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NWO mainstream

Ultimo Aggiornamento: 10/12/2018 23:28
08/05/2013 11:42
 
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nell'attesa delle risposte di Wheaton80, orsopazzo e nwoitaly postiamo proseguendo da sopra:


NAZISTI,GERMANIA,USA,AUSTRALIA......

Leggete questo link
www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/auschwitz_shoah_nazisti_lipschis/notizie/2770...

e adesso vi riporto quello che c’è scritto nell’edizione cartacea dello stesso giornale ovvero pag. 18 de il messaggero del 07-05-2013

Innanzitutto l’articolo è più lungo (prende quasi mezza pagina) e troviamo scritto:

NAZISTI
……questo Lipschis è al quarto posto della lista Wiensenthal sui nazisti più ricercati……


GERMANIA 1)
…..la caccia a chi ha avuto un ruolo nell’uccisione sistematica degli ebrei, delle minoranze e dei prigionieri politici durante la seconda guerra mondiale ha ripreso fiato negli ultimi tempi grazie all’abolizione dei termini di prescrizione per i crimini di guerra. Una scelta decisa sia per onorare le vittime sia per bloccare rigurgiti nazisti. (Solo? NDR)


AUSTRALIA 1)
…alcuni criminali identificati e arrestati sono deceduti per cause naturali prima del processo. Altri hanno potuto godere di strane “complicità” come quando un tribunale australiano ha deciso di non estradare un nazista ungherese perché al tempo dei fatti (seconda guerra mondiale) in Australia non esisteva il reato di “criminale di guerra”. Per fatti simili l’Australia è tra i primi posti nella strana lista dei paesi che da sempre hanno evitato di perseguire i nazisti. (Lista?NDR)


USA
Lipschis si era trasferito a Chicago nel 1956 e fu espulso nel 1983 per aver nascosto il suo passato nazista (27 anni in tutto)……..Vista l’età avanzata e le lentezze giuridiche potrebbe sfuggire alla giustizia come altri criminali di guerra morti di morte naturale negli ultimi due anni………….In cima alla lista Wiesenthal restano nomi di noti nazisti complici di Hitler ed Eichmann di cui si sono perse le tracce da anni. E altri meno noti , quasi tutti residenti negli USA. (Quasi?NDR)


Poi all’interno della stessa pagina, troviamo quest’altro articolo posto in seno all’articolo sopra citato:

GERMANIA 2) – AUSTRALIA 2)
Alla sbarra il gruppo di Xenofobi killer.
Il gruppo in questione sarebbe lo NSU (clandestinità nazionalsocialista)…….Il processo si tiene a Monaco di Baviera…….Sempre ieri a Canberra, capitale dell’Australia, premiato Raoul Wallenberg (diplomatico svedese), perché nel 1944 aiutò circa centomila ebrei a Budapest. Molti di questi ebrei hanno poi trovato rifugio in Australia. (Dove?NDR)
22/05/2013 22:31
 
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Carlo Sibilia annichilisce il Presidente del Consiglio Letta

23/05/2013 16:04
 
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Antonio Endrizzi (M5S): "Ecco i politici finanziati da società di gioco d'azzardo"

04/06/2013 23:27
 
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Il Bilderberg club di anime belle? (sono arrivati gli spin doctor)

Dunque il Bilderberg cambia tattica: non è più un’associazione segreta o almeno così lascia intendere. La grande novità della riunione annuale che inizia il 5 a Londra è infatti l’apertura di un ufficio stampa e addirittura di uno spazio per i contestatori. La sezione inglese del Bilderberg ha addirittura pubblicato in anticipo la lista dei partecipanti e un istoriato dell’associazione, meglio nota come il Club dei potenti del mondo.

Ma si tratta di una vera svolta? Il Bilderberg è diventato improvvisamente democratico e trasparente, ponendo fine ai sospetti che lo circondano? Certi commentatori pensano di sì (vedi qui). Io sono più cauto e penso che più che altro si è affidato agli spin doctor. Negli ultimi 2-3 anni il Bilderberg è finito sotto pressione non tanto sui media ufficiali quanto su internet, sono stati pubblicati diversi libri di denuncia, non tutti attendibili e documentati a dir la verità, e i manifestanti che tentavano di rompere le asfissianti misure di sicurezza aumentavano di anno in anno.

Insomma, stava salendo un pericoloso rumore mediatico, non più confinato a pochi siti di informazione alternativa. E allora il Club ha deciso di ricorrere allo spin difensivo ovvero a una mossa a sorpresa che serve a depotenziare i sospetti che ti vengono rivolti, appropriandoti delle accuse..
Se l’accusa è quella di essere cospirazionisti tu devi aprire le porte, persino ai manifestanti (in aree ben circoscritte) e comunicare, comunicare, comunicare.

O perlomeno dar l’impressione di farlo (e infatti gli osservatori più acuti non hanno abboccato come Charlie Skelton del Guardian). In tal modo da adesso in avanti sarà più difficile tacciare il Bilderberg di essere un Club segreto e il fronte degli accusatori si spaccherà. Una mossa molto abile, preparata da spin doctor professionisti, che hanno saputo confezionare molto bene il sito, aggiungendo spin allo spin; ad esempio invocando la trasparenza e la lotta alle lobby. Proprio loro che sono una mega lobby!

