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atei convertiti e oltre...

Ultimo Aggiornamento: 12/12/2011 23:54
24/07/2010 11:01
 
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L’ateo e massone Maurice Caillet si è convertito al cattolicesimo.
In Convertiti al cristianesimo, al cattolicesimo, Ex-atei, Famosi atei, Famosi credenti, cristiani, cattolici on 12 maggio 2010 at 16:00

Maurice Caillet, ateo e Venerabile di una potente loggia massonica francese per quindici anni, medico e ginecologo, si è convertito recentemente al Cattolicesimo grazie ad un viaggio a Lourdes. Ha scritto un libro intitolato: Ero massone (Piemme, aprile 2010), pubblicato prima in Spagna, poi in Francia e ora in Italia. Prima della conversione ha fatto parte del Partito Socialista e ha ricoperto numerosi incarichi nell’amministrazione sanitaria. Racconta così a Zenit il suo cambiamento: “Ero razionalista, massone e ateo [in Italia sarebbe stato membro onorario della UAAR]. Non ero neanche battezzato, ma mia moglie Claude era malata e decidemmo di andare a Lourdes. Mentre lei era nelle piscine, il freddo mi costrinse a rifugiarmi nella Cripta, dove assistetti con interesse alla prima Messa della mia vita. Quando il sacerdote, leggendo il Vangelo, disse: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto”, ebbi uno shock tremendo perché avevo sentito questa frase il giorno della mia iniziazione al grado di Apprendista ed ero solito ripeterla quando, già Venerabile, iniziavo i profani. Nel silenzio successivo sentii chiaramente una voce che mi diceva: “Bene, chiedi la guarigione di Claude, ma cosa offri?”. Istantaneamente, e sicuro di essere stato interpellato da Dio stesso, pensai che avevo solo me stesso da offrire. Al termine della Messa, andai in sacrestia e chiesi immediatamente il Battesimo al sacerdote. Questi, stupefatto quando gli confessai la mia appartenenza massonica e le mie pratiche occultiste, mi disse di andare dall’Arcivescovo di Rennes. Quello fu l’inizio del mio itinerario spirituale”. Ne ha parlato anche l’Associazione Libertà e Persona.
L’accaduto non può non far ritornare alla mente la conversione del già Premio Nobel per la Medicina, Alexis Carrel, convertitosi anch’egli a Lourdes dopo aver assistito ad una guarigione miracolosa.
24/07/2010 11:04
 
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antiuaar.wordpress.com/2010/04/18/quando-lateo-florenskij-si-converti-al-cristianesimo-grazie-alla-mat...


Quando l’ateo Florenskij si convertì al cristianesimo grazie alla matematica.
In Convertiti al cristianesimo, al cattolicesimo, Ex-atei, Famosi credenti, cristiani, cattolici, Scienza e Fede on 18 aprile 2010 at 17:42

Pavel Florenskij è considerato oggi uno dei teologi che più profondamente ha penetrato il mistero della Santissima Trinità. A ciò arrivò attraverso una particolare conversione personale. Infatti, inizialmente ateo e geniale matematico, si avvicinò al cristianesimo attraverso la matematica.
L’Osservatore romano riporta che l’oggetto degli studi matematici non sono i numeri in sé ma i loro rapporti. Ma quali possono essere i rapporti tra cose senza vita? I rapporti veri esistono solo tra persone e, se vogliono essere rapporti eternamente validi, anche queste persone devono essere eterne, e eterne sono solo le tre persone divine comprese nel Dio unico. Lo scienziato e filosofo russo disse: “In tutto ciò che incontriamo osserviamo delle contraddizioni irrisolvibili. Per risolvere questi problemi non abbiamo altra possibilità che la seguente: scegliere ciò che ci offre la Santissima Trinità oppure la morte nella pazzia”.. Uno studio sulla sua biografia è anche riportato nel sito Internet DISF – Documentazione interdisclipinare tra scienza e fede.
Monsignor Ravasi ha oggi rilanciato da RadioVaticana il desiderio di dialogo con i non credenti.
24/07/2010 11:06
 
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antiuaar.wordpress.com/2010/04/26/antony-flew-il-paladino-dell-ateismo-che-ha-scoperto-scientificame...


