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No World Order. Migliaia di vaccini ritirati

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2024 16:49
03/01/2016 14:45
 
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Pesaro, bimba di 4 mesi muore dopo il vaccino: lo Stato pagherà i danni

PESARO - La morte di una bambina di pochi mesi può essere stata conseguenza di un vaccino. È stata vinta in Tribunale a Pesaro la causa di risarcimento danni intentata dall'avvocato riminese Luca Ventaloro, che rappresenta i genitori della piccola morta in culla nel febbraio del 2003, nei confronti del Ministero della Salute. Dopo 10 anni di attesa, i genitori, residenti a Pesaro, potranno ricevere il risarcimento. La sentenza, una delle prime che riconosce la morte in culla come conseguenza di un vaccino, è stata emessa dal giudice del lavoro Vincenzo Pio Baldi che ha condannato il Ministero al risarcimento. Un lungo percorso legale per i coniugi pesaresi, genitori di altri due bambini, iniziato nel gennaio del 2003 per quella figlia nata nell'ottobre del 2002 e morta a soli 4 mesi. La bimba iniziò a star male, come documentato nelle perizie di parte affidate al dottor Marco Valsecchi, dell'istituto medico legale del polo universitario di Ancona e al professor Massimo Montinari di Firenze, dopo un vaccino esavalente composto da antipolio, diftotetano, epatite B, pertosse e antiemofilo, effettuato il 17 gennaio del 2003. Meno di un mese dopo, la sera del 7 febbraio, i genitori trovano la piccola morta nella culla.

4 luglio 2013
www.leggo.it/NEWS/ITALIA/pesaro_bimba_muore_vaccino_danni/notizie/3001...
12/01/2016 00:19
 
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Vaccinazioni pediatriche: intervista al dottor Dario Miedico

Alla luce delle recenti prese di posizione di alcune personalità a livello di governo, le quali hanno affermato che saranno attuate, o demandate all'ordine dei medici, misure repressive contro i sanitari che sconsigliano una profilassi vaccinale, qual è la sua posizione?
"Sono assolutamente contrario a qualunque iniziativa repressiva o tendente a limitare la libertà di cura ad opera del medico di base. Iniziative del genere non solo sono sbagliate ed antidemocratiche ma sono anche pericolosissime per la popolazione".

Si è spesso affermato che i non vaccinati siano un pericolo per il resto della popolazione. Cosa ci può dire in merito?
"Questa affermazione è quantomeno assurda: chi si vaccina non dovrebbe avere di queste paure, a meno che non metta in dubbio l'efficacia di questa prassi, mentre chi non si vaccina evidentemente non le ha".

Qual è la sua opinione in merito al mito della “Herd Immunity”; La vaccinazione dona una reale immunità? Quali sono i reali rischi?
"Studi scientifici portati avanti da diversi gruppi di ricerca e le stesse dichiarazioni di prestigiosi scienziati come la Dottoressa Tetyana Obukhanych sfatano questo mito. Non vi è alcuna garanzia che i vaccini svolgano effettivamente la loro funzione, ma il rischio vero è che chi si è vaccinato si consideri immune anche quando in realtà potrebbe non esserlo".

Ritiene possibile la trasmissione del virus a causa proprio della vaccinazione?
"È successo in passato (vedi vaccino Sabin orale attualmente sostituito), ma non dimentichiamo il caso del virus Sirmian SV40, sospetto cancerogeno, scoperto nel vaccino antipolio solo dopo milioni di vaccinazioni eseguite".

Le proposte di intensificazione delle vaccinazioni fanno riferimento alla presenza di nuovi focolai di patologie in qualche paese: difterite in Spagna e Polio in Ucraina; cosa può dirci in merito?
"Come una rondine non fa primavera un caso non può essere considerato né focolaio né epidemia. Questi casi andrebbero comunque sempre verificati. Il sito del Ministero riferisce che l'ultimo caso di difterite in Italia risale al 1991 ma posso assicurare, perché l'ho seguito personalmente in qualità di medico legale, che non si è trattato di difterite, mentre l'ultimo caso ufficialmente accertato di Polio è del 1982".

Soffermandoci sui danni relativi alle vaccinazioni, quale tra queste è più temibile?
"Le vaccinazioni sono un atto sanitario, che come qualsiasi altro può portare effetti benefici ma espone anche a possibili reazioni avverse. Per questo va valutato il rapporto tra rischi e benefici, che col mutare delle condizioni ambientali, igieniche, individuali e di effettivo rischio di contrarre la patologia per la quale si viene vaccinati, può far propendere a volte per una scelta, a volte per l'altra. La situazione italiana di oltre 40 anni fa, ad esempio, non è minimamente paragonabile con quella attuale, e ciò dovrebbe comportare almeno una adeguata revisione del calendario vaccinale, che oltretutto è completamente difforme rispetto alla maggioranza dei paesi europei. Le vaccinazioni comunque, una volta verificatane la necessità, andrebbero eseguite in condizioni di assoluta sicurezza, dopo aver controllato tramite specifiche indagini la mancanza di controindicazioni, riducendone il numero per inoculazione e ad una età più avanzata. Nelle condizioni attuali, praticate senza esami preventivi, in dosi uguali per tutti, inoculando fino a sette vaccini contemporaneamente e ad un'età (a volte neppure tre mesi di vita) nella quale il peso del bambino è assolutamente inferiore a qualsiasi standard considerato valido per un adulto, e per di più con l'utilizzo di adiuvanti a loro volta molto pericolosi, possono portare a reazioni avverse anche gravi e gravissime, che si possono verificare portando danni al sistema immunitario, all'encefalo, al sistema nervoso, tutti con ulteriori possibili complicanze sia cognitive che agli altri organi".

Esistono i danneggiati da vaccino?

"I danneggiati da vaccino esistono, ed esiste una specifica legge dello Stato, la 210/92 che prevede un indennizzo per coloro che ne sono vittime. Una casistica in merito, però, non viene raccolta, poiché l'indicazione di segnalare i casi di reazione avversa non viene rispettata, gli stessi casi vengono in primis ignorati o negati dagli stessi medici e la stessa scienza medica riconosce che ogni dato in merito sia ampiamente sottostimato".

Sono possibili danni prodotti dal vaccino a causa delle caratteristiche fisiche del soggetto vaccinato. Quali sono i soggetti che non possono assolutamente sottoporsi ad una profilassi vaccinale?
"Una specifica Circolare del Ministero elenca una serie di situazioni patologiche di fronte alle quali viene sconsigliata ogni forma di vaccinazione. Il vero problema è che non solo quella lista è largamente incompleta, ma soprattutto senza analisi preventive specifiche per ogni soggetto non si è in grado di sapere se quelle patologie non sono già in incubazione o potenzialmente presenti, ad esempio per predisposizioni genetiche".

Sostanze contenute nei vaccini; cosa sono e perché sono considerate pericolose?

"In passato nei vaccini l'adiuvante più utilizzato era il Thimerosal, contenente mercurio. Dopo centinaia di cause avanzate da famiglie di minori vaccinati e colpiti da reazioni avverse questo è stato parzialmente eliminato, ma sono stati introdotti altri elementi quali formaldeide, squalene, alluminio, tutti tossici ed in quantità esagerate rispetto al peso corporeo dei soggetti destinati a riceverle. Non entro nel merito della loro cancerogenicità ma sicuramente la loro tossicità è dimostrata".

Come mai si continua a negare l'esistenza di studi che confermano la pericolosità di alcune vaccinazioni?
"Negarne l'esistenza è impossibile, esistono, sono presenti nelle banche dati di rilievo internazionale, portano il nome ed il cognome degli scienziati che le hanno pubblicate. In realtà è un dato certo che sono minoritarie rispetto alle pubblicazioni che invece sostengono l'innocuità o la non afferenza dei vaccini con alcune patologie. Questo è comprensibile sia se si tiene conto del fatto che la ricerca ha progressivamente perduto la sua autonomia a favore di finanziamenti che solitamente arrivano proprio dalle industrie farmaceutiche, sia tenendo conto che della maggior parte di queste gravi patologie la scienza medica non è ancora riuscita a individuare l'esatta eziologia".

Parliamo di prevenzione e del principio di cautela. Quale l'età migliore per vaccinare un bambino? Condivide la necessità di esami prevaccinali? Quali sono e quali consiglia, sempre a proposito di una corretta anamnesi preventiva? Nel caso di una corretta anamnesi familiare invece quali malattie giudica importanti e rilevanti nei confronti del soggetto da vaccinare?

"Non esistono indicazioni di carattere generale che vadano bene per qualunque situazione. Se una coppia di genitori decide di optare per la vaccinazione, eseguirà quelle che a suo giudizio possono rappresentare il maggior pericolo, considerando anche l'età del piccolo e fornirà al medico vaccinatore tutti gli elementi necessari per una corretta anamnesi sia individuale che familiare. Sicuramente una serie di test potrà fornire indicazioni sia relativamente ad una situazione anticorpale già maturata sia rispetto ad eventuali controindicazioni non individuabili altrimenti. A mio giudizio più si va avanti con l'età minori sono i rischi di reazione avversa".

Quanto hanno inciso le vaccinazioni nell'eradicazione di alcune patologie o quantomeno nella loro sensibile riduzione?

"Ritengo che la disponibilità di acqua potabile, una sufficiente alimentazione, l'uso di fognature e di abitazioni adeguate, ecc… ecc… siano le reali condizioni che hanno di fatto debellato la maggioranza delle malattie infettive. Le vaccinazioni hanno sicuramente avuto un ruolo, come ad esempio gli antibiotici (non per questo avrebbe senso l'obbligo di utilizzo di questi ultimi per “prevenire” tonsilliti ed influenze). Oggi, anche quando alcune di esse si manifestano o si dovessero manifestare, la capacità di un immediato isolamento, le terapie sempre aggiornate e una eventuale immunizzazione del gruppo di contatto possono essere giudicate sufficienti ad affrontarle".

Andrew Wakefield e le sue affermazioni. I giornali, ma anche le affermazioni degli esponenti del Ministero richiamano il caso Wakefield, sostenendo che le paure di chi si oppone alla vaccinazione nascono dal caso di uno studio pubblicato su Lancet ma in seguito smentito dallo stesso autore. Cosa è successo veramente?
"Bisogna ricordare che il Dr. Wakefield insieme al Dr. Smith pubblicò i risultati di uno studio che correlava l'autismo alla vaccinazione anti MMR, che in seguito venne giudicato falso e con vizi nella costruzione dello studio stesso. Il Dr. Wakefield, in seguito alla successiva espulsione dall'Ordine dei Medici inglesi, preferì trasferirsi a proseguire la sua attività negli USA, mentre il coestensore si appellò, vinse la causa e venne reintegrato nel suo ruolo. Ma più che quello studio, al quale non ha senso fare riferimento, oggi ci si riferisce a quelli di altri scienziati i quali, come Il Dr. Steve Walker e colleghi, dimostrano la presenza di variazioni molecolari nei tessuti intestinali dei bambini con diagnosi di autismo. Anche la Dottoressa Theresa Deisher afferma che l'autismo troverebbe correlazione con i frammenti di DNA umano contenuto nei vaccini. Queste ricerche dovranno essere sviluppate e solo successivamente si potranno esprimere pareri più adeguati".