Elogiano Transaprency international ovvero… un’organizzazione popolata da membri del Bilderberg. Tutto è stato preparato con estrema cura, al fine di relativizzare, minimizzare, edulcorare. Leggendo il sito del Bilderberg inglese si ha l’impressione che si tratti di un Club animato da persone disinteressate, che hanno a cuore solo il bene dell’umanità, quasi dei benefattori.

Bravissimi i loro spin doctor, non c’è che dire. Resta il dubbio, fondato, sulle finalità reali di questo Club e sul modo in cui eserciti il proprio potere. Oggi si oscilla tra posizioni iperminimaliste – che non vedono nulla di male nel fatto che banchieri, manager di grandissime aziende, politici, banchieri centrali, grandi intellettuali si riuniscano dal Dopoguerra e promuovano un’agenda segreta e globalista – e posizioni cosiddette complottiste, come quelle di Estulin, che descrivono il Bilderberg come una grande Spectre. La verità, verosimilmente, è molto più raffinata e sottile e per questo difficile da decriptare.

Probabilmente il Bilderberg è un anello di una rete di interessi più complessa e articolata. Un anello che peraltro sembra perdere smalto. I centri élitari davvero efficienti sono quelli che riescono a preservare la capacità di selezione dei membri; qualità che non appare più quella di un tempo, alla luce di alcune new entry anche italiane. Ma questo è un altro discorso…

Marcello Foa
4.06.2013
blog.ilgiornale.it/foa/2013/06/04/il-bilderberg-si-affida-agli-spin-doctor-e-diventa-un-club-di-anim...
[Modificato da wheaton80 04/06/2013 23:29]
14/06/2013 02:05
 
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Il discorso del deputato Alessandro Di Battista di "5 Stelle" sull'Afghanistan

www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=dKE...
[Modificato da wheaton80 14/06/2013 02:07]
27/06/2013 11:35
 
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Carlo Sibilia all'attacco

11/07/2013 03:24
 
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John Perkins a Che Tempo che fa

Che tempo che fa del 4 maggio 2013 – John Perkins, saggista e attivista, dal 1968 al 1981 ha lavorato, come economista e consulente di pianificazione economica per conto del governo Usa e di grandi aziende statunitensi, nella demolizione di sistemi politici ed economici di paesi del secondo e del terzo mondo da sottomettere e portare nella sfera di influenza nordamericana; la sua esperienza è raccolta nel best-seller Confessioni di un sicario dell’economia.

www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=lQRHDGgcMm...
14/07/2013 01:35
 
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Da Berlusconi a D’Alema, da Formigoni a Gianni Letta: ecco l’esercito dei Cavalieri
Politici, banchieri, militari ma anche boss mafiosi fra i membri dei sette misteriosi ordini religiosi che il Vaticano e lo Stato italiano riconoscono. E che generano potere e relazioni trasversali alla società. Tra spade, croci e mantelle si celano i misteri della storia del nostro Paese

di Carlo Tecce | 13 luglio 2013

Non sappiamo quanti sono, i Cavalieri, religiosi, militari o laici. Sappiamo che gli ordini riconosciuti sono sette. Il Vaticano ne custodisce quattro, tre fanno riferimento al Sommo pontefice. Per lo Stato italiano ne esistono tre e quelli esterni al colonnato di San Pietro, forse, sono i più agguerriti. Hanno mitologie, tradizioni, simbolismi e rituali che se non fanno pensare ai templi massonici vuole dire che siete di fronte a un plagio d’autore.

San Gregorio Magno: Masi, Sarmi e Di Paola

Il collo va osservato. Nudo vuol dire povero. Il ricamo deve brillare, argento vivo. E il collo, pavoneggiante, deve sovrastare l’uniforme di panno verde, distesa sui pantaloni sempre di panno verde e velata di un fascione ancora d’argento. E lo spadino deve luccicare d’acciaio e i paramani devono incrociare simboli mistici, religiosi, esoterici. Così puoi riconoscere il Cavaliere di Gran Croce o il semplice Commendatore detto Commenda, eredi di quel gruppo di “personalità eminenti” che papa Gregorio XVI volle riunire dal 1 settembre 1831 per plasmare l’Ordine di San Gregorio Magno, il secondo per blasone in Vaticano, l’unico che rievochi la Legion d’Onore di Napoleone. Così, soltanto così, fra medaglioni rossi con santini e decorazioni militari d’impatto emotivo, puoi capire perché, in un salone rinascimentale e non certo in caverna, l’ex direttore generale Rai, Mauro Masi, potrebbe brindare con l’ex sottosegretario Paolo Peluffo. E l’amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, potrebbe chiacchierare con il collega-fratello Arturo De Felice, il poliziotto a capo dell’Antimafia e l’ex ministro e ammiraglio, Giampaolo Di Paola. Benedetto XVI ha ringraziato e reclutato anche Gabriello Mancini, presidente della fondazione Monte dei Paschi di Siena. Mancini era stato generoso, la Fondazione aveva donato denaro utile e i giochetti contabili erano sacri, poteva e doveva entrare. Capita, al nunzio apostolico e persino al pontefice di sbagliare o di confondere i buoni e i cattivi. Un’inchiesta di qualche anno fa, a Napoli, mise insieme, vicini nei rapporti pubblici e privati, camorristi, poliziotti e imprenditori e una corrente di informazioni riservate perché c’era un Commendatore, che poteva sapere, chiedere e ottenere. In nome di San Gregorio Magno. Perché la gloria, che si manifesta con placche d’oro massiccio appese al petto, non passa soltanto per i posteri. Un alfiere di papa Gregorio XVI può domare piazza San Pietro a cavallo e può dormire il sonno eterno in una chiesa. Ma l’estremo privilegio fu concesso anche al boss Renatino De Pedis.

