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Daniele Penna - Corona Virus: Il nuovo messia

Ultimo Aggiornamento: 21/04/2024 02:12
12/10/2020 22:15
 
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Marcia della Liberazione: la diretta da Roma

www.byoblu.com/series/marciadellaliberazione/

Interventi da Piazza San Giovanni di Moreno Pasquinelli, Tiziana Alterio, Fabio Frati, Daniela De Marco, Marco Mori, Fulvio Grimaldi, Mohamed Konarè, Solange Hutter, Marino Poerio, Sara Cunial, Francesco Amodeo, Annarita Iannetti, Francesco Toscano, Stefano D'Andrea, Dario Miedico, Mario Improta, Davide Barillari, Maurizio Martucci,
04/11/2020 03:05
 
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I tamponi sono del tutto inaffidabili. Arriva la dichiarazione congiunta degli scienziati

La dott. ssa Antonietta Gatti, il dott. Fabio Franchi, il dott. Stefano Montanari ed il prof. Stefano Scoglio hanno preparato una dichiarazione congiunta dove specificano che “proseguire nell’utilizzo dei tamponi da cui ricavare dati utili a determinare proclami sullo stato di emergenza, quarantene individuali o di gruppo, e per imporre limitazioni e lockdown, dalle scuole alle imprese alle famiglie, è pratica senza nessun fondamento scientifico”. Già il dottor Mariano Amici, dopo aver vinto il ricorso al TAR del Lazio che andava a sospendere l’ordinanza della Regione Lazio del Governatore Zingaretti sull’obbligo del vaccino antinfluenzale, affermava dai suoi canali ufficiali che avrebbe presentato “un esposto, circostanziato e comprovato da documentazione scientifica e da perizia” dei quattro scienziati “in ordine all’illegittimo uso dei tamponi per diffondere dati allarmanti atti a legittimare l’attuale compressione dei nostri diritti”. A tal proposito si é formato anche un gruppo Facebook dove poter richiedere informazioni dal nome Gruppo Denuncia Tamponi:

www.facebook.com/groups/3757916720909084/

Il gruppo, come cita la pagina, “è lo strumento di coordinamento di tutti coloro che sono interessati a depositare la denuncia sui tamponi, e a collegarsi con altri della stessa zona che abbiano lo stesso interesse/intenzione”. Il gruppo poi specifica che “per scaricare denuncia e documenti allegati” si può contattare info@studiomassafra.com, con la dizione “Modello denuncia inattendibilità tamponi”. Ma si può accedere anche direttamente sul sito Web dello Studio legale, attraverso questo link: Modello denuncia inattendibilità dei tamponi Studio Legale Massafra. Anche il quotidiano “La Verità” si é interessato della vicenda, confermando che i 4 esperti Dr. Fabio Franchi, medico infettivologo esperto di virologia, Dr.ssa Antonietta Gatti, scienziata esperta di nanopatologie, Dr. Stefano Montanari, farmacista ricercatore scientifico e nanopatologo, Dr. Stefano Scoglio, ricercatore scientifico, candidato Premio Nobel per la Medicina 2018, hanno redatto una dichiarazione congiunta nella quale espongono diverse loro perplessità e giungono alla conclusione che “i tamponi sono del tutto inaffidabili”. Nell’articolo de "La Verità" la giornalista Patrizia Floder Reitter cita anche il dott. e prof. Giorgio Palù, docente emerito all’Università di Padova e già Presidente delle Società italiana ed europea di Virologia, che afferma quanto segue:“Se si usa un kit di tamponi che amplifica un solo gene, come si fa oggi per velocizzare, si amplifica la sensibilità con il rischio di falsi positivi. Soprattutto se i tamponi non sono stati validati, anche se il rischio comunque esiste sempre con tutti i test sierologici”.



Abbiamo dunque riportato la dichiarazione congiunta dei 4 scienziati italiani, che spiegano dettagliatamente, con fonti allegate, l’affidabilità dei tamponi che vengono utilizzati abitualmente per riscontrare la positività o la negatività al Covid-19. Ecco il testo della dichiarazione congiunta degli scienziati italiani:

comedonchisciotte.org/la-denuncia-sui-tamponi-che-smaschera-il-grande-inganno-del-c...

Dichiarazione congiunta

I sottoscritti Dr. Fabio Franchi Medico Infettivologo Esperto di virologia, Dr. ssa Antonietta Gatti Scienziata Esperta di nanopatologie, Dr. Stefano Montanari, Farmacista Ricercatore scientifico e Nanopatologo, Dr. Stefano Scoglio, Ricercatore Scientifico, Candidato Premio Nobel per la Medicina 2018, tutti nella loro qualità di esperti e ricercatori scientifici, con riferimento all’utilizzo dei c.d. tamponi Covid-19, che sono al centro dell’attuale gestione dello stato di emergenza collegato alla nota problematica del Govid-19, dichiarano di aver appurato, da un documento della Commissione Europea e da uno dell’Istituto Superiore di Sanità [1], che i tipi di tampone circolanti in Europa al 16 maggio 2020 erano 78, nessuno dei quali autorizzato, valutato o validato; di aver riscontrato dai medesimi documenti che gran parte dei medesimi tamponi sono altresì privi della dichiarazione delle sequenze geniche contenute. Abbiamo deciso di approfondire la cosa. Si é pertanto ritenuto necessario approfondire la problematica attinente alla validita dei risultati dei tamponi e si é potuto accertare che:

1) Per stessa ammissione del Centers for Disease Control and Prevention americano (doc. 3) e del Gruppo di Lavoro Covid della Commissione EU, il virus SARS-Cov2 (doc. 2), presunto responsabile del Covid, non é mai stato isolato fisio-chimicamente

2) I liquidi patogeni usati come modello per il sequenziamento genico non avevano nessuna titolazione del virus, il che implica che in tali liquidi erano contenute miliardi di altre particelle simil-virali (incluse le non patogeniche vescicole extracellulari naturalmente presenti nel nostro organismo). Ciò comporta che non esiste a tutt’oggi nessun marker specifico del virus, e dunque nessuno standard che possa rendere i tamponi affidabili

3) I tamponi attualmente circolanti, oltre 100, sono esentati dai controlli previsti dalla Legge Europea sui Dispositivi Medici del 1997

4) Al contempo non sono ancora assoggettati alla nuova norma europea del 2017, che entrerà in vigore solo nel maggio 2022

5) Tale limbo normativo rende i produttori liberi di far circolare qualsiasi tipo di dispositivo senza nessun controllo. Ciò comporta che la conformità dei tamponi prodotti a degli standard che ne possano accertare la corretta efficacia non è oqgi verificata

6) Ci sono numerosi studi che attestano la continua mutazione del virus, e le stesse autorità sanitarie riconoscono che se il virus continua a mutare i tamponi diventano inutili

7) Ci sono quasi 150.000 diversi sequenziamenti del virus presso la banca dati dei virus GISAID; erano 70.000 ad aprile; e continuano a crescere, perché si trovano sempre nuove mutazioni, e ciò rende i tamponi circolanti del tutto inutili. Sul punto si allega la ricerca scientifica del dott. Scoglio, che analizza anche questo elemento essenziale [3]. Ciò comporta che i tamponi circolanti, anche qualora si volessero ritenere astrattamente efficaci e nel concreto conformi alla normativa, sono del tutto inutili, in quanto non possono accertare le mutazioni