Ma a suo parere le malattie infettive, possono essere davvero debellate?
"Si, e lo dimostra la storia dell'uomo e della medicina. Basta pensare a malattie terribili come la Peste, la Lebbra, Il Vaiolo, ma anche la Malaria ed il Colera in Italia, scomparse senza che per alcune di esse sia mai stato utilizzato un vaccino".

Ma cosa significa debellate? Che non esistono più?

"No, la maggioranza delle malattie infettive esistono ancora, ma l'importante è avere la capacità di tenere sotto controllo eventuali casi sporadici per impedire che i singoli casi possano trasformarsi in vere epidemie".

In conclusione secondo lei attualmente i vaccini sono da considerare superati?
"No, i vaccini rappresentano una profilassi sanitaria importante, ma devono essere utilizzati esclusivamente per casi individuali, individuati come a rischio, ad esempio per viaggiatori che si recano all'estero in zone dove alcune patologie gravi sono tutt'ora presenti o per operatori sanitari costretti ad intervenire su malattie infettive estremamente contagiose, o di massa ma solo in presenza di reali rischi di epidemie e quando le stesse non fossero altrimenti contrastabili".

Elisabetta Tomaselli
22/10/2015
www.informasalus.it/it/articoli/vaccinazioni-pediatriche-dario-mie...
[Modificato da wheaton80 12/01/2016 00:20]
20/01/2016 18:45
 
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Invalido dopo il vaccino, la madre:"Mio figlio era sano, ora non parla"

Andrea, così lo chiameremo, è un bambino di 11 anni che fatica a parlare, a vedere, a muoversi. Secondo il tribunale di Modena, la sua disabilità, attestata al 100%, fu causata in parte dalla somministrazione vaccinale esavalente (Infanrix Hexa) eseguita nel 2004, quando il piccolo aveva appena tre mesi. Secondo i genitori, il minore, fino a quel giorno, non aveva mai accusato alcun sintomo. A dicembre 2013, dopo una lunga battaglia della famiglia, il tribunale riconobbe, in base alle perizie, il nesso di causa tra le gravi patologie di cui lo stesso bambino era affetto (cerebropatia cronica con ritardo dell’apprendimento grave, epilessia sintomatica, encefalopatia post-natale) e il vaccino, condannando il Ministero della Salute al pagamento in favore del minore di 106 mila euro. Cifra ritenuta ‘vergognosa’ e irrisoria sia dal legale della famiglia, l’avvocato Francesco Terruli, sia dai coniugi modenesi, per i quali, comunque, nessuna somma potrà mai restituire loro il figlio sano che avevano concepito. Non essendo stato versato il risarcimento, lo scorso 14 febbraio il TAR di Bologna ha ordinato al Ministero della Salute di pagare le somme dovute entro 30 giorni dalla notifica della sentenza.

Come sta il vostro bambino?
«Sta bene, per quanto può star bene, ovviamente non paragonandolo a un bimbo sano. Se non altro è un bambino sempre allegro e gioioso». Parla la mamma dell’11enne.

A quando risale il vaccino?

«Era il 2004 e Andrea aveva tre mesi. E’ stata la prima vaccinazione. Fino a quel momento non aveva mai avuto nulla. Era energico, sano, mangiava tantissimo».

Cosa accadde quel giorno?
«Dopo essere tornati a casa il bambino fu colto da un pianto irrefrenabile. Abbiamo capito dopo che si trattava del vaccino. Continuò a stare male tanto che, a distanza di tre giorni, lo trasportammo d’urgenza al Policlinico a causa di gravi crisi respiratorie, che lo mandavano in apnea prolungata. Era il nostro secondo figlio, sapevamo cosa fosse normale e cosa no».

Prima di andare in ospedale contattaste qualche medico?
«Chiamammo il pediatra di famiglia, ci parlò di difficoltà respiratoria dovuta ad un’influenza. Eppure nostro figlio restò ricoverato per oltre un mese».

Che diagnosi fecero i medici?

«All’ospedale erano in difficoltà, non sapevano come identificare queste problematiche. Ci parlarono di epilessia ma noi, subito, sospettammo danni causati dal vaccino. Il problema è che nessuno voleva confermarcelo, nonostante facessimo presente che, fino al giorno della somministrazione, le sue condizioni erano ottime».

E negli anni seguenti cosa accadde?
«Le crisi continuarono, tanto che spesso, la notte, eravamo obbligati a chiamare il 118. Alla fine ci siamo rivolti ad uno specialista. Ci ha fatto fare ricerche approfondite, svolte privatamente, che evidenziarono particolarità strane; il sangue manifestava virus latenti. In sostanza, non aveva sviluppato alcuna reazione normale al vaccino, non rispondeva come avrebbe dovuto».

Quindi avete fatto causa.
«Sì, abbiamo atteso perché la nostra priorità era seguire lui, stargli accanto. Poi, nel 2006, abbiamo intrapreso l’iter legale».

Cosa ha provato quando il tribunale vi ha dato ragione?

«Purtroppo non possiamo provare sollievo, perché il nostro bambino, comunque, non tornerà come prima. Ci abbiamo messo anni per accettare le sue condizioni. Io ho lasciato il mio lavoro per poterlo seguire tutto il giorno; mio marito pensa a tutti e quattro».

In questi mesi i pediatri sono insorti affermando che non esistono correlazioni tra vaccini e patologie. Cosa ne pensate?

«Crediamo vi sia tanta ipocrisia e persone che negano l’evidenza. Non ci fidiamo più dei medici; quel che sappiamo è che oggi il nostro bambino ha 11 anni, non corre e non cammina come gli altri, ha un ritardo psico-motorio, non parla. Eppure, riesce a sorridere; e noi con lui».

Il risarcimento deciso dal tribunale è però molto basso.

«I soldi non fanno la differenza, dopo tutti quelli che abbiamo speso in questi anni per cercare di curarlo al meglio. Speriamo che quel denaro arrivi, visti i tempi della giustizia. Sempre che la giustizia esista».

Valentina Reggiani
20 gennaio 2016
www.ilrestodelcarlino.it/modena/vaccino-bambino-invalido-1...
21/01/2016 14:25
 
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Invalido per un vaccino sbagliato. Super-risarcimento dopo 50 anni

Ha ottenuto giustizia dopo 48 anni, un uomo residente a San Giuliano Terme, colpito da poliomelite a causa di una vaccinazione che in Italia ha reso invalide diverse persone. Ma per lui si avvicinano ancora altre battaglie. M.M., nato nel 1967, è stato colpito dalla malattia di Heine Medin, questo uno dei nomi scientifici della patologia, pochi mesi dopo essere stato sottoposto alla vaccinazione di tipo Sabin. Il neonato presentava febbre alta, pur in assenza di sintomi influenzali e aveva problemi a reggersi sulla gamba sinistra. Negli anni successivi dovette sottoporsi a varie cure, come quelle nella clinica Don Gnocchi a Roma. L’uomo ha subito diverse operazioni per consentire l’allungamento dei tendini e della gamba colpiti dalla malattia. Soltanto nel 2010, M.M. è venuto a conoscenza della possibilità di aver contratto la malattia tramite una vaccinazione, frequentando un’associazione di invalidi civili. La legge 210 del 1992, infatti, stabilisce l’obbligo di indennizzo per i soggetti colpiti da complicanze irreversibili a causa di vaccinazioni obbligatorie, oltre che di trasfusioni. Una possibilità di cui non era mai venuto a conoscenza. Nel 2011, dopo l’avvio del procedimento previsto dalla normativa, la commissione medica militare di La Spezia ha stabilito che la poliomelite era stata causata proprio dalla vaccinazione. Ma l’indennizzo venne respinto, perché, in base alla legge, i termini erano prescritti.

Un’altra risposta negativa, poco dopo, è arrivata anche dal Ministero della Salute. L’uomo si è rivolto all’avvocato Leonardo Di Maio, del Foro di Pisa, per la presentazione di un ricorso al Tribunale del Lavoro di Pisa, competente in materia di assistenza obbligatoria. Dopo un breve rinvio d’ufficio, la causa si è conclusa con la sconfitta del Ministero. Il giudice ha stabilito, accogliendo la tesi dell’avvocato Di Maio, che solo la conoscenza o la conoscibilità della causa di malattia, e non della patologia di per sé, determina la decorrenza dei termini. La vicenda, però, era ben lontana dalla chiusura definitiva, visto che il Ministero non aveva adempiuto alla sentenza. Così, Di Maio ha presentato una richiesta di ottemperanza al TAR della Toscana, ottenendo il 16 giugno scorso un provvedimento di esecuzione della sentenza, nominando il prefetto di Pisa commissario ad acta in caso di ulteriore inadempimento. A fine agosto, il Ministero ha corrisposto a M.M. gli arretrati relativi all’indennizzo dal 2010, 130mila euro una tantum, dovuti per legge, e un assegno mensile da 770 euro. Di Maio, lo scorso ottobre, ha presentato al Ministero un’istanza per ottenere un ulteriore bonus mensile quattro volte a quello già percepito, oltre che altri 270mila euro, in base alla legge 229 del 2005. I benefit arriveranno nelle prossime settimane all’interessato. Resta aperta, comunque, la possibilità di un’ulteriore vertenza col Ministero sull’adeguamento degli emolumenti alla rivalutazione dell’ISTAT.

Daniele Bernardini
20 giugno 2016
www.lanazione.it/pisa/poliomelite-vaccino-invalido-1.1659409
[Modificato da wheaton80 21/01/2016 14:25]
04/02/2016 04:00
 
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Bimbo narcolettico dopo anti H1N1, maxi risarcimento in GB

Maxi risarcimento da 120mila sterline nel Regno Unito per un bambino di 10 anni che ha sviluppato una rara malattia del sonno dopo che, nel 2010, gli è stato somministrato il vaccino anti H1N1 pandemico. La famiglia aveva presentato ricorso contro il governo, che inizialmente si era rifiutato di pagare, valutando che la disabilità del bambino non rientrasse nel livello di gravità per il quale è previsto il risarcimento. Secondo quanto scrive la stampa inglese, il bimbo, che vive a Frome, nel Somerset, ha sviluppato la narcolessia (un disturbo che causa improvvisi addormentamenti) 6 anni fa, dopo aver ricevuto il vaccino sviluppato contro il virus responsabile della pandemia del 2009. Il piccolo ha sofferto anche di cataplessia, condizione che causa perdita del controllo dei muscoli. Ma prima di essere vaccinato, sostengono i genitori, non aveva mai mostrato nessun sintomo. Dopo la vittoria che ha portato al riconoscimento del risarcimento danni, la madre ha parlato di "enorme sollievo".

E, come riporta la BBC online, ha raccontato che il figlio era costretto a uno o due momenti di sonno durante la giornata scolastica e "ha dovuto lavorare duramente perché ha perso lezioni sia per i problemi di addormentamento che per gli appuntamenti medici". Ha anche preso peso per via della patologia e delle cure. Per ottenere il risarcimento, spiega il legale della famiglia, "dovevamo dimostrare in tribunale che il ragazzo ha una disabilità del 60% o più. E alla fine è stato riconosciuto che la sua è del 72%". Il vaccino finito alla sbarra è stato ampiamente utilizzato in GB durante la pandemia di influenza del 2009. Quasi un milione di bambini britannici tra i sei mesi e i 5 anni lo avrebbe ricevuto. Un portavoce dell'azienda ha assicurato che c'è l'impegno a svolgere ulteriori ricerche sul ruolo potenziale del vaccino nello sviluppo della narcolessia:"Stiamo anche sostenendo lavori in corso di altri esperti e organizzazioni che indagano sui casi riportati" della patologia. Il vaccino, che non è più utilizzato, è stato messo in relazione con casi di narcolessia nei bambini anche in Finlandia, Svezia e Irlanda.

