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La causa primaria del Cancro

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    wheaton80
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    00 30/03/2014 15:02
    Le Iene - Il Dottor Franco Berrini vuota il sacco

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    wheaton80
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    00 14/04/2014 04:11
    Cura il cancro in modo naturale cambiando l’alimentazione!

    Un nuovo modo di combattere i tumori. Sì certo, avete letto bene, sembra che si possano far regredire i carcinomi. A presentare questo nuovo metodo che sta avendo successo è il noto neurologo garbagnatese Paolo Rege-Gianas, attivo nella Asl 1 dal 1976 al 2012. “Adesso con Internet sono facili i rapporti – spiega il neurologo – e sto portando in rete la mia terapia. Ho constatato la regressione dei tumori con un drastico cambio dell’alimentazione”. Si può guarire da tumori maligni fino a oggi incurabili? Il medico racconta casi emblematici. “Sugli oblastomi (tumori cerebrali) di quarto grado a cui nessuno è scampato c’è stato un riscontro, una grande risposta a queste cure. La gente ha fatto una catena e ora moltissimi mi chiedono un appuntamento. Tutto iniziò quando tempo fa mi invitarono in Francia: lessi dell’assunzione di succhi di frutta e verdura, io ho provato e sono ringiovanito. Ho quasi 70 anni e ho ricominciato ad avere energia da scalare le montagne e più nessuna malattia. Ricerche sui mitocondri indicano che la nutrizione del tumore è più veloce di quella dell’individuo che lo ospita. La glicolisi del glicogeno avviene con una velocità 200 volte superiore, dice Warburg. Così la cosa è stata sfruttata a livello terapeutico. Ho creato una dieta di succhi di verdura e frutta con un estrattore e ho ridotto il contenuto di carboidrati – spiega il medico – , non è questione di qualità particolari ma è importante ciò che non metto dentro i succhi”. Appurato dalla scienza che la glicolisi su cui si fonda la crescita del tumore è più veloce del resto del corpo che cosa succede? “Che se le scorte di glicogeno si esauriscono nel fegato e nei muscoli il tumore non sa come nutrirsi. Si instaura così una lotta tra ospite e tumore nella quale se io non alimento più il tumore questi soccombe. Nel frattempo l’ospite che ha mangiato verdura e frutta è un pò affamato, ma GUARISCE. Il primo paziente giunto alla mia attenzione è stato portato a nutrirsi solo di succhi da suo figlio e dopo un anno il tumore era SCOMPARSO. Vale anche per tumori cerebrali maligni che portano a morte in soli cinque mesi qualsiasi cosa si faccia. Tutto ciò è assolutamente documentato, si possono consultare esami e cartelle cliniche, Tac, che evidenziano metastasi che sono SPARITE. Chi vuole vedere i documenti mi può contattare. Per ora non ci sono riviste scientifiche ma solo documenti disponibili a chiunque. Le persone che erano malate sono lì, hanno un nome, cognome e indirizzo”. Si potrebbe dire che sono fantasie. Ma solo fino al momento in cui vediamo che funzionano. “Io non voglio fare miracoli – conclude il medico – dico solo di provare, non si somministrano medicine nuove o strane. Ben vengano giovani che mi volessero aiutare”.



    Alfredo Draicchio, tratto dal giornale Settegiorni
    27 febbraio 2014
    newapocalypse.altervista.org/blog/2014/02/27/cura-il-cancro-modo-naturale-cambiando-lalimen...
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    wheaton80
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    00 31/05/2014 01:54
    Finalmente la verità sul cancro

    Dopo anni in cui si è raccontato alla gente che la chemioterapia è l’unico modo per cercare di eliminare il cancro, Johns Hopkins sta finalmente iniziando a dire che esiste un metodo alternativo:

    1. Ogni persona ha le cellule tumorali nel corpo. Queste cellule tumorali non si presentano nei test standard fino a che non si sono moltiplicate fino a qualche miliardo. Quando i medici dicono ai malati di cancro che non ci sono più cellule tumorali nei loro corpi dopo il trattamento, significa solo i test non sono in grado di rilevare le cellule tumorali perché esse non hanno raggiunto la quantità rilevabile.

    2. Le cellule tumorali si verificano tra 6 a più di 10 volte nella vita di una persona.

    3. Quando il sistema immunitario della persona è forte le cellule tumorali vengono distrutte e viene impedito loro di moltiplicarsi e di formare tumori.

    4. Quando una persona ha il cancro questo indica che la persona ha varie carenze nutrizionali. Queste potrebbero essere dovute a fattori genetici, ambientali, alimentari e allo stile di vita.

    5. Superare le molteplici carenze nutrizionali, modificando la dieta e aggiungendo additivi rafforzerà il sistema immunitario.

    6. La chemioterapia avvelena le cellule tumorali in rapida crescita e distrugge anche la rapida crescita delle cellule sane nel midollo osseo, tratto gastro-intestinale, ecc, e può causare danni agli organi, come fegato, reni, cuore, polmoni, ecc…

    7. Le radiazioni mentre distruggono le cellule tumorali bruciano, feriscono e danneggiano anche le cellule sane, i tessuti e gli organi.

    8. Il trattamento iniziale con chemioterapia e radiazioni spesso riduce le dimensioni del tumore. Tuttavia l’uso prolungato della chemioterapia e delle radiazioni non provocano più la distruzione del tumore.

    9. Quando il corpo possiede un eccessivo carico tossico da chemioterapia e radiazioni il sistema immunitario è o compromesso o distrutto, quindi la persona può soccombere a vari tipi di infezioni e complicazioni.

    10. Chemioterapia e radiazioni possono indurre le cellule tumorali a mutare e diventare resistenti e difficili da distruggere. La chirurgia può anche indurre le cellule tumorali a diffondersi in altri siti.

    11. Un modo efficace per combattere il cancro è quello di far morire di fame le cellule tumorali non alimentandola con gli alimenti loro necessari per moltiplicarsi. Di cosa si nutrono le cellule tumorali:

    a. Lo zucchero è un alimentatore del cancro. Eliminando lo zucchero si elimina una importante fornitura di cibo per le cellule tumorali. Nota: I sostituti dello zucchero come NutraSweet, Equal, Spoonful , ecc sono fatti con aspartame che è dannoso. Un migliore sostituto naturale sarebbe il miele di Manuka o la melassa, ma solo in quantità molto piccole. Il sale da tavola ha una sostanza chimica aggiunta per renderlo di colore bianco. Una migliore alternativa è amino di Bragg o sale marino.

    b. Il latte induce il corpo a produrre il muco, soprattutto nel tratto gastro – intestinale. Il cancro si nutre di muco. Tagliando latte e sostituendolo con latte di soia non zuccherato, le cellule tumorali moriranno di fame.

    c. Le cellule tumorali prosperano in un ambiente acido. Una dieta a base di carne è acida ed è meglio mangiare pesce, e un po’ di pollo, piuttosto che carne di manzo o di maiale. La carne contiene anche antibiotici del bestiame, ormoni della crescita e parassiti, che sono tutti dannosi, soprattutto per le persone con il cancro.

    d. Una dieta fatta dell’80% di verdure fresche e succhi di frutta, cereali integrali, semi, noci e un po’ di frutta aiuta a mettere il corpo in un ambiente alcalino. L’altro 20% può essere composto da alimenti cotti compresi i fagioli. Succhi di verdura fresca forniscono gli enzimi vivi che sono facilmente assorbiti e arrivano fino al livello cellulare entro 15 minuti per nutrire e stimolare la crescita delle cellule sane. Per ottenere gli enzimi vivi per la costruzione di cellule sane cercare di bere succo di verdura fresca (la maggior parte delle verdure, comprese germogli di soia) e mangiare alcune verdure crude 2 o 3 volte al giorno. Gli enzimi vengono distrutti a temperature di 104 gradi F (40 gradi C) .

    e. Evitare caffè, tè e cioccolato, che hanno elevato livello di caffeina. Il tè verde è una alternativa migliore e ha proprietà anticancro. Acqua – è meglio bere acqua depurata, o filtrata, per evitare tossine conosciute e metalli pesanti in acqua di rubinetto. L’acqua distillata è acida, evitatela.

    12. Le proteine della carne sono difficili da digerire e richiedono un sacco di enzimi digestivi. La carne non digerita restante nell’intestino diverrà putrefatta e porterà alla formazione di altre tossine.

    13. Le pareti cellulari tumorali hanno una copertura proteica dura. Astenendosi dal mangiare o diminuendo il consumo di carne si liberano più enzimi in grado di attaccare le mura della proteina delle cellule tumorali e si consente alle cellule killer del corpo di distruggere le cellule tumorali.

    14. Alcuni supplementi costruiscono il sistema immunitario (IP6, Flor-ssence, Essiac, antiossidanti, vitamine, minerali, acidi grassi essenziali, ecc) per consentire alle cellule killer del corpo di distruggere le cellule tumorali. Altri supplementi come la vitamina E sono noti per causare apoptosi, o morte cellulare programmata, il metodo naturale del corpo per liberarsi di cellule danneggiate, indesiderate o non necessarie.

    15. Il cancro è una malattia della mente, del corpo e dello spirito. Uno spirito propositivo e positivo aiuterà il guerriero del cancro. La rabbia, il rancore e l’amarezza mettono il corpo in un ambiente stressante e acido. Imparate ad avere uno spirito d’amore e di perdono. Imparare a rilassarvi e godervi la vita.

