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Gli huthi hanno preso il potere nello Yemen

Ultimo Aggiornamento: 16/03/2024 17:47
26/05/2018 18:57
 
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Le forze yemenite infliggono una cocente sconfitta agli invasori sauditi, ai loro tirapiedi vendipatria e ai loro lacché mercenari

Tra ieri e avantieri in Yemen si é combattuta una intensa battaglia che ha visto gli invasori sauditi, insieme ai loro mercenari e ai traditori yemeniti fedeli a Mansour Hadi, venire respinti con gravi perdite dalla costa occidentale del Paese. Secondo quanto riportato dai canali Al-Alam e Al-Masirah, almeno centoventi combattenti della coalizione saudita sarebbero stati eliminati, insieme a cinque tra carri armati e veicoli da combattimento. I feriti si conterebbero a centinaia. Tutte le strutture mediche controllate dagli invasori nella zona di Aden sarebbero "intasate" dal numero di feriti e mutilati che sono riusciti a ritirarsi dal campo di battaglia. Inoltre, attacchi di missili a corto raggio e artiglieria avrebbero devastato le basi e le strutture militari nella zona di Al-Shabakah, nella Provincia di Najran, aggiungendo ulteriori perdite al bilancio della giornata. Il Comando Yemenita ha dichiarato che le forze che difendono il Paese sono in grado di continuare ad applicare pressione sulla coalizione degli invasori e che intendono continuare a farlo fino alla completa liberazione.

Suleiman Kahani
26 maggio 2018
palaestinafelix.blogspot.it/2018/05/le-forze-yemenite-infliggono-...
15/06/2018 18:32
 
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Quattro alti ufficiali sauditi, probabilmente imparentati coi Reali, uccisi nella Provincia di Jizan da un missile yemenita

Un attacco missilistico yemenita contro la provincia saudita di Jizan ha avuto un successo eclatante, non solo colpendo il proprio bersaglio (una base militare) ed eliminando dozzine di soldati nemici, ma con loro anche quattro alti ufficiali di Riyadh che la stavano visitando. Non é la prima volta che comandanti sauditi anche di altissimo grado periscono sotto i precisi colpi dei missilisti yemeniti, dimostrando che con un credibile potenziale balistico anche un piccolo Paese può rispondere adeguatamente ad attacchi di Stati molto più ricchi ed armati. Questa volta però qualcosa é diverso. E' diverso perché messaggi di condoglianze sono arrivati ai Sauditi dall'Emiro del Kuwait e dal Presidente degli UAE. Il che vuol dire che molto probabilmente uno o più degli ufficiali periti nell'attacco dovevano essere imparentati con Casa Saoud, altrimenti non si spiegherebbe tanta sollecitudine.

Suleiman Kahani
14 giugno 2018
palaestinafelix.blogspot.com/2018/06/quattro-alti-ufficiali-saud...
05/07/2018 19:40
 
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Yemen, comandante Blackwater catturato da Ansarullah

I combattenti sciiti del movimento di resistenza yemenita Ansarullah hanno catturato uno dei comandanti della compagnia militare privata americana Blackwater, lo riferiscono i media yemeniti. L’arresto dell’agente americano che ha combattuto per gli Emirati Arabi Uniti nello Yemen e vicino al principe ereditario emiratino, Mohammad Bin Zayed, può portare a cambiamenti strategici a favore degli yemeniti. Un account Twitter di whistleblower, probabilmente appartenente a uno dei funzionari della sicurezza degli Emirati Arabi Uniti, ha confermato la notizia, riferendo che l’esercito yemenita e il gruppo Ansarullah sono stati in grado di catturare uno dei comandanti della società di sicurezza privata americana Blackwater, che combatte per gli Emirati Arabi Uniti in Yemen. Secondo l’account Twitter, “gli Houthi Ansarullah rilasceranno a breve le riprese attinenti alla cattura”. Alcuni media yemeniti hanno riferito che “la resistenza yemenita ha catturato un grosso pesce nell’ovest della regione costiera, e vedremo cambiamenti strategici della guerra a favore delle forze militari yemenite”. Nel frattempo, il Ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Anwar Gargash, ha annunciato domenica sul suo account Twitter che le operazioni militari nella città portuale di Hudaidah sono state temporaneamente interrotte, giustificando la battuta d’arresto delle operazioni come un tentativo di facilitare la missione dell’inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen, Martin Griffiths, per tentare una resa incondizionata di Hudaidah.

