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Putin contro il Sionismo globale dei Rothschild

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2024 17:58
04/04/2016 18:22
 
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L’Operazione Beluga contro Putin e la Russia

Un ex-ufficiale francese che ha ricoperto posizioni importanti nella sicurezza territoriale e nell’antiterrorismo ha fatto una dichiarazione drammatica annunciando di avere i documenti che provano che Aleksandr Litvinenko, la spia russa avvelenata dal polonio, fu ucciso dai servizi speciali statunitensi e inglesi. In una lunga intervista che sarà pubblicata a breve, va oltre, dicendo che l’uccisione di Litvinenko fu opera dei servizi speciali per diffamare la Russia e Vladimir Putin, e in cui fu coinvolto il famoso oligarca russo Boris Berezovskij, anch’egli ucciso dall’MI6 quando divenne un problema. Si dice anche che sapesse dell’operazione “Beluga”.

OpEd News, 27 marzo 2016 – Articolo di William Dunkerley (http://www.opednews.com/articles/Operation-Beluga-A-US-UK-by-William-Dunkerley-Antiterrorism-Database_France_Litvinenko_Putin-160327-385.html):

Operazione Beluga: complotto anglo-statunitense per screditare Putin e destabilizzare la Russia
Il famoso esperto di sicurezza francese Paul Barril ha appena sganciato una bomba: l’esistenza dell’operazione Beluga, un’operazione segreta dell’Intelligence occidentale per minare la Russia e i suoi leader. Causa della retorica minacciosa, ormai reciproca, tra Stati Uniti e Russia? Barril ha rivelato l’Operazione Beluga in una recente intervista con l’imprenditore svizzero Pascal Najadi sulla morte di Aleksandr Litvinenko nel 2006. Litvinenko era un’ex-spia che molti (in occidente) credono assassinato con il polonio radioattivo su ordine di Vladimir Putin. Najadi ha detto che l’intervista rivela che Litvinenko fu effettivamente ucciso da “un italiano che avrebbe amministrato il mortale polonio 210”. Ancora più sorprendentemente dice che l’operazione fu condotta sotto gli auspici di Stati Uniti e Regno Unito. Nei miei libri, “Il falso omicidio Litvinenko” e “Caso Litvinenko risolto”, scrissi della connessione italiana. Ma non posso confermare che Barril parlasse della stessa persona. Le accuse di Barril dovrebbero essere prese sul serio. È famoso nell’Intelligence francese ed è noto in Francia come il “Superpoliziotto”. Agli occhi del pubblico francese è una combinazione di Eliot Ness, James Bond e William Bratton. Per molti anni fu il comandante del GIGN, la leggendaria unità delle forze speciali di élite francese, il capo tra le più “cazzute” forze speciali del mondo, e ha ricoperto altri alti incarichi nella sicurezza interna in Francia. Da quando ha lasciato il servizio segue i problemi della sicurezza da imprenditore privato per i capi di Stato in Medio Oriente, America Latina e Africa. Fu al centro di numerose controversie negli anni, ed è un noto autore. Non vi è dubbio che abbia accesso ad informazioni di Stato che darebbero qualche prospettiva al caso. Nell’intervista, Barril dice che Berezovskij lavorava a stretto contatto con MI6 e CIA per screditare la Russia e Putin, e che notevoli somme da tali organizzazioni passarono per le sue mani a personaggi coinvolti in tali sforzi. Barril dice che Litvinenko trasportava le valigie di denaro ai destinatari per conto di Berezovskij.

Estratto dall’intervista:“La Russia non ha nulla a che fare con l’omicidio di Litvinenko. Il caso è fabbricato del tutto. Il polonio fu scelto come veleno perché, a causa della sua produzione in Russia, avrebbe coinvolto la Russia. L’obiettivo dell’operazione era screditare Putin e il FSB. Ciò perché la Russia bloccava gli interessi degli Stati Uniti nel mondo, in particolare in Siria. Fu un tentativo d’indebolire il potere di Putin destabilizzando la Russia”. Nell’intervista, Barril cita il dichiarato nemico di Putin, il finanziere William Browder, a stretto contatto con Berezovskij nel tentativo di screditare Putin. Sostiene anche che è sicuro che Berezovskij fu assassinato dai suoi mandanti nel servizio segreto dopo aver capito che si comportava in modo irregolare e doveva tacere prima che cedesse. Infine, dice che fornirà le prove per un’inchiesta pubblica sul caso, se condotta da una persona credibile. Suggerisce Carla del Ponte come buona scelta, perché convinto che non sia controllata dalla CIA. Le accuse di Barril sicuramente solleveranno altre domande sull’assassinio di Litvinenko nel 2006, che ancora una volta fece titolo sui giornali nel gennaio 2016, quando un’inchiesta in Regno Unito non riusciva a produrre una conclusione. Il caso risale a 10 anni fa, ma ha sempre suscitato ampio interesse pubblico per le misteriose morti su ragioni spionistiche, controspionaggio, avvelenamento radioattivo, accuse (definitivamente sfatate) che Putin avesse “probabilmente” ordinato l’uccisione, squallide discoteche, un oligarca caduto in disgrazia e morto misteriosamente nel bagno, vedove piangenti in TV, l’assurdo “spettacolo” del processo politicizzato, grandi pose dei politici e altro ancora. Un autore aduso a misteriosi omicidi farebbe fatica a scrivere qualcosa di più surreale.

Ricky Twisdale
29 marzo 2016
Fonte: reseauinternational.net/bombe-le-capitaine-barril-ancien-commandant-du-gign-jai-la-preuve-de-qui-a-tue-litvinenko-ce-nest-pas-la...

Traduzione: Alessandro Lattanzio
aurorasito.wordpress.com/2016/04/03/loperazione-beluga-contro-putin-e-la...
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