Daniele Penna - Corona Virus: Il nuovo messia

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wheaton80
00lunedì 10 maggio 2021 15:52
Arnaldo Vitangeli - La pazienza è finita (e la propaganda non funziona)



Contrariamente a quel che pensano molti disfattisti non è vero che il sistema ha già vinto: si moltiplicano, in Italia e all'estero, i segnali del fatto che il racconto dei media convince sempre meno cittadini. In Spagna a Madrid ha trionfato la candidata contraria a chiusure e mascherine, in Italia, a Catania, manifestazione dei sanitari contro l'obbligo vaccinale, mentre il TAR del Lazio con una seconda sentenza contro il ministro Speranza lo obbliga a rendere pubblici i verbali delle riunioni del comitato tecnico di esperti da lui nominati. Insomma i giochi sono più che mai aperti...
wheaton80
00martedì 11 maggio 2021 19:55
La Ribelle di Chivasso, Rosanna Spatari - La Torteria



Intervista alla Ribelle di Chivasso​ Rosanna Spatari, titolare de La Torteria​




wheaton80
00mercoledì 12 maggio 2021 17:14
Covid come arma biologica? Documento cinese chiede risposte

Le rivelazioni secondo cui scienziati militari cinesi avevano discusso di come armare i coronavirus della SARS cinque anni prima dell'emergere del COVID-19 hanno sollevato importanti interrogativi sulle origini della pandemia. Esse legittimano un'indagine completa e trasparente. Come riportato da Sharri Markson in The Weekend Australian, scienziati dell'Esercito di Liberazione del Popolo e alti funzionari sanitari cinesi hanno esposto le loro idee "in un documento che prevedeva che una terza guerra mondiale sarebbe stata combattuta con armi biologiche". Quel documento, scritto nel 2015, è stato ottenuto dai funzionari del Dipartimento di Stato americano. Esso descrive i coronavirus della SARS come annunciatori di una "nuova era di armi genetiche". I virus, dice, potrebbero essere "manipolati artificialmente per ottenere un virus di una malattia umana emergente, quindi utilizzati come armi e scatenati in un modo mai visto prima". Il nuovo libro di Markson, “What Really Happened in Wuhan”, sarà pubblicato a settembre da HarperCollins. Lunedì, lei e Liam Mendes hanno rivelato che gli scienziati militari cinesi avevano anche discusso del danno psicologico a lungo termine delle armi biologiche sugli avversari, della loro capacità di traumatizzare le truppe straniere e dei vantaggi di lanciare attacchi a costi molto inferiori rispetto ad attacchi terrestri e aerei. Le agenzie di Intelligence sospettano da tempo che il COVID-19 possa essere il risultato di una fuga involontaria da un laboratorio di Wuhan. Nell'aprile dello scorso anno, The Australian ha pubblicato un rapporto dal Times secondo cui la teoria che vedeva l'Istituto di virologia di Wuhan come la fonte della pandemia stesse prendendo slancio. L'istituto, come ha riportato il British Medical Journal, "si trova a sole 10 miglia dal sito dell'epidemia iniziale ed è noto per la ricerca sui coronavirus selvaggi". Come ha scritto Markson sabato, "non ci sono prove che suggeriscano che (il virus) sia stato rilasciato intenzionalmente".

Comunque sia, c'è una chiara necessità che tutti i 194 Stati membri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, presumibilmente esclusa la Cina, insistano all'Assemblea Mondiale della Sanità il 24 maggio per un'indagine credibile sulle origini della pandemia. Almeno 157 milioni di persone sono state infettate in poco più di un anno, anche se il numero reale è probabilmente molto più alto. Si sa che almeno 3,2 milioni sono morti. Il virus sta imperversando in India e Brasile e si profila in Africa. L'economia globale è stata distrutta. Eppure non si sa quasi nulla di un virus che, come ha scritto Greg Sheridan la scorsa settimana, "è solo all'inizio". Nell'aprile dello scorso anno, Scott Morrison ha guidato il mondo chiedendo un'indagine sulle origini della pandemia. Pechino ha reagito con una furia irrazionale, tuttora presente. Alla fine, a maggio, l'Assemblea Mondiale della Sanità di Pechino ha finalmente ceduto alla pressione globale e si è unita, anche se con riluttanza, al sostegno universale per le indagini che Morrison aveva chiesto. Ma la Cina è rimasta inesorabile nella sua rabbia mal riposta nei confronti dell'Australia. La successiva indagine OMS-Cina, che è stata ostacolata da ciò che Pechino le avrebbe permesso di fare, ha scoperto che l'inizio più probabile della pandemia sarebbe stata una "ricaduta zoonotica sugli esseri umani", diretta o indiretta, che si sarebbe diffusa a macchia d'olio. Il percorso meno probabile per la pandemia, secondo quanto scoperto, sarebbe stato una fuga involontaria dall'Istituto di virologia di Wuhan. Per il bene di tre milioni di morti, dei loro cari e di decine di milioni di pazienti, l'OMS e la Cina dovrebbero riconoscere la necessità di un'indagine completa e credibile.

Anche il Direttore Generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ora ammette che sono necessarie ulteriori indagini su un possibile incidente di laboratorio. Il dottor Tedros, precedentemente considerato l'uomo della Cina, ha anche criticato il lavoro del team OMS-Cina per non essere stato abbastanza completo. "Sebbene il team abbia concluso che una perdita di laboratorio sia l'ipotesi meno probabile, ciò richiede ulteriori indagini... Sono pronto per il dispiegamento", ha dichiarato il 31 marzo. Respingere la teoria dell'incidente come "il percorso meno probabile" non è una risposta da dare se si deve fare tutto il possibile per evitare future pandemie. Il senatore James Paterson, Presidente della Commissione Mista per l'intelligence e la Sicurezza del Parlamento, ha ragione quando afferma che il documento degli scienziati militari cinesi rivelato da Markson solleva grandi preoccupazioni per la mancanza di trasparenza della Cina. Scritto in cinese e intitolato “L'origine innaturale della SARS e le nuove specie di virus artificiali come armi biologiche genetiche”, delinea la ricerca cinese sulla guerra biologica. Si riferisce alla “ritrovata capacità di congelare i microrganismi (che) ha permesso di immagazzinare agenti biologici e di aerosolizzarli durante gli attacchi”. I suoi 18 autori includono figure militari e sanitarie cinesi di alto livello. Conclude che una terza guerra mondiale "sarà biologica" e "l'arma principale per la vittoria nella terza guerra mondiale saranno le armi biologiche". Alla luce dei fatti, un'indagine trasparente sulle origini del COVID è imperativa.

Traduzione: Wheaton80
10 maggio 2021
www.theaustralian.com.au/commentary/editorials/covid-as-biological-war-china-paper-needs-answers/news-story/fc878ba201bb5f070c5c3b60...
wheaton80
00giovedì 13 maggio 2021 19:46
Nanoplastiche e metalli pesanti pericolosi, lo studio shock sulle mascherine usa e getta



Gli scienziati della Swansea University hanno scoperto inquinanti chimici potenzialmente pericolosi che vengono rilasciati dalle mascherine chirurgiche usa e getta quando vengono immerse in acqua. Con danni incalcolabili per l’ambiente, ma potenzialmente anche per la salute. Che le mascherine usa e getta fossero un grosso problema per il Pianeta lo sapevamo già, ma il loro impatto potrebbe essere più devastante del previsto, e non solo per l’ambiente ma anche sulla salute umana. Un nuovo studio, infatti, ha rivelato la presenza di alti livelli di inquinanti, tra cui piombo, rame e antimonio, nelle fibre a base di silicio e di plastica di questi dispositivi di protezione individuale che indossiamo quotidianamente da oltre un anno. In base a quanto scoperto dagli scienziati, il pericolo di questi inquinanti chimici aumenta quando le mascherine vengono immerse in acqua. La ricerca scientifica, condotta da un team di ricercatori del College of Engineering della Swansea University, è stata pubblicata sul portale Science Direct. “Tutti noi dobbiamo continuare ad usare le mascherine perché sono essenziali per porre fine alla pandemia. Ma abbiamo anche urgente bisogno di più ricerca e regolamentazione sulla produzione di mascherine, in modo da ridurre i rischi per l’ambiente e la salute umana”, sottolinea il dottor Sarper Sarp, principale autore dello studio.

I potenziali rischi per la salute umana
I test effettuati dagli scienziati del Regno Unito si sono focalizzati su vari tipi di mascherine monouso, sia su quelle standard che su quelle colorate usate dai bambini, molto diffuse nel Regno Unito. Gli stessi esperti sono rimasti sorpresi dal tasso di sostanze inquinanti presenti nelle mascherine. “I risultati rivelano livelli significativi di inquinanti in tutte le mascherine testate, con micro/nano particelle e metalli pesanti rilasciati nell’acqua durante tutti i test”, spiega il team di ricerca. “Questo avrà un impatto ambientale sostanziale e, inoltre, solleverà la questione del potenziale danno alla salute pubblica”. I ricercatori hanno trovato anche tracce di metalli pesanti pericolosi come il piombo (fino a 6,79 µg/L), il cadmio (fino a 1,92 µg / L), l’antimonio (fino a 393 µg/L) e il rame (fino a 4,17 µg/L). E i danni per la salute umana, oltre che per l’ambiente, potrebbero essere ben più gravi di quanto immaginato. “L’esposizione ripetuta potrebbe essere pericolosa poiché le sostanze sono associate alla morte cellulare, alla genotossicità e l’insorgenza del cancro”, aggiungono gli esperti, che consigliano di avviare ulteriori ricerche per approfondire la questione. È necessaria un’indagine completa per determinare le quantità e gli impatti potenziali di queste particelle che penetrano nell’ambiente e vengono inalate dalle persone respirando. Questa è una grande preoccupazione, soprattutto per gli operatori sanitari, i bambini e per tutti i soggetti ai quali è richiesto di indossare le mascherine per diverse ore a lavoro o a scuola”.

