No World Order. Migliaia di vaccini ritirati

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wheaton80
00venerdì 9 maggio 2014 01:56
Vaccini e autismo. Storia di Flavia e di una mamma coraggio

San Severo – “‘RAGGWUPPA pev cinque e disponi in tabella‘. Fulvia legge il testo dell’esercizio di matematica. Per oggi è la seconda cosa che non ha prezzo.” In questa prima battuta c’è la storia della mamma di Fulvia, 13 anni, bimba affetta da autismo con esordio tardivo all’età di 2 anni. Lei si chiama Mariella Di Monte. Nel lavoro Direttore amministrativo dell’Ufficio del Giudice di Pace di un comune di Capitanata. Nella vita mamma impegnata insieme all’”Associazione nazionale genitori di soggetti autistici” (Angsa) nella lotta ad alcuni disturbi del neurosviluppo, come l’autismo, sulle cui cause si conosce poco o nulla. “Era nata sana e lo è rimasta fino a circa due anni – racconta Mariella in una intervista rilasciata a Stato – il suo autismo ha esordito, in maniera repentina e drammatica, come reazione al vaccino trivalente [1]. Tre giorni di febbre altissima, che per alcune ore ha superato i 40.5°. Poi non si reggeva più in piedi. La mettevamo a terra e ricadeva sul sederino. Non riusciva più a reggere il biberon, non ci guardava più, non parlava più. Abbiamo sospettato fin da subito una reazione avversa, venendo però commiserati, ove non derisi, dalle decine e decine di pseudo-specialisti che negli anni ci hanno rubato soldi e speranze.”

Voi genitori, siete stati messi al corrente di eventuali e potenziali effetti della vaccinazione trivalente?
Non ci sono state fornite indicazioni di alcun genere sugli effetti collaterali del vaccino trivalente. Non siamo stati nemmeno informati sul fatto che fosse facoltativo, in quanto è stato inoculato in unica seduta insieme a quelli obbligatori. Ovviamente, nessuno è disposto ad ammettere che l’autismo sia causato da un vaccino, ma molte famiglie hanno intentato causa per risarcimento danni e sono arrivate, anche in Italia, le prime sentenze di accoglimento. In relazione all’autismo, si continua a ‘menare il can per l’aia‘ con la storia di qualche variazione genetica, anche se non si capisce quale sarebbe. I medici ai quali, nel corso degli anni, abbiamo esposto i nostri dubbi, vista l’insorgenza dei sintomi immediatamente a ridosso della somministrazione del trivalente, hanno sempre detto che si trattava di una pura casualità. Le cose hanno cominciato a girare quando abbiamo contattato il dottor Montinari [2] e cominciato la dieta senza glutine e senza caseina. Abbiamo fatto analisi specifiche, dagli anticorpi del morbillo alla tipizzazione delle immunoglobuline e si è visto che c’era più di qualcosa che non quadrava. Ora stiamo decidendo se cominciare l’iter per il risarcimento dei danni”.

La ricerca disperatissima di una cura – “Abbiamo provato di tutto. Fulvia lentamente ha ricominciato a fissare lo sguardo, ad usare l’indice per chiedere qualcosa. La prima parola intellegibile, ad otto anni passati, è stata ‘Pinguì’. Non ‘mamma’ e nemmeno ‘papà’. Eppure non ci siamo mai fermati. La maggior parte dei progressi li ha compiuti perché noi genitori abbiamo creduto che potesse farli. Le ho tolto il pannolino a tre anni. Sembrava impossibile”.

I primi miglioramenti - “Ho rifiutato di insegnarle a comunicare con i Pecs. Credevo che potesse imparare a parlare, prima o poi. E’ avvenuto. Abbiamo fatto terapia cognitivo-comportamentale, spendendo una quantità di soldi inimmaginabile. A qualcosina è servita, ma pochissimo in relazione ai costi sostenuti ed allo sforzo di modificare le modalità di relazione di una intera famiglia, in cui c’è anche un figlio neurotipico di appena due anni più grande, bisognoso comunque di presenza ed attenzioni genitoriali. Non abbiamo mai pensato di aver trovato la verità”.

Una nuova cura che sembra funzionare – “Un anno fa l’inizio della terapia chelante e, finalmente, le cose hanno cominciato a muoversi davvero. Neppure adesso, però, crediamo di aver in tasca nessuna verità. L’unica cosa che mi sento di dire ai genitori nella nostra situazione è: non fermatevi”. “In materia di autismo non c’è alcuna verità precostituita e, soprattutto, non è assolutamente detto che i presunti specialisti della materia, neuropsichiatri e psicologi dell’età evolutiva, ne sappiano davvero qualcosa. La nostra personale esperienza ci ha dimostrato che avevamo visto giusto: i vaccini sono pericolosissimi”.

La terapia chelante, è una terapia in fase sperimentale, o risulta già assicurata e accreditata dopo superamento della fase clinica?
“Tra le altre analisi cui si è sottoposta la bambina, abbiamo fatto il tricogramma per valutare l’eventuale intossicazione da metalli pesanti. I vaccini ne contengono una notevole quantità, soprattutto di mercurio, il più dannoso di tutti, visto che distrugge la guaina mielinica dei neuroni ed impedisce la formazione delle sinapsi. A quel punto abbiamo cominciato la terapia chelante, che – per quanto riguarda l’autismo – non è riconosciuta come metodo di cura. Ovviamente, paghiamo tutto di tasca nostra e, solo per somministrargliela, ogni ventotto giorni andiamo e torniamo da Settimo Milanese. La terapia chelante ha lo scopo di legare i metalli pesanti presenti nei tessuti con specifici reagenti, in modo da poterli poi eliminare dall’organismo. E’ ampiamente sperimentata per le intossicazioni acute, ma per l’autismo non è assolutamente riconosciuta, anche se tutti quelli che la stanno facendo hanno trovato dei miglioramenti. Prima abbiamo provato le terapie cognitivo-comportamentali, senza risultati apprezzabili ma con grandi uscite di denaro, dato che i terapisti si pagano non meno di 25 euro l’ora ed occorrerebbero, minimo, da quindi a venti ore settimanali.”

In che modo e a quali risultati è orientata l’ “Associazione nazionale genitori di soggetti autistici” (Angsa) di cui fai parte?
“In questi anni, a titolo personale e/o come rappresentante di varie associazioni di genitori, ho partecipato a molti incontri con i vertici della sanità pubblica foggiana. Ricordo benissimo l’interesse dimostrato a suo tempo da Donato Troiano e la grande onestà intellettuale di Ruggiero Castrignanò e di Leonardo Trevisano, che si presero la briga di informarsi minuziosamente sui trattamenti che stavamo facendo e sui risultati ottenuti. Castrignanò, in particolare, era intenzionato a convocare un tavolo tecnico sulla questione, essendosi fatto persuaso che la materia fosse da sottrarre al mortale abbraccio della psichiatria e ne andassero, invece, indagate le componenti biochimiche e, dunque, metaboliche. Con l’attuale Direttore Generale della Asl [3], invece, la problematica non si è voluta prendere nemmeno in considerazione. Ho capito anche, purtroppo, che spesso all’ombra di queste tematiche allignano interessi tutt’altro che nobili. Ho visto la politica pronta ad infilarsi in certe discussioni, magari con la prospettiva di sistemare questo/quella professionista, e poco importa se con l’autismo avessero poco a nulla da spartire. Ho incontrato brave persone e soggetti che ti circuiscono per venderti i pacchetti Aba. Fulvia ha avuto ottime insegnanti, che purtroppo sono durate solo un anno, ed altre che è meglio dimenticare. Non ci siamo fermati. Mai!”.

Quale ricetta anche se farcita da un disilluso ottimismo consiglieresti a genitori che vivono gli stessi sospetti, le stesse problematiche legate a figli affetti da autismo?
“In tema di vaccini, dopo quel che mi è capitato, consiglio a tutti di non far vaccinare i propri figli, anche perché molte vaccinazioni sono volte ad assicurare (ma è proprio così?) una immunizzazione da malattie assolutamente blande, come il morbillo, la parotite e la pertosse, che molti di noi hanno tranquillamente affrontato. A fronte della possibilità di diventare autistici, e ormai la media è di un autistico ogni 80-85 nuovi nati, cosa saranno mai certi piccoli malanni dell’infanzia? A guardare la solerzia con cui i pediatri caldeggiano ogni tipo di vaccinazione (e poi si scopre che ricevono consistenti benefits dalle case farmaceutiche), si ha la sgradevole sensazione che della salute dei nostri figli non interessi niente a nessuno. I segnali dell’autismo sono particolari, ma non sfuggono all’occhio di nessuna madre. Consiglio a chiunque abbia dubbi, anche minimi, di non perdere tempo. La diagnosi precoce è fondamentale. Mia figlia è dovuta arrivare a quattro anni e mezzo solo per averla, la diagnosi di autismo. Poi di non farsi ingannare dalle chiacchiere sulle terapie cognitivo-comportamentali. L’autismo è una patologia con eziologia biochimica. I disturbi cognitivi e relazionali sono solo un effetto dei dismetabolismi e dell’accumulo di metalli pesanti. Se si procede a curare l’aspetto biochimico, le terapie cognitivo-comportamentali possono essere di grande aiuto nel recupero delle altre funzioni, ma da sole non servono praticamente a nulla”.

Se volessi tracciare un sottile, anche se precario bilancio, oggi…

“Undici anni di autismo pericolosamente vissuti, tutti insieme, Fulvia, la sua mamma, il suo papà, suo fratello, i suoi nonni. A volte ci è sembrato di impazzire. Ma siamo ancora qui, vivi, vegeti e temprati. Non ci siamo fermati davanti a nessuna difficoltà. Abbiamo, da ultimo, rivoluzionato le abitudini alimentari di tutta la famiglia. Ne è valsa la pensa. Fulvia è ancora autistica, ma il suo autismo diventa ogni giorno un pochino più funzionale. La cosa più pericolosa, per quelli come noi, sono i ‘portatori della verità rivelata’, quelli che sostengono che c’è un solo ed unico metodo valido, che ad oggi sarebbe, a loro dire, l’Aba. L’Aba, che deriva dagli insegnamenti di Lovaas, è un metodo tutt’altro che nuovo e niente affatto rivoluzionario. Può essere utile come approccio educativo ma, di certo, non indaga la natura della patologia e non è risolutivo. Non fermatevi. E credete nelle potenzialità dei vostri figli. Piercarlo Morello, detto Pier, ce l’ha fatta. Si è laureato, pur essendo un autistico gravissimo e non verbale. Nel suo caso è stata fondamentale la scrittura facilitata con operatore, che pure suscita molte perplessità. Ognuno di noi, ed ognuno dei nostri figli, potrebbe trovare una strada diversa”.

Ines Macchiarola
07 maggio 2014

Note
[1] Vaccino Trivalente o Vaccino MPR di immunizzazione contro morbillo, parotite e rosolia.
[2] Dott. Massimo Montinari(medico chirurgo), Gastroenterologo, pediatra, con nomina di esperto per l’autismo dall’Istituto Superiore della Sanità, Medico Principale della Polizia di Stato Dirigente l’Ufficio Sanitario dell’ VIII Reparto Mobile di Firenze, membro permanente della C.M.O. del Centro medico legale di Firenze, nominato consulente della Legione Carabinieri Toscana. Dott.ssa Lucia D’Amato, responsabile scientifico progetto Scuolaba Onlus. (http://www.mednat.org/curriculum_montinari.htm)
[3] Ingegnere Attilio Manfrini

Letture consigliate
1) Il danno da vaccini è una causa documentata di autismo Nuova revisione di studi sul ‘Journal of Immunotoxicology’ di Helen Ratajczak, autrice, e ricercatrice della Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals che ha pubblicato, come autrice o coautrice, 41 articoli su PubMed. E’ anche stata coautrice nel 2006 di uno studio per l’FDA e, nello stesso anno, è stata eletta Presidente della sezione Nord Est dell’Istituto di Tossicologia. E’ una scienziata seria e rispettata che, in questa recensione. Discute la presenza di DNA di feti umani nell’ MMR II e nei vaccini Varivax (http://www.rescuepost.com/files/theoretical-aspects-of-autism-causes-a-review1.pdf)
2) www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Vaccino-trivalente-e-autismo-La-procura-di-Trani-apre-un-inchiesta-caa8413e-aa60-44d2-83b5-e47350cd6...
3) Trani, inchiesta sul vaccino trivalente “Sintomi di autismo in due bambini”. Ma per l’Oms non esiste alcuna correlazione (http://www.lastampa.it/2014/03/23/italia/cronache/trani-inchisesta-sul-vaccino-trivalente-sintomi-di-autismo-in-due-bambini-fGHatZiyT8R9lipCFvhdsJ/pagina.html)

www.statoquotidiano.it/07/05/2014/vaccini-autismo-storia-flavia-mamma-coraggio...
wheaton80
00sabato 31 maggio 2014 23:29
Quei bimbi uccisi dall' antipolio

