Finanza sequestra Porto turistico Ostia, vincolati beni per 400 mln
Mauro Balini
ROMA (Reuters) - La Guardia di Finanza ha annunciato oggi di aver sequestrato il Porto turistico di Roma, una marina da oltre 800 posti barca a Ostia, nell'ambito di un'inchiesta della Procura capitolina. L'inchiesta, che vede quattro arrestati tra cui il presidente del porto, l'imprenditore Mauro Balini, è partita nel 2012, spiega una nota. "I 4 arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, riciclaggio, impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori", dice la nota. Altre 9 persone sono state denunciate a piede libero. Gli agenti hanno sequestrato beni - tra cui posti barca, parcheggi, strutture amministrative, commerciali e aree portuali - all'interno del porto per un valore commerciale complessivo di oltre 400 milioni di euro. Nell'inchiesta, che non è legata a quella su Mafia Capitale che negli ultimi mesi ha visto l'arresto di esponenti politici, dirigenti amministrativi del Comune e imprenditori per una serie di presunte vicende di corruzione, ci sono anche 15 indagati, ha detto a Reuters un ufficiale della Finanza. Non è stato possibile raggiungere per un commento i legali di Balini. Secondo gli inquirenti, Balini e gli altri arrestati avrebbero portato a fallimento la società che ha realizzato il porto e che fino al 2008 era concessionaria dell'infrastruttura, attraverso la distrazione di fondi, finiti poi ad altre società di Balini.
29 luglio 2015
it.reuters.com/article/topNews/idITKCN0Q30OD20150729