Il trionfo di Syriza alle elezioni in Grecia ha scioccato Bruxelles, che sperava che il governo di Tsipras fosse pronto a compromessi, e ora teme un passo indietro dalla linea del rigore anche in altri Stati UE e un rinascimento della Sinistra in Europa. Se Syriza impone un distacco dalla linea di riforma e di rigore, anche i movimenti che in Spagna, Italia e Francia esprimono la stessa linea potrebbero ricevere nuovo impulso. Tsipras non vuole uscire dall' Euro - almeno ufficialmente - ma vuole una cancellazione del debito da parte dei creditori. Se non si riuscisse a trovare un accordo, la Grecia verrebbe buttata fuori dall' eurozona. Conseguenza che a parole nessun governo della UE vorrebbe, a partire da quello della Merkel, poiché dovrebbe spiegare ai tedeschi che quei 53 miliardi di euro concessi ad Atene non verranno mai recuperati. E nella serata di ieri all' esponente di Syriza è subito arrivata la richiesta della UE di “dimostrarsi pronto ai compromessi”: i Socialdemocratici del Parlamento Europeo hanno chiesto a Tsipras di formare una coalizione pro-europea. Le nuove trattative sul debito greco non devono più essere un tabù, ha detto il capogruppo Pittella a Bruxelles. Ma stamattina doccia gelata: nasce il governo anti troika in Grecia: Syriza s' allea con i nazionalisti.
26 gennaio 2015
www.ilnord.it/i-639_NUOVO_GOVERNO_IN_GRECIA