Dalle visioni della beata Caterina Emmerich

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hhh.
00lunedì 27 luglio 2009 23:19
Re:
LiviaGloria, 27/07/2009 22:52:






E quello che stiamo cercando di dire io e hhh...non é sulla cultura e ribellione che si é in Dio...cultura,saccenza e ribellione ne abbiamo da tutte le parti e per tutti i gusti...

Responsabili lo si puo essere anche senza andare contro a certe cose,basta ascoltare Gesu...

D altronde ti chiedo...nelle beatitudini di Gesu...vi é forse riferimento alla cultura?

Non credo...ma forse debbo spiegarmi,quello che vogliamo dire,e credo che hh sia d accordo,non é che bisogna chiudere gli occhi,ma non portare la cultura in una sfera opposta da cio per cui serve realmente...
S.Paolo disse "di ogni cosa ritieni il buono e scarta lo sbagliato",anche la cultura é un arma che vá usata e non puo essere usata per dimostrare la propria veritá perché altri non hanno cultura.

D altronde tanti Santi son stati gran dottori,ma altrettanti Santi non erano dotti...questo perché?...per le diverse membra e dobbiamo stare attenti a quali dottori ci affidiamo,Gesu disse "un discepolo non é piu del suo maestro"...quindi si deve stare attenti a non seguire vescovi,certo da tutte le parti...e allora?...allora abbiamo appunto il Papa per restare nella strada giusta anche nelle interperie e un vescovo non puo andare contro il papa in modo ribelle e impunemente,non per papa uomo,ma per Gesu che é il Cristo.

Da qui l ubbedienza.






CARA LIVIA E' TUTTO INUTILE,LE ACCUSE DI IGNORANZA NON MI SFIORANO,SAI PERCHE'?PERCHE' NON DEVO DIMOSTRARE NIENTE A NESSUNO MA SOLO A DIO E SAI CHE RISPONDO?SI VOGLIO ESSERE IGNORANTE MA AVERE CRISTO NEL CUORE,VOGLIO ESSERE IGNORANTE COME GLI APOSTOLI CHE ERANO PESCATORI,VOGLIO ESSERE IGNORANTI COME LA MADDALENA,VOGLIO ESSERE IGNORANTE COME TUTTI GLI STRACCIONI CHE HANNO RICONOSCIUTO IL CRISTO,VOGLIO ESSERE IGNORANTE COME TUTTI LORO E AVERE CRISTO NEL CUORE ,SEMPRE SE ME LO MERITO,NON VOGLIO SAPIENZA E CULTURA COME I FARISEI CHE CONOSCEVANO OGNI PASSO DELL'ANTICO TESTAMENTO E NON HANNO RICONOSCIUTO IL CRISTO ANZI LO HANNO CONSEGNATO I MANI PAGANE E HANNO VOLUTO LA SUA CROCEFISSIONE,NON VOGLIO LA LORO SAPIENZA CHE IN REALTA' ERA SACCENZA E TRACOTANZA,VOGLIO RIMANERE IGNORANTE E RICONOSCERE SEMPRE IL SIGNORE,SI SONO FELICE DI ESSERE CHIAMATO IGNORANZA DA CERTE PERSONE,SI LIVIA SONO CONTENTO [SM=g27823]


LiviaGloria
00lunedì 27 luglio 2009 23:24
Re: Re:


Io mi attengo al Magistero, non metto nulla di mio quando parlo di fede. Il Magistero stesso è cultura, il Vangelo idem, per secoli sono stati stesi, plasmati ed interpretati da dottori della chiesa, santi e teologi. Non dobbiamo avere paura di conoscere se la nostra fede è salda, anzi, può solo accrescerla. Se quello che sai ti basta, bene, ma non puoi criticare chi vuole saperne di più. E' probabile che un'"ignorante" ne sappia più di me in materia di fede, ma questo non l'autorizza ad ironizzare sui miei studi, è questione di educazione e di rispetto. Se fossi davvero in malafede, penserei ad una questione d'invidia, ma non lo sono ancora...




Qui ci sono diversi problemi...
Il primo é quale magistero intendi,perché il magistero é tutto,compreso oggi...e non é fermo a 50 anni fá....anche questo non é coerenza,magistero tutto in senso di tempo e tutto in senso di conoscenza estesa.


Qui non si mette assolutamente in discussione il magistero o il fatto che tu abbia cultura,anzi ben venga...ma...il ma é come esponi la tua sapienza,ardisia...NON puoi fare affermazioni aghiaccianti dicendo che i veri cattolic sono i tradizionalisti sottintendendo che gli altri non sono veri,capisci che é un offesa piu grave che se dici a uno una parolaccia per chi ha fede?
arerae cio che sai per schiacciare la fede di chi sá meno...da qui deriva il problema del MAL usare la cultura,non certamente di AVERLA!!!

Tu ti senti offesa perché non hai sentito le offese che hai dato ai "non veri cattolici",ma qui non si discute la cultura in sé,ma l uso.

La cultura é un coltello con lama,puo essere usato per sfamare tagliando cibi o per ferire...dipende l uso...

Ripeto,qui non é questione di invidia,ma di uso della conoscenza.




Ardisia
00lunedì 27 luglio 2009 23:32
Re: Re:
hhh., 27/07/2009 23.09:




queste cose che dici sono in contrasto con tutto quello che hai postato,ti rendi conto o fai la finta tonta?


Un vero cattolico è chi fa la Volontà di Dio, sia che possa essere tradizionalista o non.

E QUANDO HAI DETTO CHE I VERI CATTOLICI SONO I TRADIZIONALISTI,PER NON CONTARE I MOLTI POST DOVE AFFERMAVI QUESTO



ma l'ignoranza non aiuta, non in questo momento ed è questo che hhh non riesce a capire, non si può sempre volare bassi


NO SEI TU CHE NON VUOI CAPIRE O FAI FINTA,CERTO NON VOGLIO VOLARE IN MODO FALSO COME TE .E QUANDO NON HAI SAPUTO RISPONDERE ?COSA HAI FATTO?TI RIPETO IL POST DI DON NITOGLIA INSEGNA E NON SOLO.RIFLETTI



Hai seminato offese tutta la sera manipolando ogni mia risposta, quindi chi è in malafede, tu od io? E questa fissa con don Nitoglia, che strano, ma non celebra ancora "non una cum"?... [SM=x268930]
Comunque, non ritratto nulla di quanto scritto, è scritto in italiano comprensibile e se qualcuno non lo capisce o fraintende, il problema non mi riguarda. Da questo momento non risponderò più a nessuna provocazione e per frustrazioni da sfogare, è consigliato un bel bagno al mare... [SM=x268960]


LiviaGloria
00lunedì 27 luglio 2009 23:42
Re: Re:



CARA LIVIA E' TUTTO INUTILE,LE ACCUSE DI IGNORANZA NON MI SFIORANO,SAI PERCHE'?PERCHE' NON DEVO DIMOSTRARE NIENTE A NESSUNO MA SOLO A DIO E SAI CHE RISPONDO?SI VOGLIO ESSERE IGNORANTE MA AVERE CRISTO NEL CUORE,VOGLIO ESSERE IGNORANTE COME GLI APOSTOLI CHE ERANO PESCATORI,VOGLIO ESSERE IGNORANTI COME LA MADDALENA,VOGLIO ESSERE IGNORANTE COME TUTTI GLI STRACCIONI CHE HANNO RICONOSCIUTO IL CRISTO,VOGLIO ESSERE IGNORANTE COME TUTTI LORO E AVERE CRISTO NEL CUORE ,SEMPRE SE ME LO MERITO,NON VOGLIO SAPIENZA E CULTURA COME I FARISEI CHE CONOSCEVANO OGNI PASSO DELL'ANTICO TESTAMENTO E NON HANNO RICONOSCIUTO IL CRISTO ANZI LO HANNO CONSEGNATO I MANI PAGANE E HANNO VOLUTO LA SUA CROCEFISSIONE,NON VOGLIO LA LORO SAPIENZA CHE IN REALTA' ERA SACCENZA E TRACOTANZA,VOGLIO RIMANERE IGNORANTE E RICONOSCERE SEMPRE IL SIGNORE,SI SONO FELICE DI ESSERE CHIAMATO IGNORANZA DA CERTE PERSONE,SI LIVIA SONO CONTENTO [SM=g27823]






Hai scritto delle cose bellissime hhh,meglio perdere tutto che il Signore,cosí si avrá tutto. [SM=g27823]

Comunque non sei ignorante,ogniuno ha il suo campo d azione e conoscenza e per questo lottiamo,per cercare di condividere senza pero mettersi nella posizione alta...difficile,duro,ma con questo non vuol dire non sia vero.

Pensavo in questo momento...io e hhh siamo diversi in cio che é la nostra fede e sentiamo alcune cose...ma se siamo diversi che cosa ci accomuna?Il punto,penso,sia uno solo,credere al Signore e alle sue promesse tutte,anche su Pietro...quindi il punto di unione é Cristo...come la preghiera che fece a Dio...dov é specificato "non prego per il mondo,ma per quelli che mia hai dato"...che siano una cosa sola,come noi siamo una sola cosa.
Infatti é la speranza...quella che tra i maggiori doni:fede,speranza e caritá.

Questa una cosa sola non vuole dire tutti uguali,ma uniti nel fulcro delle parole di Veritá...ed infatti l unitá delle diverse membra che S.Paolo cerco di far comprendere...l unitá tramite un vicario visibile che sarebbe stato sostenuto nelle interperie,...quel "non vi lascero orfani" del Signore per rassicurarci del nostro futuro,come un padre si preoccupa del figlio che puo smarrirsi se non fosse lui a sostenerlo.

Il fulcro:Cristo.




hhh.
00lunedì 27 luglio 2009 23:53
Re: Re: Re:
Ardisia, 27/07/2009 23:32:



Hai seminato offese tutta la sera manipolando ogni mia risposta, quindi chi è in malafede, tu od io? E questa fissa con don Nitoglia, che strano, ma non celebra ancora "non una cum"?... [SM=x268930]
Comunque, non ritratto nulla di quanto scritto, è scritto in italiano comprensibile e se qualcuno non lo capisce o fraintende, il problema non mi riguarda. Da questo momento non risponderò più a nessuna provocazione e per frustrazioni da sfogare, è consigliato un bel bagno al mare... [SM=x268960]






A IO HO SEMINATO OFFESE TUTTA LA SERA, CHI HA ACCUSATO PER PRIMO DI IGNORANZA?O DI TACERE?TI DEVO RIPORTARE LE PAROLE?
TI RICORDO O SOMMA MAESTRA CHE L'IGNORANZA NON E' PECCATO.
SAI COSA SI INSEGNA AL CATECHISMO?CHE NON UCCIDERE E' ANCHE NON UCCIDERE L'ANIMO DEL PROPIO FRATELLO,QUANDO TU ACCUSI DI IGNORANZA O ALRTI FRATELLI DI NON ESSERE VERI CATTOLICI TU UCCIDI IL LORO ANIMO,LI SCANDALIZZI, A ME NO PERCHE' MI FARIDERE,INOLTRE PECCATO E' LA FALSA TESTIMONIANZA E LA CALUNNIA.SPERO SOLO CHE TI RAVVEDI

E questa fissa con don Nitoglia, che strano, ma non celebra ancora "non una cum"?.