Dramma umanitario in Yemen
L’ONU e il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) hanno invitato la coalizione militare a guida saudita a cessare ogni azione ostile contro lo Yemen per proteggere la popolazione civile, esprimendo forte preoccupazione per la situazione umanitaria a Hudaydah. “Secondo il diritto internazionale umanitario, le parti in conflitto devono fare tutto il possibile per proteggere i civili e assicurare loro l’accesso all’assistenza di cui hanno bisogno per sopravvivere”, ha dichiarato a Reuters Lise Grande, coordinatore umanitario dell’ONU per lo Yemen. La portavoce del CICR, Marie-Claire Feghali, ha anche avvertito che l’attacco contro la città portuale di Hudaydah “potrebbe esacerbare una situazione umanitaria già catastrofica nello Yemen”.

4 luglio 2018
www.ilfarosulmondo.it/yemen-comandante-blackwater-catturato-ans...
21/07/2018 16:42
 
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Esplosione centra funzionari yemeniti pro-sauditi a Marib: morto alto ufficiale

Un alto ufficiale militare è stato ucciso mercoledì, quando il convoglio del vice-presidente yemenita pro-saudita Ali Mohsen Saleh è stato colpito da una bomba su strada nella città orientale di Marib, secondo una fonte militare locale. Il Generale di Brigata Mohamed Saleh al-Ahmar è stato ucciso e diverse altre persone sono rimaste ferite nell'attacco nella zona di Al-Ruwaik, nella zona nordorientale di Marib, ha riferito la fonte, a condizione di rimanere anonimo, a causa delle restrizioni sul parlare con i media. Il vice-presidente yemenita saudita è rimasto illeso nell'attacco, ha dichiarato.

Fonte: Agenzie
Traduzione: Wheaton80
18 luglio 2018
english.almanar.com.lb/543123
21/07/2018 16:44
 
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Almeno 250 aggressori uccisi intorno a Hodeidah, tra cui il vicecapo di SM emiratino

Non capita spesso che un Vicecapo di Stato Maggiore trovi la morte in una battaglia campale. Quindi, pur trattandosi di un avversario, concediamo alla memoria del Maggior Generale Issa Saif Mazrouei, dell'Esercito degli UAE, il riconoscimento di essere almeno sceso "a odorare la polvere", anziché dirigere le sue truppe via Skype dal bordopiscina di un hotel di Aden. Egli, infatti, ha trovato la morte negli scontri degli ultimi giorni, insieme a circa una quarantina di suoi uomini. Lo ha rivelato il canale Al-Alam News, intervistando il Vicegovernatore Generale di Hodeidah, Ali Qashar. Non é chiaro come il Generale emiratino sia morto, ma la possibilità che il suo comando sia stato centrato da un missile yemenita é molto alta. Queste perdite portano il totale dei soldati invasori uccisi nella battaglia per la costa occidentale oltre i 250. Siamo inoltre in grado di confermare che ogni genere di operazione offensiva portata dalla coalizione che ha attaccato e invaso lo Yemen contro la città di Hodeidah e il suo porto si é completamente arrestata. E' possibile che quanto rimane delle forze d'invasione che avevano cercato di spingersi verso Hodeidah venga evacuato via mare. Anche se questo, ovviamente, espone le navi che cercassero di compiere tale operazione all'offesa da parte di missili lanciati dalla costa; si é già visto che gli yemeniti sono molto abili in tale tipo di combattimento.

Suleiman Kahani
19 giugno 2018
palaestinafelix.blogspot.com/2018/06/invaders-must-die-almeno-250-aggress...
21/07/2018 16:46
 
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Controffensiva yemenita prende in contropiede gli invasori e i loro lacché anche nella Provincia di Taizz

Dopo la costa occidentale e la Provincia di Maarib adesso i difensori dello Yemen hanno dato il via ad operazioni di attacco contro gli invasori saudi-emiratini e i loro lacché mercenari anche nella regione di Taizz. Diversi veicoli blindati e corazzati sarebbero stati colpiti e distrutti e bombardamenti di mortai e lanciarazzi avrebbero colpito avamposti, fortificazioni e basi degli invasori e dei loro mercenari in diverse zone della Provincia. In uno sviluppo molto importante, le tribù Kosmah della zona di Rimah si sono dichiarate contro gli invasori e i loro aiutanti e a favore del Governo legittimo di Sanaa. Nelle prossime settimane questi combattenti tribali, espertissimi del terreno, inizieranno attivamente ad attaccare e contrastare gli emissari dell'arroganza imperialista. La lotta per difendere lo Yemen é sempre più una lotta nazionale, patriottica e non settaria.