03/02/2016
www.adnkronos.com/salute/sanita/2016/02/03/bimbo-narcolettico-dopo-anti-maxi-risarcimento_Qjc8v6JdX8wLCutS7fLEOL.html?re...
23/02/2016 21:52
 
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Il sindaco:«I vaccini sono pericolosi». E in paese crolla la richiesta dei sieri

Resana (Treviso) - Prima una mamma:«No grazie dottore, io il bambino non lo vaccino». Poi una coppia:«Meglio aspettare che cresca». Quindi un papà:«Non mi fido» e ancora altre madri:«Gli effetti collaterali sono pericolosi », in un crescendo improvviso e sospetto di «no» alle vaccinazioni di base. Finché un pediatra scopre l’arcano: il sindaco di Resana, Loris Mazzorato, adepto di Scientology, spedisce una lettera a tutti i neogenitori per invitarli a pensarci bene prima di immunizzare il neonato e allegando 51 pagine di documentazione sugli effetti collaterali raccolte dal «Comitato Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni» (CORVELVA), «padre» dei comitati del no. Lo stesso materiale viene consegnato ai genitori quando vanno in Comune a ritirare il codice fiscale dei figli e a richiedere il pediatra di libera scelta. «Essere genitori non è certo facile — scrive Mazzorato — il senso di responsabilità porta con sé dubbi, domande e preoccupazioni. Vi chiederete se state facendo il meglio per vostro figlio. Tra le varie domande, vien da chiedersi in primis se sia giusto o meno vaccinare il proprio bambino. La Regione Veneto ha deciso di lasciare la scelta delle vaccinazioni ai genitori, che molto spesso hanno informazioni univoche sull’importanza dei vaccini ma mai o raramente sugli effetti collaterali. Abbiamo pensato dunque di fornirvi questo fascicolo informativo, affinché possiate fare una scelta ponderata e serena, visto che si tratta del bene di vostro figlio. Da parte nostra — specifica il sindaco — non c’è la volontà di dare indicazioni in un senso piuttosto che in un altro, ma di fornire informazioni che abbiamo visto essere di non sempre facile reperimento». Le «indicazioni» parlano di «vaccini non adeguatamente testati », inefficaci, vecchi o contenenti alluminio, di Usl che «non fanno corretta informazione sui rischi», come gravi malattie comparse dopo la somministrazione, choc, febbre, ipotensione, convulsioni, perdita di coscienza, difficoltà respiratorie, orticaria, nausea, vomito, encefalite e altre patologie neurologiche.

In qualche caso degenerate nella morte. Insomma, un elenco di catastrofi che ha spinto i pediatri trevigiani della FIMMP(sindacato di categoria) a riunirsi a Castelfranco e a inviare in Regione il loro rappresentante veneto, Franco Pisetta, per chiedere un intervento politico. «Spero che la Regione prenda posizione nei confronti di colui che dovrebbe essere il primo responsabile della salute pubblica e che invece va contro uno dei capisaldi della tutela della stessa, la prevenzione — dice Pisetta — E’ un atteggiamento incomprensibile e pericoloso». «I vaccini non fanno male, salvano milioni di vite — avverte Giuseppe Giancola, presidente padovano e componente del direttivo nazionale FIMMP — Stiamo pensando di chiedere anche l’intervento del prefetto, perché da una parte la Regione investe cifre importanti per vaccinare i bambini e dall’altra un’istituzione diversa rema contro. E’ folle». Ma Mazzorato tira dritto e dà pure il «buon esempio»: «Ho una figlia di 4 anni, non l’ho vaccinata e la curo solo con prodotti naturali, come i fiori d’arancio che, guarda caso, costano più dei farmaci e non sono detraibili dalle tasse. Mi sono documentato, ho parlato con medici e partecipato a convegni con favorevoli e contrari ai vaccini e ai miei cittadini consiglio di fare lo stesso: informarsi e sentire tutte le campane. Non si può ignorare che l’aspetto economico, cioé gli interessi delle lobby farmaceutiche, può scavalcare quello scientifico. I vaccini hanno debellato gravi malattie? E’ quello che vogliono farci credere i produttori, in realtà dal dopoguerra migliori e maggiori misure di igiene ci hanno salvati tutti. Senza contare — chiude il sindaco — i tanti casi di effetti collaterali che ci vengono taciuti».

Michela Nicolussi Moro
23 febbraio 2016
corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2016/23-febbraio-2016/sindaco-vaccini-sono-pericolosi-paese-crolla-richiesta-sieri-240855156...
03/04/2016 23:37
 
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VAXXED: grandissimo successo per la premiere del film che terrorizza Big Pharma



Ieri sera, presso l’Angelika Film Center di New York, è andata in onda la premiere del film ‘Vaccinati: dall’occultamento alla catastrofe’, riguardante l’insabbiamento di dati vitali, commesso dai CDC di Atlanta, in merito a uno studio del 2004 che, se fosse stato pubblicato con i dati reali, collegava casualmente il vaccino trivalente MMR [morbillo-parotite-rosolia] all’autismo. La premiere del film ha registrato un imponente “Sold Out” e la visione di questo film apre definitivamente gli occhi sul mondo della corruzione che pervade il più grande ente governativo al mondo, il cui compito dovrebbe invece essere quello di proteggere la salute pubblica. Nel film appare anche il Dr. Andrew Wakefield, e la sapiente mano del regista del film unisce interviste eque ed equilibrate, con tutte le fonti possibili, che vanno da genitori di bambini autistici, danneggiati da vaccini MMR, a politici, medici e a un ex rappresentante dell’industria farmaceutica, insieme a una notevole mole di materiale d’archivio e di registrazioni audio catturate al Congresso degli Stati Uniti, fino alle ultime confessioni del Dr. William Thompson, informatore dei CDC, che ha chiamato il Dr. Brian Hooker, biologo e padre di un bambino autistico, per confessare che il CDC aveva insabbiato e persino manipolato i dati cruciali dello studio del 2004 a cui lui aveva partecipato insieme a Frank DeStefano e Coleen Boyle, che figurano ancora fra i dirigenti del settore vaccini del CDC.

‘Vaccinati: dall’occultamento alla catastrofe’ espone senza ombra di dubbio il fatto che il Dr. Andrew Wakefield è stato accusato ingiustamente di frode in merito al suo studio, apparso su The Lancet nel 1998, che prendeva in considerazione l’ipotesi di una correlazione tra vaccini MMR e autismo ma il cui contenuto riguardava ciò che è stato ampiamente trovato successivamente da molti altri ricercatori: ovvero, la presenza di una notevole e debilitante infiammazione intestinale nei soggetti autistici. A meno che non abbiate un cuore di pietra e un’anima arida, oppure siate pervasi dalla cattiveria e dalla completa malafede, vi troverete a vivere profondamente le numerose interviste rilasciate dai genitori dei bambini che sono stati danneggiati dai vaccini trivalenti MMR e che mostrano chiari segni di autismo. E’ indubbio che i fatti presentati vi faranno infuriare, soprattutto nella veste di genitori interessati dalla problematica, perché rappresentano un brusco risveglio e mostrano chiaramente come il CDC era a conoscenza del fatto che i vaccini MMR sono correlati casualmente all’autismo, ma ha fatto tutto ciò che era in suo potere per sopprimere la prova del danno. Inoltre, non esistono studi a lungo termine che comprovino la sicurezza dei vaccini MMR e non ci sono studi che mettono a confronto i bambini non vaccinati contro i bambini vaccinati. ‘Vaccinati: dall’occultamento alla catastrofe’ mostra con una trama molto semplice da comprendere, e altrettanto precisa, in che modo il CDC ha insabbiato e manipolato i dati dello studio del 2004, e perché i dati insabbiati e nascosti sono così cruciali per il benessere della salute pubblica.

Ancora più intriganti sono le porte girevoli tra governo e Big Pharma
La Dottoressa Julie Gerberding Louise, ex direttore del CDC nel corso di tale studio, ora lavora per la società farmaceutica Merck come Presidente della Merck vaccini. Così Merck ottiene una licenza esclusiva per la produzione di vaccini MMR. Fa ciò che vuole. Non a caso, la Dottoressa Gerberding ha rifiutato di essere intervistata. Però il suo silenzio parla più forte delle parole. Big Pharma appare come un magnaccia, mentre le agenzie governative come i CDC e persino i media sono essenzialmente le prostitute untuose di Big Pharma. Venire a conoscenza della decisione consapevole dei CDC di minare il benessere pubblico ricorda ciò che Hannah Arendt scrisse circa ‘La banalità del male’, dove raccontò le 120 sedute del processo Eichmann [famigerato criminale nazista] come inviata del settimanale New Yorker a Gerusalemme. Molti membri del CDC stanno semplicemente seguendo gli ordini, e non prendono nemmeno in considerazione la possibilità di sovvertire criticamente la “linea del partito” come invece il Dr. William Thompson ha avuto il coraggio di fare. Com’è possibile che l’insabbiamento e le manipolazioni dei CDC non siano considerati un crimine contro l’umanità?

Se esistesse una Giustizia vera in questo mondo, oggi costoro sarebbero stati processati all’Aia, presso la Corte Penale Internazionale, e qualora venisse attivato anche un nuovo processo di Norimberga, per i crimini contro l’umanità commessi dai CDC, è altamente improbabile che sia accettata la giustificazione “Stavo solo eseguendo degli ordini“. E, ancor meglio, dovrebbero essere posti a valutazione obbligatoria della propria salute mentale tutti i componenti delle agenzie governative, nonché i politici, che hanno coperto consapevolmente questo crimine contro l’umanità. Non saremmo affatto sorpresi se il Disturbo Narcisistico di Personalità [il cui sintomo principale è un deficit nella capacità di provare empatia verso altri individui] fosse una malattia mentale comune che si trova nei rappresentanti che sono a capo di certe Istituzioni sanitarie. Indipendentemente da atteggiamenti classici del tifoso, qualunque sia la vostra opinione riguardante i vaccini, ‘Vaccinati: dall’occultamento alla catastrofe’ cambierà radicalmente il modo in cui guardare ai vaccini, e ai CDC, in tutti coloro che hanno mantenuto un pensiero critico e sono aperti a ricevere nuove informazioni. Però, per onestà di cronaca, il film non mette in evidenza la differenza tra due tipi di vaccini:

1. Vaccini che contengono adiuvanti come l’alluminio e il “sempre presente” thimerosal, un conservante a base di mercurio, presenti in quantità esagerate nei vaccini esavalenti che somministrano ai nostri figli

2. Vaccini a virus vivi attenuati, che non contengono gli adiuvanti di cui sopra [anche se è un problema minore] ma rappresentano un pesante interrogativo, tutt’altro che trascurabile, che potrebbe essere risolto attraverso l’impostazione di una ricerca migliore che potrebbe emergere solamente raccogliendo positivamente i consigli espressi dal film

