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la trasfigurazione

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    hhh.
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    00 11/06/2009 23:45
    ragazzi secondo voi come sara' il corpo trasfigurato?

    ho sentito molti commenti a proposito.si dice che dopo la resurrezione
    il nostro corpo sara' modificato ,alcuni dicono il nostro corpo sara' privo di bisogni terreni es anche privi di stomaco ma nella bibbia si scrive che gesu' dopo la resurrezione mangio'con gli apostoli.penso spesso a questo evento voi che mi dite?





    Ma tu perché ritorni a tanta noia? perché non sali il dilettoso monte ch'è principio e cagion di tutta gioia?".
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    LiviaGloria
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    00 12/06/2009 11:20
    Re:
    hhh., 11/06/2009 23.45:

    ragazzi secondo voi come sara' il corpo trasfigurato?

    ho sentito molti commenti a proposito.si dice che dopo la resurrezione
    il nostro corpo sara' modificato ,alcuni dicono il nostro corpo sara' privo di bisogni terreni es anche privi di stomaco ma nella bibbia si scrive che gesu' dopo la resurrezione mangio'con gli apostoli.penso spesso a questo evento voi che mi dite?




    Ci penso spesso anche io. [SM=g27823]

    Credo che avremo i corpi come Adamo ed Eva prima del peccato .
    Posso dire che non saranno corpi come i fantasmi,si deduce quando gli apostoli videro Gesu,ma corpi "materiali"ma incorruttibili come disse il Signore.
    Cioè uguali ad ora ma eterni senza decadimento,corpi che avranno un altra "essenza",infatti Gesu mangiò ma poteva anche non mangiare.

    Insomma non saremo come ologrammi.

    La cosa che trovo interessante è quando alcuni apostoli e donne non lo riconobbero subito,tipo Maria e Hemmaus,loro lo riconobbero dopo che il Signore spezzò il pane(GRANDE massaggio [SM=g27823] )nonostante parlò e stette con loro tutto quel tempo.
    Quindi credo che i nostri corpi seppur nella "materialità"in senso di "toccare" saranno come oggi,nella loro "potenzialità" saranno come angeli.
    Se noi ci pensiamo,gli angeli possono manifestarsi anche come noi uomini...siamo noi che per ora non vediamo e non possiamo comprendere le potenzialità di Dio che puo tutto.

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    hhh.
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    00 15/06/2009 12:35
    adamo ed eva
    questo e' interessante .

    EZECHIELE 37:1 La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa;

    EZECHIELE 37:2 mi fece passare tutt'intorno accanto ad esse. Vidi che erano in grandissima quantità sulla distesa della valle e tutte inaridite.

    EZECHIELE 37:3 Mi disse: «Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai».

    EZECHIELE 37:4 Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore.

    EZECHIELE 37:5 Dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete.

    EZECHIELE 37:6 Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore».

    EZECHIELE 37:7 Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre io profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente.

    EZECHIELE 37:8 Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro.

    EZECHIELE 37:9 Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza figlio dell'uomo e annunzia allo spirito: Dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano».

    EZECHIELE 37:10 Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato.

    EZECHIELE 37:11 Mi disse: «Figlio dell'uomo, queste ossa sono tutta la gente d'Israele. Ecco, essi vanno dicendo: Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti.

    EZECHIELE 37:12 Perciò profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele.

    EZECHIELE 37:13 Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio.

    EZECHIELE 37:14 Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio.

    EZECHIELE 37:15 Mi fu rivolta questa parola del Signore:

    EZECHIELE 37:16 «Figlio dell'uomo, prendi un legno e scrivici sopra: Giuda e gli Israeliti uniti a lui, poi prendi un altro legno e scrivici sopra: Giuseppe, legno di Efraim e tutta la casa d'Israele unita a lui,

    EZECHIELE 37:17 e accostali l'uno all'altro in modo da fare un legno solo, che formino una cosa sola nella tua mano.

    EZECHIELE 37:18 Quando i figli del tuo popolo ti diranno: Ci vuoi spiegare che significa questo per te?,

    EZECHIELE 37:19 tu dirai loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io prendo il legno di Giuseppe, che è in mano a Efraim e le tribù d'Israele unite a lui, e lo metto sul legno di Giuda per farne un legno solo; diventeranno una cosa sola in mano mia.

    EZECHIELE 37:20 Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto e

    EZECHIELE 37:21 dì loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò gli Israeliti dalle genti fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nel loro paese:

    EZECHIELE 37:22 farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né più saranno divisi in due regni.

    EZECHIELE 37:23 Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato; li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.

    EZECHIELE 37:24 Il mio servo Davide sarà su di loro e non vi sarà che un unico pastore per tutti; seguiranno i miei comandamenti, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica.

    EZECHIELE 37:25 Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, attraverso i secoli; Davide mio servo sarà loro re per sempre.

    EZECHIELE 37:26 Farò con loro un'alleanza di pace, che sarà con loro un'alleanza eterna. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre.

    EZECHIELE 37:27 In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.