VERONA - Nel 1971 morì Marco, che aveva sei anni. Nel 1980, morì Andrea, che ne aveva quattro. Nel 1995, dei tre figli di Giorgio Tremante, geometra veronese, resta soltanto Alberto, il gemello di Andrea, studente, immobilizzato su una sedia a rotelle, con le cannule dell' ossigenatore sempre infilate nel naso perché altrimenti non respirerebbe. Un quarto di secolo ha impiegato Tremante per dimostrare che i suoi figli erano vittime della vaccinazione contro la poliomielite, obbligatoria dal 1966. I medici gli davano del matto. Sbagliavano. In questi giorni la commissione del ministero della Sanità incaricata di esaminare il caso ha stabilito "un nesso di causalità" tra l' antipolio Sabin, il decesso di Marco e Andrea e i danni subiti da Alberto. Per legge, la famiglia Tremante ora avrebbe diritto a un risarcimento: cinquanta milioni per ciascun figlio deceduto, 14 milioni annui per quello sopravvissuto. Ma l' indennizzo scatta dal momento in cui viene presentata la domanda. "Nel mio caso, dal 1993, visto che la legge fu varata soltanto nel 1992. Una beffa anticostituzionale", accusa il geometra. E’ già pronto a dare nuovamente battaglia. Marco, primogenito di Giorgio e Franca Tremante, riceve l' antipolio a tre mesi dalla nascita, nel 1965. E subito comincia a stare male. Tremori diffusi, difficoltà di deambulazione, rallentamento della parola. Il calvario dura fino all' 11 ottobre 1971, quando muore. Cinque anni dopo nascono Andrea e Alberto, gemelli. Anche loro vengono vaccinati, nonostante l' opposizione dei genitori. La stessa patologia che s'è portata via il primo figlio non tarda a manifestarsi. "Deficit immunologico e drammatico quadro di insufficienza respiratoria", si legge nel pronunciamento della commissione ministeriale. Andrea non ce la fa. Alberto si salva ma resta handicappato. Giorgio Tremante lascia il lavoro di grafico pubblicitario e comincia la sua lotta solitaria. Sembra il copione del film “L' olio di Lorenzo”. Come Augusto Odone, l'italo-americano che trovò la cura per il figlio condannato a morte, passa le notti sui testi universitari. Bussa alla porta di Rita Levi Montalcini "che appena udì la parola "vaccinazione", me la richiuse subito in faccia", ricorda. Si fa ricevere a Maranello da Enzo Ferrari, che gli dona un prodotto naturale contro la distrofia muscolare, importato dal Perù, da somministrare ad Alberto. Infine l' incontro risolutivo con il professor Giulio Tarro. Il virologo napoletano, già allievo di Sabin, nel 1990, anticipa la diagnosi: encefalopatia da poliovirus vaccinico. "In Italia, almeno ottomila bambini hanno subìto la stessa sorte”, calcola Giorgio Tremante. Io non sono contrario alle vaccinazioni: mi batto perché non siano obbligatorie. Se lo Stato intende mantenerle tali, si assuma anche l' onere di un' indagine preventiva sulla risposta del sistema immunitario".

Lorenzetto Stefano
6 maggio 1995
archiviostorico.corriere.it/1995/maggio/06/Quei_bimbi_uccisi_dall_antipolio_co_8_9505061...
wheaton80
00martedì 3 giugno 2014 00:36
Il vaccino trivalente MPR è insicuro: i genitori hanno ragione a fare la rivoluzione

Un nuovo studio, pubblicato dai Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, conferma che la maggior parte dei casi osservati nel corso di una recentissima epidemia di parotite nei Paesi Bassi, tra il 2009 e il 2012, si è sviluppata prevalentemente fra persone che avevano ricevuto due dosi del vaccino trivalente. La notizia getta nuova luce sulla necessità di una maggiore sicurezza del vaccino nei Paesi Bassi e nel mondo, e saremmo curiosi di capire cosa ne pensano i signori che tanto si stanno prodigando a gettare fango sui genitori che dichiarano apertamente la correlazione dell’Autismo dei propri figli con la vaccinazione trivalente e le vaccinazioni più in generale. Tuttavia, l’articolo del CDC è fortemente di parte e sembra suggerire una terza dose di vaccinazione MMR per arginare le complicazioni generate da parotite. Un consiglio scriteriato che fa venire la pelle d’oca a pensare che nonostante la maggior parte delle persone erano vaccinate [circa il 67%] comunque si ritenga una forma sicura ed efficace per moderare le complicanze. Anche di fronte all’evidenza si prosegue a giustificare un programma vaccinale scandaloso anziché sollevare dei dubbi. Ricordiamo che, sempre più spesso, nelle scuole americane sono riportati casi di epidemie di parotite in soggetti vaccinati con due dosi del vaccino trivalente [ripetiamo] più scandaloso sulla faccia della terra. Ricordiamo che la Merck è in procinto di essere accusata per frode dal Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti per aver falsificato i dati di efficacia, efficienza, e sicurezza del proprio vaccino trivalente MMR. Ricordiamo che, prima della tiritera riguardante il caso del Dr. Wakefield, in Gran Bretagna si erano verificati numerosi casi di encefaliti, encefalopatie e meningiti asettiche post vaccinali a causa della componente della parotite Urabe 9-Am. Ricordiamo che da noi in Italia è in commercio un vaccino MPR prodotto da colture cellulari provenienti da feti abortiti [Priorix della GSK].

L’analisi del Changepoint di disordine autistico ha dimostrato una correlazione temporale con gli eventi associati a residui di DNA umano nei vaccini. I livelli di DNA residuo presenti nei vaccini sono ben oltre i limiti raccomandati dalla FDA. Negli ultimi anni, i produttori di vaccini hanno ripetutamente attirato l’attenzione su di essi per i numerosi scandali che spaziano dai metodi di ricerca immorali agli insabbiamenti sistematici degli effetti collaterali e delle complicazioni. Il problema non è limitato ai Paesi Bassi, oppure alla Magistratura di Trani, ma è un problema mondiale, in cui gli scienziati indipendenti, e sempre più operatori sanitari che escono allo scoperto [tra i quali ci siamo anche noi], stanno avvisando la popolazione dei problemi di sicurezza del vaccino e dei danni che ricevono [scusate il termine] i consumatori, oltre coloro che evitano di base le vaccinazioni, perché gli attuali vaccini sono insicuri e, col passare del tempo, acquisiscono sempre più la pessima reputazione di essere generalmente pericolosi. Un recente studio, pubblicato sulla rivista di ricerca della American Medical Association ha concluso che oltre la metà degli americani non si fidano del loro governo e dei medici per quanto riguarda la sicurezza del vaccino. Un Freedom of Information Act [atto legislativo che riconosce il diritto di libertà d’informazione e permette la divulgazione totale o parziale di informazioni e documenti inediti controllati dal governo] presentato nel Regno Unito, ha rivelato 30 anni di cover up attivo degli effetti avversi, dei rischi e della mancanza di efficacia dei vaccini (http://www.jabs.org.uk/bsem-march-2011---the-healt.html). L’insabbiamento coinvolge sia i produttori di vaccini, che funzionari governativi ed esperti di sanità pubblica. Il testo integrale del verbale è disponibile alla fonte del JVCI del Regno Unito (https://www.gov.uk/government/groups/joint-committee-on-vaccination-and-immunisation#minutes). Ulteriori informazioni riguardanti l’impatto della vaccinazione sull’incidenza delle malattie prevenibili da vaccino nel Regno Unito è disponibile anche nei capitoli del Green Book del JVCI. Gli esperti hanno ripetutamente messo in guardia che la legislazione, che esenta i produttori di vaccini di aderire a severe norme sulla produzione di prove di sicurezza e l’esonero dalla responsabilità penale delle lesioni cagionate, sono alla radice del problema.

Oltre a questo, gli esperti mettono in guardia in merito ai problemi sistemici globali legati alla sicurezza dei farmaci e al fatto che l’industria è pervasa dalla corruzione. Quando la maggior parte delle persone utilizza un prodotto farmaceutico, è lecito pensare che è stato valutato in modo indipendente, sia in termini di sicurezza che di efficacia prima di essere immesso sul mercato. Ma la realtà è molto diversa. In alcuni casi, le aziende farmaceutiche finanziano studi clinici e rilasciano i dati e report che supportano in modo selettivo i loro obiettivi di marketing (http://nsnbc.me/2013/12/08/all-trials-because-no-test-should-go-unheralded/). Molti degli studi pubblicati nelle riviste mediche inviate ai medici, sui quali si basano per ricevere opinioni in merito ai prodotti farmaceutici, sono scritti da persone con fortissimi legami finanziari con le aziende farmaceutiche. In alcuni casi, le pubblicazioni sono addirittura create da “ghost writers” [scrittori fantasma], ovvero persone impiegate attivamente nelle aziende farmaceutiche. In breve, la letteratura medica e la mole dei dati sono massicciamente compromessi dal marketing farmaceutico. Tutto ciò legittima la rivoluzione messa in atto da parte dei genitori con figli danneggiati da vaccino, e spiega altresì come più della metà delle persone nei Paesi Bassi, tra il 2009 e il 2012, che erano state vaccinate “due volte” con un vaccino “approvato” hanno comunque avuto gli orecchioni. L’indagine della Magistratura di Trani si pone all’interno di un’ampia questione in cui, prima o poi, i legislatori dovranno agire al riguardo; e se non lo fanno loro, dovranno essere i genitori/cittadini ad aprire il confronto. Condizione indispensabile per essere in grado di farlo è, ovviamente, essere sostenuti da media indipendenti che informano circa i problemi di sicurezza dei vaccini. Noi ci siamo!

30 marzo 2014
autismovaccini.org/2014/03/30/il-vaccino-trivalente-mpr-e-insicuro-i-genitori-hanno-ragione-a-fare-la-rivo...
wheaton80
00mercoledì 4 giugno 2014 03:05
Autistici per colpa dei vaccini. Il servizio che fa polemica
Nel servizio della puntata de Le Iene del 28 maggio 2014 si racconta la storia di due bambini autistici.

notizie.virgilio.it/tecnologia/vaccini-autismo-iene-fanno-scoppiare-bufera-vi...
wheaton80
00domenica 8 giugno 2014 21:35
Paralizzata dal vaccino, la Regione Piemonte condannata a pagare due milioni



Se Alessandra Martinelli, 31 anni, di Bardonecchia, è rinchiusa nella prigione del coma vegetativo da 26 anni, la colpa è del vaccino anti difterite e anti tetano che le fu iniettato quando aveva 5 anni, ed era una bambina normale e in salute. Non ci sono più dubbi e la Cassazione ha confermato la sentenza che nel luglio 2012 fece notizia per un risarcimento record da un milione e 800 mila euro per il danno provocato. Sarebbe bastato somministrarle del cortisone per evitare la terribile reazione al vaccino. "Nonostante le pressanti richieste di intervento della madre alla guardia medica di Susa e al medico di base appena sorti i primi sintomi, il caso fu trattato in modo sbrigativo, come se si trattasse di una semplice convulsione da febbre". Ad oggi, tra interessi maturati, per ripagare il danno di quella tragedia si è arrivati alla cifra di 1.940 mila euro. Ma nessuno, né l'Asl né la Regione, ha ancora pagato quanto dovuto ad Alessandra Martinelli e alla madre Antonella Scarpanti per la sofferenza patita. Il direttore dell'Asl competente per la gestione liquidatoria dell'ex Usl 36 (poi Asl To5 e ora To3) non ha ancora provveduto ad eseguire il bonifico. La Regione Piemonte si è premunita di fare tutti i ricorsi necessari per cercare di ribaltare la decisione dei giudici. E anche ora che sono stati passati tutti i gradi di giudizio, nessuno ha contattato la famiglia o gli avvocati dello studio Ambrosio e Commodo per chiedere un numero di conto corrente su cui versare il denaro. "Noi non vogliamo fare una battaglia contro i vaccini - ha spiegato l'avvocato Renato Ambrosio - ma speriamo di non dover fare altre battaglie giudiziarie: sono troppi anni che questa famiglia aspetta il risarcimento, e questo rappresenta già una sconfitta".

Sarah Martinenghi
7 giugno 2014
torino.repubblica.it/cronaca/2014/06/07/news/la_regione_piemonte_deve_pagare_due_milioni_per_il_vaccino_sbagliato-8...
wheaton80
00sabato 21 giugno 2014 00:29
Truffa, perquisite sedi Novartis. Inchiesta sulla fornitura del vaccino anti influenza

La procura di Siena ipotizza nei confronti di un manager del gruppo farmaceutico Novartis il reato di truffa aggravata nell’ambito della fornitura al ministero della Salute, nel 2009, del vaccino contro l’influenza suina. Venerdì mattina i Nas di Firenze hanno perquisito le sedi dell’azienda a Siena e a Origgio (Varese), per cercare prove a carico dell’indagato, l’ad della divisione vaccini dell’azienda, Francesco Gulli. Gli investigatori ipotizzano un danno all’erario di oltre 16 milioni di euro legato al risarcimento da 19,8 milioni che nel 2012 lo Stato versò a Novartis, a cui nel 2010, in seguito al cessato allarme sulla pandemia, il ministero aveva chiesto l’interruzione della fornitura. Secondo l’accusa la cifra dovuta fu calcolata sulla base del prezzo fittiziamente gonfiato da Novartis di un componente essenziale del vaccino, l’adiuvante MF59. Il costo sarebbe stato incrementato grazie a una serie di sovra-fatturazioni fra le società dal gruppo. Da una verifica fiscale eseguita dall’Agenzia delle entrate emergerebbero “evidenti profili d’illiceità fiscale”. Durante la pandemia del 2009, il governo Berlusconi aveva sottoscritto con la multinazionale del farmaco un contratto per la fornitura di 24 milioni di dosi di vaccino contro il virus A-H1N1, per un corrispettivo previsto di 184 milioni. Accordo finito subito nel mirino della Corte dei Conti perché l’esecutivo avrebbe accettato clausole troppo favorevoli all’azienda, come l’assenza di penali per il mancato rispetto delle date di consegna. Novartis, in una nota, comunica di aver sempre operato “nel rispetto della legge” e “rinnova la sua disponibilità a collaborare pienamente con le autorità competenti, verso le quali nutre la massima fiducia”. Per la multinazionale del farma non si tratta però della prima tegola che arriva dalla giustizia italiana. Il 28 maggio il ministero guidato da Beatrice Lorenzin ha chiesto alla stessa Novartis e a Roche un risarcimento da 1,2 miliardi per i presunti comportamenti anticoncorrenziali nella vendita di farmaci per la cura degli occhi. Secondo l’Antitrust le due società svizzere avrebbero infatti fatto cartello per ostacolare la diffusione di un medicinale più economico, Avastin, a vantaggio di uno molto più costoso, Lucentis, differenziandoli in maniera artificiosa.