8) Esiste inoltre un problema sostanziale legato alla metodologia utilizzata nei tamponi, la RT-PCR. Come sottolineano i massimi esperti di questa metodologia, per funzionare correttamente tale metodologia idealmente dovrebbe utilizzare tra i 20 e i 30 cicli di PCR; e non si dovrebbe comunque mai superare i 35 cicli, perché sopra tale soglia la PCR inizia a creare sequenze casuali. Ebbene, come confermato anche da diversi documenti che alleghiamo, quasi tutti i tamponi superano i 35-40 cicli di media, e sono dunque da considerare del tutto inefficaci e produttivi di falsi positivi

9) Da ultimo, come spiegato in un recente documento dell’Istituto Superiore di Sanità, l’efficacia dei tamponi dipende da questi fattori: la sensibilità, la capacità di rilevare la presenza di RNA, la specificità, la capacità di limitare tale RNA a quello specifico del virus che si cerca, e la prevalenza, ovvero la presenza della patologia virale nella popolazione. Questo perché maggiore é la prevalenza, maggiore é la circolazione del virus, e dunque maggiore é la possibilita di rilevarlo. Ad oggi, la prevalenza in Italia, che nelle vere pandemie può arrivare anche al 30% della popolazione, é allo 0.1%; e anche se aumentasse di 10 volte sarebbe sempre un livello di prevalenza irrisorio; il che significa, in base ad una tabella della autorevole organizzazione internazionale FIND [4], ripresa dall’ISS, che i tamponi di media performance, in Italia, producono attorno ail’85%-90% di falsi positivi. Ciò comporta che, comunque, ferme le superiori considerazioni già effettuate, i risultati dei tamponi sono del tutto inaffidabili. Per tutte queste ragioni, i sottoscritti ritengono che proseguire nell’utilizzo dei tamponi da cui ricavare dati utili a determinare proclami sullo stato di emergenza, quarantene individuali o di gruppo, e per imporre limitazioni e lockdown, dalle scuole alle imprese alle famiglie, è pratica senza nessun fondamento scientifico.

Roma, lì 07/10/2020

Dr. Fabio Franchi
Medico Infettivologo
Esperto di virologia

Dr.ssa Antonietta Gatti
Scienziata
Esperta di nano patologie

Dr. Stefano Montanari
Farmacista Ricercatore scientifico
Nanopatologo

Dr. Stefano Scoglio
Ricercatore Scientifico
Candidato al Premio Nobel per la Medicina 2018

Note

[1] Doc. Current performance of COVID-19 test methods and devices and proposed performance criteria. Doc. 2 ISS Covid tests Part 2:
www.epicentro.iss.it-coronavirus-pdf-rapporto-covid-19...

[2] CDC 2019-Novel Coronavirus (2019-nCoV) Real-Time RT-PCR Diagnostic Panel – doc.3 aggiormato al 13-07-2020

[3] Doc. 4 – Dott. Scoglio – Sui Tamponi Covid-19

[4] Doc. 5 – FIND evaluation update - SARS-CoV-2 molecular diagnostics - FIND

02 novembre 2020
www.crossoversport.it/i-tamponi-sono-del-tutto-inaffidabili-arriva-la-dichiarazione-congiunta-degli-sci...
09/11/2020 13:21
 
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Anthony Fauci ammette che il test Covid é una frode

OK, eccoci qui. Pistola fumante. Montepremi. Direttamente dalla bocca del cavallo da corsa della virologia mondiale. Proprio dall’uomo che ci è stato detto essere il numero uno tra gli esperti di Covid nel mondo. Quello che dice Fauci è oro. Bene, allora che valga per tutto. 16 luglio 2020, podcast “This Week in Virology”: Tony Fauci sottolinea che il test PCR COVID è inutile e fuorviante quando viene eseguito a “35 cicli o superiore”. Un risultato positivo, indicante un’infezione, non può essere accettato o creduto. Qui c’è un estratto dalla citazione chiave di Fauci (a partire da circa 4 minuti [1]):"…Se ottieni [esegui il test a] una soglia del ciclo di 35 o più… le possibilità che sia accurato sono minuscole… non puoi quasi mai coltivare il virus [rilevare un vero risultato positivo] da 37 cicli soglia… anche 36…".



Ogni “ciclo” del test è un salto di qualità nell’amplificazione e nell’ingrandimento del campione di test prelevato dal paziente. Troppi cicli e i test riveleranno ogni sorta di materiale irrilevante che verrà erroneamente interpretato come rilevante. Si chiama falso positivo. Su DatabaseItalia.it ne abbiamo parlato tanto pubblicando le ricerche del dott. Matteo Martini e quelle di Stefano Scoglio, che già da tempo hanno rilevato e argomentato sulla totale inefficacia e inutilità del tampone per rilevare il Covid. Assolutamente da leggere:

- www.databaseitalia.it/i-tamponi-covid-19-producono-fino-al-95-di-falsi-positivi-confermato-dallistituto-superiore-di-sanita-articolo-del-dott-stefano-...
- www.databaseitalia.it/azione-legale-contro-i-tamponi/
- Dott. Stefano Scoglio:“La ciliegina truffaldina sulla torta avvelenata dei tamponi”
- www.databaseitalia.it/virus-non-isolato-un-altro-indizio-dalla-progettazione-degli-immu...

Quello che Fauci non ha detto nel video è che la FDA, che autorizza il test per uso pubblico, raccomanda che il test dovrebbe essere eseguito fino a 40 cicli. Non 35. Pertanto, tutti i laboratori che seguono le linee guida della FDA partecipano consapevolmente o inconsapevolmente a frodi. Frode a livello mostruoso, perché a milioni di americani viene detto che sono stati infettati dal virus sulla base di un risultato falso positivo, Il numero totale di casi Covid in America, basato sul test, è una grossolana falsità. I blocchi e altre misure restrittive si basano su questi numeri di casi fraudolenti. Fauci dice che il test è inutile quando viene eseguito a 35 cicli o più. La FDA dice di eseguire il test fino a 40 cicli, al fine di determinare se il virus è presente. Questo è il crimine in poche parole. Se qualcuno al governo di questo Paese ha qualche cellula cerebrale da sfregare inizi a rivelare la verità al popolo. “Ciao Italia, sei stata ingannata, tradita, truffata e presa in giro in un modo devastante. Sulla base della falsa scienza, il Paese è stato bloccato “. Se qualcuno ha qualche cellula cerebrale in funzione, trascini Fauci in un’audizione televisiva e, in dieci minuti, si fará carne tritata della falsa scienza che ha guidato questo assalto disgustoso e puzzolente all’economia mondiale e ai suoi cittadini. Va bene, ecco due prove di ciò che ho scritto sopra. Innanzitutto, abbiamo una citazione del CDC sul sito WEB della FDA, in un documento intitolato:“CDC 2019-Novel Coronavirus (2019-nCoV) Real-Time RT-PCR Diagnostic Panel For Emergency Use Only”.

www.fda.gov/media/134922/download

Vedere pagina 35. Questo documento è contrassegnato come “In vigore: 13/07/20”. Ciò significa che, anche se si fa riferimento al virus con il suo vecchio nome, il documento è ancora pertinente a partire da luglio 2020. “Solo per uso di emergenza”, si riferisce al fatto che la FDA ha certificato il test PCR in una categoria tradizionale chiamata "Autorizzazione per l’uso di emergenza". FDA:“…un campione è considerato positivo per 2019-nCoV [virus] se tutte le curve di crescita della soglia del ciclo 2019-nCoV (N1, N2) superano la linea della soglia entro 40,00 cicli (<40,00 Ct)”. Naturalmente, molti laboratori di test che leggono questa linea guida concluderebbero:"Bene, per vedere se il virus è presente in un paziente, dovremmo eseguire il test fino a 40 cicli. Questo è il consiglio ufficiale". Poi abbiamo un articolo del New York Times (29 agosto/aggiornato il 17 settembre) dal titolo:“Il tuo test per il coronavirus è positivo. Forse non dovrebbe esserlo”:

www.nytimes.com/2020/08/29/health/coronavirus-testing.html

Ecco le citazioni in soldoni:"La maggior parte dei test imposta il limite a 40 [cicli]. Alcuni a 37". “Imposta il limite” di solito significa “Cercheremo fino a 40 cicli, per vedere se il virus è presente”. The Times:“Questo numero di cicli di amplificazione necessari per trovare il virus, chiamato soglia del ciclo, non è mai incluso nei risultati inviati a medici e pazienti con coronavirus…”. Boom. Questo è il tappo, il gran finale. I laboratori non rivelano o non vogliono rivelare la loro collusione in questo crimine.