Preparatevi ad essere informati, allarmati e giustamente infuriati. Anziché andare a vedere film spazzatura, oppure mettervi a ballare la zumba nelle piazze come quattro befane, oppure credere alle bugie veicolate da una massa di cialtroni travestiti da pseudo-scienziati, recatevi a vedere questo importante documento di denuncia e poi attuate autonomamente le vostre decisioni, se vale o non vale la pena correre il rischio, per voi e per i vostri figli, di farvi somministrare un vaccino dannoso, scandaloso e fraudolento, come il trivalente MMR. Infine, sarebbe anche giunto il momento per ripristinare lo studio The Lancet, (http://autismovaccini.org/2013/04/23/e-giunto-il-momento-per-ripristinare-lo-studio-the-lancet/) perché le figuracce rimediate dai sedicenti esperti stanno assumendo un aspetto che va al di là dell’imbarazzante e del ridicolo. Basti pensare alle ultime dichiarazioni della Professoressa Susanna Esposito, direttore dell’Unità di Pediatria ad alta intensità di cura della Fondazione Policlinico e dell’Università degli Studi di Milano e Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive ed i Disordini Immunologici, che avallano concettualmente le conclusioni dello studio primario del Dr. Andrew Wakefield e sono state rilasciate in occasione dell’odierna IX Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo:“I dati di ricerche nel modello animale, in bambini con disturbi dello spettro autistico e nei loro familiari hanno dimostrato che sintomi gastrointestinali e alterazioni nel microbiota sono spesso associati a disturbi neuro-comportamentali nei pazienti affetti da autismo. Il microbiota riveste nell’intestino importanti funzioni fisiologiche quali la maturazione del sistema immunitario, la degradazione di macromolecole alimentari complesse, la detossicazione, la produzione e l’assorbimento di vitamine e minerali, e influenza anche il comportamento.

Il sistema immunitario ha sviluppato degli strumenti per convivere con il microbiota, ma anche per tenerlo sotto controllo. Quando questo controllo viene meno avviene la disbiosi, cioè una de-regolamentazione delle comunità batteriche che non si manifesta sempre con diarrea o stipsi, ma può portare ad altri disturbi infiammatori. In alcuni casi come chiara patologia infiammatoria gastrointestinale, in altri come allergie, obesità o diabete e, non ultimo, l’autismo”. Si prosegue ad affermare che non si conoscono la cause dell’autismo. Si prosegue ad affermare che l’autismo è un disturbo del neurosviluppo le cui cause non sono chiare ma, stanti queste asserzioni basate sul nulla, si afferma in modo incontrovertibile che i vaccini sono innocui. Allora, cara Professoressa Esposito, se il microbiota intestinale influenza il sistema immunitario, a tal punto da innescare autoimmunità, perché un vaccino, che per sua natura agisce proprio sul sistema immunitario, non può causare disregolazioni con effetti devastanti anche sul Sistema Nervoso Centrale? Comprendiamo molto bene che quando si ricevono finanziamenti [Crucell, GSK, Medimmune, Novartis, Pfizer e Roche] da chi dei vaccini ha fatto un business miliardario si abbia qualche remora a sputare nel piatto, ma provi la Professoressa a rispondere e a mettersi anche nei panni di chi si è ritrovato con la vita rovinata.

2 aprile 2016
autismovaccini.org/2016/04/02/vaxxed-grandissimo-successo-per-la-premiere-del-film-che-terrorizza-big...
05/04/2016 03:26
 
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Documento dell’FDA ammette che i vaccini sono legati all’autismo

Pochi giorni fa sul TG 5 un medico ha fatto un appello ai telespettatori, dichiarando che non esistono prove scientifiche che dimostrano correlazioni tra autismo e vaccini. Questo è un vero cover-up, in cui un medico al soldo dell’élite di potere, con vari premi al seguito, annunciava che queste correlazioni, quindi tra vaccini e autismo, non esistono.



La FDA, la Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha ammesso che esistono forti correlazioni nei danni da vaccini e che esiste una causa documentata di autismo. Di seguito potete andare sul sito della FDA dove viene esposto un documento che parla chiaro:

www.fda.gov/downloads/BiologicsBloodVaccines/Vaccines/ApprovedProducts/UCM10...

E’ stata pubblicata in questi giorni sulla importante rivista scientifica Journal of Immunotoxicology una nuova revisione di studi che esamina le varie cause ambientali dell’autismo, tra cui i vaccini e i loro componenti:

www.rescuepost.com/files/theoretical-aspects-of-autism-causes-a-rev...

Helen Ratajczak, l’autrice, è una ricercatrice della Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals, che ha pubblicato, come autrice o coautrice, 41 articoli su PubMed. E’ anche stata coautrice nel 2006 di uno studio per l’FDA e, nello stesso anno, è stata eletta Presidente della sezione Nord Est dell’Istituto di Tossicologia. E’ una scienziata seria e rispettata ed in questa recensione discute la presenza di DNA di feti umani nell’MMR II e nei vaccini Varivax. Questi alcuni stralci dal suo lavoro sull’autismo su Immunotoxicology:

Abstract
L’autismo può risultare da più di una causa, con differenti manifestazioni in differenti soggetti che mostrano sintomi comuni. Le cause documentate di autismo comprendono mutazioni genetiche e/o delezioni, infezioni virali ed encefaliti in seguito a vaccinazioni.

L’aumento della diffusione dell’ASD è una realtà
In generale, l’incremento della diffusione dell’autismo non deve considerarsi il risultato della avvenuta riclassificazione. Sebbene le diagnosi di autismo siano aumentate, non c’è infatti alcuna diminuzione corrispondente in altre categorie diagnostiche. I dati del Ministero dell’Istruzione, e in particolare quelli provenienti dal Dipartimento per l’Istruzione Speciale, mostrano un significativo aumento della diffusione dell’autismo tra i bambini, e specialmente tra quelli nati tra il 1987 e il 1992. In quegli anni, la diffusione dell’autismo su 10.000 nati salì di circa il 50% ogni 2 anni: 5.3 nel 1984, 7.8 nel 1986, 11.8 nel 1988, e 18.3 nel 1990. In quel periodo non ci furono cambiamenti nella diffusione di ritardo mentale, ritardo del linguaggio o di lesione cerebrale, la qual cosa indica che l’aumento dell’autismo c’è effettivamente stato. La nuova versione del vaccino contro morbillo, rosolia e parotite (MMR II) che non contiene Thimerosal venne introdotta nel 1979. Dal 1983 venne utilizzata solo questa nuova versione. L’autismo negli Stati Uniti ebbe un drammatico picco tra il 1983 e il 1990, passando da 4–5 casi ogni 10.000 nati a 1 su 500. Nel 1988 venivano consigliate due dosi dell’MMR II per immunizzare quei soggetti che non rispondevano al primo vaccino. Un picco nella diffusione dell’autismo venne quindi ad associarsi all’aggiunta della seconda dose di MMR II. Nel 1988, l’MMR II venne usato anche in Inghilterra, in cui oggi il tasso di diffusione è arrivato a 1 ogni 64.

Anche in Canada, Danimarca e Giappone si sono avuti importanti incrementi della diffusione dell’autismo. E’ importante notare che, diversamente dal primo MMR, la componente per la rosolia dell’MMR II è stata propagata in membrana cellulare umana derivata da tessuti dei polmoni embrionali (Merck and Co., Inc., 2010). Il vaccino MMR II è contaminato con DNA umano proveniente dalla membrana cellulare. Questo DNA umano potrebbe essere la causa del picco nella diffusione dell’autismo. Un successivo picco si ebbe poi nel 1995, quando il vaccino per la varicella venne fatto crescere in tessuti fetali umani (Merck and Co., Inc., 2001; Breuer, 2003). L’attuale incidenza negli Stati Uniti è approssimativamente di 1 su 100. Il DNA umano dai vaccini può essere inserito casualmente nei geni di chi ha fatto il vaccino da ricombinazioni omologhe, un processo che avviene spontaneamente solo all’interno di una specie. Punti caldi per l’inserimento di questo DNA sono stati trovati nel cromosoma X in otto geni associati all’autismo coinvolti nella formazione di sinapsi nei nervi, nello sviluppo del sistema nervoso centrale e nella funzione mitocondriale (Deisher, 2010). Tutto questo potrebbe fornire delle spiegazioni del perché l’autismo è predominantemente una malattia che colpisce maggiormente i maschi. Messi assieme, questi dati sostengono l’ipotesi che residui di DNA umano in alcuni vaccini possano provocare autismo.

Vaccini
I dati sull’incidenza e prevalenza indicano che il momento di introduzione dei vaccini e le modificazioni nel tipo e nell’incremento del numero dei vaccini inoculati contemporaneamente implica che i vaccini sono causa di autismo. La tabella attuale raccomandata per l’immunizzazione per bambini dai 0 ai 6 anni negli Stati Uniti include sei vaccini ai due mesi di età e 9 a 12-15 mesi, un incremento che va oltre le raccomandazioni di sei anni prima. Il sistema immunitario è particolarmente sensibile a due mesi di età. In questo modo, il sistema immunitario di un neonato viene compromesso a due mesi. Una minaccia attraverso così tanti vaccini nel momento in cui il sistema immunitario è compromesso può contribuire all’insorgenza dell’autismo.

Antigeni vaccinali
Molti genitori affermano che lo sviluppo dei loro figli era normale finchè non hanno fatto i vaccini all’età di circa 18 mesi. L’organismo vaccino potrebbe esserne la causa. Una ipotesi relativa al vaccino della pertosse è che la tossina pertosse contenuta in questo vaccino causi una separazione della proteina G-alpha dai recettori retinoidi in bambini geneticamente a rischio.

Riepilogo e conclusioni
L’autismo ha raggiunto proporzioni epidemiche. Con una diffusione di 1 su 100 negli Stati Uniti, 1 su 64 in Inghilterra e nel Regno Unito, e numeri simili in molti altri Paesi, è evidente una situazione di pericolo per le future generazioni. Integrando i dati qui presentati, una ipotesi è che l’autismo sia il risultato di difetti genetici, con l’effetto contributivo dell’età avanzata dei genitori, e/o di un’infiammazione del cervello. L’infiammazione potrebbe essere causata da un gran numero di agenti tossici ambientali, infezioni e comorbidità in soggetti geneticamente predisposti ai disordini dello sviluppo.

2 aprile 2016
segnidalcielo.it/documento-dellfda-ammette-che-i-vaccini-sono-legati-all...
08/04/2016 00:20
 
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Francia, scandalo vaccino Meningitec. Svolta al processo



Se in Italia il caso del vaccino Meningitec e l’immissione nel mercato dei lotti difettosi contenenti ruggine e acciaio sembrerebbe essere stato sottodimensionato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e dall’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, pur rispondendo entrambe a ben due interrogazioni parlamentari (eluse molte domande specifiche), in Francia l’indagine e le denunce dei famigliari dei bambini coinvolti erano arrivate in tribunale grazie all’apertura del processo all'Alta Corte di Clermont-Ferrand. Accuse precise sono state rivolte al CSP (Centro Specialità Farmaceutiche) con sede a Cournon d'Auvergne, distributore francese di Meningitec; infatti l'azienda è stata accusata di aver tardato a ritirare dal mercato i lotti contaminati.