QUESTA E' LA TUA RISPOSTA ?QUESTA E' TUTTA LA TUA TEOLOGIA E STUDI VARI? [SM=g1456022] CHE PENA! NON SO SE LO FAI APPOSTA O HAI UN GRAN LIVORE RAVVEDITI,IO SE FOSSE PER ME NEANCHE' TI AVREI RISPOSTO MA VOGLIO DARE TESTIMONIANZA ALLE PERSONE CHE LEGGONO CHE NON TUTTI I TRADIZIONALISTI SONO COME TE.RAGAZZI CHE LEGGETE NON TUTTI I TRADIZIONALISTI ,GIUDICANO DALL'ALTO,NON TUTTI I TRADIZIONALISTI SI SENTONO SACCENTI,ADESSO LIVIA TI CAPISCO ,CAPISCO PERCHE' ALL'INIZIO NON CI CAPIVAMO,CAPISCO PERCHE' TI INFERVORI QUANDO SENTI CRITICARE LA CHIESA DAI TRADIZIONALISTI,TANTO DA PASSARE PER UNA CHE NON VEDE IL PERICOLO MODERNISTA,SI ADESSO TI CAPISCO MA SO CHE ANCHE TU OGGI SAI CHE NON TUTTI I TRADIZIONALISTI SONO COSI,INFATTI USI IL TERMINE ULTRATRADIZIONALISTI [SM=g27823]



Hai seminato offese tutta la sera manipolando ogni mia risposta, quindi chi è in malafede, tu od io?

RILEGGITI I POST QUANDO HAI PIU' CALMA ,FORSE CAPIRAI CHI HA SEMINATO OFFESE PER TUTTA LA SERA.



per frustrazioni da sfogare, è consigliato un bel bagno al mare...


FORSE STAI PARLANDO DI TE STESSA E NON TE NE ACCORGI.
RIFLETTI BENE,PER TE E NON PER ME.
hhh.
00martedì 28 luglio 2009 00:04
Re: Re: Re:
LiviaGloria, 27/07/2009 23:42:











Hai scritto delle cose bellissime hhh,meglio perdere tutto che il Signore,cosí si avrá tutto. [SM=g27823]

Comunque non sei ignorante,ogniuno ha il suo campo d azione e conoscenza e per questo lottiamo,per cercare di condividere senza pero mettersi nella posizione alta...difficile,duro,ma con questo non vuol dire non sia vero.

Pensavo in questo momento...io e hhh siamo diversi in cio che é la nostra fede e sentiamo alcune cose...ma se siamo diversi che cosa ci accomuna?Il punto,penso,sia uno solo,credere al Signore e alle sue promesse tutte,anche su Pietro...quindi il punto di unione é Cristo...come la preghiera che fece a Dio...dov é specificato "non prego per il mondo,ma per quelli che mia hai dato"...che siano una cosa sola,come noi siamo una sola cosa.
Infatti é la speranza...quella che tra i maggiori doni:fede,speranza e caritá.

Questa una cosa sola non vuole dire tutti uguali,ma uniti nel fulcro delle parole di Veritá...ed infatti l unitá delle diverse membra che S.Paolo cerco di far comprendere...l unitá tramite un vicario visibile che sarebbe stato sostenuto nelle interperie,...quel "non vi lascero orfani" del Signore per rassicurarci del nostro futuro,come un padre si preoccupa del figlio che puo smarrirsi se non fosse lui a sostenerlo.

Il fulcro:Cristo.








grazie livia,lo sai cosa e' strano che ho postato un topic x i tradizionalisti,era questo

io in mia coscenza ho scelto da molti anni di seguire una vita cattolica con la messa tridentina,la messa tridentina e' uno strumento importantissimo per la salvezza di tutti i fedeli,uno strumento di dio ma come diceva s. agostino portare lo srumento nella mano e non nel cuore,nella mano per poi usarlo e posarlo e non nel cuore per non farci tiranneggiare.
io sono consapevole della crisi post conciliare della chiesa cattolica ma Chi pretende di sapere tutto di tutto e di avere la certezza e l’evidenza di come stiano realmente le cose, sbaglia specialmente in una situazione di oscurità e di incertezza come l’attuale, che non ha avuto eguali in tutta la storia della Chiesa, inoltre il fedele tradizionalista corre il pericolo(credendo di stare in un strada perfetta di non capire quando sbaglia e ravvedersi)
in una situazione dove vede nemici in ogni luogo.
su questa situazione mi sembra di vedere un passo del vangelo


la paraola del fariseo e del pubblicano







+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: “Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore.
Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”.

Parola del Signore

io in questa parabola vedo il tradizionalista come il fariseo,credendosi di stare su una strada perfetta ,non vedendo i suoi errori qundo torna a casa corre il rischio di non essere giustificato.mentre chi va al nom,noi per perfezione di logica pensiamo che tutti i modernisti sia peccatore ma non sappiamo in cuor loro come aggiscono e magari tornando a casa saranno giustificati.
quando nel nostro ambiente dovremmo tenere sempre in mente queste parole.


chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”.


non dobbiamo scordarci che molti fedeli che vanno al nom e magari sbagliano forma di alcune procedimenti lo fanno non in piena avvertenza,invece noi pensiamo piu' a difenderci e trattare altri fedeli o minacciarli di peccato mortale, di dannazione, di aver cambiato irreversibilmente campo.
non confondiamo i fedeli in buona fede con sacerdoti e fedeli posconciliari che vorrebbero una chiesa ancora piu' aperta e in contrasto con le verita' rivelate da nostro signore.
noi certe volte parliamo ad altri fedeli come se parlassimo con noi stessi ,infuriandoci se altri non capiscono,io non mi stanchero' mai di postare queste parole

S. Ignazio da Loyola negli “Esercizi Spirituali” (n°318) ([3]) scrive che in tempi di confusione non si deve cambiare proposito di agire, ma restar fermi e fare come prima senza pretendere di vederci chiaro, poiché “nel torbido pesca il demonio”. Quindi nei casi di oscurità, aridità, desolazione, ‘notti dei sensi e dello spirito’, occorre andare avanti come prima, anche senza vedere, anzi ci si deve accontentare di non aver lumi, poiché Dio permette tale oscurità per purificare l’anima dei suoi fedeli, spingendoli ad una maggior fiducia in Lui che non in se stessi e a “sperare contro la speranza”, senza vedere nell’inevidenza (quod repugnat). Anche s. Teresa d’Avila e s. Giovanni della Croce insegnano la stessa dottrina, che è comune in teologia ascetica e mistica.





e invitare tutti i tradizionalisti a vivere in questo modo,senza spingersi a parlare di teologia,tesi,e concili vari con insistenza,quando un'altro fedele non ha la cultura nel capire e non tutti sono tenuti a vivere la messa tridentina e neanche giusto accusare loro di essere fedeli di serie b ,perche' solo cristo puo' leggere nei nostri cuori ,ricordandoci la Parabola del fariseo e del pubblicano e ricordandoci


chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato


E' STRANO CHE NO HO AVUTO NESSUNA RISPOSTA,FORSE CON TUTTI GLI STUDI DI DOTTRINE VARIE E TEOLOGIE NON SAPEVANO RISPONDERE,PERCHE' SI DEVE RISPONDERE ANCHE CON IL CUORE,IN ME PRIMA DI ADESSO ,IN QUESTO FORUM E' SEMPRE RISULTATO IL MIO LATO TRADIZIONALISTA MA TI RICORDI QUANDO DICEVO CHE MI PIACEVA FARE IL BASTIANCONTRARIO?ADESSSO SAI CHE OLTRE PER IL MODERNISMO SOFFRO ANCHE PER IL TRADIZIONALISMO E QUELLO CHE HO SEMPRE CERCATO DI FARTI CAPIRE.

chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato


QUESTE PAROLE SPESSO IN AMBIENTI TRADIZIONALISTI NON ENTRA IN TESTA,PERCHE' LEGGONO CON GLI OCCHI E NON CON IL CUORE.

LiviaGloria
00martedì 28 luglio 2009 00:04
Sí...adesso uso ultratradizionalisti... [SM=g27823]
Ghergon
00martedì 28 luglio 2009 00:04
Figliuoli sono in vacanza e ho una connessione lenta e sono quindi poco presente e non riesco a leggere tutto... comunque sarebbe bello se non litigaste.

E' falso quello che qualcuno ha detto che per il fedele conta solo l'obbedienza e l'umiltà e che poi si può vivere beati sonnecchiando in Cristo senza sapere nulla del Suo insegnamento...
E' sbagliato.
Perchè Cristo ha insegnato: il termine con cui lo designavano, MAESTRO dice molto.
Chi insegna da MAESTRO intende che noi ci erudiamo.
Lo spirito Santo ha messo tutto e codificato tutto nella chiesa e ha insegnato anch'Esso e pretende che noi uomini, CHE ABBIAMO IL DOVERE IMMEDIATO DI TESTIMONIARE CRISTO ci acculturiamo fino ad
una degna, anzi degnissima, preparazione dottrinale.
NON CI SONO NE SE NE MA...a meno che non sia congenitamente incapaci, abbiamo il DOVERE DI STUDIARE A FONDO LA DOTTRINA CATTOLICA, costi quel che costi...è meglio bighellonare nelle ore libere guardando la tv o facendo altre idiozie mondane che non mettersi con ad esempio il Casali in mano ed erudirsi in maniera perfetta?

ALLORA DIO PRETENDE CHE NOI SIAMO DOTTI.
Chi non studia mentre potrebbe farlo è preda del vizio dell'accidia.
E' un peccato.


Hhh ricorda che gli apostoli prima di conoscere Cristo erano semplici e poco colti ma poi sono diventati l'esatto contrario, hanno imparato alla perfezione cose incredibili e con la discesa dello Spirito poi sono stati elevati di grado...
Oggi lo Spirito insegna tramite la Chiesa e certo noi non avremo il giorno di pentecoste ma ugualmente abbiamo ottimi insegnamenti per diventare eruditi come gli apostoli quando divennero testimoni, grazie alla teologia e al magistero della Chiesa.
Ardisia
00martedì 28 luglio 2009 00:06
Re: Re: Re:
LiviaGloria, 27/07/2009 23.24:



Io mi attengo al Magistero, non metto nulla di mio quando parlo di fede. Il Magistero stesso è cultura, il Vangelo idem, per secoli sono stati stesi, plasmati ed interpretati da dottori della chiesa, santi e teologi. Non dobbiamo avere paura di conoscere se la nostra fede è salda, anzi, può solo accrescerla. Se quello che sai ti basta, bene, ma non puoi criticare chi vuole saperne di più. E' probabile che un'"ignorante" ne sappia più di me in materia di fede, ma questo non l'autorizza ad ironizzare sui miei studi, è questione di educazione e di rispetto. Se fossi davvero in malafede, penserei ad una questione d'invidia, ma non lo sono ancora...




Qui ci sono diversi problemi...
Il primo é quale magistero intendi,perché il magistero é tutto,compreso oggi...e non é fermo a 50 anni fá....anche questo non é coerenza,magistero tutto in senso di tempo e tutto in senso di conoscenza estesa.


Qui non si mette assolutamente in discussione il magistero o il fatto che tu abbia cultura,anzi ben venga...ma...il ma é come esponi la tua sapienza,ardisia...NON puoi fare affermazioni aghiaccianti dicendo che i veri cattolic sono i tradizionalisti sottintendendo che gli altri non sono veri,capisci che é un offesa piu grave che se dici a uno una parolaccia per chi ha fede?
arerae cio che sai per schiacciare la fede di chi sá meno...da qui deriva il problema del MAL usare la cultura,non certamente di AVERLA!!!

Tu ti senti offesa perché non hai sentito le offese che hai dato ai "non veri cattolici",ma qui non si discute la cultura in sé,ma l uso.

La cultura é un coltello con lama,puo essere usato per sfamare tagliando cibi o per ferire...dipende l uso...

Ripeto,qui non é questione di invidia,ma di uso della conoscenza.