Costantiniano di San Giorgio: “Mons. 500 euro” e Berlusconi

Il labaro di Costantino, l’imperatore. La spada a forma di croce, vita o morte. La missione, proteggere la Chiesa. La beneficenza, poveri e malati. Un patrimonio di 600 milioni di euro, case e terre. E il sovrano, il Principe Carlo di Borbone e Due Sicilie, Duca di Castro. Militari religiosi, monsignori e politici, giuristi e burocrati: l’Ordine costantiniano di San Giorgio ha il piacere di includere per il vizio di escludere. Il circolo unisce don Nunzio Scarano, arrestato, che voleva importare 20 milioni di euro con un elicottero privato e l’intermediario Giovanni Caranzio. Non poteva mancare Silvio Berlusconi, e chissà se rispettò l’investitura e reclinò il capo per accogliere il mantello di velluto che si stringe con un collare d’oro. L’ex ministro Franco Frattini ha penato anni prima di poter ricevere, e poi sfoggiare, la feluca di feltro nera che si rivolge al Signore con un tripudio di piumette di struzzo color petrolio. La croce deve battere in petto, sempre, per avere addosso il peso di un compito storico, rivoluzionario e mitologico, un miscuglio di tradizione, rituali e deviazioni elitarie. A Napoli quel tipo di cintura e quel tipo di guanti fanno alzare la livella che rende uguali. Il cardinale Crescenzio Sepe, che gestiva bene il patrimonio immobiliare di Propaganda Fide e male le inchieste che l’hanno reso inquieto, detiene un posto, ma per un diritto più partenopeo che ecclesiale, più borbonico che vaticano. E di riflesso, per ragioni istituzionali, il governatore Stefano Caldoro. E per origini napoletane, l’ex prefetto Francesco La Motta, arrestato per i fondi al Viminale. Ma la Sicilia, la gamba mediterranea, non va mai trascurata. Anche Totò Cuffaro, ora in galera per mafia, ebbe l’onore di poter indossare i pantaloni di un blu fra la prugna e il curacao farciti di galloni in filo d’oro di 38 millimetri. I Cavalieri di Grazia o di Gran Croce hanno accolto il mite Corrado Calabrò (ex garante Agcom) che scrive poesie e l’inossidabile Pasquale De Lise, che non scrive poesie, ma ha occupato tante poltrone. Il presidente emerito Francesco Cossiga, appassionato di soldati e crociati, aeroplani (miniatura) e servizi (segreti), ne era affascinato.

Piano di Pio IX: guardie svizzere per Bobo
Umberto Bossi non si piegherà, non si potrà mai genuflettere dinanzi al delfino ingrato che, per supremo desiderio di Benedetto XVI, fu nominato Cavaliere del Sacro Ordine Piano, il più antico, il più ambito e il più esclusivo. Roberto Maroni va chiamato eccellenza e merita il saluto d’onore di guardie svizzere e gendarmi impettiti. Quando attraversa il colonnato di San Pietro, discendente di quella corte laica e non armata che volle Pio IX il 17 giugno 1847, Bobo deve indossare lo stellone a otto punte che sostituisce la croce, una fascia rossa e azzurra, rigida perché sottoposta al blasone di una placca che segnala il grado: oltre l’oro non c’è nulla. I Cavalieri portano al petto uno scudetto che racchiude il motto ottocentesco: virtus et merito e la sigla Pius IX. Il prestigio non ha eguali, superiore per tradizione e benefici, Maroni potrebbe passeggiare per il Vaticano e ricevere l’attenzione e il riguardo che spetta ai vescovi o ai cardinali. Il fascismo aveva ottenuto il riconoscimento pontificio – fra i primi ci furono Benito Mussolini e Galeazzo Ciano – ma Pio XII soppresse la dote nobiliare che poteva far elevare per sempre le squadracce nere perché si poteva tramandare per generazioni. Il Sacro Ordine Piano ospita il presidente della Repubblica italiana, Francesco Cossiga, che ne fu molto lusingato, seguirono Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. Le istituzioni di più stretta osservanza politica non venivano ammesse, però il governo di Silvio Berlusconi ha conquistato tante stelle e tante medaglie: il Cavaliere per antonomasia, ovvio, poi Gianni Letta, Franco Frattini e Gianfranco Fini. Ma fu Massimo D’Alema a rompere l’embargo per i politici.