    EZECHIELE 37:28 Le genti sapranno che io sono il Signore che santifico Israele quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre».


    www.libertymbc.net/bibles/italian/26_037.htm



    su adamo ed eva hai perfettamente ragione ,se mi ricordo bene il catechismo insegna che loro avevano doni prenaturali e soprannaturali
    sia del corpo che dell'anima, se mi sbaglio corregimi [SM=g27823] .

    penso e non vorrei essere blasfemo che anche la terra e tutte le sue cose ritorneranno come prima.

    perche' la ressurrezione sara' una esperienza nuova per noi che non l'abbiamo conosciuta ma anche un ritorno alle origini,corregimi se pensi che sbaglio [SM=g27823]

    i corpi risorgeranno dopo l'apocalisse ma chi e' morto prima dovra' aspettare ,come dice san paolo chi sara' salvato nell'ultimo momento dell'apocalisse i loro corpi saranno trasformati in un battito di occhio,poi verra consegnata ai fortunati o meritevoli la nuova gerusalemme dove l'uomo con il propio corpo vivra'.
    una volta ho sentito discutere se gli angeli erano corporei o puri' spiriti ,la risposta


    se paragoniamo l'uomo agli angeli allora sono spirituali ma se li paragoniamo a dio sono materiali mi sa' che lo diceva s.agostino.


    secondo me il nostro corpo sara' materiale come ci insegna tutta la bibbia e la chiesa nel credo.ma ci dobbiamo immaginare un corpo perfetto,capace di cose immaginabili ,sara' privo di debolezze non soffrira' piu' ne di fame ne di ferite non sara' piu corruttibile nell'anima e nella carne e o potremmo continuare per ore e ore ma sono solo miei pensieri.

    tempo fa' ho fatto la stessa domanda a un caro amico che cerco' di prendere i voti per puoi decidere umilmente di seguire la vita laica,
    essendo una persona di cultura e con esperieza in un seminario
    mi rispose il nostro corpo potra' fare cose indescrivibili tipo passare attraverso i muri poi si fermo' nel darmi spiegazioni perche' crede che noi dobbiamo pensare alla salvezza della nostra anima e i discorsi teologici lasciarli ai sacerdoti.

    presa cosi la risposta puo'farci credere che diventeremo come fantasmi ma penso senza dare spiegazioni infantili che il corpo trasfigurato sara anche privo delle limitazione dello spazio tempo cosa per noi immaginabile se mi ricordo bene anche il corpo trasfigurato di gesu' entro' nella casa degli apostoli quando la porta era chiusa.








    Ma tu perché ritorni a tanta noia? perché non sali il dilettoso monte ch'è principio e cagion di tutta gioia?".
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    hhh.
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    00 15/06/2009 12:43
    Re: Re:
    LiviaGloria, 12/06/2009 11:20:






    La cosa che trovo interessante è quando alcuni apostoli e donne non lo riconobbero subito,tipo Maria e Hemmaus,loro lo riconobbero dopo che il Signore spezzò il pane(GRANDE massaggio [SM=g27823] )nonostante parlò e stette con loro tutto quel tempo.



    si e' interessante,la spiegazione che mi viene di dare e che gesu' vuoleva lasciare un messaggio a tutti noi nel dire che se lo riconosciamo attraverso l'eucarestia e i suoi insegnamenti non perderemo mai la fede e come premio ci sara' il regno dei celi e la sua compagnia.









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    LiviaGloria
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    00 15/06/2009 15:08
    Re: adamo ed eva
    hhh., 15/06/2009 12.35:

    questo e' interessante .

    EZECHIELE 37:1 La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa;

    EZECHIELE 37:2 mi fece passare tutt'intorno accanto ad esse. Vidi che erano in grandissima quantità sulla distesa della valle e tutte inaridite.

    EZECHIELE 37:3 Mi disse: «Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai».

    EZECHIELE 37:4 Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore.

    EZECHIELE 37:5 Dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete.

    EZECHIELE 37:6 Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore».

    EZECHIELE 37:7 Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre io profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente.

    EZECHIELE 37:8 Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro.

    EZECHIELE 37:9 Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza figlio dell'uomo e annunzia allo spirito: Dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano».

    EZECHIELE 37:10 Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato.

    EZECHIELE 37:11 Mi disse: «Figlio dell'uomo, queste ossa sono tutta la gente d'Israele. Ecco, essi vanno dicendo: Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti.

    EZECHIELE 37:12 Perciò profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele.

    EZECHIELE 37:13 Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio.

    EZECHIELE 37:14 Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio.

    EZECHIELE 37:15 Mi fu rivolta questa parola del Signore:

    EZECHIELE 37:16 «Figlio dell'uomo, prendi un legno e scrivici sopra: Giuda e gli Israeliti uniti a lui, poi prendi un altro legno e scrivici sopra: Giuseppe, legno di Efraim e tutta la casa d'Israele unita a lui,

    EZECHIELE 37:17 e accostali l'uno all'altro in modo da fare un legno solo, che formino una cosa sola nella tua mano.

    EZECHIELE 37:18 Quando i figli del tuo popolo ti diranno: Ci vuoi spiegare che significa questo per te?,

    EZECHIELE 37:19 tu dirai loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io prendo il legno di Giuseppe, che è in mano a Efraim e le tribù d'Israele unite a lui, e lo metto sul legno di Giuda per farne un legno solo; diventeranno una cosa sola in mano mia.

    EZECHIELE 37:20 Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto e

    EZECHIELE 37:21 dì loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò gli Israeliti dalle genti fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nel loro paese:

    EZECHIELE 37:22 farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né più saranno divisi in due regni.