Suleiman Kahani
21 luglio 2018
palaestinafelix.blogspot.com/2018/07/controffensiva-yemenita-prende...
06/08/2018 16:37
 
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Offensiva nella regione di Al-Durahyimi distrugge 10 veicoli ed elimina 150 soldati invasori, mentre gli Yemeniti del Sud si ritirano o si arrendono

La guerra in Yemen potrebbe essere a un punto di svolta. Ansiosi di vendicare le dozzine di vittime del recente massacro compiuto a Hodeidah dai jet della coalizione saudi-emiratina, i combattenti dell'Esercito di Sanaa e della milizia dei Comitati Popolari hanno scatenato un contrattacco nella regione di Al-Durahyimi proprio nel momento in cui centinaia se non migliaia di Yemeniti del Sud, fino a ieri burattini degli UAE, abbandonavano le loro posizioni obbedendo all' "ukase" lanciato dal loro leader separatista, Hassan Baoum. Secondo il comunicato ufficiale emesso dall'Esercito Yemenita, almeno 10 veicoli degli invasori sarebbero stati distrutti e 150 loro militari e mercenari uccisi, feriti o catturati. Inoltre 57 yemeniti che combattevano per gli invasori sarebbero stati fatti prigionieri, mentre diverse centinaia, tutti appartenenti al movimento separatista di Baoum, avrebbero gettato le armi consegnandosi ai loro (ex?) compatrioti. Secondo voci non confermate il grande successo dell'attacco sarebbe dovuto a precise informazioni sui punti deboli dello schieramento avversario, rivelate agli yemeniti da agenti infiltrati o da loro contatti tra i collaborazionisti degli invasori, decisi ormai a cessare la loro cooperazione con la coalizione occupante.

Suleiman Kahani
6 agosto 2018
palaestinafelix.blogspot.com/2018/08/offensiva-nella-regione-di-al-durahy...
[Modificato da wheaton80 06/08/2018 16:39]
10/08/2018 16:49
 
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Centinaia di miliziani di Abyan e Lahj al servizio degli invasori si ritirano dal fronte dopo un "bombardamento amico"

Come se non fossero bastate le defezioni dei separatisti del Sud, che hanno abbandonato il fronte dopo l'invito del loro leader Hassan Baoum, anche diverse centinaia di combattenti tribali delle regioni di Lahj e Abyan, corrotti dai petrodollari sauditi ed emiratini a farsi mercenari degli invasori avrebbero abbandonato la costa ovest dello Yemen. Cagione della ritirata (sciopero militare?) sarebbe stato un episodio di 'fuoco amico', quando jet della coalizione saudi-emiratina avrebbero bombardato un convoglio di combattenti tribali scambiandoli per Houthi. Evidentemente quando diciamo che gli aviatori sauditi sono i più incompetenti del Medio Oriente, parliamo a ragion veduta, e non solo per antipatia politica! L'attacco aereo avrebbe causato dalle 15 alle 20 vittime, ma la sua eco ha portato al punto di rottura molti comandanti mercenari, che evidentemente già da prima non dovevano avere rapporti idilliaci coi loro pagatori.

Suleiman Kahani
9 agosto 2018
palaestinafelix.blogspot.com/2018/08/centinaia-di-miliziani-di-abyan-e-l...
30/11/2018 16:40
 
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Combattenti Houthi attaccano, espugnano e saccheggiano una delle principali basi di Al-Qaeda nella Provincia di Bayda

Come tutti i Paesi finiti nel mirino della destabilizzazione anglo-american-sionista, lo Yemen ormai da molti anni ha una corposa presenza di wahabiti al suo interno, che aderiscono ad Al Qaeda (i più 'antichi') o, recentemente, all'ISIS. Ovviamente l'invasione saudi-emiratina non ha fatto altro che rafforzare tali takfiri, che controllano vere e proprie installazioni militari e di fatto governano ormai zone intere del Paese, massacrando, terrorizzando, tiranneggiando e depredando la popolazione locale. Almeno, finché non incontrano gli Houthi di Ansarullah. Veloci e letali come spettri vendicatori, i combattenti dei Comitati Popolari yemeniti, portatori della Rivoluzione Nazionale, sono inarrestabili contro i takfiri, che siano stranieri "importati" (come in Siria) oppure che siano yemeniti corrotti dai messaggi di ignorante eresia dei predicatori di Riyadh e Abu Dhabi. Di recente un gruppo di battaglia Houthi ha attaccato ed espugnato senza soverchia difficoltà la base di Al Qaeda nei dintorni di Dahaki. Almeno cinque veicoli sono stati catturati, insieme a grandi quantità di viveri, munizioni, equipaggiamenti ed armi. Dozzine di wahabiti sono stati uccisi.