Calma, calma, non so perchè, ma riuscite sempre a vedere nelle mie frasi molto più di ciò che intendevo dire e questo può portare a costruire castelli in aria...
Ho scritto: I tradizionalisti, o meglio, i veri cattolici, cercano solo di salvare quanto possibile dallo scempio modernista...




Forse avrei dovuto usare il termine "anzi" al posto di "o meglio", ma se avessi voluto dire che i veri cattolici sono i tradizionalisti, avrei usato il termine "ovvero". Ho sempre parlato di buono e sbagliato sia nel tradizionalismo che nel semplice cattolicesimo, ho asserito che il modo migliore di onorare Dio è nel Vom rispetto al Nom, ma mai dato di "cattolici minori" a chi lo frequenta. Mamma, ad esempio, va solo al Nom e vi assicuro, vorrei tanto avere la sua fede...Io, quindi, non ho insultato nessuno, ma non posso dire lo stesso nei miei confronti. Così va il mondo e non me la prendo, ma di certo non ho un carattere "passivo" e Liviagloria può capirmi bene. [SM=x268926] Il problema è questo: vogliamo accontentarci di quanto sappiamo o saperne ancora di più? Se quanto conosco mi soddisfa e basta alla mia fede posso fermarmi, ma se il bisogno di conoscere è impellente, perchè non soddisfarlo? E' un fattore lecito, non immorale, che deve essere rivolto al bene e alla gloria di Dio, così come han fatto nei secoli i dottori della chiesa, i teologi, i liturgisti e gli esperti di diritto canonico. Io non sono una maestrina, io ho bisogno d'imparare e di conoscere come tutti voi, posso contribuire nel mio poco così come potete voi perchè a questo serve la conoscenza, per essere condivisa fra chi vuol crescere nella fede e nella propria consapevolezza di cattolico, ma se questo non è il forum adatto per farlo, basta dirlo apertamente e la questione finisce qui.
LiviaGloria
00martedì 28 luglio 2009 00:12
Diciamo che questa potrebbe essere per gli ultra tradizionalisti

"chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato !

E questa per i supermodernisti

"ma se il sale perde il suo sapore,con cosa saleremo?"

hhh.
00martedì 28 luglio 2009 00:16
Re:
Ghergon, 28/07/2009 0:04:

Figliuoli sono in vacanza e ho una connessione lenta e sono quindi poco presente e non riesco a leggere tutto... comunque sarebbe bello se non litigaste.

E' falso quello che qualcuno ha detto che per il fedele conta solo l'obbedienza e l'umiltà e che poi si può vivere beati sonnecchiando in Cristo senza sapere nulla del Suo insegnamento...
E' sbagliato.
Perchè Cristo ha insegnato: il termine con cui lo designavano, MAESTRO dice molto.
Chi insegna da MAESTRO intende che noi ci erudiamo.
Lo spirito Santo ha messo tutto e codificato tutto nella chiesa e ha insegnato anch'Esso e pretende che noi uomini, CHE ABBIAMO IL DOVERE IMMEDIATO DI TESTIMONIARE CRISTO ci acculturiamo fino ad
una degna, anzi degnissima, preparazione dottrinale.
NON CI SONO NE SE NE MA...a meno che non sia congenitamente incapaci, abbiamo il DOVERE DI STUDIARE A FONDO LA DOTTRINA CATTOLICA, costi quel che costi...è meglio bighellonare nelle ore libere guardando la tv o facendo altre idiozie mondane che non mettersi con ad esempio il Casali in mano ed erudirsi in maniera perfetta?

ALLORA DIO PRETENDE CHE NOI SIAMO DOTTI.
Chi non studia mentre potrebbe farlo è preda del vizio dell'accidia.
E' un peccato.


Hhh ricorda che gli apostoli prima di conoscere Cristo erano semplici e poco colti ma poi sono diventati l'esatto contrario, hanno imparato alla perfezione cose incredibili e con la discesa dello Spirito poi sono stati elevati di grado...
Oggi lo Spirito insegna tramite la Chiesa e certo noi non avremo il giorno di pentecoste ma ugualmente abbiamo ottimi insegnamenti per diventare eruditi come gli apostoli quando divennero testimoni, grazie alla teologia e al magistero della Chiesa.




GLI APOSTOLI GHERGON LE HANNO IMPPARATE VIVENDO CON IL CRISTO E NON STUDIANDO SUI LIBRI,INOLTRE NON HANNO MAI ACCUSATO NESSUN FRATELLO DI IGNORANZA,IL FEDELE DEVE STUDIARE LA DOTTRINA ATRAVERSO IL CATECHISMO E NON TEOLOGIA O ALTRO CHE ASPETTA AL SACERDOTE NEI SEMINARI,QUI NON SI RAGIONA PIU',FINO A DOVE UNO DEVE STUDIARE?FORSE DOBBIAMO DIVENTARE TUTTI TEOLOGI O A NOI SPETTA IL COMPITO DI OSSERVARE LE LEGGI DI DIO,QUI NON SI PARLA CHE UNO DEVE ESSERE IGNORANTE,CHI HA DETTO QUESTO?PERCHE' RIPORTI FARSI TIPO Chi non studia mentre potrebbe farlo è preda del vizio dell'accidia.
E' un peccato.
E' falso quello che qualcuno ha detto che per il fedele conta solo l'obbedienza e l'umiltà e che poi si può vivere beati sonnecchiando in Cristo senza sapere nulla del Suo insegnamento...
è meglio bighellonare nelle ore libere guardando la tv o facendo altre idiozie mondane che non mettersi con ad esempio il Casali in mano ed erudirsi in maniera perfetta?
CHI HA DETTO QUESTO?
GHERGON NON LO DICO IN MODO POLEMICO ,FORSE HAI LETTO MALE I POST?TI CONSIGLIO DI RILEGGERLI,E RIPOSTARE.
LiviaGloria
00martedì 28 luglio 2009 00:28
Re:

Ghergon, 28.7.2009 0:04:

Figliuoli sono in vacanza e ho una connessione lenta e sono quindi poco presente e non riesco a leggere tutto... comunque sarebbe bello se non litigaste.

E' falso quello che qualcuno ha detto che per il fedele conta solo l'obbedienza e l'umiltà e che poi si può vivere beati sonnecchiando in Cristo senza sapere nulla del Suo insegnamento...
E' sbagliato.



Caro figluolo Ghergon(mi piace!! [SM=g27828] )..caro figluolo Ghergon,caro figliuolo Ghergon,caro figluolo Ghergon(vabbé basta,continuo [SM=g27828] )sará stata la tua mancanza di tempo e la fretta della lettura e il non aver letto tutto, nel recuperare che ti ha portato ad una conclusione effettivamente falsa,appunto perché falsamente é stata letta.
Qui non si discute la cultura,ma l USO.



Perchè Cristo ha insegnato: il termine con cui lo designavano, MAESTRO dice molto.
Chi insegna da MAESTRO intende che noi ci erudiamo.
Lo spirito Santo ha messo tutto e codificato tutto nella chiesa e ha insegnato anch'Esso e pretende che noi uomini, CHE ABBIAMO IL DOVERE IMMEDIATO DI TESTIMONIARE CRISTO ci acculturiamo fino ad
una degna, anzi degnissima, preparazione dottrinale.
NON CI SONO NE SE NE MA...a meno che non sia congenitamente incapaci, abbiamo il DOVERE DI STUDIARE A FONDO LA DOTTRINA CATTOLICA, costi quel che costi...è meglio bighellonare nelle ore libere guardando la tv o facendo altre idiozie mondane che non mettersi con ad esempio il Casali in mano ed erudirsi in maniera perfetta?



Il discorso non fá una piega,figliuolo,ma infatti qui non era in discussione lo studio,ma l uso...ripeto figluolo perché sai ci sono persone dure d orecchi.
Problema é che il Maestro,quello vero [SM=x268930] ha insegnato ai suoi discepoli anche senza cultura,spiego...tramite prima lo Spirito Santo,quindi dare del cattolico di serie B a chi non é acculturato é come dare contro lo Spirito che soffia dove vuole e come togliere autoritá a Dio che solo Lui scruta le reni e il cuore.




Ghergon
00martedì 28 luglio 2009 00:37
Forse avrò letto male i post ma vi dico quello che vedo: vedo una coalizione contro Ardisia che è sempre stata onesta, vedo Hhh che mi grida con tanto di lettere cubitali e non lo ha mai fatto prima e Livia che lo spalleggia a piè sospinto.
Tutto ok?
Respirate figliuoli, siete agitati?

Livia ti rammento che dovresti ricordare agli astanti che esiste face to face per litigare (ritento il ring face to face indecoroso per un forum) perchè qui non si fa altro che litigare.
Cos'è si vince qualcosa se si soverchia il prossimo?

LiviaGloria
00martedì 28 luglio 2009 00:38
[3]«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
[4]Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
[5]Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
[6]Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
[7]Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
[8]Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
[9]Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
[10]Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.

[11]Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. [12]Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
hhh.
00martedì 28 luglio 2009 00:39
Re: Re: Re: Re:
Ardisia, 28/07/2009 0:06:



Calma, calma, non so perchè, ma riuscite sempre a vedere nelle mie frasi molto più di ciò che intendevo dire e questo può portare a costruire castelli in aria...
Ho scritto: I tradizionalisti, o meglio, i veri cattolici, cercano solo di salvare quanto possibile dallo scempio modernista...




Forse avrei dovuto usare il termine "anzi" al posto di "o meglio", ma se avessi voluto dire che i veri cattolici sono i tradizionalisti, avrei usato il termine "ovvero". Ho sempre parlato di buono e sbagliato sia nel tradizionalismo che nel semplice cattolicesimo, ho asserito che il modo migliore di onorare Dio è nel Vom rispetto al Nom, ma mai dato di "cattolici minori" a chi lo frequenta. Mamma, ad esempio, va solo al Nom e vi assicuro, vorrei tanto avere la sua fede...Io, quindi, non ho insultato nessuno, ma non posso dire lo stesso nei miei confronti. Così va il mondo e non me la prendo, ma di certo non ho un carattere "passivo" e Liviagloria può capirmi bene. [SM=x268926] Il problema è questo: vogliamo accontentarci di quanto sappiamo o saperne ancora di più? Se quanto conosco mi soddisfa e basta alla mia fede posso fermarmi, ma se il bisogno di conoscere è impellente, perchè non soddisfarlo? E' un fattore lecito, non immorale, che deve essere rivolto al bene e alla gloria di Dio, così come han fatto nei secoli i dottori della chiesa, i teologi, i liturgisti e gli esperti di diritto canonico. Io non sono una maestrina, io ho bisogno d'imparare e di conoscere come tutti voi, posso contribuire nel mio poco così come potete voi perchè a questo serve la conoscenza, per essere condivisa fra chi vuol crescere nella fede e nella propria consapevolezza di cattolico, ma se questo non è il forum adatto per farlo, basta dirlo apertamente e la questione finisce qui.





