellula che si chiama chinone-reduttasi ed è importantissimo. Per fare un esempio, la ragione per cui si raccomanda di mangiare cavoli e broccoli è che questi ortaggi hanno composti che attivano l’enzima chinone-reduttasi. Il secondo effetto è la capacità di tenere sotto controllo la formazione dell’enzima citocromo 1B1.

Cosa vuole dire?
Provo a spiegarmi nel modo più semplice possibile. Il citocromo 1B1 è ultraimportante per il nostro organismo, in particolare per la formazione del 4-catecolo, ma se agisce con troppa intensità, over-express, diventa disastroso: può generare un chinone dannoso, che si chiama 3,4-catecolchinone ed è l’agente che contribuisce per il 97% all’attivazione del meccanismo del cancro. Il resveratrolo è capace di modulare il citocromo 1B1 in modo che produca quantità di catecolo, ma senza degenerare.

Esistono altre sostanze “magiche” come queste?
Sì, ce ne sono altre ma è troppo presto per parlarne: le ricerche sono in corso. Comunque resveratrolo e N-acetilcisteina coprono tutte le possibilità della prevenzione. Dovremmo metterli nei cereali e nello yogurt, come succede per le vitamine. E col tempo succederà, ne sono convinto. Però per assumere una quantità sufficiente di resveratrolo bisogna prendere le pastiglie.

Perché?
Il resveratrolo è presente negli acini dell’uva e in alcune piante. Una bottiglia di vino rosso ne contiene al massimo 4-5 milligrammi mentre il fabbisogno giornaliero è di 250-300 milligrammi al giorno, vale a dire due pastiglie con almeno 125 milligrammi di resveratrolo per una prevenzione efficace. Inoltre bisogna produrlo sinteticamente, altrimenti sarebbe necessaria una quantità enorme di uva. Inoltre quello sintetico è purissimo, al 98%. Per la N-acetilcisteina, un’alimentazione sana potrebbe assicurarne una quantità sufficiente all’organismo, ma se non vi è questa certezza è meglio assumerla per bocca.

E le controindicazioni?
Non ce ne sono. Il resveratrolo diventa tossico solo con quantità enormi, ma la dose consigliata da noi è piccola.

E’ difficile produrre il resveratrolo sintetico?
No, è facilissimo. In Italia non è ancora molto popolare, inoltre gli integratori in commercio ne contengono per lo più una quantità marginale, assolutamente insufficiente. Però qualcosa si muove, la gente comincia a chiederlo nelle farmacie. E devo dire che dopo la vostra intervista ho ricevuto una grande quantità di richieste. Mi interpellano molte persone che purtroppo hanno un congiunto malato di cancro: colgo l’occasione per ripetere che resveratrolo e N-acetilcisteina hanno un’efficacia scientificamente accertata per la prevenzione, non per la cura dei tumori. Al massimo potrebbero rallentare la malattia, però non guariscono il cancro conclamato. E’ la prevenzione la vera cura del cancro. Mi sento di aggiungere, invece, che possono prevenire anche le malattie degenerative del cervello: morbo di Parkinson, Alzheimer, Sla.

Ne siete certi?
Abbiamo dati sufficienti per sostenere che il morbo di Parkinson viene attivato dalla dopamina in un ambiente leggermente acido, con pH 5,5-6. In queste condizioni può ossidarsi a chinone e quindi legarsi al DNA, esattamente come fanno i metabiliti fuori controllo degli estrogeni. Il revesratrolo e la N-acetilcisteina sono fra le poche sostanze benefiche che riescono a superare la barriera encefalica (blood brain barrier). Perciò quando proteggiamo il corpo dal cancro con queste sostanze, preveniamo importanti malattie del cervello. Proprio di recente, le ricerche di altri scienziati hanno accertato che alcune zone del cervello dove viene prodotta la dopamina hanno un pH di 5,5 e sono in condizioni anormali. La scoperta di questi dati è per me una soddisfazione grandissima.