Lotti incriminati distribuiti e somministrati
Lo scandalo aveva colpito la Francia (ma anche l’Italia) dopo che l'Agenzia Nazionale di Drug Safety francese (MSNA), nel settembre 2014, aveva lanciato l'allarme su lotti difettosi che da due anni erano stati immessi nel mercato. Risulterebbero tra l’altro essere stati somministrati i vaccini contaminati anche dopo che fosse stato diramato il comunicato ufficiale. Nel prodotto erano presenti nano particelle di ossido, ferro e acciaio in modo anomalo all'interno di alcune siringhe. In Francia, grazie anche all’informazione mediata su canali internet, i genitori hanno scoperto che non solo i propri bambini avevano ricevuto i lotti incriminati, ma avevano causato sintomi persistenti, pesanti e non secondari in alcuni bambini; ancora non sono noti gli altri effetti devastanti che si potrebbero avere a distanza di molti anni.

680 famiglie chiedono giustizia e verità
La denuncia sanitaria aveva sollevato molta rabbia nei genitori, che si erano sentiti traditi dalle istituzioni sanitarie. Il 22 settembre 2015 era partita la prima udienza, dove venivano esaminati i primi 83 casi dalla sezione civile del Tribunale di Clermont-Ferrand.

Nuova svolta nel caso del vaccino contro la meningite C
L’avvocato che difende centinaia di famiglie francesi avevano affidato una perizia sul vaccino incriminato alla società Nanodiagnostics, laboratorio di competenza con sede a Modena (Italia), diretto dal professor Stefano Montanari. Ora arrivano le conclusioni delle indagini degli esperti, che sembrerebbero non lasciare ombre:“I vaccini, anche quelli provenienti da lotti a priori non difettosi, contengono nanoparticelle di metalli pesanti”.

Dati allarmanti
Al giornale francese “La Montagne”, il dottor Stefano Montanari, che ha condotto l'analisi a Modena del campione inviatogli dall’avvocato, rilascia una dettagliata intervista in cui spiega che i residui metallici iniettati direttamente nel corpo di un bambino non possono essere mai eliminati e si legheranno sempre nel nucleo delle cellule:“Ciò può causare infiammazione cronica – continua il dottor Montanari - che potrebbe portare al cancro di tutti i tipi. Il cervello può essere influenzato, come il pancreas. In quest'ultimo caso, il diabete è possibile. i rischi sono molteplici". Secondo la nanodiagnosi, tale contaminazione potrebbe essere avvenuta durante una delle fasi di produzione dei vaccini. Stefano Montanari, classe 1949 e modenese di adozione, laureato in Farmacia nel 1972 con una tesi in Microchimica, dal 1979 collabora con la moglie Antonietta Gatti in numerose ricerche sui biomateriali. Dal 2004 ha la direzione scientifica del laboratorio Nanodiagnostics di Modena in cui si svolgono ricerche e si offrono consulenze di altissimo livello sulle nanopatologie. In particolare, il professore Montanari svolge da anni un’intensa opera di divulgazione scientifica nel campo delle nanopatologie, soprattutto per quanto riguarda le fonti inquinanti da polveri ultrafini.

Conclusioni esplosive
L’avvocato Emmanuel Ludot, consulente di molte famiglie querelanti, conferma che si tratta di un nuovo scandalo sulla salute:“Le conclusioni degli specialisti italiani sono esplosive. Ora abbiamo dimostrato che questo vaccino contiene una moltitudine di particelle una più pericolosa dell’altra. È urgente aprire gli occhi”, conclude Emmanuel Ludot. La rabbia e l’amarezza di tante famiglie potrebbero trovare un importante elemento documentale che permetterebbe di inchiodare molte responsabilità, memori anche dell’assurda vicenda che ha colpito la Francia, ma anche l’Italia, che vedeva i lotti incriminati essere ancora in circolazione stipati nei frigoriferi dei pediatri o in scaffali delle farmacie, nonostante il comunicato del MSNA fosse stato diramato a tutte le istituzioni sanitarie. E l’Italia? L’Italia con il suo dicastero della salute ha messo a tacere le 30 famiglie delle presunte vittime che si erano rivolte all’avvocato Roberto Mastalia chiedendo di essere tutelate poiché avevano accertato, verificando il numero apposto sul libretto sanitario dei propri figli, che i bambini avevano ricevuto la somministrazione del vaccino riconducibile ai lotti incriminati e, cosa ancor più grave, che alcuni di loro avrebbero ricevuto l’inoculo in data successiva a quella del ritiro ufficiale. L’avvocato Mastalia, con i legali Vaccari e Ciriello, invitarono con un esposto l’AIFA, il Ministero della Salute e l’European Medicines Agency a rispondere seriamente sui fatti gravi avvenuti a danno dei piccoli bambini che hanno ricevuto la dose vaccinale del Meningitec, anche dopo il suo ritiro ufficiale. Nel merito la nota legale chiedeva di rendere immediatamente pubblici i risultati degli esami effettuati sui lotti vaccinali ritirati, chiedendo di far disporre esami accurati da parte di soggetti pubblici e non dalle case farmaceutiche produttrici, sui lotti vaccinali ritirati e su quelli risultanti ancora in commercio nella direzione di stabilire la reale natura delle sostanze contaminanti, e la quantità e la modalità con cui hanno stabilito tale contaminazione. Purtroppo, neanche le due interrogazioni parlamentari presentate in seguito a questa grave vicenda hanno potuto portare serenità ai genitori dei bambini vaccinati con i lotti incriminati, poiché non sanno ancora quale sarà il destino dei loro figli. Be quite!

Cinzia Marchegiani
7 Aprile 2016
www.youreporter.it/foto_FRANCIA_SCANDALO_VACCINO_MENINGITEC_SVOLTA_AL_...
19/05/2016 20:24
 
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Vaccini, chiude il programma “Virus” dopo la polemica su Red Ronnie

Le parole di Red Ronnie, che ha definito “demenziale obbligare a vaccinare i bambini” nel corso della trasmissione “Virus”, andata in onda una settimana fa su Rai2, hanno creato un vortice di commenti, prese di posizioni e polemiche. A distanza di una settimana il programma di Rai2 chiude. È lo stesso giornalista, Nicola Porro, ad annunciarlo sulla sua pagina Facebook. Una notizia che già circolava da tempo e che oggi trova la sua conferma. Giovedì scorso era andata in onda la tanto discussa trasmissione sui vaccini. Intanto il medico Roberto Burioni ha dato mandato al suo medico legale di sporgere querela contro Red Ronnie per le affermazioni contenute in un post che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook nella serata di domenica. Stasera Virus andrà comunque in onda e si parlerà ancora una volta di vaccini.

www.facebook.com/NicPorro/posts/1037417859659727

"La mia partecipazione a Virus su Rai2 mi ha proiettato al centro di un ciclone mediatico impensabile. Ho declinato ogni invito di interviste o di partecipare a programmi radio e Tv. Ho preferito rispondere in diretta all’inizio del Barone Rosso di ieri sera e ho anche deciso di non partecipare più a talk show se non hanno argomenti musicali. Non amo le contrapposizioni, ma in questo video racconto tutto".

www.facebook.com/37645125946/videos/10153415431690947/

"Ecco il mio intervento sui vaccini durante la trasmissione Virus di Nicola Porro su Rai2. Internet è stato invaso da tanti commenti, soprattutto di attacco per quello che ho detto. Chi mi insulta o deride è chi crede di sapere perché ha "studiato". Quelli che mi ringraziano commossi sono genitori che vivono sulla pelle propria pelle le conseguenze gravissime che i vaccini hanno creato sui figli. Poi nella trasmissione sono rabbrividito quando il medico, dopo la testimonianza di un genitore che ha raccontato come il figlio sia diventato autistico subito dopo i vaccini e che una volta scritta la propria storia abbia ricevuto 6.000 mail da genitori che si trovano nella sua stessa condizione... Beh questo medico ha dichiarato che i vaccini non provocano danni con la stessa certezza che la terra sia rotonda. Al medico ricordo che chi si credeva scienziato come lui all'epoca sosteneva la terra fosse piatta e che il sole girasse attorno alla terra e Galileo Galilei fu condannato perché sosteneva il contrario. Scienza è l'esatto contrario di certezza assoluta, ma confronto continuo. L'arroganza di rimanere granitici nelle proprie convinzioni genera ignoranza pericolosa. Di fronte a 6.000 genitori che sostengono i figli siano diventati autistici dopo i vaccini uno dovrebbe come minimo avere qualche dubbio. Quando Guido, papà di Sofia, venne al Roxy Bar e mi raccontó di come sua figlia stesse meglio grazie alle cellule staminali non mi sono posto il problema se l'industria farmacologica le condannasse. E Guido lunedì sera verrà al Barone Rosso in diretta perché ho accettato di fare una tratta delle Mille Miglia per l'associazione Voa Voa che lui ha creato. Per quanto mi riguarda, ho già ricevuto altri attacchi mediatici perché, invece di cercare consensi universali, dico quello che penso e so. Memorabile fu quello per Pisapia. Purtroppo, dopo le centinaia di migliaia di attacchi, insulti, canzoncine e persino un libro "È tutta colpa di Pisapia", avevo ragione. Live Aid il Comune non l'ha fatto. La gestione di Milano fatta da Pisapia mi pare non abbia lasciato tracce storiche al punto che ha deciso di non ricandidarsi perché sapeva di perdere e la sua protetta ha perso le primarie contro Sala. Vediamo se anche questa volta, purtroppo, i fatti mi daranno ragione. Time will tell".

www.facebook.com/37645125946/videos/10153409329680947/

19 maggio 2016
www.theuniversal.it/5459-2/
[Modificato da wheaton80 19/05/2016 20:27]
30/06/2016 12:25
 
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Agrigento, ragazzo autistico dopo vaccino, TAR: il Ministero della Salute deve pagare

Il TAR ha imposto al Ministero della Salute di risarcire un ragazzo autistico di Agrigento che nel 2000 fece il vaccino tetravalente (contro difterite, tetano, pertosse ed epatite B). Il tribunale civile nel 2014 aveva riscontrato un rapporto di causa-effetto tra medicinale e patologia e riconosciuto alla famiglia un danno di 250mila euro, ma il Ministero non ha pagato. Ora, se non verrà rispettata la sentenza, vi sarà un commissariamento ad acta. L'Italia, nel 2014, ultimo anno per il quale sono disponibili i dati, ha toccato i livelli di adesione più bassi, come ricorda la "Repubblica". Siamo sotto la soglia di sicurezza, cioè il 95% di copertura, per i cosiddetti obbligatori. Gli altri, come il trivalente per morbillo, parotite e rosolia sono al massimo all'85%. I vaccini non sono sicuri al 100 per 100, in casi molto rari possono provocare la stessa malattia che dovrebbero prevenire o una sua complicanza. Ma problemi diversi, come appunto l'autismo, sono esclusi dagli esperti di tutto il mondo.