    16. Le cellule tumorali non possono prosperare in un ambiente ossigenato. L’esercizio fisico quotidiano, e aiutarsi con una respirazione profonda per ottenere più ossigeno fino al livello cellulare. L’ossigenoterapia è un altro mezzo impiegato per distruggere le cellule tumorali.

    Johns Hopkins
    Fonte: wausaunews.wordpress.com/2014/01/18/big-hospital-finally-telling-the-truth-about-cancer-johns-...

    ununiverso.altervista.org/blog/finalmente-la-verita-sul...
    [Modificato da wheaton80 31/05/2014 01:55]
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    wheaton80
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    00 31/07/2014 11:56
    Broccoli: strategia alimentare anti-smog

    I broccoli aiutano a smaltire tossine e agenti inquinanti inalati con l’inquinamento atmosferico. Così affermano i ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health (USA) con uno studio pubblicato su Cancer Prevention Research. Lo studio è stato condotto a 50 km da Shanghai, una delle città con i più alti livelli di smog al mondo. In particolare, è stato monitorato il livello di espulsione di benzene e acroleina in corrispondenza del consumo di mezza tazza di bevanda ai germogli di broccoli in un periodo di dodici settimane. I risultati parlano di un aumento dell’espulsione di benzene del 61%, già a partire dal primo giorno, e del 23% per l’acroleina. Un effetto dovuto, secondo i ricercatori, alla presenza di sulforafano, una sostanza ritenuta in grado di inibire la crescita delle cellule tumorali e di favorire meccanismi antiossidanti. Gli autori dello studio, il dr. John Groopman e la dr.ssa Anna M. Baetjer, affermano: “L’inquinamento atmosferico è un problema di salute pubblica complesso e pervasivo. Per affrontare il problema globalmente, oltre alle soluzioni tecniche per ridurre le emissioni inquinanti regionali, abbiamo bisogno di tradurre la nostra scienza di base in strategie per proteggere le persone da queste esposizioni: il nostro studio sostiene lo sviluppo di strategie alimentari alla base di questo complessivo sforzo di prevenzione”.

    Fonti
    www.greenstyle.it
    www.artoi.it

    nonsoloanima.tv/blog/2014/broccoli-strategia-alimentare-an...
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    wheaton80
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    00 08/08/2014 19:55
    Questo diffuso trattamento dentistico è la causa del cancro e di altre malattie croniche

    Hai una malattia cronica degenerativa? Se così fosse, ti è stato mai detto:“E’ tutto nella tua testa?” Beh, la verità potrebbe non essere poi così lontana… Questo perché la causa principale della tua malattia potrebbe venire dalla BOCCA. C’è una “comune” procedura dentale che secondo il parere dei dentisti è completamente sicura e non invasiva, ma che al contrario gli scienziati ne conoscono i seri pericoli da oltre 100 anni e stanno cercando in ogni modo di metterci in guardia da essa. Ogni giorno solo gli Stati Uniti eseguono su oltre 41.000 persone questa procedura odontoiatrica e i pazienti sono convinti di risolvere definitivamente e in modo sicuro il loro problema.

    Qual’è e in che cosa consiste questa procedura dentale?
    Il trattamento del canale radicolare. Ogni anno solo in America, vengono eseguiti più di 25 milioni di trattamenti del canale radicolare. I denti sottoposti al trattamento del canale radicolare sono essenzialmente denti “morti”, in grado di diventare veri e propri incubatori per i batteri anaerobi altamente tossici che possono, in determinate condizioni, farsi strada nel flusso sanguigno ed essere la causa di serie patologie mediche, che non si manifesteranno prima di una decina d’anni.



    Purtroppo la maggior parte dei dentisti è ignara dei potenziali rischi per la salute dei loro pazienti e degli eventuali pericoli ai quali li sottopongono, rischi che persisteranno per il resto della loro vita. L’Associazione Dentisti Americana sostiene che il trattamento del canale radicolare sia sicuro, ma non hanno mai pubblicato dati o effettuato vere e proprie ricerche a dimostrazione di questa loro affermazione. Il Dr. Tom Stone e il Dr. Douglas Cook: questi due brillanti dentisti, più di un secolo fa, fecero il collegamento tra il trattamento del canale radicolare e le malattie, e se non fosse stato per loro probabilmente questa spiegazione sarebbe sconosciuta ancora oggi. Il nome del dentista a cui devono questa scioccante scoperta è quello del Dr. Weston Price, considerato da molti come il più grande dentista di tutti i tempi.

    Weston A. Price: il miglior dentista del mondo



    La maggior parte dei dentisti sarebbe stata di grande aiuto per la salute pubblica se prima avesse conosciuto il Dr. Weston Price. Purtroppo però, ancora oggi, il lavoro del Dr. Weston Price continua ad essere considerato sconosciuto e scontato dalla maggior parte dei dentisti e professionisti medici. Il Dr. Price era un dentista ed un ricercatore che ha viaggiato in tutto il mondo per studiare i denti, le ossa e le diete delle popolazioni indigene che vivono senza il “beneficio” del cibo moderno. Intorno al 1900, il Dr. Price fu sottoposto al trattamento di infezioni canalari persistenti e si insospettì davanti al fatto che i denti sottoposti al trattamento del canale radicolare rimanevano sempre infetti pur essendo stati sottoposti a trattamenti. Incuriosito da questo fatto, un giorno, chiese a una donna su una sedie a rotelle da sei anni, di poter avere il dente al quale aveva effettuato il trattamento del canale radicolare. La donna accettò e il Dr. Price impiantò il dente estratto sotto la pelle di un coniglio. Incredibilmente il coniglio sviluppò la stessa artrite paralizzante che aveva sviluppato la donna negli anni e il coniglio morì di infezioni solo 10 giorni più tardi. La donna, invece, libera dal dente tossico, riuscì a recuperare le sue funzioni motorie e si ritrovò a camminare senza nemmeno l’aiuto di un bastone. Il Dr. Price scoprì che è meccanicamente impossibile sterilizzare un canale radicolare. Successivamente dimostrò che questo trattamento è anche la causa di numerose malattie degenerative croniche, coronariche e malattie circolatorie, ma c’è anche una forte correlazione tra i denti, le malattie alle articolazioni, il cervello e il sistema nervoso. Il Dr. Price scrisse due libri innovativi nel 1922 dove precisa la correlazione tra la patologia dentale e la malattia cronica. Purtroppo però il suo lavoro è stato volutamente nascosto per oltre 70 anni, fino a quando finalmente il Dr. George Meinig, Endodontista, riconobbe il lavoro di Price e iniziò ad esporre la verità.

    Il Dr. Meinig porta avanti il lavoro del Dr. Price



    Il Dr. Meinig, nato a Chicago, fu capitano dell’esercito degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale, prima di trasferirsi a Hollywood per diventare un famoso dentista. Egli divenne uno dei membri fondatori dell’Associazione Americana di Endodontisti (specialisti canalari). Nel 1990 trascorse 18 mesi immerso nella ricerca del Dr. Price e nel giugno del 1993, il Dr. Meinig pubblicò il libro Root Canal Cover-Up, che ancora oggi è considerato il riferimento più completo sull’argomento.

    Le cose che i dentisti non sanno riguardo all’anatomia dei denti



    I denti sono fatti di una sostanza più dura della nostra scatola cranica. Al centro di ogni dente c’è la camera pulpare, una struttura interna morbida vivente che ospita i vasi sanguigni e i nervi. Attorno alla camera pulpare vi è la dentina, costituita da cellule che secernono una sostanza minerale dura vivente. Lo smalto è lo strato più esterno e più duro del dente, che racchiude la dentina. Le radici di ogni dente sono tenute in posizione dal legamento paradontale. Ai dentisti, all’università, insegnano che ogni dente ha 1-4 canali principali. Tuttavia, ci sono dei canali che non vengono mai menzionati. Come il nostro corpo ha grandi vasi sanguigni che si diramano in piccoli capillari, così anche ognuno dei nostri denti ha un labirinto di molti piccoli tubuli che, se allungati, si estenderebbero fino a quasi 5 chilometri. Weston Price ha identificato ben 75 canali accessori separati in un unico incisivo centrale (dente anteriore). Gli organismi microscopici si muovono regolarmente dentro e attorno a questi tubuli, come fossero roditori in tunnel sotterranei. Quando un dentista esegue un trattamento di canale radicolare, il dentista estrae il dente, poi riempie la camera con una sostanza (chiamata guttaperca); il sangue non può più circolare attraverso il dente, ma il labirinto di piccoli tubuli rimane e i batteri si nascondono in queste gallerie in cui sono al “sicuro” da antibiotici e dalle difese immunitarie del nostro corpo.