Professor Cavalieri, lei è in grado di produrre il resveratrolo sintetico?
Certamente. Abbiamo noi il brevetto della miscela di resveratrolo e N-acetilcisteina, e fra poco riusciremo a darla a tutti. Mi auguro veramente che si creino le condizioni per distribuirla direttamente in Europa, e l’ideale sarebbe creare un centro di distribuzione in Italia.

Pierluigi Ghiggini
28 aprile 2011
www.predazzoblog.it/il-ricercatore-italiano-ercole-cavalieri-scopre-le-sostanze-anti...

Nota Wheaton80
Qui alcuni consigli riguardo le sostanze citate: www.tankerenemy.com/2022/06/come-ripulire-lorganismo-dalle.html#.Ys1...
wheaton80
00sabato 6 agosto 2022 10:39
Tumori: questo integratore in polvere ridurrebbe del 60% il rischio di sviluppare il cancro gastrointestinale ereditario

In uno studio condotto su persone ad alto rischio di cancro ereditario è stato dimostrato un importante effetto preventivo dell’amido resistente. L’amido resistente si trova in un’ampia varietà di alimenti come avena, cereali per la colazione, pasta o riso cotti e raffreddati, piselli e fagioli e banane leggermente verdi. La ricerca ha rivelato che una dose regolare di amido resistente, noto anche come fibra fermentabile, assunta per una media di due anni, non ha influenzato i tumori dell’intestino ma ha ridotto di oltre la metà i tumori in altre parti del corpo. Questo effetto è stato particolarmente evidente per i tumori del tratto gastrointestinale superiore, inclusi i tumori esofagei, gastrici, delle vie biliari, del pancreas e del duodeno. Lo studio, noto come CAPP2, ha coinvolto quasi 1.000 pazienti con sindrome di Lynch da tutto il mondo. Inoltre, l’effetto sorprendente è durato per ben 10 anni dopo aver interrotto l’assunzione dell’integratore. I ricercatori hanno affermato:“Abbiamo scoperto che l’amido resistente riduce una serie di tumori di oltre il 60%. L’effetto era più evidente nella parte superiore dell’intestino. Questo è importante poiché i tumori del tratto gastrointestinale superiore sono difficili da diagnosticare e spesso non vengono rilevati precocemente”.

Lo studio
La ricerca è stata condotta dall’Università di Newcastle e Leeds e ha coinvolto circa 1.000 pazienti affetti da sindrome di Lynch, che aumenta il rischio di sviluppare un cancro. Tutti i partecipanti, tra il 1999 e il 2005, sono stati divisi in 3 gruppi differenti: uno ha preso l’amido resistente in polvere ogni giorno per due anni, un altro l’aspirina e il terzo un placebo. Alla fine del trattamento, i ricercatori hanno notato che non vi era alcuna differenza tra i 3 gruppi, ma per una migliore analisi il team progettò un ulteriore follow-up a 10 anni. Effettivamente, dopo 10 anni, coloro che avevano assunto una dose regolare di amido resistente hanno ridotto del 60% il rischio di sviluppare tumori, in particolare quelli del tratto gastrointestinale superiore. Secondo i dati riportati, infatti, nel gruppo trattato con l’amido resistente sono stati registrati 5 casi di tumore del tratto gastrointestinale superiore, mentre in quello trattato con il placebo 21 casi, ossia più del quadruplo. L’amido resistente può essere assunto come integratore in polvere, e la dose utilizzata nella ricerca equivale a mangiare una banana al giorno prima che diventi troppo matura e morbida. L’amido resistente è un tipo di carboidrato che non viene digerito nell’intestino tenue, ma fermenta nell’intestino crasso, nutrendo batteri intestinali buoni; agisce in effetti come la fibra alimentare nel sistema digestivo. Questo tipo di amido ha diversi benefici per la salute e meno calorie rispetto all’amido normale. Gli scienziati ritengono che l’amido resistente possa ridurre lo sviluppo del cancro modificando il metabolismo batterico degli acidi biliari e riducendo quei tipi di acidi biliari che possono danneggiare il DNA e alla fine causare la malattia.