20 giugno 2014
www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/20/truffa-perquisite-sedi-novartis-inchiesta-sulla-fornitura-del-vaccino-anti-influenza/...
wheaton80
00lunedì 23 giugno 2014 00:21
Macerata, alpino morto e vaccini killer. La storia di Francesco vince al Tar

POTENZA PICENA - Andrea Rinaldelli, padre-coraggio a un passo dalla vittoria nella sua battaglia contro i vaccini-killer, racconta: «Il Ministero della Difesa ha respinto la mia richiesta tre volte, ma il Tar di Trieste mi ha dato ragione. Ora serve una norma che permetta ai militari di essere riconosciuti come vittime di malattie contratte in seguito ad un errata pratica vaccinale». La storia di Andrea Rinaldelli, è quella di un genitore che non si è mai arreso, affrontando il terribile dolore per la perdita di un figlio, con ostinazione e carattere. La sua sete di giustizia, non si è mai placata, da quell’ormai “lontano” 2008. E’ quello l’anno in cui è muore Francesco Rinaldelli, l’alpino di Potenza Picena, scomparso all’età di 26 anni, a causa di un linfoma di Hodgkin, quando prestava servizio al petrolchimico di porto Marghera, nel periodo delle maggiori emissioni di diossina. «Ho fatto richiesta al Ministero della difesa - spiega per ottenere i benefici spettanti alle vittime del dovere, allegando la documentazione, con la storia delle vaccinazioni, le ricerche le analisi e le perizie, ma è stata respinta in ben tre istanze». Poi continua: «Così ho fatto ricorso al Tar del Friuli ed è stato accolto. I tempi sono stati brevissimi, la prima udienza c’è stata l’11 giugno e la sentenza è stata emessa venerdì. Il giudice ha di fatto cancellato il diniego proveniente dal comitato di verifica del Ministero, chiedendo un riesame delle argomentazioni da noi presentate. Queste riguardano in particolare la somministrazione dei vaccini senza adeguate anamnesi e senza rispettare i tempi tra un vaccino e l’altro e la complessa questione del servizio prestato da Francesco al petrolchimico, in seguito alla missione Domino. Si tratta di uno specifico sito ad alto impatto tossico». Un ottimo risultato che sa di rivincita. «Il giudice del Tar- continua Rinaldelli - ha evidenziato come le mie argomentazioni siano state già approfondite nella relazione stilata dal Ministero della Difesa all’interno del progetto Signum (Studio impatto genotossico nelle unità militari), e proprio per questo chiede di riesaminare la mia richiesta». La sua lotta alla verità ha portato Rinaldelli ad avere nel tempo sempre maggiori consensi, come l’appoggio di numerose famiglie, che con lui hanno fondato il gruppo “Genitori per la vita”, quello di alcuni esponenti della politica tra cui il senatore Pd Mario Morgoni e il consigliere regionale Ncd Francesco Massi, e perfino della commissione parlamentare d’inchiesta: «Ci siamo quasi. Questo è l’ultimo atto, mi aspetto che il Ministero accetti la mia richiesta, ma anche se la verità è ormai sempre più evidente, lo stesso Ministero non può muoversi, senza che la politica non sciolga l’ultimo nodo. Serve una norma che tuteli i militari e che palesi chiaramente la correlazione esistente tra l’insorgere di patologie tumorali e l’errata somministrazione dei vaccini».

Alessandra Bruno
22 Giugno 2014
www.ilmessaggero.it/marche/tar_trieste_francesco_rinaldelli_andrea_rinaldelli_vaccini_killer_alpino_morto_militari/notizie/7592...
wheaton80
00giovedì 26 giugno 2014 23:59
Morì dopo vaccini, genitori 17enne denunciano ministro Lorenzin

I genitori di una ragazza di Barletta, morta a 17 anni per le conseguenze di più vaccini che le erano stati somministrati sin da quando aveva un anno, hanno presentato una denuncia-querela alla Procura della Repubblica di Roma nei confronti del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e di dirigenti dello stesso dicastero perchè da due anni attendono il pagamento di un indennizzo di poco più di 151mila euro, riconosciuto loro con sentenza di primo grado e d'appello. La denuncia-querela è stata presentata dall'avv. Francesco Terruli, del foro di Taranto, per conto della coppia, Luigi Giovanni Tupputi, di 51 anni, e Mariangela Dibenedetto, di 47 anni, genitori di Marianna, deceduta il 24 ottobre 2007. I genitori di Marianna, che hanno inutilmente tentato di ottenere il pagamento dell'indennizzo attraverso pignoramenti, ipotizzano nei confronti del ministro e dei dirigenti del ministero il reato di omissione di atti d'ufficio (art.328 del codice penale). Il nesso di causalità, viene ricordato nella denuncia, tra "le somministrazioni vaccinali e le conseguenti patologie neurologiche di cui era risultata affetta la minore Marianna Tupputi", era stato accertato già nel giudizio di primo grado con una consulenza tecnica eseguita da un medico legale e disposta dal Tribunale di Trani. La sentenza di condanna in primo grado del ministero della Salute, che stabilisce anche l'indennizzo per i genitori della ragazza deceduta, è stata emessa il 18 aprile 2012, e confermata dalla Corte di appello di Bari, dopo ricorso dell'Avvocatura distrettuale dello Stato di Bari, il 24 aprile scorso.

26 giugno 2014
bari.repubblica.it/cronaca/2014/06/26/news/mor_dopo_vaccini_genitori_17enne_denunciano_ministro_salute-9...
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00martedì 8 luglio 2014 01:27
Vaccini-autismo, l'avvocato:”In arrivo decine di esposti”

Non solo Trani. ''Torino, Genova, altre Procure sono pronte a muoversi, viste le decine di esposti in arrivo''. Non è una previsione astratta quella dell'avvocato Luca Ventaloro, 50 anni, esperto in diritto sanitario minorile, all'indomani dell’indagine aperta a Trani su un possibile legame tra il vaccino trivalente e la sindrome autistica. Uno studio a Rimini e uno a Roma, Ventaloro ha al suo attivo una quarantina di cause vinte proprio sul legame tra vaccinazioni e varie patologie, sei delle quali negli ultimi anni riguardano l'autismo. ''Questa mattina la mia posta è andata in tilt - dice a Ign, testata on line del Gruppo Adnkronos - Un centinaio di mail da parte di colleghi e genitori di bambini che mi avvisavano che stavano andando a depositare esposti in Procura''. Nessuno stupore davanti al fascicolo, per ora contro ignoti, aperto a Trani. ''Vista la mole di casi del civile, era inevitabile che anche la giustizia penale si accorgesse di questa correlazione potenziale tra vaccino e autismo o altre patologie, ormai è diventata un'emergenza nazionale. Abbiamo un caso di autismo su 80 nascite, in bambini sani. Nascono con un indice di vitalità APGAR altissimo e dopo le vaccinazioni iniziano a stare male. Non possono più negare l'evidenza''.
Davanti a quello che rischia di diventare l'ennesimo caso di una via giudiziaria per arrivare a una verità scientifica, l'Organizzazione mondiale della sanità ribadisce che dai dati epidemiologici disponibili non esiste alcune legame tra vaccini e autismo. Un'opinione non condivisa da Ventaloro. ''Negli ultimi due anni la giustizia, soprattutto civile, ha prodotto molte sentenze sulla relazione tra vaccini e autismo o altre patologie - insiste l'avvocato - Sentenze frutto di approfondimenti medici accurati mentre la Sanità ufficiale è un po' più arroccata. Negano l'evidenza, anche per ragioni di opportunità sociale, non tenedo conto di una emergenza che bisogna valutare meglio. Ma ormai queste cose girano, la gente è stanca perché si gioca sulla loro pelle''. L'ultima causa vinta da Ventaloro sul danno da vaccinazione riguardante l'autismo, risale a novembre 2013, a Pesaro contro il Ministero della Salute. Prima c'era stata quella di Busto Arsizio nel 2009, Urbino nel 2011, Rimini nel 2012, Ravenna nel 2012 e Milano nel 2013. ''Un ragazzino di 15 anni, nato con un APGAR molto alto (era 9 su10) - racconta l'avvocato spiegando l'ultima causa - All'inizio tutto bene: filmini e foto. Dopo la vaccinazione, a un anno e mezzo, cambia tutto: regresso immediato del linguaggio, il bambino entra in una bolla tutta sua, iniziano i gesti ripetuti, diventa un soggetto autistico non più cognitivamente presente. I genitori iniziano l'iter riabilitativo ordinario finché vengono in contatto con altri soggetti danneggiati che avevano già iniziato percorsi legali. Iniziano le indagini con esami molto approfonditi, dai quali emerge una stretta correlazione diagnostica tra vaccinazione e malattia. Un medico legale mette nero su bianco nella perizia il 'danno da vaccinazione' e da lì inizia la procedura. Per un annetto iniziamo l'iter con il Ministero che nega tutto. A quel punto siamo costretti a rivolgerci al Tribunale. Nel giro di otto mesi arriva la sentenza. Nomina di un controllo medico che rileva un nesso di causa tra vaccinazione e patologia, E come previsto dalla legge 210/1992 arriva l'indennizzo''.

24/03/2014
www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2014/04/30/vaccini-autismo-avvocato-arrivo-decine-esposti_J9g2ow7pXuvHNC3DrjP...
wheaton80
00giovedì 24 luglio 2014 03:02
La cupola dei vaccini esiste

Esiste una cupola dei vaccini, che ha trasformato in business la lotta a virus pericolosi, garantendo l'arricchimento e la carriera di funzionari pubblici. È la conclusione della procura di Roma, che ha chiuso l'istruttoria durata otto anni, confermando l'inchiesta pubblicata da “l'Espresso” nello scorso aprile. Nella lista dei 41 indagati, che ora rischiano il processo, ci sono nomi di primo piano che hanno gestito nell'ultimo decennio la sicurezza veterinaria. Tra loro, c'è la virologa Ilaria Capua, ora parlamentare di Scelta Civica, che ha sempre respinto le accuse. E c'è soprattutto Romano Mirabelli, promosso poche settimane fa dal ministro Beatrice Lorenzin all'incarico di segretario generale del ministero della Salute nonostante “l'Espresso” avesse rivelato il suo coinvolgimento nella vicenda. I pm romani guidati dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo hanno diviso il procedimento in due filoni. Il primo riguarda i provvedimenti per combattere l'aviaria, l'epidemia dei polli che in alcune forme può contagiare anche l'uomo. Il secondo invece è relativo alla lingua blu, una malattia che colpisce soprattutto gli ovini e ha decimato gli allevamenti in Sardegna. Proprio su questo fronte i pm ipotizzano che l'introduzione nel 2003 di un vaccino di produzione sudafricana mai sperimentato in Italia abbia contribuito a spargere l'epidemia nel nostro Paese “cagionando la diffusione in gran parte degli allevamenti italiani del virus provocando ingenti danni al patrimonio zootecnico nazionale”. Una decisione che sarebbe stata presa da Mirabelli, all'epoca direttore generale del dipartimento veterinario del ministero, e da Vincenzo Caporale, direttore dell'Istituto zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise. Le contestazioni di corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e falsità ideologica sono invece legate alle campagne per combattere la “lingua blu” negli anni dal 2006 al 2009. Durante le quali secondo i pubblici ministeri sarebbe stata favorita l'azienda Merial Italia, anche con “false attestazioni” attraverso la vendita di “ingenti quantitativi di vaccino non necessari al fabbisogno nazionale, ed in particolare alla Regione Sardegna, causando un danno patrimoniale di due milioni e mezzo di euro». Inquietante anche il capitolo sull'aviaria, in cui viene chiamata in causa la Capua e l'attività dell'Istituto zooprofilattico delle Venezie di Padova. I magistrati ritengono che ci fosse un'associazione per delinquere finalizzata all'uso di “virus altamente patogeni dell'influenza aviaria del tipo H9 e H7N3, di provenienza illecita, al fine di produrre in forma clandestina, senza la prescritta autorizzazione ministeriale, specialità medicinali ad uso veterinario procedendo successivamente, sempre in forma illecita, alla loro commercializzazione e somministrazione ad animali avicoli di allevamenti intensivi». È proprio il traffico di virus, fatti arrivare di nascosto da altri paesi, che “l'Espresso” ha denunciato nella sua copertina.