    Il canale radicolare è la causa di molte malattie

    Privati di ossigeno e nutrimenti, questi organismi precedentemente amichevoli, si trasformano in forti anaerobi virulenti che producono una varietà di potenti tossine. Da normali batteri orali si trasformano in agenti patogeni altamente tossici in agguato nei tubuli del dente morto, in attesa di una “buona occasione” per diffondersi. Non si è trovato nessun tipo di sterilizzazione efficace a raggiungere questi tubuli e ogni singolo dente sottoposto al trattamento del canale radicolare è colonizzato da questi batteri, soprattutto nell’apice e nel legamento paradontale. Spesso l’infezione si estende giù nella mandibola dove crea una cavitazione, un’area di tessuto necrotico nella mandibola stessa. Le cavitazioni sono aree di tessuto non cicatrizzato, spesso accompagnate da tasche di tessuto infetto e cancrena. A volte si formano dopo l’estrazione di un dente, come per esempio l’estrazione del dente del giudizio, ma possono anche derivare da un trattamento di canale radicolare. E’ importante sapere che alcuni segnali che portano i dentisti a consigliare al paziente di eseguire un trattamento del canale radicolare possono essere:

    1)Improvvisa sensazione pulsante quando si morde
    2)Sensibilità verso cibi caldi e freddi
    3)Carie dentale grave o lesione che crea un ascesso (infezione) nell’osso

    Il canale radicolare può causare patologie al cuore, reni, ossa e malattie del cervello

    Fino a quando il nostro sistema immunitario rimane forte, tutti i batteri vengono catturati e distrutti e si allontanano dal dente infetto. Ma se per caso il nostro sistema immunitario è indebolito da qualcosa, come per esempio un incidente, una malattia o altri traumi, esso può non essere in grado di tenere sotto controllo l’infezione. I batteri possono migrare nei tessuti circostanti e, trasportati attraverso il flusso sanguigno, annidarsi in altre zone. Un organo, una ghiandola o un tessuto, la nuova zona “presa di mira” potrebbe essere qualsiasi. Quasi ogni malattia degenerativa cronica è stata associata ad un trattamento del canale radicolare tra cui: malattie cardiache, renali, artrite, malattie reumatiche, neurologiche e malattie autoimmuni. Il Dr. Robert Jones, sostiene anche che ci sia un’estrema correlazione tra il canale radicolare e il cancro al seno. In uno studio eseguito in 5 anni su 300 casi di cancro al seno, circa il 93% delle donne erano state sottoposte a trattamenti del canale radicolare e nella maggior parte dei casi il tumore si è sviluppato sullo stesso lato del corpo dove è stato eseguito il trattamento orale. Il Dr. Jones afferma che le tossine dei batteri di un dente infetto o mandibola sono in grado di inibire le proteine che sopprimono lo sviluppo del tumore.

    Perché viene lasciato un “corpo morto” all’interno del corpo stesso?

    Tranne il trattamento del canale radicolare, non esiste nessun altra procedura medica che consenta a una parte “morta” del corpo di rimanere nel corpo stesso. Quando l’appendice muore, viene rimossa, quando avviene un congelamento e, per esempio, un dito di un piede va in cancrena, viene amputato. Quando un feto muore all’interno dell’utero, il corpo attua il suo aborto “spontaneo”. Il nostro sistema immunitario non si preoccupa delle zone “morte”, anzi, al contrario effettua un attacco poiché l’infezione provoca più batteri per raccogliere tutto il tessuto morto.

    Perché i dentisti si aggrappano alla convinzione che il canale radicolare sia sicuro?
    L’Associazione Dentisti Americana (ADA) rigetta le prove del Dr. Price, sostenendo che i canali radicolari sono sicuri, ma continuano a non fornire prove per motivare la loro tesi. L’Associazione Americana del Cuore raccomanda di assumere antibiotici prima di molte procedure dentali di routine per prevenire l’endocardite infettiva (IE), soprattutto nei casi in cui si è affetti da alcune condizioni cardiache che potrebbero essere compromesse da eventuali infezioni. Così, da un lato l’ADA riconosce che i batteri orali possono farsi strada dalla bocca al cuore e causare un’infezione pericolosa per la vita, ma dall’altro lato, l’industria nega la possibilità che ogni volta in cui si mastica, questi batteri patogeni, tossici per l’uomo (che si nascondono all’interno del dente “morto”), possano essere trasportati all’interno del corpo all’attraverso il flusso sanguigno e danneggiare la nostra salute in svariati modi. Ma perché è così difficile e assurdo accettare e comprovare questa tesi? Perché così tanti dentisti e Associazioni si rifiutano di ammettere che i canali radicolari sono pericolosi per la nostra salute? Beh, forse una spiegazione c’è… I canali radicolari sono la procedura più redditizia in odontoiatria.

    Che cosa bisogna sapere per EVITARE un canale radicolare?

    Ovviamente il consiglio più importante è di non eseguire un trattamento di canale radicolare. E’ più importante preservare la propria salute che rischiare la propria vita per “conservare” un dente. Purtroppo però ci sono già tante persone che hanno eseguito questa procedura e se così fosse sarebbe bene considerare di rimuoverlo anche se si sta bene. E’ importante ricordarsi che, una volta che il nostro sistema immunitario è compromesso, il rischio di sviluppare un problema medico grave aumenta e gli “attacchi” al sistema immunitario sono molto frequenti al giorno d’oggi. Se avete un dente rimosso potete considerare diverse opzioni:

    1)Protesi parziale: si tratta di una protesi rimovibile, spesso chiamata “parziale”, è l’opzione più semplice e meno costosa
    2)Bridge: si tratta di un dispositivo permanente simile a un dente vero, ma è un po’ più complesso da costruire e più oneroso
    3)Impianto: si tratta di un dente artificiale permanente, generalmente in titanio, impiantato nelle gengive e nella mascella. Ci sono diversi problemi legati a questa procedura in quanto causa reazioni ai metalli utilizzati

    Lo zirconio è il materiale d’impianto più recente ed ha dimostrato il minor numero di complicanze. Ma la sola estrazione del dente e l’inserimento di una sostituzione artificiale non è sufficiente. Ai dentisti viene insegnato a rimuovere il dente, ma a lasciare il legamento paradontale. Ma come sapete ora, il legamento è terreno fertile per i batteri. La maggior parte degli esperti che hanno studiato consigliano di rimuovere il legamento, assieme ad un solo millimetro di presa ossea, al fine di ridurre drasticamente il rischio di sviluppare un’infezione dei tessuti. Si consiglia vivamente di consultare un dentista biologico perché sono addestrati a fare queste estrazioni in modo corretto e sicuro, oltre ad essere molto abili nella rimozione di otturazioni al mercurio, se necessario. Il loro approccio alla cura dentale è molto più olistico e considera l’impatto su tutto il corpo e non limitato alla sola bocca. Il nostro corpo è una macchina perfetta e ogni singola parte del corpo è collegata alle altre. Non fermiamoci ad analizzare il singolo sintomo nella sua parte limitata… Informiamoci e prendiamoci cura di noi stessi perché solo noi possiamo farlo!!

    Joseph Mercola
    paneecirco.altervista.org/canale-radicolare-causa-malattie-c...
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    wheaton80
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    00 18/08/2014 22:44
    Colgate nella bufera: nel dentifricio sostanza chimica cancerogena

    NEW YORK (WSI) - Colgate Total finisce nella bufera, dopo che un’indagine portata avanti dall’agenzia Bloomberg ha riacceso i riflettori sulla presenza del triclosan, sostanza chimica antibatterica utilizzata nel dentifricio che favorirebbe l'insorgere di tumori. D'altro canto, l'azienda smentisce sostenendo che il prodotto è stato approvato nel 1997 dalla Food and Drug Administration. Mentre la ricerca a lungo termine negli esseri umani è carente - si legge su Bloomberg - diversi studi sugli effetti del triclosan sui topi e ratti mostrano come la sostanza chimica abbia effetti negativi sulla salute compresa la riduzione della fertilità e aumento del rischio di cancro.

    13 agosto 2014
    www.wallstreetitalia.com/article/1722640/colgate-nella-bufera-nel-dentifricio-sostanza-chimica-cancerog...
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    wheaton80
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    00 03/09/2014 15:55
    Camminare 20 minuti al giorno, così si combatte il cancro

    Anche camminando si contrasta il cancro. L’impatto sulla salute di una passeggiata giornaliera della durata di circa 20 minuti, a passo moderato, riduce la mortalità per i malati di cancro alla prostata del 30%. Ancora più efficace per chi è affetto da tumore al seno, con una mortalità ridotta del 40%, mentre bisogna camminare almeno 50 minuti al giorno se si è malati di cancro al colon (con una speranza di sopravvivenza che raddoppia). Sono i dati diffusi dalla Macmillan Cancer Support, associazione inglese che insieme a un’altra organizzazione (the Ramblers) ha lanciato 12 anni fa Walking for Health. Un’iniziativa che organizza passeggiate gratuite di gruppo per promuovere uno stile di vita più attivo fra i malati di tumore. Numerosi gli effetti positivi anche su altri aspetti debilitanti della malattia: conoscere nuove persone, e praticare una leggera ma regolare attività fisica, permette ai pazienti di gestire meglio depressione, fatica, ansia e perdita di peso.

    Mattia Rosini
    02.09.2014
    www.west-info.eu/it/camminare-si-combatte-cancro-tumore...
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    wheaton80
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    00 16/11/2014 17:13
    Eleonora Brigliadori “Ho sconfitto il cancro senza curarmi”

    E: Dieci anni fa mi dissero che sarei morta entro sei mesi. Avendo già perso mia madre e mia nonna di tumore, e avendole viste spegnersi tra atroci sofferenze dovute alla chemioterapia, mi convinsi che il percorso ospedaliero era solo un modo per morire nel peggiore dei modi. Quindi non ho fatto alcuna cura e neppure esami invasivi. In una situazione d’emergenza, come era quella che stavo vivendo, ritenevo assurdo dovermi far bucare, tagliare, aprire. Non ho fatto neppure la chemioterapia. Non solo perchè cosi si vanno a creare nuovi problemi fisici, ma vengono anche innescati meccanismi di paura. Dopo tre anni il carcinoma che avevo al fegato è scomparso, è andato via quando il virus dell’epatite l’ha metabolizzato…

    I: Il virus dell’epatite?
    Al livello del fegato è un “simbionte” che, terminato il conflitto, risolve il carcinoma al fegato.