    EZECHIELE 37:23 Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato; li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.

    EZECHIELE 37:24 Il mio servo Davide sarà su di loro e non vi sarà che un unico pastore per tutti; seguiranno i miei comandamenti, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica.

    EZECHIELE 37:25 Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, attraverso i secoli; Davide mio servo sarà loro re per sempre.

    EZECHIELE 37:26 Farò con loro un'alleanza di pace, che sarà con loro un'alleanza eterna. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre.

    EZECHIELE 37:27 In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.

    EZECHIELE 37:28 Le genti sapranno che io sono il Signore che santifico Israele quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre».


    www.libertymbc.net/bibles/italian/26_037.htm




    su adamo ed eva hai perfettamente ragione ,se mi ricordo bene il catechismo insegna che loro avevano doni prenaturali e soprannaturali
    sia del corpo che dell'anima, se mi sbaglio corregimi [SM=g27823] .



    Sì,è così e credo si ritornerà come a prima della caduta.


    penso e non vorrei essere blasfemo che anche la terra e tutte le sue cose ritorneranno come prima.

    perche' la ressurrezione sara' una esperienza nuova per noi che non l'abbiamo conosciuta ma anche un ritorno alle origini,corregimi se pensi che sbaglio [SM=g27823]



    Romani 8

    [19]La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; [20]essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza [21]di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. [22]Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; [23]essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. [24]Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno gia vede, come potrebbe ancora sperarlo? [25]Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.





    i corpi risorgeranno dopo l'apocalisse ma chi e' morto prima dovra' aspettare ,come dice san paolo chi sara' salvato nell'ultimo momento dell'apocalisse i loro corpi saranno trasformati in un battito di occhio,poi verra consegnata ai fortunati o meritevoli la nuova gerusalemme dove l'uomo con il propio corpo vivra'.
    una volta ho sentito discutere se gli angeli erano corporei o puri' spiriti ,la risposta


    se paragoniamo l'uomo agli angeli allora sono spirituali ma se li paragoniamo a dio sono materiali mi sa' che lo diceva s.agostino.



    Concordo in pieno a questa risposta!!!
    Infatti noi siamo "schiavi" di cio che percepiamo...per noi la materia esiste solo nella concezione che la viviamo oggi,ma non esiste solo la materia che vediamo.
    Per assurdo,forse,adesso il corpo e lo spirito,in un certo senso,sono divisi dallo stato in cui siamo,cioè da una duolità in cui combattere,in quel tempo della ressurrezione,spirito e corpo saranno nuovamente perfettamente riuniti,una cosa sola.
    Infatti gli angeli possono manifestarsi anche corporalmente,come noi.



    secondo me il nostro corpo sara' materiale come ci insegna tutta la bibbia e la chiesa nel credo.ma ci dobbiamo immaginare un corpo perfetto,capace di cose immaginabili ,sara' privo di debolezze non soffrira' piu' ne di fame ne di ferite non sara' piu corruttibile nell'anima e nella carne e o potremmo continuare per ore e ore ma sono solo miei pensieri.

    tempo fa' ho fatto la stessa domanda a un caro amico che cerco' di prendere i voti per puoi decidere umilmente di seguire la vita laica,
    essendo una persona di cultura e con esperieza in un seminario
    mi rispose il nostro corpo potra' fare cose indescrivibili tipo passare attraverso i muri poi si fermo' nel darmi spiegazioni perche' crede che noi dobbiamo pensare alla salvezza della nostra anima e i discorsi teologici lasciarli ai sacerdoti.



    Credo abbia ragione e dipende sempre da cosa il Signore ci ha dato personalmente per la salvezza,le famose membra diverse che fanno un corpo solo.
    Infatti ci sono certe questioni che per alcuni non sono importanti per la salvezza,ma per altri puo essere la strada per arrivare a Dio...e una persona con prudenza in spirito sà che la curiosità puo essere deleterea e solo una fame mentale e non dello spirito.
    Ma è anche vero che alcuni vengono chiamati tramite la mente allo spirito.

    Non solo Gesu spariva anche in un attimo,passava le porte chiuse,si spostava istantaneamente da un posto all altro.


    presa cosi la risposta puo'farci credere che diventeremo come fantasmi ma penso senza dare spiegazioni infantili che il corpo trasfigurato sara anche privo delle limitazione dello spazio tempo cosa per noi immaginabile se mi ricordo bene anche il corpo trasfigurato di gesu' entro' nella casa degli apostoli quando la porta era chiusa.







    Anche io lo sento come tè.
    Ma il passo del vangelo lo spiega bene con la risposta di Gesu che disse non abbiate paura non sono un fantasma,poi mangio....


    Riguardo quel brano di Ezechiele si riferisce allo spirito,cioè i morti in spirito che saranno vivificati nel tempo di Gesu e avranno un solo padrone e un solo pastore.
    Quei brani si riferiscono alla chiesa,noi. [SM=g27823]

    e CHI sarà chiamato riconoscerà che Egli è il Signore.