L'indagine è nata da una segnalazione delle autorità americane, che avevano scoperto come dalla filiale italiana della multinazionale Merial venisse fatti arrivare negli Usa virus senza controllo raccolti anche in paesi arabi. L'obiettivo era quello di preparare vaccini da immettere sul mercato prima della concorrenza, in modo da moltiplicare i profitti. Di fronte agli investigatori il manager Paolo Candoli aveva ammesso il traffico, poi era rientrato in Italia proseguendo la sua attività. Ma il rapporto trasmesso dagli Usa nel 2005 ha fatto scattare gli accertamenti dei carabinieri del Nas, che grazie anche a lunghe intercettazioni telefoniche, hanno rivelato le attività nel nostro paese di questa “associazione per delinquere”. Per i carabinieri, da alcune intercettazioni “appare evidente come il contrabbando dei ceppi virali dell’influenza aviaria, posto in essere dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, nelle persone di Ilaria Capua, Stefano Marangon e Giovanni Cattoli, con il concorso del marito della dottoressa Capua, Richard William John Currie, costituisca di fatto un serio e concreto pericolo per la salute pubblica per il mancato rispetto delle norme di biosicurezza”. Adesso dopo la decisione della procura di Roma si moltiplicano le richieste perché il ministro Lorenzin sospenda Mirabelli dall'incarico di segretario generale. La senatrice di Sel Loredana De Petris ha sottolineato come le indagini svelino l'esistenza di una cupola “che ha orientato le scelte nel campo dei vaccini a esclusivo vantaggio di un'azienda privata”. Sulla stessa linea Mauro Pili, deputato sardo ex Pdl e ora leader di Unidos, che parla di “scandalo di gravità inaudita perché costruito con il silenzio di molti, sia a livello nazionale che regionale”. Pili con un'interrogazione urgente domanda il commissariamento della gestione delle misure contro la lingua blu. «Ormai non si contano più le occasioni sprecate dal Ministro Lorenzin, e questa è solo l’ultima» insiste Claudio Giustozzi, segretario dell’associazione “Giuseppe Dossetti: «il suo silenzio sulle responsabilità in particolare del suo ministero, è sconcertante e preoccupante. Riteniamo che tutti coloro i quali dovessero ricevere avvisi di garanzia abbiano il senso civile e morale di autosospendersi dall’incarico».

14 luglio 2014
espresso.repubblica.it/inchieste/2014/07/14/news/la-cupola-dei-vaccini-...
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00giovedì 21 agosto 2014 01:39
Vaccini pediatrici e autismo, le ricerche di Singh

In questo periodo sto studiando gli esami che potrebbe essere utili eseguire nei bambini autistici per individuarne l’eziopatogenesi. A tale scopo ho chiesto la collaborazione di Vijendra Singh PhD, professore emerito membro della Society for Neuroscience e direttore del Centro Neuro Immune Biotechnology Solutions (Bellingham, WA 98229, USA) che ha pubblicato moltissimi studi scientifici sulla patogenesi autoimmunitaria vaccino-indotta delle patologie cerebrali, specialmente dell’autismo. Recentemente, il professore mi ha inviato un suo studio pubblicato su Annals of Clinical Psychiatry dove, insieme a dati molto tecnici, ha aggiunto una curiosità inerente alle relazioni spontanee che gli sono state spedite da 152 famiglie con bambini autistici poco dopo la pubblicazione della sua Carta della Sierologia Virale (Clin Immunol Immunopathol 1998;89:105–108). Dalle informazioni ricevute sono emersi dei dati molto interessante (Fig. 1):

- Il 52% dei genitori ha detto che i sintomi di autismo sono iniziati poco dopo la vaccinazione MPR (contro morbillo-parotite-rosolia)

- Il 33% ha detto che i disturbi sono iniziati alcuni giorni dopo il vaccino DPT (difterite- pertosse-tetano)

- L’8% ha detto che l’autismo dei loro figli era collegato alle vaccinazioni, ma non sapevano quale vaccino era coinvolto

- Solo il 7% ha detto che secondo loro non c’era alcuna connessione tra la vaccinazione e i sintomi dei loro figli


Fig. 1 - Distribuzione dei casi di autismo da vaccino secondo relazioni giunte da 152 famiglie (DPT: difterite-pertosse-tetano; MMR: morbillo-parotite-rosolia; *: non identificato)

È di notevole importanza eziologica che l’autismo risulti prevalente tra i bambini che hanno ricevuto il vaccino Mpr. Secondo questi genitori, i loro figli erano nati normali e si stavano sviluppando normalmente, ma hanno subito una regressione acuta o un ritardo dello sviluppo poco dopo la somministrazione del vaccino Mpr (cfr. le testimonianze di una decina di genitori in: Le Vaccinazioni di Massa, Ed. Salus Infirmorum, Padova). Anche se questi rapporti genitoriali non sono molto scientifici, in realtà sono serviti a indurre Singh e colleghi a studiare in modo scientifico il rapporto tra vaccini e autismo. Oltre a condurre vari studi sperimentali, Singh ha anche notato alcune importanti somiglianze tra le manifestazioni dell’infezione da virus selvaggio del morbillo e l’autismo (Tab. 1). Questa somiglianza, insieme ai risultati di una elevata sierologia morbillosa e una anormale risposta anticorpale contro il morbillo, costituisce un collegamento eziologico del virus del morbillo con quello che Singh ha denominato “Disturbo Autistico Autoimmune” (Singh V. K. Identification and characterization of autoimmune autistic disorder (AAD). International Conference on Psychology, Autism and Alzheimer’s Disease. September 30-October 01, 2013; Hilton San Antonio Airport, TX, USA; Alzheimers Dis Parkinsonism 2013, 3:4).


Tab. 1 – Alcune curiose similitudini tra infezione del morbillo e autismo

Roberto Gava
11 luglio 2014
www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/11/vaccini-pediatrici-e-autismo-le-ricerche-d...
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00venerdì 22 agosto 2014 02:11
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00domenica 26 ottobre 2014 13:18
Autismo da vaccino: importante Sentenza del Tribunale di Palermo ribadisce che esistono alcuni paletti ai limiti del potere censorio

Adesso l’industria farmaceutica è, a ragione, preoccupata. È difficile pensare che un’industria ricca e potente abbia problemi, ma è così. Con l’importante Sentenza del Tribunale di Palermo ottenuta dall’ Avv. Saverio Crea di Firenze, ormai inappellabile perché passata in giudicato, è stato ribadito che esistono alcuni paletti ai limiti del potere censorio, e a volte intimidatorio, dei funzionari ministeriali sulle attività delle Commissioni Mediche Ospedaliere… e dei Tribunali, come già ho avuto modo di raccontare in merito alla causa sanitaria/giudiziaria riguardante mio figlio (http://autismovaccini.org/2014/08/09/vaccino-esavalente-infanrix-hexa-casi-di-autismo-insorti-durante-i-trial-clinici-omessi-intenzionalmente-dallazienda-produttrice/). L’autismo è un danno da vaccino perché, pur essendo letteralmente una etichetta neuropsichiatrica dal puro valore nominalistico, priva di significati scientifici e soggetta ad opinabili cambiamenti in corso d’opera, in realtà nasconde alla base un insieme di problematiche fisiologiche causate dall’uso sempre più indiscriminato ed irresponsabile delle vaccinazioni di massa nei bambini. L’autismo è espressione di una encefalite che, in molti casi, decorre in modo asintomatico o oligosintomatico, così da risultare misconosciuto. Il sintomo principale, la cefalea, non può infatti essere riferita da un bambino di età inferiore ai due/tre anni, così come il ridotto appetito e l’ottundimento mentale, oppure la vacuità dello sguardo, del tutto aspecifici e sfumati, passano inosservati oppure sono ascritti ad un vasto novero di comuni malattie dell’età. La frequente devastazione intestinale riscontrabile nella maggior parte dei bambini autistici, anche per l’attività dannosa che i metalli pesanti contenuti nei vaccini esercitano sulla mucosa intestinale, determina una pericolosa permeabilità a macromolecole proteiche che, tramite superamento della barriera ematoencefalica per indotta neuro-infiammazione, favoriscono l’accesso al Sistema Nervoso Centrale di proteine eterologhe ad alto peso molecolare contenute nei vaccini, o agli stessi agenti virali attenuati contenuti nei vaccini [virus di rosolia, polio e morbillo], notoriamente in grado di determinare encefaliti in caso di virulentazione.

Oltre a smentire in radice le ragioni del Board Vaccinale che all’indomani della discussa Sentenza del Tribunale di Rimini scriveva:"Onde evitare che tale sentenza faccia giurisprudenza negativamente incidendo sulle dinamiche professionali degli operatori, il Board auspica che il Ministero della Salute, quale parte resistente nella causa conclusasi con la contestata sentenza di primo grado, voglia proporre Appello presso la Corte di Bologna. A questo proposito i componenti del Board si rendono “disponibili a coadiuvare l’Avvocatura dello Stato fornendo pareri e letteratura scientifica che valga a ribadire la lex artis e segnatamente l’inidoneità della specifica vaccinazione a configurare antecedente dotato di valore causale nel determinismo dell’autismo”.

Oltre a smentire in radice le ragioni di Istituzioni sanitarie che tentano di intimidire la Magistratura o ancor peggio cercano di corrompere CTU tutt’altro che imparziali. Tutti gli elementi critici esposti finora in questo sito, smentiscono categoricamente la causa genetica della malattia, l’assenza di mercurio nel vaccino esavalente o, in ogni caso, la sua innocuità, accreditando attualmente i presidi vaccinali quale unica causa conosciuta della patologia autistica, rendendola perciò di gran lunga più probabile delle eventuali altre, così incerte sotto il profilo dell’efficienza lesiva da risultare oggi relegate all’ambito delle semplici ipotesi. Il criterio di riferimento etiologico, noto come “principio di esclusione di altre cause“, su cui l’attuale giurisprudenza di merito pare fondare, è stato finora travisato e confuso da talune holding di pediatria con il criterio cronologico, del post hoc propter hoc, ritenendo erroneamente che i vaccini siano ufficialmente estranei – per semplice atto di fede – alla patogenesi dell’autismo e che possono essere elevati alla dignità di causa probabile per semplice mancanza di valide alternative oppure [spesso incorrendo in vilipendio alla Magistratura] per pura e semplice incompetenza di Giudici e Magistrati. Il nesso fra vaccini e autismo, alla stregua di qualsiasi altra ipotesi etiopatogenetica, era una semplice possibilità fino a quando la GlaxoSmithKline, produttrice del vaccino esavalente Infanrix Hexa, non si è fatta sfuggire la documentata ammissione di causalità emersa durante la sperimentazione clinica del suo vaccino. Considerato inoltre che le sperimentazioni cliniche sono di fatto “controllate”, l’azienda non poteva non conoscere il risultato e, per soddisfare le proprie esigenze di marketing, ha pensato di omettere colpevolmente questo risultato all’attenzione delle autorità sanitarie e dei consumatori. La battaglia per i diritti dei bambini danneggiati dall’autismo da vaccino continua!

Gabriele Milani
21 ottobre 2014
autismovaccini.org/2014/10/21/autismo-da-vaccino-importante-sentenza-del-tribunale-di-palermo-ribadisce-che-esistono-alcuni-paletti-ai-limiti-del-potere-c...
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00lunedì 27 ottobre 2014 22:59
Ritiro vaccino Meningitec sospensione iniettabile in siringa preriempita AIC 035438062 della ditta Nuron Biotec

L’Agenzia Italiana del Farmaco comunica il ritiro del Vaccino MENINGITEC SOSPENSIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA AIC 035438062 della ditta NURON BIOTEC. Il provvedimento si è reso necessario poiché la ditta NURON BIOTEC ha segnalato all’interno delle fiale del vaccino la presenza di corpo estraneo color arancio rossastro identificato come ossido di ferro e acciaio inossidabile. I lotti ritirati sono:

G76673 scad. 09/2014
H20500 scad. 11/2014
H45452 scad. 02/2015
H45457 scad. 02/2015
H92709 scad. 02/2015.
J55457 scad. 09/2016
J70483 scad. 09/2016
H99459 scad. 06/2015
H52269 scad. 06/2015
J01106 scad.
J01114 scad.

Nelle more del ritiro, i lotti non potranno essere utilizzati.

