Notizie e aggiornamenti sul virus H1N1

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00martedì 13 ottobre 2009 19:42
IN TOSCANA SI PARTE CON SANITARI
(AGI) - Firenze, 12 ott. - Sono iniziate oggi anche per la Toscana, come per tutte le Regioni, le operazioni di stoccaggio del vaccino contro l'influenza H1N1, proveniente dai luoghi di produzione. Croce Rossa Italiana e Istituto Farmaceutico Militare sono state incaricate di provvedere alla consegna del primo quantitativo destinato alla nostra regione presso la farmacia aziendale della Asl 10 di Firenze. Fin da domani quindi il vaccino verra' distribuito alle varie Asl per essere somministrato. Si tratta di un primo quantitativo di 27.300 dosi, arrivato con largo anticipo rispetto alle previsioni, da utilizzare secondo l'ordine vaccinale prescritto dall'ordinanza ministeriale del 30 settembre, che vede al primo posto, in ordine di priorita', il personale sanitario e socio-sanitario.
Si proseguira' quindi con le altre categorie previste dall'ordin anza, utilizzando le consegne periodiche di vaccino che verranno effettuate su indicazione del ministero.

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00mercoledì 14 ottobre 2009 21:01
Febbre suina, a Milano primo vaccinato d'Italia. Fazio: ''Distribuzione in anticipo''
www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Febbre-suina-a-Milano-primo-vaccinato-dItalia-Fazio-Distribuzione-in-anticipo_3877152...


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00venerdì 16 ottobre 2009 21:38
le notizie sull'influenza A confermano che quasi tutte le regioni hanno ricevuto i primi vaccini e che sono poche quelle rimaste ancora da rifornire..Intanto si cerca di far vaccinare i bambini degli asili nido clicca. La strategia, a mio parere, è quella di ipnotizzare la massa facendo credere alla effettiva pericolosità di una possibile pandemia.


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00sabato 17 ottobre 2009 15:59
PROPAGANDA SUL VACCINO DELL’INFLUENZA SUINA AL NEW YORK TIMES.
LEZIONI DI 6° GRADO (per noi il 6° grado corrisponde al primo anno di scuola media da 11 a 12 anni di età)

Nove miti sul vaccino H1N1 non sono per niente miti

Steve Watson
infowars.net
Venerdì, 16 Ottobre, 2009


Il New York Times ha prodotto un dettagliato piano di studio per studenti di gradi 6- 12 per spingere il vaccino H1N1 e attribuire come debunking quello che gli editori descrivono come “miti” attorno all’influenza suina.
Il materiale viene dal Times’ Learning Network feature, una risorsa educativa per insegnanti e genitori che lavorano nella copertura del Times sugli eventi correnti nei piani di studio giornalieri per giovani studenti.
Gli autori del materiale sono impiegati del New York Times che hanno una formazione nell’educazione. Il materiale stesso è raccomandato per usare nelle scuole ed è richiesto per avvicinarsi con gli standards McREL
Come introduzione al pezzo, un video presenta una giornalista del Times che passeggia per le strade di new york con una tuta biologica, guanti, occhiali e maschera domandando alle persone le loro opinioni sull’infuenza suina. Il video sembra essenzialmente inutile tranne per far sembrare l’attività del reporter una reazione esagerata. Egli introduce brevemente il vaccino in una luce positiva, e in seguito nel piano di studio, agli insegnanti viene chiesto di ricordare questo agli studenti.

Continua su www.prisonplanet.com/swine-flu-vaccine-propaganda-in-ny-times-lessons-for-6th-grad...

ecco il volantino che viene introdotto dal programma di studio

Vaccino H1N1: Fatti o leggende?
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00domenica 18 ottobre 2009 21:30
MIGLIORA RAGAZZO RICOVERATO A FIRENZE, SOSPESA ECMO
www.libero-news.it/adnkronos/view/205082

Roma, 16 ott. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Migliorano le condizioni del ragazzo di 15 anni colpito dal virus H1N1 e ricoverato da sabato 10 ottobre in Terapia intensiva di emergenza presso l'Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze.

Lo spiega in una nota l'ospedale, precisando che "stamani e' stata sospesa l'ossigenazione extracorporea (Ecmo). Attualmente - conclude - la funzione polmonare, in graduale ripresa, e' ancora sostenuta dalla sola ventilazione meccanica".


Sir_Quetzalcoatl
00lunedì 19 ottobre 2009 12:33
Stai facendo un ottimo lavoro Fox, complimenti!! [SM=g27817]
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00lunedì 19 ottobre 2009 19:25
Re:
Sir_Quetzalcoatl, 19/10/2009 12.33:

Stai facendo un ottimo lavoro Fox, complimenti!! [SM=g27817]



Faccio del mio meglio Sir, [SM=g27817]
Grazie





Maya_83
00lunedì 19 ottobre 2009 22:40
Bufera in GERMANIA, due tipi di vaccini : vaccini per popolazione..... e vaccini per politici e forze armate.
www.apcom.net/newsesteri/20091019_175501_1ce03ca_73662.html

Germania/ Virus H1N1, vaccino serie A per politici?E' polemica
17:55 - ESTERI- 19 OTT 2009

Ordinati preparati differenti per membri governo
Roma, 19 ott. (Apcom) - E' polemica in Germania per il presunto trattamento di serie A riservato ai politici per la vaccinazione contro la nuova influenza. Il ministero degli Interni, competente per l'ordinativo dei vaccini per i membri del governo, gli alti funzionari dell'amministrazione e le forze armate, ha respinto categoricamente le accuse di un trattamento privilegiato per i suoi membri: "Respingo le accuse di una vaccinazione di serie A", ha detto la portavoce del ministro degli Interni, Wolfgang Schaeuble alla "Berliner Zeitung". L'ufficio competente del ministero aveva ordinato già diversi mesi fa i vaccini Celvapan dalla causa farmaceutica Baxter, che non presentano sostanze additive e conservanti. All'epoca dell'ordinativo, ha spiegato la portavoce, non si parlava ancora di differenze tra i vaccini delle diverse case farmaceutiche. Perché in un secondo momento il ministero abbia deciso di ordinare per gli impiegati il vaccino della Celvapan non è ancora chiaro. Ancora diverso il preparato Pandemrix della GlaxoSmithKline (GSK) che a partire da oggi sarà disponibile in 50 milioni di dosi per la popolazione tedesca. Al momento nell'Ue sono stati autorizzati tre tipi di vaccino contro il virus H1N1: Focetria, Pandemrix e Celvapan. I secondi due contengono sostanze additive che ne rafforzano le proprietà ma i cui effetti collaterali o indesiderati sono poco noti, soprattutto nelle donne in stato di gravidanza o nei bambini.


[SM=x268919]
Maya_83
00martedì 20 ottobre 2009 11:54
La pandemia di influenza A è solo un'operazione commerciale?