L’impatto delle mascherine usa e getta sull’ambiente
I ricercatori della Swansea University non si sono limitati soltanto ai rischi provocati dalle mascherine usa e getta sulla salute umana, ma hanno evidenziato anche l’impatto devastante sugli ecosistemi connesso allo smaltimento inadeguato di questi dispostivi di protezione individuale. “Per contrastare la diffusione del SARS-CoV-2, soltanto in Cina la produzione di mascherine facciali usa e getta in plastica (DPF) ha raggiunto circa i 200 milioni di pezzi al giorno”, commenta il dottor Sarp. "Tuttavia, lo smaltimento scorretto e non regolamentato di questi dispositivi di protezione individuale rappresenta un problema di inquinamento da plastica che stiamo già affrontando e che continuerà ad intensificarsi. Esiste una quantità preoccupante di prove che suggeriscono che tali rifiuti possono rilasciare sostanze inquinanti semplicemente entrando a contatto con l’acqua. Molti degli inquinanti tossici trovati nella nostra ricerca hanno proprietà bioaccumulative quando vengono rilasciati nell’ambiente e i nostri risultati dimostrano che le mascherine usa e getta potrebbero essere una delle principali fonti di questi contaminanti ambientali durante e dopo la pandemia di Covid-19”.


@Swansea University

Attenzione
La ricerca, che ricordiamo è stata effettuata su 7 marche di dispositivi certificati monouso (per la maggior parte colorati), fa emergere che la dispersione nell’ambiente può essere più drammatica di quanto non lo fosse già. Ora abbiamo la conferma che, se disperse in mare, i danni saranno incalcolabili e più di quelli che si pensasse. Ma apre anche alla riflessione, come dicono gli stessi ricercatori, sulla necessità di effettuare maggiori ricerche sui danni che derivano dall’inalazione di queste sostanze e da un uso prolungato di questi dispositivi medici di protezione, in particolar modo per i bambini, di cui però in questo momento l’umanità ha ancora bisogno. Tutto questo fornisce un ulteriore motivo per preferire l’utilizzo delle mascherine di stoffa, che secondo recentissimi studi sono efficaci allo stesso modo. Rircordiamo, inoltre, che lo studio non prende in considerazione le mascherine FFP3 e le mascherine FFP2.

Rosita Cipolla
05 maggio 2021
www.greenme.it/covid-19/mascherine-usa-e-getta-nanopl...
wheaton80
00lunedì 17 maggio 2021 18:29
Nuovo recupero del video "Emergenza?? Infermiere svela retroscena. Il castello delle menzogne inizia a crollare" (che pazienza :P)

wheaton80
00lunedì 17 maggio 2021 19:37
4 milioni di euro dal nulla. Bufera sulla Commissaria alla Sanità UE

Nel silenzio pressoché totale dei media mainstream viene fuori che Stella Kyriakidou, Commissario Europeo per la Salute, sarebbe coinvolta in un sospetto caso di mazzette. La notizia, riportata da alcuni quotidiani greci e ciprioti e confermata anche da ARD (la TV di Stato tedesca), è questa. Secondo una relazione della Corte dei conti di Cipro, il marito della Ministra della Sanità dell’UE, Kyiriakos Kyriakidou, avrebbe ricevuto denaro sotto forma di un prestito erogato dalla Cyprus Cooperative Bank, la seconda banca più grande del Paese, di proprietà statale e in passato più volte beneficiaria di sostegno con denaro pubblico. Quattro milioni di euro che sarebbero stati accreditati dal nulla sul suo conto bancario. Uno stanziamento definito dalla Corte “molto problematico", in virtù del fatto che il beneficiario era privo delle garanzie necessarie. Il prestito, in altre parole, non aveva la copertura (da redditi o altri beni) sufficiente a ripagarlo. E, pare, erogato per giunta senza che ne venisse registrata la motivazione ufficiale. Una vicenda parecchio torbida (che alcuni giornali hanno già definito come un caso di “corruzione”) che meriterebbe un’indagine approfondita. Visto che, più o meno indirettamente, coinvolge la responsabile sanitaria dell’UE che, in piena pandemia, ha svolto un ruolo di prim’ordine negli accordi di fornitura con Big Pharma per la strategia vaccinale in Europa. Contratti miliardari sottoscritti a prezzi esorbitanti, senza alcuna trasparenza e affetti da gravissime carenze e ritardi, ormai sotto gli occhi di tutti. Diversamente, in assenza di un chiarimento davvero efficace, qualcuno potrebbe iniziare a pensare che, all’UE, di tutelare la salute pubblica interessi davvero poco. Un sospetto che, a vedere i miliardi di tagli imposti alla sanità in questi anni agli Stati membri, per alcuni è già una solida certezza.

Fonti
- www.euro2day.gr/amp/news/Cyprus/article/2073291/ypoptos-gia-diafthora-o-syzygos-ths-epitropoy-stel...
- www.thesspress.gr/ypologi-gia-diafthora-i-epitropos-ygeias-tis-ee-stella-kyriak...
- www.daserste.ndr.de/panorama/aktuell/Ehemann-von-EU-Impf-Kommissarin-Kyriakides-unter-Korruptionsverdacht,kyriakides100...

Antonio Di Siena
12 maggio 2021
www.lantidiplomatico.it/dettnews-4_milioni_di_euro_dal_nulla_bufera_sulla_commissaria_alla_sanit_ue/2927...
wheaton80
00lunedì 17 maggio 2021 19:39
Norimberga 2.0 avanza

Un team di oltre 1.000 legali e oltre 10.000 esperti medici guidato dal tedesco Reiner Fuellmich, uno dei più potenti avvocati d’Europa, ha avviato la più grande azione legale della storia, definita “Norimberga 2”, contro l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e il Gruppo di Davos (World Economic Forum, guidato dall’ultraottantenne Klaus Schwab) per crimini contro l’umanità. Fuellmich e il suo team hanno raccolto migliaia di prove scientifiche che attestano la totale inattendibilità dei test PCR e la frode che si nasconde dietro di essi. Il test PCR infatti non è mai stato progettato per rilevare gli agenti patogeni ed è inattendibile sopra i 35 cicli. Tutti i test PCR che vengono effettuati (compresi quelli in Italia) sono invece impostati dai 37 ai 45 cicli, di fatto producendo risultati inattendibili in oltre il 90% dei casi. Proprio riguardo alla fallacità dei test PCR, l’avvocato Fuellmich ha parlato poi della sentenza emessa dal Tribunale della Corte Suprema portoghese e di quella più recente del Tribunale di Vienna, secondo le quali i test PCR non sarebbero appunto in grado di rilevare la presenza del virus del Covid e sarebbero inattendibili in oltre il 90% dei casi. Fuellmich ha quindi parlato dei vaccini contro il Covid, affermando che “nulla hanno a che fare con la vaccinazione, ma fanno parte di esperimenti genetici”. “Oltre ai test difettosi e ai certificati di morte fraudolenti redatti da personale medico corrotto, il vaccino “sperimentale” stesso viola l’articolo 32 della Convenzione di Ginevra. Ai sensi dell’articolo 32 della IV Convenzione di Ginevra del 1949, sono infatti vietati “la mutilazione e gli esperimenti medici o scientifici non resi necessari dal trattamento medico di una persona”. Secondo l’articolo 147, condurre esperimenti biologici sulle persone è una grave violazione della Convenzione. Il vaccino “sperimentale” viola tutti i 10 codici di Norimberga che prevedono la pena di morte per coloro che violano questi trattati internazionali”. Fuellmich ha anche aggiunto che tutto questo era già stato pianificato da tempo per essere attuato nel 2050″.

Però poi “le persone che tirano i fili sono diventate avide e hanno deciso di anticipare i piani, dapprima nel 2030 e infine nel 2020”, aggiungendo “penso che sia per questa fretta che fanno così tanti errori. Per esempio i produttori di vaccini non avevano previsto che si verificassero così tanti effetti collaterali e morti”. “L’Europa”, continua Fuellmich, “è il principale campo di battaglia di questa guerra. Questo perché è completamente in bancarotta. I fondi pensione sono stati completamente saccheggiati. Ecco perché vogliono mettere l’Europa sotto controllo prima che la gente si renda conto di quello che sta succedendo”. Ma chi sono queste persone che tirano i fili? Secondo Fuellmich, è un gruppo di circa 3.000 super-ricchi. Questo gruppo comprende, tra gli altri, la cricca di Davos intorno a Klaus Schwab. Cosa vogliono? Il controllo completo sulle persone. “Corrompono medici, personale ospedaliero e politici. Le persone che non collaborano sono minacciate. Usano tutti i tipi di tecniche psicologiche per manipolare la gente”. “I media mainstream”, conclude Fuellmich, “raccontano una realtà falsata, dicendo che la maggioranza delle persone sia a favore delle misure e dei vaccini. Questo non è certamente vero. Quasi tutti quelli con cui parlo in Germania sanno, per esempio, che una mascherina non protegge da nulla, questo perché ormai quasi tutti si informano attraverso i media alternativi. I vecchi media si stanno estinguendo”. Il consiglio dell’avvocato Fuellmich? “Diffondete la verità e i fatti il più possibile e non sprecate le vostre energie con persone che sono disperate per farsi vaccinare. Non possiamo salvare tutti. Molte persone moriranno”.

Fonte: raffaelepalermonews.com/norimberga-2-reiner-fuellmich-ce-una-luce-alla-fine-del...