21/10/2014
www.ordinefarmacistimilano.it/permanews183.aspx
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00giovedì 30 ottobre 2014 01:39
Aviaria, ecco il business dalle uova d’oro

Si chiude il cerchio sui mercanti del virus dell’aviaria. Un business dalle uova d’oro che per 10 anni avrebbe arricchito funzionari corrotti e colossi del farmaco, mettendo a rischio la salute pubblica e provocando l’abbattimento di milioni di polli e tacchini. È stato notificato dalla procura di Roma l’avviso di conclusione delle indagini - anticamera della richiesta di rinvio a giudizio - nei confronti di 41 persone, tra dipendenti del ministero della Salute, dirigenti degli Istituti zooprofilattici sperimentali di Padova e Teramo e manager di aziende farmaceutiche. Ben tre le associazioni a delinquere individuate dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo. Tra gli indagati spicca il nome di Ilaria Capua, responsabile del laboratorio di virologia del centro nazionale per l’influenza aviaria, eletta nel 2013 alla Camera in quota Scelta Civica, nonché cugina della conduttrice tv Roberta Capua. Le accuse spaziano dalla ricettazione alla corruzione, dalla somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica alla tentata epidemia, dalla concussione all’abuso d’ufficio. Gli Stati Uniti sono stati i primi a scoprire il traffico di virus. Nell’ambito di queste indagini è emerso che Paolo Candoli, manager italiano della Merial spa, nell’aprile 1999 aveva ricevuto nella sua abitazione un virus di influenza aviaria altamente patogeno denominato H9. Proveniente dall’Arabia Saudita, dove era stato illecitamente contrabbandato dagli Usa, il virus ha viaggiato via mare, nascosto dentro cubetti di ghiaccio, per poi arrivare a Cesena, direttamente a casa di Candoli. Ilaria Capua, invece, deteneva il ceppo virale di origine pakistana denominato H7N3, che avrebbe ceduto alla Merial spa «ricevendo indebitamente - si legge nel capo d’imputazione - un’imprecisata ma elevata somma di denaro da Daniela Nieddu», responsabile «Ricerca e sviluppo» della società. Avere il virus significa poter produrre su misura il suo vaccino. E arrivare per primi sul mercato, per le ditte farmaceutiche significa assicurarsi incassi milionari. I virus H9 e H7N3 «di provenienza illecita» sono stati utilizzati inizialmente «per produrre in forma clandestina, senza la prescritta autorizzazione ministeriale, specialità medicinali a uso veterinario, procedendo poi alla loro commercializzazione e somministrazione sugli animali, determinando la diffusione non più controllata dell’influenza aviaria negli allevamenti avicoli del nord Italia». Tutto ciò ha provocato il contagio di 7 operatori del settore, il grave pericolo per la salute che derivava dal consumo di questa carne e l’abbattimento di milioni di polli e tacchini, con un danno stimato in 40 milioni di euro. Poi dalla clandestinità si passa al via libera del ministero della Salute. Paventando un’emergenza sanitaria i dirigenti ministeriali indagati iniziano ad autorizzare l’acquisto urgente di milioni di dosi di vaccino «per favorire - si legge nelle carte - gli interessi economici di Merial Italia spa e Fort Dodge, in danno delle ditte concorrenti». A queste due società viene ceduto anche il brevetto del test «Diva» (che individua se un animale è positivo al virus), in cambio di denaro, royalities, regali, finanziamenti per convegni e ricerche. Incaricato alla vendita del kit diagnostico per la Fort Dodge è Richard Currie, marito di Ilaria Capua. Ai dirigenti del Ministero viene contestato anche di aver disposto l’acquisto dal 2006 al 2009 di 3.578.800 dosi di vaccino per blue-tongue (febbre catarrale), causando solo alla Regione Sardegna un danno di 2 milioni e mezzo di euro, sempre per favorire gli interessi di Merial spa.

Valeria Di Corrado
11/07/2014
www.iltempo.it/cronache/2014/07/11/aviaria-ecco-il-business-dalle-uova-d-oro-1...
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00martedì 4 novembre 2014 23:10
Informatore del CDC confessa la frode vaccino-autismo

www.youtube.com/watch?v=ePEskyFrNZg&feature=youtu.be

Lo slogan del CDC è “salvare vite umane e proteggere le persone“: dopo aver visto questo video non è possibile fare a meno di pensare “quali vite?” e “quali persone?” cercano di salvare. Probabilmente vogliono proteggere loro stessi e qualche industria del farmaco, perché non vi è altra risposta sensata per giustificare lo scandalo di proporzioni immani che sta prendendo corpo negli Stati Uniti. Il Dr. William Thompson, scienziato di livello mondiale del CDC, pentito illustre, dopo essersi reso conto di una gigantesca falsificazione dei dati in uno studio che pretendeva di sconfessare la tesi che i vaccini causano autismo, è ora in grado di silurare il CDC con le sue informazioni privilegiate sul tema.

wheaton80
00mercoledì 26 novembre 2014 02:41
Milano, giudice:"Autismo causato da vaccino, vitalizio a bambino"

Il Ministero della Salute dovrà versare un assegno bimestrale per tutta la vita a un bambino autistico al quale nel 2006 fu iniettato il vaccino esavalente prodotto dalla GlaxoSmithKline. Lo ha deciso il Tribunale del Lavoro di Milano, riconoscendo quindi il nesso causale tra la vaccinazione e la malattia. Come racconta il quotidiano "La Repubblica", la sentenza arriva dopo che la famiglia del bambino, che oggi ha 9 anni, aveva presentato nel 2011 una domanda di indennizzo al ministero che allora venne respinta. Contro la sentenza, emessa il 23 settembre, il ministero non ha presentato ricorso entro i termini, scaduti in questi giorni, rendendo la decisione del Tribunale esecutiva.

Il dibattito sul legame tra vaccini e autismo
I legami tra vaccinazione e autismo sono da anni al centro di un dibattito internazionale: una sentenza del 2012 del Tribunale di Rimini identifica un nesso causale tra questa patologia e il vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia). All' epoca pediatri e igienisti insorsero perché la sentenza rischiava di far "perdere fiducia in uno strumento preventivo per la salute dei bambini". A marzo di quest' anno un' inchiesta sulla connessione fra vaccini e autismo è stata aperta a Trani dopo la denuncia dei genitori di due bambini ai quali è stata diagnosticata dai medici una sindrome autistica e che, secondo le denunce, potrebbe essere stata causata proprio dai vaccini.

Il crollo delle vaccinazioni

Difatti intanto il diffuso allarmismo ha provocato negli ultimi tre anni un crollo del numero dei bambini vaccinati: ogni anno, mediamente, 5mila genitori in più decidono, nonostante l' obbligo, di non far vaccinare i propri bambini.

25 novembre 2014
www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/milano-giudice-autismo-causato-da-vaccino-vitalizio-a-bambino-_208117020140...
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00domenica 21 dicembre 2014 13:51
Vaccino antinfluenzale: ora si scopre che è anche inefficace

Una ventina i morti finora segnalati (ma poi è calata la coltre del silenzio e non è dato sapere se le segnalazioni di eventi avversi gravi o morti sono continuate) dopo il vaccino antinfluenzale. Ministero e ISS si sono affrettati ad assolvere il vaccino ancor prima di avere sottomano le relazioni delle autopsie, ma ora emerge un altro inghippo: il vaccino sul mercato quest’anno non ha azzeccato le previsioni sui virus influenzali circolanti e quindi non copre, se non in minima parte, da ciò cui siamo realmente esposti. A dirlo sono stati i CDC di Atlanta (Centers for Diseases Control americani): www.cdc.gov/flu/weekly/. Peccato che in Italia ministero, AIFA e ISS preferiscano ignorare questa segnalazione. I cittadini italiani sono quindi svantaggiati perché hanno meno informazioni e quindi non saranno veramente liberi di fare una scelta informata. La notizia ha causato polemiche e preoccupazione negli Stati Uniti. Il ceppo predominante in circolazione al momento negli USA è una forma mutata del virus H3N2: più della metà dei campioni influenzali tratti da persone malate ha mostrato di non essere un buon ‘match’ per il vaccino. Eppure i responsabili della salute pubblica Usa continuano a invitare la popolazione a vaccinarsi, «in quanto – dicono - il vaccino può fornire teoricamente ‘protezione incrociata’, ossia diminuire la durata della malattia». A quando il recupero della logica e del buon senso?

Beatrice Salvemini
9 Dicembre 2014
www.aamterranuova.it/Medicina-Naturale/Vaccino-antinfluenzale-ora-si-scopre-che-e-anche-inefficace#.VI83fT2uH64....
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00mercoledì 29 aprile 2015 23:25
Stati Uniti: GlaxoSmithKline richiama 1,7 milioni dosi di vaccino influenzale

La GlaxosmithKline sta richiamando le rimanenti dosi del vaccino antinfluenzale quadrivalente Flulaval a causa di problemi di efficacia. La lettera è stata inviata a circa mille clienti in tutti gli Stati Uniti, tra cui distributori all'ingrosso, farmacie, agenzie governative e medici. Il richiamo riguarda circa 1,7 milioni di dosi. Secondo quanto riferito dall'azienda farmaceutica, il provvedimento non sarebbe legato a problemi di sicurezza del vaccino ed è stato adottato a scopo cautelativo poiché è stata rilevata una variabilità nel processo di produzione che potrebbe attenuare la sua capacità nell'indurre una risposta anticorpale a lungo termine. I vaccini richiamati rappresentano circa il 7% del totale di 24 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale GlaxoSmithKline distribuiti negli Stati Uniti in questa stagione.

23/04/2015
www.informasalus.it/it/articoli/glaxosmithkline-ritira-vac...
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00giovedì 11 giugno 2015 00:19
Vaccini: quello che nessuno vuole o può dire

Alcuni lettori chiedono se sia opportuna una politica delle vaccinazioni. Io rispondo: dipende quali ed in qual modo si fanno. Con l’acqua ed i vaccini, abbiamo eradicato nel Terzo Mondo gran parte delle malattie infettive che hanno seminato morti infantili. Vero! Ma se le condizioni locali obbligano alle vaccinazioni di massa, in Italia questo problema non c’è. Piuttosto bisogna verificare se alcune vaccinazioni d’obbligo, quelle per il morbillo e la rosolia, non siano più portatrici di rischio rispetto le loro stesse malattie che noi tutti, della generazioni post-bellica, abbiamo superato perfettamente. Io ho contratto il morbillo a 7 anni, la parotite a 9 eppure ho avuto tre figli, ho dribblato le malattie infantili senza vaccini e sono qui che scrivo. Purtroppo, dirà qualcuno! Il vero problema è che: a) le indicazioni al vaccino non le dà il medico curante ma il TG con i bombardamenti mediatici di massa. L’altro problema (b) è che il medico curante trascura, quando chiamato, se chiamato e soprattutto se ci va, di chiedere al paziente, alla mamma del piccolo vaccinando o a chi deve eseguire il vaccino, se ha avuto pregresse patologie virali nei 25 giorni antecedenti, se ha avuto febbre di qualsivoglia natura (dall’influenza al granuloma dentario) o se ha preso farmaci immunosoppressori come il cortisone. Il terzo problema (c) è l’autocura: si va dal farmacista e si chiede il vaccino e quello te lo dà senza prescrizione. Io chiesi all’ex Ministro Sirchia di diramare una Circolare Ministeriale (diramata devo dire) per obbligare il farmacista al rispetto delle ricette. Il quarto problema (d) è che le pressioni dell’Industria sono così invadenti e virulente ( è il caso) da imporre agli Organi Ministeriali campagne devastanti come quelle della Febbre Suina. Conclusione di questa: abbiamo speso 200 milioni in comunicazione pubblicitaria (web, Tv, Radio e cartacea) del tutto inutile e 400 milioni per 24.000.000 di dosi vaccinali di cui sono state utilizzate solo 700.000 unità. E le restanti 23.700.000? Tutta Roba da Terzo Mondo dove sarà indirizzata. Ottimo, aiutiamo l’Africa ma almeno ditecelo!

Le sindromi da squilibrio immunitario post-vaccinale
La trattazione sullo squilibrio immunitario da vaccino è specifica e tediosa e ve la risparmio, però si sappia che il vaccino è un farmaco è non indenne da effetti indesiderati. Le interferenze che ogni vaccinazione determina al livello immunitario obbliga ad una condotta sanitaria di analisi clinica anziché di inclusione ubiquitaria. Ciò vuol dire che per ogni vaccinazione è d’obbligo la valutazione clinica del soggetto, caso per caso e non la indiscriminata distribuzione longitudinale del prodotto vaccinico, qual’esso sia. Il sistema immunitario ha due funzioni separate e in equilibrio tra di loro, T1 e T2. Con T1 è indicata l’immunità cellulare, primaria difesa contro funghi, virus e protozoi; con T2 è indicata l’immunità sierologica (IgE, IgM, IgG), che produce anticorpi specifici. T1 è il processo di eliminazione diretta degli agenti aggressori. T2 rappresenta l’immunità funzionale ed il riconoscimento immunologico. Alla base di ogni problema immunologico c’è uno squilibrio tra le funzioni T1 e T2. Un vaccino diminuisce l’immunità mediata da linfociti (T1) del 50%, due vaccini insieme del 70%. Ormai sono una norma 3 vaccini nella stessa iniezione, il tutto ripetuto in tre dosi successive a distanza di qualche mese. I vaccini riducono il numero di globuli bianchi, la vitalità dei linfociti, la segmentazione dei neutrofili. Il livello di produzione delle IgE è sotto lo stretto controllo dei linfociti T2. Lo squilibrio verso T2 è un fattore predisponente alle allergie (raffreddori, asma, rash cutanei, etc…). Nella vita odierna il condizionamento ambientale massivo dà luogo all’incremento esponenziale delle forme allergiche tra cui rinite allergica, asma bronchiale allergica, dermatite atopica, che rappresentano il risultato di una risposta T2 nei confronti di antigeni ambientali innocui (allergeni):

1. I vaccini contengono sostanze chimiche (formaldeide) e metalli tossici (mercurio e alluminio) che hanno un forte effetto di depressione immunitaria (T1, ridotto numero di macrofagi). Il mercurio è il più allergizzante dei metalli insieme al nichel (T2, iperattività IgE, IgM).