Suleiman Kahani
29 novembre 2018
palaestinafelix.blogspot.com/2018/11/combattentihouthiattaccanoespugnano.htmlfbclid=IwAR0faP5b5nCpm_8_Q1eKw3_ynyDb2XSCbR6yTOotFlsq4iQtgi...
14/12/2018 21:03
 
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Parti in conflitto in Yemen prevedono scambio di più di 4.000 prigionieri

Le parti in conflitto nello Yemen hanno concordato alla fine di gennaio lo scambio di oltre 4.000 prigionieri di guerra e la questione dei prigionieri sarà chiusa, ha detto a Sputnik l'ambasciatore russo nello Yemen Vladimir Dedushkin. Il primo negoziato sullo Yemen sotto l'egida dell'ONU è iniziato la scorsa settimana in Svezia con la partecipazione di delegazioni dei ribelli hussiti e del governo e si è concluso giovedì. E' il primo da due anni e mezzo. Le parti in conflitto nello Yemen hanno concordato, oltre ad un completo cessate il fuoco, il ritiro delle truppe dalla città portuale di Hodeidah. "Le parti hanno concordato di scambiare i prigionieri di guerra, sono state presentate delle liste, sono stati decisi i luoghi in cui questo avverrà, sono stati accordati i trasporti, sono state concordate le quantità e le fasi di questo processo. In pratica oltre 4.000 prigionieri di guerra saranno scambiati a fine gennaio e la questione dei prigionieri di guerra e prigionieri politici, che ha sempre così infastidito entrambe le parti, sarà chiusa", ha detto Dedushkin, commentando l'accordo raggiunto in Svezia. Il conflitto politico-militare in Yemen tra il governo e i ribelli hussiti del movimento sciita Ansar Alla si protrae dal 2014. Da marzo 2015, una coalizione militare di Paesi arabi guidata da Riyadh ha sostenuto il governo.

Hani Mohammed
14.12.2018
it.sputniknews.com/politica/201812146953787-Parti-conflittoyemenscambio4000prig...
21/01/2019 17:48
 
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Capo dell'Intelligence militare yemenita muore per le ferite riportate

Il Capo dell'Intelligence militare yemenita, il generale Mohammed Saleh Tammah, ha ceduto domenica alle ferite riportate in un attacco di droni Houthi, secondo fonti mediche locali. Tammah è morto in ospedale nella città costiera di Aden dopo aver fallito il trasferimento per cure mediche all'estero, hanno riferito le fonti. Giovedì quattro soldati yemeniti sono stati uccisi e altri 10, tra cui alti ufficiali, feriti in un attacco di droni che ha preso di mira una parata militare nella provincia meridionale di Lahij. Tammah e Fadl Hassan, Comandante della quarta zona militare dell'esercito, furono tra quelli feriti nell'attacco, che avvenne all'Anad Airbase di Lahij. Anche il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Yemenita Abdullah al-Nakhei, il suo vice e il governatore di Lahij Ahmad at-Turki sono stati "leggermente feriti" nell'attentato di giovedì. I portavoce del gruppo ribelle Houthi, che ha controllato la capitale Sanaa dal 2014, hanno in seguito rivendicato la responsabilità dell'attacco. La base aerea di Al-Anad di Lahij è attualmente presidiata da forze yemenite sostenute dagli Emirati Arabi Uniti (EAU). Dal 2015, l'Arabia Saudita e molti dei suoi alleati arabi, compresi gli Emirati Arabi Uniti, hanno intrapreso una massiccia campagna militare contro gli Houthi, che avevano invaso la maggior parte dello Yemen un anno prima.