San Silvestro Papa: boss e imbarazzi

Quando fu arrestato per associazione mafiosa, ‘ndrangheta esportata in Lombardia, il presunto boss Giulio Lampada chiamò a testimoniare il primo ministro vaticano, il segretario di Stato, il riflesso politico di Benedetto XVI, il cardinale Tarcisio Bertone. Il salesiano, qualche anno prima (2009), aveva firmato la nomina di Lampada a Cavaliere per l’Ordine di San Silvestro Papa, la categoria che premia i cattolici che eccellono con l’arte musicale, pittorica, scultoria e che, condizione irrinunciabile, servono con benevolenza la Chiesa cattolica. L’imprenditore Lampada gestiva una sala giochi. L’onorificenza vaticana non viene conferita senza un’istruttoria interna che verifichi meriti e qualità morali. L’Ordine di San Silvestro Papa, istituito nel 1841 da Gregorio XVI, rivisitò la Milizia Aurata, subì riforme e correzioni finché Giovanni Paolo II introdusse il rango di dame e legittimò la presenza femminile. Il pontefice arruola i Cavalieri e li governa, soltanto l’erede di San Pietro può essere il Gran maestro. L’uniforme è abbastanza spoglia, seppur la decorazione sia vistosa e preziosa. La croce di Malta contiene una raggiera d’oro e un medaglione con l’effigie di San Silvestro, il protettore . I colori ricorrenti sono il rosso e il nero. Furono ammessi i luogotenenti dei Carabinieri, Roberto Lai e Fiorenzo Leandri; l’ex ministro Sergio Berlinguer, cugino di Enrico; Roberto Paolo Ciardi, storico.

Santo Sepolcro: la mafia e Contrada

Il conte Goffredo di Buglione liberò Gerusalemme, ma la crociata non è mai finita. L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, fra leggende e furori, deve proteggere la città santa e onorare Cristo. Un compito che spettò persino a Licio Gelli, la mente P2, che poteva offrire un elaborato apprendistato massonico. Sono militari e testimoni: “Il 17 giugno del 1099 l’esercito dei crociati – si legge sul sito ufficiale – dopo aver conquistato le città di Nicea e Antiochia, giunse a Gerusalemme, governata a quel tempo da Iftiker ad Daula, a capo di una guarnigione di arabi e sudanesi. Gerusalemme era ben fortificata, i crociati avevano scarse riserve d’acqua e non erano abituati al caldo della Palestina, che peraltro affrontavano vestiti di pesanti armature. Per poter espugnare la città, i crociati dovettero costruire delle enormi macchine da guerra in legno che consentirono loro di penetrare in Gerusalemme tra il 14 e il 16 luglio”. Il Vaticano e l’Italia riconoscono l’ordine laico nazionale che gestisce 60 parrocchie, 45 scuole, alleva 18.000 studenti e coccola 900 insegnanti, fa opera di carità e, in passato, faceva tanti errori. Vent’anni fa, il collaboratore di giustizia Vincenzo Calacaro dichiarò: “’Mi fu detto che si erano riuniti elementi della Cupola palermitana, tra cui Mariano Agate e zu Totò (Riina, ndr) ed elementi dell’ordine di Santo Sepolcro (a cui sono iscritti uomini d’onore di spicco). Anche monsignor Marcinkus faceva parte di quest’ordine. Mi fu spiegato che il Papa voleva fare dei cambiamenti che avrebbero danneggiato non solo ambienti del Vaticano, ma anche interessi di Cosa Nostra. Ambienti del Vaticano ovviamente corrotti e collusi con Cosa Nostra”. Negli anni Novanta, a Palermo, si chiacchiera tanto dei custodi del Santo Sepolcro. C’erano avvocati, magistrati e malavitosi. Anche Bruno Contrada, numero 2 del Sisde, ne faceva parte. L’anno scorso, poco prima di lasciare l’incarico e divenire emerito, papa Benedetto XVI nominò Gran maestro il cardinale americano O’Brien. I Cavalieri del Santo Sepolcro, alfieri che possono e devono proteggere la Terra Santa, si distinguono per un collare e la tipica mantella bianca con la croce rossa.