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    Ghergon
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    00 15/06/2009 16:21
    La dottrina lo spiega: saremo come Gesù risorto, cioè corpo glorioso...per par condicio inserisco un sito mediugoriano ehm ehm [SM=g27828]

    spiega bene...spero... [SM=g1450516] non leggere in fondo all'originale però...eheh



    DOTI DEL CORPO GLORIOSO

    Il nostro corpo nella resurrezione verrà trasformato per essere in grado di vivere eternamente senza più guai, ma sempre glorioso e ricolmo di ogni felicità.
    Prima di inoltrarci nella descrizione delle doti del corpo risorto, facciamo una breve introduzione sintetica.
    San Paolo riassume le future proprietà dei corpi risorti in quattro doti: impassibilità, sottigliezza o spiritualità, agilità e chiarezza.
    1) Impassibilità: nel senso di impassibilità di soffrire e di morire e non nel senso di insensibilità, perché la perfezione dei sensi del corpo risorto ne moltiplicheranno la sensibilità.
    2) Sottigliezza o spiritualità: non nel senso che il corpo risorto si trasformerà in spirito (come l’Angelo), o che diventi così sottile da assumere aspetto aeriforme (come il fantasma), ma nel senso che il corpo risorto acquisterà una dote che lo sottrarrà alla limitazione dell’impenetrabilità della materia. L’anima avrà un dominio completo sul corpo, in quanto sua forma sostanziale.
    3) Agilità: cioè capacità del corpo risorto di ubbidire all’anima nei suoi movimenti con grandissima facilità e agilità. Questa dote si contrappone alla pesantezza del corpo terreno, sottomesso alla legge di gravità, per il motivo che l’anima glorificata ha il perfetto dominio sul corpo e lo muove come vuole.
    4) Chiarezza: cioè assenza di ogni bruttura e pienezza di bellezza e di splendore. Con queste nuove qualità il corpo risuscitato non cambia, non diventa un altro corpo. La trasformazione non toglierà nulla alla sua realtà materiale. Il corpo glorioso dei Beati non cessa di essere corpo per diventare spirito, no; ma rimane vero corpo in carne e ossa, visibile, palpabile, ecc., a somiglianza del corpo di Gesù risorto.
    Il nostro corpo risorto sarà composto dai medesimi elementi materiali che lo componevano in terra. E di fede cattolica che noi risorgeremo con quello stesso corpo che avemmo sulla terra. Il Concilio Lateranense IV, infatti, ha definito che «Tutti risorge ranno col proprio corpo che hanno adesso». Nel Simbolo contro i Priscilliani, compilato nel 675 dall’XI Concilio di Toledo, si legge: «Crediamo che risorgeremo non in una carne aerea o comunque diversa, come certuni delirano, ma in questa stessa carne in cui viviamo, siamo costituiti e ci muoviamo».
    San Tommaso d’Aquino (P. III, 0. 54, a. i e 2) insiste parecchie volte nell’affermazione che il nostro corpo, anche dopo la resurrezione, conserverà inalterata la sua propria natura.
    La trasformazione dei corpi gloriosi nulla toglierà alla materialità corporale della nostra natura. Il nostro corpo resterà in eterno quello che è al presente, perché sarà composto dai medesimi elementi materiali che lo componevano in terra. Perciò tra le nostre due vite terrena e celeste ci sarà stretta connessione e vera continuazione.
    Con la resurrezione, le trasformazioni del nostro corpo saranno molte e grandi.
    La natura stessa ce ne offre degli esempi. Il bruco, come abbiamo accennato avanti, si assopisce nel suo bozzolo, rinchiudendovi la forma di verme strisciante per terra, per ridestarsi in primavera nella forma di farfalla variopinta, volteggiante nell’aria. Sono ben diverse le due forme eppure è identico l’individuo insetto!
    San Paolo insiste nella similitudine che il corpo futuro si distingue dall’attuale come la pianta dal seme. E sempre lo stesso vegetale vivente che trapassa da uno stato ad un altro. Il seme interrato, per dir così, muore, ma in realtà si svolge in uno splendido germoglio e nessuno può vedere nel seme la ricchezza del foglia- me, dei rami, dei fiori, dei frutti futuri con i loro colori e sapori, eppure tutto vi è contenuto e racchiuso in germe.
    Nello stesso modo nessuno può scorgere nel corpo umano terrestre, soggetto alla morte e abbandonato alla corruzione del sepolcro, lo splendore celeste di cui lo farà brillare un giorno l’onnipotenza di Dio. Usciamo dalla tomba non per riprendere una condizione di vita su per giù uguale a quella della vita presente, ma molto migliore e immensamente più perfetta.
    Tutti i guai di cui oggi piange e si lamenta l’umanità, non sono altro che le ripercussioni crudeli del peccato sul nostro fisico. La Redenzione, da parte di Gesù Cristo, è stata compiuta tutta, ma perché sia completa davvero deve annullare, fino all’ultima, tutte le conseguenze del peccato, reintegrando in pieno anche i nostri corpi, perché Gesù ci ha salvati non solo come anime, ma anche come corpi. Questi, strumenti e compagni dell’anima su questa terra di fatiche, di dolori e di espiazioni, richiedono di essere profondamente mutati per essere compagni e strumenti dell’anima adatti a una vita di delizie e di felicità eterna in Paradiso.
    Fatta questa sintetica introduzione, passiamo ora alla descrizione delle doti del corpo risorto: corpo integro, spiritualizzato, eternamente giovane, luminoso, bello.