Traduzione: Wheaton80
13 gennaio 2019
www.yenisafak.com/en/world/yemeni-military-intelligence-chief-dies-of-wounds...
04/02/2019 21:49
 
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Generale yemenita vendipatria, ferito dal drone Qasif-2K, muore ad Abu Dhabi

Si chiamava Saleh Zindani ed era ritenuto tra i traditori yemeniti quello più vicino all'ex vicepresidente Mansour Hadi (quello che é scappato da Sanaa travestito da donna); alcune settimane fa era rimasto gravemente ferito nell'attacco portato dal drone esplosivo Qasif-2K contro la base di Al-Anad. La capacità degli Yemeniti di costruire (in condizioni di vero e proprio assedio) armi efficaci per respingere gli invasori sauditi ed emiratini e i loro lacché locali viene ancora una volta confermata.

Suleiman Kahani
4 febbraio 2019
palaestinafelix.blogspot.com/2019/02/generale-yemenita-vendipatria-fer...
11/02/2019 12:01
 
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Yemen – Il Marocco sospende la sua partecipazione alla guerra

La coalizione saudita anti-Houthi perde i pezzi: il Marocco ha sospeso infatti la sua partecipazione alla guerra in Yemen. Non solo: secondo quanto hanno dichiarato due ufficiali governativi all’Associated Press, Rabat avrebbe richiamato a casa anche il suo ambasciatore in Arabia Saudita. Le due fonti, che hanno preferito mantenere l’anonimato perché non autorizzati a parlare pubblicamente, non hanno fornito ulteriori dettagli, ma si sono limitati a dire che il Marocco non prenderà parte a prossimi interventi militari né a futuri incontri della coalizione. Non che l’alleanza perda un alleato di primo piano nella battaglia contro gli Houthi: l’intervento in Yemen del Marocco era in effetti diminuito pochi mesi dopo l’inizio del conflitto, quando un suo F-16 era stato abbattuto nel maggio del 2015 dai ribelli Houthi. Ma di certo segnala come le relazioni tra Rabat e Riyadh non siano delle migliori. In una intervista concessa lo scorso mese alla TV panaraba al-Jazeera, il Ministro degli Esteri marocchino Nasser Bourita aveva spiegato che la decisione di ritirarsi dallo Yemen dipendeva dagli “sviluppi avvenuti sul terreno yemenita” e “soprattutto per la situazione umanitaria”. La parole del Ministro assumono però un significato più ampio e chiaro se lette all’interno del più ampio quadro dei rapporti tra Marocco e Arabia Saudita.

Nel recente tour del mondo arabo compiuto dal principe ereditario Mohammed bin Salman (tour nato per cercare di ricompattare le file dei suoi alleati sia per quanto riguarda la guerra in Yemen anti-Iran, che per lo scandalo internazionale causato dall’omicidio del giornalista dissidente Khashoggi) balzò agli occhi di molti analisti l’assenza della tappa marocchina. Bourita, a tal proposito, ha spiegato ad al-Jazeera che le “visite ufficiali vanno preparate in anticipo secondo i protocolli”. Dichiarazioni che non sono piaciute a Riyadh, che si è “vendicata” prontamente mandando in onda sulla più importante TV, la panaraba al-Arabiya, un documentario sul Sahara occidentale in cui è stato detto che il Marocco occupa quel territorio da quando i colonizzatori spagnoli lo lasciarono nel 1975. Parole che hanno mandato su tutte le furie Rabat (il Marocco considera quelle terre sue) e che hanno avuto conseguenze politiche immediate: il richiamo in patria “per consultazioni” dell’ambasciatore marocchino in Arabia Saudita. Intanto in Yemen, coalizione saudita e ribelli Houthi avrebbero raggiunto un (nuovo) compromesso preliminare su come implementare la tregua e il ritiro dei gruppi armati dalla città portuale di Hodeidah, centro fondamentale per l’arrivo degli aiuti umanitari. A dare la notizia di un nuovo avvicinamento tra le parti sono state le Nazioni Unite, sebbene il Palazzo di Vetro abbia precisato che per ora non è stato ancora raggiunto un accordo definitivo. L’ONU prova a misurare le parole: del resto un cessate il fuoco si era raggiunto in città anche lo scorso mese, ma le armi non hanno mai smesso completamente di tacere.