La presunta pandemia di influenza A della quale si parla da mesi e che ha portato molti Governi compreso il nostro a investire cifre ingenti in vaccini e strategie di comunicazione è in realtà una mera operazione commerciale. Il durissimo atto d'accusa arriva dall'epidemiologo Tom Jefferson in un'intervista a Medconsumers.


A riprova della sua tesi Jefferson usa un esempio concreto: Australia e Oceania e l'intero sud del mondo hanno appena passato un intero inverno all'insegna dell'influenza A - con tantissimi casi, prime pagine dei giornali monopolizzate, panico tra la popolazione - senza vaccino contro il virus H1N1.


Ma il bilancio appare molto meno grave rispetto alle previsioni apocalittiche pre-pandemia: A fronte di una popolazione di circa 22 milioni di persone, e di un'attesa di almeno 6.000 morti alla fine dell'inverno, in Australia sono state circa 131 quelle associate al virus, spiega un documento ufficiale dell'Health Protection Service Australiano del 16 settembre 2009. Commenta Jefferson, della Cochrane Collaboration: "Si può concludere che il virus H1N1 non è così minaccioso come lo si è voluto dipingere. E se l'Australia sia andata incontro ad una pandemia o no merita un approfondimento. Questo perché, sul sito dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la definizione di pandemia è cambiata a far data dal mese di maggio 2009. La versione precedente definiva pandemia come: "Una pandemia influenzale si verifica quando un nuovo virus influenzale appare in una popolazione umana che non ha immunità, causando epidemie in tutto il mondo con un numero enorme di morti e malattie." Nel documento sosia che è attualmente presente nel sito web, la definizione di pandemia è cambiata: "Una epidemia di una malattia si verifica quando ci sono più casi rispetto al normale di questa malattia.


Una pandemia è un'epidemia mondiale di una malattia. Una pandemia influenzale si può verificare quando appare un nuovo virus influenzale contro il quale la popolazione umana non ha alcuna immunità ". Questa definizione rende la differenza tra influenza stagionale e pandemia influenzale discutibile. Mi chiedo se questo significa che il mondo si troverà sempre ad essere in una condizione di pandemia. Il mondo dovrà sempre essere doppiamente vaccinato e spendere una quantità enorme di denaro per i vaccini e, naturalmente, per i farmaci antivirali.


Giornalisti e anche altri hanno contattato l'OMS per avere spiegazioni sul perché del cambiamento di definizione; a tutti è sempre stato detto che sarebbero stati ricontattati da qualcuno, ma questo non accade mai".

Fonte: Napoli M. Perché il virus H1N1 non è una grave minaccia. Medconsumers 24/09/2009



it.notizie.yahoo.com/25/20091019/thl-la-pandemia-di-influenza-a-e-solo-un-bd64...
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00mercoledì 21 ottobre 2009 20:41
Forlì, influenza A: "Il vaccino è pericoloso"
www.romagnaoggi.it/forli/2009/10/21/140184/


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00sabato 24 ottobre 2009 13:12
Vaccino contro l’influenza A: i medici veneti lo sconsigliano

I dottori di famiglia: non testato del tutto, effetti collaterali ignoti Gli ospedalieri: meglio una settimana a letto che i rischi del siero



VENEZIA — Il vaccino con­tro la nuova influenza A/H1N1 non convince i camici bianchi veneti. Il 60% dei 7500 ospeda­lieri e dei 3500 medici di fami­glia non solo lo rifiutano per sè (non a caso il primo immuniz­zato nella nostra regione è stato un tecnico radiologo, mica un virologo), ma lo sconsigliano pure ai loro pazienti. «Per forza, la confusione regna sovrana— denuncia Domenico Crisarà, se­gretario padovano della Federa­zione italiana medici di medici­na generale (Fimmg) — ogni giorno da Roma arrivano indi­cazioni diverse e ancora non è chiaro il rapporto rischi-benefi­ci. Perchè dovrei consigliare a un mio paziente un vaccino non ancora completamente te­stato e che dovrebbe protegge­re da una patologia dieci volte meno virulenta dell’influenza stagionale? Non ne conosciamo gli effetti collaterali, non abbia­mo garanzie, non ci arrivano di­sposizioni coerenti e tutto ciò lascia spazio a ogni ipotesi. An­che a quella di un siero prodot­to per speculazione economica. Agli utenti dico: aspettate».

«La logica di prudente attesa è la migliore — concorda Giu­seppe Greco, responsabile re­gionale per la formazione dei medici di famiglia — bisogna vedere la reale utilità del vacci­no rispetto all’impatto prevedi­bile della malattia sulla popola­zione. A chi me lo chiede, ri­spondo che si può anche farne a meno. Se le cose non sono fat­te bene, non mi fido. Sono anco­ra poco chiari gli effetti collate­rali sia dell’anti-A/H1N1 sia di una vaccinazione di massa con aiudivanti (stimolano la rispo­sta immunitaria, ndr), finora mai sperimentata. Non ci sono certezze, meglio aspettare i pri­mi dati di letteratura scientifi­ca ». Insomma, lo scetticismo impera. «Ma dove sarebbe la tanto annunciata pandemia?— si chiede Silvio Regis, segreta­rio vicentino della Fimmg — E anche se ci fosse, non è sinoni­mo di gravità, perciò non vedo grande utilità nella vaccinazio­ne. Quella di massa, poi, la scon­siglio proprio. Sembra compor­tare più rischi che benefici: so­no stati certificati danni neuro­logici importanti, che tra l’altro potrebbero implicare conse­guenze medico-legali altrettan­to pesanti. Che succede se un paziente li riporta? Ci va di mez­zo il medico che lo ha esortato a vaccinarsi o lo ha immunizzato direttamente, oppure lo Stato, fautore della campagna? Oggi la sicurezza che tutto andrà be­ne non c’è, perciò ai miei assisti­ti dico di non fare l’anti H1N1». L’unica eccezione concessa dai dottori è per i malati già colpiti da patologie serie, che potrebbe­ro aggravarsi.

«Agli altri continuo a dire di non vaccinarsi — insiste Stefa­no Biasioli, segretario generale della Confederazione dirigenti medici della funzione pubblica — non ne vedo la necessità. Me­glio i disagi di una banale in­fluenza risolvibile con una setti­mana a letto dei rischi legati a un siero non sufficientemente testato. Ma che in compenso ha risollevato l’industria del farma­co e fatto guadagnare miliardi ai produttori dell’Amuchina. Se l’A/H1N1 fosse davvero perico­losa, lo Stato o la Regione ne avrebbero reso l’immunizzazio­ne obbligatoria, invece è facolta­tiva ». Prudente Brunello Gori­ni, segretario di Fimmg Trevi­so: «Se non ce n’è bisogno scon­siglio il vaccino, però indispen­sabile per gli addetti ai servizi essenziali: se si ammalano tutti, il Paese si ferma». Stesso moti­vo per il quale Lorenzo Adami, a capo della Fimmg Veneto, si dissocia dai colleghi ed esorta medici e cittadini a proteggersi. Posizione sottoscritta da San­dro Sandri, assessore alla Sani­tà: «Lo so bene che i dottori sconsigliano il vaccino e lo sa pure il viceministro Ferruccio Fazio. Fanno male, se ci saran­no più malati e più decessi per complicanze del previsto, qual­cuno ne risponderà. Io invece ri­spondo con una campagna in­formativa su giornali, tivù e ra­dio del Veneto».