    Corpo integro
    La tomba che ha ingoiato cadaveri disfatti dalla malattia, dalla morte, restituirà corpi viventi, sani, robusti, integri, perfetti.
    Molte volte su questa terra il nostro corpo, decaduto e guasto a causa del peccato, nasce malaticcio, malformato, alle volte anche mostruoso, per cause di natura infettiva, patogena, traumatica che hanno boicottato l’opera sapiente della natura nel suo sviluppo fisico.
    Su questa terra le malattie, gli infortuni, la vecchiaia, intaccano ogni giorno il nostro corpo sfigurandolo più o meno: rughe che deturpano il nostro viso; artrosi che deformano le nostre ossa; caduta di denti che sfigura la nostra bocca; malattie di fegato che ci costringono a tante privazioni; miopia, presbiopia, Cataratte che, nonostante i mezzi fornitici dalla scienza, rendono poco efficienti la nostra vista; infortuni con frattura di ossa che ci rendono invalidi al lavoro; tumori che disfanno fra tanti dolori il nostro corpo, ecc. ecc.
    Sarebbe lungo continuare l’elenco dei malanni che ci affliggono su questa terra. Dio non vuole ma permette che agiscano queste forze demolitrici (conseguenze del peccato originale aggravate dai nostri peccati personali) della nostra integrità fisica, affinché noi, portando per qualche tempo la croce della sofferenza, partecipiamo all’opera redentrice di Cristo e ci meritiamo la felicità eterna del Paradiso.
    Quando però suonerà l’ora della resurrezione, i nostri corpi usciranno dalla tomba integri, perfetti perché li ricostruirà l’azione onnipotente di Dio.
    I lineamenti, la fisionomia, la conformazione somatica del nostro corpo, per cui noi ci distinguiamo l’uno dall’altro, resteranno e quindi in Paradiso ognuno di noi sarà riconoscibile. Verranno invece eliminati completamente tutti i difetti, tutte le imperfezioni, tutte le deformità, tutte le irregolarità che più o meno alterano la perfezione del nostro corpo, ne offuscano la bellezza e guastano l’armonia delle sue forme.
    Immaginiamo allora l’ebrezza di gioia, per esempio, dei ciechi che riavranno la vista nella sua perfezione; dei sordomuti quando riavranno l’udito e la parola; delle persone nane quando acquisteranno la statura perfetta; dei focomelici, dei poliomelitici, dei mutilati, di coloro che sono stati afflitti e umiliati davanti agli altri per le loro malformazioni fisiche; di tutti gli altri sofferenti quando finalmente avranno riottenuta la tanto invidiata e sospirata sanità e integrità del loro corpo! E il vecchio, che per lungo tempo ha languito e sofferto nelle sue membra logorate, impiagate, immobilizzate dagli anni, con quale ebrezza di gioia ritornerà a muoversi, a saltare vegeto e snello immensamente di più di come era stato nei giorni migliori della sua gioventù terrena!
    Questo risanamento integrale, però, l’avranno soltanto coloro che si salveranno, i Beati, ma non i dannati. Tutti risorgeranno, però con differenze indicibili. I Beati, a somiglianza di Gesù, risorgeranno con un corpo perfetto, bello, agile, sfolgorante di luce, di gloria e di felicità. Al contrario i dannati (coloro cioè che non hanno voluto amare il Signore, non hanno voluto osservare i suoi Comandamenti, non hanno voluto ricevere i suoi Sacramenti, non hanno voluto corrispondere alla grazia divina che li chiamava alla conversione fino all’ultimo istante della loro vita terrena) risorgeranno con un corpo orrido, deforme, schifoso, pesante, soggetto ai dolori, portando sopra di sé il marchio dell’eterna riprovazione. I corpi dei peccatori, che riflettono tutta la deformità della loro anima, soffriranno ogni sorta di mali, mentre la loro anima sarà tormentata dalla disperazione per la felicità perduta.
    Qualcuno potrebbe domandare: Nei bambini come sarà rimediata la mancanza del loro sviluppo fisico? I bambini morti prima dell’uso della ragione, i bambini che non ebbero neppure il tempo per la formazione completa del loro corpicino perché uccisi nel grembo materno a causa dell’aborto, non resteranno per sempre in uno stato infantile, puerile, o addirittura di feto: a quel poco o pochissimo di materia che costituì il loro corpicino, Dio onnipotente ne aggiungerà quanto ne occorre per formare un corpo normale, completo, con tutti gli organi in efficienza. L’anima poi, entrando a dare forza vitale a siffatta materia aggiunta, la farà suo corpo.

    Corpo spiritualizzato
    Una premessa. Quando diciamo «spirito» non dobbiamo pensare all’alcool, che viene ricavato per disti!lazione di liquidi fermentati, ed è una cosa materiale. Non dobbiamo pensare neppure al corpo aeriforme del fantasma, anch’esso materiale.
    Quando invece diciamo « spirito» ci riferiamo al nostro spirito (o anima) e all’Angelo, che sono puri spiriti senza alcunché di materiale. Questo per adesso è molto difficile, anzi impossibile ad essere compreso da noi, perché, avendo un corpo materiale, non possiamo capire una sostanza spirituale.
    Fatta questa premessa, parliamo un po’ del corpo risorto spiritualizzato. Il nostro corpo, come ci dice San Paolo (1 Cor. 15,44), si seppellice materiale e risorgerà spirituale. In che senso?
    Non nel senso che il nostro corpo risorto perda la sua materialità, la sua corporeità e si trasformi in spirito, come l’Angelo: noi non siamo angeli. E neppure nel senso che diventi così sottile da assumere un aspetto aerif orme come il fantasma: noi non siamo fantasmi.
    Ma nel senso che il nostro corpo materiale, pur restando materiale, corporeo come è su questa terra, sarà completamente sottomesso alle leggi dello spirito, sarà interamente soggetto all’anima. L’anima umana è spirituale come l’Angelo, però, contrariamente a questo, essa è legata al corpo, è come imprigionata nel corpo. L’anima, pur essendo spirituale, è talmente sottomessa alle leggi del nostro corpo da sembrare quasi materiale. Esemplifichiamo:

    1) il nostro corpo, per la legge della gravità, è pesante e non può sollevarsi in alto se non è trasportato da qualche mezzo, per esempio l’aereo. L’anima nostra, pur essendo spirito, sottomessa quaggiù al corpo, deve fare altrettanto;

    2) il nostro corpo pesante non può muoversi con sveltezza. Per fare un percorso di tot chilometri impiega tot ore. E l’anima nostra, sottomessa al corpo, non può fare diversamente;

    3) il nostro corpo occupato nel lavoro dopo un certo tempo si stanca, ha bisogno di bere, di mangiare, di riposare. E la nostra anima, sottomessa alle leggi del corpo, è soggetta agli stessi bisogni.

    Dopo la resurrezione le sorti cambieranno: il corpo materiale sarà sottoposto alle leggi dello spirito o anima. Esemplifichiamo:
    1) lo spirito attraversa i corpi materiali, gli ostacoli di qualsiasi natura senza incontrare la minima resistenza. Così il nostro corpo, sottomesso alle leggi del nostro spirito, attraverserà i corpi materiali senza incontrare la minima resistenza;
    2) lo spirito si trova dove vuole in un attimo con la velocità del pensiero. Lo stesso farà il nostro corpo risorto. Vogliamo andare, per esempio, in Australia, in un attimo saremo là; vogliamo andare in una stella lontana milioni di chilometri, in un istante saremo là;
    3) lo spirito nella sua continua attività non si stanca mai. Così sarà per il nostro corpo. In Paradiso, immersi in una vita attivissima di godimenti sempre nuovi, non ci stancheremo mai, non avremo più bisogno di bere, di mangiare, di riposare.
    Fino a quando ci troveremo su questa terra, tutto questo ci riesce molto difficile a capire, tuttavia il Signore, anche su questa terra, ci ha dato nel fenomeno della bilocazione, ben nota nella vita di alcuni Santi, come un saggio e una pregustazione della spiritualità dei corpi gloriosi. Un esempio.
    Una notte di novembre 1917, dopo la disfatta di Caporetto, il generale Luigi Cadorna, comandante supremo dell’esercito italiano nella prima guerra mondiale, è in preda alla tristezza (per essere stato sostituito nel comando supremo dal Generale Armando Diaz e per vedere intaccato il proprio operato militare da indecorosi commenti) e pensa al suicidio. Una sera, dopo aver disposto le sentinelle attorno alla sua tenda con l’ordine perentorio di non fare entrare nessuno, si chiude nella sua tenda e prende la rivoltella per suicidarsi... Tutt’a un tratto un frate vestito di saio entra. Aveva le mani sanguinanti e uno sguardo dolce. Si ferma un istante ed alza un dito con aria di disapprovazjo. «Andiamo, generale, voi non farete questa sciocchezza, non compirete un gesto insano da disperato!».
    Il generale, che aveva severamente comandato di non essere disturbato da nessuno per qualsiasi motivo, pieno di collera si precipita fuori, ma non vede nessuno. Il Frate era sparito. Le sentinelle, interrogate giurano sulla loro testa di non aver visto, né fatto passare nessuno. La collera cede alla meraviglia e di colpo l’ossessione del suicidio si dilegua. Il generale si impone un ripensamento: è salvo.
    Nondimeno questa storia lo lascia perpiesso e si accanisce per scoprirne la chiave. Chi era quel giovane francescano, abbastanza insolente per violare il suo isolamento e così potente da fargli cadere la rivoltella dalla mano? Il generale, che non aveva mai visto Padre Pio, riferendo i particolari dell’accaduto, si sentì dire che quel Frate non poteva essere altro che lo stimmatizzato di S. Giovanni Rotondo: Padre Pio. Gli nacque il desiderio di rivederlo. Per rendersi conto di ciò che gli era accaduto, il generale Cadorna parte per S. Giovanni Rotondo.
    Intanto in quell’epoca Padre Pio, per disposizione del Vaticano, era segregato e nessuno poteva parlargli. Il generale insiste. Lasciatemelo vedere, almeno!
    — «Va bene — replica il Padre Guardiano — resterete là nel corridoio, mentre andremo in chiesa per fare il ringraziamento dopo pranzo. Lo vedrete passare».
    Messosi in un angolo, il generale aspetta. I Frati passano ed egli riconosce il suo visitatore notturno: E questo il Frate che è venuto da me! — Padre Pio gli sorride e leva il dito con quello stesso gesto, fra burlesco e minaccioso, come se volesse dirgli: «L’avete scampata bella quella brutta notte!».
    A confermare un’altra bilocazione di Padre Pio sono stati molti piloti dell’aviazione anglo-americana, di varie nazionalità (inglese, americana, polacca, palestinese) e di diverse religioni (cattolica, protestante, musulmana, ebraica). Durante l’ultima guerra, ogni volta che sorvolavano il Gargano per eseguire bombardamenti, vedevano in aria un Frate che, protendendo le mani ferite, proibiva loro di sganciare bombe.
    Foggia e quasi tutti i centri delle Puglie subirono ripetuti bombardamenti. Su S. Giovanni Rotondo, la cittadella di Padre Pio, non cadde una bomba.
    A guerra finita, salendo a S. Giovanni Rotondo, quegli aviatori riconobbero con assoluta certezza in Padre Pio quel Frate che essi avevano incontrato e veduto nei loro voli.
    Il nostro corpo risorto spiritualizzato, a somiglianza del corpo di Cristo risorto, sarà un vero corpo umano in carne e ossa, però sottomesso alle leggi dello spirito. Leggiamo nel Vangelo di S. Luca (24, 36-43): «Mentre essi parlavano di queste cose (riferite dai due discepoli di Emmaus), Gesù in persona (nonostante le finestre e le porte fossero ben chiuse per timore dei giudei) apparve in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: “Perché siete turbati e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi (segnati dalle cicatrici dei chiodi): sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che ho io”. Dicendo questo mostrò loro le mani e i piedi (certamente i discepoli li avranno osservati e toccati). Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: “Avete qui qualche cosa da mangiare?”. Gli offrirono una porzione di pesce arrostito: egli lo prese e lo mangiò davanti a loro» (dimostrando così di essere quello di prima).
    Il nostro corpo perciò, ripetendo quanto è stato detto, pur acquistando dopo la resurrezione le doti dello spirito, resterà sempre un vero corpo umano in carne e ossa.