27 giugno 2016
www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/sicilia/agrigento-ragazzo-autistico-dopo-vaccino-tar-il-ministero-della-salute-deve-pagare_3016794-20160...
11/08/2016 00:35
 
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Farmaci, raddoppiano in Europa segnalazioni effetti avversi

ROMA - Aumenta la trasparenza sui farmaci e i loro effetti collaterali nell'Unione Europea. Dopo l'entrata in vigore della legislazione europea sulla farmacovigilanza nel 2012, sono infatti raddoppiate le segnalazioni degli effetti avversi dai pazienti, e aumentate quelle da medici, infermieri, aziende e agenzie regolatorie. A evidenziarlo è l'Agenzia Europea dei Farmaci (EMA) nel rapporto pubblicato sul suo sito. Il nuovo sistema creato con la legge, che ha visto tra l'altro l'istituzione del PRAC, il comitato scientifico dedicato alla gestione della sicurezza dei farmaci nell'EMA, ha dato buoni risultati secondo l'indagine. I problemi sulla sicurezza dei farmaci vengono individuati più in fretta, consentendo alle agenzie regolatorie di intervenire ed emettere allerta per i cittadini. Dal 2012 al 2014, su 31 procedure avviate dal PRAC su rischi e benefici di sicurezza dei farmaci, ci sono state 26 variazioni dell'autorizzazione al commercio, 4 revoche e 4 sospensioni. Alla fine del 2014, la lista dei farmaci messi sotto sorveglianza extra ne comprendeva 193, per quelli autorizzati a livello centrale, e 8 sostanze presenti in 1.269 prodotti autorizzati a livello nazionale. Nel 2014 l'EMA ha ricevuto 132 notifiche di ritiro dei prodotti e sono state effettuate circa 200 ispezioni di farmacovigilanza l'anno. E' stato fatto inoltre anche un focus sugli effetti collaterali legati a errori medici, passati da 4.500 nel 2012 a oltre 7.000 nel 2014, in parte anche per una maggiore consapevolezza.

10 agosto 2016
www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2016/08/09/farmaci-raddoppiano-in-europa-segnalazioni-effetti-avversi_fc2c5d3e-b7ca-43ee-ba82-a8dd41a8b...
15/08/2016 22:00
 
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Vaccini: Ancora una condanna per il Ministero della Salute

Altra condanna per il Ministero della Salute. “Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, giudice Adriana Schiavoni, con sentenza passata in giudicato il 24 giugno, ha condannato il Ministero della Salute a corrispondere in favore di una ragazza maggiorenne, affetta da tetraparesi spastica con encefalopatia post-vaccinica e ritardo evolutivo, l’indennizzo previsto dalla legge per i danneggiati da vaccino”. Lo dice l’avvocato pugliese Francesco Terruli, di Martina Franca, che in materia è uno specialista. E che anche in questo caso evidenzia: nessuno mette in discussione la fondamentale importanza dei vaccini ma la pratica deve essere valutata caso per caso. Nello specifico:“la ragazza, allora minorenne, era stata sottoposta a vaccinazione obbligatoria antipolio sabin nel 1975 e solo nel 2012 la madre, nominata tutrice dallo stesso tribunale, dopo alcune certificazioni sanitarie rilasciate dall’ASL di Caserta e da altre strutture pubbliche che avevano accertato che le patologie erano da ritenersi conseguenti alla profilassi vaccinale, aveva inoltrato al Ministero della Salute la domanda amministrativa per ottenere il riconoscimento dell’indennizzo previsto dalla legge. La stessa commissione medica ospedaliera di Caserta aveva confermato il nesso causale tra le vaccinazioni e le infermità ma aveva rigettato la domanda amministrativa, ritenendo che la stessa fosse stata presentata con ritardo, trattandosi di vaccinazione eseguita nel 1975. Avverso tale giudizio il Ministero della Salute è stato evocato in giudizio. La ricorrente ha sostenuto nel ricorso che la pretesa tardività rilevata dalla commissione medica era da ritenersi erronea e comunque contraria alla stessa littera legis che prevede che il termine di tre anni per la presentazione della domanda decorre non dall’evento danno, ma dal momento in cui l’avente diritto ha avuto piena conoscenza che la malattia è in rapporto causale con la vaccinazione.

Il tribunale, aderendo alla tesi della ricorrente, ha confermato che la conoscenza del danno, rilevante ai fini della decorrenza del termine di decadenza, implica non solo la piena consapevolezza dell’esistenza della patologia e la conoscenza qualificata degli effetti irreversibili della stessa, ma altresì la consapevolezza della sua derivazione eziologica delle vaccinazioni subite in passato. Il tribunale, condividendo le argomentazioni difensive, ha quindi precisato che il dies a quo della decorrenza del termine di decadenza va identificato nel momento in cui il danneggiato ha percepito non solo la malattia, ma anche la sua rapportabilità causale, ovvero che la stessa era conseguenza della vaccinazione. La sentenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere segna ancora un punto sulla centralità del problema di cui recentemente si discute, ovvero la correlazione tra le vaccinazioni e le varie e gravi infermità che ne derivano. Se è pur vero che nella comunità scientifica il tema è molto dibattuto, ciò nonostante, la acritica disamina della sovrabbondante e contraddittoria letteratura scientifica sui danni da vaccinazioni deve conformarsi al caso clinico e non il caso clinico conformarsi con il dibattito scientifico in corso e non pervenuto ad un punto di soluzione scientifico–statistico ultimativo, ma i casi clinici evidentemente non si uniformano alle aporie dalla scienza. Il Ministero quindi è stato condannato a pagare alla danneggiata l’indennizzo relativo alla prima categoria pari ad € 855,49 mensili, oltre agli arretrati dal 2012, per un totale di € 48.850,00″.

7 agosto 2016
www.noinotizie.it/07-08-2016/vaccini-ancora-una-condanna-per-il-ministero-della...
07/09/2016 22:01
 
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“I vaccini? Sono tutti approvati senza studi adeguati”

Qualcosa deve essere andato storto se, nel mezzo della campagna pro-vaccini, finanziata dal Ministero della Sanità con 495.500 euro per 24 mesi, si stanno incoraggiando provvedimenti punitivi contro i medici che “osano” sconsigliare le vaccinazioni.

Quando la pubblicità non basta
La Federazione che riunisce gli Ordini dei Medici (FNOMCEO) ha rivelato l’8 luglio scorso “che sono già stati inoltrati procedimenti disciplinari per i dottori che sconsigliano i vaccini”, e minacciato per loro la radiazione dall’Ordine. Beatrice Lorenzin ha applaudito i metodi forti. Già, il Ministro non rappresenta gli “altri” medici, né quelli in linea con l’Istituto Superiore di Sanità, che non se la sentono di inoculare gli ultimi vaccini appena immessi sul mercato, né quelli che non considerano tutti i vaccini come appartenenti a un unico calderone ma ne spiegano differenze e finalità.

Lo spot a spese nostre
Eppure, dicevamo, il Ministero ha finanziato una campagna pubblicitaria con denaro pubblico. Questo l’accordo di collaborazione con la Regione Veneto:

blog.ilgiornale.it/locati/files/2016/07/Accordo-di-collaboraz...

È descritto un progetto che risale al 2014 (ma i fondi verranno distribuiti a partire dal gennaio 2017). L’intento è quello di “monitorare la fiducia del pubblico nei programmi vaccinali” e di cogliere “le necessità informative sviluppando un sistema di decisione assistita per le vaccinazioni”. In sostanza, la cifra servirà a finanziare il sito vaccinarsi.org, perché “un ruolo determinante nella sfiducia crescente nelle vaccinazioni è giocato dai mass media e dal web (…)” e “la rete va assolutamente presidiata” (pag 8). Grazie al denaro si potrà posizionare il sito in alto fra i motori di ricerca in modo che diventi più visibile. A pagina 10 è illustrata “l’importanza di preparare dati fruibili da tutti gli operatori che possano essere disponibili in caso di emergenza mediatica”.

I luoghi comuni
Ma tutta questa sbandierata informazione sui vaccini di fatto non c’è. Ascoltiamo sempre frasi fatte, spot appunto:“I vaccini sono sicurissimi”; “I vaccini hanno salvato l’umanità”; “Chi non si vaccina mette a rischio l’immunità del gregge”, “Chi divulga pericolosi dubbi sui vaccini non può far parte della Sanità Pubblica”, “I magistrati non devono occuparsi di salute”, e via così. Poi, però, quando si cerca di entrare nel merito, di capire qualcosa sugli studi di efficacia dei vaccini (svolti – magari! - da enti indipendenti), su come vengono raccolti e considerati gli effetti collaterali, sul perché non esistano in commercio vaccini singoli, sul perché ad ogni nuova stagione il sistema sanitario ne debba acquistare di nuovi (lasciatecene pagare almeno uno), su quali sono le epidemie pericolose da cui ci dobbiamo guardare, sulle analisi degli eccipienti, sulle strategie vaccinali, sui conflitti di interesse dell’Agenzia del Farmaco Europea EMA, che dovrebbe tutelarci… Ecco che le famose spiegazioni si dileguano come tanti cubetti di ghiaccio sotto il sole di Taormina. Dagli spot al vapore acqueo, sempre e solo fumo.

I vaccini sono approvati senza studi

Proviamo a sfatare alcuni luoghi comuni ascoltando l’infettivologo Fabio Franchi.

La FNOMCEO ha dichiarato che i vaccini sono sicuri perché sottoposti a studi randomizzati in doppio cieco, è vero?
“I vaccini, in Europa e negli USA, non sono considerati farmaci ma misure di prevenzione, nonostante in Italia se ne occupi AIFA, l’Agenzia per il Farmaco. Così, mentre per gli altri medicinali è prevista una lunga procedura di studio prima dell’approvazione in commercio, per le misure di prevenzione (i vaccini, appunto) questa non occorre. Una cosa non richiesta, non si fa. Sui vaccini gli studi controllati randomizzati in doppio cieco con placebo non ci sono”.

Per lo studio randomizzato in doppio cieco si divide la popolazione in due gruppi, in maniera casuale: a una parte si somministra il vaccino, all’altra un placebo. E li si segue entrambi nel tempo per osservare l’efficacia del vaccino e prendere nota degli eventuali eventi avversi.

Ma FNOMCEO ha dichiarato che ci sono (https://portale.fnomceo.it/fnomceo/downloadFile.dwn?id=150041&version=8).
“Ha preso un abbaglio. Mancano gli studi randomizzati in doppio cieco per i singoli vaccini e mancano per le combinazioni di vaccini (trivalente, esavalente). Lo hanno sempre evidenziato le review più importanti sui vaccini (ad esempio la Cochrane Collaboration, spesso citata da ricercatori e medici di tutto il mondo). In più ora l’Agenzia Europea per il Farmaco (EMA) impedisce ai ricercatori indipendenti la verifica dei dati suggellati da se stessa, come denunciato dalla Cochrane:

nordic.cochrane.org/sites/nordic.cochrane.org/files/uploads/ResearchHighlights/Complaint-to-EMA-over...

Quello che EMA produce va accolto a scatola chiusa. Come mai per la FNOMCEO la trasparenza non è da considerarsi un requisito essenziale? E dire che la FNOMCEO invoca in continuazione il rispetto della metodologia scientifica…”.

Quando si prova a fare domande su questi aspetti cruciali, non si riceve risposta.
“Se FNOMCEO e istituzioni fossero così sicure della saldezza delle loro ragioni, non si opporrebbero a un confronto ragionato con eventuali critici. Invece preferiscono evitarlo con l’esilarante motivazione che “sarebbe una falsa par condicio”. Affermano a priori che è ingiusta la pretesa di “un democratico confronto” tra scienza (esclusivamente la loro) e le “tesi truffaldine”, quelle di chiunque non dia loro ragione”.