    I: Non capisco…
    E: Questa spiegazione tecnica l’ho avuta tempo dopo, quando ho scoperto le teorie di Hamer sui tumori. Dopo la mia guarigione, infatti, ho iniziato un percorso di conoscenza su questo tema. Tra i sistemi per l’attivazione dell’autoguarigione dell’individuo che ho studiato, la “Nuova Medicina Germanica” mi è parsa la frontiera più avanzata. Il suo ispiratore è il dottor Ryke Geer Hamer, più conosciuto per la vicenda accaduta in Corsica, quando il figlio fu ucciso da un colpo di fucile per il quale venne accusato il principe Emanuele di Savoia. Proprio a seguito di questa triste vicenda, il medico sviluppò un tumore ai testicoli e la moglie uno al seno. Da lì ebbe un’intuizione che lo portò a rivoluzionare i fondamenti stessi della medicina: Hamer capi che i meccanismi cancerogeni hanno una funzione biologica. Il suo stesso tumore era il tentativo estremo del corpo, anche a livello psicologico, di fornire lo strumento per fecondare e avere presto un altro figlio, mentre quello della moglie era il tentativo simbolico di innescare la produzione di latte. Quindi, quando una donna scopre di avere un tumore al seno, dovrebbe cercare di capire la connessione tra quel tipo di tumore e ciò che sta accadendo nella sua vita interiore.

    I: Cosi, secondo lei, il corpo guarirebbe da solo dai tumori…
    E: Sì, quando una persona va a fare la diagnosi, il tumore si sta già riparando da solo. I medici, però interrompono il processo naturale di guarigione e provocano le metastasi, che non sono altro che ulteriori conflitti dovuti al loro stesso intervento.

    I: Quindi lei non ha fatto nulla per curarsi?
    E: Ho fatto tante cose, ma che avevano a che fare solo con le mie scelte alimentari, con il fatto di rimanere a casa mentre stavo male. C’è gente infatti, che ha un tumore e vive benissimo. Secondo Hamer, tutte le terapie naturali hanno la loro ragione d’essere, perciò basta digiunare o praticare l’omeopatia per risolvere un problema. che uno decida di guarire con i colori, con le “acque di luce” o con l’urinoterapia, va sempre bene. Purchè non si ostacolino i processi naturali, si può cercare una propria via. Il tumore parte sempre dal cervello, cioè da un’esigenza nascosta ed è “costruttivo”, quindi non bisogna averne paura.

    I: In conclusione, questo che cosa significa?
    E: Il concetto di cura, inteso secondo l’approccio tradizionale, non aiuta, perchè la persona pensa che la sua guarigione dipenda dalla “corsa agli armamenti”, cioè dalle pillole che gli vengono date. Occorre, invece, capire che si guarisce solo con l’integrazione dei sistemi biologici: i virus e i batteri, invece di essere combattuti, vanno compresi nella loro funzione positiva. Spesso, quando c’è un virus, l’organismo sta solo tentando di completare un processo “riparativo”, come nel caso dell’epatite e come nel tumore al fegato. Il cancro non si origina da una cellula impazzita, ma è il segnale di una necessità di una persona. Questo mette in moto meccanismi che hanno uno scopo biologico. Se li si lascia completare il percorso, ricomporanno il conflitto. Il tumore infatti, guarisce da solo nel 90% dei casi.

    I: Il metodo Hamer viene praticato in Italia?

    E: Io, da quando ho seguito un corso sulle leggi di Hamer riservato ai medici, non ho più amici che muoiono di cancro, perchè consiglio loro, senza fare il “dottore” (perchè non lo sono), come comportarsi. I medici di Nuova Medicina non curano più le persone chemioterapizzate perchè sono comunque destinate a morire, più o meno tardi, a causa della devastazione compiuta dalla medicina ospedaliera.

    I: Tutto ciò è legale?
    E: Il problema è all’interno dell’ospedale, dove, secondo me, ci si deve andare solo per la diagnostica. Poi si decida in piena libertà. Da quando conosco il rapporto tra anima e corpo, non prendo più farmaci. La mia salute è migliore oggi di quando avevo vent’anni, e credo di averlo dimostrato a “Notti sul ghiaccio”, dove ho dato “la paga” alle ragazzine.

    Alessandra Drago
    Intervista tratta da “Viversani e belli” di marzo 2007
    www.disinformazione.it/eleonora_brigliadori.htm
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    00 16/11/2014 17:23
    La dichiarazione del Prof. Berrino (dato che è sparita da Youtube)

    www.iene.mediaset.it/puntate/2014/03/26/viviani-alimentazione-e-tumori_84...
    [Modificato da wheaton80 16/11/2014 17:24]
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    00 28/12/2014 20:48
    Ricerca svizzera conferma: il cancro è naturale e può autoguarirsi. Diagnosi precoci e chemioterapia sono il vero problema

    Durante l’8° Congresso nazionale di medicina omeopatica di Verona (1), tenutosi nel novembre 2008, sono stati presentati i risultati di autopsie eseguite in Svizzera su cadaveri di persone morte non per malattia – per esempio, in un incidente stradale – e il loro esito ha comprovato che molte di loro avevano uno o più tumori, ma non sapevano di averli. In questa specifica indagine è risultato qualcosa di sconvolgente:

    - Il 38% delle donne (tra i 40 e 50 anni) presentavano un tumore (in situ) al seno
    - Il 48% degli uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla prostata
    - Il 100% delle donne e uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla tiroide

    Con tumore in situ s’intende un tumore chiuso, chiuso nella sua capsula, non invasivo che può rimanere in questo stadio per molto tempo e anche regredire. Che di tumore si può anche non morire, lo conferma anche lo psicologo clinico e sociale Luigi De Marchi, autore di numerosi saggi conosciuti a livello internazionale:«Non è una rarità che, nelle autopsie sui cadaveri di vecchi contadini delle nostre valli più sperdute, ho trovato tumori regrediti e neutralizzati naturalmente dall’organismo: era tutta gente che era guarita da sola del suo tumore ed era poi morta per altre cause, del tutto indipendenti dalla patologia tumorale». Esponendo i suoi dubbi sull’utilità delle diagnosi e delle terapie antitumorali, De Marchi (2) afferma:«Se la tanto conclamata diffusione delle patologie cancerose negli ultimi decenni in tutto l’Occidente avanzato fosse solo un’illusione ottica, prodotta dalla diffusione delle diagnosi precoci di tumori che un tempo passavano inosservati e regredivano naturalmente? E se il tanto conclamato incremento della mortalità da cancro fosse solo il risultato sia dell’angoscia di morte prodotta dalle diagnosi precoci e dal clima terrorizzante degli ospedali, sia della debilitazione e intossicazione del paziente prodotte dalle terapie invasive, traumatizzanti e tossiche della Medicina ufficiale? Insomma, se fosse il risultato del blocco che l’angoscia della diagnosi e i danni delle terapie impongono ai processi naturali di regressione e guarigione dei tumori?». Di certo, sappiamo che nel corso della vita è “normale“ sviluppare tumori, la stessa Medicina sa bene che sono migliaia le cellule tumorali prodotte ogni giorno dall’organismo. Queste, poi, vengono distrutte e/o fagocitate dal Sistema Immunitario, se l’organismo funziona correttamente. Molti tumori possono addirittura regredire, se la nostra energia vitale risanatrice (la Vis Medicratix Naturae) è libera di agire. Ma cosa succede al meccanismo vitale di autoguarigione, se dopo una diagnosi di cancro la vita viene letteralmente sconvolta dalla notizia del male? Succede che viene data forza alla malattia piuttosto che alla possibilità di guarigione.