PERCHE' NON HAI RIFLETTUTO SE NOI POVERI IGNORANTI(O FORSE PURE QUI HAI SBAGLIATO L'USO)TI AVEVAMO FRAINTESO,RIPETO RILEGGITI GLI INSULTI CHE MI HAI FATTO ,DA QUANDO HAI RIPOSTATO SU MIE CONCLUSIONI IN MODO PREGIUDIZIEVOLE E CERTO NON OFFENDENDO MA CRITICANDO DURAMENTE,LA COSA PIU' BASSA E STATO CHE NON LO HAI FATTO CHIARAMENTE MA CON BATTUTINE VELATE,QUESTO E QUELLO CHE ODIO,LA FALSITA' CERCA DI AVERE IL CORAGGIO ALMENO DI DIRLE CHIARAMENTE LE COSE ,SE NO NOI POVERI IGNORATI,NON CAPIREMO MAI COME SCRIVI SE USI meglio, anzi O ovvero.
SE SEI DISPONIBILE OLTRE A DARMI LEZIONI DI TEOLOGIA MI PUOI DARE ANCHE LEZIONI DI ITALIANO?
FAMMI SAPERE

IL PROBLEMA VERO E CHE NE IO NE LIVIA SIAMO DEI RAGAZZINI DEFICENTI,E SAPPIAMO LEGGERE TRA' LE RIGHE,LO RIPETO E' INUTILE TIRARE IL SASSO E NASCONDERE LA MANO.


Ghergon
00martedì 28 luglio 2009 00:42
Re: Re:


Caro figluolo Ghergon(mi piace!! [SM=g27828] )..caro figluolo Ghergon,caro figliuolo Ghergon,caro figluolo Ghergon(vabbé basta,continuo [SM=g27828] )sará stata la tua mancanza di tempo e la fretta della lettura e il non aver letto tutto, nel recuperare che ti ha portato ad una conclusione effettivamente falsa,appunto perché falsamente é stata letta.
Qui non si discute la cultura,ma l USO.


Perchè tu cosa ci fai con la cultura? [SM=g27833]

Il discorso non fá una piega,figliuolo,ma infatti qui non era in discussione lo studio,ma l uso...ripeto figluolo perché sai ci sono persone dure d orecchi.
Problema é che il Maestro,quello vero [SM=x268930] ha insegnato ai suoi discepoli anche senza cultura,spiego...tramite prima lo Spirito Santo,quindi dare del cattolico di serie B a chi non é acculturato é come dare contro lo Spirito che soffia dove vuole e come togliere autoritá a Dio che solo Lui scruta le reni e il cuore.








Perchè mi prendi in giro? [SM=x268936]
Tutto bene Livia?


hhh.
00martedì 28 luglio 2009 00:46
Re:
Ghergon, 28/07/2009 0:37:

Forse avrò letto male i post ma vi dico quello che vedo: vedo una coalizione contro Ardisia che è sempre stata onesta, vedo Hhh che mi grida con tanto di lettere cubitali e non lo ha mai fatto prima e Livia che lo spalleggia a piè sospinto.
Tutto ok?
Respirate figliuoli, siete agitati?

Livia ti rammento che dovresti ricordare agli astanti che esiste face to face per litigare (ritento il ring face to face indecoroso per un forum) perchè qui non si fa altro che litigare.
Cos'è si vince qualcosa se si soverchia il prossimo?





ghergon non era mia intenzione scrivere cosi' ,ti ripeto leggi bene e ti avevo scritto senza polemica,ti ripeto leggi bene perche' ho risposto in quei caratteri anche con livia,ormai usavo solo quelli,ti ripeto leggi bene perche' non c'era nessuna coalizzione contro ardisia,ci litigavo solo io mentre ardisia e livia parlavano tranquillamente,ghergon cerca di esssere imparziale,anche se difficile,ormai la situazione e' questa ,inutile andare su face to face o finisce qua o il consiglio di face to face e pessimo,perche' proseguira' nei giorni,invece puo' finire qua' come stava accadendo prima che tu arrivavi,non e' un rimprovero ma e un riassunto.
LiviaGloria
00martedì 28 luglio 2009 00:46
Re:
Ghergon, 28.7.2009 0:37:

Forse avrò letto male i post ma vi dico quello che vedo: vedo una coalizione contro Ardisia che è sempre stata onesta, vedo Hhh che mi grida con tanto di lettere cubitali e non lo ha mai fatto prima e Livia che lo spalleggia a piè sospinto.
Tutto ok?
Respirate figliuoli, siete agitati?

Livia ti rammento che dovresti ricordare agli astanti che esiste face to face per litigare (ritento il ring face to face indecoroso per un forum) perchè qui non si fa altro che litigare.
Cos'è si vince qualcosa se si soverchia il prossimo?




Ma allora a té non interessa cosa abbiamo scritto,il post era per accusare? [SM=g27833]

Io credo che tu veda maluccio...sará l etá? [SM=g27818]

Qui non c é stata nessuna coalizione,abbiamo mandato avanti parallelamente una discussione con Ardisia.

Contro Ardisia era per la solita frase che i tradizionalisti sono i veri cattolici,spero che tu comprenda che é un offesa scrivere certe cose.

Io non ho spalleggiato nessuno,ho discusso con Ardisia...adesso vediamo se é onesta come tu dici.

E su certe questioni io e hhh la vediamo uguale,forse é peccato?

Tu fai il forumista e io la moderatrice,che ultimamente mi par di comprendere che vuoi sostituirti,a parte le critiche ripetute e senza coerenza.


Ghergon
00martedì 28 luglio 2009 00:53
Re: Re:
hhh., 28/07/2009 0.46:




ghergon non era mia intenzione scrivere cosi' ,ti ripeto leggi bene e ti avevo scritto senza polemica,ti ripeto leggi bene perche' ho risposto in quei caratteri anche con livia,ormai usavo solo quelli,ti ripeto leggi bene perche' non c'era nessuna coalizzione contro ardisia,ci litigavo solo io mentre ardisia e livia parlavano tranquillamente,ghergon cerca di esssere imparziale,anche se difficile,ormai la situazione e' questa ,inutile andare su face to face o finisce qua o il consiglio di face to face e pessimo,perche' proseguira' nei giorni,invece puo' finire qua' come stava accadendo prima che tu arrivavi,non e' un rimprovero ma e un riassunto.



ok Hhh l'importante è che si smetta di offendersi tutti a vicenda perchè la cosa è poco edificante per chi ci legge.


hhh.
00martedì 28 luglio 2009 00:56
x ghergon
ghergon fin a ora hai mosso critiche solo su me e liviagloria,questa era una discussione a tre,ripeto livia e ardisia discutevano tranquillamente,se devi muovere critiche lo devi fare su tutti e tre,poi e' un giudizio mio personale , scrivi livia perche' mi prendi in giro ?vi siete scannati fino a ieri ,io adesso e' un discorso che va oltre la fede voglio vedere tra' falsita' e verita'.
hhh.
00martedì 28 luglio 2009 00:59
Re: Re: Re:
Ghergon, 28/07/2009 0:53:



ok Hhh l'importante è che si smetta di offendersi tutti a vicenda perchè la cosa è poco edificante per chi ci legge.






ci sono state offese ben peggiori,forse leggerle su face to face e' meglio?certo e una regola del forum ma e' ipocrita e poi chi ha tirato il primo sasso?
LiviaGloria
00martedì 28 luglio 2009 01:05
Re: Re: Re:

Perchè mi prendi in giro? [SM=x268936]
Tutto bene Livia?


Vedi,finché non era successo tutto questo tra di noi(mi sembra una dichiarazione di fidanzati [SM=g27828] ),quel termine che usavi "figluoli" mi piaceva qundo lo usavi in post ironici o sarcastici con battute(ormai erano tempi antichi che facevi queste cose),e il termine "figluolo" mi piaceva in contrasto col sarcasmo.

...ma oggi...comprendo che tale termine deriva dal pensiero di una posizione che si ritiene falsamente piu alta...dato che siamo tutti affidati nelle tue mani...quel figuolo" ha perso la belleza di un sorriso che mi procurava...

Come vuoi che sia con té dopo tutto quel che é successo?
Io non sono né una machinetta a pulsanti,né falsa come,purtroppo mi si vuol far passare.

Anche ora,arrivi,accusi e poi passi al contrattacco della vittima perché ti prendo ingiro?



hhh.
00martedì 28 luglio 2009 01:17
ghergon
per farti capire tutto nasce qua'

Ardisia, 24.7.2009 21:22:

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La falsa chiesa vuole sostituirsi alla vera, ma non ci riuscirà, perchè anche se dovesse venire a mancare il legittimo vicario di Cristo, cosa che non affermano nemmeno i sedevacantisti riconoscendo comunque la presenza di un papa materialiter, il capo rimarrebbe sempre e solo Gesù Cristo, che la guiderebbe vittoriosa contro qualsiasi nemico.

--------------------------------------------------------------------------------



qua' ardisia mi dispiace dirtelo ma ce una forte contraddizione,non puo' venire a mancare il leggittimo vicario di cristo e i sedevacantisti gia' con il nome sedevacante o papa materialiter,riconoscendo un sedevacante e un papa meteriale ,trattandosi di chiesa come regno spirituale ,sarebbe ora una struttura morta ,un manichino ,il leggittimo vicario di cristo ossia il papa non manchera' mai,perche'sarebbe la fine dei tempi ma fine dico immediata .
la chiesa e' sorretta da cristo quello che lui ha legato in terra nessuno lo puo' sciogliere,allora se venisse a mancare il leggittimo vicario di cristo o il papa e' materiale?,tutte le procedure compreso i sacramento sono invalidi ?e noi che siamo legati direttamente a cristo senza la chiesa? senza papa spirituale ma solo materiale la chiesa non esiste piu' perche' priva di spirito,allora e' meglio dirlo chiaramente e senza giri di parola.secondo te il papa e papa solo materiale?quindi la chiesa cattolica non esiste piu?



infatti molti non capiscono che la sedevacante nasce con lutero,che diceva :il vaticano e corrotto il papa non puo' essere vicario di cristo ,facciamo un'altra chiesa,inoltre anche la messa tridentina perde di valore,perche se il papa e materiale la chiesa e' morta e ogni funzione religiosa e' nulla,quindi un conto essere tradizionalisti con contestazione e discussione come s.paolo con s.pietro ,un conto e dire che manca il vicario di cristo ,significa morte della chiesa e di tutte le sue funzioni,in piena comunione e in stato di discussione(ossia tradizionalisti)io spero che con il tempo i sedevacantisti si ravvedano e capiscono le loro grosse contraddizioni.


I CARATTERI SONO PER DIFFERENZIARE


ARDISIA


La sedevacante non nasce con Lutero, Lutero è un eretico.
Per parlare con cognizione di causa del sedevacantismo, bisogna conoscerlo e studiarlo e non affidarsi a parole altrui o sensazioni personali, il sentito dire è foriero di errori e pregiudizi, per sapere bisogna prima conoscere e per cercare di conoscere e capire i motivi che spingono i sedevacantisti alla loro posizione dottrinale, bisogna studiare il Magistero, la Liturgia ed un minimo di teologia, per poi confrontare il tutto con la Tesi di Cassiciacum e quindi, infine, esprimere il proprio parere. Tutto questo se si è interessati, certo, ma se non lo si è, meglio tacere. Non si può parlare di quello che non si conosce.Capisco che questa realtà sia alquanto indigesta, anche qui dentro, ma è importante conoscerla se vogliamo affrontare la crisi attuale del cattolicesimo con ogni dettaglio a disposizione.Se vogliamo far questo, bisogna studiare senza prevenzioni e sterili polemiche, altrimenti possiamo continuare a parlare come stiamo facendo pur senza utilità reciproche particolari. Prevengo ogni domanda dicendo che ho studiato bene le ragioni dottrinali del sedevacantismo e che difficilmente ho trovato in altri cattolici un'amore maggiore verso il Pontefice e la Chiesa Cattolica.
Se esistono contraddizioni, esistono all'interno della Fraternità e di coloro che si professano cattolici comportandosi invece come pagani. Negli ultimi mesi ho scoperto una bellissima messa tradizionale celebrata dai frati francescani dell'Immacolata e coronata dai celestiali canti delle suorine murate francescane dell'Immacolata. E' la messa del Motu Proprio, solenne, interamente cantata ed aspersa d'incenso, un pezzo di Paradiso sulla terra...
Vi invito a partecipare Lely, non è molto distante da casa sua, viene celebrata in Umbria, a Città di Castello, ogni domenica alle 17.
E' una messa che rende onore a Dio, e non è sedevacantista.


