libertà

Destrutturazioni_8_memoria_riflex

Quel che sei riuscito ad ottenere è uno sviluppo sociale su vie orizzontali. Hai fatto del tutto per destrutturare quanto edificato per vie verticali.
La tua missione era rendere quelle verticali complementari alle orizzontali; era ribaltare questo assetto e l’hai compiuta.
Ora non ti resta che sfruttare quanto ne deriva.
So che non ti cruccerai della tristezza che ne deriva;
che non considererai le sofferenze che hai così causato;
che calpesterai le sensibilità altrui.
È certo che il tuo compito aveva esattamente come fine quello di produrre quanto vediamo e, dunque, che i risultati, per quanto possano apparire rovinosi ad alcuni, sono per te un ribollire di opportunità.
D’altronde hai solo conseguito un accerchiamento e una conquista, nessuno degli incantati avrebbe voluto la condizione in cui ora si trova.
Eppure adesso, ognuno di essi, non ha altra possibilità di conseguire la propria libertà, se non nelle proprie capacità di coscienza. Nel proprio livello di autocontrollo.
Il grado di conoscenza che ha di se stesso diviene, ora più che mai, indispensabile arma di difesa e di attacco.
Tu hai soltanto adoperato dei metodi per giungere a dei risultati. Il fatto che questi metodi avrebbero conquistato delle sensibilità, per te è stato quanto bastava per disprezzarle o addirittura ignorarle.
Una società strutturata per vie orizzontali non è una buona catena. Vede scomparire i pezzi in maniera orizzontale e senza traccia. Ciò che hanno fatto o vissuto, addirittura quanto sono riusciti ad essere, vien perso nella ineffabile scomparsa dei collaterali. Il loro unico servire è avvenuto negli scopi che tu consideri tali.
Le vie verticali, pur negli errori commessi, nelle nefandezze perpetrate, han giocato al fine di un superiore ordine, debellando automaticamente i tuoi scopi.
Non v’è Tradizione, senza vie verticali.
Le vie verticali dovevano esser distrutte per ridurre l’essere.
Ridurre l’essere era criterio indispensabile per le tue speculazioni.
Le tue speculazioni erano e sono un tuo bisogno.

Stef 15 aprile 2009 – relpubblic@yahoo.it