online dal 19 ottobre 2003

 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Novus Ordo Missae e Fede Cattolica

Ultimo Aggiornamento: 09/02/2011 18:09
09/02/2011 17:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 321
Registrato il: 26/07/2010
Città: MILANO
Età: 57
Sesso: Femminile
Utente Senior
Amministratore
OFFLINE
Concludendo:
1. La nozione di sacrificio è presente, anche nell'articolo 7, attraverso la
nozione di memoriale, il cui valore sacrificale è evidente da tutto il
contesto magisteriale, liturgico e teologico.
2. La finalità propiziatoria emerge sempre dal concetto di memoriale,
che è ripresentazione del sacrificio propiziatorio di Cristo, e da
alcune espressioni delle preghiere eucaristiche.
3. Il rito offertoriale, pur accompagnato da preghiere più povere
teologicamente, conserva il suo significato tradizionale. Non esistono
elementi oggettivi che debbano far pensare ad un cambiamento di
significato13.

1 A. VIDIGAL XAVIER DA SILVEIRA, Op. cit., p. 20.
2 Ibid., p. 21.
3 Ibid., p. 24.
4 Ibid., p. 25.
5 Cfr. Ibid., pp. 100-121 e 335-336.
6 Ibid., p. 69.
7 Cfr. il classico M. LEPIN, L'idée du sacrifice de la Messe d'après les Théologiens
depuis l'origine jusqu'à nos jours (Parigi 19262).
8 Cfr. Das Mysteriengedächtnis des Messliturgie im Lichte der Tradition, in:
Jahrbuch für Liturgiewissenschaft 6 (1926), pp. 113-204; Mysteriengegenwart, Ibid. 8
(1928), pp. 145-224; Neue Zeugnisse für das Kultmysterium, Ibid. 13 (1933-35), pp.
99-171; Il mistero del culto cristiano (Borla, Torino 1966). Per una valutazione critica
della teoria misterica di Case!, si veda C. VAGAGGINI, Il senso teologico della liturgia,
(Roma 19654), pp. 115-122.
9 «La natura sacrificale della messa, solennemente affermata dal Concilio di
Trento, in armonia con tutta la tradizione della chiesa (Trid.: DS 1738-1759), è stata
riaffermata dal Concilio Vaticano II, che ha pronunziato, a proposito della messa,
queste significative parole: "Il nostro Salvatore nell'ultima cena (...) istituì il sacrificio
eucaristico del suo corpo e del suo sangue, al fine di perpetuare nei secoli, fino al suo
ritorno, il sacrificio della croce, e affidare così alla sua diletta sposa, la Chiesa, il
memoriale della sua morte e risurrezione"
(SC 47; cfr. LG 3, 28; PO 2, 4, 5). Questo
insegnamento del concilio lo si ritrova costantemente nelle formule della messa. Dice il
sacramentario leoniano: "Ogni volta che celebriamo il memoriale di questo sacrificio si
compie l'opera della nostra redenzione"; ebbene, la dottrina espressa con precisione in
questa frase è sviluppata con chiarezza e con cura nelle preghiere eucaristiche: in
queste preghiere, quando il sacer dote fa l'anamnesi, rivolgendosi a Dio in nome di
tutto il popolo, gli rende grazie e gli offre il sacrificio vivo e santo, cioè l'oblazione della
chiesa e la vittima per la cui immolazione Dio ha voluto essere placato (Pregh. eucar.
III), e prega perché il corpo e il sangue di Cristo siano un sacrificio accetto al Padre per
la salvezza del mondo intero (Pregh. eucar. IV). Così, nel nuovo messale, la regola della
preghiera della Chiesa corrisponde alla sua costante regola della fede; questa ci dice
che, fatta eccezione per il modo di offrire che è differente, vi è piena identità tra il
sacrificio della croce e la sua rinnovazione sacramentale nella messa, che Cristo
Signore ha istituito nell'ultima cena e ha ordinato agli apostoli di celebrare in memoria
di lui; e per conseguenza, la messa è insieme sacrificio di lode, di azione di grazie, di
propiziazione e di espiazione» (EV 3, 2018).

10 Un discorso a parte meriterebbero le traduzioni, che, in generale, snervano
ulteriormente il testo latino.
Su questo problema si veda: J. RENIÉ, Missale Romanum
et Missel Romain, (Ed. du Cèdre, Parigi 1975). Le osservazioni di Renié riguardano la
traduzione francese, ma si applicano ampiamente anche a quella italiana. Per il card.
RATZINGER «è urgente una revisione della traduzione tedesca del Messale di Paolo VI»
(Op. cit., p. 47). Xavier da Silveira ha fatto uno studio sulla versione portoghese, non
riportato nella traduzione francese del suo libro. Il disagio è avvertito un po' da tutti.
11 Cfr. RIGHETTI, La Messa (Milan 19663) pp. 305-341.
12 «Consecratione ... sacrificium offertur» (III q. 82, a. 10).
13 Ciò non toglie evidentemente l'opportunità che una successiva revisione del
messale metta di nuovo in migliore evidenza questo significato oblazionistico.
Cfr.
l'interessante proposta di dom PAUL TIROT, Histoire des prières d'offertoire dans la
liturgie romaine du II au VII siècle (suite et fin), in: Ephemerides liturgicae 3-4 (1984)
pp. 390-391.
[Modificato da Heleneadmin 10/02/2011 14:16]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:11. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

 

 

Statistiche nwo.it

 

Statistiche Forum