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Putin contro il Sionismo globale dei Rothschild

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2024 17:58
18/06/2016 00:29
 
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Renzi con Putin:"Guerra fredda fuori dalla realtà. UE ridiscuta le sanzioni contro Mosca"

SAN PIETROBURGO - Matteo Renzi chiederà alla UE di ridiscutere le sanzioni adottate dall'Unione in risposta alla crisi ucraina. Il Premier lo dichiara in conferenza stampa dopo il bilaterale con Putin a margine del Forum Economico di San Pietroburgo. "Le sanzioni non si rinnovano in modo automatico, ma il punto chiave è che o c'è un dibattito politico dentro il Consiglio su quello che sta avvenendo o le sanzioni e le controsanzioni diventano ordinaria amministrazione. Noi anche nella prossima riunione degli ambasciatori a Bruxelles chiederemo che di sanzioni si discuta in sede di Consiglio e si possa sentire quale è lo stato dell'arte sull'attuazione di Minsk". Lo scorso dicembre l'UE ha esteso fino al prossimo 31 luglio le sanzioni inflitte a Mosca per il ruolo svolto nella crisi ucraina e, secondo quanto dichiarato il 15 giugno dal Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, "è molto probabile che vengano prolungate". Durante la tavola rotonda con il capo del Cremlino, il Presidente del Consiglio ha evidenziato la necessità di uno sforzo comune per il riavvicinamento tra Russia e UE, partendo dal rispetto dei trattati di Minsk. "Abbiamo valori comuni. Mosca è strategicamente importante per la risoluzione dei conflitti internazionali. E l'Italia vuole essere più presente economicamente in Russia". Dopo il bilaterale, il Premier annuncia:"Abbiamo chiuso accordi per più di un miliardo di euro, che potenzialmente spalancano partnership per oltre 4-5 miliardi". Sul fronte dell'energia, aggiunge il Presidente del Consiglio, "da qui a 20 anni Russia e Italia avranno tanti settori di cooperazione e quello energetico sarà tra quelli prioritari. Con il buon senso, le soluzioni si troveranno facendo uno sforzo tra le autorità russe e quelle europee. Ci sono vicende del passato difficili da affrontare. Sul South Stream, ad esempio, io avrei preferito che fosse andato avanti, questo non è accaduto e non per responsabilità della Russia e dell'Italia".

Putin:"Con USA dialogo ma non lezioni"
Una nuova guerra fredda? "Non vorrei ragionare in questi termini, nessuno vuole questo, noi non lo vogliamo, non è necessario. La logica di sviluppo delle relazioni internazionali non è di contrapposizione globale. Trump? Ho detto solo che è una persona brillante e lui ha detto che è disponibile a ristabilire il pieno dialogo con la Russia. Noi appoggiamo questo, ma lavoreremo con qualunque Presidente verrà eletto". Così il Presidente russo, Vladimir Putin, nel corso della sessione plenaria del Forum di San Pietroburgo, alla quale partecipa anche il Presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi assieme al Presidente del Kazakhstan, Nursultan Nazarbayev. La Russia non vuole contrapposizioni, ma Putin critica la regia americana dietro le posizioni dell'Europa:"Non vogliamo che gli Stati Uniti impartiscano lezioni, condizionando i rapporti dell'UE con noi". Putin parla evidentemente delle sanzioni imposte alla Russia a seguito della crisi con l'Ucraina. "Le sanzioni - spiega il Presidente russo - hanno conseguenze di rimando che fanno ombra sull'Europa, mentre le controsanzioni russe hanno effetto zero per Washington, che dice all'Europa di portare pazienza. Ma perché l'Europa dovrebbe portare pazienza? Se lo vogliono va bene, magari il Presidente Renzi che è qui potrebbe spiegarlo".

"Guerra fredda fuori dalla storia"
Chiamato direttamente in causa, il Presidente del Consiglio afferma:"Noi abbiamo bisogno di considerare che la parola guerra fredda non può stare nel vocabolario del terzo millenio. E' fuori dalla storia, fuori dalla realtà ed è inutile. Noi abbiamo bisogno che UE e Russia tornino ad essere buoni vicini di casa. Russia ed Europa condividono gli stessi valori". Lo vuole l'Italia, in particolare. "Il mio Paese - dice Renzi - vuole rafforzare la sua presenza economica in Russia. E sarebbe felice che le sue tecnologie per l'agricoltura fossero applicate in Russia per rafforzare quel legame finché persiste il bando di Mosca sui cibi della UE". Quanto agli USA, osserva Renzi, "sono un grande modello di democrazia da cui ho molto da imparare. Anche l'Italia - aggiunge il Premier - lavorerà con chiunque sarà il prossimo Presidente, personalmente preferirei dire chiunque sarà 'la' prossima Presidente", auspicando la vittoria di Hillary Clinton. Al che Putin interviene a sua volta per lodare pubblicamente il Presidente del Consiglio:"Renzi è un grande oratore, mi complimento con lui per l'ultimo intervento. L'Italia può andare fiera di un Premier del genere".

"Russia strategicamente fondamentale"

Secondo Renzi, i buoni rapporti tra Russia ed Europa passano necessariamente attraverso la totale applicazione delle misure previste dagli accordi di Minsk per una normalizzazione delle relazioni tra Mosca e Kiev. Così si potrà pienamente recuperare il ruolo strategico che la Russia può giocare sullo scacchiere internazionale. "Condivido l'appoggio saggio sulla questione siriana - cita ad esempio il Presidente del Consiglio - Aggiungo che a mio giudizio è fondamentale che la Russia sia partecipe ai tavoli mediterranei. Noi siamo molto interessati al fatto che la Russia sia partner nella risoluzione di alcuni conflitti". Nel discorso di Renzi torna protagonista anche la bellezza, che lo ha "sommerso "al museo Hermitage e che costituisce l'identità non solo della Russia ma dell'Europea occidentale. E lo voglio dire: è stato bello vedere a Palmira un autorevole direttore d'orchestra russo e vedere che in quella terra martoriata tornava a splendere la civiltà".

"UE, o si cambia o è la fine"
A questo punto Matteo Renzi rivolge lo sguardo all'Europa, in attesa dell'esito del referendum britannico. "Se la Gran Bretagna esce, sarà per sempre. Ma chi rischia più di tutti sono i cittadini inglesi, non i cittadini europei, anche se in un prima fase ci saranno tensioni finanziarie molto serie. Penso che vincerà il 'restare' in Europa, gli inglesi sono più pragmatici di quello che si pensa". In ogni caso, con il Regno Unito dentro o fuori, "l'Europa basata sull'austerity è destinata a finire. Nel 2017 la UE deve ripartire, altrimenti è finita". E qui Putin interviene di nuovo:"Non sono così pessimista, comunque vadano le cose l'Europa non finirà mai: l'Europa è l'Europa".

17 giugno 2016
www.repubblica.it/esteri/2016/06/17/news/renzi_a_putin_guerra_fredda_fuori_della_realta_-14...
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