Antony Flew, Ateismo scientifico, scienziati credenti
Antony Flew: il paladino dell’ateismo che ha scoperto scientificamente Dio.
In Evoluzione, darwinismo e creazione, Ex-atei, Scienza e Fede, UAAR e Ateismo militante on 26 aprile 2010 at 17:27

Il mondo continua a rendere omaggio alla morte, avvenuta qualche giorno fa, di Antony Flew, lo scienziato ed epistemologo ateo britannico che ha scoperto Dio alla fine della sua vita. Già maestro di Richard Dawkins e paladino dell’ateismo scientifico, ha impiegato la maggior parte della sua vita a negare l’esistenza di Dio. Nel 2004, a soli sei anni prima di morire, ha però drammaticamente e coraggiosamente cambiato idea dopo aver studiato la ricerca genetica e il DNA. Le conclusioni di Flew scatenarono reazioni isteriche nei suoi compagni atei, in particolare in Dawkins e Hitchens, i quali insultarono Flew di demenza a causa della vecchiaia e di confusione. Durante la maggior parte della sua vita accademica era fermamente convinto che si doveva presupporre l’ateismo fino a quando non vi erano prove empiriche del contrario. Poi, nel suo ultimo decennio attraverso il DNA e il genoma umano ha trovato la prova che Dio esiste ed è il Creatore della vita. “Gli argomenti più impressionanti per l’esistenza di Dio sono quelli supportati dalle recenti scoperte scientifiche”, ha detto. Un bel ricordo è apparso oggi sul sito dell’arcidiocesi di Sidney.
Nel 2007, Antony Flew ha pubblicato un libro, manifesto della sua conversione, intitolandolo inequivocabilmente: “C’è un Dio”.
24/07/2010 14:23
 
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Re:
LiviaGloria, 24/07/2010 11.04:

http://antiuaar.wordpress.com/2010/04/18/quando-lateo-florenskij-si-converti-al-cristianesimo-grazie-alla-matematica/


Quando l’ateo Florenskij si convertì al cristianesimo grazie alla matematica.
In Convertiti al cristianesimo, al cattolicesimo, Ex-atei, Famosi credenti, cristiani, cattolici, Scienza e Fede on 18 aprile 2010 at 17:42

Pavel Florenskij è considerato oggi uno dei teologi che più profondamente ha penetrato il mistero della Santissima Trinità. A ciò arrivò attraverso una particolare conversione personale. Infatti, inizialmente ateo e geniale matematico, si avvicinò al cristianesimo attraverso la matematica.
L’Osservatore romano riporta che l’oggetto degli studi matematici non sono i numeri in sé ma i loro rapporti. Ma quali possono essere i rapporti tra cose senza vita? I rapporti veri esistono solo tra persone e, se vogliono essere rapporti eternamente validi, anche queste persone devono essere eterne, e eterne sono solo le tre persone divine comprese nel Dio unico. Lo scienziato e filosofo russo disse: “In tutto ciò che incontriamo osserviamo delle contraddizioni irrisolvibili. Per risolvere questi problemi non abbiamo altra possibilità che la seguente: scegliere ciò che ci offre la Santissima Trinità oppure la morte nella pazzia”.. Uno studio sulla sua biografia è anche riportato nel sito Internet DISF – Documentazione interdisclipinare tra scienza e fede.
Monsignor Ravasi ha oggi rilanciato da RadioVaticana il desiderio di dialogo con i non credenti.




molto interessante.

Grazie.


«mai litigare con un idiota , ti porta al suo livello e ti batte con l'esperienza.»

- Nuovo Ordine Mondiale - FORUM - New World Order -
24/07/2010 16:57
 
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antiuaar.wordpress.com/2010/07/24/pittore-ateo-comunista-si-converte-al-cattol...