Michela Nicolussi Moro

Corriere
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00sabato 24 ottobre 2009 13:14
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00sabato 24 ottobre 2009 13:17
Il caso. Glaxo vende dosi per 3,5 miliardi, volano i conti Novartis
L'Oms: dai farmaci contro la suina un giro d'affari fino a 20 mld di dollari

L'influenza A fa ricca Big Pharma.
Boom dei vaccini, ricavi alle stelle


L'INFLUENZA A mette a letto migliaia di persone (378mila casi e 4.545 vittime) ma fa scoppiare di salute i bilanci dei colossi del vaccino. La svizzera Novartis ha annunciato ieri che nel solo quarto trimestre le vendite del Focetria, uno dei tre farmaci anti-H1N1 approvati in Europa, aggiungeranno tra i 400 e i 700 milioni di dollari ai suoi ricavi.

Una pioggia d'oro destinata a gonfiare anche i conti del 2010, visto che la domanda di vaccini pandemici - come ha ammesso l'Organizzazione mondiale per la Sanità - è e rimarrà per un paio d'anni almeno doppia rispetto alla capacità produttiva dei big della farmaceutica.

I governi dei paesi più ricchi, non a caso, hanno messo le mani avanti da tempo, prenotando milioni di dosi (il costo è di circa 7,9 dollari l'una, lo stesso dell'anti-influenzale tradizionale) presso le aziende che stanno sviluppando i nuovi prodotti. L'inglese Glaxo ha venduto a 22 nazioni 440 milioni di confezioni del suo Pandemrix, con un incasso già arrivato a 3,5 miliardi di dollari, annunciando che sono in arrivo altri accordi da centinaia di milioni. Vendite da capogiro sono previste anche per il Celvapan della Baxter, per cui è arrivato il disco verde delle autorità nelle ultime settimane. La francese Sanofi ha in portafoglio ordini per 250 milioni dagli Stati Uniti ancora prima dell'ok al suo vaccino, cifra simile a quella che si è già messa in cassa l'australiana Csl. L'Oms stima che il giro d'affari complessivo per il vaccino contro l'H1N1 possa arrivare a quota 20 miliardi di dollari.

A dettare le condizioni sul mercato, del resto, sono oggi i produttori: le forniture, visto il boom di richieste, arrivano con il contagocce. Il centro per il controllo delle malattie americano attendeva per fine ottobre una prima tranche di 40milioni di dosi. Ma nella migliore delle previsioni - ha ammesso - ne arriveranno 30 milioni. In attesa del vaccino specifico, privati e ospedali hanno fatto razzia in farmacia di Tamiflu. Le vendite dell'anti-influenzale della Roche - che ha dimostrato una certa efficacia anche nel caso della suina - sono decuplicate nell'ultimo trimestre a 994 milioni di franchi. Mentre la produzione di mascherine anti-virus della 3M è completamente prenotata fino a metà 2010 e ha garantito al gruppo statunitense 80 milioni di ricavi.

La scarsa disponibilità di vaccini, com'è naturale in un mondo dove vige la legge del profitto, finirà inevitabilmente per penalizzare i paesi più poveri. Quelli, tra l'altro, dove l'H1N1 rischia di fare più vittime. L'Oms ha provato a fare un'operazione di moral suasion sui produttori e sulle nazioni più sviluppate per garantire scorte adeguate anche ai governi che non hanno i soldi per pagarle. Ma a oggi è riuscita a raccogliere solo una disponibilità limitata di dosi da Sanofi e Glaxo ("Noi non siamo un ente di beneficenza", ha risposto Daniel Vasella, numero uno di Novartis) e l'impegno di alcune grandi capitali per girare 300 milioni di farmaci nei prossimi anni a 90 nazioni in via di sviluppo.

L'ultima carta da giocare per le nazione "povere" è di rivolgersi alle uniche istituzione che in questi anni si sono mosse per supplire alla mancanza di una geopolitica delle nazioni in campo sanitario: le varie fondazioni filantropiche (da quella di Bill Gates a quella di Larry Allison, il numero uno di Oracle) che hanno investito milioni di dollari per programmi di vaccinazione nel cosiddetto Terzo mondo. Buoni propositi che aspettano ora di diventare gesti concreti.

di Ettore Livini
fonte: Repubblica



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00domenica 25 ottobre 2009 00:09
Usa : emergenza nazionale per influenza A
L'atto formalizzato da Obama permette di introdurre misure straordinarie per affrontare l'infezione

WASHINGTON - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha decretato l'emergenza nazionale per l'influenza A, che negli Usa ha colpito un milione di persone uccidendone un migliaio in 46 dei 50 Stati dell'Unione, in modo da accelerare la distribuzione dei vaccini e se necessario potere avviare operazioni speciali per far fronte a una grossa epidemia.

ANNUNCIO - In una dichiarazione diffusa a Washington, la Casa Bianca ha precisato che Obama ha firmato la dichiarazione di emergenza venerdì sera, un fatto che permette di avviare operazioni su vasta scala, se necessario, per arginare l'epidemia o la pandemia, senza rispettare tutte le regole federali in vigore in situazioni normali. La decisione di Obama si verifica mentre si registrano grossi ritardi negli Stati Uniti per rispondere all'epidemia di suina: secondo il Wall Street Journal, che alla notizia dà ampissimo rilievo, meno della metà dei vaccini richiesti dalle autorità Usa sono stati forniti dalle case farmaceutiche. L'indicazione viene confermata implicitamente dal numero uno dei Cdc, il Center for Disease Control and Prevention (che si occupa delle malattie infettive) Thomas Frieden, secondo cui tutto procede troppo lentamente, anche perchè non è ancora chiaro come si comporterà esattamente il virus. Frieden ipotizza una infezione ad ondate (quella che sta colpendo adesso gli Usa è la seconda), ma nessuno è in grado di anticipare quante saranno e soprattutto quando si abbatteranno sugli Stati Uniti. Attualmente, solo poco più di 16 milioni di dosi di vaccino sono disponibili negli Usa invece dei circa 30 milioni previsti, una cifra già rivista al ribasso nei giorni scorsi quando era apparso chiaro che l'obiettivo iniziale di 40 milioni era assolutamente irraggiungibile.