Davide Donateo
Fonte: www.databaseitalia.it/anthony-fauci-ammette-che-il-test-covid-no...

07 novembre 2020
ununiverso.blog/2020/11/07/anthony-fauci-ammette-che-il-test-covid-e-un...
15/11/2020 23:10
 
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Hold Up, il documentario cospirazionista sul coronavirus:"Ecco il complotto globale dietro la pandemia". E le star francesi lo spingono



Si chiama Hold-Up ed è un film francese di quasi tre ore realizzato con meno di 200mila euro in crowdfunding da un ex giornalista della rete TV TF1. Il documentario è uscito il 9 novembre e migliaia di persone lo stanno rilanciando sui social media. Tra loro c'è l'attrice 53enne Sophie Marceau. Atteggiamento condiviso con Marion Cotillard e Juliette Binoche, altre due star francesi affascinate dal cospirazionismo del documentario. Sophie Marceau ha pubblicato su Instagram la locandina, aggiungendo la frase:"Essi" ci chiamano inutili" e il link al film, scrive il Corriere della Sera. La tesi finale del film è che la pandemia sarebbe un complotto mondiale ordito dai governi, i media e le industrie farmaceutiche con la partecipazione di Bill Gates e Jacques Attali. Juliette Binoche, invece, sul lockdown scrisse a maggio su Instagram:"Sono operazioni organizzate da gruppi finanziari internazionali (principalmente americani), da tempo. Si tratta di manipolatori (e non lo dico per paranoia!): i vaccini ne fanno parte. Mettere a tutti un chip sotto la pelle: no! No alle operazioni di Bill Gates, no al 5G". Un viatico perfetto per il documentario complottista francese.

14 novembre 2020
www.liberoquotidiano.it/news/esteri/25236243/hold-up-documentario-cospirazionista-coronavirus-complotto-globale-dietro-pandemia-star-francesi-lo-sping...
16/11/2020 12:03
 
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Radio Maria:«Covid complotto di menti criminali per creare un mondo in mano a Satana», bufera social sul Direttore Padre Livio Fanzaga

Il Covid? Un progetto «realizzato da menti criminali con uno scopo ben preciso: fare una specie di colpo di Stato sanitario o massmediatico». È bufera social sulle parole riguardo alla pandemia pronunciate qualche giorno fa dal Direttore di Radio Maria, Padre Livio Fanzaga, secondo cui il coronavirus sarebbe nato da «un progetto ben preciso, per colpire soprattutto l'Occidente». Nella rubrica "Lettura cristiana della cronaca e della storia" dell'11 novembre scorso, in particolare, il Direttore dell'emittente aveva detto come, a suo avviso, il Covid19 sarebbe un progetto «volto a fiaccare l'umanità, a metterla in ginocchio e a creare una dittatura sanitaria e un mondo nuovo». Un mondo, «non più del Dio Creatore» ma «il mondo di Satana». Sulla presa di posizione i social si sono scatenati con decine di post pro e contro la tesi del Direttore di Radio Maria.

15 novembre 2020
www.leggo.it/italia/cronache/radio_maria_complotto_covid-5587...
26/11/2020 00:07
 
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Avvocati - Grande vittoria! Il Consiglio di Stato ha iniziato a ripristinare i Diritti Costituzionali

08/12/2020 22:27
 
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TAR Lazio boccia i DPCM di Conte: non sono motivati

Tre duri colpi, in punta di diritto, sono stati assestati all’avvocato “del popolo” Giuseppe Conte dalla prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per il Lazio con l’ordinanza n. 7468 pubblicata lo scorso 4 dicembre. I suoi DPCM sono “carenti d’istruttoria”, “carenti di motivazioni”, quando non riportano almeno in sintesi i testi degli appena citati verbali del Comitato Tecnico Scientifico e, soprattutto, per la loro reiterazione, potrebbero violare la Costituzione.

Gli avvocati: finisce l’arbitrio del Premier Conte
Come spiegano gli avvocati Francesco Scifo e Linda Corrias, presentatori del ricorso ai microfoni del canale Youtube “Dentro la Notizia” [1], "da oggi è finito l’arbitrio del Governo Conte, perché questa decisione dice chiaramente che il governo deve fare un’adeguata istruttoria nei suoi prossimi DPCM, e dovrà esibire, per ragioni di ovvia trasparenza, tutti gli atti sui quali, in qualche modo, si fondano questi DPCM". La denunciata “carenza di motivazioni” dei DPCM si basa sul fatto che tali atti amministrativi si fondano su pareri formulati dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) che non vengono immediatamente resi pubblici, ma rimangono ingiustificatamente secretati per almeno 45 giorni. La “carenza d’istruttoria”, invece, sarebbe connessa al fatto che le obbligazioni imposte dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte non sarebbero adeguatamente motivate, ma solo giustificate con inutile rinvio ai verbali del CTS che, come detto, non vengono allegati, neppure come estratto di sintesi. Essendo il DPCM un provvedimento amministrativo, in carenza di adeguate motivazioni, si mostra come atto ingiustificato, se non addirittura arbitrario.



Obbligo uso delle mascherine nelle scuole primarie non è motivato
Nel caso specifico, i magistrati ritengono meritevole di approfondimento giuridico l’imposizione a "l’uso della mascherina, in modo incondizionato sul tutto il territorio nazionale, durante l’intero orario scolastico, anche ai bambini di età compresa fra i sei e gli undici anni". "Dal DPCM impugnato" proseguono i magistrati, "non emergono elementi tali da far ritenere che l’amministrazione abbia effettuato un opportuno bilanciamento tra il diritto fondamentale alla salute della collettività e tutti gli altri diritti inviolabili, parimenti riconosciuti e tutelati dalla Costituzione, fra cui primariamente il diritto alla salute dei minori di età ricompresa fra i 6 e gli 11 anni, sì da poter connotare di ragionevolezza e proporzionalità l’imposizione a questi ultimi dell’uso di un dispositivo di protezione individuale in modo prolungato e incondizionato, anche “al banco” e con distanziamento adeguato". Nello specifico, sempre in riferimento all’obbligo di mascherina per i bambini della scuola primaria (under 11), il TAR del Lazio sostiene che nei provvedimenti del Premier Conte è assente "specifica istruttoria [basata] sulla “situazione epidemiologica locale” di ciascuna regione e sul “contesto socio-culturale” in cui i bambini vivono, come suggerito dal CTS nel verbale n. 104". Mancano, altresì, nei DPCM di Conte, valutazioni scientifiche sulle "ricadute di tale imposizione sulla salute psico-fisica dei minori in una fase della crescita particolarmente delicata". In definitiva, imporre la mascherina ai bambini nelle “zone gialle” sarebbe attualmente scientificamente ingiustificato.