    Corpo eternamente giovane
    Un’altra dote del nostro corpo risorto è l’eterna giovinezza. La tomba che ha inghiottito cadaveri puzzo- lenti di ogni età, di ogni dimensione, molti neppure formati del tutto, restituirà corpi viventi, completi, eternamente giovani. Su questa terra le nostre forze vengono meno, si esauriscono per cui abbiamo bisogno di nutrirci, di dormire, di riposare ecc. In Paradiso invece le nostre forze saranno sempre fresche, sempre efficienti, sempre in piena forma.
    Su questa terra i nostri organi (cuore, polmoni, fegato, reni, ecc.) a poco a poco si guastano, si ammalano. In Paradiso invece saranno sempre sani, sempre efficienti. Nei corpi resuscitati non ci sarà più traccia delle ingiurie del tempo, perché saranno eternamente giovani.
    La gioventù è l’età della poesia e dell’amore, l’età dei rosei sogni e dei generosi ardori, l’età degli ardimenti e delle audacie. Però su questa terra essa è destinata a tramontare per cedere il posto all’età matura e alla vecchiaia. In Paradiso invece la gioventù si ferfnerà su di noi e non ci lascerà più. Noi vivremo la vita in una eterna giovinezza.
    Le ultime 4 grandi apparizioni mariane (Lourdes - Fatima - Tre Fontane a Roma - Medjugorje ex Yugoslavia) confermano quanto abbiamo detto.
    1) E mezzogiorno dell’1febbraio 1858. In casa di Bernardetta non c’era legna per cuocere la minestra.
    La ragazza insieme con sua sorella Giovanna e una sua amica, va lungo la riva del fiume Gave per raccogliere un po’ di ramaglia. A un certo momento Bernardetta sta per togliere le scarpe per attraversare il canale di Savy, quando ode un gran rumore come se fosse il tuono lontano di un temporale. Guarda a destra, a sinistra, e non vede alcun segno di cattivo tempo. Un nuovo rumore la fa impaurire. Volge la testa verso la vicina grotta di Massabielle e vede in una apertura della roccia lo sterpo di un roseto selvatico agitarsi come se spirasse un forte vento. Dalla grotta esce una nuvola d’oro e dietro di essa c’era una giovane Signora di bellezza incantevole. Il suo aspetto era di una giovane sui 18 anni ed era circondata di luce....
    2)Il 13 mggio 1917 tre fanciulli (Lucia di 11 anni - Giacinta di 7 e suo fratello di 9) si trovavano a pascolare le loro pecorelle nel campicello dei genitori di Lucia. Il sole splende in un cielo tersissimo: sono le ore 12. A un tratto si sente come un tuono, come se fosse Vicino un temporale, tanto che i tre pastorelli impauriti adunano le pecore per tornare a casa. Nella discesa, su di un piccolo elce appare improvvisamente, più luminosa del sole, una bellissima Signora vestita di bianco. Sembrava avere dai 15 ai 18 anni.