Pittore ateo-comunista si converte al cattolicesimo.
In Arte e Fede, Convertiti al cristianesimo, al cattolicesimo, Ex-atei on 24 luglio 2010 at 11:00

Ogni volta che pubblichiamo un articolo che parla di conversioni dall’ateismo, riceviamo puntualmente una serie di e-mail con insulti e minacce di ogni tipo da parte di qualche razionalista. Evidentemente la questione brucia parecchio nelle parrocchie atee…Oggi raccontiamo la storia di un pittore italiano, affermato nel suo campo, ha esposto e venduto i suoi quadri in campo internazionale. Ateo e animato da idee socialcomuniste, ma si sentiva vuoto e l’ideologia non colmava la sua ricerca di verità e bellezza. Claudio Zemmi era, ed è, un artista, scultore, pittore e insegnante d’arte. E’ diplomato in Arte ed insegna nelle scuole locali, ha praticato la pittura e la scultura con discreto successo, esponendo anche a livello internazionale. Alcune delle sue opere sono esposte presso la Walton Gilbert Gallery di S. Francisco (USA). Zenit.it lo ha intervistato e lui ha parlato della sua conversione dall’ateismo comunista: «Già nel 1972 cominciai a dubitare di certe idee comuniste, visto quello che stava succedendo nei paesi dell’est europeo, a Cuba o in Cina [ateismo di Stato]. La dittatura e l’appiattimento ideologico erano in contraddizione con il mio pensiero di artista libero e quindi mi dissociai radicalmente. Poi nel 1986 cominciai a provare i primi sintomi di un vuoto interiore sempre crescente. In quel momento mia madre si ammalò e presto morì, mio figlio maggiore iniziò a soffrire di una malattia grave, ora abbastanza risolta». Questa difficile situazione lo ha portato alla conversione: «sono stato segnato ed ho sentito il bisogno di avere una risposta al perchè si nasce e si muore, perchè ci si ammala, dove sta Dio e che fa. Sono stati momenti di buio completo, angoscia e sofferenza. Un giorno la risposta è arrivata e Dio si è fatto presente nella mia vita. Mentre stavo prendendo coscienza di questa presenza, uno spiraglio si apriva. La risposta mi si è manifestata attraverso una signora, madre di famiglia, saggia e colta, che è stata la mia samaritana al pozzo di Giacobbe. Rimasi sorpreso di sentire parlare un cattolico così, in modo concreto, di Gesù. Cominciai a prender coscienza di questo evento: mi stavo convertendo. Le cose non cambiavano, però io stavo cambiando, Dio aveva pensato bene la mia storia. Pensai subito come mettere al servizio della Chiesa le mie qualità». Ora Claudio dipinge icone sacre. Le potete osservare nel suo sito: www.iconeclaudio.com.
24/07/2010 17:10
 
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antiuaar.wordpress.com/2010/06/10/francois-fejto-un-grande-intellettuale-comunista-e-la-sua-conv...

fejto conversione, fejto repubblica, intellettuali comunisti
Francois Fejto: un grande intellettuale comunista e la sua conversione.
In Convertiti al cristianesimo, al cattolicesimo, Ex-atei, Famosi credenti, cristiani, cattolici on 10 giugno 2010 at 18:33