Il TAR Lazio: DPCM seriali hanno perso requisito della temporaneità
Degno di nota dell’ordinanza firmata dal Presidente del TAR Lazio, Antonino Savo Amodio, e dal magistrato relatore, Laura Marzano, è il passaggio che adombra profili di incostituzionalità dei DPCM seriali:"Le misure finora assunte per fronteggiare l’epidemia da Covid-19, di cui la difesa erariale enfatizza la temporaneità, nei fatti risultano avere sostanzialmente perso tale connotazione, stante la rinnovazione di gran parte delle stesse con cadenza quindicinale o mensile", e pongono, pertanto, secondo il Collegio giudicante, "numerose e complesse questioni, anche di illegittimità costituzionale". Quale sarà la risposta di Conte lo vedremo alla scadenza del nuovo DPCM, il prossimo 15 gennaio. Per l’udienza di merito del TAR, invece, dovremo attendere il successivo 10 febbraio 2021.

Note & fonti
[1] Video integrale del canale Youtube “dentro la notizia”; i “Giuristi per la legalità” sono gli avvocati Lucia Deiana, Sebastiano Cheri, Linda Corrias, Alberto Appeddu, Marcello Colamatteo, Francesco Scifo



06 dicembre 2020
www.fronteampio.it/tar-lazio-boccia-i-dpcm-di-conte-non-sono-m...
[Modificato da wheaton80 08/12/2020 22:28]
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Stefano Scoglio - I tamponi Covid-19 producono fino al 95% di falsi positivi: certificato dall’Istituto Superiore di Sanità

www.salutogenesi.org/media/attachments/2020/10/24/i-tamponi-covid-19-producono-fino-al-95-di-falsi-positivi---certificato-dallistituto-superiore-di-sanita-di-stefano-sco...

20 ottobre 2020
[Modificato da wheaton80 10/12/2020 16:35]
12/12/2020 02:18
 
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Covid - Clorochina e idrossiclorochina si possono usare. Sentenza smentisce Governo e AIFA

Adesso sui social c’è chi chiede che il governo italiano sia condannato per “crimini contro l’umanità”. E anche l’AIFA, l’agenzia del farmarco, che aveva escluso clorochina e idrossiclorochina dalle terapie per i malati Covid. Eh sì, perché proprio oggi il Consiglio di Stato ha dato ragione ad alcuni medici di base che avevano fatto ricorso chiedendo di sospendere la nota del 22 luglio 2020 con la quale AIFA vietava clorochina e idrossiclorochina. La condizione è che a prescrivere queste terapie sia un medico, anche se è confermata dal Consiglio di Stato la decisione dell’Agenzia del Farmaco di escludere la rimborsabilità da parte del Sistema Sanitario Nazionale. E che “la scelta se utilizzare o meno il farmaco, in una situazione di dubbio e di contrasto nella comunità scientifica, sulla base di dati clinici non univoci, circa la sua efficacia nel solo stadio iniziale della malattia, deve essere dunque rimessa all’autonomia decisionale e alla responsabilità del singolo medico in scienza e coscienza” e con il consenso informato del paziente. "Comunico con grande e commossa gioia", ha fatto sapere il medico di base Francesco Garofalo, "che il Consiglio di Stato in data di ieri ha rimosso il divieto di prescrizione emanato tempo fa dall’AIFA, per noi medici del territorio, dell’idrossiclorochina nella terapia tempestiva domiciliare del Covid-19. Un grazie di cuore agli avvocati Erich Grimaldi e Valentina Piraino per aver perorato questa causa importante e per aver ascoltato e supportato noi medici del territorio che ritenevamo questo divieto del tutto inspiegabile. Con sincera emozione”. Il dottor Riccardo Szumski non le manda a dire invece agli scienziati che si erano opposti a questa cura. Sempre su Facebook scrive:“Vittoria. Grazie Erich. Onorato di essere uno dei ricorrenti. Alla faccia dei grandi scienziati. Anche in Veneto qualcuno dovrebbe scusarsi”. E proprio in Veneto era stato il governatore Zaia a lanciare per primo in Italia una sperimentazione, durante la prima ondata del virus, per curare i pazienti con terapie alternative ai protocolli ufficiali. Una terapia che utilizzerebbe Matteo Salvini, in caso si dovesse infettare di Covid. Ma anche i tedeschi da tempo utilizzano un piano terapeutico con clorochina e idrossiclorochina. La sentenza è stata resa nota dall’avvocato cassazionista Erich Grimaldi, che ha commentato così la storica sentenza:“Abbiamo restituito una giusta opportunità di cura agli italiani, tenendo conto delle evidenze dei territori”.

Riccardo Corsetto
11 dicembre 2020
www.lunico.eu/covid-clorochina-idrossiclorochina-consiglio-stato-s...
[Modificato da wheaton80 12/12/2020 02:19]
18/12/2020 02:22
 
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Mascherine supertossiche e scie tossiche: curiosi parallelismi

Siamo al corrente del fatto che indossare la mascherina è insalubre e potenzialmente letale, poiché causa ipercapnia ed ipossia. Portare la mascherina può anche provocare malattie del sistema respiratorio [1] (polmoniti batteriche). Si consideri poi che le museruole immesse sul mercato contengono biossido di titanio e fluoro. Ma non basta! Ora spunta un rapporto di analisi che evidenzia che nelle mascherine fornite dall'amorevole Stato ai docenti, al personale A.T.A. ed agli allievi di ogni ordine e grado, sono presenti anche vari metalli, tra cui alluminio, bario, cromo, ferro, manganese, nichel, rame, zinco. Tra l'altro, coincidono con gli ingredienti tipici delle famigerate "scie tossiche". Singolare coincidenza... Non è poi così difficile capire perché da decenni siamo avvelenati con questi metalli diffusi in ogni dove. E’ tutto interconnesso: da alcuni anni, si decanta la possibilità di somministrare farmaci (anche pseudo-vaccini che modificano il corredo genetico) a distanza e di dosarli, usando apposite frequenze. Insomma, un quadro inquietante qui appena tratteggiato. Approfondiremo il tema, appena possibile.

[1] Occorre, infatti, considerare che l'uso della mascherina causa ipercapnia ed acidosi, determinati dall'aumento di CO2 nel sangue e che riducono la saturazione di ossigeno nel sangue, esponendo il soggetto con maggiore facilità ad ogni tipo di aggressione batterica o virale. Questo ancor più in individui che sono affetti da difficoltà respiratorie per motivi cardiaci, broncopolmonari anche a genesi allergica o psicosomatica. L'acidità favorisce inoltre lo sviluppo di cellule tumorali. Sono frequenti anche cefalea e capogiri, indotti da questo stato. Infine l'umidità che si forma al di sotto della mascherina è in grado di produrre dermatiti micotiche e di aumentare l'eventuale carica batterica e/o virale altrimenti inerte, poiché essa si accumula negli alveoli polmonari del soggetto. Qui la schermata di parte del rapporto di analisi:

1.bp.blogspot.com/-YtZ_SSjV3tA/X9Ctdt83LAI/AAAAAAAAy5k/6bDdqFmC5akLLUh2QKIAEkIx1klwkW6uwCLcBGAsYHQ/s0/Analisi%2Bmasche...

Nota
Il committente ed il laboratorio sono stati volutamente oscurati su richiesta degli interessati.