Cavalieri di Malta: le poltrone in Vaticano
Il Sovrano militare ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta ha la fortuna di non essere una propaggine vaticana. E fa nulla che Ernst von Freyberg, costruttore di fregate militari, sia il presidente dell’Istituto per le Opere religiose e un gran dignitario di un ordine internazionale che celebra la carità. L’inglese Mattew Festing, ex maresciallo in campo al servizio di sua maestà, fu ricevuto con gli onori istituzionali da Renato Schifani, allora presidente del Senato. E non c’è mai una convenzione sanitaria fra gli italiani e i maltesi che non abbia un brindisi di buon augurio. Così pare normale che la Guardia Costiera doni all’ordine una motovedetta in disuso, può sempre tornare utile. E ancora non sorprende che Silvio Berlusconi, grazie a sapienti suggerimenti di Gianni Letta, non mancasse mai a un pranzo dei Cavalieri. Fra i quasi 12mila affiliati che per il mondo offrono assistenza sanitaria, senza praticare troppo la teoria di volontariato, c’è anche Roberto Formigoni che ottenne l’agognata fascia per “l’instancabile attività, soprattutto in politica estera, di interventi umanitari”. L’ex governatore lombardo si commosse: “Voglio esprimere la mia gratitudine, so bene il significato di questa investitura”. E chissà se Formigoni sia un Cavaliere di giustizia, di onore e devozione, di grazia magistrale o un semplice donato di classe. Il mantello nero fa la differenza, i politici e i burocrati sgomitano per averlo. Ogni tanto, a ritmo regolare, c’è un’inchiesta che manda in galera furbacchioni che mettono in scena la cerimonia solenne. Anche la ballerina romena Ramona Badescu fu raggirata. Qualche anno fa, Bobo Craxi rivelò che i maltesi potevano aiutare suo padre Bettino, prima di morire in latitanza: “Ringrazio Andreotti perché si prodigò per far rientrare in patria mio padre: tentò di fargli avere un passaporto dell’Ordine dei Cavalieri di Malta e ne parlò con Ciampi”. Il patrono è il cardinale Paolo Sardi, un porporato di primissimo livello. I Cavalieri, che “difendono la fede”, sono invincibili perché a volte sono religiosi, a volte sono laici, a volte sono entrambe le cose.

Da Il Fatto Quotidiano del 13.07.2013
www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/13/da-berlusconi-a-dalema-da-formigoni-a-gianni-letta-ecco-lesercito-dei-cavalieri...
[Modificato da wheaton80 14/07/2013 01:36]
20/08/2013 20:54
 
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11 settembre 2001, una pistola fumante in più sul crollo del WTC-7

Ci stiamo avvicinando al 12-mo anniversario degli eventi dell’11 settembre 2001 e il movimento mondiale che chiede verità e giustizia è in piena mobilitazione. E’ stata lanciata una campagna di sensibilizzazione che fa riferimento al sito ReThink911.org. Sono stati raccolti già 225.000$, che consentiranno d’innalzare un cartello pubblicitario alto cinque piani in Times Square. Vi resterà esposto (sempre che Obama non lo vieti) per 28 giorni, dal 2 al 30 settembre. Mi piacerebbe che anche in Italia si potesse fare qualche cosa del genere, ma qui non siamo così bene organizzati. Io qui do il mio contributo in qualità di membro del Consensus911 Panel, il quale ha continuato a lavorare lungo tutto il 2013 e continuerà a farlo, come sanno coloro che seguono il mio blog.

Qui riprendo alcuni (non tutti, per ragioni di spazio) dei punti salienti che concernono il crollo della terza torre del WTC, quella che viene chiamata WTC-7 e che crollò alle ore 17:20 circa, senza essere stata colpita da nessun aereo. Se chiedete al primo che vi capita, di età superiore ai 20 anni, quante furono le torri crollate l’11 settembre, avrete quasi sempre la stessa, stranita risposta: due, ovviamente. Due aerei, due torri: dunque furono gli aerei ad abbattere le Twin Towers. Invece no. Le torri abbattute furono tre. E questo provoca ancora adesso molti mal di testa a chi vuole sostenere la versione ufficiale. Vediamo i dettagli esaminati dal Consensus911 Panel (chi vuole può passarli in rassegna tutti andando sul sito, ora anche in italiano). Il WTC-7 si trovava a due isolati dalle Twin Towers. Fu colpito e danneggiato dai detriti della torre nord.

Pompieri e polizia fecero sgombrare e comunicarono a molti giornalisti che “presto sarebbe crollato”. Alle 5:20 del pomeriggio l’attico della parte est dell’edificio crolla. Visibilmente con qualche secondo di anticipo rispetto al crollo dell’attico ovest, mentre, in simultanea l’intero edificio comincia a scendere in caduta libera. Notazione utile. Il “9/11 Commission Report”, la commissione ufficiale che avrebbe dovuto dare risposta alla miriade di interrogativi rimasti aperti su quello strano attentato, non fa cenno alcuno, nelle sue oltre 500 pagine, al crollo del WTC-7. Come non fosse esistito. Strano nevvero? Invece a noi pare che quel crollo, più e meglio di tante altre questioni, contiene molte chiavi per ri-aprire la storia del 9/11. Anche il National Institute to Standards and Technologies (NIST), cui fu affidata l’indagine tecnica sui crolli, si occupò solo delle Twin Towers. Strano nevvero?

Ci vollero più di sette anni per sapere cosa il NIST pensava del crollo del WTC-7. E si dovette aspettare il novembre 2008 per leggere il “Final NIST Report on the Collapse of World Trade Center Building 7”. Come vedremo tra poco, anni spesi assai male. Infatti quelli del NIST li impiegarono ad arrampicarsi sugli specchi alla ricerca di uno straccio di risposta. Non lo trovarono. In compenso ne inventarono alcuni, diversi e perfino contrastanti tra loro. E fu una fortuna per loro che l’intero mainstream americano li aiutò a nascondere la verità. Su quali punti si basa infatti quel rapporto? Quello cruciale è che il WTC-7, in mancanza di un aereo, crollò “soltanto a causa del fuoco dell’incendio”. Il crollo, aggiunsero, non fu in caduta libera bensì in caduta “progressiva”. A sostegno di queste tesi venne prodotta una simulazione al computer. Vedere per credere.

