Caro yoghurt,
Difetti....
'vengono chiamati "diversita" in psicologia...ahh non lo sapevo...'
Cioè, non è che vengono chiamati diversità in psicologia, e che generalmente, non si può andare da una persona e dirgli 'allora, tu hai questo difetto, poi questo, poi questo, e...'. capisci anche tu che a quel punto uno prende la porta e se ne và, buonanotte arrivederci.
Intanto, come tu ben sai, ogni disciplina è sempre molto vasta e racchiude in sè sempre molte scuole di pensiero, per cui ognuna di esse ha il suo modo particolare di verede e gestire le varie situazioni, non si può generalizzare.
Diciamo che gli ultimi studi di alcune scuole di pensiero appunto, non tutte, quelle che seguo io sì, tendono a prevedere il rafforzamento dei lati 'positivi' della persona, senza battere continuamente sul chiodo dei sui 'disagi', perchè così diventa controproducente.
Poi cos'è un 'difetto'? e' un disagio, qualcosa che non ci fà sentire bene con noi stessi e o con gli altri, o, in casi più gravi, qualcosa che può diventare lesivo per la società.
Sai, in realtà non c'è un limite in questo...è sempre una questione molto personale, la persona và vista in tutta la sua complessità , in tutta la sua struttura e nelle sue interazioni col prossimo.
Comunque i 'difetti'sono più che altro la conseguenza dei meccanismi di difesa, o degli incidenti di percorso, o deffaillances, o empasse, chiamale come vuoi, che una persona ha incontrato nella propria vita (spesso nell'infanzia).
Questi meccanismi di difesa vanno bene se usati nei momenti di necessità, ma diventano 'difetti' se usati sempre, anche quando non ce n'è bisogno, ecco che allora assistiamo, a vari livelli, a, come dicevi tu, egocentrismo, egoismo, ottusità, narcisismo, ecc...ecc...
Esempio: se una persona convive con un 'sano egoismo', questo va bene, questo è necessario per lui, ma se questo egoismo lo viene a caratterizzare come persona, diventa cioè un lato così determinante per lui, allora si dovrà lavorare su questo, egli lo dovrà prima consapevolizzare, ma portarlo a fare ciò non è certo facile, glielo devi fare capire non dicendoglielo direttamente, non sò se mi sono spiegata, ad esempio 'riflettendo' i suoi comportamenti,ecc....
'Mmmm e allora come si fa a distinguere un lato negativo da uno positivo?.....'
In realtà devi avere davanti la persona, è chiaro, noi qui al forum di faceva questo un pò per gioco, mi sembra chiaro, ma io l'ho specificati all'inizio, altrimenti si comincia a fare psicologia da bar.
'Se io parlo di diversita come faccio a rendere evidente che un determinato atteggiamento mentale e un determinato comportamento possono essere ritenuti "pericolosi" o "sbagliati" o "devitati" etc etc etc....l´arroganza e una "diversita"?....e l´egocentrismo?....e l´egoismo?....o l´ottusita?.....'
Infatti caro Yoghurt non è un compito facile, dipende chi hai davanti e quale caratteristiche ha, non puoi gestire tutti allo stesso modo, ci sarà quello che andrà preso così, quell'altro che andrà 'gestito' così, ecc...
Sicuramenti non glieli renderò evidenti con l'atteggiamento V.I.S.S.I.C. (cioè con la Valutazione, con l'Inquisizione o interrogatorio, con il suggerimento (tipo: se io fossi in te farei...mai!!!!!), con l'Interpretazione (cioè tu mi dici così e allora io penso che tu sia...mai!!!!), con il Consiglio da buon padre di famiglia, maiii!!.
Siccome queste cose non sono altro che difese, difese talvolta portate all'eccesso che hanno coinvolto vari lati della personalità, bisognerà accogliere la persona, instaurare un rapporto di rispettoe fiducia, EMPATIA (entrare nel suo mondo ma senza identificarcisi).
'Cioe sempre essere teneri non rischia di "rassicurare" una persona piuttosto che renderla consapevole di determinati "errori" nella sua personalita?....
Infatti non penso che bisogna essere troppo teneri, ma accoglienti sì e decisi quando è il momento se la persona che hai davanti ti vuole raggirarae, cioè ti vuole portare dove vuole.
'Pero visto che mi hai replicato abbastanza seccamente vorrei capire un po come funziona il sistema.....e poi se una persona chiede di essere analizzata e quindi autorizza chi dovra fare l´analisi a descrivere tutti suoi i lati della personalita....prima o poi i difetti verranno fuori.....e che fa questa persona se la prende con chi ha fatto l´analisi dopo averlo autorizzato lui stesso?.....
Se hai pensato che abbia replicato seccamente, non l'ho fatto apposta, credimi, alle volte dò l'impressione di essere secca, ma ci stò lavorando sù.
Se uno è bravo, le cose che non vanno di chi ha davanti le vede anche subito (anche attraverso il linguaggio non verbale).
Può capitare che uno se la prenda, ma non è sempre così, e poi penso che se una persona vada in terapia abbia già una sana vogllia di mettersi in gioco, e ci va perchè ha dei disagi, e poi in parte è sua la responsabilità della scelta che ha fatto, non parlo di casi garvi, quella è altra storia...
ciao
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