Moriva due anni fa un grande uomo, considerato tra i più grandi intellettuali del XX secolo: Francois Fejto. Celebrato a sinistra, vedi Repubblica: “uno dei grandi testimoni del XX° secolo e in particolare dell’ avventura comunista, di cui ha seguito tutta la parabola fino all’ 89″. Celebrato anche a destra, vedi Il Giornale: “uno storico privo di pregiudizi, personaggio unico di eccezionale lucidità e rara saggezza”. Amico di Emmanuel Mounier, Raymond Aron e Arthur Koestler, Camus, Aron e Sartre, aderisce da subito ad un gruppo marxista clandestino. Dopo la scarcerazione si avvicina a posizioni socialdemocratiche fondando una rivista antifascista e antistalinista. Segue le vicende dei paesi socialisti di cui diventerà uno dei maggiori esperti mondiali. Nel frattempo avviene anche la conversione al cristianesimo. Si definiva un «conservatore liberale e socialista», convinto della necessità di dover conservare i valori fondamentali della civiltà giudeo-cristiana, inflessibile nella difesa del libero arbitrio. Nato ebreo, fin da ragazzo è stato attratto dal cattolicesimo, si interrogava sulla fede ebraica comparandola con quella dei cattolici e dei luterani. Lui stesso diceva: «Ahimè, l’ebraismo come era predicato dalla nostra sinagoga riformista mi sembrava insipido e tiepido. Leggevo l’Antico Testamento, ma ad esso preferivo la dolcezza del Vangelo. La messa grande nella chiesa barocca dei francescani era festosa, vibrante, scintillante; erano i Preludi e le Fughe di Bach suonati dal nostro amico, il “cantor”, erano l’odore dell’incenso, le prediche appassionate. Mi sentivo convertito. Un pomeriggio, nei giardini pubblici dove stavo leggendo il Vangelo secondo san Matteo, credetti di veder passare — vidi passare —-Gesù, sentii il suo sguardo posarsi su di me. Questa visione fuggitiva non era forse la conferma della mia fede?» (da Ricordi. Da Budapest a Parigi, Palermo, Sellerie, 2009). Dopo essere rimasto folgorato da una ragazza tubercolotica che si preparava alla morte pregando e cantando, decise di battezzarsi nel corso di una Messa solenne, nonostante le reazioni del padre e del gran rabbino e le difficoltà culturali del mondo da cui proveniva (non riuscirà mai infatti a convertirsi pienamente). Si appassionò a Sant’Agostino e a Pascal e fu sempre persuaso che l’affermazione morale e spirituale dell’uomo e l’emergere della coscienza nella quale sono indelebilmente scritti i Comandamenti della legge divina, darà la possibilità di evitare in futuro conflitti mondiali (da «Intervista a Francois Fejtò», in il Giornale, 21 novembre 2004). Il 25 gennaio 2001 scrisse ad un sacerdote: “non sono ateo e non accetto spiegazioni materialistiche. Io penso che non ho soltanto la nostalgia della fede, io ho la fede!”.


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antiuaar.wordpress.com/2010/06/09/lex-comunista-renzo-foa-e-la-sua-conv...


L’ex comunista Renzo Foa e la sua conversione.
In Convertiti al cristianesimo, al cattolicesimo, Ex-atei, Famosi credenti, cristiani, cattolici on 9 giugno 2010 at 16:02

Molti pensano che l’esistenza del male sia la prova della non esistenza di Dio. Renzo Foa invece, davanti all’eccesso di sofferenza e alla sua mancanza di senso, si è domandato se c’era Qualcuno che potesse davvero rispondervi. La storica e giornalista Lucetta Scaraffia rende omaggio al grande intellettuale, a un anno dalla sua morte, su “L’osservatore romano“. Avviatosi fin da subito all’ideologia del Pci, divenne giornalista e poi direttore dell’Unità. Va in Vietnam e nelle terre ateo-comuniste della Cambogia di Pol Pot e in Corea del Sud. Comincia così a conoscere il comunismo vero, quello reale, dall’interno, comincia a capire come funziona il sistema, e la sua fede nel partito entra in crisi. Aiutato anche dalla figura di Papa Wojtyla, come ha raccontato in “In cattiva compagnia” (Liberal 2007), rompe con il comunismo ed entra nell’impresa di “Liberal” e poi de “Il Giornale”. In questi anni avviene anche la conversione spirituale, avvicinandosi al mondo cattolico, grazie agli incontri con lo storico cattolico Giorgio Rumi, monsignor Rino Fisichella e padre Balducci. Cresce l’affezione per Giovanni Paolo II che, come ha detto lui stesso agli studenti de La Sapienza, sapeva parlare a tutti, cattolici e non. Ha letto negli anni più recenti il libro di Benedetto XVI su Gesù da cui ne è nata una riflessione pubblica, che rivela un’imprevista volontà di capire Cristo, un’inattesa capacità di intuire e amare le sue caratteristiche essenziali. Ha scritto: “il prima e il dopo Cristo non è solo una data sul calendario, è l’inizio di una lezione sulla resistenza dell’uomo alle avversità, alle sofferenze e alle ingiustizie in nome della vita e della ricerca della verità. Quando mai, prima di lui, un pescatore o un falegname o una prostituta erano stati considerati degni di nota, degni di entrare nella memoria, uguali agli altri?”. E ancora: “il Pater noster è la poesia più coinvolgente mai ascoltata e recitata, non c’è nulla di simile, da nessuna parte, in nessuna altra epoca”. E infine: “so che Cristo può appartenere a tutti, al di là della fede, ma so che senza la fede non ci sarebbe”. Proprio l’eccesso del male, l’eccesso di dolore a cui il destino l’ha sottoposto, l’ha portato a incontrare Dio. Muore il 9 giugno 2009.