Questa condotta rispecchia il codice deontologico dei medici?
“Assolutamente no. Ci impegniamo a sostenere con la persona assistita una relazione di cura fondata sulla fiducia e sul rispetto e su un’informazione comprensibile e completa; a mettere le nostre conoscenze a disposizione del progresso della medicina”.

Quale articolo parla della libertà del medico?
“Gli articoli 4 e 20. La professione del medico è fondata sui principi di libertà, indipendenza, autonomia e responsabilità. Il medico non si piega a interessi, imposizioni o condizionamenti”.

Un medico può rifiutarsi di consigliare tutti i vaccini a chiunque come vorrebbe la FNOMCEO?

“L’articolo 22 recita: il medico può rifiutare la propria opera professionale quando vengano richieste prestazioni in contrasto con la propria coscienza o con i propri convincimenti tecnico-scientifici, a meno che il rifiuto non sia di grave e immediato danno per la salute della persona, fornendo comunque ogni utile informazione e chiarimento per consentire la fruizione della prestazione”.

Gioia Locati
25 luglio 2016
blog.ilgiornale.it/locati/2016/07/25/i-vaccini-sono-tutti-approvati-senz...
11/09/2016 02:39
 
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Vaccini: cresce lo scetticismo

La diffidenza nei confronti dei vaccini negli Stati Uniti è oggi tanto forte e diffusa che molti genitori decidono di non acconsentire alla loro somministrazione. Tuttavia, è in Europa che si manifesta la maggior parte dello scetticismo sui vaccini, in particolare sulla loro sicurezza, soprattutto in Francia, dove si registra una quota di diffidenti maggiore della media. Secondo i dati raccolti dalla American Academy of Pediatrics degli Stati Uniti, tre medici su quattro riferiscono che i genitori decidono di rinviare la vaccinazione (https://www.aap.org/en-us/about-the-aap/aap-press-room/Pages/American-Academy-of-Pediatrics-Publishes-New-Policies-to-Boost-Child-Immunization-Rates.aspx?nfstatus=401&nftoken=00000000-0000-0000-0000-000000000000&nfstatusdescription=ERROR:+No+local+token). Invece, in Europa, secondo i dati mondiali raccolti dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine (http://www.vaccineconfidence.org/), insieme ad altri istituti di ricerca, pubblicati sulla rivista EbioMedicine (http://www.ebiomedicine.com/article/S2352-3964(16)30404-2/abstract), su circa 66mila persone in 67 Paesi, in generale è emerso un sentimento poco positivo.

Ad esempio è emerso che delle 10 Nazioni europee coinvolte, 8 erano tra le più dubbiose: Francia, Bosnia, Russia, Ucraina, Grecia, Italia, Armenia e Slovenia. La Francia è la più scettica in assoluto, con il 41% degli intervistati in disaccordo sulla sicurezza dei vaccini, più di tre volte la media globale del 12%. I più scettici al mondo sono i francesi: il 41% dei partecipanti al sondaggio si sono detti in disaccordo con l’affermazione che i vaccini siano sicuri. I transalpini sono seguiti dagli abitanti di Bosnia-Herzegovina [36%], Russia [28%], Mongolia [27%], Grecia, Giappone e Ucraina [27%]. Dall’altra parte della classifica, invece, troviamo diversi Paesi asiatici, tra cui il Bangladesh, in cui solo l’1% dei cittadini è convinto che i vaccini non siano sicuri, l’Indonesia [3%] e la Thailandia [6%]. Dal punto di vista generazionale i più fiduciosi si annidano tra i più anziani, quelli con almeno 65 anni. Secondo i vari autori, tre medici su quattro negli Stati Uniti riferiscono che i genitori decidono di rinviare la vaccinazione perché preoccupati che l’iniezione causi dolore e perché temono di sovraccaricare il sistema immunitario.

Altre motivazioni per il rifiuto sono il timore che il vaccino determini lo sviluppo di autismo o altre malattie croniche e dubbi sulla sicurezza. Mentre le controversie europee relative agli effetti collaterali dei vaccini contro il Papilloma virus umano e l’epatite B che hanno interessato l’opinione pubblica francese negli ultimi anni hanno contribuito ad alimentare ulteriori sospetti sui vaccini. Per quanto riguarda l’annosa questione relativa all’autismo, troviamo quasi stucchevole doverci ripetere a fronte della documentata mole d’informazioni pubblicata finora sul nostro sito. Quando si ha a che fare con il più grande caso documentato di corruzione massiva a livello planetario [https://autismovaccini.org/la-frode-ai-cdc/], quando esiste traccia nella documentazione di aziende farmaceutiche ed enti di vigilanza (https://autismovaccini.org/2016/05/09/i-vaccini-causano-lautismo-si-lo-affermano-glaxosmithkline-e-eudravigilance/) che ammettono candidamente la correlazione causale tra vaccini e autismo, e quando esiste una notevole quantità di letteratura scientifica che attesta in modo incontrovertibile quali sono i legami che corrono tra vaccini e malattie neurologiche autoimmuni (https://autismovaccini.org/adiuvanti-in-alluminio-e-disordini-neurologici/), tra le quali rientra a pieno titolo l’autismo, crediamo ci sia davvero poco da proseguire a discutere sulla questione.

A fronte di quanto ricordato poc’anzi, diventa poi francamente risibile proseguire ad avere a che fare con personaggi infimi, che proseguono a scimmiottare la questione della radiazione del medico britannico Dr. Andrew Wakefield. Pertanto, quando vi imbattete in affermazioni rilasciate da una banda di allocchi che vi raccontano la solita storiella della radiazione del Dr. Andrew Wakefield, non abbiate timore di ricordare a questi siffatti perdigiorno che il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti annovera tra i maggiori ricercati al mondo il profilo di tale Poul Thorsen. Ex scienziato dei CDC, costui figura in quattro studi danesi [meglio conosciuti come studi Madsen] che hanno minimizzato l’evidenza di una relazione causale tra l’insorgenza del Disturbo dello Spettro Autistico e l’uso del vaccinio trivalente MPR ed ancora tra l’insorgenza del Disturbo dello Spettro Autistico e l’uso dei vaccini contenenti Thimerosal [sale di mercurio].

10 settembre 2016
autismovaccini.org/2016/09/10/vaccini-cresce-lo-scetticismo/
27/09/2016 00:42
 
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Toh, ci sono i danneggiati (gravi) da vaccino

Potrebbero essere duemila i bambini italiani che l’anno scorso hanno subito un danno da vaccino importante. E sono stati ignorati. Poco clamore anche sugli altri 5.397 – non solo bimbi, anche adolescenti e anziani – che hanno avuto una conseguenza post vaccinazione non considerata seria. Già. Nel rapporto Osmed di AIFA sono calcolati 7.892 effetti collaterali:

blog.ilgiornale.it/locati/2016/08/11/toh-ci-sono-i-danneggiati-gravi-da-... (leggere da pag. 549)

Si dice poi che “analogamente agli anni precedenti, circa un terzo (il 32%) delle segnalazioni è stato definito grave”. Ma poi si scopre che la percentuale dei casi gravi, il 32%, si riferisce a farmaci e vaccini insieme.

blog.ilgiornale.it/locati/files/2016/08/osmed-2015.png

Come mai non sono riportati i numeri esatti e c’è – soltanto per la gravità – una percentuale con-fon-den-te? Mistero. E perché ai genitori che stanno per vaccinare i loro figli non si mostrano questi numeri? Come mai i giornali non hanno mai riportato la notizia di un solo effetto collaterale da vaccino considerato grave? Abbiamo visto che la Fnomceo dichiara che i vaccini sono sicurissimi e che sono sottoposti a studi randomizzati e controllati quando non è vero (articolo nel post precedente – Nota Wheaton80).

blog.ilgiornale.it/locati/files/2016/08/osmed.png

Ora scopriamo che gli effetti collaterali gravi provocati dai vaccini superano di dieci volte i casi di meningite da meningococco, che sono “appena” 163 all’anno. Eppure l’eco di questi ultimi è talmente amplificata che, ad ogni infezione pare di rivivere la peste bubbonica descritta dal Manzoni. Nel Paese, che sta decidendo se imporre l’obbligo di vaccinazione per ammettere i bambini all’asilo nido, duemila famiglie precipitano ogni anno nel buco nero di un effetto collaterale valutato grave. Quali sono questi effetti? Mistero numero due. Sono indicati solo il ricovero in ospedale, non i motivi. Incredibile come si riescano a riempire più di 500 pagine facendo lo slalom per evitare accuratamente… i fatti. Non si dà voce alla tragedia che fa svoltare all’improvviso dalla salute alla malattia. Non è tutto. Nella tabella di pag 549 del rapporto Osmed si nota che l’80% degli effetti collaterali avviene sotto i due anni di età. Come mai? È una delle spiegazioni che ci potrebbero arrivare ora che il Ministero sta investendo 495.500 euro nella campagna pro-vaccini.

Intanto, tre ipotesi: o i bambini sono più delicati o affrontano un numero più alto di vaccinazioni rispetto agli adulti. O entrambe le cose. Andando poi a spulciare i dati degli anni passati emerge che i danni da vaccino sono in crescita galoppante. Nel 2003 vi erano in tutto 740 casi, nel 2015 si è passati a 7.892. Se i numeri non sono un’opinione, l’aumento è del 966%! Nel 2014 i casi di reazioni avverse sono stati 8.182; nel 2013: 3.727; nel 2012: 2.555; nel 2011: 2.430; nel 2003: 750. Un trend in impennata che il presidente di AIFA, Luca Pani, commenta così: “Nel 2015 è stata dedicata particolare attenzione alle attività volte a garantire maggior trasparenza e vi è più tempestività nel registrare le informazioni di farmacovigilanza”. Allora, è lecito pensare che gli effetti collaterali, compresi i duemila casi gravi, si verificavano anche gli altri anni ma non venivano censiti. A quante migliaia ammontano i bimbi danneggiati negli anni passati? Altrimenti, dobbiamo pensare che sia successo qualcosa ai vaccini. Sono diventati, negli anni, più pericolosi? O, forse, a creare problemi è il fatto di farne da tre a sei per volta?

Oltre al genericissimo rapporto Osmed, sui vaccini esiste anche un dettagliato rapporto di sorveglianza post marketing. L’ultimo risale al 2013 (http://blog.ilgiornale.it/locati/2016/08/11/toh-ci-sono-i-danneggiati-gravi-da-vaccino/). Cliccate a pag. 28 per vedere l’andamento degli effetti collaterali negli anni. Curioso che anche in queste pagine, ricche di dettagli e di sigle, non si specifichino gli effetti gravi. A pagina 26 si illustrano i criteri di gravità stabiliti per legge (ricovero in ospedale, menomazione permanente, esito fatale) ma quando si entra nel merito mostrando il numero dei casi gravi vaccinazione per vaccinazione (da pagina 43 in poi), il redattore sceglie di illustrare soltanto gli effetti collaterali più frequenti.

La vaccinazione antimeningococcica è presentata così:“Nel 2013 ci sono state 328 reazioni avverse, di cui 43 gravi”. E poi l’elenco di reazioni avverse “a carico della cute, del tessuto sottocutaneo, irritabilità, eccetera”. Dunque stop. Che è come proiettare un film giallo senza il finale. Vogliamo far finta di credere che a un genitore che deve decidere se vaccinare il proprio figlio non interessino i casi gravi anche se sono “solo” 43 su 328? Se vogliamo proteggere i bimbi sani dal remoto rischio di una meningite abbiamo il diritto di sapere se l’incidenza di un effetto collaterale grave è più frequente della malattia stessa!