Rosario Marcianò
09 dicembre 2020
www.tankerenemy.com/2020/12/mascherine-supertossiche-e-scie.html#.X9w...
[Modificato da wheaton80 18/12/2020 02:29]
22/12/2020 20:17
 
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L’OMS ammette (finalmente) che il PCR crea falsi positivi

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS in italiano, WHO in inglese) ha pubblicato un promemoria il 14 dicembre, avvertendo che le soglie di ciclo elevato sui test PCR si tradurranno in falsi positivi:

www.who.int/news/item/14-12-2020-who-information-notice-for-i...

Sebbene queste informazioni accurate siano disponibili già da mesi; quindi dobbiamo chiederci: perché lo stanno segnalando ora? È per far sembrare che il vaccino funzioni? I test Sars-Cov-2 “gold standard” si basano sulla reazione a catena della polimerasi (PCR). La PCR funziona prendendo i nucleotidi (minuscoli frammenti di DNA o RNA) e replicandoli finché non diventano qualcosa di abbastanza grande da poter essere identificati. La replicazione viene eseguita in cicli, con ogni ciclo che raddoppia la quantità di materiale genetico. Il numero di cicli necessari per produrre qualcosa di identificabile è noto come “soglia del ciclo” o “valore CT”. Più alto è il valore CT, meno è probabile che tu rilevi qualcosa di significativo. Questo nuovo promemoria dell’OMS afferma che l’utilizzo di un valore CT elevato per testare la presenza di Sars-Cov-2 comporterà risultati falsi positivi. Per citare le loro parole:"Gli utenti di reagenti RT-PCR dovrebbero leggere attentamente le istruzioni per l’uso per determinare se la regolazione manuale della soglia di positività della PCR è necessaria per tenere conto di qualsiasi rumore di fondo che può portare a un campione con un ciclo alto. Il risultato del valore soglia (CT) viene interpretato come risultato positivo". Lingua Originale:"Users of RT-PCR reagents should read the IFU carefully to determine if manual adjustment of the PCR positivity threshold is necessary to account for any background noise which may lead to a specimen with a high cycle threshold (CT) value result being interpreted as a positive result".

Continuano a spiegare:"Il principio di progettazione della RT-PCR implica che per i pazienti con alti livelli di virus circolante (carica virale) saranno necessari relativamente pochi cicli per rilevare il virus e quindi il valore CT sarà basso. Al contrario, quando i campioni restituiscono un valore CT elevato, significa che sono stati necessari molti cicli per rilevare il virus. In alcune circostanze, la distinzione tra rumore di fondo e l’effettiva presenza del virus bersaglio è difficile da accertare". Lingua Originale:"The design principle of RT-PCR means that for patients with high levels of circulating virus (viral load), relatively few cycles will be needed to detect the virus and so the Ct value will be low. Conversely, when specimens return a high Ct value, it means that many cycles were required to detect the virus. In some circumstances, the distinction between background noise and the actual presence of the target virus is difficult to ascertain". Naturalmente, niente di tutto questo è una novità per chi ha prestato attenzione. Il fatto che i test PCR fossero facilmente manipolabili e potenzialmente altamente inaccurati è stata una delle grida di battaglia spesso ripetute da quelli di noi che si oppongono alla narrativa “pandemica” e alle politiche che vengono utilizzate per vendere. Molti articoli sono stati scritti a riguardo, da molti esperti del settore, giornalisti, medici e altri ricercatori. È ormai noto da mesi che qualsiasi test che utilizzi un valore CT superiore a 35 è potenzialmente privo di significato. Kary Mullis (Nobel per la chimica nel 1993 grazie ai suoi studi sulla tecnica PCR ) ha dichiarato:"Con la PCR, se la fai bene, puoi trovare quasi tutto in chiunque". E, commentando le soglie del ciclo, una volta disse:"Se devi eseguire più di 40 cicli per amplificare un gene a copia singola, c’è qualcosa di seriamente sbagliato nella tua PCR". Le linee guida MIQE per l’uso della PCR affermano:"Valori di Cq superiori a 40 sono sospetti a causa della bassa efficienza implicita e, in generale, non dovrebbero essere segnalati":

www.gene-quantification.de/miqe-bustin-et-al-clin-chem-...

Il governo australiano, nel suo sito WEB, ha ammesso che i test erano imperfetti:

off-guardian.org/2020/09/05/australian-govts-own-website-admits-covid-tests-are-totally-unr...

Un tribunale in Portogallo ha stabilito che non erano adatti allo scopo:

off-guardian.org/2020/11/20/portuguese-court-rules-pcr-tests-unreliable-quarantines-u...

Anche il dottor Anthony Fauci ha ammesso pubblicamente che una soglia del ciclo superiore a 35 rileverà “nucleotidi morti”, non un virus vivente. Nonostante tutto, è noto che molti laboratori in tutto il mondo hanno utilizzato test PCR con valori CT superiori a 35, anche fino a 40:

twitter.com/jimgris/status/1326518250386063361

Allora perché l’OMS ha finalmente deciso di dire che è sbagliato? Che motivo avrebbero potuto avere per scegliere finalmente di riconoscere questa semplice realtà? La risposta a questa domanda è potenzialmente sorprendentemente cinica: Ora abbiamo un vaccino. Non abbiamo più bisogno di falsi positivi. A livello teorico, il sistema ha prodotto la sua cura miracolosa. Quindi, dopo che tutti sono stati vaccinati, tutti i test PCR verranno eseguiti “secondo le nuove linee guida dell’OMS”, eseguiti solo a 25-30 cicli invece di 35+. Ed ecco che il numero di “casi positivi” precipiterà e avremo la conferma che il nostro vaccino miracoloso funziona. Dopo mesi ad inondare il pool di dati di falsi positivi, a contare le morti “per caso” e ad aggiungere “morte correlata a Covid 19” a ogni altro certificato di morte… possono fermarsi. La macchina per creare una pandemia può essere abbassata di nuovo a zero… fintanto che facciamo tutti come ci viene detto. Qualsiasi segno di dissenso (ad esempio masse di persone che rifiutano il vaccino), e il valore CT può ricominciare a salire, riportando la loro malattia magica. Il documento ufficiale rilasciato dall’OMS può essere visionato a questo link:

www.who.int/news/item/14-12-2020-who-information-notice-for-i...

19 dicembre 2020
www.databaseitalia.it/loms-ammette-finalmente-che-il-pcr-crea-falsi-p...
23/12/2020 18:24
 
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In soli 5 giorni oltre 3.000 disabili da vaccino anti-Covid



Secondo i CDC di Atlanta, cioè i Centri di Controllo delle Malattie Infettive statunitensi, dal 14 dicembre 2020 al 18 dicembre ben 3.150 persone sono diventate disabili a seguito del vaccino anti-Covid. Attenzione, stiamo parlando di soli 5 giorni di sperimentazione su cavie umane del vaccino Pfizer-BioNTech e solo in Inghilterra! Le persone "unable to perform normal daily activities, unable to work, required care from doctor or health care professional", non sono più abili al lavoro… Cosa accadrà quando questi vaccini verranno inoculati a centinaia di milioni di persone nel mondo?

Fonte ufficiale: www.cdc.gov/vaccines/acip/meetings/downloads/slides-2020-12/slides-12-19/05-COVID-C...