Maurizio Blondet
13 maggio 2021
www.maurizioblondet.it/norimberga-2-0-avanza/?fbclid=IwAR2aPPH4tH1w7RLD3W_Jj4_jJg9XyY5fn5aVm3njKUmbprkVdGU...
wheaton80
00mercoledì 19 maggio 2021 01:14
Massimo Mazzucco - Covid. Le cure proibite

wheaton80
00mercoledì 26 maggio 2021 02:08
Franco Fracassi - I misteri di Wuhan



Il laboratorio militare di Fort Detrick nel Maryland e quello di Wuhan in Cina avevano programmi paralleli, e lavoravano praticamente in simbiosi su esperimenti GOF (guadagno di funzione dei virus). Inoltre, il laboratorio di Wuhan è finanziato ufficialmente dal Pentagono e dal Dipartimento di Stato USA. Il collegamento di tutto ciò è Anthony Fauci. Queste sono solo alcune delle “sorprese” che vi aspettano in questa intervista a Franco Fracassi.
wheaton80
00martedì 1 giugno 2021 19:17
Le autorità sanitarie ammettono: abbiamo sovrastimato rischio del Covid all’aperto

Le misure imposte per l’utilizzo delle mascherine all’aperto si sono basate su studi sbagliati e su stime completamente inesatte. A confermarlo è Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), cioé l’agenzia governativa di controllo sulla sanità negli Stati Uniti. La questione è stata sollevata da un’articolo pubblicato dal New York Times nel quale si afferma che il CDC si affidò a studi completamente sbagliati quando raccomandò l’uso delle mascherine all’aperto e certificò, in un documento ufficiale, che "meno del 10% delle infezioni avviene all’aperto":

messaging-custom-newsletters.nytimes.com/template/oakv2?abVariantId=2&campaign_id=9&emc=edit_nn_20210511&instance_id=30578&nl=the-morning&productCode=NN&regi_id=61223809&segment_id=57734&te=1&uri=nyt%3A%2F%2Fnewsletter%2Fa1606adc-e1e1-5581-9f2e-aee007a098ea&user_id=62d7d697d0b3a5001308c312...

Una esagerazione enorme, specifica l’articolo, visto che le ricerche scientifiche certificano un tasso di infezioni decisamente inferiore all’1%, probabilmente anche allo 0,1%. Al massimo un caso su mille all’aperto è anche quanto riporta uno studio pubblicato in Irlanda e basato sull’analisi di oltre 230.000 casi:

www.lindipendente.online/2021/04/09/covid-studio-irlandese-dimostra-solo-un-contagio-su-mille-avviene-al...

L’articolo del NYT si spinge oltre e, dati e studi alla mano, afferma che in verità «non esiste una singola infezione da Covid documentata in nessuna parte del mondo da interazioni casuali all’aperto, come camminare accanto a qualcuno per strada o mangiare a un tavolo vicino». Conclude l’articolo:«Dire che meno del 10% dei contagi avviene all’aperto è come dire che gli squali attaccano meno di 20.000 nuotatori all’anno, mentre il numero mondiale effettivo è di circa 150. È vero ma anche enormemente ingannevole». Obiezioni alle quali il Centers for Disease Control and Prevention ha risposto in una nota, confermando timidamente che in effetti si sono sbagliati. «I dati in nostro possesso supportano l’ipotesi che il rischio di trasmissione all’esterno sia basso. Il CDC non può fornire il livello di rischio specifico per ogni attività e preferisce sbagliare sul lato della protezione». Insomma: quando hanno stilato i documenti in realtà gli studi facevano già pensare che il livello dei contagi all’aperto fosse quasi trascurabile ma hanno scelto di sovrastimarlo. Una dinamica che si è verificata non solo negli USA ma ancor di più in tutti i Paesi europei, Italia in testa. Qua infatti le misure di distanziamento, i divieti e il coprifuoco all’aperto sono state molto più severe di quelle che oggi si contestano negli USA. Misure che, studi alla mano, non si sono basate su nessun dato scientifico affidabile e che oggi possiamo definire assolutamente anti-scientifiche. Il fatto di aver preferito “sbagliare sul lato della protezione” ad inizio emergenza può anche essere comprensibile, ma non rivedere le norme che limitano le libertà costituzionali all’aperto ora che, ormai da mesi, la scienza ha dimostrato che sono del tutto ingiustificate, non è ammissibile.

20 maggio 2021
www.lindipendente.online/2021/05/20/le-autorita-sanitarie-ammettono-abbiamo-sovrastimato-rischio-del-covid-al...
wheaton80
00mercoledì 2 giugno 2021 19:14
Covid, 'virus nato in laboratorio': due scienziati non hanno dubbi

Il coronavirus è nato in laboratorio? Sì, secondo un nuovo studio che sarà pubblicato dal Quarterly Review of Biophysics Discovery e che viene anticipato oggi dal Daily Mail. La ricerca sostiene che il coronavirus può essere stato ottenuto solamente in laboratorio "oltre ogni ragionevole dubbio". Studiando per mesi, sulla base di articoli ritrovati in database e archivi, gli esperimenti effettuati all'Istituto di virologia di Wuhan dal 2002 al 2019, i due scienziati firmatari del 'paper', l'oncologo britannico Angus Dalgleish e il virologo norvegese Birger Sørensen, sostengono di aver stabilito che il coronavirus è stato creato nel corso di esperimenti di guadagno di funzione, detti anche mutazioni attivanti (ricerche provvisoriamente proibite negli Stati Uniti per cui si alterano i genoma di virus per ottenerne di più infettivi). Partendo da un coronavirus prelevato in una grotta con pipistrelli, gli scienziati cinesi avrebbero ottenuto la nuova proteina 'spike', che lo ha trasformato nel Sars-Cov-2 all'origine della pandemia e che, sottolineano gli scienziati, non ha "antenati naturali credibili". Una catena di amminoacidi della 'spike' del Sars-Cov-2 sarebbe la prova schiacciante della loro tesi. E' grazie alla loro carica positiva che il virus si lega in modo così efficace alle cellule umane. Ma in natura difficilmente si trovano anche solo tre amminoacidi positivi insieme, dato che si respingono. Quattro è "decisamente improbabile". Gli scienziati cinesi avrebbero poi "distrutto, nascosto e contaminato in modo deliberato i dati" nei laboratori cinesi e gli appunti in modo da "impedire agli scienziati che volevano condividere le loro scoperte di farlo". L'articolo, riferisce il Daily Mail, era stato respinto da diverse altre riviste scientifiche di primo piano.

31 maggio 2021
www.adnkronos.com/covid-virus-nato-in-laboratorio-due-scienziati-non-hanno-dubbi_2PNsKjTnhaeNUVkzpWosr1?fbclid=IwAR1sq2XDK6dkQ3IFFmQXoSIowbeaXk2B6MoUXuN-M6j8wKc2RFTKCL_phcg?re...
wheaton80
00giovedì 3 giugno 2021 11:19
Un collaboratore di Biden rilancia le accuse al laboratorio di Wuhan

"La fonte più probabile della crisi del coronavirus potrebbe essere la diffusione accidentale da uno degli istituti di virologia di Wuhan". A sostenere questa tesi, in un'intervista al Corriere della Sera, è Jamie Metzl, esperto di tecnologia e geopolitica che ha lavorato al Dipartimento di Stato USA durante l'amministrazione Clinton e come vicedirettore dello staff nella Commissione Affari Esteri del Senato sotto Joe Biden, ma che è anche membro della commissione di esperti sull'editing del genoma umano dell'OMS e ha fondato l'iniziativa OneShared.World. E' una tesi che sostiene dal 2020 ma oggi, afferma, "la scienza mostra che Pechino mentiva nel dire che il virus provenisse dal mercato di Wuhan", tanto che "il mondo si sta svegliando". Secondo Metzl, se "non possiamo escludere la possibilità di un'origine in natura (è accaduto anche questo in epidemie passate, oltre che incidenti di laboratorio)", stavolta quella della 'fuga' "è l'ipotesi più valida perché sappiamo che il precursore del virus Sars-CoV-2 è stato trovato nei 'pipistrelli ferro di cavallo', che non si trovano a Wuhan", dove invece "è presente l'unico istituto cinese di virologia di livello 4, con la più ampia collezione di ricerche sui coronavirus dei pipistrelli". "Il virus si è manifestato già perfettamente adattato alle cellule umane: in quell'istituto si tenevano ricerche aggressive, con il fine di arrivare a cure e vaccini. Ritengo altamente improbabile che lavorassero ad un'arma biologica", conclude l'esperto.

28 maggio 2021
www.agi.it/estero/news/2021-05-28/esperto-americano-coronavirus-uscito-da-laboratorio-wuhan-12715307/?fbclid=IwAR34mkmpqcbvHc5PxDah3gGcrPJgnk3wupFEXJcaiBOwQjNMrpU...
wheaton80
00venerdì 4 giugno 2021 01:53
Il Prof. Pregliasco non ha studiato la lezione



Confronto con il prof. Pregliasco durante una trasmissione su Canale Italia.