Uno dei colossi farmaceutici fornitore dei vaccini, la Glaxo, cui ne sono stati ordinati 7,6 milioni di dosi, sta in particolare ancora aspettando il via libera della Food and Drug Administration (Fda), l'ente federale che controlla i nuovi medicinali, ma il decreto Obama dovrebbe decisamente accelerare le cose. La principale delle preoccupazione di Obama è che le ondate in arrivo possano improvvisamente mettere in grosse difficoltà i servizi sanitari. Il paragone che viene fatto alla Casa Bianca è quello delle grandi catastrofi nazionali, quando si mette a punto una piano di difesa e di evacuazione nell'imminenza di un uragano. «Identificando rapidamente il virus - scrive Obama -, organizzando misure di sanità pubblica, informando i professionisti della sanità e il pubblico attraverso una vaccinazione efficace, abbiamo preso misure energiche per ridurre l'impatto della pandemia e proteggere la salute dei cittadini. Tenendo conto della progressione continua della pandemia, e per continuare a preparare il paese, stiamo prendendo misure supplementari per agevolare la nostra risposta».

www.corriere.it/esteri/09_ottobre_24/influenza-obama-dichiara-emergenza-nazionale_3a2d9942-c0b2-11de-9fa6-00144f02aa...
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00mercoledì 28 ottobre 2009 21:01
Influenza A, scatta il piano: vaccinazioni subito per donne incinte e bambini
Da lunedì profilassi per 300 mila lombardi a rischio. Assalto a farmacie e ai pronto soccorso pediatrici

MILANO - Partono lunedì le vaccina­zioni contro l’influenza A per le donne in gravidanza e i bambini tra i 6 mesi e i 17 an­ni con malattie di cuore e pol­moni. Il piano del Pirellone contro il virus H1N1 entra nel­la sua fase clou: ieri i vertici dell’assessorato alla Sanità di via Pola hanno firmato la cir­colare per dare il via alla profi­lassi tra la popolazione consi­derata più a rischio. Succede mentre l’epidemia influenza­le sta dimezzando le classi, i pronto soccorso pediatrici so­no presi d’assalto (alla De Marchi le visite durante il fine settimana sono praticamente triplicate arrivando a quota 160) e le farmacie iniziano ad avere i cassetti vuoti di antivi­rali e antibiotici.

Dopo il vaccino ai medici e agli operatori sanitari, il 2 no­vembre, dunque, inizieranno a essere vaccinate le donne in­cinte a partire dal secondo tri­mestre di gravidanza: i dati scientifici pubblicati, tra l’al­tro, sul sito www.lascienzain­rete.it del Gruppo 2003, dico­no che così si riduce del 63% l’incidenza dell’influenza tra di loro e del 29% quella di complicazioni respiratorie. Non solo: è un modo anche per proteggere il nascituro. Stessa corsia preferenziale per i bambini tra i 6 mesi e i 17 anni con malattie croniche e per i prematuri sotto i 24 mesi. Del resto, dall’ultimo meeting del 14 ottobre del­l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a Washin­gton, emerge ancora una vol­ta che sono proprio le donne in attesa di un figlio e i bimbi a correre il pericolo maggiore di gravi problemi polmonari legati al virus H1N1 e bisogno­si di cure in rianimazione.

Sa­rà possibile vaccinarsi in ospe­dale, nei poliambulatori e nei centri di quartiere dell’Asl. Gli under 18 con patologie croniche e le gravide che sa­ranno chiamati a fare il vacci­no in Lombardia sono più di 300 mila. I nominativi dei pri­mi sono già contenuti nei da­tabase del Pirellone, la comu­nicazione sarà inviata diretta­mente alle famiglie dall’Asl di riferimento. Per chi aspetta un figlio, invece, sarà suffi­ciente presentarsi con un cer­tificato medico che attesti la settimana di gestazione. Secondo l’ultimo bollettino del Pirellone in una settimana si sono ammalati 8 bambini su mille tra zero e 4 anni, 4 su mille tra i cinque e i 14.

I sinto­mi registrati tra i malati sono febbre superiore a 38, tosse e/o raffreddore e astenia. Nei bimbi tra i disturbi più comu­ni ci sono anche irritabilità, pianto e inappetenza. Ma, con ogni probabilità, la percentuale di ammalati negli ultimi giorni è cresciuta anco­ra. Di qui l’esigenza di vaccina­re il prima possibile. Ieri è sta­to lo stesso viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, ad an­nunciare l’estensione della campagna di prevenzione contro l’influenza A alle cate­gorie a rischio. E la Lombar­dia è già pronta a partire. Luciano Bresciani, assesso­re alla Sanità, non si stanca di ripetere: «Chi dovesse con­trarre il virus H1N1 non deve andare al pronto soccorso e deve curarsi a casa consultan­do il proprio medico di fami­glia, tranne che in caso di complicazioni».

Simona Ravizza

Corriere
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00venerdì 30 ottobre 2009 20:53
3 PERSONE IN RIANIMAZIONE A NAPOLI
(AGI) - Napoli, 30 ott. - Sono tre i casi di influenza A attualmente ricoverati nella rianimazione dell'ospedale Cotugno. Si tratta di due donne e di un uomo. Migliorano, secondo quanto riferisce Cosimo Maiorino, direttore sanitario del presidio infettivologico, le condizioni della donna di 32 anni di Castellamare di Stabbia, in coma farmacologico dopo il parto e che ieri e' stata estubata. E migliorano anche le condizioni dell'uomo, mentre resta ancora grave la situazione dell'altra donna ricoverata in rianimazione. Negli ultimi 3 giorni all'ospedale Cotugno sono morti per complicanza da virus A tre persone gia' affette da gravi patologie.

www.borsaitaliana.it/borsa/area-news/news/ansa/dettaglio.html?newsI...


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00domenica 1 novembre 2009 20:41
ministero della Salute: ''Due mln di dosi di vaccino date alle Regioni"

Bari - (Adnkronos) - Dal 30 ottobre, tutte le Regioni sono state in grado di distribuirlo. Due nuovi casi in Puglia: colpite due donne, con patologie di base già esistenti. Gli esperti, all'indomani della morte a Napoli di una ragazzina di 11 anni: "Il vaccino si è reso disponibile con ritardo"



Bari, 1 nov. (Adnkronos) - Due casi di sindromi da 'Distress respiratorio acuto' da virus H1N1, conosciuta come influenza A, sono stati registrati nelle ultime ore in Puglia. Lo rende noto l'assessorato alle Politiche della Salute della Regione. Il primo riguarda una donna di 52 anni con comorbilità (con patologie di base già esistenti), che presentava iperpiressia (febbre alta) da alcuni giorni. Stamane, a causa di una 'insufficienza respiratoria ingravescente', è stata ricoverata presso l'Unità Ospedaliera di Anestesiologia e Rianimazione del Policlinico di Bari. Le condizioni della donna attualmente sono stabili.


Il secondo caso riguarda una donna di 31 anni incinta alla 31esima settimana con comorbilità (e patologie di base già esistenti) ed iperpiressia da due giorni. Ieri pomeriggio ha presentato un''insufficienza respiratoria ingravescente', che ha richiesto il ricovero presso l'Unità di Malattie Infettive dell'Ospedale di Bisceglie e successivamente presso l'Unità di Anestesiologia e Rianimazione dell'Ospedale di Trani, dopo aver subito un parto cesareo. La donna è tuttora sotto osservazione mentre il bambino (nato alla 31esima settimana e dal peso di 2 kg) si trova ricoverato all'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia).