IO HO ESPOSTO DELLE MIE TEORIE CON TUTTO IL RISPETTO

qua' ardisia mi dispiace dirtelo

ECCO COME INIZIAVO,HO STUDIATO LA TESI di Cassiciacum ,QUALCHE COSA DI TEOLOGIA E DI DOTTRINA,SONO CONTENTO SE VIENE QUALCUNO CHE NE SA PIU' DI ME,IL MIO POST NON MI SEMBRA CHE E' DA IGNORANTE MA FRUTTO DEI MIEI STUDI CATTOLICI,TI SEMBRA IL MODO DI RISPONDERE,DOVE STA' LA SUA RISPOSTA TEOLOGA O DOTTRINALE?
SOLO RISPOSTE PIENE DI PREGIUDIZI PERSONALI VERSO DI ME,IN MODO FALSO E VELATO E SAI CHE TI DICO,PER LA PREIMA VOLTA MI VERGOGNO DI ESSERE TRADIZIONALISTA,PERCHE'?PRCHE' CERTE DISCUSSIONE CHE HO ASSISTITO ERANO TRA DI NOI E NON ABBIAMO MAI DATO SCANDALO DAVANTI AI PAGANI,CAPISCI?ARDISIA SI DEVE VERGOGNARE
ARDISIA LEGGI PURE TU ,CARTA PARLA,RIFLETTI.
hhh.
00martedì 28 luglio 2009 01:34
Re: ghergon
hhh., 28/07/2009 1:17:

per farti capire tutto nasce qua'

Ardisia, 24.7.2009 21:22:

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La falsa chiesa vuole sostituirsi alla vera, ma non ci riuscirà, perchè anche se dovesse venire a mancare il legittimo vicario di Cristo, cosa che non affermano nemmeno i sedevacantisti riconoscendo comunque la presenza di un papa materialiter, il capo rimarrebbe sempre e solo Gesù Cristo, che la guiderebbe vittoriosa contro qualsiasi nemico.

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qua' ardisia mi dispiace dirtelo ma ce una forte contraddizione,non puo' venire a mancare il leggittimo vicario di cristo e i sedevacantisti gia' con il nome sedevacante o papa materialiter,riconoscendo un sedevacante e un papa meteriale ,trattandosi di chiesa come regno spirituale ,sarebbe ora una struttura morta ,un manichino ,il leggittimo vicario di cristo ossia il papa non manchera' mai,perche'sarebbe la fine dei tempi ma fine dico immediata .
la chiesa e' sorretta da cristo quello che lui ha legato in terra nessuno lo puo' sciogliere,allora se venisse a mancare il leggittimo vicario di cristo o il papa e' materiale?,tutte le procedure compreso i sacramento sono invalidi ?e noi che siamo legati direttamente a cristo senza la chiesa? senza papa spirituale ma solo materiale la chiesa non esiste piu' perche' priva di spirito,allora e' meglio dirlo chiaramente e senza giri di parola.secondo te il papa e papa solo materiale?quindi la chiesa cattolica non esiste piu?



infatti molti non capiscono che la sedevacante nasce con lutero,che diceva :il vaticano e corrotto il papa non puo' essere vicario di cristo ,facciamo un'altra chiesa,inoltre anche la messa tridentina perde di valore,perche se il papa e materiale la chiesa e' morta e ogni funzione religiosa e' nulla,quindi un conto essere tradizionalisti con contestazione e discussione come s.paolo con s.pietro ,un conto e dire che manca il vicario di cristo ,significa morte della chiesa e di tutte le sue funzioni,in piena comunione e in stato di discussione(ossia tradizionalisti)io spero che con il tempo i sedevacantisti si ravvedano e capiscono le loro grosse contraddizioni.


I CARATTERI SONO PER DIFFERENZIARE


ARDISIA


La sedevacante non nasce con Lutero, Lutero è un eretico.
Per parlare con cognizione di causa del sedevacantismo, bisogna conoscerlo e studiarlo e non affidarsi a parole altrui o sensazioni personali, il sentito dire è foriero di errori e pregiudizi, per sapere bisogna prima conoscere e per cercare di conoscere e capire i motivi che spingono i sedevacantisti alla loro posizione dottrinale, bisogna studiare il Magistero, la Liturgia ed un minimo di teologia, per poi confrontare il tutto con la Tesi di Cassiciacum e quindi, infine, esprimere il proprio parere. Tutto questo se si è interessati, certo, ma se non lo si è, meglio tacere. Non si può parlare di quello che non si conosce.Capisco che questa realtà sia alquanto indigesta, anche qui dentro, ma è importante conoscerla se vogliamo affrontare la crisi attuale del cattolicesimo con ogni dettaglio a disposizione.Se vogliamo far questo, bisogna studiare senza prevenzioni e sterili polemiche, altrimenti possiamo continuare a parlare come stiamo facendo pur senza utilità reciproche particolari. Prevengo ogni domanda dicendo che ho studiato bene le ragioni dottrinali del sedevacantismo e che difficilmente ho trovato in altri cattolici un'amore maggiore verso il Pontefice e la Chiesa Cattolica.
Se esistono contraddizioni, esistono all'interno della Fraternità e di coloro che si professano cattolici comportandosi invece come pagani. Negli ultimi mesi ho scoperto una bellissima messa tradizionale celebrata dai frati francescani dell'Immacolata e coronata dai celestiali canti delle suorine murate francescane dell'Immacolata. E' la messa del Motu Proprio, solenne, interamente cantata ed aspersa d'incenso, un pezzo di Paradiso sulla terra...
Vi invito a partecipare Lely, non è molto distante da casa sua, viene celebrata in Umbria, a Città di Castello, ogni domenica alle 17.
E' una messa che rende onore a Dio, e non è sedevacantista.


QUOTE]


E RIPETO LA MIA ANALISI SI PUO' ANCHE NON CONDIVIDERE MA LI PARLO DI TESI DI Cassiciacum E DI DOTTRINA CATTOLICA,CERTO SI PUO' ANCHE NON CONDIVIDERE MA NON ACCUSARLA DI IGNORANZA ,DOVE STANNO I MIEI ERRORI?
DOVE STA' LA RISPOSTA CULTURALE DI ARDISIA?
E NO !NON E' CHE MI PIACE AVERE RAGGIONE MA QUANDO E' TROPPO EVIDENTE.


1 VOGLIO SAPERE DOVE STA' LA RISPOSTA DI ARDISIA SULLA MIA ANALISI,I SUOI TANTI STUDI TEOLOGICI O DOTTRINALI O DI TESI VARIE?
DOVE?DOVE STA LA PROVA CHE IO DEVO STUDIARE?
IO LO SO?E CHE LEI NON SAPEVA CHE RISPONDERE COME QUA'


«La portata oggettiva della domanda: “L’occupante della Sede apostolica è, sì o no, papa materialmente?”, è talmente fuori della nostra portata che concretamente e realmente, la risposta a questa domanda non ha quasi impatto sul comportamento effettivamente possibile del fedele legato alla Tradizione»

Se è “fuori la nostra portata”, (specialmente quella di p. Guérard des Laurier) non è evidente. Se “non ha impatto sul comportamento del fedele”, non se ne possono trarre conclusioni pratiche e giuridiche. Cosa che i “guerardiani”, invece fanno ‘in pratica’, reputandola evidente ‘in teoria’ e così oltrepassano e contraddicono p. Guérard stesso

Se Benedetto XVI è una “pura comparsa” non è neppure “papa materialmente o in potenza”, onde la “Tesi di Cassicìacum” crolla a favore della “sede totalmente vacante”. Infatti oggi (2009) con Benedetto XVI, il quale non sarebbe validamente vescovo, poiché consacrato con il “sacramentario della Chiesa conciliare”, ci troviamo di fronte al “nulla” o alla privazione totale del Papato

Chi dichiara attualmente: “mons. Wojtyla non è per nulla papa [neanche materialmente]”, deve: o convocare il conclave [!], o mostrare le credenziali che lo costituiscono direttamente e immediatamente Legato di Nostro Signor Gesù Cristo [!]» (Il problema dell’Autorità…, Verrua Savoia, CLS, 2005, p. 37).


Ora, per p. Guérard Benedetto XVI non sarebbe papa neppure materialmente, non essendo neanche vescovo, quindi i “tesisti”, per essere coerenti con la “Tesi”, dovrebbero o eleggere un altro papa, o dimostrare di essere i vicari o “legati diretti” di Cristo. Secondo loro tertium non datur

Onde solo queste tre citazioni di p. Guérad autore della “Tesi

basterebbero a far capire che ‘oggi’ (2004-2009) sussiste, almeno un “legittimo dubbio” sulla assoluta certezza teorica della “Tesi” per non parlare della pratica giuridico-morale dei “tesisti”. Se mi sbaglio, chiedo lumi ai “tesisti” su questi tre punti che mi pongono dei problemi. Ed infine Benedetto XVI è ancora “papa” materialiter o non è più nulla?

Discernimento e buon senso

S. Ignazio da Loyola negli “Esercizi Spirituali” (n°318) ([3]) scrive che in tempi di confusione non si deve cambiare proposito di agire, ma restar fermi e fare come prima senza pretendere di vederci chiaro, poiché “nel torbido pesca il demonio”. Quindi nei casi di oscurità, aridità, desolazione, ‘notti dei sensi e dello spirito’, occorre andare avanti come prima, anche senza vedere, anzi ci si deve accontentare di non aver lumi, poiché Dio permette tale oscurità per purificare l’anima dei suoi fedeli, spingendoli ad una maggior fiducia in Lui che non in se stessi e a “sperare contro la speranza”, senza vedere nell’inevidenza (quod repugnat). Anche s. Teresa d’Avila e s. Giovanni della Croce insegnano la stessa dottrina, che è comune in teologia ascetica e mistica.

Ogni eccesso è un difetto


Avvertenza
questa tesi e' paragonabile al
dogma della “Predestinazione e che superano le capacità dei non ‘specialisti’ in teologia, (tali argomenti possono essere affrontati “in scuola” e non predicati ai semplici fedeli) ,
Introduzione: Tre citazioni di p. Guérard

1) «La portata oggettiva della domanda: “L’occupante della Sede apostolica è, sì o no, papa materialmente?”, è talmente fuori della nostra portata che concretamente e realmente, la risposta a questa domanda non ha quasi impatto sul comportamento effettivamente possibile del fedele legato alla Tradizione» (Guérard des Lauriers, Sodalitium, n° 13, in, “Il problema dell’autorità”, Verrua Savoia, CLS, 2005, p. 37).

Se è “fuori la nostra portata”, (specialmente quella di p. Guérard des Laurier) non è evidente. Se “non ha impatto sul comportamento del fedele”, non se ne possono trarre conclusioni pratiche e giuridiche. Cosa che i “guerardiani”, invece fanno ‘in pratica’, reputandola evidente ‘in teoria’ e così oltrepassano e contraddicono p. Guérard stesso.

2) «Una tale perpetuazione [della gerarchia puramente materiale] non è, ex se, impossibile. Essa richiede tuttavia delle consacrazioni episcopali certamente valide. E poiché il nuovo rito è dubbio, gli occupanti (della Sede Apostolica) ben presto non saranno più che delle ‘COMPARSE» (Il problema dell’Autorità e dell’episcopato nella Chiesa, Verrua Savoia, CLS, 2005, p. 37).