Sfortunatamente questa conclusione non quadra per niente con i dati a disposizione. Chi osservi i filmati (che, non a caso, furono resi noti solo a distanza di qualche anno) può accertare che l’East Penthouse crolla per conto proprio qualche secondo prima del resto. Lassù non c’erano danni visibili dei detriti, che erano molto più in basso. In quegli attimi i filmati mostrano il WTC-7 ancora intatto. Ci sono incendi, ma di piccola entità. Poi il collasso, che avviene simultaneamente su tutta la lunghezza dell’edificio (circa 100 metri, da est a ovest). I piani – di nuovo osservare bene i filmati – rimangono perfettamente paralleli mentre l’edificio sprofonda in una nuvola di polvere identica a quelle delle Twin Towers. Dunque non si registrano cedimenti settoriali. L’edificio entra in caduta libera tutto intero, senza perdere la sua forma.

Attenzione però a un salto logico del NIST. Il quale, come s’è detto, conclude che fu il fuoco a far crollare l’edificio e che i detriti che lo colpirono non furono “determinanti”. Ma poi, altrove, viene detto che i cedimenti strutturali che produssero la “progressiva” caduta furono provocati “anche” dalle distruzioni prodotte dai detriti. La ricostruzione al computer del collasso, prodotta dal NIST, naviga in questa ambiguità, ma non corrisponde in alcun modo agli eventi osservati. Resta dunque solo il fuoco a spiegare il tutto. Ma nemmeno il fuoco può contraddire le immagini televisive ed è stato ad abundantiam dimostrato che nemmeno un incendio di gigantesche proporzioni (che per altro non ci fu) avrebbe potuto trasformare le travi d’acciaio che sostenevano l’edificio in salcicce pieghevoli.

Tutte le analisi scientificamente decenti hanno accertato l’evidente implausibilità dell’ipotesi che un edificio in acciaio entri in caduta libera. Non avviene, non è mai avvenuto, non può avvenire. A meno che non vi siano stati esplosivi per scardinare i supporti e le connessioni tra le travature. Siamo dunque di fronte a due affermazioni smentite dai fatti (il crollo “progressivo” al posto della “caduta libera”) e il fuoco come causa del crollo. Lo stesso capo investigatore del NIST, Shyam Sunder, in contraddittorio pubblico, nell’agosto 2008, poco prima della pubblicazione del rapporto, si lascia sfuggire ammissioni talmente gravi da richiedere il ritiro del filmato che le conteneva (sostituito da una nuova versione del 17 settembre 2010). Ma anche nella seconda versione il NIST è costretto a confermare che ci fu una “accelerazione gravitazionale” (cioè caduta libera) di 2,25 secondi. La simulazione al computer non dimostra niente. Per sollevarne le sorti sarebbe forse utile che il NIST accettasse gentilmente di pubblicare i dati dei modelli su cui hanno lavorato i suoi computers. Purtroppo questi dati non sono stati rivelati. E sono passati altri 5 anni.

di Giulietto Chiesa | 19 agosto 2013
www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/19/una-pistola-fumante-in-piu-sul-crollo-del-world-trade-center...
[Modificato da wheaton80 20/08/2013 20:55]
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Paolo Bernini: "11 settembre: It was an inside job"



18/09/2013 02:10
 
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Denunciati i massimi vertici dello stato a LA7

[Modificato da wheaton80 18/09/2013 02:10]
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Marra alla buona magistratura: distruggere l’NWO, il progetto criminale massonico del nuovo ordine mondiale

La cosca dell’NWO (New World Order, Nuovo Ordine Mondiale) – il progetto criminale e demenziale partorito dai Rothschild e dai Rockefeller, e da loro gestito tramite la massoneria da 300 anni – quale ostacolo che la buona magistratura mondiale deve abbattere per far cessare l’era dello strategismo delittuoso (frutto dell’avvento dell’idiozia al potere), e causare così l’inizio dell’era dell’intelligenza, evitando quindi che l’umanità sia ora annientata dall’involuzione climatica e dall’inquinamento.

Da Alessandro al cristianesimo e all’ebraesimo, tutte le forme di potere hanno avuto l’obiettivo di creare un nuovo ordine mondiale. Disgrazia ha voluto che l’ultimo potere ad essere riuscito, 300 anni fa, a instaurare il suo progetto di ‘ordine mondiale’ sono i Rothschild e i Rockefeller, dinastie idiote e criminali le quali, avvalendosi della massoneria, hanno realizzato un dominio del mondo che è totale dall’inizio, ma ora è giunto a una degenerazione estrema e ha acquisito, in virtù della tecnologia, la capacità di causare, non più solo il malessere dell’umanità, ma la sua fine. Idiozia e criminalità che hanno però una matrice universale, che è lo strategismo. Strategismo che, poiché la vita è rapporto di forza (e quindi volontà di vincere), è ineludibile, costituisce la principale chiave di lettura del comportamento umano e, nella sua versione non intelligente, è la causa di ogni male nonché di un ritardo di centinaia di migliaia di anni nello sviluppo della civiltà.