L'assessorato conferma che ''tutte le attività di osservazione epidemiologica sono in funzione e che saranno fornite informazioni sull'evolversi della situazione, che non riveste alcun carattere di eccezionalità e che invece rientra nelle previsioni''.

"Da quanto emerge dalle prime indiscrezioni la bambina undicenne morta a Napoli per effetto dell'influenza aveva problemi cardiaci. Se ciò sarà confermato dall'autopsia (che si sta eseguendo in queste ore) la bambina sarebbe dovuta rientrare nelle categorie a rischio da vaccinare prioritariamente", afferma Pasquale Di Pietro, Presidente della Società Italiana di Pediatria. "Considerando che il vaccino è arrivato (sia pure in quantità limitata) alle Regioni da pochissimi giorni e considerando il tempo necessario dopo la vaccinazione perché la protezione sia efficace, la piccola in questione non avrebbe comunque potuto essere protetta, ma a questo punto diventa indispensabile affrettare al massimo i tempi di intervento. Ci chiediamo -continua Di Pietro- se le Regioni abbiano già tutte attivato un adeguato piano di intervento e abbiano iniziato a lavorare in questo senso. Purtroppo dobbiamo fronteggiare una situazione di emergenza con un vaccino che si è reso disponibile con ritardo, ma a questa difficoltà oggettiva non possiamo aggiungere anche ritardi generati da disorganizzazione e confusione".

"La Società Italiana di Pediatria -ribadisce Di Pietro- ha da tempo informato il Ministero, attraverso un articolato documento, di quelle che sono le specifiche esigenze dell'area pediatrica per la prevenzione e per la gestione dell'influenza pandemica. Ci auguriamo che siano tempestivamente messe in atto". Per concludere, il Presidente della SIP invita i genitori a non affollare i Pronto Soccorso per casi non realmente critici che possono essere gestiti differentemente, anche perché i Pronto Soccorso sono luoghi in cui può avvenire la trasmissione della malattia.

Intanto dal canto suo il ministero della Salute in una nota fa sapere che ''dal 30 ottobre scorso, tutte le Regioni sono state in grado di iniziare l'offerta vaccinale. Una terza quota di vaccino sarà distribuita nei prossimi giorni. Complessivamente, con queste prime tre consegne, alle Regioni sono distribuite più di 2 milioni di dosi di vaccino, ripartite proporzionalmente alla popolazione residente di ciascuna''.

Adnkronos

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00domenica 1 novembre 2009 20:41
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00domenica 1 novembre 2009 20:46
Influenza A, undici morti in Italia

ROMA - Due bambini di 8 e 10 anni affetti da influenza A sono stati ricoverati nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Umberto I di Roma, mentre i morti in tutta Italia sono saliti ieri a undici, tutte persone con patologie pregresse.

Secondo i sanitari l'epidemia si sta diffondendo e il picco potrebbe esserci, come previsto, nel mese di novembre.

I vaccini invece, arrivano a rilento: finora ne sono state rese disponibili 125 mila dosi a fronte dei 2milioni e 300 mila preventivati. Negli Stati Uniti, chiuse 600 scuole e stato di emergenza a New York.

"Il tasso di letalità dell'influenza A è ancora molto basso rispetto al numero dei casi che contiamo in Italia". A dirlo è Walter Ricciardi, direttore dell'Istituto di igiene dell'università del Sacro Cuore di Roma, che in un'intervista al Messaggero sottolinea come l'alto numero di malati dipenda da agenti virali diversi.

"In questo momento, oltre all'influenza A, stanno girando almeno altri 10 virus para-influenzali. Alcuni, come l'H1N1, aggrediscono le vie respiratorie, altri l'apparato digerente", afferma Ricciardi.

"Il pieno della pandemia lo avremo tra fine novembre e inizio dicembre", aggiunge Ricciardi, che rinnova l'invito a vaccinarsi per "chi ha problemi seri di respirazione, chi soffre di malattie croniche importanti o è immunodepresso", mentre gli anziani "devono assolutamente vaccinarsi contro l'influenza stagionale".

La Sicilia

Sir_Quetzalcoatl
00giovedì 5 novembre 2009 13:39
Stando all'altroieri i morti per l'A H1N1 erano 17 (tutti tranne uno affetti da patologie preesistenti) su 165000 contagiati in Italia. Lo 0,43% della popolazione, di cui lo 0,38 le morti! Non ha importanza che i tg diano questi dati, perchè dal momento che c'è un aggiornamento costante del numero dei morti, tutti i giorni da mesi, la gente guarderà solo la mortalità che provoca.. E sicuramente la notizia appena passata alla veloce al tg di italia 1 passerà inosservata: "un uomo è morto 10 ore dopo aver fatto il vaccino"!
Siamo alla frutta ormai.. [SM=g1456040]
Sir_Quetzalcoatl
00giovedì 5 novembre 2009 16:45
Re:
Sir_Quetzalcoatl, 05/11/2009 13.39:

Stando all'altroieri i morti per l'A H1N1 erano 17 (tutti tranne uno affetti da patologie preesistenti) su 165000 contagiati in Italia. Lo 0,43% della popolazione, di cui lo 0,38 le morti! Non ha importanza che i tg diano questi dati, perchè dal momento che c'è un aggiornamento costante del numero dei morti, tutti i giorni da mesi, la gente guarderà solo la mortalità che provoca.. E sicuramente la notizia appena passata alla veloce al tg di italia 1 passerà inosservata: "un uomo è morto 10 ore dopo aver fatto il vaccino"!
Siamo alla frutta ormai.. [SM=g1456040]




Questo è il video di quando dice della morte del vaccinato.. è al terzo minuto circa!
www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=studioaperto&data=2009/11/05&id=47333&from=aggregatore_programmi_studioape...

Poi pare che in Svezia ci siano state 4 morti post-vaccino!
www.youtube.com/watch?v=vglJ0n6fzHM&feature=player_embedded
hhh.
00giovedì 5 novembre 2009 23:11
i contaggi stiamati in italia sono tantissimi e siamo solo all'inizio


- STIMATI 540 MILA CASI - L'incidenza settimanale dell'influenza A nella popolazione è 0,9 per cento, il numero dei casi settimanali stimati in base all'incidenza è di 540mila. La percentuale di decessi in rapporto ai malati: 0,0025 per cento. I vaccinati sono invece 41 mila. Sono i dati principali contenuti nel bollettino quotidiano sull'influenza a del ministero del Welfare. Nella nota si spiega anche che la Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto oggi un'Intesa in base alla quale entro fine novembre verranno consegnate 5 milioni di dosi di vaccino in vari tipi di confezionamento. Ciò consente la programmazione della offerta attiva, da parte delle Regioni, della vaccinazione pandemica a tutti i soggetti a rischio individuati dalle Ordinanze ministeriali. Intanto continua la distribuzione dei vaccini alla Regioni, iniziata il 12 ottobre. Con la terza distribuzione, che si concluderà nel prossimo fine settimana saranno distribuite alle Regioni complessivamente quasi 2,5 milioni di dosi.

www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2009/10/29/visualizza_new.html_992235...
Sir_Quetzalcoatl
00venerdì 6 novembre 2009 10:59
Sir_Quetzalcoatl
00venerdì 6 novembre 2009 17:10
La prima notizia che viene scritts su google per "morto dopo il vaccino" è quella di repubblica:
bari.repubblica.it/dettaglio/Influenza-A-muore-dopo-il-vaccinoEra-diabetico-si-attende-lautopsia/1769906?r...