8 febbraio 2019
nena-news.it/yemen-il-marocco-sospende-la-sua-partecipazione-alla...
11/03/2019 16:23
 
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Gli yemeniti..."je menano" agli invasori saudi-emiratini, riaprendo la strada tra Saada e Harad



Buone notizie dallo Yemen, dove, nonostante l'enorme sproporzione delle forze in campo, la coalizione degli invasori saudi-emiratini é costretta a segnare il passo davanti alla determinatissima resistenza delle Forze Armate di Sanaa e delle milizie dei Comitati Popolari di Ansarullah. In particolare, nelle ultime ore, gli yemeniti sono riusciti a riaprire una importantissima arteria di comunicazione, che gli invasori e i loro lacché (mercenari stranieri o vendipatria locali) erano riusciti, a prezzo di altissime perdite, a interrompere temporaneamente. Parliamo dell'autostrada che collega Saada ad Harad, la cui sezione lungo le pendici più meridionali del Massiccio di Shabakah, nella zona a nord-ovest di Harad, era stata brevemente conquistata dagli invasori. Ulteriori scontri stanno proseguendo nella zona di Khashar, dove si aspettano nelle prossime ore ulteriori guadagni ed avanzate da parte dei difensori dello Yemen, facilitati dalla perfetta conoscenza del terreno e dalla possibilità di sfruttarlo a proprio vantaggio per stressare e colpire la complessa, farragginosa e inefficiente catena logistica degli aggressori.

Suleiman Kahani
11 marzo 2019
palaestinafelix.blogspot.com/2019/03/gli-yemenitijemenanoagliinvasori.htmlfbclid=IwAR3-ipCJ9EFVi9aM7t4-8z-Rlvem8acKZBhsZsTs00rJX2GXug_...
[Modificato da wheaton80 11/03/2019 16:24]
04/04/2019 12:38
 
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Yemen. Le forze Houthi infliggono pesanti perdite alle truppe della coalizione saudita

Le forze Houthi hanno lanciato questo lunedì un nuovo agguato contro un gran numero di soldati della coalizione saudita e delle milizie filosaudite. Utilizzando bombe sui cigli delle strade, le forze Houthi sono state in grado di infliggere pesanti perdite tra le fila della coalizione saudita e dell’Esercito Nazionale Yemenita. Secondo l’ala media ufficiale delle forze Houthi, le loro truppe hanno portato a termine l’imboscata nella controversa regione sudoccidentale della provincia di Najran, in Arabia Saudita. Questo attacco delle forze Houthi arriva poche ore dopo che la coalizione saudita aveva effettuato diversi attacchi aerei sulle province settentrionali dello Yemen. Con un fragile cessate il fuoco in atto all’interno del Governatorato di Hodeidah, la maggior parte dei combattimenti nello Yemen si è spostata nella regione di confine saudita. Lo Yemen settentrionale è stato oggetto di pesanti attacchi da parte della coalizione saudita e dei loro alleati, mentre continuano a spingere per conquistare l’intero Governatorato di Hajjah dal controllo delle forze Houthi. Le forze terrestri della coalizione saudita, nonostante la schiacciante superiorità di armamenti, da mesi non riescono ad avanzare per la forte resistenza dei miliziani Houthi, che hanno effettuato varie imboscate contro le truppe saudite ed i mercenari sudanesi, che costituiscono buona parte dei reparti di terra. I sauditi hanno subito forti perdite di soldati e di mezzi, distrutti dal fuoco degli Houthi e la coalizione cerca di rifarsi con i bombardamenti indiscriminati effettuati sulle zone dello Yemen, che hanno prodotto migliaia di vittime civili. I tentativi di stabilire una tregua sono fino ad oggi falliti e le sofferenze della popolazione civile sono indicibili. Si parla di circa 60.000 vittime civili nella popolazione, secondo l’ultimo rapporto dell’ONU.

Fonte: FRN South Front
Traduzione: Lisandro Alvarado

01 aprile 2019
www.controinformazione.info/leforzedihouthiinfliggonopesantiperditesulletruppedellacoalizionesaudita/fbclid=IwAR3mPIzjfVhiCTxKmd7ayFsStHSOrVBhYLydmJqHs8MyH94oj...
25/04/2019 05:15
 
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Attacco missilistico yemenita contro il Jizan elimina 54 mercenari sauditi

04/05/2019 18:24
 
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Grandiosa avanzata yemenita nella Provincia di Dahle



Con un piccolo attacco iniziato tre giorni fa dal Distretto di Hisha a quello di Azariq nella Provincia yemenita di Dhale ha avuto inizio una catena di eventi incredibile, di cui parliamo nel nostro nuovo video pubblicato sul cliccatissimo canale Youtube Suleiman Kahani.



