catechesi per il 5/09/10 le tre tentazioni e presentazione del carisma
Questa catechesi mi viene incontro da una parte perché mi aiuta a presentarmi nel forum nwo dove da oggi vengono inserite queste catechesi e dall’altra perché in qualche modo, amplificandola, mi consente di fare il punto e tirare le somme dopo 25 catechesi.http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9168133&p=1
La prima lettura è tratta dal libro della Sapienza 9, 13-18 e parla del volere di Dio, di come noi facciamo ragionamenti timidi e incerti e la nostra mente è piena di preoccupazioni e mai potremmo sapere il volere di dio se non fosse dio stesso ad intervenire mandando lo spirito di cristo risorto a rivestirci a darci anzichè timidezza forza, anzichè incertezza sicurezza a far diventare certe le nostre riflessioni a toglierci dalla mente quelle che erano le nostre preoccupazioni, e questa forza questa sicurezza questa certezza la ritrovo anche in queste catechesi che posso fare perché avendo fatto il percorso di fede mi sono avvicinato a questa sapienza ed ho avuto modo di rivestirmi dello spirito di cristo, ma questa è la missione di fede di ogni cristiano a cui tutti siamo chiamati, entrare già in questa terra nella città di dio, nella gerusalemme celeste, la città santa che vedremmo scendere davanti ai nostri occhi, che non saranno più i nostri occhi che rimarranno inchiodati all'uomo vecchio, schiavo del peccato e ribelle a dio ma saranno gli occhi dello spirito, partiamo tutti da uno stesso punto: la schiavitù del peccato e dobbiamo arrivare tutti ad una stessa meta che è rivestirci dello spirito di cristo risorto.
Ed è proprio dalla seconda lettura tratta dalla lettera a Filèmone 9b-10.12-17 che possiamo vedere la nostra posizione di partenza che è quella di Onèsimo che schiavo scappa da Filemone per raggiungere Paolo ma poi che fa Paolo? Lo rimanda da Filemone come uomo libero e fratello in cristo, quindi anche noi inizialmente schiavi siamo chiamati da cristo ad essere liberi e come Paolo in questa lettere giustifica e difende Onesimo , Gesù sempre ci difenderà e giustificherà, liberandoci lui dalle nostre schiavitù e tentazioni, vincendole lui e non permetterà mai che il peccato si incarni nella nostra esistenza, ma allora noi che dobbiamo fare niente? Se tutto fa il signore? No il signore vuole che noi diamo il nostro amen, vuole che almeno mostriamo l’impegno a fare i passi nella fede, vuole che assumiamo e vinciamo questo combattimento con il suo spirito e ritornare poi al mondo liberi, anche se sempre tentati, e forti del nostro carisma che insieme allo spirito santo ci accompagnerà nel nostro cammino di fede
Nel vangelo secondo Luca 14, 25-33 vediamo più concretamente come assumere questo combattimento: la folla seguiva Gesù e noi seguimo Gesù ma ad un certo punto Gesù si volta e parla ed oggi il signore si volta e ci parla di tre cose: affettività, la nostra storia, le ricchezze che sono i ceppi fondamentali su cui si innesta la catechesi di satana e con cui lui ci rende schiavi e peccatori.
la tentazione delle affettività: vediamo nella nostra vita che venendo dall’affetto dei genitori poi cerchiamo sempre quella protezione, quella realizzazione perché abbiamo esperienza di un amore che ci proteggeva che ci riempiva e allora cerchiamo negli altri di avere lo stesso tipo di realizzazione, un nuovo amore, una nuova avventura legata al sesso e alla carne da qui tutti i peccati carnali e cerchiamo quindi di essere sempre in forma, sempre belli attraenti, vestiti alla moda con gli occhiali giusti, ma l’esperienza che facciamo è sempre di profonda insoddisfazione perché per quante cose, per quante avventure possiamo mettere dentro al nostro abisso esistenziale non ci sentiremo mai sazi mai appagati e cercheremo solo nuove cose, nuove esperienze perché la nostra anima ha invece solo bisogno di ritrovare l’amore di Dio che ha perso ed essere appagata e riempita da lui, e quella parola che dice chi non mi ama più di sua madre più di suo padre più di suo fratello più di se stesso ci vuole riportare a quell’amore per dio che abbiamo perso a metterlo sempre al primo posto nella nostra vita, nelle nostre azioni, nei nostri dubbi, nelle nostre decisioni: sempre, perché di fatto se non mettiamo dio al primo posto e mettiamo qualcos’altro tipo le affettività, rimarremo delusi, tutto ci deluderà, e per arrivare a mettere dio al primo posto cioè sentirci figlio di dio dobbiamo permettere al signore di rivestirci dello spirito santo perché l’unica via per arrivare a dio è Cristo, la chiesa propone per combattere questa tentazione il digiuno dalla carne e l'ascolto della parola di dio.