2. I vaccini contengono tessuti e materiale DNA/RNA di altri animali, che hanno l’effetto di deprimere il sistema immunitario attraverso un meccanismo di rigetto dell’organismo di cellule estranee.

3. I vaccini alterano il rapporto di linfociti T helper/ linfociti soppressori. Tale parametro è un indicatore chiave del grado di funzionalità del sistema immunitario.

4. I vaccini alterano l’attività metabolica di polimorfonucleari (NPM), utili nella difesa dell’organismo contro batteri e virus e riducono la loro capacità fagocitante.

5. I vaccini sopprimono la nostra immunità non solo sovraccaricando l’organismo con mercurio ed altro materiale estraneo, ma anche introducendo virus attenuati e patogeni. Mentre le tossine nei vaccini rallentano il sistema immunitario, i virus si instaurano e mutano predisponendosi ad un nuovo stato infettivo.

6. I vaccini impoveriscono il nostro organismo di elementi essenziali per la vitalità immunitaria, quali vitamina C, A e zinco, attivatori e modulatori di globuli bianchi e macrofagi per funzionare in maniera ideale.

Alterare questi fattori avrà conseguenze anche sulla immunità. Di qui una possibile spiegazione all’incremento fino a 50 mila unità di soggetti colpiti da sclerosi multipla. Una forte polarizzazione verso T2 è caratteristica di patologie autoimmuni e sclerosi sistemiche e produzione di auto-anticorpi. Elevati livelli di anticorpi alle proteine di base della mielina cerebrale sono riscontrati in oltre il 95% dei bambini autistici (Singh et al., 2003). T1 (linfociti T helper di tipo 1) produce una serie di modulatori immunitari molto importanti: interferone gamma, interleukina (IL)-2 e TNF, tumor necrosis factor. Uno studio pubblicato dal Journal of Infectious Diseases ha documentato una diminuzione di interferone causata dal vaccino del morbillo, declino che persiste per un anno dopo la vaccinazione. L’interferone è una sostanza prodotta da T1 che rende l’organismo resistente alle infezioni. Il risultato finale è che i vaccini portano ad una maggiore vulnerabilità alle infezioni. Ed in effetti fu osservato (American Journal of Public Health Investigators,1990) che, su un campione di 3437 casi di polio nello stato di New York, le vittime avevano probabilità doppia di comparsa della polio dopo il vaccino DTP (difterite tetano pertosse) nei due mesi precedenti, rispetto ai bambini di controllo. Più recentemente, in un’epidemia di polio nello stato di Oman, è stato dimostrato che le vaccinazioni DPT avevano causato la comparsa di polio paralitico. Quanto sopra indicato segnala che esistono numerosi elementi scientifici per dimostrare l’assunto in base al quale, contrariamente a quanto ipotizzato in passato, i vaccini non rafforzano o sostengono il sistema immunitario nel suo complesso. Anzi predispongono ad infezioni ed allergie, rispettivamente perché deprimono T1 e spostano l’equilibrio verso T2.

Le contaminazioni

Polio: Uno dei problemi relativi a questo vaccino deriva dalla sua contaminazione con un numero ancora sconosciuto di virus animali. Il vaccino contiene centinaia di migliaia di virus che possono produrre polio, meningite, encefalite, epilessia. Accreditate ricerche hanno mostrato che l’iniezione di un virus da una specie di scimmia all’altra ha provocato lo sviluppo di tumori maligni. La cancerogenicità di alcuni di questi virus è stata dimostrata da Sweet (1960), Fraumemeni (1963), Gerber (19621), Rowe (1962). Innes scoprì nel 1968 che la mortalità per leucemia negli USA dal 1955 al 1959 era cresciuta del 10% circa tra i 5 e i 14 anni, proprio negli anni del Salk. Secondo l’O.M.S., tra il 1970 e il 1974 in otto paesi europei ci sono stati 360 casi di polio di cui 205 associati alla vaccinazione. Secondo il Medical Letter (1988), negli ultimi decenni negli USA si sono verificati fino a 5-10 casi all’anno di polio paralitica come conseguenza del vaccino Sabin, praticamente quasi il 100% dei casi di polio paralizzante. Secondo Mendelshon, nel 1977, su 18 casi di polio negli USA, 13 erano derivati dalla vaccinazione. In Israele nell’‘88 ci sono stati 15 casi di polio (Slater,1988) di cui 9 vaccinati con almeno tre dosi di Sabin, due con due dosi, ed uno con una. Si ritiene che l’87% dei casi di polio dal 1970 negli USA derivi dall’uso del vaccino antipolio.

Morbillo: Nel giugno 1984 la rivista medica “USA MMWR” ha riportato un’epidemia di morbillo tra studenti dell’Illinois e del New Mexico vaccinati da poco al 98%. Gustafson (1987) descrive un’epidemia in una scuola secondaria con un indice di vaccinazione al 99% con virus attenuato. Secondo la FDA, nel 1988, l’80% dei casi di morbillo era di persone precedentemente vaccinate al morbillo.

Parotite: Secondo West (1966), la mancanza della malattia in età infantile corrisponde ad una maggior probabilità di cancro alle ovaie e in generale di tutti i cancri (Ronnie, 1985). Efficacia: dal 1986 sta aumentando l’incidenza di parotite, caratterizzata da una particolare presenza tra gli studenti delle scuole medie e superiori.
Rosolia: Efficacia: Secondo Cherry (1980), l’utilizzo di centinaia di milioni di dosi negli USA non ha sortito alcun effetto nei confronti delle continue ondate periodiche della malattia, anzi è stata notata la reinfezione da parotite nei vaccinati. Kloch e Rachelefsky (1973) hanno descritto un’epidemia di oltre mille casi a Casper (USA) nel 1971, che si presentò nove mesi dopo la campagna vaccinale e coinvolse per lo più vaccinati, pari all’83% nelle elementari ed il 52% negli asili. Hartman afferma che la rosolia produce malattia visibile solo nel 2-5% di non vaccinati contro un 50-100% dei vaccinati, cosa che dovrebbe far riflettere in generale sull’efficacia dei vaccini.

Pertosse: Nel 1975 il Giappone decise di posticipare questa vaccinazione (particolarmente pericolosa) dal secondo mese di vita al secondo anno di vita e nel 1981 fu abolita del tutto. A partire dal 1975 la mortalità nei primi mesi di vita scomparve in Giappone, ma aumentò l’incidenza di meningite al secondo anno di età. Levine (1966) e Savinski (1973) hanno documentato che alti dosaggi di tale vaccino preludono alla comparsa di encefalomielite nell’animale. Smith (1988) ha dimostrato l’esistenza della meningite da vaccino, con incrementi pari al 400% al terzo mese di età. In tutti i Paesi in cui sono partiti massicci programmi di vaccinazioni si sono verificati aumenti esponenziali di casi di paralisi cerebrali.
Antinfluenzale (Emophilus B): Numerosi ricercatori segnalano il pericolo di complicazioni neurologiche (encefaliti e paralisi di Guillen-Barrè) soprattutto nei bambini, a seguito di vaccini antinfluenzali. A seguito di massiva vaccinazione, con oltre 40 milioni di soggetti, furono registrate migliaia di reazioni avverse con centinaia di paralisi di Guillen-Barrè e 10 decessi, nell’arco di quattro mesi. Conseguirono 4.000 cause civili con un fatturato di 3 miliardi di dollari di risarcimento. Nel 1978-79 una nuova campagna convinse nuovamente gli americani a vaccinarsi e nel periodo ‘78-‘79 apparvero altri casi di Guillen-Barrè, di cui il 67% era già stato vaccinato nel 1976. Secondo uno studio del CDC, i bambini vaccinati avevano un’incidenza 5 volte maggiore di contrarre il virus del vaccino stesso e quindi l’influenza.

Vaiolo:
Kittel verifica che, dopo l’antivaiolosa, 3.297 bambini hanno riportato danni all’udito e 71 sono rimasti sordi. Bambini che hanno ripetuto l’antivaiolosa diverse volte presentano delle aberrazioni cromosomiche nei loro globuli bianchi. Miller (1967) descrive nove pazienti che svilupparono la sclerosi multipla dopo la prima o la seconda vaccinazione antivaiolosa. Il Messico e l’India hanno subito le epidemie di vaiolo più violente e mortali, sebbene le loro popolazioni fossero state rispettivamente completamente e parzialmente vaccinate. In Italia, già nel 1887-‘89 la morte per vaiolo tra i vaccinati era equivalente a quella tra la popolazione non vaccinata. In Gran Bretagna la vaccinazione anti-vaiolo divenne obbligatoria nel 1853 e vent’anni dopo, nel 1870-‘71, si manifestò la più spaventosa epidemia della storia (23.000 morti); nei decenni successivi la mortalità da vaiolo in Gran Bretagna diminuì in modo perfettamente parallelo alla diminuzione del tasso di vaccinazione.

Un programma di prevenzione ad hoc
Quanto sopra si limita a focalizzare alcune condizioni clinico-epidemiologiche che impongono cautela nella vaccinazione indiscriminata. Il principio della cautela, altrove impiegato, ad esempio nella contaminazione elettromagnetica, indica che comunque esso va seguito ed applicato. Basterebbe un solo caso di patologia da introduzione vaccinale per imporre un principio di cautela, ovvero un principio di esecuzione vaccinale controllata. Le motivazioni addotte sono sufficienti e bastevoli per imporre un Programma di Prevenzione non solo delle patologie sottoposte a vaccinazione (Polio, Morbillo, Difterite, Epatite, e soprattutto Influenza) ma di prevenzione delle complicanze attese. Si esclude che si possa continuare senza una programmazione in tal senso anche per i costi che le patologie da complicazione e iatrogene implicano. Pertanto si richiede una politica sanitaria di maggiore controllo della prevenzione vaccinale:·visita clinica presso le ASL prima della pratica vaccinale; obbligatorietà della prescrizione medica vaccinale;·imposizione di sanzioni penali per coloro che praticano autovaccinazioni e per coloro che vendono prodotti vaccinali senza prescrizione medica.

Aldo Ferrara Massari
26 giugno 2010
www.ilfattoquotidiano.it/2010/06/26/vaccini-quello-che-nessuno-vuole-o-p...
wheaton80
00sabato 27 giugno 2015 19:47
Petizione: I vaccini invece di prevenire le malattie infettive sono la causa scatenante d’innumerevoli malattie

E' ormai tempo che ci rendiamo conto che i vaccini hanno fallito il loro intento; invece di proteggerci dalle malattie infettive sono diventati la causa scatenante d’innumerevoli malattie iatrogene degenerative, molto più gravi delle infettive. Ciò fa comodo alle multinazionali dei farmaci per mantenerci sempre in uno stato di "malattia".

Per firmare la petizione: secure.avaaz.org/it/petition/I_VACCINI_INVECE_DI_PREVENIRE_LE_MALATTIE_INFETTIVE_SONO_LA_CAUSA_SCATENANTE_DINNUMEREVOLI_MALATT...
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00sabato 27 giugno 2015 20:24

wheaton80
00mercoledì 2 settembre 2015 01:56
Francia: 420 Medici firmano una petizione contro il Gardasil

Ormai è chiaro che stiamo vivendo un periodo tormentato in ambito vaccinale. Mentre in Puglia vi sono genitori che “scioperano” a sostegno dell’indagine avviata dalla Magistratura di Trani in merito all’Autismo da vaccino MPR, in Francia si attivano 420 Medici per promuovere una petizione contro il vaccino anti-HPV Gardasil. Gardasil, prodotto dalla Sanofi Pasteur MSD per il mercato europeo e dalla Merck per il mercato americano, è sempre stato al centro di numerose polemiche fin dal momento della sua immissione sul mercato nel 2006. Ora Gardasil è seriamente minacciato dalla petizione pubblica di 420 Medici francesi, solitamente molto più attenti alle questioni di sicurezza rispetto ai colleghi nostrani [che firmano petizioni a favore di un vaccino trivalente MPR storicamente insicuro ed inefficace], a tal punto da richiedere una interrogazione parlamentare in merito alla sicurezza di questo farmaco (http://www.medocean.re/2014/02/si-vous-etes-medecin-generaliste-ou-specialiste-et-si-vous-etes-daccord-avec-nous-sur-les-points-suivants/). La richiesta nasce a seguito di una denuncia contro ignoti presentata da nove donne a dicembre 2013: tutte lamentavano di aver subito gravi danni dopo la vaccinazione Gardasil. Tuttavia, queste donne non si sono lamentate direttamente contro il laboratorio della Sanofi Pasteur MSD che ha lanciato il vaccino nel 2006 e aveva già risposto ad altre sollecitazioni, non più tardi di novembre 2013, negando ogni legame tra Gardasil e l’insorgenza di malattie come la Sclerosi Multipla. Questi Medici stanno sfidando da un lato l’efficacia del farmaco, e dall’altro anche i suoi costi: 123 €uro! Tra i primi firmatari della petizione, figura il Pneumologo Irene Frachon, la Dottoressa [D maiusola cubitale!] che denunciò i gravissimi effetti collaterali di un farmaco utilizzato in tutto il mondo: il Médiator [Mediaxal in Italia, Benfluorex quello della molecola, farmaco antiobesità]. Questa petizione dimostra come una complessa indagine penale, che chiama in causa la sicurezza di un vaccino, può essere affrontata in modo differente a seconda dei casi: da una parte [Francia] c’è la dimostrazione e la volontà Professionale di tutelare i pazienti, mentre dall’altra [Italia] c’è la dimostrazione e la volontà di tutelare interessi legati all’industria del farmaco e ai suoi storici venditori corrotti.