    E siccome la Fisica Quantistica ci insegna che l’osservatore cambia l’osservato e che la nostra realtà dipende dalla “possibilità” che scegliamo all’interno del campo, ecco che il tumore ne esce rafforzato. Inoltre, a livello biochimico, non bisogna dimenticarsi che la chemioterapia distrugge tutte le cellule che si duplicano velocemente, come quelle cancerose, ma anche come quelle del sistema immunitario. Ecco che quindi la chemio elimina sì le cellule malate, ma anche quelle che dovrebbero farci guarire. Infatti, nei migliori dei casi, la chemio potrà contrastare l’80% del tumore, e il restante 20% sarà debellato sempre e solo dal nostro organismo. Sottoporsi a una seduta di chemio non è quindi sempre così vantaggioso, soprattutto alla luce del fatto che oggi è risaputo che i chemioterapici sono loro stessi concausa nello sviluppo dei tumori. Qualche esempio? Una vasta ricerca condotta per 23 anni dal prof. Hardin B. Jones, fisiologo dell’Università della California, oltre a denunciare l’uso di statistiche falsate, provò che i malati di tumore che NON si sottopongono alle tre terapie canoniche (chemio, radio e chirurgia) sopravvivono più a lungo o almeno quanto coloro che ricevono queste terapie. (3) Il prof. Jones ha dimostrato che le donne malate di cancro alla mammella che hanno rifiutato le terapie convenzionali hanno mostrato una sopravvivenza media di 12 anni e mezzo, quattro volte superiore a quella di 3 anni raggiunta da coloro che si sono invece sottoposte alle cure complete. (4) Un’altra ricerca pubblicata su The Lancet del 13/12/1975 (che riguarda 188 pazienti affetti da carcinoma inoperabile ai bronchi), dimostra che la vita media di quelli trattati con chemioterapia è stata di 75 giorni, mentre quelli che non ricevettero alcun trattamento ebbero una sopravvivenza media di 120 giorni. (5) Su questo blog, non vogliamo spingervi a rifiutare di sottoporvi agli esami, agli screening e ai trattamenti oncologici ufficiali, ma intendiamo fornire semplicemente delle informazioni che normalmente vengono oscurate, e che invece potrebbero aiutare la scelta terapeutica di una persona. Va sottolineato, infatti, che gli studi parlano di tumori “in situ”, cioé senza metastasi. Se il tumore è localizzato, il sistema immunitario del nostro corpo ha ancora tutte le risorse per poterlo controllare, farlo regredire o addirittura debellare del tutto. Questo perché le cellule impazzite del cancro sono semplicemente cellule che hanno ricevuto un errore informazionale e che, quindi, hanno smesso di funzionare correttamente. Dando loro le giuste informazioni, esse possono ristabilire la loro corretta funzionalità. La nostra forza vitale opera esattamente in questo modo: corregge gli errori informazionali che il nostro corpo riceve quando è sottoposto quotidianamente a diversi tipi di stress.

    Fonti
    (1) Conferenza “Medicalizzazione della vita e comunicazione sanitaria” del Dottor Gianfranco Domenighetti – già Direttore sanitario del Canton Ticino – tenuta il 22 novembre 2008 al VIII° Congresso nazionale di medicina omeopatica di Verona
    (2) “Medicina kaput col mito del placebo?”, Luigi De Marchi - www.luigidemarchi.it
    (3) “Il tradimento della medicina”, Alberto Mondini
    (4) Idem
    (5) Idem

    Riccardo Lautizi
    www.dionidream.com/ricerca-svizzera-conferma-il-cancro-e-naturale-e-puo-autoguarirsi-diagnosi-precoci-e-chemioterapia-sono-il-vero-p...
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    wheaton80
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    00 10/06/2016 15:27
    Eleonora Brigliadori dopo il Costanzo Show:“Mi hanno censurata”



    Ecco quello che davvero è successo al Costanzo Show e che nessuno delle centinaia di siti che oggi hanno riportato la notizia ha avuto il coraggio di dire... In sala c'erano comunque più di mille persone che lo hanno sentito anche senza microfono... Se questi falsi giornalisti facessero davvero il loro lavoro come sarebbe facile capire la verità!!! Questo per dimostrarvi la censura sistematica che esiste in Italia, anche in un programma apparentemente liberale come questo. L'intervento che ha causato la mia reazione era legato alle cure chemioterapiche, sulle quali come sapete ho preso posizione da molti anni, avendo perso mia madre di chemioterapia e mia nonna e decine di altre persone che non sono morte di cancro, come nel caso della povera Karina, ma di veleni propinati con l'autorizzazione del Ministero della Sanità attraverso i protocolli obbligatori. Il nostro ex ministro della Salute ha ucciso con la sua connivenza diverse persone che io conosco con cure sbagliate... Non si poteva ancora dimostrare questo fatto qualche anno fa... Ma grazie alle ricerche della Nuova Medicina di Hamer oggi risulta evidente che tutte le persone che sviluppano metastasi dimostrano errori terapeutici. Quando siamo di fronte a un tumore, se il tumore viene accolto attraverso la comprensione delle cause e la loro risoluzione, se le persone non vengono spaventate e massacrate da continui interventi devastanti, il tumore regredisce spontaneamente. Lo hanno dimostrato gli stessi medici negli studi di anatomo patologia dove trovavano centinaia di tumori regrediti da soli solo perché le persone non sapevano di averli!!!!

    Il sistema medico ha creato invece una compressione psichica, un' ipnosi collettiva che permette alle persone di farsi manipolare; le convincono a subire una violenza inaudita in senso chirurgico e poi accettando un falso uso terapeutico facendosi mettere nel sangue dei veleni che poi chiedono il conto. Se guardiamo la strage dovuta alla chemioterapia da decine di anni ormai, superiamo il numero delle vittime dei campi di concentramento: allora ci fu un processo per crimini contro l'umanità a Norimberga, io chiedo lo stesso processo per queste persone che hanno continuato a fare il male quando la verità era pubblicata da oltre vent'anni... Hanno continuato a propinare cure sbagliate pur sapendo di causare la morte. Questo il motivo dalla mia uscita di scena e poi sono tornata perché rispetto il pubblico più dei cani da guardia di un potere che ormai è agli sgoccioli e ho potuto dire ancora alcune cose che oggi hanno portato qui sulla mia pagina altre migliaia di persone che ormai hanno capito che chi è "fuori di testa" in questo tempo... non sono certo io! Quello che ho detto al Costanzo Show è che sto aspettando un processo per crimini contro l'umanità all'indirizzo di questo mefistofelico medico che non voglio neanche nominare, che ha creato un istituto sulla pelle della gente; lo faccio in nome di Lucia Rippo, di Daniela Zanatta, solo per citare le ultime persone che ho visto distruggere un pò alla volta dalle sue false cure. Adesso, avendo perso clienti, allo IEO si è inventato la macchina che radia le persone, che credono di fare qualcosa di utile... ma che si procurano dei danni ancora più micidiali alle loro forze... danni sempre più subdoli da verificare nell'immediato, ma che nelle prossime incarnazioni produranno generazioni di minorati... e lo dico davvero con una stretta al cuore...

    Avendo detto questo, il servo del potere di nome Costanzo ha fatto in modo di chiudere il mio microfono, io mi sono alzata e me lo sono strappata da sola... e ho detto che non sarei rimasta lì a fare la statuina muta... Ovviamente poi hanno tagliato il mio intervento... e non si capiva come mai dicessero che avrei dovuto scusarmi con quell'infamante personaggio che ha fatto morire di crepacuore anche il saggio dottor Di Bella... Con chi si sarebbe dovuta scusare la Brigliadori? Con quelli che le hanno ucciso amici e parenti???? Non sarebbe forse questa gente che ha campato sulle nostre vite a doversi scusare con l'Italia intera... con l'umanità, con la scienza venduta alle farmaceutiche che si nutrono di cadaveri... Non dovrebbe essere questa categoria di falsi professori a scusarsi con noi… persone che hanno finto di non vedere la verità???? Forse passeranno ancora degli anni perchè ci sia questo processo... ma quello che oggi dico verrà fuori e verrà provato scientificamente e verranno dimostrati gli intrallazzi economici che hanno mantenuto questo omertoso silenzio... come in questo caso… si cerca di buttarla in baruffa, ma io non ho mai perso il controllo... Che io mi sia curata senza medici non è che l'effetto di questa realtà e io sono la prova vivente di quello che sostengo... Ho smesso per sempre di temere il tumore o il cancro, ho imparato a controllare il mio corpo astrale attraverso la meditazione e oggi chiunque lo volesse potrebbe far regredire da solo i tumori più diversi... unendo l'antroposofia con la sua conoscenza iniziatica a quanto dimostrato da Hamer... e non potranno dire che io non sono stata una di quelle persone che volontariamente in piena libertà e non per interessi privati... ha fatto in modo che la verità venisse finalmente scoperta.

    Eleonora Brigliadori
    07 giugno 2016
    www.facebook.com/296484373697526/photos/a.501595236519771.141292.296484373697526/1217488061597148/?type=3&...
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    wheaton80
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    00 28/12/2016 00:39
    La verità vi prego sulla chemio

    Nel 2015 gli ammalati di tumore maligno sono stati nel mondo 17 milioni e mezzo. Di tumore sono morte 8.700.000 persone. Dal 2005 al 2015 il numero di casi di cancro è aumentato del 33%, per il 16% a causa dell’aumento della popolazione, per il 17% per l’aumento delle persone anziane (JAMA Oncology: jamanetwork.com/on 12.09.16). La cifra è imponente. La guerra al cancro è lungi dall’essere vinta. Nondimeno gli ammalati di cancro sopravvivono oggi più a lungo di 40 anni fa. Negli Stati Uniti, ad esempio, la sopravvivenza di 5 anni è salita dal 40 al 68 per cento degli ultraquarantenni con tumori maligni solidi. Quale è il ruolo della chemioterapia in questo importante miglioramento? Il problema di quanto la chemioterapia migliori la prognosi delle malattie tumorali e la prassi del suo impiego è posto in tutta la sua urgenza medica ed etica da un articolo dell’endocrinologo, e membro di diversi comitati etici d’ospedali, università e istituzioni governative in Australia e nel Regno Unito, Peter H. Wise, pubblicato nel British Medical Journal del 9 novembre. Ad esso seguono la presa di posizione critica dell’Associazione degli Oncologi Inglesi, la raccomandazione di non trascurare sintomi precoci anche se apparentemente banali (cfr. Nicholson), che gioverebbe più di tutte le terapie per migliorare la prognosi, e il commento della direttrice della prestigiosa rivista, che concorda con il rimprovero Too much chemiotherapy mosso da Wise. Il dibattito, pertinente ed obiettivo, è stato ripreso da altri giornali in Europa. Wise rileva che la chemioterapia frutterebbe alle industrie farmaceutiche 110 miliardi di dollari all’anno, la maggior parte dei quali verrebbe impiegata non nella ricerca, come esse sostengono, bensì nel marketing. Il numero di nuove terapie aumenta continuamente senza la prova, dice Wise, che esse siano più efficaci di quelle esistenti. Per quale motivo sono messi in circolazione nuovi medicamenti, di regola più cari dei precedenti ma non più efficaci? 71 medicamenti entrati in uso fra il 2002 e il 2014 hanno prolungato la sopravvivenza di due mesi rispetto alle terapie precedenti. La pressione sui medici è tale che in Francia, all’inizio del 2016, 110 oncologi hanno protestato su Le Figaro che è intollerabile che terapie senza alcun effetto in malati terminali costino fino a 150mila euro.