    3)Il 12 aprile 1947 a Roma, Bruno Cornacchiola,fattorino dell’ATAC, con i tre suoi figli (Isola di 10 anni - Carlo di 7 e Gianfranco di 4) si trova vicino a una grotta ricavata nel tufo sulla collina di eucalipti, prospiciente l’Abbazia dei Trappisti.
    I bambini, smarrita la palla fra i cespugli, chiedono l’aiuto del padre non riuscendo da soli a trovarla. Isola sale sul ripiano della collinetta sovrastante la grotta. Il piccolo Gianfranco resta nelle sue vicinanze. Bruno con Carlo si mettono a frugare ogni cespuglio, Ogni angolo fra i pezzi di tufo. A un certo momento della ricerca egli, temendo che sia successo qualche cosa al piccolo Gianfranco, che non risponde più alla sua voce di richiamo che gli dava di tanto in tanto, sospende la ricerca della palla e ritorna al punto di partenza. Con sua grande meraviglia trova il bimbo, inginocchiato dinanzi alla grotta, che ripete come a persona viva e presente: «Bella Signora! Bella Signora!». Isola, richiamata dal padre, scende giù per vedere cosa sta succedendo a Gianfranco e anche lei cade in ginocchio, ripetendo: «Bella Signora! Bella Signora!». Poi è la volta di Carlo che cade in ginocchio e ripete contemporaneamente a Gianfranco e Isola: «Bella Signora! Bella Signora! » A un certo momento anche Bruno venne fatto partecipe della visione dei suoi figli. Egli vede, contornata da un alone di luce dorata, assai abbagliante, la figura di una giovane paradisiaca. Aveva i capelli neri uniti sul capo, sporgenti un poco, quanto lo consentiva il manto di color verde prato che dalla testa le scendeva ai piedi lungo i fianchi. Sotto il manto verde, una veste candidissima, luminosa, cinta da una fascia rosa a due lembi. La Signora celestiale era scalza e i suoi piedi erano poggiati sopra un masso di tufo. Nella mano destra reggeva, appoggiato al petto un libro poco voluminoso di colore cenerino, mentre la mano sinistra rimaneva appoggiata sopra il libro stesso. A un tratto una voce di paradiso risuona nelle orecchie di Bruno, dando inizio a un lungo colloquio che incomincia con queste parole: «Sono Colei che sono nella Trinità Divina. Sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti: ora basta! Entra nell’Ovile Santo, Corte Celeste in terra. I nove Primi Venerdì del Sacro Cuore, che tu facesti prima di entrare nella via della menzogna (il protestantesimo) ti hanno salvato».

    medjugorje.altervista.org/doc/paradiso//doti.html
    [Modificato da Ghergon 15/06/2009 16:24]
    "Ciascuno deve salvare non solamente la propria anima ma anche tutte le anime che Dio ha posto sul suo cammino.

    Suor Lucia Dos Santos



    TURRIS EBURNEA



    LIBRI CATTOLICI













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    hhh.
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    Città: ROMA
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    Sesso: Maschile
    Utente Senior
    00 16/06/2009 12:40
    grazie
    grazie ragazzi ,i vostri consigli sono fonte di ispirazione.
    quando penso ai misteri di dio ho paura di peccare e sono molto cauto,
    se ha peccato anche s.agostino figuratevi che disastri posso fare io,
    la sapete la storia di s.agostino e l'angelo?
    Sant' Agostino
    Sant'Agostino nasce in Africa a Tagaste, nella Numidia - attualmente Souk-Ahras in Algeria - il 13 novembre 354 da una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Dalla madre riceve un'educazione cristiana, ma dopo aver letto l'Ortensio di Cicerone abbraccia la filosofia aderendo al manicheismo. Risale al 387 il viaggio a Milano, città in cui conosce sant'Ambrogio. L'incontro si rivela importante per il cammino di fede di Agostino: è da Ambrogio che riceve il battesimo. Successivamente ritorna in Africa con il desiderio di creare una comunità di monaci; dopo la morte della madre si reca a Ippona, dove viene ordinato sacerdote e vescovo. Le sue opere teologiche, mistiche, filosofiche e polemiche - quest'ultime riflettono l'intensa lotta che Agostino intraprende contro le eresie, a cui dedica parte della sua vita - sono tutt'ora studiate. Agostino per il suo pensiero, racchiuso in testi come «Confessioni» o «Città di Dio», ha meritato il titolo di Dottore della Chiesa. Mentre Ippona è assediata dai Vandali, nel 429 il santo si ammala gravemente. Muore il 28 agosto del 430 all'età di 76 anni.


    Si racconta che sant’Agostino, uno dei grandi geni dell’umanita’, mentre un giorno passeggiava lungo la riva del mare immerso nelle sue profonde meditazioni, incontro’ un bambino tutto intento a versare con una conchiglia l’acqua del mare in una piccola buca scavata nella sabbia.

    Sant’Agostino lo guardo’ a lungo con tenerezza, poi gli domando’ : “Bambino, cosa fai?”.

    Il piccolo, senza interrempore il suo gioco, gli rispose:

    “Voglio chiudere il mare in questa piccola buca!”

    E sant’Agostino: “Ma come puoi pensare di racchiudere il mare, che e’ così grande, in una buca che e’ cosi’ piccola?” .

    Il bambino alzo’ gli occhi, lo guardo’ fisso in volto e rispose:

    “E tu come puoi pensare di comprendere Dio, che e’ infinito, con la tua mente, che e’ cosi’ limitata?!”.

    Detto questo, sorrise e scomparve.





    Ma tu perché ritorni a tanta noia? perché non sali il dilettoso monte ch'è principio e cagion di tutta gioia?".
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    LiviaGloria
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    Utente Master
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    00 16/06/2009 14:35
    Ho letto il libro "confessioni",devo dire che sono rimasta estasiata. [SM=g27823]


    Conoscevo quel racconto...è di una verità,di una profondità e anche dolcezza unica.