00 05/05/2013 01:22

Schiaffo ai big dell'agrochimica come Bayer e Syngenta: Bruxelles, malgrado un voto non decisivo in Commissione, blocca per due anni l'uso di tre neonocotinoidi, rintenuti potenziali responsabili della morte di migliaia di alveari in tutta Europa. La "Api Spa" vale 29 miliardi di euro

di ETTORE LIVINI



BRUXELLES - Gli alveari europei tirano un sospiro di sollievo. La Commissione Ue ha deciso infatti di bandire per due anni l'uso in agricoltura di una serie di neonicotinoidi, pesticidi che "secondo le ricerche della European food safety authority - ha sottolineato il Commissario alla salute Tonio Borg - pongono seri rischi per la vita delle api". Bruxelles, alla luce di queste ricerche, aveva proposto di eliminare del tutto l'uso di questi anti-parassitari prodotti soprattutto dalla tedesca Bayer e della svizzera Syngenta. A favore di questa iniziativa hanno votato 15 paesi, otto hanno detto "no" (tra cui l'Italia) e quattro si sono astenuti, mancando quindo l'obiettivo di una maggioranza qualificata per il bando totale. La Ue a questo punto ha deciso di fare da sè, procedendo per ora allo stop biennale dal primo dicembre in attesa di ulteriori deliberazioni. Il divieto riguarda l'utilizzo su girasole, mais, colza e grano.

L'industria chimica negli ultimi anni ha combattuto una battaglia a tutto campo contro il bando ai neonicotinoidi sottolinenando che una decisione di questo tipo avrebbe messo a rischio 50mila posti di lavoro e un business che vale da solo 17 miliardi di euro. Di parere opposto gli ambientalisti. I semi conciati con neonicotinoidi (antiparassitari potentissimi che non lasciano residui nel cibo) si sono rivelati infatti letali per le api. I poveri imenotteri che vengono in contatto con queste sostanze finiscono infatti spesso per morire a causa del cosiddetto "Colony collapse disorder". L'Italia
ne ha bandito l'uso nel 2008, rinnovandolo ogni anno e i risultati non sono mancati. Dalle 185 segnalazioni di morie d'alveari di quell'anno si è passati all tre del 2009 e allle 0 dei due anni successivi. Il "no" di ieri di Roma (che pochi mesi fa aveva votato a favore dello stop per due anni) è stato giustificato con la decisione della ue di impedirne l'uso in granuli sulle foglie di piante da frutto prima della fioritura. Limiti all'uso dei pesticidi erano già stati adottati anche in Germania e in Francia.

La Ue qualche anno fa - visti i pareri discordanti - ha affidato uno studio specifico alla Efsa. L'agenzia ha valutato gli effetti cronici sulla vita dell'alveare e delle api, prendendo in considerazione il contatto delle api sia con le polveri contenenti tali sostanze rilasciate nel corso della semina, sia con le sostanze presenti nel polline o nel nettare delle piante trattate. Ad ognuna delle tre sostanze è stato associato un elevato rischio acuto nel momento in cui le api ci entrano a contatto. Una decisione basata anche su strette valutazioni economiche visto che l'oscuro lavoro delle api, tra impollinazione e produzione di miele, vale secondo Bruxelles un giro d'affari annuo di 29 miliardi. Senza i nostri preziosi amici alati, dice Albert Einstein "il genere umano avrebbe quattro anni di vita". Oggi, come minimo, ce ne siamo garantiti sei.

www.repubblica.it/economia/2013/04/29/news/ok_della_ue_alla_norma_salva-api_stop_di_due_anni_ai_pesticidi_killer-5...
[Modificato da wheaton80 05/05/2013 01:24]