Il governo raggiunge accordo da 250 milioni con la Whirlpool
Il governo scongiura il rischio esuberi e ottiene un accordo con la multinazionale Whirlpool. È quanto annunciato dal vicepremier Luigi Di Maio, titolare del Ministero dello Sviluppo Economico. Questo accordo del governo gialloverde dimostra che esiste la possibilità di tenere le grandi aziende sul territorio italiano. Senza le scenate compiute da Calenda in vista della campagna elettorale che avrebbe visto il PD perdere le elezioni, Di Maio ha messo a disposizione della società statunitense la cassa di integrazione straordinaria sino al 31 dicembre 2020. In cambio la multinazionale si impegna a riportare in Italia uno dei suoi stabilimenti attualmente dislocato in Polonia per la produzione di lavatrici e lavastoviglie: il tutto per un investimento di 250 milioni. L’annuncio Di Maio, lanciato oltre che nei canali ufficiali del governo, anche sui suoi canali social, scrive nell’agenda politica una nuova parola chiave:“Rilocalizzazione” è la parola usata dal vicepremier pentastellato stamane sul social network “Instagram”:“Rilocalizzazione, che bella parola!”, scrive il leader del M5S, alle cui parole segue lo slogan “stiamo riportando il lavoro in Italia”. Un obiettivo che i Cinquestelle e la Lega tengono molto a cuore da sempre e che conferma come le teorie sulla globalizzazione ineluttabile siano piuttosto state delle strumentalizzazioni ad uso e consumo di certe formazioni politiche follemente liberiste. Nell’accordo il Ministro Di Maio annuncia anche un accordo per gli stabilimenti della Flex, dove verranno riconvertite in contratto a tempo determinato le situazioni di 100 dipendenti e l’assunzione in leasing di altri 127 lavoratori attualmente a contratto di somministrazione. Un’altra vittoria per il Movimento Cinque Stelle, che può dimostrare l’affidabilità dei decreti varati in questi mesi, a partire dal discusso Decreto Dignità.
“Ho appena firmato un accordo di cui sono davvero orgoglioso, perché rappresenta un cambio di passo per l'Italia. Appena giunti al governo abbiamo iniziato una dura lotta contro le delocalizzazioni. Oggi sta succedendo qualcosa che va oltre: stiamo riportando lavoro in Italia. È un primo passo, ma molto importante. Si è chiuso infatti il tavolo che vedeva coinvolta l’azienda Whirlpool e siamo riusciti ad ottenere zero esuberi e un ritorno delle produzioni dalla Polonia all’Italia. Rilocalizziamo, che bella parola! Alla faccia di tutti quelli che dicono che il nostro Paese non è un bel posto per investire, che qui non si può fare business. Ieri sera abbiamo anche chiuso il tavolo che coinvolgeva lo stabilimento di Trieste della Flex, ottenendo la trasformazione di 227 contratti su somministrazione in contratti a tempo indeterminato. Sono risultati importanti, lo voglio ripetere, per gli imprenditori, per i lavoratori e per l’Italia. Non dobbiamo avere paura, non dobbiamo farci spaventare da nessuno: ve lo ricordate quando ci dicevano che con il decreto dignità le aziende sarebbero fuggite, che i lavoratori sarebbe stati licenziati? Questo non sta accadendo. E accadrà l’esatto opposto anche per gli investimenti previsti dalla Manovra del Popolo. Tutti vogliono incutere ansie e timori sul cambiamento che sta avvenendo, ma non ce n'è ragione. L'unica cosa di cui avere paura è la paura stessa! Andiamo avanti!”.
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26 ottobre 2018
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