31/08/2010 10:24
 
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antiuaar.wordpress.com/2010/08/23/latea-radicale-professoressa-holly-ordway-si-e-convertita-al-cristi...

L’atea radicale professoressa Holly Ordway si è convertita al cristianesimo.
In Convertiti al cristianesimo, al cattolicesimo, Ex-atei, Libri consigliati e letteratura e fede on 23 agosto 2010 at 15:37

Quasi ogni giorno i quotidiani internazionali riportano la storia di conversioni di vari intellettuali atei. Oggi tocca alla Dr. Holly Ordway, professoressa alla University of North Carolina e alla University of Massachusetts Amherst. Ovviamente i laicisti sbraitano dicendo che sono solo poveri vecchi decrepiti (vedi reazione scomposta di Dawkins sulla conversione di Antony Flew) in preda a perdita di rapporti con la realtà (in realtà è vero il contrario…). Comuque, la protagonista di questa vicenda mette subito in chiaro le cose nel titolo del suo libro: Un accademico razionale trova una fede radicale (Editori Moody, 2010). La bella professoressa (qui una sua foto) aveva sempre sostenuto: «Le persone intelligenti non diventano cristiane». Oggi si trova invece a presentare il resoconto avvincente del suo viaggio dall’ateismo alla sequela di Gesù. Ella scrive: «E’ una cosa difficile da guardare la verità, sopratutto quando essa è in contrasto con quello che hai sempre creduto. Non ero in cerca di Dio, io non credevo che Lui esistesse. Sono un professore universitario: logico, intellettuale, razionale e atea». A 31 anni però qualcosa ha cominciato a cedere: «La mia visione naturalistica del mondo era insufficiente a spiegare la natura della realtà in modo coerente: non potevo spiegare l’origine dell’universo e non potevo spiegare la morale. Ho dovuto riconoscere che la visione teistica del mondo è sia razionalmente coerente che fortemente esplicativa, e sopratutto spiega tutto ciò che una visione naturalistica non può fare. Non c’è da stupirsi che gli atei siano così ossessionati». La vicenda è riportata sul Christian Post e su Biola Univeristy.
31/08/2010 10:36
 
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antiuaar.wordpress.com/2010/08/25/douglas-hyde-il-direttore-del-giornale-comunista-convertito-al-cattol...

Douglas Hyde: il direttore del giornale comunista convertitosi al cattolicesimo.
In Convertiti al cristianesimo, al cattolicesimo, Ex-atei on 25 agosto 2010 at 13:12

Nel 1996 morì Douglas Hyde, uomo di Stato, fervente ateo-comunista ed ex-direttore del Daily Worker, il giornale del partito. Il MB.com riporta la storia della sua conversione al cattolicesimo, raccontata anche nel libro che lui stesso ha scritto, intitolato: Io credo. L’autobiografia di un comunista inglese convertito. Come direttore del giornale cominciò a leggere tutti gli scritti riguardanti la Chiesa cattolica con l’intento dichiarato di confutarli uno a uno. Ma qualcosa accadde durante questo sforzo di distruzione… più leggeva infatti e più veniva intellettualmente convinto dal contenuto. Un giorno mentre si recava al lavoro con un treno che attraversa la città di Londra, vide il solito cartello indicante la San Etheldreda’s Catholic Church. Quel giorno decise all’improvviso di scendere e dirigersi verso essa. Si sedette sull’ultima panca e mentre si domandava quale strana forza lo avesse portato lì, una ragazza entrò in Chiesa e si diresse angosciata verso la statua della Vergine Maria. Quando la giovane uscì, Hyde vide che sul suo volto la preoccupazione era totalmente sparita e la ragazza era raggiante. Allora si alzò e volle imitarla: in ginocchio di fronte alla statua affidò il suo desiderio di convertirsi. Lui stesso ha ricordato nel libro questo momento: «Mi chiesi: ma come si fa a pregare la Madonna? Io non lo sapevo. Poi mi è venuto in mente qualcosa che sembrava abbastanza opportuno. Capii che la mia ricerca era finita. Una volta uscito di chiesa cercai di ricordare le parole che avevo pronunciato e quasi mi misi a ridere: erano quelle di una melodia di danza tradizionale: “O dolce e bella signora, sii gentile, signora mia, sii gentile con me”». Ebbene, evidentemente lo è stata.
05/09/2010 16:11
 