Fonte: aacrjournals.org/cancerpreventionresearch/article/doi/10.1158/1940-6207.CAPR-22-0044/707189/Cancer-Prevention-with-Resistant-Starch-...

Marcella La Cioppa
06 agosto 2022
www.greenme.it/salute-e-alimentazione/salute/tumori-integratore-alimentare-riduce-rischio-cancro-ere...
wheaton80
00sabato 27 gennaio 2024 19:33
Scandalo ad Harvard: ricerche sul cancro manipolate. Milioni di dollari e carriere costruite su scoperte scientifiche falsificate

Il mondo accademico è scosso da uno scandalo di dimensioni considerevoli, poiché ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute, affiliato dell’Università di Harvard, sono stati accusati di falsificare risultati di studi sulla ricerca sul cancro. Sei studi sono stati ritirati e dozzine di altri corretti, secondo quanto dichiarato dall’istituto, dopo che uno scienziato britannico ha scoperto che gli autori avevano manipolato dati “photoshoppando” immagini di campioni cellulari e risultati dei test. Il Dana-Farber Cancer Institute ha dichiarato in una nota inviata alla CNN lunedì che sta attualmente rivedendo 50 articoli di ricerca, tra cui quelli di quattro dei suoi scienziati di punta, tra cui il CEO dell’istituto, la dottoressa Laurie Glimcher, e il direttore operativo, il dottor William Hahn. Sei manoscritti sono già in corso di ritiro, 31 richiedono correzioni, e uno è ancora sotto esame per un presunto errore, secondo quanto dichiarato da un portavoce del Dana-Farber.

Il biologo molecolare britannico Sholto David è stato il primo a scoprire le falsificazioni, riportandole dettagliatamente in un post sul suo blog questo mese. David ha rivelato che le immagini utilizzate nei documenti erano state allungate, modificate o addirittura copiate e incollate per manipolare i risultati dei test. In un caso eclatante, una foto di quattro topi da laboratorio, presumibilmente scattata il primo giorno di un progetto di ricerca, è stata presentata come se fosse stata scattata il 16° giorno, cercando di falsificare il successo di un trattamento contro i tumori.

forbetterscience.com/2024/01/02/dana-farberications-at-harvard-uni...

Il dottor Hahn, uno degli scienziati coinvolti, è accusato di aver falsificato i risultati di test ‘Western Blot’, utilizzati per individuare specifiche proteine associate al cancro, alle malattie autoimmuni e ai disturbi da prioni. Il Dana-Farber ha risposto alle accuse, sostenendo che alcune delle informazioni citate da David erano state generate in laboratori esterni e che le “discrepanze nelle immagini” possono talvolta essere erroneamente interpretate come falsificazioni deliberate. Tuttavia, il portavoce non ha specificato se ciò fosse il caso per le “discrepanze” evidenziate da David. “Miliardi di dollari sono stati bruciati per questa scienza spazzatura cancerosa, ma ha fatto molte carriere accademiche, alcune sono diventate molto ricche, e intere dinastie si sono stabilite a Dana-Farber”, ha scritto David nel post sul blog.

Questa situazione critica si verifica in un momento già difficile per Harvard, in seguito allo scandalo di plagio che ha coinvolto il Presidente dell’università, Claudine Gay, accusata di oltre 50 casi di furto accademico, incluso nella sua tesi di dottorato. Nonostante un’indagine interna che ha scagionato Gay da “falsificazione della ricerca” a dicembre, la controversia ha portato alle dimissioni della Presidente, la più breve nella storia dei 388 anni di Harvard. Lo scandalo nella ricerca sul cancro mette ulteriormente in discussione l’integrità della ricerca scientifica e solleva dubbi sulla revisione dei documenti accademici. Rappresenta anche una dura sfida per il prestigioso Dana-Farber Cancer Institute e l’Università di Harvard, che dovrà affrontare le conseguenze di questa crisi, che coinvolge non solo la reputazione accademica, ma anche la fiducia del pubblico nella comunità scientifica.

Davide Donateo
25 gennaio 2024
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