Non so se ridere o piangere.. [SM=x268953]
2012
00sabato 7 novembre 2009 01:46
Un buon lavoro informativo lo sta facendo alex_1980 sul Forum 2012.

forum2012.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...


Victor
hhh.
00lunedì 9 novembre 2009 23:21
mappa della influenza A in italia
www.ansa.it/web/static/newsmap_influenza_a.html?id=influenzaA



Al via vaccinazione in tutta Italia
Altri quattro morti, in Umbria, Emilia Romagna e Campania
09 novembre, 20:29

- Altre 4 morti, che portano il bilancio totale a 36 vittime, si sono registrate oggi in Italia a causa dell'influenza A: un uomo in Umbria, una donna ad Avellino, una a Piacenza ed un uomo deceduto ieri a Napoli per il quale i test hanno oggi confermato la positività al virus A/H1N1. Intanto, il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio ribadisce la necessità di vaccinare i malati cronici ed afferma che il vaccino è sicuro, precisando che per i bambini sotto i dieci anni saranno però necessarie due dosi. Il ministero del Welfare ha anche diramato un'ordinzanza per la prevenzione e il controllo dell'influenza nei centri sportivi. Rassicurazioni arrivano dai medici di famiglia: c'é stato in questi giorni un aumento dei carichi di lavoro, ma la situazione negli studi medici è "sotto controllo" e non si rilevano emergenze dovute ad "intasamenti".

- ALTRE 4 VITTIME, TOTALE SALE A 36: Un anziano, affetto da influenza A, che era anche cardiopatico e diabetico, è morto all' ospedale di Branca di Perugia, mentre Al Moscati di Avellino è deceduta una donna di 49 anni che era in ossigenenoterapia domiciliare da anni, oltre a pesare 160 chili. A Piacenza è deceduta una donna di 44 anni con grave patologia cardiopolmonare cronica, risultata positiva al test sul virus A/H1n1. A Napoli, inoltre, un uomo di 35 anni morto ieri a causa di una grave insufficienza respiratoria è risultato positivo al virus A/H1N1. Il totale delle vittime sale così a 36.

- FAZIO, VACCINO E' SICURO, NECESSARIE DUE DOSI SOTTO I 10 ANNI: Due raccomandazioni giungono da Fazio: "Che le categorie a rischio si vaccinino, perché rischiano veramente molto, e che tutti siano consapevoli che i vaccini sono sicuri. Sono stati testati, sono state prese delle decisioni a livello internazionale. Quindi, manteniamo la calma - ha detto il viceministro - e vediamo di affrontare questa problematica con la collaborazione di tutti". "Tutti si rendono conto - ha aggiunto - che questa è un'influenza leggera, che solo in rarissimi casi è grave". Fazio ha anche affermato che per i bambini sotto i 10 anni è prevista la vaccinazione in doppia dose, quella cioé approvata dall'OMS e dall'Emea. Le due dosi, ha spiegato, si fanno a tre settimane l'una dall'altra, ma non si è escluso che si possa fare una valutazione per cui il richiamo o entrambe le dosi possano contenere la metà dell'antigene. E domani il sottosegretario alla salute Francesca Martini si sottoporrà in diretta televisiva al vaccino contro l'influenza stagionale.

- MINISTERO, 80.000 VACCINATI AD OGGI IN ITALIA: In base a dati parziali pervenuti all'Istituto superiore di sanità, sono state vaccinate contro l'influenza A, al 9 novembre, circa 80.000 (79.440) persone. Lo rende noto il ministero del Welfare nel bollettino quotidiano di aggiornamento della situazione dell'influenza A nel Paese. Le Regioni dove si registra la più ampia diffusione del virus sono la Campania con un incidenza dell'1,5% e la Lombardia (1,3), seguite da Emilia Romagna, Marche e Lazio (1,1).

- ORDINANZA PER CENTRI SPORTIVI: Nell'ordinanza si indicano i principali strumenti per ridurre la diffusione dell'influenza nei centri: tempestiva individuazione dei frequentatori malati; astensione dalla frequenza fino a risoluzione della sintomatologia per almeno 24-48 ore; pratiche di igiene appropriate e pulizia degli ambienti.

- NO EMERGENZA IN STUDI MEDICI: Con l'aumento dei casi di influenza A, si registra negli studi dei medici di famiglia un "aumento dei carichi di lavoro, tra visite domiciliari e telefonate, del 30-40%", ma la situazione è "sotto controllo e non c'é alcuna fase di emergenza". Ad affermarlo è il segretario della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), Giacomo Milillo, sottolineando che al momento non si rilevano situazioni di "intasamento" negli studi e l'attività dei medici di base prosegue normalmente. E dalla Società italiana per la Medicina dei viaggi e delle migrazioni (Simvim) arriva una richiesta: Vaccinare contro l'influenza A anche i viaggiatori ed i tanti italiani che tra novembre e febbraio, e soprattutto a ridosso delle vacanze natalizie, stanno programmando vacanze in paesi caldi, perché l'influenza A potrebbe sommarsi ad altre infezioni e risultare molto pericolosa.



www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2009/10/29/visualizza_new.html_992235...
hhh.
00martedì 17 novembre 2009 23:16
sembra che la francia sta' peggio dell'italia
Nuova influenza, Francia, forte accelerazione diffusione epidemiaParigi, 17 nov. (Ap) - Il ministro dell'Istruzione francese, Luc Chatel, ha confermato una evidente "accelerazione" della diffusione dell'epidemia di influenza dovuta al virus H1N1 in ambito scolastico.

Mentre venerdì scorso il bilancio era di 40 classi e 10 istituti scolastici chiusi, oggi, martedì, il numero è cresciuto rispettivamente a "124 classi e 32 istituti completamente chiusi", ha affermato il ministro su France Inter. "VI è davvero una forte progressione" a livello nazionale.

Il ministro ha spiegato che il sistema più efficace di prevenzione per evitare la propagazione del virus resta quello della chiusura delle scuole. Luc Chatel ha anche ricordato che il 25 novembre comincerà la vaccinazione nelle scuole materne ed elementari "su richiesta dei genitori".
GMU
00giovedì 19 novembre 2009 00:35
fonte: www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/nuova-influenza-6/ministro-polacco/ministro-pola...

