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. Agostino (4-5° secolo - Padre e Dottore della Chiesa)



"non si deve tralasciare affatto l'apostolo Paolo. Egli, scrivendo ai fedeli di Tessalonica, dice: [...] Prima infatti dovrà venire l'apostata e dovrà essere rivelato l'uomo iniquo, il figlio della rovina, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto fino a sedere nel tempio di Dio, ostentandosi come Dio. [...]

Non v'è dubbio che ha espresso questi concetti sull'Anticristo e che non si avrà il giorno del giudizio, considerato come giorno del Signore, se prima non verrà colui che egli chiama apostata fuggitivo, evidentemente, da Dio Signore. [...]

non assurdamente si ritiene che il pensiero, espresso dall’Apostolo con le parole: Frattanto chi ora lo trattiene lo trattenga finché esca di mezzo, si riferisca all’Impero di Roma, come se fosse detto: Frattanto chi ora comanda comandi finché esca di mezzo, cioè sia tolto di mezzo. Non v’è dubbio che in: E allora sarà rivelato l’empio, è indicato l’Anticristo [...]

prima della fine, in quest'ora che Giovanni considera l'ultima, sono usciti dalla Chiesa molti eretici, che egli reputa come molti anticristi, così alla fine usciranno da essa tutti coloro che non apparterranno a Cristo, ma all'Anticristo, e allora si manifesterà". [f]

La Città di Dio, Libro XX, Cap 19,1-3