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Vilnus: l’Ucraina non firma, Unione Europea sconfitta

Ultimo Aggiornamento: 23/04/2024 21:12
25/06/2014 01:09
 
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L' Austria se ne frega della UE (di cui fa parte) e sigla accordo con la Russia per gasdotto da 32 miliardi di metri cubi

I parassiti di Bruxelles da un pò di tempo giocano a fare gli imperialisti, tant'è che dopo aver creato disordini in Ucraina adesso stanno facendo di tutto per costringere Serbia e Bulgaria a fermare il progetto del South Stream che consentirebbe di trasportare gas dalla Russia all' Europa senza passare per l'Ucraina. Tale politica ha lo scopo di isolare la Russia ma fino ad ora gli unici che rischiano di pagarne il prezzo sono i cittadini europei visto che esiste il rischio concreto di un taglio delle forniture che creerebbe enormi danni economici, senza contare i tanti che questo inverno potrebbero morire assiderati, e questo è chiaramente inaccettabile. Per fortuna c'è chi ha detto di no e a tale proposito il governo austriaco proprio in questi giorni ha firmato un'accordo con la Russia che prevede la creazione di una società che avrà lo scopo di costruire un gasdotto in Austria che potrà trasportare 32 miliardi di metri cubi di gas direttamente dalla Russia. Tale società sarà posseduta per metà dalla Gazprom e per l'altra metà dalla società austriaca OMV. I lavori per la costruzione di questo gasdotto inizieranno nel 2015 e inizierà ad essere operativo nel 2017. Questa decisione ovviamente non andrà a genio ai burocrati di Bruxelles e sicuramente faranno di tutto per punire l'Austria, ma il governo austriaco ha deciso di andare avanti per la sua strada e fare gli interessi dei propri cittadini. D'altra parte nessuno tra coloro che appoggia le sanzioni è riuscito a spiegare dove i paesi europei dovrebbero approvigionarsi qualora decidessero di boicottare la Russia e chiunque abbia un poco di cervello capirebbe che costruire impianti per importare gas liquefatto o sfruttare giacimenti di gas di scisto non sarebbero soluzioni fattibili non solo perché ci vorrebbero anni ma anche perché i rischi ambientali sarebbero altissimi. Per questo motivo sarebbe opportuno che gli altri paesi, a cominciare dall'Italia, prendessero esempio dall'Austria e iniziassero a ignorare i diktat dei parassiti di Bruxelles.

Giuseppe de Santis
24 giugno 2014
www.ilnord.it/c3185_LAUSTRIA_SE_NE_FREGA_DELLA_UE_DI_CUI_FA_PARTE_E_SIGLA_ACCORDO_CON_LA_RUSSIA_PER_GASDOTTO_DA_32_MILIARDI_DI_ME...
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