22 dicembre 2020
disinformazione.it/2020/12/22/in-soli-5-giorni-oltre-3000-disabili-da-vaccino-ant...
[Modificato da wheaton80 23/12/2020 18:34]
24/12/2020 17:29
 
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Vittorie contro il lockdown negli USA



Roberto Mazzoni
23-12-2020
26/12/2020 22:38
 
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Scoperta una cosa incredibile. Non si rispettano norme affinché tamponi siano attendibili



Di nuovo sotto l'occhio del ciclone, e stavolta non per una presunta inaffidabilità scientifica, bensì per clamorose negligenze degli staff sanitari che li hanno effettuati. Parliamo dei test molecolari per rilevare la presenza del Covid, sui quali l'Istituto Superiore di Sanità ha dato indicazioni molto chiare: se il campione viene processato dopo 48 ore va conservato a –80°C, altrimenti la sua affidabilità potrebbe risultare compromessa. Fatta la regola, trovato l'inganno, o meglio, la negligenza: gli inviati di Report sono andati a sondare l'effettivo rispetto delle norme dell'ISS nelle strutture rispettivamente di Lazio, Calabria e Abruzzo. Quello che è saltato fuori ha del clamoroso. Queste regole infatti non sarebbero state seguite in alcuni casi sondati. Una ribellione? Una diversa procedura scientifica? Macché: decine e decine di test sarebbero stati conservati in modo errato perché i sanitari non sapevano in quali condizioni biofisiche sarebbero dovuti essere mantenuti. Una scoperta che ha dell'incredibile raccontata proprio da Sigfrido Ranucci a 'Un Giorno Speciale'.
27/12/2020 20:01
 
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Cosa sta accadendo veramente nei laboratori di analisi dei test PCR

Riceviamo una testimonianza da una nostra lettrice che lavora in un laboratorio dove si producono i risultati dei test PCR a cui abbiamo chiesto in che modo i laboratori hanno risposto all’invito dell’OMS di attenersi ai 25\30 cicli per evitare falsi positivi. Ci ha inoltre inviato una conversazione avvenuta con un suo collega. Alla luce del fatto che anche l’OMS ci ha dato ragione dichiarando che i test sono falsati nel momento in cui vengono effettuati a 35-40 cicli, chiedendo di abbassare questo numero a 25-30, come riportato nelle indicazioni del test per non dare falsi positivi, ovviamente solo adesso che è partito l’attacco con i vaccini. La nostra informatrice ci risponde:“Il problema è che è stato cambiato lo strumento, ovvero quello precedente lo potevamo controllare, ovvero quando usciva la positività al 30esimo o 35esimo ciclo, il dirigente decideva se dare risultato positivo o negativo, comunque a sua discrezione, mentre invece quello attuale è un sistema chiuso, ora non sappiamo niente e non sappiamo a quanto lo strumento sia tarato. Infatti abbiamo tantissimi problemi di falsi positivi. Adesso c’è la campagna vaccinale ma io non sono d’accordo anche perché prima di farlo bisognerebbe vedere se abbiamo gli anticorpi per il virus o meno. Noi che lavoriamo in laboratorio ad esempio, ogni tot di anni andiamo a fare la quantificazione anticorpale per vedere se dobbiamo fare il richiamo per l’epatite, questa cosa invece con il Covid non si può fare, anche perché non c’è un modo attendibile che ci faccia sapere se abbiamo la copertura anticorpale, ecc...

L’altra notte ero di turno e avevamo le card da 40 minuti per il test PCR (rapido), ed è proprio quella che ci dà il maggior numero di “falsi positivi, rispetto a quella da 2 ore e mezzo; confrontandomi con un medico del pronto soccorso che non era d’accordo sulla positività di una paziente che aveva già molte altre problematiche, e in più stava da sola e non aveva avuto alcun tipo di contatto, io gli ho risposto che essendo un “sistema chiuso” non avevo la possibilità di verificare e lui ha insistito per rifare il tampone con la card da 2 ore e mezzo ed è uscito un risultato negativo! Io mi sono presa dei rimproveri, nonostante i miei dubbi sulle carte da 40 minuti e sul fatto che su un test di biologia molecolare, come possa un macchinario dare un risultato in 40 minuti!! Solo in alcuni ospedali oggi è possibile fare una valutazione più approfondita con modalità più serie, invece qui stiamo mandando pazienti sani in reparti Covid con tutte le conseguenze che ci possono essere. Io ho espresso il mio parere ma mi hanno detto di fare silenzio, che non devo permettermi di prendere iniziative e rifare il test è in qualsiasi caso le discrepanze devo tenerle per me, invece avendo messo nero su bianco che avevo fatto due tamponi con due risultati diversi adesso ne sto pagando le conseguenze perché si è creato un polverone!! Purtroppo lavoro in un ospedale e devo fare quello che mi dicono e non posso fare altro, per me questo modo di lavorare è demotivante a livello professionale e mentale”.

Luca La Bella
22 dicembre 2020
www.databaseitalia.it/5621-2/
01/01/2021 06:52
 
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Arnaldo Vitangeli - E' arrivato il vaccino.. ma gli italiani lo vogliono?



Con grande eco di tutti i media è finalmente arrivato il vaccino per il covid 19. Gli scienziati assicurano che è sicuro ed efficace, eppure è già iniziato il dibattito, all'interno del sistema mediatico, sui modi migliori per spingere i cittadini a vaccinarsi. Ma come mai c'è tanto scetticismo su questo farmaco?
02/01/2021 19:51
 
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«Rifiutate il vaccino: i produttori di vaccini sono esenti da responsabilità»

Il dottor Louis Fouché, nel suo video che argomentava il rifiuto del vaccino Covid, video ora fatto sparire da YouTube, avanzava anche l’idea di quanto sia pericoloso l’esonero delle Big Pharma sviluppatrici dalle responsabilità riguardo ad eventuali effetti collaterali. Come noto, è lo Stato a sostenere il peso maggiore dei costi legati agli effetti collaterali indesiderati, anche i più gravi. «Queste leggi sono state approvate a livello americano, europeo e poi francese, come al solito, sempre nello stesso ordine, il che significa che le aziende produttrici di vaccini non devono preoccuparsi del risarcimento delle reazioni avverse ai farmaci e dei procedimenti legali ad esse correlati. Cosa? Significa che le persone che sviluppano queste terapie non sono responsabili dei loro effetti?», chiede retoricamente Fouché. «Ma non è normale. Eticamente, c’è qualcosa che non va. Se sei sovrano, libero e hai il diritto di sviluppare un trattamento, ad esempio, devi assumerti la responsabilità del danno; devi assumerti la responsabilità delle conseguenze», prosegue. «Siamo responsabili di ciò che facciamo, nello spazio e nel tempo. Quando si pone il rischio, è necessario soppesarlo a medio e lungo termine», ha aggiunto, e non farlo pesare «su di te e su di me attraverso i soldi delle nostre tasse». «Questa uscita dalla crisi si sta sviluppando in un contesto di paura e fretta. Hai mai fatto cose nella tua vita con paura e fretta che si sono rivelate buone? C’è un valore centrale nella filosofia aristotelica chiamato phronesis, che significa prudenza. Non nel senso di codardia ma intelligenza del coraggio.