[Imperdibile Pregliasco che si finge ignorante pur di non rispondere a domande scomode]
wheaton80
00martedì 8 giugno 2021 21:20
Le email di Fauci e il ribaltone sull'origine del Covid a Wuhan

Nuovo colpo di scena nel giallo sulle origini del coronavirus. Era il 31 gennaio del 2020 e un importante esperto di malattie infettive, Kristian Andersen (professore allo Scripps Research Institute), stava analizzando le caratteristiche genetiche del virus Sars-CoV appena emerso. "Alcune caratteristiche sembrano (potenzialmente) costruite", scrive Andersen in una email a Anthony Fauci, segnalando di aver rilevato, insieme ad altri scienziati, "inconsistenze nel genoma rispetto a quelle previste in linea con la teoria evoluzionistica". E aggiunge:"Dobbiamo analizzarlo più attentamente, ci sono ulteriori indagini che devono essere fatte, perché queste opzioni possono sempre cambiare". Infatti cambiarono. Fauci ha sempre sostenuto (fino a poche settimane fa, quando non ha escluso che il virus possa essere sfuggito da un laboratorio) l'origine naturale del Covid-19. L'email di Andersen dimostra come Fauci, Direttore dell'Istituto Nazionale di Malattie Allergiche e Infettive (NIAID), sapesse fin dall'inizio dei seri sospetti degli esperti sulla possibilità di un virus manipolato e sfuggito ai ricercatori del laboratorio di Wuhan, dove tutto è cominciato. Non si capisce perché non abbia chiesto subito un'indagine indipendente e perché lo stesso Andersen, solo 4 giorni dopo l'email del 31 gennaio 2020, cambiò radicalmente idea, definendo "teorie strampalate" quelle di un Covid.-19 nato in provetta. "Costruito può significare molte cose: può essere fatto per ricerche di base o per scopi nefasti, ma i dati dimostrano in modo conclusivo che nessuna di queste due cose è stata fatta", scrive lo scienziato in un commento su una lettera della 'National Academies of Science, Engineering, and Medicine", poi citata dalla prestigiosa rivista medica Lancet proprio come argomentazione contro la teorie su un'origine "artificiale" della pandemia. Le domande si moltiplicano. Cosa è successo in quei quattro giorni? Come mai Andersen e altri suoi colleghi sono improvvisamente diventati così perentori sull'origine naturale del virus? I conservatori gridano al complotto, considerano le email di Andersen 'la pistola fumante'. Per Anthony Fauci, la bufera scatenata dai repubblicani sull'onda di quelle email "è un attacco alla scienza". "È quello che è'. Sono un personaggio pubblico, mi prendo le frecciate e le frustate. Il mio lavoro era quello di produrre il vaccino, utilizzando il mio istituto e questi scienziati di talento che abbiamo, finanziando varie università per ottenere un vaccino che fosse sicuro e altamente efficace. Abbiamo avuto successo. Tutto il resto è una terribile, infelice distrazione. È tutto un nonsenso", commenta su MSNBC. Le email non dimostrano che il virus sia sfuggito da Wuhan, ma alimentano gli interrogativi sul perché questa ipotesi sia stata così frettolosamente accantonata.

"L'interrogativo è estremamente legittimo", risponde Fauci, "ma quello che sta succedendo è che sono diventato l'oggetto di incredibili e a mio avviso inappropriati, distorti, fuorvianti e veementi attacchi contro di me". Alcuni repubblicani fedelissimi di Donald Trump, come il senatore Josh Hawley, chiedono le dimissioni di Fauci. A sua difesa si leva il Presidente Joe Biden, che conferma di avere "molta fiducia" nel virologo di origini italiane. Fauci ritiene (ora) importante verificare l'origine del Covid per scongiurare una nuova pandemia, Biden mette al lavoro gli 007 e chiede l'avvio di un'inchiesta internazionale indipendente. E Andersen, a quanto pare, cambia di nuovo idea:"Consideriamo seriamente una possibilità di fuga da un laboratorio", twitta. "Significativi nuovi dati, analisi estensive e molte discussioni portarono alle conclusioni della nostra ricerca. Quello che le email mostrano è un chiaro esempio di come funziona il processo scientifico". C'è un'altra email inviata a Fauci, datata 18 aprile 2020, che ha attirato l'attenzione dei suoi detrattori. È firmata da Peter Daszak, zoologo e Presidente di EcoHealth Alliance, gruppo di ricerca partner dell'Istituto di Virologia di Wuhan e tra i più critici sull'origine in provetta del Covid. Daszak scrive a Fauci:"Voglio solo inviarle un mio personale ringraziamento e a nome del nostro staff e dei nostri collaboratori per aver dichiarato pubblicamente che ci sono prove scientifiche a favore di un'origine naturale del Covid-19, con un passaggio dal pipistrello all'uomo, e non con una fuga dall'Istituto di Wuhan". Daszak è stato membro della delegazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità inviata in Cina per indagare sulle origini della pandemia, prima di venir rimosso per un evidente conflitto di interessi. "Dal mio punto di vista, i suoi commenti sono coraggiosi e, poiché arrivano dalla sua ascoltata voce, aiuteranno a dissipare i miti sulle origini del virus", scrive sempre Daszak a Fauci, che il giorno successivo ringrazia cordialmente. Un documento divulgato dal Dipartimento di Stato lo scorso gennaio, negli ultimi giorni di Donald Trump alla Presidenza, parla di "prove circostanziate" su una fuga dal laboratorio di Wuhan, dove erano in corso esperimenti segreti sui virus (per renderli più contagiosi per l'uomo) per scopi militari. La Direttrice del laboratorio di Wuhan, Shi Zhengli, nota anche come la "Bat Lady", ha sempre negato di lavorare per l'Intelligence di Pechino. Fauci insiste nel giudicare più probabile l'origine in natura del coronavirus. Esiste una terza teoria, che potrebbe mettere tutti d'accordo. Alcuni esperti sostengono che agli scienziati dell'Istituto di Virologia di Wuhan potrebbe essere sfuggito il virus di pipistrello che stavano studiando, cioè a dire che il Covid ha sì un'origine naturale, ma anche che è sfuggito dal laboratorio. "È facile ottenere delle conferme, o verifiche per qualsiasi teoria", diceva Karl Popper, "se quello che cerchiamo sono appunto delle conferme". Tra meno di 90 giorni, al termine dell'inchiesta ordinata da Biden, forse potremmo saperne di più.

Rita Lofano
06 giugno 2021
www.agi.it/estero/news/2021-06-06/email-fauci-origine-virus-covid-wuhan-1...
wheaton80
00martedì 8 giugno 2021 21:21
Il Covid-19 è stato creato in laboratorio: le prove del Wall Street Journal inchiodano la Cina

Sulle origini del Covid-19 non esistono ancora certezze assolute, anche perché nel frattempo la Cina ha fatto calare una fitta coltre di silenzio, aiutata da un’OMS più che balbettante. Gli indizi su una presunta genesi artificiale, avvenuta in laboratorio, sono però sempre più corposi, tanto da aver spinto il Presidente americano Biden a chiedere uno sforzo ulteriore all’intelligence USA per portare a termine le indagini. Con l’opinione pubblica a stelle e strisce a sua volta sempre più convinta che sia stato Pechino a creare il virus che ha messo il mondo in ginocchio. Malattie misteriose alla fine del 2019, la riluttanza del Partito Comunista a rilasciare informazioni, gli studi nei laboratori sui virus e sul loro possibile utilizzo come arma per destabilizzare il nemico. Ma soprattutto, e qui è la scienza a parlare, la particolare impronta genetica del CoV-2, il coronavirus responsabile della malattia Covid-19: stando alle ricostruzioni di esperti recentemente pubblicate dal Wall Street Journal, un microbiologo può aumentare enormemente la letalità di un coronavirus aggiungendo al suo genoma una sequenza speciale, operazione che non lascia tracce e che rende più facile, per il patogeno, iniettare materiale genetico nella cellula della vittima. Guarda caso, hanno evidenziato gli scienziati, nel momento in cui il Covid-19 è mutato o si è ricombinato, ha scelto la combinazione genetica meno preferita, il doppio CGG, replicando di fatto la scelta che avrebbero fatto i ricercatori in laboratorio e non quella che avviene solitamente quando i virus si alterano per fattori naturali. Vero, potrebbe essere comunque un caso, ma la probabilità che ci sia invece la mano dell’uomo dietro la genesi del patogeno è considerata ormai altissima dagli stessi scienziati. Gli stessi esperti hanno evidenziato le nette differenze nella diversità genetica del CoV-2 rispetto ai coronavirus responsabili di SARS e MERS. Di questi ultimi era stata dimostrata l’origine naturale, ma il loro comportamento era stato diametralmente opposto: si erano evoluti mentre si diffondevano, fino alla forma più contagiosa. Il Covid-19, invece, si è presentato già in una versione capace di altissima trasmissione da un soggetto all’altro. Una sorta di rapidissima “ottimizzazione” senza precedenti, che suggerisce un periodo di adattamento precedente alla diffusione pubblica.

08 Giugno 2021
www.ilparagone.it/attualita/il-covid-19-e-stato-creato-in-laboratorio-le-prove-del-wall-street-journal-inchiodano-la-cina/?riccc&fbclid=IwAR1T3v48Y_9Qn0abw00baXzAMJHsG5KrZY3w3LWG0KWz-vtXwTb...
wheaton80
00mercoledì 7 luglio 2021 19:54
Il Modello Lockdown viene distrutto

Attenzione perché questa è la Chiave di Volta. É esattamente il paradigma proposto dai Patrioti e dal “modello svedese”. In realtà questo modello va oltre “il modello svedese”, è molto più audace. Vediamo quanti di voi riescono a cogliere l’aspetto determinante di questa narrazione. Attenzione, è un articolo scritto su un giornale mainstream:“La corsa della variante Delta in Gran Bretagna non si ferma, eppure Boris Johnson ha deciso lo stesso di abolire tutte le restrizioni: perché? La ragione l’hanno enunciata gli scienziati inglesi: il nesso fra contagi, ricoveri in ospedale e decessi è stato, se non spezzato del tutto, quanto meno indebolito” (Corriere della Sera). Vi ho detto che la narrazione è stata completamente capovolta. Nelle parole sopra enunciate è spiegato giá tutto. Ma adesso andiamo a dare la spiegazione a quanto scritto sopra. Cosa significa Modello Lockdown distrutto? È molto semplice. Molti di voi sanno a cosa serve il lockdown (limitare i contagi) ma non sanno effettivamente qual è la teoria alla base del lockdown per il Sars-Cov-2. La teoria alla base è che:

1) Gli asintomatici contagiano (mai realmente dimostrato).