Se Benedetto XVI è una “pura comparsa” non è neppure “papa materialmente o in potenza”, onde la “Tesi di Cassicìacum” crolla a favore della “sede totalmente vacante”. Infatti oggi (2009) con Benedetto XVI, il quale non sarebbe validamente vescovo, poiché consacrato con il “sacramentario della Chiesa conciliare”, ci troviamo di fronte al “nulla” o alla privazione totale del Papato.

3) «Chi dichiara attualmente: “mons. Wojtyla non è per nulla papa [neanche materialmente]”, deve: o convocare il conclave [!], o mostrare le credenziali che lo costituiscono direttamente e immediatamente Legato di Nostro Signor Gesù Cristo [!]» (Il problema dell’Autorità…, Verrua Savoia, CLS, 2005, p. 37).

Ora, per p. Guérard Benedetto XVI non sarebbe papa neppure materialmente, non essendo neanche vescovo, quindi i “tesisti”, per essere coerenti con la “Tesi”, dovrebbero o eleggere un altro papa, o dimostrare di essere i vicari o “legati diretti” di Cristo. Secondo loro tertium non datur….

Onde solo queste tre citazioni di p. Guérad autore della “Tesi” (su cui mi baso sostanzialmente in questo articolo), basterebbero a far capire che ‘oggi’ (2004-2008) sussiste, almeno un “legittimo dubbio” sulla assoluta certezza teorica della “Tesi” per non parlare della pratica giuridico-morale dei “tesisti”. Se mi sbaglio, chiedo lumi ai “tesisti” su questi tre punti che mi pongono dei problemi. Ed infine Benedetto XVI è ancora “papa” materialiter o non è più nulla?

Discernimento e buon senso

S. Ignazio da Loyola negli “Esercizi Spirituali” (n°318) ([3]) scrive che in tempi di confusione non si deve cambiare proposito di agire, ma restar fermi e fare come prima senza pretendere di vederci chiaro, poiché “nel torbido pesca il demonio”. Quindi nei casi di oscurità, aridità, desolazione, ‘notti dei sensi e dello spirito’, occorre andare avanti come prima, anche senza vedere, anzi ci si deve accontentare di non aver lumi, poiché Dio permette tale oscurità per purificare l’anima dei suoi fedeli, spingendoli ad una maggior fiducia in Lui che non in se stessi e a “sperare contro la speranza”, senza vedere nell’inevidenza (quod repugnat). Anche s. Teresa d’Avila e s. Giovanni della Croce insegnano la stessa dottrina, che è comune in teologia ascetica e mistica.

Ogni eccesso è un difetto

Chi pretende di sapere tutto di tutto e di avere la certezza e l’evidenza di come stiano realmente le cose, erra; specialmente in una situazione di oscurità e di incertezza come l’attuale, che non ha avuto eguali in tutta la storia della Chiesa. Ogni risposta (anche e specialmente la mia) e “soluzione” o “tentativo” è parziale ed ha le sue ombre e chiaroscuri. Solo la Chiesa gerarchica potrà dirci la parola definitiva. Quindi “si non vis errare, noli velle scrutare” (s. Agostino). La crisi conciliare e postconciliare è un “mistero tremendo”, ora il mistero è oltre la ragione umana, la sorpassa ma non è contro essa. Dunque, “cerchiamo di rendere certa la nostra elezione, mediante le nostre buone opere” (s. Pietro). Ossia, fare ciò che la Chiesa ha sempre fatto (s. Vincenzo da Lerino, “Commonitorium”, cap. III), rifiutare le novità che ci hanno portato a tale stato di confusione dommatica, morale e liturgica.

la suddetta ipotesi teorica, non deve diventare una certezza pratica, mancandole (oggi) l’evidenza, come si evince dalle tre citazioni di p. Guérard su scritte (soprattutto quanto all’esercizio pratico di essa o alle conclusioni giuridico-canoniche che se ne tirano) e specialmente non deve essere predicata ai fedeli con imprudenza, faciloneria e arroganza , altrimenti si rischierebbe di gettarli nella disperazione o nella presunzione .


Per esempio, quanto al dogma della Predestinazione, la Chiesa lascia piena libertà di insegnare e di seguire la tesi tomista o quella molinista, pur essendo radicalmente diverse e contraddittorie e quindi oggettivamente una sola è quella vera, poiché in un mistero così arduo e “tremendo” non vuol pretendere di avere la certezza assoluta e di obbligare i fedeli a seguire una tesi teologica che potrebbe essere troppo dura per le loro forze. Al contrario alcuni sacerdoti “tesisti”, nella crisi misteriosa e tremenda che attraversa la Chiesa dal 1958 (anzi dal 1955), non esitano a pretendere di saper tutto e di obbligare i loro poveri fedeli a seguire in tutto e per tutto le loro “certezze” assolute, che non ammettono domande, dubbi, e problemi di coscienza. Quando qualcuno osa porre un quesito, normalmente, tranne rare eccezioni, si sente minacciato di peccato mortale, di scisma, e di dannazione, di aver cambiato irreversibilmente campo ecc…. Mentre la crisi che ha investito l’ambiente cattolico da mezzo secolo, può far perdere la testa e la fede se ci si pensa troppo, senza adeguata preparazione teologica e un’intensa vita spirituale, cercando di assicurassi l’elezione tramite le buone opere, senza le quali la fede è morta. Quindi non è bene parlarne ai semplici fedeli nei minimi dettagli e sino alle ultime conclusioni, come se fossero certezze infallibili di fede e di costumi. Se lo si fa, o si è irresponsabili, oppure manipolatori delle coscienze, per poterne disporre a proprio uso e vantaggio (non forzatamente materiale). Ho conosciuto dei fedeli (e anche dei sacerdoti, per non parlare di alcuni vescovi Thuc) che discettavano, anche per scritto su ‘internet’, sul “materialìter” (con l’accento sulla seconda “i”) e sul “formalìter” (idem ut supra), senza conoscere l’ “abc” della dottrina cattolica.

La frase che s. Ignazio da Loyola pone all’inizio degli Esercizi Spirituali «Ogni buon cristiano deve essere più pronto a salvare la proposizione del prossimo che a condannarla» (n° 22), aiuterebbe, se osservata, non poco a mantenersi nel giusto mezzo (di altezza e non di mediocrità), che sa distinguere per unire per poter giungere a una posizione il più possibilmente vicina alla realtà, pur ammettendo la possibilità di sfaccettature e accentuazioni diverse, quanto al modo d’interpretare la crisi attuale.


Conclusione: Con quale “autorità”?

Si definisce, in maniera assolutamente certa, che non vi è più “Governo” in atto e de facto nella Chiesa da quaranta anni e se ne tirano tutte le conclusioni pratiche e canoniche, come aventi “autorità”? Con quale “autorità” si definisce, con certezza, per fare un esempio, che le sentenze della S. Rota sono nulle da quaranta anni (obbligando per se chi ha ricevuto la sentenza rotale di nullità del matrimonio, a vivere come s. Giuseppe e la Madonna, esponendoli a pericolo prossimo di peccato mortale e abituale) e che le confessioni e i matrimoni dei parroci sono invalidi (essendo doveroso in materia sacramentarla il tuziorismo o rigorismo, secondo cui “il dubbio è nullo”) da quaranta anni? Che il sacrificio della messa è invalido e cessato, così il sacerdozio, l’episcopato, onde pure l’estrema unzione e la cresima, (resterebbe solo il battesimo e vi sono alcuni ‘sedevacantisti’ coerentissimi che ricevono e amministrano solo il battesimo, tutto il reso essendo viziato, anche i sacramenti degli altri ‘sedevacantisti’ non coerentissimi). Con quale “autorità” ci si presenta come “inviati” (missi) ad “annichilire e annullare” tutti gli atti (anche giuridici) della Chiesa ufficiale? A proibire persino l’assistenza alla Messa di s. Pio V, se celebrata “una cum”, sotto pena di sacrilegio, peccato mortale e scisma capitale e terrorizzando i fedeli, i seminaristi e i sacerdoti ‘deboli di spirito’? Forse con il “libero esame” della “sola Traditio”? O forse ci si ritiene (de facto anche se non de jure) “Legati diretti di Cristo”? Poiché in pratica si agisce così, anche se non lo si formula in teoria. Le cupe ammonizioni di apostasia irreversibile e di dannazione da parte di “Sodalitium” – per grazia di Dio - non mi sfiorano, ma conosco molti fedeli e seminaristi o persino sacerdoti che si lasciano impaurire dalla minaccia di “fattura”, fatwa o herèm, lanciata dai “Sommi Sacerdoti” (almeno de facto) dell’oblatio munda.



Le parole di s. Tommaso secondo cui, «generalmente, alla rivolta contro la pubblica “cattiva-autorità” o tirannia, si espongono più i cattivi che i buoni, infatti ai cattivi pesa sia il governo del re che quello del tiranno» (In V Politicorum Aristotelis, lib. V, 1, 1301a). Mentre “gli uomini virtuosi”, i quali dovrebbero giudicare della opportunità e liceità della resistenza e rivolta, difficilmente riconoscono di avere tutte le ragioni per ribellarsi lecitamente, invece “i cattivi” sono più propensi a prendersi ogni ragione e a rivoltarsi, senza pensare alle conseguenze dei loro atti (In V Politicorum, lect. I, n° 714), sono più calzanti e attuali che mai, in effetti molti criticano non solo la nouvelle théologie, ma anche Pio XII. Egli sarebbe il Papa (manovrato da Bugnini, come un burattino nelle mani di un burattinaio) che ha realizzato una profonda revisione dei riti della Settimana Santa, in cui per la prima volta un rito cattolico (anteriore alla riforma di papa Pacelli del 1955) subiva delle modifiche suggerite dal giudaismo, esse avrebbero aperto la porta a qualsiasi cambiamento nella liturgia cattolica. Onde tutto il processo di disfatta (= Concilio Vaticano II e NOM) sarebbe iniziato proprio con la riforma liturgica (ecumenica) della Settimana Santa di Pio XII. La liturgia cattolica sarebbe stata messa a disposizione (da parte di Pio XII) dell’ecumenismo, ed egli sarebbe colpevole di aver fatto (entrare e) comandare il giudaismo nel santuario cattolico. Pio XII avrebbe compiuto una genuflessione simbolica davanti al giudaismo. (Cfr, “Sodalitium, n° 62, pp. 58-65). Ora, tutto ciò mi lascia più che perplesso, anzi terrorizzato da tanto “cow-boy-smo teologico”. Infatti, il fine della Chiesa è la salvezza delle anime. Ora se l’Autorità non realizza il bene delle anime, secondo la “Tesi”, cessa di essere autorità. Quindi Pio XII, che ha aperto al giudaismo (e lo ha fatto entrare nel santuario), all’ecumenismo, alla mutazione perpetua della liturgia; non voleva oggettivamente, a partire dall’atto che ha posto nel 1955, il bene delle anime. Perciò Pacelli, (dacché secondo i “tesisti” “tertium non datur”), non sarebbe formalmente Papa. È lecito concluderlo (cfr. “Sodalitium”, n° 62, pp. 29-30). Infatti p. Guérard scriveva «Se c’è Autorità, c’è il dovere di obbedire» (Cahier de Cassiciacum, Nizza, 1979, vol. 1, cap. 4, p. 91). Ora la maggior parte dei “tesisti” rifiuta de jure la riforma del 1955, fatta materialmente dallo stesso mons. Annibale Bugnini che fece nel 1969 il NOM, ma promulgata formalmente da papa Pacelli (cfr. “Sodalitium”, n° 62, p. 63). Quindi per loro – praticamente - Pio XII non è l’Autorità.