L'intervento in parlamento di Ewa Kopacz contro le case farmaceutiche
"Almeno 20 punti poco chiari: tre diversi tipi, nessuna controindicazione, pochi controlli"

H1N1, la denuncia del ministro polacco
"Quei vaccini sono una truffa"


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H1N1, la denuncia del ministro polacco "Quei vaccini sono una truffa"

ROMA - Dalla Polonia un attacco ai paesi più ricchi sulla gestione dell'influenza A/H1N1. Un intervento in parlamento firmato dal ministro della Sanità, che accusa senza mezzi termini i governi, mette in discussione gli accordi con le case farmaceutiche e conclude: "Siamo in grado di distinguere una situazione oggettiva da una truffa".

Le domande sull'efficacia del vaccino, uniti alle polemiche sui ritardi delle consegne, alimentano dubbi e incertezze non solo in Italia. In questo clima ha colpito molto l'intervento di Ewa Kopacz, titolare del ministero della Sanità polacco, che ha denunciato pubblicamente la "truffa" ai danni dei cittadini da parte delle case farmaceutiche che producono i vaccini.

In un discorso in parlamento (pubblicato integralmente sul web dove sta facendo il giro del mondo, tradotto in varie lingue) il ministro pone una serie di dubbi, almeno una ventina, sugli accordi che i "governi di paesi più ricchi del nostro, hanno stipulato con i produttori di vaccini" e su quanto è stato proposto alla Polonia. Qual è, si chiede Kopacz, "il dovere di un ministero della Sanità? Concludere accordi che facciano l'interesse dei cittadini oppure siglare accordi che facciano l'interesse delle case farmaceutiche?".

Da qui parte un attacco preciso. "So che ci sono tre vaccini disponibili oggi sul mercato, realizzati da tre produttori diversi. Ognuno di loro ha una differente quantità di sostanze attive, non è strano che siano trattati tutti alla stessa stregua? Non è dunque ragionevole che il Ministero della Salute e i suoi esperti nutrano alcuni dubbi in proposito? E' possibile che uno di questi, magari quello con una quantità inferiore di sostanze attive, sia solo acqua fresca, alla quale attribuiamo il potere di curare l'influenza?".

Il ministro cita quindi l'esempio della Germania che "ha acquistato 50 milioni di dosi, di cui solo il 10% è stato finora utilizzato" contrariamente a quanto accade normalmente "perché i tedeschi hanno una percentuale di cittadini che si vaccinano molto alta, cioè se in Polonia si vaccinano 52 persone ogni 1000 abitanti, in Germania lo fanno in 238, ovvero il 23%". Quindi si chiede: "il loro governo ha comprato il vaccino, lo ha reso disponibile gratuitamente e loro non lo vogliono? Cos'è successo?".

Quindi passa alle controindicazioni. "Ci sono siti web nei quali i produttori di vaccini sono obbligati a pubblicare gli effetti collaterali della vaccinazione. Le vaccinazioni in Europa sono iniziate il primo di ottobre 2009. Vi invito a visitare uno qualsiasi di questi siti web" prosegue, "non esiste un solo effetto collaterale: hanno inventato il farmaco perfetto. E, visto che il farmaco è così miracoloso, come mai le società che lo producono non vogliono introdurlo nel mercato libero e assumersene la completa responsabilità?".

Ewa Kovacz insiste sulla questione. "Non abbiamo risultati di test clinici, nessun elenco di ingredienti e nessuna informazione sugli effetti collaterali. I vaccini sono arrivati al quarto stadio di controllo, controlli molto brevi a dire il vero, e ancora non abbiamo queste informazioni. Inoltre, il controllo sulle persone è stato molto ridotto". Dopo aver elencato i dubbi, il ministro ribadisce il suo ruolo: "Io voglio essere molto sicura nel raccomandare questo vaccino. E' una nostra competenza: durante la fase di negoziazione dobbiamo prenderci il tempo che ci serve e utilizzarlo per scoprire quanto più possibile su questo farmaco. Poi, se la commissione sulla pandemia accetterà il vaccino, allora e solo allora lo compreremo".

Infine il confronto con l'influenza stagionale. "Ci sono 1 miliardo di persone con l'influenza stagionale ogni anno in tutto il mondo. Un milione di persone muoiono ogni anno, sempre per l'influenza stagionale, su scala mondiale. Non sono statistiche di un anno o due, ma dati raccolti in anni e anni di osservazioni. E' mai stata annunciata una pandemia a causa dell'influenza stagionale?".

Tra l'altro, l'influenza stagionale è molto più pericolosa di quella suina, ricorda Kovacz. "A quelli che mi spingono a comprare il vaccino voglio chiedere: come mai non avete gridato e sbraitato l'anno scorso, due anni fa e nel 2003 quando abbiamo avuto 1 milione e 200mila polacchi con l'influenza stagionale. In quell'occasione, per caso qualcuno in quest'aula ha gridato 'Compriamo il vaccino per tutti'? Non riesco a ricordarmene". Il ministro conclude: "Da ultimo vorrei dire una cosa. Lo Stato polacco è molto saggio, i polacchi sanno distinguere la verità dalle balle con molta precisione. Sono anche in grado di distinguere una situazione oggettiva da una truffa".

E in Italia... Oltre un milione e mezzo le persone colpite dal virus H1N1, quasi 70 i decessi, più di 160mila le persone vaccinate). Gli esperti continuano a tranquillizzare gli italiani sostenendo che la percentuale delle vittime correlate al virus H1N1 è lo 0,0038% dei malati, contro lo 0,2% dei decessi causati dalla normale influenza stagionale. A fronte della campagna vaccinale in corso, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha reso noto che sono 190 le sospette reazioni avverse al vaccino (l'elenco e i dati pubblicati sul sito dell'agenzia), ma si tratta di reazioni prevedibili (ad esempio si segnala la comparsa di cefalea, febbre, dolori articolari) e, rassicura l'Aifa, "allo stato attuale non sono stati evidenziati segnali di pericolo con la somministrazione del vaccino pandemico".
GMU
00giovedì 19 novembre 2009 00:45
www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=7536:influenza-vaccino-killer-4-morti-in-svezia-e-7-in-germania-&catid=92:sanita&It...

Influenza, vaccino killer. 4 morti in Svezia e 7 in Germania
Martedì 17 Novembre 2009 23:00



Morte per arresto cardiaco 7 persone in Germania e 4 in Svezia dopo l'inoculazione del vaccino

GERMANIA: Susanne Stoecker, portavoce del Paul Ehrlich Institute (l'istituto federale che si occupa soprattutto di prodotti medicinali biologici, come i vaccini), rassicura che se una persona muore dopo l'inoculazione del vaccino non è detto che quet'ultimo sia la causa principale.