Ma questo è solo il primo assunto. Il secondo assunto lo dimenticano tutti:

2) Ogni contagiato è un potenziale malato e può, anche se asintomatico, virare verso una forma sintomatica grave e finire in ospedale. Questo assunto (anch’esso falso, perché si é visto che gli asintomatici restano tali e non virano verso la sintomatologia) ha permesso l’applicazione del lockdown.

Gli scienziati hanno accettato il Modello Lockdown grazie a questi due assunti (entrambi indimostrati). Cosa permettono questi due assunti? Permettono di dover rendere necessario limitare i contagi (tramite il lockdown). Questo perché? Perché se fosse vero che gli asintomatici possono diventare sintomatici, gli ospedali rischierebbero di collassare nel giro di pochi giorni. Ergo per cui bisogna mettere in quarantena le persone risultate positive. Ecco che nasce da questi due assunti questa legge virale. Tra numero di contagiati e numero di ricoverati positivi c’è una correlazione diretta. Significa matematicamente che più contagiati ci sono, più ricoverati avrai. Ebbene, il modello inglese si frappone di forza e spinge per affermare che questa legge virologica sopra menzionata è falsa. Infatti, dice l’Inghilterra, è possibile avere moltissimi contagiati e comunque pochissimi ricoverati. I media utilizzano però un colpo di classe affermando che questa distruzione della correlazione diretta numero contagiati/numero ricoverati è stata possibile grazie ai vaccini. E noi sappiamo essere falso, perché questa correlazione non è mai esistita nemmeno prima dei vaccini. La distruzione di questa correlazione fa cadere il Modello Lockdown.

06 luglio 2021
thegiustice.altervista.org/il-modello-lockdown-viene-di...
wheaton80
00lunedì 19 luglio 2021 12:52
Lockdown incostituzionale. Corte spagnola boccia lo stato di emergenza

Il Tribunale Costituzionale spagnolo, l’equivalente della Corte Costituzionale italiana, ha dichiarato il lockdown incostituzionale. La decisione è arrivata dopo un ricorso presentato dal partito di estrema destra Vox. La Corte ha adottato la sentenza con una maggioranza di sei voti favorevoli e cinque contrari. Il Ministro della Giustizia Pilar Llop ha detto che “il confinamento ha salvato 450.000 vite”. Secondo il Ministro spagnolo “il dovere del governo era quello di adottare misure immediate, urgenti e proporzionate”.

Lockdown incostituzionale: il Tribunale contesta il meccanismo legale
Il 14 marzo del 2020 il governo impose il lockdown in Spagna tramite la dichiarazione dello “stato d'allarme”. Si tratta di uno strumento giuridico previsto dall’ordinamento spagnolo che dà all’esecutivo poteri speciali che consentono di limitare alcuni diritti in casi straordinari. Il governo può dichiarare lo “stato d'allarme” autonomamente e con l’approvazione del parlamento dopo 15 giorni dall’entrata in vigore della misura. Il pronunciamento del Tribunale ha sostenuto che l’emergenza non era sufficiente per individuare nella Costituzione la base giuridica delle restrizioni equivalenti a una soppressione dei diritti fondamentali. Per il confinamento dell’intera popolazione era necessario dichiarare lo stato di eccezione (ossia uno stato di emergenza), che può essere fatto solo dal parlamento su proposta dell’esecutivo, e non lo stato d’allarme, che invece era stato dichiarato dal governo guidato da Pedro Sanchez. Di fatto, la Corte non ha messo in dubbio la necessità o la pertinenza delle misure varate a suo tempo dal governo di Pedro Sanchez, quanto il meccanismo legale scelto per la loro applicazione. La sentenza apre ora la porta ai ricorsi di chi è stato multato per aver violato le norme sul confinamento. Secondo El Pais solo nei primi mesi del lockdown le multe sono state oltre 1,1 milioni.

16 luglio 2021
gasp.news/lockdown-incostituzionale-sentenza-corte-spagnola-boccia/?fbclid=IwAR19oKKuqeNKETInsv26CWUln9WHrxO77Dw9ue_oOgs_Htnmh2S...
wheaton80
00martedì 20 luglio 2021 09:14
Telegraph - Il pass vaccinale gli si ritorce contro: il caso di Israele

Di fine maggio un articolo sul Telegraph, scritto da eminenti professori israeliani nel campo della medicina, che denunciano l'esperimento di Green Pass adottato per la prima volta da Israele (poi abolito a giugno). La denuncia riguarda l'incerto fondamento logico-razionale di questa misura, il vulnus all'etica e ai diritti umani, ma soprattutto l'aspetto paradossale per cui, più che incentivare alla vaccinazione come nell'intenzione dei suoi promotori, esso è valso soprattutto ad alimentare la diffidenza e la resistenza dei cittadini.

In quanto professori nel campo della medicina in Israele, abbiamo riscontrato che i pass sono inconciliabili con i principi di base della professione medica. Israele aveva tutte le ragioni per essere ottimista: siamo stati il primo Paese al mondo ad arrivare alla vaccinazione di massa contro il Covid-19 e, quindi, la "normalità" sembrava a portata di mano. Ahimè, come prerequisito per ritornare alla vita normale è stato introdotto un ID di vaccinazione digitale chiamato "Green Pass". Il Ministero della Sanità israeliano ha avanzato due ragioni per giustificare la necessità di questo Green Pass: in primo luogo, per consentire e accelerare la riapertura delle attività creando "spazi verdi" sicuri solo per le persone vaccinate e, in secondo luogo, per fare pressione su coloro che esitavano a vaccinarsi. Teatri, piscine, organizzatori di eventi sportivi, bar e ristoranti sono stati tutti obbligati a negare l'ingresso a coloro che non sono in possesso di un Green Pass. In alcuni luoghi, ci sono aree designate per i non vaccinati e sono comparsi cartelli con la scritta "solo vaccinati" anche sulle panchine della spiaggia di Tel-Aviv. Israele ora ha due categorie di cittadini, quella superiore vaccinata e quella inferiore non vaccinata. Il Green Pass è stato promosso con un messaggio chiaro: vaccinarsi è la scelta giusta. Di conseguenza chi rifiuta il vaccino è immorale, ed escluderlo è legittimo. La campagna per promuovere la vaccinazione è stata spesso scientificamente imprecisa ed eticamente discutibile, esagerando il pericolo rappresentato dal virus per i gruppi a più basso rischio come i giovani studenti sani. Un'atmosfera di intolleranza ha preso il sopravvento. Le aziende hanno annunciato che il personale non vaccinato sarebbe stato licenziato. Alcune università hanno vietato agli studenti non vaccinati le lezioni di persona. Uno stimato ricercatore non ha potuto partecipare a una conferenza che aveva contribuito a organizzare perché non era vaccinato. Gli insegnanti delle scuole vengono pubblicamente condannati e costretti a smettere di insegnare fino a quando non saranno vaccinati. Coloro che non possono essere vaccinati per ragioni mediche non possono tornare alla nuova vita “normale”. Le misure coercitive hanno avuto però un effetto paradossale. Tradizionalmente, il pubblico israeliano ha un'adesione straordinariamente alta alle vaccinazioni di routine.

Tuttavia, l'acceso dibattito relativo al Green Pass, insieme alla gogna pubblica dei non vaccinati, ha portato a risentimento e rabbia. Pertanto, un numero sostanzialmente alto di giovani cittadini israeliani, che non avrebbe mai pensato di rifiutare un vaccino raccomandato dal proprio medico di famiglia, ha rifiutato le vaccinazioni Covid-19 ed ha prestato più attenzione all'ideologia anti-vaccinazione, cosa che potrebbe ostacolare la futura adesione ai vaccini. Sembra anche che alcuni dei teorici del complottismo non avessero completamente torto: con il Green Pass si ottiene una sorta di chip, sotto forma di un codice QR che viene scansionato ogni volta che si entra in un'area designata, ed è in progetto di essere collegato a una banca dati nazionale. È necessario un documento per verificare l'identità del titolare del pass, violando così sia la privacy della propria posizione che la riservatezza medica. Non esiste una ragione logica di salute pubblica per il Green Pass. Il rischio del contagio col SARS-Cov-2 da un individuo infetto a un vaccinato è minimo e, anche se vi è contagio, l'esito clinico più probabile per il vaccinato è una malattia molto lieve o addirittura uno stato asintomatico. L'efficacia del vaccino nella prevenzione delle malattie gravi è sempre superiore alla sua efficacia nella prevenzione dell'infezione, poiché per ammalarsi una persona deve prima essere infettata. Pertanto, se la capacità protettiva del vaccino contro la malattia diminuisce in modo significativo, ad esempio a causa di una nuova variante resistente, gli individui vaccinati diventeranno contagiosi quanto i non vaccinati. In altre parole, o non c'è motivo per distanziare i non vaccinati dai vaccinati, o c'è motivo per distanziare tutti, vaccinati o meno. Se c'è qualcosa che il Regno Unito dovrebbe imparare dall'esperimento israeliano, è che i pass vaccinali sono inconciliabili con i principi di base della professione medica. La coercizione ha sostituito l'autonomia, la punizione ha sostituito la compassione, i posti di blocco hanno sostituito la riservatezza, la segregazione ha sostituito l'inclusione. Le forze liberali, da destra a sinistra, stanno cercando di invertire questo corso degli eventi. Diversi ricorsi sono stati presentati alla Corte Suprema israeliana, e tutti chiedono di dichiarare il Green Pass sproporzionato. L'arrivo dei vaccini aveva il potenziale per porre fine a misure controverse che mettono a repentaglio i diritti individuali, ma con il pass del Covid ora abbiamo un'altra battaglia da affrontare: per l'etica medica, i diritti umani e il buon senso.