    In casi di leucemie, linfomi, melanomi e in alcuni tumori solidi anche con metastasi (delle ovaie, collo dell’utero, testicoli, tiroide) la chemioterapia ha prolungato la sopravvivenza in misura significativa o portato alla guarigione. In alcuni tumori di bambini la chemioterapia ha risultati straordinari. Queste neoplasie, rileva Wise, sono però appena il 10% della malattia tumorale. Altra è la prognosi di tumori metastatizzanti degli adulti (intestino, polmoni, seno, prostata con metastasi), che costituiscono 3/4 delle malattie tumorali, nei quali l’efficacia della chemioterapia, anche nella forma dell’immunoterapia d’ultima generazione, è incerta. Occorre tener conto (e non è semplice) nella valutazione dell’efficacia dei medicamenti dei casi, non frequenti, ma non rarissimi, di sopravvivenza di due-tre anni con tumori metastatizzanti senza chemio-terapia. Il miglioramento della sopravvivenza citato all’inizio potrebbe essere la conseguenza, ammonisce Wise, soprattutto di una migliore diagnosi precoce e del miglioramento della terapia convenzionale (chirurgia, radioterapia). La medicina senza chemioterapia è impensabile, ma essa, sostiene con veemenza Wise, è oggi in parte fuori controllo: circa i procedimenti con i quali si verifica l’efficacia del nuovo farmaco; le indicazioni; la durata della cura; i problemi etici ad essa connessi. Sono informati i pazienti del modesto vantaggio della cura in (purtroppo) molti casi? E sugli effetti collaterali, che talora possono essere più pesanti della malattia? O, in molti casi, non sono piuttosto illusi? Per ridurre i costi e trovare più facilmente persone disposte a farsi curare con medicamenti in corso di studio, gli esami di prova su vasta scala sono ora condotti prevalentemente in Paesi come il Brasile o l’India, con costi ridotti ma con molti dubbi circa la disciplina della raccolta e dell’analisi dei risultati.

    L’associazione degli oncologi inglesi ammette che spesso nuove chemioterapie vengono annunciate nei giornali in termini iperbolici e sostanzialmente falsi. Ammette il conflitto d’interesse, latente o manifesto, fra vantaggi finanziari, non solo per l’industria, ma anche per medici, e la terapia ottimale. Mettono in rilievo, a ragione, i miglioramenti nella cura dei carcinomi del seno, dell’intestino, e del polmone, col trattamento sistemico di cui la chemioterapia è parte. Ammettono poi la necessità che gli esami (spesso costosissimi e complicati) per l’ammissione dei medicamenti dovrebbero essere molto più severi, con una valutazione neutrale e rigorosamente scientifica dei risultati. La chemioterapia ha lo stesso sbilancio fra vantaggi e rischi di molte procedure chirurgiche e quindi, come per le operazioni, sarebbe opportuna non solo l’informazione dettagliata, ma anche il consenso scritto del paziente con riferimento ai rischi (anche di morte, specie all’inizio della cura, cfr. Lancet Oncology 17, 1203-1216,2016) e alla severità di effetti collaterali. Noi, dice Wise con molta saggezza, pretendiamo troppo dalla vita e dalla medicina. La chemioterapia dovrebbe essere raccomandata solo ai casi in cui è provata l’efficacia: è una questione non solo curativa ma di profonda etica medica. La maggior responsabilità è dell’oncologo, che deve informare il paziente e i suoi familiari di tutti gli aspetti di una terapia spesso problematica e incerta. Wise e gli altri non indicano come la chemioterapia dovrebbe essere in pratica controllata, se è vero che i controlli attuali sono inefficaci. È un problema medico, etico e politico di primaria importanza.

    Arnaldo Benini
    16 dicembre 2016
    www.ilsole24ore.com/art/cultura/2016-12-16/la-verita-vi-prego-chemio212220.shtml...
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    wheaton80
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    00 16/12/2020 18:38
    Sentenza clamorosa ▷ Metodo Di Bella ha guarito tumore su cui medicina ufficiale ha fallito



    Una svolta dai tratti storici da qualche giorno ha acceso i riflettori sul Metodo Di Bella e le controverse vicende note alle cronache. "Con sentenza in data 23.11.2020 il Tribunale di Catanzaro", si legge sul sito ufficiale metododibella.org, "ha riconosciuto il diritto di un paziente del Dott. DiBella, malato di tumore al pancreas, ad ottenere la somministrazione gratuita dei farmaci da parte dell'ASL perché unica cura in grado di portare sul paziente un miglioramento della patologia tumorale, non altrimenti realizzabile con i farmaci della medicina ufficiale. Il paziente si chiama Aldo Bencivenni, uomo di Catanzaro che nel 2017 ha scoperto il dramma della malattia. Poco hanno potuto rimediare i vari cicli di chemio ai quali si è sottoposto. Poi il signor Aldo si è affidato, quasi come ultimo disperato tentativo, al Metodo Di Bella, che ha portato a risultati ben più positivi, certificati dallo stesso Prof. Di Bella:"Le ultime risonanze magnetiche non registrano il tumore". Queste le parole del medico intervenuto in diretta insieme all'avvocato Gianluca Ottaviano e al paziente Aldo Bencivenni, ai microfoni di Ilario Di Giovambattista e Stefano Raucci. Ecco il loro contributo.

    Prof. Di Bella:"Qui la scomparsa del tumore è certificata... Il tumore al pancreas rappresenta una delle maggiori cause di decessi al mondo. Questo paziente è tre anni che fa la cura, inizata nel 2017. Nel libro "La Scelta Antitumore" i principi attivi, le molecole che hanno consentito il recupero e la guarigione, sono aspetti fondamentali in questo caso. Qua la guarigione e l'assenza di tumori è certificata. Nel libro è anche documentato che la sperimentazione non ha legittimità, secondo la giurisprudenza internazionale. Di sentenze come questa ce ne sono un centinaio, già pubblicate in un altro libro. Ma non solo alle persone non hanno dato la terapia, li hanno anche condannati a pagare spese processuali e consulenze".

    Avv. Ottaviano: "Per la letteratura ufficiale questo tumore non offriva chance di sopravvivenza... Il signor Aldo non è in condizioni economiche tali da poter sostenere gli elevatissimi costi della terapia. Quindi con un ricorso di urgenza abbiamo chiesto l'erogazione del Metodo Di Bella, con costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Purtroppo, tutti i provvedimenti dei vari giudici italiani intervenuti fino al 2011, sono stati contraddetti da una Cassazione graniticamente contraria. Sostanzialmente il giudice ha dichiarato infondato il principio della verosimile fondatezza della domanda. Il giudice ha scritto che "l'effetto benefico che la terapia alternativa produce nel caso del ricorrente non è di per sé sufficiente per giungere a un giudizio di fondatezza della pretesa". Questo è l'assunto del Tribunale. Quindi se una cura fa bene solo a te, non ti spetta di essere assistito dallo Stato. Ma è un'ordinanza del tutto scollata dal dettato costituzionale. Noi stiamo chiedendo che il singolo soggetto venga tutelato. Abbiamo dimostrato il miglioramento graduale fino alla remissione, che poi è stata certificata dagli esami. Si trattava di un quarto stadio, che per la letteratura ufficiale non offre chance di sopravvivenza. Nel caso di specie la Terapia ha portato l'effetto benefico".

    Il paziente Aldo Bencivenni:"Ormai faccio la terapia Di Bella a vita. Io ero contrario a fare la chemioterapia, però poi la pressione della famiglia mi ha fatto desistere. Anche se non ero convinto della chemio, perché in testa avevo sempre il Metodo Di Bella. Già nel '95 mi aveva colpito, quando seguii tutto l'iter in televisione. Quando facevo la chemio stavo malissimo, non era una cosa da tirare avanti. Già al pensiero stavo malissimo. E lasciando la chemio mi dissero 'guardi se lasci la chemio tra 6 mesi non c'è più nulla da fare'. Poi ho chiamato il dottor Di Bella e sono stato a Bologna. Il dottore Di Bella mi ordina la cura. Da quel momento ho iniziato subito a sentirmi meglio. Ho continuato e continuo ancora, ormai la faccio a vita".
    [Modificato da wheaton80 16/12/2020 18:39]
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    wheaton80
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    00 12/07/2022 16:16
    Il ricercatore italiano Ercole Cavalieri scopre le sostanze anti-cancro

    Si chiamano resveratrolo e N-acetilcisteina le due sostanze che possono prevenire l’insorgenza di diverse forme di cancro. Lo ha scoperto il professor Ercole Cavalieri, ricercatore di fama internazionale, originario di Campagnola, dove ha famigliari e amici, ma negli USA dal 1968. Cavalieri ha condotto le sue ricerche all’University of Nebraska Medical Center, dove lavora dal 1971.

