VI Domenica di Pasqua - Anno B : Jn 15,9-17
Meditazione del giorno
Sant'Ignazio d'Antiochia (? - circa 110), vescovo et martire
Lettera ai Romani, 4-8
« Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici »
Sto scrivendo a tutte le Chiese per far sapere che sono pronto a morire per Dio, se voi però non me lo impedite. Vi scongiuro: non abbiate per me una pietà inopportuna. Lasciate che diventi pasto delle belve, per mezzo delle quali mi è dato di raggiungere Dio. Sono frumento di Dio e devo essere macinato dai denti delle fiere per poter divenire pane puro di Cristo...
A nulla mi gioveranno i godimenti del mondo né i regni di questa terra. È meglio per me morire per Gesù Cristo che estendere il mio impero fino ai confini della terra. Io cerco colui che è morto per noi, voglio colui che per noi è risorto. È vicino il momento della mia nascita. Abbiate compassione di me, fratelli. Non impeditemi di nascere alla vita... Lasciate che io raggiunga la pura luce; giunto là, sarò veramente un uomo. Lasciate che io imiti la passione del mio Dio...
Ogni mio desiderio terreno è crocifisso e non c'è più in me nessun'aspirazione per le realtà materali, ma un'acqua viva (Gv 4,10 ; 7,38) mormora dentro di me e mi dice: «Vieni al Padre». Non mi diletto più di un cibo corruttibile, né dei piaceri di questa vita. Voglio il pane di Dio, che è la carne di Gesù Cristo, della stirpe di Davide: voglio per bevanda il suo sangue che è la carità incorruttibile... Pregate per me, perché possa raggiungerlo.
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[Modificato da LiviaGloria 17/05/2009 20:34]