Le persone potrebbero morire anche a causa di malattie pregresse, proprio come accaduto per i morti di influenza A. Tuttavia non si può fare a meno di notare che se le persone decedute presumibilmente a causa del virtus A/H1N1 presentavano problemi all'apparato respiratorio, le persone decedute dopo la somministrazione del vaccino sono state colpite tutte da un attacco cardiaco improvviso anche se non soffrivano di patologie cardiache ad eccezione del neonato di 21 mesi che era tenuto in vita da un respiratore artificiale e presentava una cardiopatia congenita. Tra i 7 decessi tedeschi si ricordano anche una donna di 92 anni, un 65enne diabetico, un uomo di 66 anni, che soffriva di una malattia respiratoria, vaccinato venerdì e trovato morto ieri nel suo appartamento. Una donna (65 anni), già malata e che ha subito un attacco di cuore dopo la vaccinazione; un dipendente della Bayer di 46 anni trovato morto in bagno un giorno dopo la vaccinazione: secondo l'autopsia si è trattato di morte cardiaca improvvisa. Un uomo di 55 anni, deceduto a casa per attacco cardiaco sei ore dopo essere stato immunizzato. Quasi tutte le persone colpite mortalmente erano residenti nello Stato federale della Turingia, nella Germania centrale.

SVEZIA: le prime morti in Svezia sono in realtà avvenute verso la fine del mese di Ottobre, ma i risultati delle indagini son stati resi noti solo in questi giorni. Le prime vittime erano 4 donne infermiere, dunque le prime ad essere vaccinate perchè rientravano nella categoria ritenuta a rischio dall'OMS. Anche in questo caso le 4 donne son decedute nelle ore successive alla somministrazione del vaccino per un arresto cardiaco improvviso.

IL VACCINO: bisogna precisare che sia la Svezia sia la Germania usufruiscono del vaccino fornito dalla GlaxoSmithKline adiuvato con AS03 a base di squalene. Esattamente come quello messo a punto dalla Novartis, l'azienda produttrice del vaccino distribuito in Italia MF59.

Questo adiuvante viene contestato da tempo poichè i medici non vedono di buon occhio nè il mercurio nè lo suqualene: per alcuni infatti il mercurio può causare nanopatologie e lo squalene invece è una sostanza (così chiamata perchè derivante dall'olio di fegato di squalo) che agisce come un potenziatore capace di aumentare la reazione del nostro sistema immunitario generando così, nei soggetti normali, un'iperreattività. Questa è la ragione per cui lo squalene è una sostanza che viene da anni usata nei vaccini antinfluenzali per gli over 65, in quanto le persone anziane solitamente hanno una lenta risposta alle cure necessitando dunque di un ''potenziatore''. Per le persone che rientrano nella norma, questa iperreattività può invece comprometterne l'incolumità poichè c'è la possibilità che i globuli bianchi non riconoscono più ciò che fa parte dell'organismo da ciò che non ne fa parte. In realtà questa possibilità potrebbe in rari casi manifestarsi anche nelle persone anziane, questa è la ragione per cui in America non sono stati introdotti sul mercato vaccini antinfluenzali potenziati con degli adiuvanti."

ITALIA. Nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza sono state inserite 190 segnalazioni di sospette reazioni avverse in seguito a somministrazione di vaccino pandemico Focetria per un totale di 443 reazioni osservate tra cui 4 bambini 2 adolescenti e tutte le altre segnalazioni sono relative a persone di età superiore ai 20 anni.

Invece di pretendere obbedienza assoluta e una totale adesione alla campagna di vaccinazione da parte dei medici contrari alla somministrazione del preparato non sarebbe più semplice aprire un dibattito di tipo scientifico volto a far chiarezza sulla vera composizione di questo vaccino?
GMU
00giovedì 19 novembre 2009 00:49
fonte: it.notizie.yahoo.com/7/20091117/tts-influenza-a-in-germania-sette-morti-c8ab...

Influenza A, in Germania sette morti dopo il vaccino. Anziana deceduta a Campobasso



Roma, 17 nov. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Cresce la paura in Germania. Sette persone sono morte, nelle ultime tre settimane, dopo la vaccinazione contro l'influenza A con il siero pandemico Pandemrix (Gsk). Tra le vittime anche un neonato, si legge sul tabloid tedesco 'Bild' che dà ampio spazio alla notizia. Il piccolo, 21 mesi appena, soffriva di una grave cardiopatia congenita. Il giorno dopo la vaccinazione è stato colpito da infarto polmonare ed è morto, nonostante la respirazione artificiale.

Mentre la preoccupazione monta, Susanne Stoecker, portavoce del Paul Ehrlich Institute (l'istituto federale che si occupa soprattutto di prodotti medicinali biologici, come i vaccini), cerca di rassicurare: "Se succede qualcosa dopo la vaccinazione - afferma su Bild - non significa che questa ne sia necessariamente la causa. Soprattutto i pazienti gravemente malati e dunque a rischio se colpiti da influenza A, ai quali - sottolinea - si raccomanda il vaccino, è possibile che muoiano per la loro preesistente malattia. Il vaccino può non aver nulla a che fare" con il decesso.

Le altre vittime conteggiate dal tabloid sono una donna (65 anni) della Turingia, già malata e che ha subito un attacco di cuore dopo la vaccinazione; un dipendente Bayer (46 anni), trovato morto in bagno un giorno dopo la vaccinazione: secondo l'autopsia si è trattato di morte cardiaca improvvisa. E ancora, un uomo di 55 anni, sempre della Turingia, deceduto a casa per attacco cardiaco sei ore dopo essere stato immunizzato; una donna di 92 anni e un 65enne diabetico e infine un uomo di 66 anni, che soffriva di una malattia respiratoria, vaccinato venerdì e trovato morto ieri nel suo appartamento, ancora una volta in Turingia. Per la Stoecker, in ogni caso, "al momento attuale i benefici della vaccinazione sono superiori ai rischi". E il ministro della Salute della Turingia, Heike Taubert (Spd), ha rinnovato ieri il suo appello ai tedeschi affinché si vaccinino contro l'influenza A.

Intanto un nuovo decesso per influenza A si è verificato al Cardarelli di Campobasso. Si tratta di una donna 60enne della provincia del capoluogo molisano ricoverata 15 giorni fa. Risultata positiva al virus dell'influenza H1N1, era affetta da una grave malattia autoimmunitaria.

E' invece guarita la ragazza di 25 anni che era ricoverata all'ospedale Molinette di Torino con l'influenza A. Le sue condizioni erano gravissime ma ora la giovane sta bene e il tampone ha dato esito negativo. All'ospedale Molinette, dove sono ricoverati i malati più gravi di influenza A, è stata usata finora una nuova tecnica, mai utilizzata prima, molto meno invasiva della tecnica cardiopolmonare 'Ecmo', che sta dando ottimi risultati.

Fino a ora sono 515 i decessi collegati al virus pandemico nel Vecchio Continente, secondo il bollettino diffuso stamattina dell'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control). I casi fatali di influenza nel resto del mondo sono invece 6.577, dunque su tutto il pianeta più di 7 mila persone sono morte in seguito all'infezione da H1N1.
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