    Professor Cavalieri, le sue ricerche hanno portato alla conclusione che i tumori più diffusi (al seno, alla prostata, il linfoma non-Hodgkin, ecc...) sono innescati da un’alterazione del metabolismo degli estrogeni. Può spiegarci oggi come funziona questo meccanismo perverso?
    Il corpo umano ha tantissime molecole e macromolecole, come il DNA (la catena genetica contenuta in ogni cellula), l'RNA e le proteine. Dal punto di vista chimico moltissime molecole sono alifatiche e eteroaromatiche. Invece sono soltanto due le molecole aromatiche, che al loro interno contengono un anello benzenico: gli ormoni estrogeni e la dopamina, un neurotrasmettitore molto importante per il funzionamento del nostro cervello. Io e la dottoressa Eleanor Rogan, che collabora con me da 35 anni, abbiamo scoperto che gli estrogeni, molto utili all’organismo, possono diventare cangerogeni se perdono il bilanciamento nel loro metabolismo. In questo caso il metabolismo va verso un’ossidazione più spinta (stress ossidativo) e produce dei metaboliti chiamati catecoli-chinoni, degli estrogeni in quantità abbondante. Quando se ne formano troppi, questi catecoli-chinoni reagiscono con il nostro DNA e c’è la possibilità che inneschino il meccanismo del cancro. I tumori più diffusi nascono così: dopo decenni di ricerche condotte da me e da Eleanor Rogan, oggi ne abbiamo la certezza scientifica.

    Solo alcuni tumori?
    Molti tumori. Il cancro al seno, alla prostata, il linfoma non-Hodgkin e altri ancora. Non è ancora dimostrato invece, che questo meccanismo sia alla base di tutti i tipi di tumori. Gli studi sono ancora in corso.

    Come siete arrivati a queste conclusioni?
    Le nostre analisi in vitro hanno dimostrato che i chinoni degli estrogeni reagiscono con specifiche posizioni di due basi del nostro DNA, la guanina e l’adenina. Poi abbiamo visto ripetutamente che nelle donne a rischio di cancro al seno la quantità di questi addotti, cioè dei legami fra i metaboliti degli estrogeni e le basi del DNA, aumenta in modo impressionante.

    E cosa succede?
    Quando questi addotti si formano, si staccano dal DNA. La base legata chimicamente col metabolita salta fuori e lascia nel DNA un buco che si chiama sito apurinico. Il problema si verifica soprattutto con l’adenina, che “salta fuori” istantaneamente dalla catena del DNA. Il corpo umano attiva immediatamente i meccanismi di riparazione del DNA dove si è creato il buco, ma nel corso di questi “lavori” possono avvenire degli errori, proprio come succede in qualsiasi produzione di serie. Il più delle volte questi errori non hanno conseguenze, sono ”silenti“, ma una piccola parte può provocare mutazioni e quindi attivare il meccanismo del cancro. Tenga conto che in certi momenti, quando il metabolismo degli estrogeni è squilibrato, avvengono milioni e milioni di riparazioni al secondo. Di conseguenza per ridurre le riparazioni bisogna ridurre gli addotti. E’ questa la prima tappa del cancro su cui bisogna intervenire con la prevenzione. E se si blocca la prima tappa, è ovvio che non ci saranno neppure le successive. E’ un concetto base di cui siamo certi, senza ombra di dubbio.

    Lei ha già parlato dell’efficacia di due sostanze preventive, la N-acetilcisteina e il resveratrolo. Ci può spiegare come funzionano?
    I fattori ambientali, gli stili di vita, l’inquinamento, l’età stessa dell’individuo possono accelerare lo sbilanciamento del metabolismo degli estrogeni. E confermo che abbiamo trovato due antiossidanti favolosi, direi magici, capaci di prevenire lo stress da ossidazione. Oggi tutti parlano di antiossidanti, ma nessuno è consapevole dei loro veri effetti. Noi invece sappiamo esattamente in quale modo agiscono sugli estrogeni.

    Parliamo della N-acetilcisteina.
    Si tratta del prodotto acetilato di un amminoacido che si chiama cisteina. E’ uno dei venti amminoacidi che troviamo nelle proteine di tutti gli esseri viventi. Per essere più chiari: quando mangiamo, le proteine vanno a scindersi in amminoacidi.

    Perchè è così importante?
    La Natura è veramente straordinaria. Ogni cellula del nostro corpo contiene un antiossidante naturale che si chiama glutatione, importantissimo perchè la protegge dall’ossidazione. Se la cellula fosse di ferro, potremmo dire che il glutatione è un antiruggine naturale molto potente. Questa molecola è formata da tre amminoacidi: glicina, acido glutammico e cisteina. Ora, nella nostra alimentazione, in qualunque cibo, troviamo sempre in abbondanza glicina e acido glutammico. Invece la cisteina si trova in maniera più selettiva, e anche con abitudini alimentari molto sane e controllate rischiamo di non averne a sufficienza nel nostro organismo. Inoltre si ossida molto rapidamente. Ma senza cisteina non si può formare il glutatione, cioè l’antiruggine delle cellule. Questo è il punto. Di conseguenza, bisogna assumere N-acetilcisteina per essere sicuri che le nostre cellule siano sempre piene di glutatione. E non è soltanto questa la ragione: la N-acetilcisteina reagisce direttamente con i chinoni degli estrogeni, che di conseguenza non si legano più alle basi del DNA e non provocano i danni di cui abbiamo parlato, danni all’origine dei tumori più diffusi. Infine anche il glutatione interagisce direttamente con i chinoni. L’effetto della N-acetilcisteina è duplice: da un lato sintetizza il glutatione per la protezione ossidativa delle cellule, dall’altro può interagire direttamente con i chinoni. Infine è capace di ridurre i semichinoni, altro prodotto dell’ossidazione degli estrogeni, evitando che si trasformino in chinoni dannosi.

    E il resveratrolo?
    Oltre a ridurre i semichinoni come la N-acetilcisteina, il resveratrolo fa due cose meravigliose: la prima è la capacità di indurre un enzima protettivo della cellula che si chiama chinone-reduttasi ed è importantissimo. Per fare un esempio, la ragione per cui si raccomanda di mangiare cavoli e broccoli è che questi ortaggi hanno composti che attivano l’enzima chinone-reduttasi. Il secondo effetto è la capacità di tenere sotto controllo la formazione dell’enzima citocromo 1B1.

    Cosa vuole dire?
    Provo a spiegarmi nel modo più semplice possibile. Il citocromo 1B1 è ultraimportante per il nostro organismo, in particolare per la formazione del 4-catecolo, ma se agisce con troppa intensità, over-express, diventa disastroso: può generare un chinone dannoso, che si chiama 3,4-catecolchinone ed è l’agente che contribuisce per il 97% all’attivazione del meccanismo del cancro. Il resveratrolo è capace di modulare il citocromo 1B1 in modo che produca quantità di catecolo, ma senza degenerare.

    Esistono altre sostanze “magiche” come queste?
    Sì, ce ne sono altre ma è troppo presto per parlarne: le ricerche sono in corso. Comunque resveratrolo e N-acetilcisteina coprono tutte le possibilità della prevenzione. Dovremmo metterli nei cereali e nello yogurt, come succede per le vitamine. E col tempo succederà, ne sono convinto. Però per assumere una quantità sufficiente di resveratrolo bisogna prendere le pastiglie.

    Perché?
    Il resveratrolo è presente negli acini dell’uva e in alcune piante. Una bottiglia di vino rosso ne contiene al massimo 4-5 milligrammi mentre il fabbisogno giornaliero è di 250-300 milligrammi al giorno, vale a dire due pastiglie con almeno 125 milligrammi di resveratrolo per una prevenzione efficace. Inoltre bisogna produrlo sinteticamente, altrimenti sarebbe necessaria una quantità enorme di uva. Inoltre quello sintetico è purissimo, al 98%. Per la N-acetilcisteina, un’alimentazione sana potrebbe assicurarne una quantità sufficiente all’organismo, ma se non vi è questa certezza è meglio assumerla per bocca.

    E le controindicazioni?
    Non ce ne sono. Il resveratrolo diventa tossico solo con quantità enormi, ma la dose consigliata da noi è piccola.

    E’ difficile produrre il resveratrolo sintetico?
    No, è facilissimo. In Italia non è ancora molto popolare, inoltre gli integratori in commercio ne contengono per lo più una quantità marginale, assolutamente insufficiente. Però qualcosa si muove, la gente comincia a chiederlo nelle farmacie. E devo dire che dopo la vostra intervista ho ricevuto una grande quantità di richieste. Mi interpellano molte persone che purtroppo hanno un congiunto malato di cancro: colgo l’occasione per ripetere che resveratrolo e N-acetilcisteina hanno un’efficacia scientificamente accertata per la prevenzione, non per la cura dei tumori. Al massimo potrebbero rallentare la malattia, però non guariscono il cancro conclamato. E’ la prevenzione la vera cura del cancro. Mi sento di aggiungere, invece, che possono prevenire anche le malattie degenerative del cervello: morbo di Parkinson, Alzheimer, Sla.