- Rivka Carmi (professore di medicina e presidente della Ben-Gurion University)
- Asa Kasher (professore emerito di etica professionale e filosofia all'Università di Tel Aviv)
- Eitan Friedman (professore di medicina e presidente del Comitato Supremo di Helsinki del Ministero della Salute)
- Yoav Yehezkelli (specialista in medicina interna e gestione medica e docente presso l'Università di Tel Aviv)
- Udi Qimron (Capo del Dipartimento di Immunologia Clinica e Microbiologia Clinica dell'Università di Tel Aviv)

27 maggio 2021
Fonte: www.telegraph.co.uk/news/2021/05/27/vaccine-passports-backfire-case-israe...

16/07/21
vocidallestero.blogspot.com/2021/07/telegraph-il-pass-vaccinale-gli-si.html?spref=fb&fbclid=IwAR3wJeq89BimCyJkqWWXg8xC60fYKhATnDzOl8A1WWno9DrT5za...
wheaton80
00mercoledì 11 agosto 2021 00:31
Avvocati Corrias e Scifo - Schiacciante vittoria: il TAR riconosce nulli i DPCM e Conte risarcirà i danni

wheaton80
00martedì 17 agosto 2021 11:47
CDC e FDA hanno falsificato il protocollo di test "Covid" usando cellule umane mescolate con frammenti del virus del raffreddore comune

In una scioccante rivelazione, riportata per la prima volta da Dan Dicks di Press for Truth (Canada), un documento della FDA ammette che il CDC e la FDA hanno cospirato per mettere a punto un protocollo di test per il Covid-19 usando cellule umane combinate con frammenti di virus del comune raffreddore perché non avevano a disposizione campioni fisici del virus SARS-CoV-2. Senza un campione fisico di riferimento da usare per la calibrazione e la conferma, il test non ha alcuna base scientifica reale. E tutte le analisi PCR basate su questo protocollo sono assolutamente fraudolente, in quanto segnalano come “positivo” per il Covid persone che semplicemente hanno piccole quantità di frammenti di RNA di altri ceppi di coronavirus che circolano nel loro sangue. Il documento della FDA, disponibile sul sito FDA.gov, è intitolato “CDC 2019 - Novel Coronavirus (2019-nCoV) Real-Time RT-PCR Diagnostic Panel”. Il documento, sorprendentemente ammette:"Poiché nessun virus isolato quantificato del 2019-nCoV era disponibile per l’uso da parte del CDC al momento in cui era stato sviluppato il test ed era stato condotto questo studio, le metodiche per la rilevazione dell’RNA del 2019-nCoV erano state testate con stock caratterizzati di RNA completo trascritto in vitro (gene N; accesso GenBank: MN908947.2) di titolo noto (copie RNA/µL) inserito in un diluente costituito da una sospensione di cellule umane A549 e mezzo di trasporto virale (VTM) per imitare il campione clinico".

In altre parole, non avevano nessun virus per il Covid con cui sviluppare e calibrare il test, così avevano preparato un cocktail di cellule umane e frammenti di RNA provenienti da un virus del comune raffreddore e poi lo avevano chiamato “Covid”. La sequenza GenBank a cui si fa riferimento in questo paragrafo è semplicemente una definizione della biblioteca digitale che è etichettata come “Covid”, ma che non ha materiale fisico di riferimento. Questo perché nessun medico o ricercatore ha mai isolato il virus del “Covid” da qualche paziente infetto e sintomatico. Di conseguenza, nessuno strumento di laboratorio può essere calibrato rispetto al vero virus Covid e i test si basano semplicemente su librerie digitali diffuse dal CDC e dall’OMS, che usano il termine “Covid” come etichetta. I test PCR sono poi calibrati per evidenziare queste sequenze genetiche ottenute da biblioteche digitali appositamente precostituite, il che significa che l’intero schema è basato su una logica circolare, una pseudoscienza senza alcun riferimento alla realtà fisica. Perché, apparentemente, non ci sono materiali di riferimento certificati per il Covid a disposizione dei laboratori per la calibrazione degli strumenti? Sono fondatore e proprietario di un laboratorio di analisi che conduce abitualmente analisi quantitative di contaminanti alimentari, producendo risultati analitici di alta precisione per pesticidi, erbicidi e metalli pesanti. Ogni volta che eseguiamo un’analisi di laboratorio, calibriamo gli strumenti con campioni fisici noti, denominati “standard esterni” o “materiali di riferimento certificati” (CRM). Qualsiasi laboratorio può acquistare CRM per il mercurio, l’arsenico, il glifosato e persino la salmonella. Per esempio, questo link elenca i CRM per vari ceppi di salmonella:

www.biosisto.com/salmonella-agona-lactose-positive-in-milk/

I laboratori possono acquistare questi materiali di riferimento e usarli per calibrare i loro strumenti, facendo in modo che la loro analisi sia riconducibile a campioni fisici e reali di un materiale purificato. Questi CRM, a loro volta, devono essere validati dal NIST (National Institute of Standards and Technology) a conferma della loro origine e della loro autenticità. Tutti i CRM sono quindi etichettati con numeri di lotto e date di scadenza. Mentre i laboratori possono acquistare materiali di riferimento per microbi, metalli pesanti, pesticidi, ecc..., tutti materiali fisici, ho cercato in lungo e in largo e non sono riuscito a trovare alcun materiale di riferimento certificato per il SARS-CoV-2 o anche per una sua versione indebolita e non vitale. Per quanto posso dire, non sembrano esserci campioni fisici di virus del Covid isolati e disponibili per le calibrazioni degli strumenti e il controllo di qualità dei protocolli di test. Per essere chiari, non sto dicendo che i virus non esistono, ed è abbastanza chiaro che il Wuhan Institute of Virology era colluso con Fauci, Daszak, il NIH, Baric e altri per sviluppare una proteina spike usabile come arma. Ma la proteina spike non è un virus in sé. È semplicemente una nanoparticella tossica che può essere sintetizzata in quantità e poi scaricata sulle città o aggiunta ai vaccini e iniettata nelle persone attraverso protocolli di immunizzazione. Pongo la grande domanda su tutto questo nel mio video della serie 'Laboratory Whistleblower', che presenta ulteriori e incredibili dettagli sulla questione. In sostanza, se il “Sars-Cov-2” è un vero virus che può essere isolato, perché, apparentemente, non ci sono materiali fisici di riferimento per calibrare gli strumenti di laboratorio per la diagnosi del Covid? E perché non sono stati utilizzati tali materiali nello sviluppo dei protocolli di test PCR approvati dalla FDA e promossi dal CDC?

Il CDC ritira il suo stesso fraudolento protocollo del test PCR per il Covid, ammettendo che non può differenziare tra Covid e influenza
Un ulteriore mistero in tutta questa vicenda è il fatto che il CDC ha appena emesso un “avviso ai laboratori”, annunciando la sua intenzione di ritirare il protocollo del test PCR difettoso entro la fine di quest’anno:

www.cdc.gov/csels/dls/locs/2021/07-21-2021-lab-alert-Changes_CDC_RT-PCR_SARS-CoV-2_Testin...

Nel suo annuncio, [il CDC] ha lasciato intendere che l’attuale test PCR, lo stesso che la FDA ha menzionato sopra e che è stato sviluppato senza alcun campione fisico di virus Covid per la calibrazione, non è in grado di rilevare la differenza tra influenza e Covid. Dal documento del CDC:"In preparazione a questo cambiamento, il CDC raccomanda ai laboratori clinici e alle postazioni mobili che hanno usato il test CDC 2019-nCoV RT-PCR di selezionare e iniziare la loro transizione verso un altro test COVID-19 autorizzato dalla FDA. Il CDC incoraggia i laboratori a prendere in considerazione l’adozione di un metodo multiplex che possa facilitare il rilevamento e la differenziazione dei virus della SARS-CoV-2 e dell’influenza". Perché potrebbe essere importante differenziare il Covid dall’influenza? Perché, come sembra, nel 2020 i casi di influenza erano quasi scomparsi, quando l’influenza era stata rietichettata come “Covid” a causa dei test difettosi.

“La percentuale di positività all’influenza è diminuita del 64% (p = 0,001) e il numero giornaliero stimato di casi di influenza è diminuito del 76% (p = 0,002) nelle settimane epidemiologiche 5-9 del 2020 rispetto agli anni precedenti”, aveva riportato il CDC nel 2020. In sostanza, l’establishment medico ha semplicemente preso tutte le persone che normalmente sarebbero state diagnosticate per raffreddore e influenza e le ha spostate nella categoria “Covid” al fine di fomentare un’isteria di massa che avrebbe spinto la gente a vaccinarsi. I vaccini, poi, sono stati formulati con nanoparticelle tossiche di proteine spike per causare l’ondata di panico “Delta”, che si sta verificando, in gran parte, tra gli individui vaccinati. Ora, questa truffa plandemica procede alla perfezione: la gente si ammala a causa dei vaccini, quindi vengono imposti ulteriori richiami dei vaccini, che perpetuano la malattia. Sciacquare e ripetere. Non finirà mai finché i colpevoli non verranno arrestati e la gente non si renderà conto della truffa. Il CDC ha appena pubblicato un documento scientifico che conferma l’intera truffa. Cliccate qui per visionare il PDF sui nostri server:

www.naturalnews.com/files/CDC-MMWR-Outbreak-Sars-CoV2-Jul-...