Gabriele Milani
1 aprile 2014
autismovaccini.org/2014/04/01/francia-420-medici-firmano-una-petizione-contro-il-g...
wheaton80
00lunedì 5 ottobre 2015 02:35
In Italia calo record dei vaccini per bambini, OMS:"Peggio dei Paesi dell'Est". Un terzo dei genitori pensa siano dannosi

Le campagne contro le vaccinazioni nei bambini stanno dando i loro frutti: la percentuale dei piccoli vaccinati in Italia è scesa per la prima volta sotto la soglia del 95%, il valore minimo indicato nel Piano di Prevenzione e l'OMS bacchetta nuovamente il nostro Paese, considerandolo in questo campo "peggiore dei paesi dell'Est". E' la notizia riportata dal quotidiano Il Messaggero: "Oltre alle vaccinazioni obbligatorie scendono anche quelle raccomandate, come morbillo e rosolia". Il Ministero della Salute indica che dal 2013 al 2014 questo tipo di profilassi è calato del 4% e le regioni che meno vaccinano sono le Marche, l'Abruzzo e la Valle d'Aosta. Il problema, indicano all'Istituto Superiore di Sanità, sono i genitori che temono senza ragionevolezza un potenziale danno dei vaccini e che dopo il primo anno di vita del bambino abbandonano il piano vaccinale rendendolo inutile:“Il 33% ritiene i vaccini più pericolosi delle malattie che prevengono, rispetto ad un 25,4% di mamme e papà che pensano l'opposto e a un 36,6% secondo cui dipende dai vaccini e dalle patologie. Sono i dati che emergono dall'indagine presentata al congresso nazionale di Paidòss, l'Osservatorio nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza a Lecce”.

04/10/2015
www.huffingtonpost.it/2015/10/04/calo-vaccini-bambini_n_8239...
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00venerdì 9 ottobre 2015 22:16
Vaccini: Codacons, solo categorie a rischio o regalo a aziende

(ANSA) - Solo le categorie a rischio "devono sottoporsi a vaccinazione, o è un regalo all'industria farmaceutica: il calo delle vaccinazioni in Italia è il risultato di una maggiore consapevolezza da parte degli utenti, che si informano di più rispetto al passato e scelgono autonomamente se sottoporsi o meno ad un vaccino". Lo afferma il Codacons, che parla di "campagna allarmistica da parte di istituzioni ed enti". "Il vero dramma non è il calo delle vaccinazioni, ma la vaccinazione di massa”, spiega il Presidente Carlo Rienzi in una nota. “Ogni anno, in occasione dell'arrivo dell'influenza, torna all'attenzione la questione dei vaccini e parte la solita campagna a favore di una vaccinazione a tappeto di tutti gli italiani. Ci si dimentica però che la vaccinazione è consigliabile solo per le categorie a rischio, quelle cioé per le quali il vaccino è disponibile gratuitamente. Vale la pena ricordare che talvolta il vaccino antinfluenzale si rivela inefficace, come avvenne nel 2004, quando fu sbagliato il ceppo e si fecero sprecare milioni di euro a moltissimi cittadini che finirono comunque per ammalarsi". I vaccini antinfluenzali, sostiene il Codacons, "rappresentano un vero e proprio business che fa incassare alle aziende farmaceutiche qualcosa come 500 milioni di euro all'anno. Chi promuove nel nostro Paese vaccinazioni di massa fa solamente un regalo alle aziende del settore".

5 ottobre 2015
www.codacons.it/articoli/vaccinicodaconssolo_categorie_a_rischio_o_regalo_a_aziende_280...
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00sabato 24 ottobre 2015 22:04
I 12 punti del Dottor Gava. La spiegazione scientifica sulla pericolosità dei vaccini
Questo è ciò che il pediatra e il Ministero dovrebbero dire ai genitori

A Padova c’è un dottore, uno di quelli che in poche parole, poco tecniche, riesce a spiegare ciò che invece dovrebbe spiegare il Ministero della Sanità ai genitori prima della vaccinazione dei loro figli. In un suo recente articolo ha elencato in 12 motivazioni la causa della pericolosità dei vaccini. Il suo nome è Dott. Roberto Gava, laureato in Medicina all’Università di Padova, specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica e Tossicologia Medica. Dopo dieci anni di lavoro in ambiente universitario ed essere stato autore di libri di Farmacologia e moltissime pubblicazioni scientifiche (www.robertogava.it), da una quindicina di anni sta cercando di studiare gli approcci medici non convenzionali, rivedendoli anche alla luce delle attuali conoscenze scientifiche. Di seguito pubblichiamo per intero le 12 motivazioni sulla pericolosità dei vaccini, sperando che l’informazione venga diffusa quanto più possibile sul territorio italiano. I vaccini sono sicuri e anche utili?

“Consideriamo solo questi aspetti principali:

1) Il sistema immunitario di un bambino di pochi mesi è totalmente immaturo e quindi facilmente squilibrabile

2) Oggi i bambini sono più deboli di una volta per innumerevoli motivi (madri più stressate, alimentazione meno equilibrata, ambiente inquinato, facili trattamenti farmacologici sia alla madre che al neonato, ecc…)

3) Molti neonati presentano una immaturità particolare del loro sistema immunitario che dura fino a 12-18 mesi e che viene chiamata ipogammaglobulinemia transitoria: se in questo periodo il bambino viene vaccinato, corre un elevato rischio di subire danni da vaccino, mentre, se si attende che il suo sistema immunitario maturi, il rischio si riduce

4) I bambini nati prematuri o che hanno subìto una qualche malattia acuta nei primi mesi di vita o che hanno ricevuto farmaci immunosoppressori (antibiotici e/o cortisonici) nei primi mesi di vita o che hanno subito interventi chirurgici o che hanno alterazioni immunitarie o che sono figli di genitori con patologie immunitarie o metaboliche e molte altre condizioni squilibranti il loro precario equilibrio immunitario, sono ad elevato rischio di danni da vaccini

5) E’ noto che minore è l’età del neonato o maggiore è la sua immaturità o maggiore è il numero di vaccini inoculati insieme, maggiore è il rischio che il bambino subisca un grave danno vaccinale. Non dimentichiamo che inoculiamo circa 25 antigeni vaccinali (compresi i richiami) nei primi 15 mesi di vita del bambino

6) I vaccini impediscono al bambino di venire a contatto con germi importanti per la sua maturazione immunitaria e ciò è un altro punto a loro sfavore. Infatti, sappiamo che il sistema immunitario immaturo del bambino viene stimolato, rafforzato e maturato proprio grazie ai piccoli e grandi combattimenti che lo impegnano fisiologicamente in molte sfide quotidiane. Non sarebbe allora più logico, sicuro ed efficace irrobustire la sua immunità aspecifica che lo difenderebbe da tutti i germi, invece di cercare di fortificare (con tutti i rischi che sappiamo) l’immunità specifica proteggendolo con i vaccini solo contro 7-8 germi?

7) Consideriamo che le vaccinazioni che noi pratichiamo non servono per proteggere i bambini dalle malattie virali e batteriche che li affliggono tutti i giorni; anzi, dato che i vaccini indeboliscono il sistema immunitario (effetto che si prolunga all’incirca nei 30-40 giorni successivi alla vaccinazione), i bambini vaccinati risultano più esposti alle malattie infettive dei non vaccinati

8) Inoltre, consideriamo a cosa servano il vaccino antitetanico in un bambino di pochi mesi: si arrampica sui reticolati? E il vaccino antiepatite B? Per caso i nostri piccoli sono così precoci da avere rapporti sessuali pericolosi? E il vaccino contro la poliomielite? L’Europa ha il certificato “Polio Free” (senza poliomielite) dal 2002. E il vaccino per la difterite? Non ci sono casi di difterite né in Italia né nel resto dell’Europa da vari decenni (a parte qualche sperduta zona della Siberia). In aggiunta, gli extracomunitari sono vaccinati, ma il loro arrivo in numero elevato in Europa non ha causato aumento delle malattie per cui noi vacciniamo i bambini, ma ciò pare aver causato invece un aumento della tubercolosi e delle malattie a trasmissione sessuale

9) Il cervello ha un suo sistema immunitario specializzato e quando una persona viene vaccinata, le sue cellule immunitarie specializzate (“microglia”) vengono attivate. Vaccini multipli e frequenti iperstimolano questi neuroni provocando il rilascio di diversi elementi tossici (radicali liberi, citochine, chemochine, ecc…) che danneggiano le cellule cerebrali e le loro connessioni sinaptiche. Questa iperstimolazione è la prima causa di tante cerebropatie, non per ultima la sindrome autistica, ma anche la ADHD (disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività), le ipercinesie, le dislessie, le convulsioni, ecc…

10) I vaccini sono pericolosi sia per i loro componenti antigenici che per i loro componenti tossicologici, perché possono contenere: virus vivi o morti, batteri, parti di DNA, frazioni antigeniche, tossine, proteine eterologhe, prioni, antibiotici, mercurio, fenolo, alluminio, formaldeide, fenossietanolo, oli e innumerevoli nuovi composti ad azione conservante o adiuvante, nanoparticelle e chissà cos’altro… perché ogni tanto si scopre qualcosa di nuovo. Con le conoscenze di immunologia di cui disponiamo oggi, pensare che la somministrazione di queste sostanze a neonati di 2-3 mesi di vita sia totalmente innocua è veramente da “sciocchi”!

11) A quanto pare, se la notizia di questi giorni è veritiera (alcuni sono molto dubbiosi in merito, perché temono che la verità sia molto più grave, altrimenti non si spiegherebbero i costosi e gravosi ritiri immediati per i banali motivi riportati), pare che i vaccini possano rischiare di contenere anche germi contaminanti nonostante le sempre super-garanzie che ci danno quando ci assicurano che la produzione dei vaccini è sicura al 100%

12) I vaccini possono causare qualsiasi patologia nel bambino che li riceve, perché squilibrano il suo sistema immunitario. Infatti, se il bambino ha un sistema immunitario robusto, tollera probabilmente abbastanza bene la vaccinazione, ma se ha un sistema immunitario debole, in un tempo variabile di giorni o mesi svilupperà una delle patologie a cui è predisposto, e chi di noi è senza predisposizioni patologiche congenite o acquisite? E come facciamo a sapere quanto un bambino è forte o debole dal punto di vista immunitario? Oggi potremmo avere molte informazioni di questo tipo con un semplice esame del sangue, ma questo esame non viene fatto. Perché? È forse razionale vaccinare a tappeto 560.000 bambini all’anno senza sapere nulla di loro? È lecito eseguire un trattamento farmacologico (i vaccini sono farmaci) senza personalizzarlo? E senza saper prevedere se l’individuo che lo riceve ne trarrà un beneficio o un danno? È lecito attuare dei trattamenti preventivi che mettono a rischio la salute e addirittura in alcuni casi la vita del bambino? È lecito che un trattamento preventivo in un soggetto sano, specie se è un bambino, possa presentare un minimo di pericolo?

Oggi sappiamo che i vaccini potrebbero far correre ai nostri figli pericoli non piccoli, ma preferisco lasciare al Lettore il compito di rispondere a queste domande ricordandogli solo che la letteratura medica contiene migliaia di articoli che documentano i danni da vaccini. I medici vaccinatori ci garantiscono che tutti i vaccini sono innocui, ma quando i genitori che hanno più paura di danneggiare il loro figlio che di fare “brutta figura” davanti i medici vaccinatori chiedono loro di mettere per iscritto che la vaccinazione non causerà alcun danno al bambino… nessuno di questi medici osa mettere la sua firma su un tale documento. Perché? (…)

“Noi tutti siamo stanchi di queste continue notizie allarmanti sugli effetti dei vaccini pediatrici. Pertanto, pretendiamo che il nostro Ministero della Salute, da una parte ci fornisca informazioni precise, esaurienti e scientificamente corrette e inoppugnabili sull’efficacia e sulla sicurezza di tutti i vaccini e dall’altra, dato che solo noi genitori siamo i veri responsabili della salute dei nostri figli, vorremmo essere liberi, come accade in tutti i Paesi civili, di poter esprimere il nostro consenso o meno ad ogni atto medico, comprese le vaccinazioni pediatriche”.

Questo è ciò che avrebbe dovuto e dovrebbe dirvi il pediatra, il medico di fiducia, il centro vaccinale, prima di far pungere con un ago, potenzialmente dannoso, vostro figlio. Queste sono invece le 10 domande di NapoliTime rivolte al Ministero della Sanità. Attendiamo risposte. Nel frattempo la nostra inchiesta continuerà. Finché non otterremo risposte chiare:

1) Perché il vaccino esavalente contiene 4 vaccini obbligatori e 2 non obbligatori, e non sono disponibili nei centri vaccinali i dosaggi singoli?