Negli ultimi tre giorni un intero fronte della guerra in Yemen si é messo a 'correre'! Sorpresi e scornati gli invasori saudi-emiratini e i loro mercenari, che si sono visti schiodati da posizioni che occupavano da mesi e mesi!

Suleiman Kahani
1 maggio 2019
palaestinafelix.blogspot.com/2019/05/grandiosaavanzatayemenitanella.htmlfbclid=IwAR1cwGbE6mhMsvy4ft_KW__sQVJHHnpCA6mxbzp1indFrT58i6Z...
13/05/2019 20:15
 
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Vittoria a Qutaba. Gli Ansarullah mettono in fuga invasori e mercenari

www.youtube.com/watch?v=r1mnRqH6Gaw&feature=youtu.be&fbclid=IwAR2CwR7Wn1qdyWUaADRqXe-MaHhScmEHIDFrM_4knFKHI8jD7y4...

Qutaba é stata liberata e nella Provinca di Dahle si aprono enormi possibilità operative per i difensori dello Yemen, che potrebbero infliggere agli invasori saudi-emiratini una disfatta ben più dolorosa...
[Modificato da wheaton80 13/05/2019 20:16]
18/05/2019 12:54
 
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Aggiornamento Yemen

Dopo l'attacco dei droni del 14 maggio, che sconvolgeva l'industria petrolifera saudita, Riyadh, col supporto della NATO e d'Israele, sganciava tonnellate di bombe su Sanaa e sullo Yemen, uccidendo e ferendo un centinaio di civili; ma nel frattempo si ampliavano i casi di defezioni di militari e mercenari presso le basi militari della provincia Asir, nell'Arabia Saudita, come conseguenza delle capacità d'attacco di Ansarullah; cadeva così il valico di frontiera di Alab, geograficamente difficile da prendere. Ma nel giro di poche ore, i combattenti yemeniti ne prendevano controllo assieme a diversi siti sauditi.

www.facebook.com/alessandro.lattanzio.9?__tn__=%2CdC-R-R&eid=ARD0M26e2dSOVif5jlqBYrmmNMCnLkoSCtGPN9gi3pI159n9rze7iVVwZ5zQbkCGyCggdLKNhhvonkYG&hc_ref=ARTrinCidgM6hwSGwpQQGPfbNr5DVF7NDG540E6sM1uxA8vxAZiT0PXzPeUA45fyB-M...
[Modificato da wheaton80 18/05/2019 12:56]
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Nave delle armi, la vittoria dei portuali: la Yanbu non carica i materiali militari, e la CGIL ferma gli altri porti

Vincono i portuali genovesi. Sulla Bahri Yanbu, la nave saudita delle armi, non saranno caricati i generatori della Defence Tecnel di Roma, materiale al servizio del militare, ma verranno spostati in un'area protetta del CSM (Centro Smistamento Merci), e da qui, nelle prossime ore, verranno trasferiti via terra da Genova. E' quanto è emerso alla fine dell'incontro in prefettura con i rappresentanti della CGIL, i vertici dell'Autorità Portuale e i dirigenti del GMT, il terminal portuale. E' probabile che i generatori saranno spostati via terra a Spezia dove, secondo indiscrezioni, potrebbero arrivare nelle prossime ore, via treno, anche gli 8 cannoni Caesar che sono stati all'origine del blocco al porto di Le Havre organizzato dall'associazione francese ACATe dai docker francesi. Non è escluso che la Yanbu, che dovrebbe lasciare Genova giovedì, possa dirigersi a Spezia per caricare i cannoni. E dopo la risposta di Genova è stato proclamato lo sciopero in tutti i porti liguri, per il personale addetto alla nave, laddove ci fossero eventuali attracchi del cargo saudita 'Bahri Yanbu' in altri scali della Liguria.