La tentazione della storia riferita alla nostra vita: qui gesù dice chi non porta la propria croce non può essere mio discepolo, chi non accetta la propria vita non può seguire il signore, ma noi non accettiamo mai la nostra vita, il lavoro non ci sta bene, i colleghi non ci piacciono anche gli amici ci vengono contro, i genitori ci stanno sempre a riprendere, quella moglie o quel marito non è come volevi tu, quella malattia non la accetti, vogliamo sempre cambiare tutto allora cambiamo il lavoro facciamone un altro, cambiamo la moglie, facciamoci cambiare di stanza perché quel collega è assurdo, miglioriamo i nostri difetti estetici, ma dato che la nostra storia la fa dio ed è la migliore che potesse fare per noi riferita alla nostra storia della salvezza, e con la quale ci parla sempre, noi mettendoci contro la nostra storia continuiamo a metterci contro dio, ma perché non accettiamo la nostra storia? Perché siamo cattivi? no perché siamo schiavi e accettiamo la catechesi di satana che ci dice costantemente la tua vita fa schifo cambiala fatti furbo, ma non è che cambiando la nostra vita e facendoci furbi risolviamo l’insoddisfazione, si forse la novità ci inebria e per un attimo ci distoglie dal malessere esistenziale che poi ritorna prepotente perché la nostra anima è stata creata per essere amata da dio e solo così si realizza pienamente, la chiesa per riconciliarci con la nostra storia propone le preghiere.
la tentazione delle ricchezze, qui gesù in questa lettura da molta importanza a questa tentazione perché vincerla la ritiene alla base per iniziare un cammino di fede, noi non pensiamo di essere schiavi del denaro e delle ricchezza ma proviamo a immaginare la nostra giornata con il conto in banca a zero e senza la sicurezza dello stipendio a fine mese, o vivere senza il nostro appartamento, sarebbe una tragedia, perché invece la nostra vita si basa su quelle sicurezze e a quelle ci aggrappiamo sia per realizzare i nostri desideri sia per pianificare eventi che in qualche modo ci appaghino che ci inebriano che ci facciano non pensare al fatto che camminiamo verso la morte, che ci alienino, perché il pensare alla morte ci distrugge, cerchiamo sempre di fermare il tempo, di non farlo scorrere, essere eternamente giovani, non ammalarci mai, ma la realtà è un’altra il nostro tempo è limitato e allora al tempo bisognebbe dare un valore santo, e dare al tempo un valore santo significa non alienarci con il tutto per non pensare, ma vivere la giornata pensando che sia sempre il signore a provvedere a noi e quindi lasciare che il tempo scorra in santità e lode, chiedendo, ricevendo e ringraziando, quindi essere chiamati a passare da un tempo maledetto che veniva dalla maledizione lanciata da dio agli uomini quando disse ad Adamo maledetto il suolo a causa tua ad un tempo benedetto dallo spirito di Gesù Cristo risorto, per combattere questa tentazione la chiesa come arma presenta le offerte.
Quindi chi è che ha assunto e vinto queste tentazioni? Solo cristo nel deserto tentato da satana le ha vinte e le proposte che da la chiesa sono esattamente il comportamento tenuto da Gesù in quell'episodio e allora noi se vogliamo essere di cristo non possiamo pensare di vincere queste tentazioni senza il suo spirito, da soli, ma quando digiuneremo dal peccato sarà cristo in noi a digiunare e a combattere la tentazione della carne e a darci la forza con l'acolto della parola di dio, quando pregheremo e faremo le lodi sarà cristo in noi a pregare e a riconciliarci con la nostra storia, quando faremo le offerte e le opere di carità sarà cristo che si chinerà sui bisognosi e combatterà per noi la tentazione della ricchezze, perché essere chiesa è fare parte di questo corpo che è Gesù Cristo risorto ognuno con il proprio carisma, ma guardiamo bene queste tre tentazioni e cerchiamo di individuare quella che soffriamo di più, perchè su quella verrà innestato il nostro carisma, se soffriamo di più quella delle affettività e dei peccati della carne il nostro carisma sarà legato al digiuno dal peccato e alla parola di dio se invece nella nostra vita non accettiamo principalmente la nostra storia il nostro carisma sarà legato alla preghiera e alla lode se infine capiamo di essere schiavi delle ricchezze il nostro carisma sarà legato alle offerte e alle opere di misericordia perchè è vero che il nostro carisma è inserito nella storia della salvezza di tutti ma è anche vero che principalmente serve a guarire e a sanare noi stessi, è il regalo di dio per aiutarci nella nostra conversione.