Si noti che qui si tratta di una legge universale che il Papa impose alla Chiesa, non di un suo atto privato. Essa potrebbe essere al massimo la “non più opportuna”, ma mai cattiva. Ora come si fa a conciliare la genuflessione al giudaismo ecc…, con la non nocività della riforma pacelliana e quindi il permanere dell’Autorità in Pacelli? Se fosse così anche il NOM e il Concilio Vaticano II, potrebbero essere non nocivi; oppure se così è, come scrive “Sodalitium”, Pio XII non è formalmente Papa. Non so cosa dire, taccio esterrefatto
l’epicheia per non celebrare secondo le rubriche del 1955, ma le si rifiuta de facto e de jure, come cattive in sé. Però se si continua così dove si va a parare? Ognuno diventa il “papa” di se stesso. Quindi in pratica, anche senza dover convocare un conclave e giustificarlo in teoria, ci si comporta come i “Legati (o vicari) diretti di Cristo”. «Pacelli sbaglia», Kyrie, eléison! «“Sodalitium” no», Christe, eléison! Questa è almeno “conclavite” pratica e vissuta, che può essere anche teorizzata, spero non irreversibilmente.
Per cui, dove sta la Chiesa reale e non quella “virtuale” , se tutti gli atti di Roma sono nulli, se le ordinazioni sacerdotali e le consacrazioni episcopali sono invalide, se i sacramenti, compresa l’eucarestia e il Sacrificio della Messa, sono cessati? La crisi ha annichilato totalmente sia il potere d’ordine, che la giurisdizione e il magistero. Il “Fine-Bene” della Chiesa non esiste più da cinquanta-quaranta anni, quindi anche la Chiesa? Infatti una religione che non ha più sacerdozio, né sacrificio non è più neppure materialmente o in potenza ma è morta totalmente, (come quella dell’Antica Alleanza dopo il 70, la quale era relativa al Nuovo Testamento. Però la Nuova Alleanza è Eterna. Quindi non può cessare totalmente). Essa sarebbe non più a Roma, ma ove si trovano i vescovi e i sacerdoti della linea Thuc? La Chiesa non sarebbe più romana e petrina (il materialiter dopo quaranta anni essendo diventato un nulla, farsa e comparsa), ma thucista (ubi Thuc ibi Ecclesia); essendo diventata Roma (almeno sin dal 2004, con l’elezione di Benedetto XVI) non più una Religione, ma una scena teatrale di pastori-attori muti, sembrerebbe essere nella terza èra di Gioacchino da Fiore, ma essa è condannata dalla fede cattolica. Inoltre il “thucismo”, per chi come me lo ha visto da vicino non è un motivo di credibilità (per usare un eufemismo). Come pretendere di essere i portatori dell’unica verità sul mistero della crisi che è penetrata nella Chiesa di Cristo, quando vi sono tante oscurità, misteri, questioni dibattute e non definite? Il fatto o il “quia” (crisi) è certo, ma il come e il perché o il “propter quid” restano un mistero

Il mistero di iniquità, il mistero del cuore umano, “Pravum est cor hominis et imperscrutabile, quis cognoscet eum?” (Geremia). Solo Dio che sonda il cuore e le reni. Allora, “cercate di rendere certa la vostra elezione, mediante le vostre opere buone” (s. Pietro), non si può penetrare un mistero, sarebbe come “voler mettere tutta l’acqua dell’oceano in un bicchiere” (s. Agostino). Si può cercare di studiarlo, di avvicinarlo nel chiaro-oscuro della fede, con molta umiltà e trepidazione, senza pretendere di averlo capito e svelato, nell’adorazione di ciò che sorpassa le capacità umane pur senza essere contro la ragione, ma solo oltre essa. Non è normale proporre come assolutamente certo ciò che è molto oscuro, disputato e misterioso e imporlo moralmente e giuridicamente sotto pena di peccato. Come per la Predestinazione, bisognerebbe ammettere il fatto misterioso (Dio onnipotente e uomo libero/crisi ecclesiastica: infallibilità ed errori) e lasciare libertà di interpretarlo come si reputa più conforme alla realtà e alla Rivelazione, sino a decisione della Chiesa gerarchica, senza lanciare anatemi contro chi non segue esattamente il nostro modo di incedere

Si può asserire tranquillamente che oggi (2004-2008) la Tesi di Cassicìacum come l’ha concepita p. Guérard des Lauriers non è più assolutamente certa, poiché fondandosi sulla distinzione reale tra materia e forma nel Papa, e per ammissione del p. Guérard stesso, dopo Giovanni Paolo II, non essendoci (quasi) più vescovi consacrati secondo il vecchio Pontificale Romano, il futuro “papa materiale” (nel caso odierno Benedetto XVI) sarebbe solo una pura “comparsa” (Il problema dell’Autorità e dell’episcopato nella Chiesa, Verrua Savoia, CLS, 2005, pp. 33-35 e 37) che non parla neppure, ma recita mutamente la parte del Papa, come farebbe un attore o un manichino in una rappresentazione senza dialoghi. Ciò equivale a dire che Benedetto XVI, essendo stato consacrato vescovo con il nuovo Pontificale e non essendo neppure validamente vescovo (secondo p. Guérard), non può essere il Vescovo di Roma (ossia Papa) neppure in potenza o “materialiter”, sarebbe solo il manichino della vetrina Gammarelli in attesa della elezione di un vero Papa. Ci si trova, perciò, di fronte al sedevacantismo totale, (al “conclavismo” o al “delirio di onnipotenza” = «pensare di essere il Legato diretto e immediato di Cristo», una sorta di “sindrome napoleonico-messianica”) ritenuto non accettabile da p. Guérard. Quindi, da buon realista egli avrebbe rivisto e aggiornato la sua posizione iniziale, essendo arrivato ad una conclusione (secondo lui stesso) erronea. Ma non così, sino ad ora, i “tesisti”. Perciò chiedo loro una risposta a questo riguardo: Benedetto XVI è “papa” materialiter o per nulla? Tertium non datur. Pio XII era Papa formalmente o solo materialmente? Spero solo che la risposta non duri quanto i tempi biblici o “apocalittici”, anche perché per alcuni “tesisti” l’ “Apocalisse secondo Corsini” è già avvenuta, quindi mi si potrebbe dire che mi è già stata data la risposta e io non me ne sono accorto…, anche perché – povero me - conosco solo l’ “Apocalisse secondo Giovanni” e interpretata dai Padri della Chiesa.


anche se sono stato critico con un'area tradizionalista chiedo ai fratelli cattolici e in particolar modo a liviagloria(perche' capisco che la sue parole sono per la difesa della nostra amata chiesa) di non farsi prendere dai dispiaceri e arrabbiature perche'

“Dio ci ha rinchiusi tutti nell’infedeltà per usare a tutti misericordia, affinché nessuno si glorifichi in se stesso” (s. Paolo). Infatti essendo stato “colpito il Pastore” (è un fatto, contro cui nulla valgono tutti le argomentazioni), “il gregge” (vescovi, sacerdoti e fedeli) “s’è disperso, ognuno per conto suo”. Di fronte ad un terremoto terribile, come è stata la “crisi conciliare”, chi può pretendere di essere stata la “pecora bianca” totalmente immune da ogni difetto, speculativo e pratico? Chi può dire di aver capito tutto, aver risolto tutto, il perché di ogni cosa? Io no! Solo un bugiardo o un megalomane può rispondere di sì. Il primo sarebbe bene che si corregga soprannaturalmente (“perseverare diabolicum”), infatti per ottenere misericordia bisogna riconoscere di essere “miserabile” e sforzarsi di essere misericordioso con gli altri; il secondo che si curi naturalmente (poiché è socialmente e pastoralmente pericoloso).


Necessariamente per affrontare questo problema (della ‘sede formalmente vacante’ a partire dal 1965, anzi dal 1955, sino al 2008) occorre affrontare questioni molto difficili di filosofia e teologia. Ora ‘la apostolicità e la visibilità della Chiesa, sono state date da Cristo alla sua Sposa, affinché i fedeli possano facilmente seguire il suo insegnamento, riconoscerla e distinguerla senza difficoltà dalle sette’ (cfr. “D. Th. C”., col. 2143). Quindi pretendere che i fedeli conoscano bene la filosofia e la teologia per capire la “Tesi” che dovrebbe illuminarli sullo stato attuale della vera Chiesa e discernere il vero dal falso, cozza contro la facilità di riconoscere l’unica Chiesa di Cristo. Il difficile non può essere facile, per il principio per sé noto di identità e non contraddizione.


Per capire la “Tesi” (presentata dai “tesisti” come l’evidente specificazione di un atto di fede) occorre possedere la scienza ardua della filosofia e teologia, mentre per costatare l’evidenza non occorre la laurea. L’impossibile è evidentemente falso. Ora non è così evidentemente falso asserire che Paolo VI (ma già Pio XII, per i “tesisti”) e successori non sono formalmente Papi, ma solo materialmente. Infatti per dimostrarlo occorre pubblicare una “Tesi” di laurea in filosofia e teologia, (detta di “Cassicìacum”) molto disputata anche tra i “sedevacantisti” stessi. Invece l’evidenza la si “mostra” e non la si “dimostra” e si impone a tutti (I + I = II).

“Nel tempo della desolazione non si deve mai fare alcun mutamento, ma rimanere fermi e costanti nei propositi e nella determinazione in cui si stava nel tempo precedente a quella desolazione […]. Perché, come nella consolazione ordinariamente ci guida e ci consiglia più lo spirito buono, così nella desolazione è lo spirito cattivo”. Cfr. anche “Es. Spir.”, n.° 320, 321 e 322.

Analogamente, nella crisi attuale, si deve continuare a fare ciò che la Chiesa ha sempre fatto senza avventurarsi (pubblicamente e pretendendo la certezza assoluta) in “novità” azzardate che potrebbero essere pericolose, come se non fossero calate le tenebre.

L’ipotesi speculativa e “scolastica” (che non deve essere predicata ai semplici, con imprudenza, faciloneria e arroganza, come successe nel Seicento quanto al dogma della Predestinazione, ma va solo disputata tra teologi), della “sede formalmente vacante” poteva, inizialmente, avere “in linea di principio” un fondamento nella realtà, purtroppo il modo di agire dalla maggior parte dei “sedevacantisti” (che sono il principale avversario della “sede vacante”, facendone una conclusione dogmaticamente certa e vincolante e quindi un obbligo morale e canonico per tutti), li rende mal sopportabili, dacché pretendono di avere la assoluta evidenza e certezza, il che li porta a “disprezzare tutti, tranne se stessi” e ad “imporre ai fedeli pesi insopportabili”. In realtà anch’essi sono vittime (se in buona fede, Dio solo lo sa) della crisi che ha sconvolto l’ambiente cattolico degli anni Sessanta, non sono i responsabile di essa .

quindi siccome abbiamo avuto sfortuna di essere nati in un periodo difficile abbiamo pazienza sia con i modernisti che con i tradizionalisti tranne che questi per primi si trasformano in carnefici e pretendono di avere verita' assolute.


ARDISIA


Scommetto che è un articolo di don Nitoglia...


HHH


io conosco personalmente don curzio e sono fiero che ha battezzato mia figlia,quindi e' scontato dire che anchio sono un fedele della messa tridentina penso che il problema della divisione dentro la chiesa sia un problema complesso e penso anche che certi miei fratelli tradizionalisti sbagliano atteggiamenti.
non hai espressso dei tuoi pensieri sullo scritto che ho postato.che ne pensi?