”La FILT CGIL Liguria”, si legge in una nota del pomeriggio, “ha dichiarato lo sciopero dei lavoratori addetti a tutti i servizi e alle operazioni portuali, di mare e di terra, che riguardano gli scali liguri dove avvenga l'eventuale attracco della nave Bahri Yanbu, carica di armi destinate al conflitto in Yemen, perché, come già avvenuto nei porti di Le Havre e di Genova, non si proceda con l'imbarco di materiale bellico impiegato in operazioni definite dalle Nazioni Unite "crimini di guerra". La Bahri Yanbu era arrivata all'alba in porto. I portuali genovesi e la CGIL hanno proclamato sciopero. Un presidio di pacifisti al varco di ponte Etiopia. I portuali:“Attrezzature e droni al servizio del militare: non vogliamo essere complici delle vittime civili in Yemen, non carichiamo”. Il caso internazionale della nave della compagnia di bandiera dell'Arabia Saudita fa quindi tappa a Genova dopo l'analogo boicottaggio dei portuali francesi a Le Havre, il porto dove dovevano essere caricati gli 8 cannoni Caesar diretti a Gedda e da lì al conflitto in Yemen.

Il sito francese d'inchiesta Disclose aveva rivelato con documenti interni dei servizi segreti che i cannoni sono stati utilizzati nella sanguinosa guerra con lo Yemen e hanno provocato vittime civili. Da qui il boicottaggio internazionale, che non era scattato in precedenza pur sapendo che la Bahri, che fa rotta da anni su Genova, trasportava armi. Spiegano i portuali genovesi raccolti anche loro nel presidio:“La nave è entrata in porto ed ha accostato perché questo è un diritto assoluto. Solo Salvini pensa di poter chiudere i porti e non far entrare navi, e in quel caso a bordo non ci sono armi come qui a Genova, bensì persone. Lo abbiamo ribadito più volte: porti aperti alle persone, chiusi alle armi”. Alla protesta lanciata dai lavoratori delle banchine e dalla CGIL in questi giorni hanno aderito molte associazioni pacifiste. E c'è stata l'importante adesione dell'associazionismo cattolico: ACLI, Salesiani del Don Bosco, solo per fare alcuni dei nomi principali, oltre a Libera, comunità di San Benedetto, e tanti altri ancora. Il collettivo autonomo dei lavoratori portuali (CALP) aveva annunciato ieri un presidio al varco portuale Etiopia, in lungomare Canepa. E ieri sera è scattato anche lo sciopero proclamato dalla FILT-CGIL. “Abbiamo saputo che qui a Genova, oltre al materiale di impiantistica civile, era previsto anche il carico di un generatore elettrico che viene utilizzato per scopi militari”, spiegava Enrico Ascheri, della FILT CGIL. “A questo punto non ci stiamo, le rassicurazioni che ci hanno fornito non valgono più niente, la nave non si carica”.

“Riteniamo di dare un nostro piccolo contributo ad un problema grande per una popolazione che viene uccisa giornalmente”, spiegava la nota della FILT. “Non diventeremo complici di quello che sta succedendo in Yemen”. E il sindacato invita “i lavoratori fuori servizio e la popolazione a partecipare al presidio davanti a ponte Etiopia”, che è scattato questa mattina già a partire dalle sei. Intanto, secondo le indiscrezioni pubblicate ieri in esclusiva da ‘Repubblica’, i cannoni destinati allo Yemen potrebbero essere caricati segretamente su treno per essere trasportati a Spezia, dove sarebbe previsto l’imbarco. A Genova peraltro sono 35 anni che la compagnia saudita Bahri (National Shipping Company of Saudi Arabia) effettua servizio di linea e qui non ha mai caricato materiale bellico, ma solo impiantistica, merci varie e rotabili. L’agenzia marittima che rappresenta la compagnia in Italia, la Delta, ha fornito alla Capitaneria di Porto e alla Prefettura tutta la documentazione relativa alla nave Bahri Yanbu. "Credo che la decisione dei camalli e della comunità dei lavoratori portuali genovesi vada rispettata perché fa parte della loro storia e identità ed è anche segno di civiltà". Lo ha detto il Presidente di Federlogistica ed ex Presidente dell'Autorità Portuale di Genova Luigi Merlo a proposito della protesta messa in campo questa mattina dai portuali genovesi contro l'attracco del cargo saudita Bahri Yanbu. “E' vero che c'è il libero scambio delle merci”, ha completato Merlo, “ma c'è anche la scelta individuale, importante, etica e morale, che credo debba essere rispettata e faccia pienamente parte della storia del porto di Genova”.

Marco Preve
20 maggio 2019
genova.repubblica.it/cronaca/2019/05/20/news/la_nave_delle_armi_e_arrivata_a_genova_portuali_in_sciopero_e_presidio_pacifista-226708348/#gallery-slider=2...
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