Ciò laddove per intelligenza si intenda capacità di svilupparsi passando attraverso lo sviluppo degli altri. Mentre la furberia, molto più semplice, consiste nella capacità di svilupparsi prevaricando gli altri. Rothschild, Rockefeller e massoneria, ad essi venduta, responsabili dell’NWO e dell’attuale stato del mondo, che la buona magistratura deve fermare sconfiggendo, per cominciare, al suo interno, i purtroppo numerosi magistrati massoni o filo-massoni, alcuni dei quali persino pedofilo\satanici (vedi di seguito). Massoneria che è sempre illecita, perché ha il suo fulcro nella segretezza, e di cui il mondo anglosassone è pervaso da secoli in una misura in cui l’Italia lo è solo da alcuni anni. Magistrati depravati, venduti, che coprono e hanno sempre coperto i crimini di tutti i tipi contro l’umanità di questa cupola mondiale, bancaria e non. Magistratura depravata e venduta che finge di non vedere la criminalità di organizzazioni come il Bilderberg, la Trilaterale, l’Aspen e così via, tutte di derivazione massonica. Un’accolita di asini e di accattoni, oltre che delinquenti, compresi i magistrati che rendono possibile la sua esistenza con il loro silenzio, ma che non si sarebbe mai sviluppata se i Rothschild e i Rockefeller — vera testa del velenoso mostro da schiacciare — non la sostenessero da 300 anni per farne il loro braccio armato.

Rothschild e Rockefeller che sono proprietari palesi od occulti di quasi tutte le principali banche del pianeta, o comunque le controllano e, attraverso esse, controllano, da tre secoli, le economie, i media, i governi, le magistrature, i sindacati, i partiti, le polizie, la cultura, le rivoluzioni, le guerre, e ora l’intera internet. Tre secoli, ho già scritto (ma giova ripeterlo), in cui l’umana vicenda è stata caratterizzata dai misfatti di una rete massonica planetaria sempre più criminale e con sempre più estese frange pedofilo-sataniche, perché la pedofilia serve per compromettere, e il satanismo è l’essenza del ‘gadu’, il dio di incultura, presunzione e occultezza, dei massoni. Incultura, perché la massonicità è frutto di un’accozzaglia di ‘scienze’ esoteriche, magiche, teosofiche, cabalistiche, astrologiche e simili.

Presunzione, perché la sua essenza è in una gnosi (rivelazione, illuminazione) non aperta a tutti, ma, ridicolmente, ai soli ‘iscritti’. Una gnosi così speciale da trasformare dei tali asini in ‘Illuminati’, perché sarebbe superiore alla gnosi dei ‘banali’ (i comuni cittadini). ‘Banali’ che, da ultimo, gli ‘Illuminati’, non potendo certo convertirli alla loro ‘elevatezza’, possono solo voler eliminare (troppi ‘banali’ sul pianeta) con l’ausilio del loro dio opposto: satana. Occultezza, perché sono da sempre cose da non potersi nemmeno dire.

‘Illuminati’ che, da quando esistono (circa dal 1723, ma la loro scaturigine è più antica: quel cretino di Enrico Letta è addirittura giunto a fare un riferimento esplicito agli ‘scalpellini’ medievali), sono sempre stati usati, comprati e venduti, dai Rothschild e dai Rockefeller, nei loro strategismi signoraggistici, per promuovere, infiltrare, corrompere e dirottare di tutto: la rivoluzione francese, russa, cinese, cubana, il risorgimento italiano, l’unità d’Italia, e tutto quant’altro; ogni moto o evento in ogni continente; le guerre di indipendenza, quelle mondiali e la politica odierna. Perché — compresi Che Guevara, Castro, Gandhi, e quelli che lo sono stati o lo sono occultamente, come i Beatles, apici della ‘cultura’ massonico-canora delle droghe per fini di distruzione di massa — sono stati o sono massoni quasi tutti: Robespierre, Napoleone, Marx, Lenin, Stalin, Cavour, Mazzini, Garibaldi, Einstein, Freud, Roosevelt, Churchill, Allende, Spinelli, Gorbaciov, Obama, l’ONU e l’UE.

E persino Mussolini, che odiava la massoneria, ne fu sempre circondato. Fino a Mameli, che ci fa cantare «Fratelli d’Italia..» in onore, non degli italiani, ma dei suoi «Fratelli» massoni. Una massoneria sempre tanto altisonante ed entusiastica negli ‘Illuminati’ toni, quanto avida, abietta e doppia nei fatti. Una massoneria in cui il potere bancario, in realtà indifferente a ideologie e religioni, ha sempre intruppato di tutto, strutturandola come un’unica cosca planetaria supportata ‘moralmente’ da magistratura corrotta, burocrazia, politica, esercito, polizia, media e imprenditoria bancaria e non, nonché diretta da criminali scelti tra costoro, tipo tutti i presidenti degli USA (salvo un paio) e delle massime istituzioni planetarie. Perché – per il momento – controllano talmente tutto che, se non sei massone, filo-massone, bilderberghino, trilaterino, aspenino ecc. non puoi essere niente.