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Antony Flew: dall’ateismo granitico all’adesione “scientifica” di Dio.
In Convertiti al cristianesimo, al cattolicesimo, Ex-atei, Scienza e Fede on 2 settembre 2010 at 14:13

E’ di oggi la notizia che il celebre fisico Stephen Hawkins ha cambiato idea e ha dichiarato che per spiegare l’origine dell’Universo non è necessario pensare a Dio. Attendiamo di leggere le sue spiegazione che riabilitano così la vecchia e screditata generazione spontanea. Ma c’è chi cambia idea anche in senso opposto: «Credo che l’universo sia stato creato da un’Intelligenza infinita e che le sue intricate leggi manifestino ciò che gli scienziati hanno chiamato la Mente di Dio. Ritengo che la vita e la riproduzione abbiano origine da una Fonte divina». Sembrerebbe la solita affermazione teistica di un onesto pensatore in ricerca religiosa il quale, osservando il cosmo, ne deduce la provenienza da un Dio creatore. Ma se tale frase è uscita dalla penna di quello che per decenni è stato uno degli atei più celebri del pianeta, beh, allora, la faccenda si fa interessante. Avvenire racconta che è lo stesso Antony Flew, filosofo inglese nato nel 1923 e morto lo scorso 8 aprile, docente in diverse università (Oxford, Aberdeen, Toronto), ad aver messo tutto nero su bianco nel suo ultimo libro, finalmente arrivato anche in Italia: “Dio esiste. Come l’ateo più famoso del mondo ha cambiato idea” (Alfa e Omega 2010).

Dalla negazione granitica di Dio all’adesione “scientifica” ad un Essere superiore. Nel 2007, quando è stata pubblicata la versione originale, aveva suscitato un vespaio di polemiche, compresa la reprimenda del solito zoologo ateo Richard Dawkins, che aveva attribuito a una decadenza senile la conversione di Flew, suo maestro di un tempo. Ovviamente la reazione infantile di Dawkins è errata: Flew stesso ha previsto nell’introduzione questo genere di critiche e dimostra nello svolgimento del pensiero una chiara lucidità di giudizio e un ribaltamento completo e ragionato delle affermazioni fino a quel punto promosse.

Militanza atea. Il super ateo ed ex marxista di Oxford fece la sua prima e pubblica professione di ateismo davanti ad un gigante del pensiero cristiano novecentesco, lo scrittore (e apologeta convertito) Clive S. Lewis, il narratore delle celebri “Cronache di Narnia”. Espose il suo pensiero in 35 opere sulla sua mancanza di religiosità, interpretando il pensiero di Wittgenstein in chiave anti-religiosa: «Sfidavo i religiosi a spiegare come dovessero essere comprese le loro assunzioni», ovvero ad affermare la «logica» del dichiarare vera l’esistenza di Dio. Produsse poi altre due opere fondamentali, “God and Philosophy” e “The Presumption of Atheism”, nel quale, rifacendosi a David Hume, sosteneva che «le tesi cosmologiche e morali a favore dell’esistenza di Dio non fossero valide. […] Sostenevo che una discussione sull’esistenza di Dio dovesse iniziare col supporre l’ateismo e che l’onore della prova dovesse spettare ai teisti».

