Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 

online dal 19 ottobre 2003

 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

No World Order. Migliaia di vaccini ritirati

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2024 16:49
12/04/2014 00:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 986
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Senior
OFFLINE
Inutili i farmaci per l'Aviaria, miliardi spesi nel Tamiflu

Abbiamo dovuto attendere un po’, ma finalmente il British Medical Journal ci conferma che il tam tam sulla pandemia d’influenza A causata dal virus H1N1, serviva soltanto a nascondere un enorme business, legato alla commercializzazione di due prodotti della classe degli inibitori della neuraminidasi, il Tamiflu e lo Zelene. Il team di Cochrane, un’organizzazione non profit che lavora in oltre 120 Paesi del mondo per produrre credibili informazioni sanitarie accessibili, e che è libera da sponsorizzazioni commerciali e altri conflitti d’interesse, ha condotto una campagna durata oltre tre anni insieme al British Medical Journal of Medicine, (BMJ), in cui ha avuto accesso a tutte le relazioni di studi clinici sui risultati terapeutici degli inibitori della neuraminidasi. Tom Jefferson e Peter Doshi hanno scritto un articolo per spiegare che la nuova revisione sistematica ha trovato e dimostrato che le decisioni su questi farmaci sono state fatte senza avere alle spalle dati certi e veritieri. I nostri lettori si ricorderanno che erano gli inizi del 21esimo secolo, quando si diffuse nel mondo una ventata di paura per un prossimo arrivo di una pandemia influenzale, dapprima l’aviaria e poi la suina, che avrebbe provocato, se non contrastata subito, milioni e milioni di morti, con uno scenario che avrebbe fatto impallidire il ricordo della pandemia di febbre Spagnola. Nel mondo molti governi e molte organizzazioni internazionali, spinte da dichiarazioni provenienti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità o dal CDS (Centers for Disease Control and Prevention) degli Stati Uniti d’America, una delle agenzie di spicco nel mondo della sanità, acquistarono miliardi di dosi di un farmaco, il Tamiflu, prodotto dalla casa farmaceutica svizzera Roche, che veniva indicato come quello che, insieme al Relenza, farmaco prodotto dalla Glaxo, era la unica risorsa farmaceutica per combattere la violenza del virus. Credo che in tutto il modo siano stati spesi miliardi di euro per acquistare il Tamiflù, un farmaco che oggi sul British Medical Journal è definito, in forma elegante, una truffa perpetrata ai danni di molti Paesi che sono stati ingannati da presentazioni basate su dati falsi, delle capacità dei farmaci della Roche e della Glaxo a combattere la presunta pandemia che sarebbe arrivata.

Personalmente ricordo che in quei giorni dirigevo un programma delle Nazioni Unite in Serbia, e ricevetti, come tutti i miei colleghi, una serie d’informazioni sulla pandemia, inviataci dall’OMS con l’ordine di acquistare un numero di dosi di Tamil sufficienti a proteggere i nostri impiegati e le loro famiglie, cose che feci, spendendo qualche migliaio di dollari. Già da allora molti erano i dubbi sull’arrivo di una pandemia catastrofica, che poi puntualmente non arrivò, ma in pochi, a quel tempo, avevano messo in dubbio che quei farmaci non fossero utili per combattere la pandemia influenzale da virus H1N1, molto meglio sicuramente di un normale paracetamolo, anche perché i dati provenivano da due organismi mondialmente accreditati come l’OMS ed il CDS. Secondo gli autori dello studio, entrambi i farmaci riducono il tempo necessario per avere la prima riduzione dei sintomi influenzali di circa mezza giornata, ma questo non era certamente il motivo per cui il mondo intero fu indotto a comperare miliardi di dosi del farmaco e a stoccarlo, in attesa dell’arrivo della pandemia influenzale. Il motivo vero era solamente una maledetta questione di soldi. Negli ultimi dieci anni, quindi, la decisione di continuare ad acquistare e a creare riserve di grossi quantitativi di questi farmaci, in attesa della pandemia che sarebbe arrivata, presa dai responsabili sanitari in varie parti del mondo, si sono basate su dati falsi trasmessi dalle case farmaceutiche. Ora la cosa può essere accettata o compresa, se la decisione è stata presa da un politico che si fida di ciò che gli dicono gli esperti, ma rimane forte il dubbio su come l’OMS e la CDS, a cui si aggiunsero poi varie altre organizzazioni nazionali che si occupano di farmaci, siano giunti al massiccio acquisto di questi prodotti. Ci sono alcune domande che gli autori della studio hanno fatto e che vi riportiamo affinché anche voi possiate farvi un vostro giudizio, anche se io credo che ve lo siate già fatto.

Gli autori si chiedono, retoricamente:

· Era appropriato per l’OMS accettare i consigli di esperti che avevano legami economici e di ricerca con case farmaceutiche produttrici di antivirali e di vaccini per l’influenza?

· Perché la guida principale dell’OMS è stata scritta da un esperto d’influenza che aveva ricevuto pagamenti per altro lavoro dalla Roche, produttrice dell’Oseltamivir, Tamiflu, e dalla Glaxo Smith Kline, produttrice dello Zanamivir, Relenza?

Gli autori nel concludere il loro articolo, dicono che la loro battaglia, durata tre anni e mezzo per avere i dati dai produttori di farmaci con tutte le relazioni di studi clinici, ha svelato una storia in cui nessuno ha assunto la piena responsabilità di garantire la validità delle prove alla base delle sue decisioni. Tom Jefferson e Peter Doshi hanno aggiunto “Ci auguriamo che la pubblicazione della nostra revisione sistematica degli studi, insieme a tutte le relazioni sugli studi clinici di origine, cambierà il modo con cui tali decisioni vengono prese”. Rimane in me una profonda amarezza per aver scoperto, in modo inequivocabile, che anche io nel mio piccolo venni ‘fregato’ dalle case farmaceutiche che avevano creato un meccanismo perfetto. Prima la paura dell’arrivo di una nuova “peste”, inoculata lentamente nella gente, poi come i bravi venditori di pozioni per far ricrescere i capelli, la messa in vendita del farmaco miracoloso. Questa storia mi fa tornare in mente una frase che trovai nel libro di Filippo Ongaro, nel libro ‘Mangia che ti passa’, libro che io consiglio di leggere e che diceva: ”L’istinto che guida Big Pharma non è la cura del paziente ma quella del prodotto che va venduto”.

11 Aprile 2014
Antonio Luzi
www.vitadidonna.org/salute/11073-inutili-i-farmaci-contro-l-influenza-aviaria-miliardi-buttati-dai-gove...
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:41. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

 

 

Statistiche nwo.it

 

Statistiche Forum