13.8.2013
Alfonso Luigi Marra
www.signoraggio.it/marra-alla-buona-magistratura-distruggere-lnwo-il-progetto-criminale-massonico-del-nuovo-ordine-m...
19/10/2013 02:13
 
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Giuliano Amato Confessa:"Gli Americani ci avevano avvertito che l'euro sarebbe fallito"


[Modificato da wheaton80 19/10/2013 02:14]
19/10/2013 02:17
 
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Il Movimento 5 Stelle contro il signoraggio

24/10/2013 00:07
 
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Carlo Sibilia a Enrico Letta:"Il suo è un Governo illegittimo e sovversivo!"

08/11/2013 02:17
 
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Naufragio Lampedusa: “Le autorità italiane non risposero alle richieste d’aiuto”

Dal barcone naufragato l’11 ottobre erano partite tre telefonate di soccorso alle autorità italiane. Ma da Lampedusa, distante cento chilometri, non è stato fatto nulla. E dopo due ore la centrale operativa ha detto ai profughi di chiamare Malta, lontana 230 chilometri. Così 268 siriani in fuga dalla guerra, tra cui 60 bambini, sono morti prima dell’arrivo dei soccorsi. Lo scrive il settimanale “l’Espresso” in edicola domani. La morte di 268 profughi siriani, annegati l’11 ottobre a largo di Lampedusa, poteva essere evitata – scrive L’Espresso – che pubblica l’inchiesta di Fabrizio Gatti che ricostruisce “l’incredibile comportamento delle autorità italiane e l’effetto dei regolamenti europei. Ci sono state tre chiamate di soccorso via satellite ignorate. Due ore di attesa in mare. Per poi scoprire che l’Italia non aveva mobilitato nessun aereo, nessuna nave della Marina, nessuna vedetta della Guardia costiera. Anzi, dopo due ore, la centrale operativa italiana ha detto ai profughi alla deriva a 100 chilometri da Lampedusa che avrebbero dovuto telefonare loro a Malta, lontana almeno 230 chilometri. Due ore perse: dalle 11 alle 13 di venerdì 11 ottobre. Se gli italiani si fossero mobilitati subito o avessero immediatamente passato l’allarme ai colleghi alla Valletta, la strage non ci sarebbe stata”. Il peschereccio – ricostruisce il settimanale – aveva a bordo tra i 100 e i 150 bambini, sul totale di almeno 480 siriani in fuga dalla guerra: la notte precedente, le raffiche di mitra sparate da una motovedetta libica avevano forato lo scafo che, alle 17.10, si è rovesciato ed è affondato. Un elicottero ha raggiunto il punto alle 17.30, sei ore e mezzo dopo la prima chiamata di emergenza. La prima nave militare maltese alle 17.51. Quelle due ore perse avrebbero permesso all’elicottero di arrivare alle 15.30, alla nave militare alle 15.51. E ai soccorritori partiti da Lampedusa, su un veloce pattugliatore della Guardia di Finanza, di essere operativi già poco dopo le 13 e non dopo le 18.30. Ci sarebbe stato insomma tutto il tempo per concludere il trasferimento dei passeggeri e metterli in salvo. “L’Espresso” ha rintracciato l’uomo che con un telefono satellitare ha dato l’allarme alla centrale operativa italiana. È lui a denunciare il ritardo. Si chiama Mohanad Jammo, 40 anni. Ad Aleppo in Siria, una delle città distrutte dalla guerra civile, era il primario dell’Unità di terapia intensiva e anestesia dell’Ibn Roshd Hospital, un ospedale pubblico, direttore del servizio di anestesia e anti rigetto del team per i trapianti di rene, oltre che manager della clinica franco-siriana “Claude Bernard”. Nel naufragio il dottor Jammo è sopravvissuto con la moglie, ex docente universitaria di ingegneria meccanica, e la loro bimba di 5 anni. Ma ha perso i figli Mohamad, 6 anni, e Nahel, 9 mesi, i cui corpi non sono stati ritrovati. La denuncia è confermata da altri due testimoni.

7 novembre 2013
www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/07/naufragio-lampedusa-le-autorita-italiane-non-risposero-alle-richieste-daiuto...
17/12/2013 03:49
 
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Per la prima volta in un Tg della Rai si parla di crisi intesa come grande truffa



In occasione del convegno la grande truffa a Campobasso con la presentazione del libro "Azzannate le iene" di Francesco Amodeo per la prima volta il tema della crisi intesa come una grande truffa entra nelle scuole e viene ripreso da un Tg regionale Rai.
24/12/2013 03:48
 
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Alessandro Di Battista: Per voi il gioco è finito e questo è solo l'inizio

18/01/2014 03:57
 
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Tiziana Ciprini del M5S denuncia i Rothschild, Mario Monti e il governo

25/01/2014 03:26
 
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Alessandro Di Battista (M5S) - Servizio Pubblico "L'immoralità è come il letame"



Notare la quasi standing ovation iniziale.. mai sentita prima d'ora :)
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