2) Perchè la scoperta di particelle non biodegradabili e non biocompatibili, in alcuni casi anche metalli pesanti, nei vaccini (vedi ricerca Montanari/Gatti), riconosciute dall’intero mondo scientifico come dannose, non ha portato all’immediata sospensione precauzionale dell’attività vaccinale pediatrica e non?

3) Perché quelle particelle sfuggono ai controlli che, secondo la dottoressa Stefania Salmaso, direttrice del Centro Nazionale di Epidemiologia, vengono eseguiti su tutti i lotti (Il Salvagente n. 38, pag. 41)?

4) Perchè, visto che un bambino in vita sua non si ammalerà mai di 6 virus contemporaneamente, gli viene inoculato l’esavalente in un’unica seduta e in un momento in cui il suo sistema immunitario è immaturo?

5) E’ vero che in determinate regioni il pediatra guadagna soldi per ogni bambino vaccinato?

6) Perchè indicare un limite di prescrizione alla richiesta di danno da vaccino ed emotrasfusione, quando invece i danni sono permanenti e in molti casi mortali?

7) Quale sarà la reazione del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità all’ondata di ritiri di vaccini in vari Paesi del mondo?

8) L’art. 32 della Costituzione recita che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. L’art. 3 stabilisce che tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge. Eppure le vaccinazioni sono obbligatorie in certe regioni e non in altre. Perché i cittadini della Repubblica Italiana sono trattati in maniera disuguale e, dunque, anticostituzionale?

9) Perché i genitori non vengono messi in condizione di scegliere davvero, informandoli in sede di vaccinazione, per iscritto, con dati e statistiche, circa i rischi di danni neurologici e altro in seguito a reazione da vaccino?

10) E’ vero che i dipendenti della Sanità non possono rilasciare dichiarazioni circa i vaccini, pena il licenziamento?

Diffondete, informate. Facciamolo noi, per i nostri figli.

22 ottobre 2015
www.napolitime.it/12841-i-12-punti-del-dottor-gava-la-spiegazione-lucida-e-scientifica-sulla-pericolosita-dei-vaccini-questo-e-cio-che-il-pediatra-e-il-ministero-dovrebbe-dire-ai-genit...
wheaton80
00mercoledì 28 ottobre 2015 19:15
Lettera aperta di 120 medici:"Più sani i bimbi non vaccinati"

"I bambini non vaccinati sono più sani". A sostenerlo non sono pseudo-guaritori, maghi o fattucchieri. Ma oltre 120 medici che, dopo settimane di dibattiti e polemiche sul tema, escono allo scoperto con una lettera aperta all’Istituto Superiore di Sanità. Primo firmatario il cardiologo Roberto Gava, membro della ‘Società medicina centrata sulla persona’ di Bologna, appoggiato da oltre una ventina di professionisti emiliano-romagnoli e marchigiani. Il corposo documento prende le mosse dalle affermazioni del Presidente dell’Istituto, il professor Gualtiero Ricciardi, che ha recentemente sostenuto la sicurezza dei vaccini pediatrici:"Su 19 milioni di vaccinazioni ci sono stati soli 5 casi di reazioni gravi, peraltro non mortali". Non è esattamente così per i firmatari della missiva che rivelano l’esistenza di "reazioni avverse che ammontano a migliaia di rilievi all’anno". Non per questo vogliono essere classificati come i fautori del no, senza se e senza ma. E infatti nella premessa mettono in chiaro che, oggigiorno, un qualsiasi medico dotato "di buon senso" e di "un minimo di conoscenza scientifica" non può essere "contro le vaccinazioni pediatriche". Ma poi mettono sul tavolo la loro esperienza sul campo. E cioé "pratica medica specializzata" accanto al bambino malato, non "frettolosa ma fatta di osservazione e ascolto, di considerazione di quello che lui ci comunica e subliminale (Nota Wheaton80: forse è un refuso e si intende “anche per via subliminale”) e di quello che i genitori raccontano".

E tutto ciò "ci ha aperto gli occhi". La conclusione è destinata a suscitare scalpore:"I bambini non vaccinati appaiono indubbiamente e globalmente più sani, meno soggetti alle patologie infettive, specie delle vie aeree, meno soggetti ai disturbi intestinali e alle patologie croniche, meno soggetti a patologie neurologiche e comportamentali e scarsi consumatori di farmaci e di interventi sanitari". E per dimostrare quanto asseriscono sono pronti a partecipare a un’indagine organizzata dall’Istituto Superiore della Sanità che confronti "nel modo più rigoroso" lo stato di salute dei piccoli completamente vaccinati con quella dei bimbi mai vaccinati. Illustrano poi la loro dettagliata proposta articolata in quattordici punti. Spazia dalla richiesta di personalizzazione dei trattamenti ai tempi di somministrazione, dai compiti che il pediatra deve assolvere alla necessità di superare l’obbligo vaccinale. "Se vogliamo servire la verità abbiamo solo una possibilità - concludono - Unirci tutti attorno ad un tavolo scientifico e discutere l’argomento con cuore aperto e libero da conflitti di interesse. Questo è il bene della Medicina, il resto è coercizione cieca e scontro frontale, che prima o poi si rivelerà contro tutti noi".

Luca Soliani
28 ottobre 2015
www.ilrestodelcarlino.it/vaccini-medici-contrari-1.1429559
wheaton80
00giovedì 26 novembre 2015 16:42
Danni irreversibili da vaccino, «in Abruzzo risarcite 18 famiglie»

In Italia sono 631 le persone che hanno riportato casi di danno irreversibile a causa di vaccinazione e che hanno ottenuto l'indennizzo previsto dalla legge, di cui alcuni anche in Abruzzo. Molti stanno ancora attendendo la conclusione di iter burocratici e giudiziari lunghissimi, per altri ancora è stato riconosciuto il nesso di causalità ma non è stata prevista l'erogazione dell'indennizzo. Di questo si parlerà al convegno annuale del Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino che si terrà l'1 dicembre a Palazzo San Macuto, Roma. «Dal 2001 ad oggi oltre 1000 pratiche seguite in Italia per ottenere un indennizzo, molte giacciono ancora in attesa di un pronunciamento», commenta la presidente del Condav, Nadia Gatti. «Sono 18 i casi di danni riconosciuti e indennizzati in Abruzzo grazie al supporto del nostro coordinamento alle famiglie, che possono così pagare le cure o garantire un futuro a chi è rimasto segnato a vita dopo le vaccinazioni ricevute». Gatti riferisce anche di alcune decine di morti a livello nazionale dal 2001 ad oggi, «di cui 3 a Pescara, 2 nell’Aquilano e 1 a Chieti». «Tra le famiglie che abbiamo seguito in questi anni, ci sono anche decine di casi di morte, un dato che, se si volesse fare una stima più generale e aderente alla realtà, risulterebbe sicuramente approssimato per difetto, poiché a volte le famiglie sono troppo provate per riuscire a chiedere giustizia», spiega Gatti, madre di Silvia, indennizzata per una paralisi agli arti inferiori causata dal vaccino antipolio Sabin. «Attendiamo inoltre, ormai da anni e invano, che il Ministero della Salute ci fornisca i dati di tutti coloro che, pur danneggiati in modo irreversibile dalle vaccinazioni, hanno inoltrato domanda di indennizzo fuori dai termini di legge”, prosegue Gatti. “Per tutte queste persone non ci sono ancora giustizia né aiuti. Denunciamo anche l’assoluta inadeguatezza del sistema di vaccinovigilanza in Italia che non permette di garantire un monitoraggio effettivo degli eventi avversi e stigmatizziamo la scelta fatta a suo tempo di eliminare ogni sanzione per i medici che si rifiutano di segnalare gli eventi avversi stessi».

26/11/2015
www.primadanoi.it/news/abruzzo/563260/Danni-irreversibili-da-vaccin...
wheaton80
00sabato 28 novembre 2015 19:25
Il Tribunale:"Bimbo autistico per colpa del vaccino"

Il Ministero della Salute dovrà versare un assegno bimestrale, per tutta la vita, a un bimbo affetto da autismo, a cui nel 2006 fu iniettato il vaccino esavalente prodotto dalla multinazionale GlaxoSmithKline. Lo stabilisce una sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano, firmata dal giudice Nicola Di Leo, secondo cui sarebbe "acclarata la sussistenza del nesso causale tra tale vaccinazione e la malattia", come si legge nel dispositivo. E ancora, citando la perizia del medico legale Alberto Tornatore nominato dal Tribunale:"È probabile che il disturbo autistico del piccolo sia stato concausato, sulla base di un polimorfismo che lo ha reso suscettibile alla tossicità di uno o più ingredienti (o inquinanti), dal vaccino Infanrix Hexa Sk". Il vaccino esavalente, somministrato con tre iniezioni nel primo anno di vita, protegge da poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse e infezioni da Haemophilus influenzae di tipo B. Prima di rivolgersi al giudice, la famiglia del bambino - che ha nove anni e a cui l'autismo è stato diagnosticato nel 2010 - aveva presentato nel 2011 una domanda di indennizzo al Ministero, respinta. Di qui la decisione di intentare causa. "Dalla sentenza, dello scorso 23 settembre, sono passati i 60 giorni entro cui il Ministero avrebbe potuto presentare ricorso in appello e non ci risulta lo abbia fatto - dice Alessandra Genovesi, avvocato del bambino - La sentenza è passata in giudicato. Per la famiglia, l'augurio è che in futuro si possano introdurre più cautele nelle vaccinazioni". Il bambino riceverà un assegno bimestrale il cui importo sarà calcolato a partire da una base di 1.683 euro, più un indennizzo una tantum. Nelle 18 pagine della relazione del medico legale, si fa riferimento a "un poderoso documento riservato della GlaxoSmithKline" sui "cosiddetti side effects del vaccino Infanrix Hexa Sk emersi nel corso della sperimentazione clinica pre-autorizzazione o successivamente, fra l'ottobre 2009 e lo stesso mese 2011". In particolare - come scrive il perito - ci sarebbero "cinque casi di autismo segnalati durante i trial, ma rimasti unlisted, ossia omessi dall'elenco degli effetti avversi sottoposto alle autorità sanitarie per l'autorizzazione al commercio".

Nella sentenza - sempre citando le conclusioni del medico legale - si riporta come nel vaccino vi sarebbe "una specifica idoneità lesiva per il disturbo autistico, la cui portata, teoricamente piccola se calcolata in base alla sperimentazione clinica pre-autorizzazione", sarebbe in realtà "sottostimata, per l'esistenza, recentemente confermata dall'autorità sanitaria australiana, di lotti del vaccino contenente un disinfettante a base di mercurio, oggi ufficialmente bandito per via della comprovata neurotossicità". Non risulta che l'Agenzia del farmaco (AIFA) abbia avviato accertamenti sul vaccino esavalente della GlaxoSmithKline:"Non sono in corso indagini particolari su questo medicinale, che è comunque soggetto come tutti i vaccini a un monitoraggio post marketing", spiegano dall'agenzia. E aggiungono:"Non ci sono al momento evidenze di cambiamenti nel rapporto beneficio/rischio per tale prodotto, che si mantiene positivo ". I presunti legami fra vaccinazioni e autismo sono da anni al centro di un ampio dibattito internazionale. Nel 2012 una sentenza del Tribunale di Rimini legò il vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia) alla sindrome di Kenner (autismo). Allora il board scientifico del Calendario Vaccinale della Vita - che raggruppa le società dei medici di famiglia, dei pediatri e degli igienisti - insorse:"Così si rischia di perdere fiducia in uno strumento preventivo per la salute dei bimbi e di tutta la popolazione". E invitò il Ministro della Salute a ricorrere in appello. Nella sentenza di Rimini, il riferimento era a uno studio pubblicato nel 1998 sulla rivista Lancet, che legava l'autismo al vaccino antimorbillo. La ricerca fu ritirata dallo stesso giornale alcuni anni dopo, perché ritenuta inattendibile. Un'inchiesta simile a quella riminese, sempre sui presunti legami fra vaccino trivalente e autismo, è stata aperta quest'anno dalla procura di Trani. Il diffuso allarmismo - ingiustificato secondo le autorità sanitarie - ha provocato nell'ultimo triennio un crollo del numero dei bambini vaccinati. Il Movimento 5 Stelle in Lombardia lo scorso marzo depositò un progetto di legge per sospendere l'obbligo vaccinale, "considerate le già elevate coperture vaccinali raggiunte nel territorio lombardo, per passare a una vaccinazione consapevole e informata". Secca la risposta della Società di igiene (SLTL):"È una proposta pericolosa per la salute pubblica".

Alessandra Corica e Franco Vanni
www.repubblica.it/salute/medicina/2014/11/25/news/il_tribunale_bimbo_autistico_per_colpa_del_vaccino-101357013/?re...
wheaton80
00mercoledì 16 dicembre 2015 23:52
Vaccini-Autismo: Deputato USA Bill Posey espone alla Camera la denuncia del dr. William Thompson



In data 29 luglio 2015, il Deputato Repubblicano e membro del Congresso Bill Posey espone alla Camera dei Deputati l'inganno svelato da un informatore del CDC in merito alla correlazione tra autismo e vaccino MMR:«Abbiamo programmato un incontro per distruggere i documenti di studio vaccino-autismo»
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