La conversione. Ma nel 2004 si accorse di aver sbagliato tutto. Ad aiutarlo lo sviluppo scientifico. Per l’occasione scelse una platea importante, un convegno a New York: «Annunciai che accettavo l’esistenza di un Dio». E la motivazione era opposta e speculare alla negazione di un tempo: «Perché credo così, pur avendo esposto e difeso l’ateismo per più di mezzo secolo? È per il quadro del mondo che è emerso dalla scienza moderna, in particolare credo che il materiale del Dna abbia dimostrato, con la complessità quasi incredibile delle disposizioni di cui si necessita per generare la vita, che l’Intelligenza debba essere stata così coinvolta nel far sì che questi elementi diversi operassero insieme». Flew riconosce di essere sulla scia di altri che, come lui, hanno trovato nella ricerca scientifica una chiave per dimostrare che affidarsi a Dio non è una pia illusione. L’ex ateo cita, in primis, Charles Darwin, padre della teoria dell’evoluzione, di cui riprende questo passaggio: «La ragione mi parla dell’impossibilità quasi di concepire l’universo e l’uomo come il risultato di un mero caso o di una cieca necessità. Questo pensiero mi costringe a ricorrere a una Causa Prima dotata di un’intelligenza». Tra gli altri, Flew cita John Polkinghorne, pastore anglicano e grande filosofo della scienza di Cambridge, e Francis Collins, colui che ha portato a termine la mappatura del genoma umano e autore del fortunato “Il linguaggio di Dio” (Longanesi).

E’ rischioso quindi per un ateo riflettere troppo profondamente sulla propria posizione, può darsi che alla fine non ne sia più convinto. Flew chiude la sua confessione accennando al cristianesimo: «Alcuni sostengono di aver stabilito un contatto con questa Mente. Io no. Ma chi lo sa cosa potrebbe accadere in seguito? Certamente la figura carismatica di Gesù è così speciale che è sensato prendere in seria considerazione l’annuncio che lo riguarda. Se Dio si è davvero rivelato è plausibile che lo abbia fatto con quel volto». Su Youtube è possibile visionare una presentazione del libro.




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Lo scrittore Federigo Tozzi e la sua conversione dallo scetticismo ateo al cattolicesimo.
antiuaar.wordpress.com/2010/11/17/lo-scrittore-federigo-tozzi-e-la-sua-conversione-dallo-scetticismo-ateo-al-cattol...


«Io mi sarei messo a ridere se qualcuno, tre anni fa, m’avesse detto: Tu crederai in Dio. Perché dunque a poco a poco, quasi contro la mia volontà, io mi son sentito invadere da un sentimento religioso così decisivo da far dipendere da esso tutta la mia vita intellettuale? La fede aumentava in me di pensiero in pensiero, quantunque con pause lunghe di qualche mese, durante le quali al mio scetticismo nudo e squallido si accompagnava un’inerzia mentale senza precedenti. Ma era una strada o un vano rigonfiamento dell’anima? Talvolta soffrivo di questo dubbio; ma non poteva ancora raccomandarmi, cioè pregare come si prega senza servirsi delle parole. Non m’accorgevo che, a mia insaputa, il substrato della mia anima s’era mutato! Non riuscivo a spiegarmi perché la mia anima fosse stata così rinchiusa, come una sorgente che è presso la superficie ma non può uscire. Ah, quale fu la profondità della grazia, per cui la prima volta sentii il fanatismo voluttuoso d’inginocchiarmi! Quale brivido mi rimase a lungo in tutta la carne! E pensai che sarei diventato subito un perfetto credente, ma non avvenne così. Entrando in chiesa sentivo una sottilissima ironia allegra, non voleva né meno guardare gli atti del sacerdote all’altare. Respingevo ancora questa attrazione, volevo ancora pigliare tempo. Dopo, in quegli albori violenti, io vedevo la mia fede, la vedevo sempre più determinata, sempre più prossima, sempre con più effetto e sapevo ch’essa sarebbe entrata in me, e che una mattina, a pena desto, avrei urlato di gioia sentendola anche dentro la mia carne. Ed ora ho questa fede. Questa mia inaspettata giovinezza nova mi esalta quanto m’è necessario».
23/11/2010 10:25
 
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