Si intitola “Outbreak of SARS-CoV-2 Infections, Including COVID-19 Vaccine Breakthrough Infections, Associated with Large Public Gatherings – Barnstable County, Massachusetts, July 2021” e, incredibilmente, ammette che il 74% delle infezioni si è verificato in persone completamente vaccinate (doppia dose):"Durante il luglio 2021, 469 casi di COVID-19 associati a diversi eventi estivi e grandi raduni pubblici in una città della contea di Barnstable, Massachusetts, sono stati identificati tra i residenti del Massachusetts; la copertura vaccinale tra i residenti permanenti del Massachusetts era del 69%. Circa tre quarti (346; 74%) dei casi si sono verificati in persone completamente vaccinate (soggetti che avevano completato il trattamento di 2 dosi di vaccino mRNA (Pfizer-BioNTech o Moderna) o avevano ricevuto una singola dose di vaccino Janssen (Johnson & Johnson) 14 giorni prima dell’esposizione)". Vedete, il vaccino è la pandemia. Il vaccino sta diffondendo la proteina spike e i falsi test PCR forniscono il carburante per alimentare l’isteria di massa.

Mike Adams
Fonte: naturalnews.com/2021-07-30-cdc-fda-faked-covid-testing-protocol-by-using-human-cells-mixed-with-common-cold-vi...

07 agosto 2021
www.vocidallastrada.org/2021/08/cdc-e-fda-hanno-falsificato...
wheaton80
00mercoledì 25 agosto 2021 05:18
La Danimarca elimina tutte le restrizioni anti-covid, compreso il Green Pass

La Danimarca entro il primo di ottobre eliminerà tutte le restrizioni anti-covid in vigore. Già dal mese in corso è stato tolto l’obbligo di test per accedere alla scuola in presenza (che è stato trasformato in raccomandazione, una costante di tutto il nord Europa quella di puntare sulla responsabilità individuale), come pure il limite di capienza sui mezzi pubblici. Anche il Green Pass dal primo di agosto non serve più per gli eventi con meno di 2.000 persone, una decisione che in Italia provocherebbe gli strali dei televirologi nostrani. Dal primo di settembre la Danimarca revocherà tutte le restrizioni sulla vita notturna. Dal primo ottobre la Danimarca, in barba alle pressioni indebite delle grandi agenzie globalizzate, programma di ritornare alla vita normale, revocando del tutto il famigerato Green Pass (in Danimarca si chiama Coronapass) e abolendo l’obbligo della mascherina sia all’aperto sia nei luoghi chiusi. I commentatori prezzolati, spiazzati dalla decisione danese, si sono affrettati ad affermare che la decisione presa dal governo di Copenaghen è dovuta al successo della campagna vaccinale. In effetti la campagna vaccinale ha avuto sì, un buon successo, ma i risultati non si discostano così tanto dagli altri Paesi europei.



Nonostante questi dati sulla vaccinazione, il rientro nelle scuole e negli uffici (in Danimarca le scuole sono già riaperte) ha comportato un aumento dei contagi, che però non si sono tradotti in nuovi ricoveri negli ospedali. Lo Statens Serum Institut (SSI), istituto danese per le malattie infettive, ha dichiarato che non si farà più affidamento sulla vaccinazione di massa per raggiungere l’immunità di gregge. Secondo Tyra Grove Krause, non ci sarà una situazione allarmante, “sarà più simile all’influenza“, ha dichiarato. Il governo danese è convinto che l’alto tasso di vaccinazione (che protegge dalla malattia grave ma non dal contagio) sulla popolazione fragile (anziani e persone con patologie) sia di per sè sufficiente garanzia per riprendere la normalità pre-covid. La decisione nasce da un forte senso dell’indipendenza nazionale della Danimarca, che, pur essendo un piccolo Paese, non accetta di farsi dettare le priorità dall’estero. I danesi hanno preso atto che con il virus ci si dovrà convivere e dopo aver fatto tutto il possibile per limitare i danni, non hanno voluto sacrificare quello che per loro rappresenta il sale della loro vita sociale, la libertà.

21 agosto 2021
www.ilgiornalediudine.com/cronaca/la-danimarca-elimina-tutte-le-restrizioni-anti-covid-compreso-il-gre...
wheaton80
00martedì 14 settembre 2021 01:15
La Gran Bretagna dà lezione di civiltà: niente Green Pass

Lezioni di civiltà all'Italia e all'Europa da parte della Gran Bretagna di Boris Johnson. Il Premier inglese ha annunciato di rinunciare definitivamente all’idea di imporre un Green Pass (seppur molto più morbido di quello italiano) per discoteche, cinema ed eventi sportivi. Ad annunciarlo è stato il Ministro della Sanità, Sajid Javid, il quale ha detto di essere 'lieto di poter dire che non andremo avanti su questa strada'. Il provvedimento era stato ipotizzato nei mesi scorsi e avrebbe dovuto scattare a settembre. Del resto una parte dello stesso partito di Johnson si era schierata contro ritenendo la misura 'coercitiva e discriminatoria'. Contrari anche i liberaldemocratici e il leader laburista Keir Starmer, per il quale un passaporto vaccinale sarebbe 'contraria allo spirito britannico'. I dati sulla campagna vaccinale inglese sono simili a quelli raggiunti in Italia. Oltre l'81% dell'intera popolazione over 16 è già stata vaccinata con 2 dosi e il 90% con una. In Gran Bretagna, come noto, non si vaccinano gli under 15 per espresso sconsiglio del 'comitato scientifico' inglese.

12 settembre 2021
www.lapressa.it/articoli/politica/la-gran-bretagna-d-lezione-di-civilt-niente-gr...
wheaton80
00giovedì 23 settembre 2021 19:15
Editori contro il Green Pass, ‘Uno’ e ‘Macro’ disertano fiere e salone del libro:‘Meglio perdere soldi che coerenza ai valori’

Editori per scelta e con etica escono allo scoperto. Il Gruppo Editoriale Macro e Uno Editori hanno annunciato di disertare i prossimi e più importanti eventi fieristici italiani dell’editoria per protestare contro le restrizioni agli ingressi e i liberi spostamenti stabiliti dal governo attraverso il cosiddetto Green Pass. Il Gruppo Editoriale Macro non sarà né al Sana di Bologna, 33° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, ma nemmeno allo storico Salone del Libro di Torino, XXXIII edizione, dove ha fatto sapere di rinunciare anche Uno Editori. Per la coerente e coraggiosa scelta, Oasi Sana si complimenta con entrambe le case editrici: Oasi Sana è poi partner di Macrolibrarsi ed a più riprese ha ospitato sulle sue pagine recensioni di libri editi sia da Macro che da Uno. “La nostra posizione”, fanno sapere dal Gruppo Macro, “dimostra una volta in più che prendere decisioni nette e coraggiose è possibile solo quando rimaniamo fedeli con coerenza ai nostri principi, anche se questo dovesse comportare un danno economico. Noi siamo orgogliosi e fieri del nostro lavoro e come sempre di Essere Macro“. “Questo è il tempo del coraggio, delle scelte difficili, scomode, non comprese, osteggiate dalle masse ma necessarie”, ripetono invece da Uno Editori. “La vita non si fonda sulla parola, spesso effimera e danneggiata da sistemi di pensiero appesantiti da secoli di condizionamenti sociali, ma sull’azione consapevole che nasce da una visione utopistica del mondo e della collettività. Abbiamo così deciso, in accordo con altri editori, di rinunciare alla nostra partecipazione al Salone Internazionale del Libro di Torino. Rinunciamo all’acconto dato per l’acquisto dello spazio e agli incassi dei 5 giorni di fiera, e a dare lavoro a tutte le persone coinvolte in questi anni per la gestione dello stand… Perché? Per rispettare uno dei valori più elevati e sacri dell’universo, la libertà… Non quella decantata dai politici o dai filosofi, ma la libertà di coscienza, da cui derivano tutte le altre. Per dire NO a un sistema repressivo e coercitivo! Per essere d’esempio, per le prossime generazioni, e attenuare gli effetti della sociopatia dilagante di questa era, la falsa pandemia!”.

23 agosto 2021
oasisana.com/2021/08/23/editori-contro-il-green-pass-uno-e-macro-disertano-fiere-e-salone-del-libro-meglio-perdere-soldi-che-coerenza-ai...



Green Pass, nei negozi biologici di NaturaSì umanità e amore per le libertà dei propri dipendenti

“Difendere le proprie responsabilità nei confronti di se stessi e della natura umana per delle scelte coerenti e consapevoli”. Con queste parole, Fabio Brescacin, tra i pionieri dell’agricoltura biodinamica in Italia e Presidente di EcorNaturaSì, gruppo leader nella distribuzione di prodotti biologici, biodinamici e naturali, scrive ai lavoratori della nota catena dei negozi biologici invocando il rispetto delle libertà di ognuno nel momento in cui il Governo Draghi individua nel Green Pass lo strumento indispensabile per ogni lavoratore. La catena del biologico intende quindi sostenere le libertà personali e le scelte soggettive dei dipendenti, pagando il costo dei tamponi, per “evitare di entrare in un meccanismo di discriminazione“. Di recente gli editori Uno e Macro Edizioni, in aperta contestazione con il Green Pass, avevano deciso di non presenziare la fiera del naturale Sana di Bologna e il Salone del Libro di Torino. Ecco la lettera ufficiale di EcorNaturaSì inoltrata ai propri dipendenti e sotto il commento del giornalista indipendente Francesco Amodeo ai microfoni di Radio Radio.