    Ne siete certi?
    Abbiamo dati sufficienti per sostenere che il morbo di Parkinson viene attivato dalla dopamina in un ambiente leggermente acido, con pH 5,5-6. In queste condizioni può ossidarsi a chinone e quindi legarsi al DNA, esattamente come fanno i metabiliti fuori controllo degli estrogeni. Il revesratrolo e la N-acetilcisteina sono fra le poche sostanze benefiche che riescono a superare la barriera encefalica (blood brain barrier). Perciò quando proteggiamo il corpo dal cancro con queste sostanze, preveniamo importanti malattie del cervello. Proprio di recente, le ricerche di altri scienziati hanno accertato che alcune zone del cervello dove viene prodotta la dopamina hanno un pH di 5,5 e sono in condizioni anormali. La scoperta di questi dati è per me una soddisfazione grandissima.

    Professor Cavalieri, lei è in grado di produrre il resveratrolo sintetico?
    Certamente. Abbiamo noi il brevetto della miscela di resveratrolo e N-acetilcisteina, e fra poco riusciremo a darla a tutti. Mi auguro veramente che si creino le condizioni per distribuirla direttamente in Europa, e l’ideale sarebbe creare un centro di distribuzione in Italia.

    Pierluigi Ghiggini
    28 aprile 2011
    www.predazzoblog.it/il-ricercatore-italiano-ercole-cavalieri-scopre-le-sostanze-anti...

    Nota Wheaton80
    Qui alcuni consigli riguardo le sostanze citate: www.tankerenemy.com/2022/06/come-ripulire-lorganismo-dalle.html#.Ys1...
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    wheaton80
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    00 06/08/2022 10:39
    Tumori: questo integratore in polvere ridurrebbe del 60% il rischio di sviluppare il cancro gastrointestinale ereditario

    In uno studio condotto su persone ad alto rischio di cancro ereditario è stato dimostrato un importante effetto preventivo dell’amido resistente. L’amido resistente si trova in un’ampia varietà di alimenti come avena, cereali per la colazione, pasta o riso cotti e raffreddati, piselli e fagioli e banane leggermente verdi. La ricerca ha rivelato che una dose regolare di amido resistente, noto anche come fibra fermentabile, assunta per una media di due anni, non ha influenzato i tumori dell’intestino ma ha ridotto di oltre la metà i tumori in altre parti del corpo. Questo effetto è stato particolarmente evidente per i tumori del tratto gastrointestinale superiore, inclusi i tumori esofagei, gastrici, delle vie biliari, del pancreas e del duodeno. Lo studio, noto come CAPP2, ha coinvolto quasi 1.000 pazienti con sindrome di Lynch da tutto il mondo. Inoltre, l’effetto sorprendente è durato per ben 10 anni dopo aver interrotto l’assunzione dell’integratore. I ricercatori hanno affermato:“Abbiamo scoperto che l’amido resistente riduce una serie di tumori di oltre il 60%. L’effetto era più evidente nella parte superiore dell’intestino. Questo è importante poiché i tumori del tratto gastrointestinale superiore sono difficili da diagnosticare e spesso non vengono rilevati precocemente”.

    Lo studio
    La ricerca è stata condotta dall’Università di Newcastle e Leeds e ha coinvolto circa 1.000 pazienti affetti da sindrome di Lynch, che aumenta il rischio di sviluppare un cancro. Tutti i partecipanti, tra il 1999 e il 2005, sono stati divisi in 3 gruppi differenti: uno ha preso l’amido resistente in polvere ogni giorno per due anni, un altro l’aspirina e il terzo un placebo. Alla fine del trattamento, i ricercatori hanno notato che non vi era alcuna differenza tra i 3 gruppi, ma per una migliore analisi il team progettò un ulteriore follow-up a 10 anni. Effettivamente, dopo 10 anni, coloro che avevano assunto una dose regolare di amido resistente hanno ridotto del 60% il rischio di sviluppare tumori, in particolare quelli del tratto gastrointestinale superiore. Secondo i dati riportati, infatti, nel gruppo trattato con l’amido resistente sono stati registrati 5 casi di tumore del tratto gastrointestinale superiore, mentre in quello trattato con il placebo 21 casi, ossia più del quadruplo. L’amido resistente può essere assunto come integratore in polvere, e la dose utilizzata nella ricerca equivale a mangiare una banana al giorno prima che diventi troppo matura e morbida. L’amido resistente è un tipo di carboidrato che non viene digerito nell’intestino tenue, ma fermenta nell’intestino crasso, nutrendo batteri intestinali buoni; agisce in effetti come la fibra alimentare nel sistema digestivo. Questo tipo di amido ha diversi benefici per la salute e meno calorie rispetto all’amido normale. Gli scienziati ritengono che l’amido resistente possa ridurre lo sviluppo del cancro modificando il metabolismo batterico degli acidi biliari e riducendo quei tipi di acidi biliari che possono danneggiare il DNA e alla fine causare la malattia.

    Fonte: aacrjournals.org/cancerpreventionresearch/article/doi/10.1158/1940-6207.CAPR-22-0044/707189/Cancer-Prevention-with-Resistant-Starch-...

    Marcella La Cioppa
    06 agosto 2022
    www.greenme.it/salute-e-alimentazione/salute/tumori-integratore-alimentare-riduce-rischio-cancro-ere...
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    wheaton80
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    00 27/01/2024 19:33
    Scandalo ad Harvard: ricerche sul cancro manipolate. Milioni di dollari e carriere costruite su scoperte scientifiche falsificate

    Il mondo accademico è scosso da uno scandalo di dimensioni considerevoli, poiché ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute, affiliato dell’Università di Harvard, sono stati accusati di falsificare risultati di studi sulla ricerca sul cancro. Sei studi sono stati ritirati e dozzine di altri corretti, secondo quanto dichiarato dall’istituto, dopo che uno scienziato britannico ha scoperto che gli autori avevano manipolato dati “photoshoppando” immagini di campioni cellulari e risultati dei test. Il Dana-Farber Cancer Institute ha dichiarato in una nota inviata alla CNN lunedì che sta attualmente rivedendo 50 articoli di ricerca, tra cui quelli di quattro dei suoi scienziati di punta, tra cui il CEO dell’istituto, la dottoressa Laurie Glimcher, e il direttore operativo, il dottor William Hahn. Sei manoscritti sono già in corso di ritiro, 31 richiedono correzioni, e uno è ancora sotto esame per un presunto errore, secondo quanto dichiarato da un portavoce del Dana-Farber.

    Il biologo molecolare britannico Sholto David è stato il primo a scoprire le falsificazioni, riportandole dettagliatamente in un post sul suo blog questo mese. David ha rivelato che le immagini utilizzate nei documenti erano state allungate, modificate o addirittura copiate e incollate per manipolare i risultati dei test. In un caso eclatante, una foto di quattro topi da laboratorio, presumibilmente scattata il primo giorno di un progetto di ricerca, è stata presentata come se fosse stata scattata il 16° giorno, cercando di falsificare il successo di un trattamento contro i tumori.

    forbetterscience.com/2024/01/02/dana-farberications-at-harvard-uni...

    Il dottor Hahn, uno degli scienziati coinvolti, è accusato di aver falsificato i risultati di test ‘Western Blot’, utilizzati per individuare specifiche proteine associate al cancro, alle malattie autoimmuni e ai disturbi da prioni. Il Dana-Farber ha risposto alle accuse, sostenendo che alcune delle informazioni citate da David erano state generate in laboratori esterni e che le “discrepanze nelle immagini” possono talvolta essere erroneamente interpretate come falsificazioni deliberate. Tuttavia, il portavoce non ha specificato se ciò fosse il caso per le “discrepanze” evidenziate da David. “Miliardi di dollari sono stati bruciati per questa scienza spazzatura cancerosa, ma ha fatto molte carriere accademiche, alcune sono diventate molto ricche, e intere dinastie si sono stabilite a Dana-Farber”, ha scritto David nel post sul blog.

    Questa situazione critica si verifica in un momento già difficile per Harvard, in seguito allo scandalo di plagio che ha coinvolto il Presidente dell’università, Claudine Gay, accusata di oltre 50 casi di furto accademico, incluso nella sua tesi di dottorato. Nonostante un’indagine interna che ha scagionato Gay da “falsificazione della ricerca” a dicembre, la controversia ha portato alle dimissioni della Presidente, la più breve nella storia dei 388 anni di Harvard. Lo scandalo nella ricerca sul cancro mette ulteriormente in discussione l’integrità della ricerca scientifica e solleva dubbi sulla revisione dei documenti accademici. Rappresenta anche una dura sfida per il prestigioso Dana-Farber Cancer Institute e l’Università di Harvard, che dovrà affrontare le conseguenze di questa crisi, che coinvolge non solo la reputazione accademica, ma anche la fiducia del pubblico nella comunità scientifica.

    Davide Donateo
    25 gennaio 2024
    newsacademy.it/news/2024/01/25/scandalo-ad-harvard-ricerche-sul-cancro-manipolate-milioni-di-dollari-e-carriere-costruite-su-scoperte-scientifiche-fals...
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