ARDISIA

Penso che sarebbe opportuno per don Nitoglia evitare la polemica sul sedevacantismo, visto i suoi precedenti e constatando che non abbia mai aderito pubblicamente alla posizione della Fraternità o consimili.
E' un uomo di grande cultura, ma in certi momenti, il silenzio è d'oro.


HHH


capisco che letto cosi' si puo' pensare che don nitoglia vuole fare polemica ma non e' cosi.
non e' vero che non ha aderito a nessuna posizione ma fa vita saverdotale presso il convento di velletri,quello che devrebbe fare ogni sacerdote.si e' vero il silenzio e d'oro cosa che dovrebbero imparare centinaia di fedeli che vogliono fare i tesisti o i teologi ,
accusando ogni cattolico di eresia e di non essere un buon cattolico.
don curzio non vuoleva fare polemica ,la colpa e' mia che ho postato sui scritti a meta' mi assumo la responsabilita' e chiedo scusa,a dimostrazione della sua buona fede posto i pezzi mancanti e chiedo scusa ai moderatori sara' l'ultama volta che non postrero la fonte del link ma non voglio fare ulteriori polemiche e strumentalizzazioni su questo sacerdote di cui ne sono molto affezionato.


Avendo abbandonato - pubblicamente – le conclusioni giuridiche della “Tesi di Cassicìacum” (7-8 dicembre 2006) per approdare a “sì sì no no” presso Velletri (7 gennaio 2007), mi sentivo, sin da allora, in dovere di spiegare le ragioni di questo mio mutamento. Avevo lavorato a questo piccolo scritto da molto tempo e lo porgo qui in “riassunto” come “un’ipotesi di Velletri” ([1]). Vi ho riflettuto – informalmente già a partire dalla fine del 2003, (e sin verso la fine del 1990, le conseguenze pratiche e giuridiche che alcuni “guerardiani” tiravano dalla “Tesi di Cassicìacum”, mi preoccupavano e mi ponevano dei dubbi). Solo nell’agosto 2007 (dopo lunga – forse troppo lunga - ponderazione) ho lasciato, anche formalmente, la ‘Tesi di Cassiacìacum’, alla quale ho aderito per molti anni. Non avrei voluto pubblicare queste pagine, per non turbare ulteriormente i fedeli, parlando di questioni “tremende” (paragonabili al dogma della “Predestinazione”) e che superano le capacità dei non ‘specialisti’ in teologia, (tali argomenti possono essere affrontati “in scuola” e non predicati ai semplici fedeli) ([2]), ma più fedeli mi hanno consigliato di rendere ragione delle mie decisioni pubblicamente, essendo io un sacerdote e quindi una persona “pubblica”, onde evitare ogni equivoco. Solo con questo intento mi accingo a rendere noto tale scritto, senza nessuna pretesa, né minaccia di apostasia, per chi non è d’accordo, memore (soprattutto per me ed anche per gli altri) delle parole di Dante:

«Or tu chi sei, che vuoi sedere a scranno,

per giudicar da lungi mille miglia

con la veduta corta d’una spanna?»

(Paradiso, XIX, 79-81).



ecco la prova e' stata chiesta propio dagli stessi fedeli.
e non tutti sanno che don curzio e stato prima durante edopo la sua decisione ,calunniato in vario modo come succede tuttora in sodalitium rivista sedevacantista.

non voglio neanche entrare in polemica con i sedavacantisti tra' cui conosco molte persone e ce ne sono di ottime.
qui vorrei chiudere l'argomento che puo' portare a polemiche specialmente nella persona di don curzio nitoglia.
grazie



ARDISIA


Lungi da me il voler polemicare su don Nitoglia o sui sedevacantisti, ne conosco di ottimi come di pessimi e lo stesso vale per i lefebvriani o "comuni" cattolici, quindi il discorso può benissimo finir qui.
In ogni caso, sono molto contenta che tuo figlio abbia ricevuto un vero battesimo cattolico, è una grande grazia di questi tempi, senza contare l'incomparabile bellezza del rito e delle formule.
Mio nipote, grazie a Dio, ha ricevuto lo stesso battesimo, con la consacrazione finale alla SS.Vergine. Due bimbi davvero benedetti dal Cielo...



GIA' ALLORA AVEVO IL PIACERE DI DISCUTERE SULLA TESI DI Cassiciacum

VOGLIO SAPERE DOVE LA RISPOSTA O LA DISCUSSIONE DI ARDISIA?
ANCORA ASPETTO ,COME SU QUESTO TOPIC ,DOVE LA RISPOSTA E' STATA NULLA




IL PROBLEMA E 'FORSE CHE NEANCHE LEI SA COSA DIRE E I SUOI STUDI SONO PAGINE DI LINK INCOLLATI.

VERGOGNA
VERGOGNA
VERGOGNA
hhh.
00martedì 28 luglio 2009 01:48
OGGI E' STATA UNA SCONFITTA PER TUTTO IL CATTOLICESIMO [SM=g27813]
GEBURAH7
00martedì 28 luglio 2009 09:38
ARDISIA
Ciao Ardisia, è chiaro che non credi nel Grande Monarca, però devi postare tutta la profezia per intero. Non offendere la Santa.... [SM=g27829]

Ebbi una visione del santo Imperatore Enrico. Lo vidi di notte, da solo, in ginocchio ai piedi dell’altare principale in una grande e bellissima chiesa... e vidi la Beata Vergine venire giù da sola. Ella stese sull’altare un panno rosso coperto con lino bianco, vi pose un libro intarsiato con pietre preziose e accese le candele e la lampada perpetua...

La Messa era breve. Il Vangelo di San Giovanni non veniva letto alla fine. Quando la Messa fu terminata, Maria si diresse verso Enrico e stese la sua mano destra verso di lui dicendo che questo era in riconoscimento della sua purezza. Allora lo esortò a non avere esitazioni. Dopo di ciò vidi un angelo, esso toccò il tendine della sua anca, come Giacobbe. Enrico provava grande dolore, e dal quel giorno camminò zoppicando..."

12 luglio 1820, profezia della Beata Anna Caterina Emmerich
GEBURAH7
00martedì 28 luglio 2009 09:58
Re:
hhh., 28/07/2009 1.48:

OGGI E' STATA UNA SCONFITTA PER TUTTO IL CATTOLICESIMO [SM=g27813]



Lascia che ognuno esprima il suo pensiero e ricorda che lo stesso cristo ha vissuto nell'incomprensione.
Quello che voglio dirti è che abbiamo tutti ragione e tutti torto, bisogna sempre tenere a mente che l'unica verità è CRISTO. [SM=g27823]
LiviaGloria
00martedì 28 luglio 2009 10:19
Grazie Geb per aver postato la pofezia intera. [SM=g27823]

Per Ardisia...io non so se il sito da dove l hai presa o il libro l hanno trascitta così mutilata...pero questa è una prova,un chiaro esempio di come le informazioni vengono manipolate,stravolte pe perseguire a forza un obbiettivo...perchè nel post di ardisia la profezia finiva con la messa brve e non si leggeva S.Giovanni e le profezie precedenti parlavano delle tribolazioni della chiesa...un chiaro intento di disinformazione e mutilazione da parte di certi ambienti per dare contro il CVII e suoi papi.
Purtroppo questo non succede solo su discorsi profezie,ma anche su documenti e altro,piegando la volontà dello Spirito in una direzione umana,fatta di nascondimenti,stravolgimenti a danno dei meno informati.

Mentre oggi abbiamo la profezia completa...e si scopre adrittura che nella visione era Maria stessa che imbandì quella messa corta e non era letto s:Giovanni...direi tutta un altra direzione di inerpretazione.

Queste cose mi rendono triste,e poi mi si vuole far credere alla buona fede,vada per una,due cose...ma sono veramente troppe.

LiviaGloria
00martedì 28 luglio 2009 10:24
Questo è come era stato postato,con chiaro intento di piegare la profezia ad un interpretazione contro il CVII con aggiunto personale di (roma) e in neretto la messa corta e S.Giovanni non letto,il tutto preceduto dalla profezie sulla sofferenza della chiesa,tutto studiato per indurre un determinato pensiero

"Ho visto di nuovo la strana grande chiesa che veniva costruita là (a Roma). Non c’era niente di santo in essa. Ho visto questo proprio come ho visto un movimento guidato da ecclesiastici a cui contribuivano angeli, santi ed altri cristiani. Ma là tutto il lavoro veniva fatto meccanicamente. Tutto veniva fatto secondo la ragione umana... Ho visto ogni genere di persone, cose, dottrine ed opinioni.
C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò, ed essi sembravano avere molto successo. Io non vedevo un solo angelo o un santo che aiutasse nel lavoro. Ma sullo sfondo, in lontananza, vidi la sede di un popolo crudele armato di lance, e vidi una figura che rideva, che disse: "Costruitela pure quanto più solida potete; tanto noi la butteremo a terra"".
(12 settembre 1820)


La Messa era breve. Il Vangelo di San Giovanni non veniva letto alla fine.
(12 luglio 1820)


Questa ,invece ,è la profezia vera,cioè integra perchè non è mutilata

Ebbi una visione del santo Imperatore Enrico. Lo vidi di notte, da solo, in ginocchio ai piedi dell’altare principale in una grande e bellissima chiesa... e vidi la Beata Vergine venire giù da sola. Ella stese sull’altare un panno rosso coperto con lino bianco, vi pose un libro intarsiato con pietre preziose e accese le candele e la lampada perpetua...

La Messa era breve. Il Vangelo di San Giovanni non veniva letto alla fine. Quando la Messa fu terminata, Maria si diresse verso Enrico e stese la sua mano destra verso di lui dicendo che questo era in riconoscimento della sua purezza. Allora lo esortò a non avere esitazioni. Dopo di ciò vidi un angelo, esso toccò il tendine della sua anca, come Giacobbe. Enrico provava grande dolore, e dal quel giorno camminò zoppicando..."

12 luglio 1820, profezia della Beata Anna Caterina Emmerich


Quindi confermo la mia ferma convinzione che il problema non è la recezione di una fede e la lotta per cose che sono sbagliate,ma il metodo usato annulla la buona intenzione portando il fedele su una strada sbagliata che assurdamente fà mettere in pratica alcune parole del Signore,ma dall altra parte ne fà trasgredire molte di piu per il METODO della messa in pratica di tali combattimenti.
GEBURAH7
00martedì 28 luglio 2009 11:19
Re:
LiviaGloria, 28/07/2009 10.19:

Grazie Geb per aver postato la pofezia intera. [SM=g27823]

Per Ardisia...io non so se il sito da dove l hai presa o il libro l hanno trascitta così mutilata...pero questa è una prova,un chiaro esempio di come le informazioni vengono manipolate,stravolte pe perseguire a forza un obbiettivo...perchè nel post di ardisia la profezia finiva con la messa brve e non si leggeva S.Giovanni e le profezie precedenti parlavano delle tribolazioni della chiesa...un chiaro intento di disinformazione e mutilazione da parte di certi ambienti per dare contro il CVII e suoi papi.
Purtroppo questo non succede solo su discorsi profezie,ma anche su documenti e altro,piegando la volontà dello Spirito in una direzione umana,fatta di nascondimenti,stravolgimenti a danno dei meno informati.

Mentre oggi abbiamo la profezia completa...e si scopre adrittura che nella visione era Maria stessa che imbandì quella messa corta e non era letto s:Giovanni...direi tutta un altra direzione di inerpretazione.

Queste cose mi rendono triste,e poi mi si vuole far credere alla buona fede,vada per una,due cose...ma sono veramente troppe.




E' cosi' Livia, la frase della profezia era riferita ad un preciso periodo ma anche ad un preciso istante dove il protagonista è il Grande Monarca.
però è vero che è anche riferito al nostro periodo dopo il CVII.
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