20 settembre 2021
oasisana.com/2021/09/20/green-pass-nei-negozi-biologici-di-natura-si-umanita-e-amore-per-le-liberta-dei-propri-dip...
wheaton80
00martedì 28 settembre 2021 18:21
Green Pass in azienda, Forza Vitale:«Sosterremo costo tamponi per dipendenti senza certificazione»

Una voce fuori dal coro, almeno rispetto alla maggioranza delle dichiarazioni che circolano da quando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 21 settembre 2021 n. 127, ovvero la norma che estende l'obbligo del Green Pass ai dipendenti delle imprese private. È quella di Vito Cannillo, Amministratore di Forza Vitale Italia Srl, azienda di produzione di integratori di Corato. Commentando il decreto, Cannillo dichiara di “prenderne atto, evidenziando al contempo con forte rammarico le sue oggettive storture innanzitutto per le conseguenze in termini di organizzazione e di aggravio di costi per le imprese. Ma non solo”. “Ancora una volta mi faccio carico pubblicamente di osservazioni che dovrebbero essere scontate ma che vedo in pochi fin qui hanno condiviso”, afferma Vito Cannillo. “Davvero si pensa che si possa sospendere un lavoratore e trovarne un altro in 24 ore che così, magicamente, è capace di formarsi e di sostituirlo? È una storiella che farebbe ridere a crepapelle anche mia figlia di 6 anni. Chi interviene economicamente se l'allontanamento del o dei lavoratori porta poi alla sospensione della produzione, ipotesi molto probabile nelle piccole-medie aziende? Pensiamo poi alle tasche delle famiglie tra decurtazione della retribuzione e altre spese accessorie. Siamo alla fantascienza, mi spiace dirlo, oltre che alla negazione del diritto al lavoro”.

“Un anno e mezzo di pandemia”, secondo l'imprenditore coratino, “non hanno purtroppo apportato valore aggiunto al decisore politico. Per questo”, continua Cannillo, “sulla scorta di quanto già fatto da altre imprese a livello nazionale, mi farò carico di coprire interamente i costi dei tamponi per i dipendenti sprovvisti di Green Pass. Lo dico a chiare lettere poi, per evitare facili equivoci: senza nessuna discriminazione e con assoluta discrezione e libertà di scelta sul da farsi tra i miei collaboratori. Massima libertà e massima disponibilità per tutti”. “Questa però è solo una faccia della medaglia”, conclude l'amministratore di Forza Vitale. “Allo spirito del decreto si legano altri punti controversi che toccano principi di libertà e di scelte terapeutiche che mi stanno molto a cuore. Spero davvero che tali questioni non producano rischiosi effetti domino che toccherebbero sia il diritto a fare impresa che quello a curarsi. Senza nascondermi cito il caos che ancora persiste sul fronte della cannabis terapeutica, che assieme a tante persone in Italia sto cercando di dirimere per portare, oltre che trasparenza e legalità per il settore, libertà di scelta e di impresa e occasioni di sviluppo e di occupazione. Resto aperto al confronto ma probabilmente adesso la misura è colma”.

Sito ufficiale: forzavitale.it/product_line/forza-vitale/

27 settembre 2021
www.coratolive.it/news/attualita/1065221/green-pass-in-azienda-forza-vitale-sosterremo-costo-tamponi-per-dipendenti-senza-certif...
wheaton80
00martedì 28 settembre 2021 18:27
Maurizio Crozza e il suo monologo sul Green Pass

wheaton80
00giovedì 30 settembre 2021 04:55
Appello per la vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò

Sabato 25 settembre a Roma, in piazza San Giovanni, c’erano centomila persone. La vicequestore di Roma, dott.ssa Nunzia Alessandra Schilirò, senza uniforme, da libera cittadina, al di fuori del suo orario di lavoro e nel corso di una manifestazione apartitica, è salita sul palco. Con coraggio e amore per i valori costituzionali che ha giurato di difendere, ha fatto il discorso che potete vedere sul video in cima a questo appello.

Ma il Ministro dell’Interno, dott.ssa Luciana Lamorgese, anziché essere fiera di annoverare tra le fila delle forze dell’ordine una cittadina con un così alto senso di partecipazione civica, ha parlato di “dichiarazioni gravissime” e ha preteso che per la vicequestore venisse avviato addirittura un procedimento penale. Nunzia Alessandra Schilirò ha un curriculum fulgido e si è distinta negli anni per avere risolto numerosi casi di femminicidio, spendendosi sempre con abnegazione e senso del dovere. Non merita questo trattamento, lesivo peraltro dei suoi diritti costituzionali.

Per questo, i cittadini firmatari del presente appello, chiedono che qualsiasi procedimento, penale, amministrativo o disciplinare che fosse stato ipotizzato a suo carico, venga immediatamente sospeso per non ledere l’immagine dello Stato, che non deve essere ingiusto con i giusti né forte con i deboli.

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www.byoblu.com/appello-per-nunzia-alessandra-schiliro/
wheaton80
00giovedì 30 settembre 2021 05:02
Nunzia Alessandra Schilirò, il Vice Questore di Roma che ama Gandhi. Intervista di Red Ronnie



Mentre esco dalla casa di Nunzia Alessandra Schilirò vedo due persone, un uomo e una donna, che passando mi guardano con attenzione. Nunzia mi dirà poi che erano i suoi superiori che andavano a notificarle il provvedimento disciplinare per sospensione-esclusione dal servizio. Nandra, come chiamano gli amici la Schilirò, è il vice Questore di Roma che sabato 25 settembre a Roma, in Piazza San Giovanni, ha parlato da libera cittadina davanti a 100.000 manifestanti. Ha citato Gandhi, il suo modo pacifico di protestare e ha detto che il pass verde è incostituzionale. Bufera mediatica. Tutti l’hanno cercata per intervistarla. Lei si è trovata in un frullatore e ha accettato solo una minima parte delle richieste. Anche io l’ho cercata per scoprire che avevo ospitato sua sorella cantautrice, Samuela Schilirò, in un mio programma. Essendo a Roma l’ho raggiunta a casa sua e, Golia permettendo, abbiamo fatto una lunga e splendida conversazione. Golia è la sua splendida enorme cagnolona, un pastore tedesco affettuosissima.

Nandra ha diretto dal 2014 al 2018 la quarta sezione della squadra mobile di Roma, che si occupa di reati sessuali contro le donne, i minori e le fasce vulnerabili. Ha coordinato il progetto “Questo non è amore” per la provincia di Roma, per prevenire e reprimere il fenomeno della violenza di genere, e le operazioni per combattere il bullismo nelle scuole. Nel 2017, ha vinto il premio Simpatia, per aver coordinato l’équipe romana del progetto “Questo non è amore”, il premio Pavoncella e il premio Sicurezza per il suo impegno contro la violenza di genere. Ha risolto alcuni dei casi di violenza che hanno colpito l’opinione pubblica. Tanto che la Polizia la scelta come “immagine” da mandare in televisione e convegni.

Improvvisamente, da poliziotta modella a ribelle, accusata persino di violenza quando lei ha parlato solo di Gandhi e nel 2018 col suo saggio “Soli nella notte dell’anima” ha vinto il “Books for Peace (Libri per la pace)”. Mi sono trovato davanti una ragazza dolce quanto determinata, decisa a difendere quella Costituzione sulla quale ha giurato. Ma ciò che mi ha colpito maggiormente è la sua spiritualità che le fa vedere ben oltre la vita che stiamo vivendo. Ha anche una grande passione, oltre che per la giustizia, per la scrittura. Infatti Byoblu le ha appena ripubblicato “La ragazza con la rotella in più”, un libro che, nonostante il grande successo, era sparito misteriosamente dalle librerie. Nel retro copertina c’è scritto:“Ti porta fuori dall’inferno solo chi l’ha vissuto prima di te. Ogni risveglio lo si deve a un altro, che crede in noi prima di noi”.

[...]

Red Ronnie
28 settembre 2021
wheaton80
00lunedì 4 ottobre 2021 00:55
Il Portogallo da oggi elimina tutte le restrizioni Covid

Da oggi, il Portogallo toglie ogni restrizione Covid. Non sarà più necessario mostrare alcun certificato razziale vaccinale per entrare nei luoghi pubblici nè ci saranno limiti al numero di persone che possono entrare nei luoghi pubblici. Non ci sarà più praticamente nulla. Il Portogallo esce pertanto dall’operazione del coronavirus. La motivazione ufficiale fornita dal Primo Ministro Antonio Costa per giustificare questo provvedimento è che è stata raggiunta la soglia dell’83% dei vaccinati”.

Cesare Sacchetti
3 ottobre 2021
thegiustice.altervista.org/il-portrogallo-da-oggi-elimina-tutte-le-restrizion...
wheaton80
00lunedì 4 ottobre 2021 21:59
La regia mondiale dietro la pandemia



Quando si parla di chi governa davvero il mondo si parla di "poteri forti". In questo video a parlare non è il solito complottista di turno ma è proprio uno della cerchia interna dei "poteri forti", ovvero Ettore Gotti Tedeschi: un banchiere e accademico italiano che dal 2009 al 2012 ha ricoperto l'incarico di Presidente dell'Istituto per le Opere di Religione (meglio nota come banca vaticana). In questo video ci "svela" il grande piano dei potenti incentrato a ridurre la popolazione e instaurare il nuovo ordine economico mondiale.
wheaton80
00martedì 5 ottobre 2021 18:40
Le rivelazioni scottanti di Giletti ▷ "Società fantoccio e mascherine fasulle usate negli ospedali"



La nuova inchiesta di Massimo Giletti per la prima puntata di Non E' l'Arena apre inquietanti scenari sul caso mascherine difettose. La pista sull'appalto voluto dalla struttura commissariale, presieduta all'epoca da Domenico Arcuri, parte dalla Cina e conduce nei Paesi Bassi. Una società fantasma olandese avrebbe ottenuto dalle istituzioni italiane un appalto di 100 milioni di pezzi per la fornitura di mascherine ad un prezzo triplicato rispetto a quello di mercato. In realtà l'azienda con sede in Olanda non sarebbe altro che la sorella della società cinese con la quale lo Stato italiano strinse un precedente appalto precedentemente sciolto per inadempienza. La società cinese avrebbe infatti inviato solo il 20% dei 100 milioni di dispositivi medici pattuiti.
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