Devi avere la saggezza contestuale per vedere che per il vaccino Covid-19, che ti viene proposto qui con un sacco di slogan pubblicitari, è necessario vedere i perché e i come, il contesto e le varie questioni alla base che, ovviamente, non mirano a mantenerti in buona salute», ha affermato Fouché. Sul versante politico, ha rimarcato:«C’è un contesto sociologico e democratico che è preoccupante, poiché molte persone si impegnano a spiegare che la vaccinazione deve essere legata a una legge speciale, che finirebbe con una sorta di regime totalitario indotto dal fatto che se rifiuti la vaccinazione potresti ricevere un credito sociale in stile cinese. Vale a dire che l’accesso ai diritti civili, ai diritti sociali e a vari servizi ti sarebbe negato se non fossi vaccinato». Questo è allarmante anche in Francia, perché anche se il vaccino Covid-19 non è obbligatorio, le compagnie aeree e altri potrebbero renderlo un prerequisito per ottenere i loro servizi. Negli USA i danni da vaccino cominciarono ad essere corrisposti dallo Stato e non più dalle case farmaceutiche tra il 1986 e il 1989, con l’entrata in vigore di una legge apposita. Robert J. Kennedy sostiene che andrebbero indagate le epidemie di problemi di salute infantile (diabete, ADHD, obesità, autismo, allergie, ecc...) e il crescendo dei numeri delle inoculazioni praticate sui bambini dopo la legge salva-Big-Pharma. In Italia abbiamo avuto poco più tardi la legge 210/92 (art. 1), che prevedrebbe risarcimenti pecuniari per persone danneggiate a causa delle vaccinazioni obbligatorie, delle trasfusioni di sangue e della somministrazione di emoderivati.

26 dicembre 2020
www.renovatio21.com/rifiutate-il-vaccino-i-produttori-di-vaccini-sono-esenti-da-respons...
08/01/2021 19:07
 
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Esplosivo rapporto EMA - Vaccini “sicuri” solo a dicembre 2023

La certezza finale sulla efficacia e, soprattutto, sulla sicurezza del primo vaccino anti Covid-19 al mondo, lanciato da Pfizer-BioNTech, non si avrà prima di fine dicembre 2023. La clamorosa affermazione è contenuta in un fresco dossier elaborato dall’EMA, l’Agenzia Europea per i Medicinali che ha sede ad Amsterdam. Una fonte autorevolissima, dunque, ammette che il vaccino, attualmente in fase avanzata di inoculazione, non è testato a regola d’arte: quindi, coloro i quali vi si sottopongono, finiscono per essere delle autentiche “cavie”. Una trentina di pagine che vanno lette con estrema attenzione, e che potete consultare linkando in basso. Di particolare rilievo la Tabella, un vero e proprio Cronoprogramma stilato dai ricercatori di EMA. Emblematico il titolo dello strategico paragrafo:“Obbligo specifico di completare le attività post-autorizzative per l’autorizzazione all’immissione in commercio subordinata a condizioni”. Una serie di step temporali verso la meta finale di Natale 2023. Eccoli, uno per uno:

Marzo 2021 – “Per garantire la coerenza al processo di produzione del prodotto finito, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire ulteriori dati di valutazione”. Di che tipo? Non viene specificato.

31 marzo 2021 – Vanno stilate due relazioni intermedie. La prima:“Per completare la caratterizzazione del principio attivo e del prodotto finito, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire dati supplementari”. Di quale tipo? Non è precisato.
31 marzo 2021 – Ecco la seconda relazione:“Per garantire una qualità costante del prodotto, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire informazioni aggiuntive per migliorare la strategia di controllo, tra cui le specifiche del principio attivo e del prodotto finito”.

Aprile 2021 – “Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire informazioni aggiuntive sul processo di sintesi e sulla strategia di controllo dell’eccipiente ALC-315”. Inoltre, “per confermare il profilo di purezza, garantire un controllo di qualità approfondito e assicurare l’uniformità tra i vari lotti lungo tutto il ciclo di vita del prodotto finito, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire informazioni aggiuntive sul processo di sintesi e sulla strategia di controllo per l’eccipiente ALC-0159”.

Luglio 2021 – Entro quella data quanto scritto nelle relazioni redatte a tutto il 31 marzo dovrà essere aggiornato.

Dicembre 2023 – “Per confermare l’efficacia e la sicurezza del COMIRNATY (è il nome del vaccino di Pfizer-BioNTech, ndr), il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire la relazione finale sullo studio clinico relativa allo studio C4591001 randomizzato, controllato verso placebo, in cieco per l’osservatore”. Non poco criptiche queste ultime parole.

Una montagna di dubbi
A questo punto sorgono spontanei dei drammatici interrogativi. Cosa si sta iniettando, attualmente, nelle vene di milioni cittadini, non solo italiani? Se leggete con attenzione il cronoprogramma, potete constatare che degli approfondimenti basilari dovranno essere compiuti nei prossimi mesi. Ma per avere il rapporto finale, che significa certezza scientifica, bisogna aspettare dicembre 2023, quando con ogni probabilità tutti i vaccinabili saranno stati vaccinati, vista la comprensibile volontà di accelerare quanto più è possibile i processi di inoculazione del vaccino. Non c’è bisogno di ulteriori commenti. I fatti si spiegano da soli. E l’EMA mette nero su bianco una tabella-cronoprogramma che fa correre i brividi sulla pelle di chiunque abbia a cuore la salute di tutti i cittadini. Ma scorriamo le pagine della densa relazione, per identificare altri punti oscuri. O, comunque, tali da destare non poche perplessità.

Quanto dura l'efficacia? Non si sa
In primo luogo la questione dei bambini fino ai 16 anni. A pagina 2 della relazione EMA viene sottolineato che “la sicurezza e l’efficacia del Comirnaty nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 16 anni non sono state ancora stabilite”. A pagina 9 viene precisato:“L’Agenzia Europea dei Medicinali ha rinviato l’obbligo di presentare i risultati degli studi con Comirnaty nella popolazione pediatrica per la prevenzione di Covid-19. Questo medicinale è stato autorizzato con procedura ‘subordinata a condizioni’. Ciò significa che devono essere forniti ulteriori dati su questo medicinale. L’Agenzia Europea dei Medicinali, viene aggiunto, esaminerà almeno annualmente le nuove informazioni su questo medicinale e il riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) verrà aggiornato, se necessario”. Ma cosa vuol dire tutto questo? Come si collocano tali generiche idee con le tappe del cronoprogramma? Misteri su misteri. Altro nodo: la durata della protezione.

A pagina 4 dello studio viene ammesso:“La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota: sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla”. Ma fino ad oggi abbiamo solo scherzato? Oggi, 6 gennaio 2021, non sappiamo ancora quanto tempo potrà durare la protezione del vaccino? Ma siamo su “Scherzi a parte” e giochiamo con la pelle di tutti? C’è poi la questione delle donne in gravidanza. Ecco cosa viene scritto nel rapporto:“I dati relativi all’uso di Comirnaty in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale. La somministrazione di Comirnaty durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se i potenziali benefici sono superiori ai potenziali rischi per la madre e per il feto”. Ma cosa mai vuol dire quest’ultima frase? Quale valenza scientifica ha? Stiamo giocando alla lotteria? C’è poi un altro passaggio poco chiaro, nella relazione redatta da EMA. A pagina 17, infatti, viene scritto:“Alla luce della dichiarata emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale, e al fine di garantire una fornitura tempestiva, questo medicinale è soggetto ad una deroga di durata limitata che consente di fare affidamento sui test di controllo dei lotti nel(i) sito(i) situato(i) in un Paese terzo. La validità di questa esenzione termina il 31 agosto 2021”.

E ancora:“L’implementazione delle disposizioni UE in materia di controllo dei lotti, comprese le necessarie variazioni dei termini dell’autorizzazione all’immissione in commercio, deve essere completata al massimo entro il 31 agosto 2021, in linea con il piano concordato per questo trasferimento di test. Le relazioni sullo stato di avanzamento devono essere presentate il 31 marzo 2021 e devono essere incluse nella domanda di rinnovo annuale”. Non sarebbe stato il caso di definire meglio tali passaggi burocratici? E, in concreto, di essere molto più chiari? E sorge, ancora, un altro interrogativo. In queste condizioni potrà mai essere invocata l’obbligatorietà del vaccino? Ovviamente no, a meno di finire davanti al tribunale dell’Aja per crimini contro l’umanità. Per un semplice motivo: quale consenso informato potrà mai essere valido se esistono ancora, ed esisteranno fino a Natale 2023, dubbi, incertezze, perplessità di tale gigantesca portata?