Ps. Ringrazio i medici che mi hanno fornito numeri e tabelle. In attesa che arrivino risposte a queste cruciali domande, auguro a tutti voi buone vacanze.

Gioia Locati
11 agosto 2016
blog.ilgiornale.it/locati/2016/08/11/toh-ci-sono-i-danneggiati-gravi-da-...
[Modificato da wheaton80 27/09/2016 00:43]
09/10/2016 22:01
 
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Tracce di glifosato nei vaccini per bambini

Tracce di glifosato nei vaccini dei bambini, è allarme tra le mamme negli Stati Uniti. Sappiamo che il glifosato è stato inserito tra le sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo dallo IARC. Cosa succede se il glifosato va a finire nei vaccini? Se lo stanno chiedendo le mamme che fanno parte della rete Moms Across America, che si batte per la salute dei bambini. Le mamme hanno richiesto alla Microbe Inotech Laboratories Inc. di St. Louis, nel Missouri, di analizzare la composizione di alcuni vaccini per bambini e ora hanno ricevuto i risultati dello screening preliminare:

- Vaccino MMR II (Merk): 2.671 ppb di glifosato
- Vaccino DTap Adacel (Sanofi Pasteur): 0.123 ppb di glifosato
- Vaccino Influenza Fluvirin (Novartis): 0.331 ppb di glifosato
- Vaccino HepB Energix-B (Glaxo Smith Kline): 0.325 ppb di glifosato
- Vaccino Pneumonoccal Vax Polyvalent Pneumovax 23 (Merk): 0.107 ppb di glifosato

In particolare il vaccino MMR presenta livelli di glifosato 25 volte più elevati rispetto ad altri vaccini. Inoltre ulteriori test indipendenti hanno confermato questi risultati riscontrando circa gli stessi livelli di glifosato (http://farmwars.info/?p=15100). Negli Stati Uniti l’impiego di glifosato in agricoltura è ampiamente diffuso sia sulle coltivazioni OGM che sulle coltivazioni non-OGM che non appartengono all’agricoltura biologica. Ecco allora che la rete delle mamme statunitensi ha iniziato a pensare che il glifosato potesse contaminare non soltanto l’acqua, i suoli, il latte materno e il cibo ma anche i vaccini. Secondo la dott.ssa Stephanie Seneff, scienziata del MIT (http://www.ecowatch.com/glyphosate-vaccines-1999343362.html), il glifosato può essere facilmente presente nei vaccini perché alcuni vaccini, come quello per il morbillo o per l’influenza, sono prodotti con virus coltivati su gelatine ottenute da animali che vengono nutriti con mangimi OGM per la cui coltivazione si impiegano dosi massicce di glifosato. Lo scorso 31 agosto, Moms Across America ha inviato una lettera all’FDA e all’EPA per richiedere che i test per verificare se nei vaccini sia presente il glifosato diventino una priorità:

d3n8a8pro7vhmx.cloudfront.net/yesmaam/pages/1707/attachments/original/1473090145/LettertoFDACDCandCongressReVanccinesandGlyphosate_(1).pdf?14...

Le mamme richiedono inoltre all’EPA di mettere al bando il glifosato per evitare ulteriori contaminazioni. Né il glifosato né il RoundUp sono mai stati testati per quanto riguarda la rispettiva sicurezza come sostanze iniettate, perché ovviamente non dovrebbero fare parte né dei vaccini né di qualsiasi altra iniezione. Le tossine iniettate nell’organismo potrebbero avere degli effetti indesiderati, tra reazioni avverse, gravi allergie e la produzione di anticorpi verso queste stesse sostanze indesiderate, secondo il dottor Toni Bark, Direttore del Center for Disease Prevention and Reversal e co-produttore del documentario BOUGHT (http://www.boughtmovie.com/), incentrato proprio sul tema delle vaccinazioni. Negli ultimi tempi anche in Italia si discute molto sulla sicurezza dei vaccini e in particolare sull’opportunità di dilazionare le somministrazioni delle vaccinazioni nei bambini. Al di là del fatto di decidere se vaccinare oppure no i propri figli, che deve essere sempre una scelta responsabile e informata da parte dei genitori, non vorremmo mai che sostanze indesiderate come il glifosato entrassero a fare parte dei vaccini e venissero iniettate nei bambini. Cosa ne pensate?

Marta Albè
29 settembre 2016
www.greenme.it/vivere/speciale-bambini/21547-vaccini-bambini-g...
15/10/2016 00:40
 
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Autismo: Montagnier, vaccini rischio per fattori pre-esistenti

"Molti genitori non hanno più fiducia nelle vaccinazioni" perché "talvolta c'è una correlazione temporale tra il vaccino e i sintomi legati all'autismo. Questo non significa una correlazione di causa-effetto, ma i vaccini, insieme ad altri elementi, possono essere fattori scatenanti di situazioni pre-esistenti" legate all'autismo. Questo un passaggio della lectio magistralis del virologo francese, Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina nel 2008, tenuta a Bologna in occasione del 42esimo Congresso dell'Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere. "Non bisogna fare le vaccinazioni - ha suggerito il biologo francese - quando nel bambino sono presenti altre infezioni". In questo contesto, l'ipotesi avvallata da Montagnier è che "l'aggiunta di elementi anti-infiammatori nel lattante può avere effetti deleteri nel cervello, quindi, probabilmente, scatenare l'insorgenza dell'autismo". Una circostanza, che sempre secondo il medico, può essere associata alle vaccinazioni "perché - ha spiegato - con l'insorgenza della febbre il pediatra consiglia l'utilizzo di anti-infiammatori". Per quanto riguarda la gravidanza, Montagnier ha consigliato alle future mamme di "fare attenzione a non ricevere radiazioni elettromagnetiche" derivanti dall'ambiente domestico. "Questi - ha concluso il premio Nobel - sono tutti consigli che meritano studi clinici per un approfondimento".

14 ottobre 2016
www.agi.it/innovazione/2016/10/13/news/autismo_montagnier_vaccini_rischio_per_fattori_pre-esistenti-...
25/10/2016 15:14
 
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Vaccini. CODACONS ricorre al TAR contro il Piano Nazionale. Pronto anche esposto contro il Presidente ISS per “procurato allarme”

Una class action a tutela delle famiglie, un ricorso al TAR del Lazio e una denuncia in Procura contro il Presidente dell’ISS Ricciardi. Questa la battaglia legale in tema di vaccini annunciata oggi dal CODACONS, dopo che sull’argomento anche il Presidente della Repubblica Mattarella “è andato ‘fuori strada’ rilasciando oggi dichiarazioni pesantissime e che esulano dai suoi compiti istituzionali e dalle sue competenze” (http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=44301). “Una battaglia non contro i vaccini e la loro validità – specifica il CODACONS – ma per una corretta informazione ai cittadini e contro la campagna per le vaccinazioni di massa, che rischia di tramutarsi in un regalo abnorme per le aziende farmaceutiche”.

Class action

A seguito della proiezione del film “Vaxxed”, il CODACONS informa che “sta ricevendo centinaia di segnalazioni da parte di famiglie che denunciano danni e patologie di vario tipo insorte a seguito della somministrazione di vaccini. Segnalazioni che ovviamente andranno ora verificate in modo scrupoloso e attraverso medici competenti, e nei casi di possibili legami tra vaccinazione e malattie, confluiranno in una class action contro il Ministero della Salute, considerate le numerose sentenze favorevoli già ottenute in Italia a tutela di soggetti danneggiati da vaccino, i quali hanno ottenuto risarcimenti dallo Stato”.

Ricorso al TAR del Lazio

Il CODACONS sta “preparando un ricorso al TAR del Lazio per bloccare con urgenza il Piano Nazionale Vaccini. Alla base dell’iniziativa dell’associazione, il fatto che i vaccini in Italia non debbano seguire l’iter rigorosissimo riservato agli altri farmaci sul fronte dei controlli e dei test di sicurezza prima dell’immissione in commercio”.

Denuncia contro ISS
Il CODACONS ha deciso inoltre “di presentare un esposto in Procura contro il Presidente dell’ISS, in cui si chiede di indagare alla luce della possibile fattispecie di procurato allarme, in merito alle pesanti affermazioni dei giorni scorsi di Walter Ricciardi, secondo cui a causa delle mancate vaccinazioni ci saranno ‘centinaia di casi di morbillo, con rischi di complicanze gravi e di morte in 1 caso su 10mila’”.

24 ottobre 2016
www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_...
[Modificato da wheaton80 25/10/2016 15:15]
02/11/2016 01:40
 
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Bimbo rimase sordo dopo un vaccino inefficace. Maxi risarcimento alla famiglia

Sul tema dei vaccini, a Macerata si è raggiunto un traguardo nazionale che permetterà a tutti coloro che hanno subìto dei danni di tornare a far valere le proprie domande d’indennizzo nel caso di inefficacia del trattamento. A stabilirlo è stata la giudice Germana Russo della sezione lavoro del Tribunale di Macerata, che si è occupata del caso di un ragazzo maceratese, oggi 24enne, rimasto sordo a seguito di una parotite avuta a sei anni dopo che a tre si era sottoposto a vaccino trivalente contro parotite, rosolia e morbillo:«Nel frattempo il Mouropan, quello iniettato a mio figlio, è stato tolto dai vaccini e so di altri casi in città di bambini nella stessa situazione. Per questo faccio appello a tutte le mamme affinché non si stanchino di lottare», ha detto la madre del ragazzo, Maria Rita Giaconi. La sentenza ha disposto l’applicabilità della legge 210 sugli indennizzi a favore dei danneggiati in modo permanente da vaccino anche ai casi di non immunizzazione. Ammonta a 270mila euro più gli interessi la cifra di indennizzo che spetta ora al ragazzo dopo la sentenza del giudice, così come ha calcolato il suo avvocato Marcello Stanca, Presidente di AMEV, l’associazione nazionale che si occupa di tutelare i malati emotrasfusi e vaccinati:«Dopo 25 anni passati a occuparmi di questo tema, è la prima volta che in Italia si raggiunge un simile miracolo per le famiglie dei bambini con danni irreversibili e permanenti dovuti al vaccino. Si è finalmente stabilito un principio di diritto per coloro che non hanno ricevuto effetto dalla vaccinazione e sono andati incontro al contagio», spiega l’avvocato. Che prosegue:«Il caso trattato a Macerata ha importanza nazionale, anche perché si è stabilita l’imprescrittibilità del diritto di fare domanda per l’indennizzo: non più entro cinque anni dal vaccino, ma in qualsiasi tempo si ha diritto di rivolgersi allo Stato in qualità di invalido civile». Dopo che la Corte di Appello di Ancona ha confermato la sentenza, ci si chiede quante saranno le domande di risarcimento in tutto il Paese anche da parte di chi in passato ha cercato la solidarietà dello Stato senza successo e oggi ha diritto a ricevere un vitalizio per il suo danneggiamento da vaccino. Quanto approvato nella nostra regione inoltre è stato esteso non solo ai casi di vaccini obbligatori ma anche a quelli raccomandati e solo «a Macerata ci sono altri cinque casi», conclude Stanca.

26 ottobre 2016
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