Nuovi raid in Turchia contro l'ISIS e i curdi: gli arresti salgono a 590
Ancora nuovi raid antiterrorismo. Dopo l'operazione di ieri, le forze turche hanno lanciato questa mattina una terza ondata di raid aerei e di attacchi d'artiglieria contro obiettivi dell'ISIS in Siria e del PKK in Iraq: lo ha riferito il premier di Ankara, Ahmet Davutoglu, aggiungendo che sono 590 gli arresti eseguiti nell'ambito delle retate antiterrorismo nel Paese. La Turchia ha "violato il cessate il fuoco". Lo ha detto un portavoce del PKK in Iraq, Zagros Hiwa, sottolineando che l'attacco della notte scorsa probabilmente segnerà la fine degli accordi di pace. Il PKK sta valutando i danni dei raid anche se al momento non risulterebbero esserci vittime, ha aggiunto la fonte. "Queste operazioni non sono isolate e proseguiranno fino a quando ci sarà una minaccia contro la Turchia", ha avvertito il premier, Ahmet Davutoglu, prima di lasciare Ankara per Istanbul per incontrare il presidente, Recep Tayyip Erdogan. "Nessuno deve dubitare della nostra determinazione, non permetteremo che la Turchia sia trasformata in uno Stato fuorilegge", ha aggiunto. Il premier ha riferito di aver chiamato il presidente del Kurdistan iracheno, Massud Barzani, per spiegargli i motivi dei raid contro i separatisti curdi del PKK e quest'ultimo gli avrebbe espresso comprensione e solidarietà
Istanbul messa a soqquadro
Ieri, solo a Istanbul sono stati eseguiti 140 blitz in 26 quartieri, in un'operazione alla quale hanno partecipato 5mila agenti, con elicotteri e forze speciali. Nelle stesse ore, tre caccia-bombardieri F-16 hanno colpito tre postazioni di ISIS in Siria, senza violare lo spazio aereo di Damasco. Una donna è morta durante il blitz.
25/07/2015
www.iltempo.it/esteri/2015/07/25/nuovi-raid-in-turchia-contro-l-isis-e-i-curdi-gli-arresti-salgono-a-590-1...