Cosa nasconde la cocacola
Coca-Cosa?
Il ruolo nel Nuovo Ordine Mondiale della The Coca-Cola Company
Abbiamo parlato della forza del “quinto potere” nel Nuovo Ordine Mondiale. Di come questo potere sia esercitato da lobbies e dalle multinazionali. E di quanto tutto questo si ripercuota sulla vita di ognuno di noi.
Ma allora: come si comporta una corporation?
Quali oscuri meccanismi si celano dietro ad un distributore di bibite?
Risponderemo considerando l’esempio della multinazionale per eccellenza. Un marchio familiare, con cui tutti siamo cresciuti. La “The Coca-Cola Company”.
Sin dall’invenzione della Coca-cola, le campagne pubblicitarie sono state possenti. La sua immagine ha accompagnato la storia degli Stati Uniti d’America nelle guerre, nelle crisi e nella Globalizzazione, sino a diventare, nel secondo dopoguerra, il simbolo di una nazione, di una cultura intera. Quella del sogno americano, liberale e capitalista, colonizzando i cinque continenti molto più velocemente di quanto avrebbe fatto qualunque arma. La coca cola viene presentata di volta in volta come l’innovazione, la moda, lo sport, la tradizione; per fare un esempio, è il 1931 quando il creativo Haddon Sundblond inventa il Babbo Natale della Coca-Cola. Vecchio, rosso (per la prima volta) e grasso fa il giro del mondo e globalizza definitivamente il Natale consumistico.
Ma cos’è questa bibita che centinaia di milioni di persone bevono ogni giorno come fosse acqua? Un farmaco. Nasce nel 1886 nel laboratorio del dottor Pemberton come farmaco antidepressivo e contro il mal di testa. Gli ingredienti? Anidride carbonica, caffeina, zuccheri, acidi vari e… aromi naturali… cioè, il motivo del nome: noce di cola ed estratti di pianta di coca (da cui si ricava la più celebre cocaina). Nel 1903 la cocaina è ufficialmente rimossa dalla formula. V’è tuttavia un ingrediente che l’azienda si riserva tuttora di tenere segreto.
Ma i misteri non sono pochi nella storia dell’azienda. Ve n’è uno che lega la Coca-cola al regime nazista. Avere buoni rapporti con il governo di un regime totalitario, come quello di Hitler, che accompagna i cittadini dalla nascita alla morte, rappresenta un grande affare per una multinazionale, perché significa avere un mercato pari a tutta la popolazione. E’ una grande perdita per l’azienda, quando gli Stati Uniti entrano in guerra. Il simbolo dell’occidente non era più vendibile in Germania. E’ così che nasce la coca-cola bionda: la FANTA!
Interessante, ma.. è solo questo la Coca-cola? Oppure è anche una multinazionale che dal 1994 al 2007 si è resa colpevole (scaricando le colpe sulle ditte d’imbottigliamento) dell’assassinio di decine di dirigenti del sindacato colombiano del Sinaltrainal. In India, intanto, la multinazionale sta monopolizzando le risorse idriche (per produrre un litro di coca ne occorrono nove di acqua), sottraendo e inquinando le acque ai cittadini di intere regioni, dove tuttavia la coca cola è spruzzata sulle piantagioni perché considerata un pesticida economiche.
Risultano chiari i paradossi che circondano la bibita più bevuta nel mondo. Si tratta solo di una azienda che opera nel difficile contesto capitalistico, oppure interessi economici, rapporti con la politica, scelte ideologiche e violazione dei diritti umani sono strettamente collegati tra loro.
Alla ricerca del lettore l’onere di rispondere alla domanda. L’importante è continuare a sollevare problemi e spunti di riflessione, affinché la vivacità intellettuale sovrasti la tentazione di rilassarsi nella rassegnazione propria di chi preferisce non sapere.
Resta comunque difficile da spiegare perché il simbolo della Coca-cola nasconda un messaggio subliminale inquietante. Qualunque arabo vi spiegherà che, guardando la scritta in corsivo allo specchio, si legge distintamente (cfr immagine) “la mohammad, la macca” (NO MAOMETTO, NO MECCA). Curioso, se si pensa ad un certo carteggio tra un certo Albert Pike ed il nostro Giuseppe Mazzini.. ma no, certe cose è meglio non saperle.
Mauro Piccinini
fonte:
bianconiglio2004.spaces.live.com/default.aspx
[Modificato da debby83x 27/06/2008 14:22]
"fin dove potremo spingerci, chiedete? Userò un termine greco: criptocrazia. Alcuni pagliacci li si metterà in primo piano a fare i presidenti, i ministri, i capi di governo, e saranno più che contenti di prestare le loro facce e mettere a disposizione le loro teste di legno in cambio di un pugno di previlegi e qualche crosta gettata in pasto alla loro vanità. Ma chi comandi davvero non si saprà mai. Badate, non perchè il vero potere sarà occulto ma perchè, al contrario, sarà sotto gli occhi di tutti. E, come tutte le cose evidenti, non si vedrà. Se ne sospetterà, si, l'esistenza, come il movimento della banderuola presuppone il vento. Ma non si vede il vento, né si sa dove esca né perché. Questo comando non sarà mai scalzato o abbattuto perché non si saprebbe a chi sparare. Quand'anche qualcuno, per avventura, se ne accorgesse, non verrebbe creduto. In ogni caso, non potrebbe farci nulla. Il mondo che verrà non sarà più governato ma, diciamo cosi, guidato". (Immortale Odium, Rino Cammilleri)