Il rapporto EMA: www.lavocedellevoci.it/wp-content/uploads/2021/01/comirnaty-epar-product-informatio...

Andrea Cinquegrani
06 Gennaio 2021
www.lavocedellevoci.it/2021/01/06/esplosivo-rapporto-ema-vaccini-sicuri-solo-a-dicemb...
[Modificato da wheaton80 08/01/2021 19:09]
19/01/2021 19:04
 
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Covid, a gennaio 2020 la Cina già lavorava al vaccino

Il rapporto sul Covid-19 e sulle responsabilità della Cina, che l’amministrazione americana ha divulgato attraverso le parole del Segretario di Stato Mike Pompeo nella notte tra venerdì e sabato, attacca Pechino e colpisce nel vivo. Perché è evidente che sul Covid-19 il governo cinese mente. Per averne la conferma, basta mettere a confronto tre date. La prima è il 31 dicembre 2019, il giorno in cui la Cina denuncia all’Organizzazione Mondiale della Sanità che a Wuhan è in atto «un’epidemia di una nuova forma di polmonite virale». Da quel giorno, l’OMS attende oltre due mesi per proclamare al mondo che è scoppiata la pandemia di un virus che sarà definito il Covid-19: l’annuncio risale all’11 marzo 2020, quando il capo dell’OMS, l’etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus, rivela che il virus sta esplodendo:«Ci sono 118.000 casi in 114 Paesi», dichiara, «e 4.291 persone hanno perso la vita». Per la terza data, invece, bisogna tornare indietro di un poco, al 28 gennaio 2020. È quello il giorno in cui la Sinovac, colosso farmaceutico di Pechino, avvia le ricerche per produrre il CoronaVac, il vaccino contro il virus che Pechino oggi presenta come l’arma finale contro il contagio. Vi sembra impossibile? Avete ragione. Se la Cina denuncia il Covid-19 a fine dicembre, e se il mondo viene informato della pericolosità del contagio solo ai primi di marzo, com’è possibile che la Sinovac abbia già iniziato a lavorare al vaccino contro il virus? Come si spiega che il 28 gennaio, mentre la diffusione del Covid è ancora ai primi passi, in Cina ci sia chi sta già elaborando la ricetta per neutralizzarlo?

Eppure è così. La Verità ne ha scoperto autorevoli conferme online: il sito americano Biotech, che dal 1985 registra tutte le principali novità dell’industria farmaceutica, in una pagina pubblicata lo scorso 7 dicembre scrive che «Sinovac Biotech Ltd ha iniziato lo sviluppo di un vaccino contro il Covid-19 (denominato CoronaVac) il 28 gennaio 2020». Il sito indiano Healtworld è ancora più accurato, e in una pagina datata 7 luglio spiega che «Sinovac Life Sciences Co, società controllata dalla Sinovac Biotech Ltd, ha iniziato lo sviluppo di un vaccino contro il Covid-19 in Brasile il 28 gennaio 2020». L’incrocio delle tre date conferma con forza la dirompente validità delle accuse presentate dal governo statunitense, di cui ieri in Italia soltanto La Verità ha dato notizia, nel sorprendente silenzio di quotidiani e telegiornali. L’incrocio delle tre date dimostra infatti che il regime di Xi Jinping era pienamente consapevole della contagiosità del Covid molto tempo prima delle prime segnalazioni ufficiali. Insomma, ne ha nascosto per mesi la pericolosità al mondo. Volontariamente. Su questo punto, più volte è stata coinvolta nelle critiche la lentezza di reazione dell’OMS, sul cui direttore Ghebreyesus grava l’accusa di un’eccessiva vicinanza al regime cinese.

Una prova se ne ha proprio il 28 gennaio di un anno fa, decisamente un giorno cruciale per il Covid. Proprio quel misterioso martedì, infatti, mentre la Sinovac avvia i suoi precocissimi studi sul virus, Ghebreyesus è a Pechino, dove incontra a tu per tu il Presidente Xi. Al termine del vertice, il direttore dell’OMS fa un discorsetto per elogiare pubblicamente «la serietà con cui il governo cinese sta prendendo questa epidemia, e in particolare l’impegno dei vertici e la trasparenza che hanno dimostrato». Aggiunge che l’OMS «sta lavorando a stretto contatto con il governo sulle misure per contenere il virus». Un anno più tardi, con un ritardo ancora una volta clamoroso, una delegazione dell’OMS è atterrata a Wuhan, dove finalmente dovrebbe indagare sulle origini di una pandemia che nel frattempo ha ucciso due milioni di persone e massacrato l’economia globale, con la sconcertante eccezione di quella cinese.

Agli esperti dell’OMS, però, non è stata data alcuna libertà di movimento ed è stato vietato l’accesso all’opacissimo laboratorio del Wuhan Institute of Virology, dove il rapporto americano sospetta tutto sia iniziato, forse per un errore umano o forse per qualcosa di molto peggio. Il rapporto ipotizza infatti che a Wuhan si conducessero studi su nuove armi biologiche e denuncia che il laboratorio era «impegnato in ricerche per l’esercito cinese, compresi gli esperimenti sugli animali». In "Coronavirus Made in China" (Rubettino editore), Antonio Selvatici conferma che nel gennaio 2020 il laboratorio è stato commissariato da un team di soldati-scienziati guidati dal Generale Chen Wei, una virologa a capo dell’Accademia delle Scienze Mediche Militari. Global Times, organo del Partito Comunista Cinese, annota che Chen era arrivata a Wuhan il 26 gennaio. Poi ha cominciato a lavorare al vaccino.

Maurizio Tortorella
Fonte: Quotidiano La Verità

19 gennaio 2021
www.imolaoggi.it/2021/01/19/covid-gennaio-2020-cina-gia-lavorava-...
21/01/2021 12:27
 
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"Il vaccino Covid-19 aumenta il rischio di malattie più gravi di cui la gente dovrebbe essere consapevole"

I risultati di uno studio pubblicato sull'International Journal of Clinical Practice hanno trovato che c'è abbastanza letteratura disponibile per determinare che i vaccini Covid-19 aumentano il rischio di malattie più gravi e che i destinatari dovrebbero essere informati di tutti i rischi prima di essere vaccinati. Gli scienziati hanno concluso che i vaccini possono peggiorare la malattia Covid-19 attraverso il potenziamento anticorpo-dipendente (ADE) e che i rischi sono tenuti segreti nei protocolli di sperimentazione clinica e nei moduli di consenso. Gli scienziati americani hanno condotto uno studio per determinare se esiste una letteratura sufficiente per richiedere ai medici di rivelare il rischio specifico che i vaccini Covid-19 possano peggiorare la malattia a seguito di esposizione per inoculazione o circolazione del virus. Lo studio è stato intrapreso da Timothy Cardozo del Dipartimento di Biochimica e Farmacologia Molecolare, NYU Langone Health, New York e Ronald Veazey della Divisione di Patologia Comparativa, Dipartimento di Patologia e Medicina di Laboratorio, Tulane University School of Medicine, Tulane National Primate Research Center, Covington, LA. Gli scienziati hanno esaminato la letteratura pubblicata per identificare le prove precliniche e cliniche. Sono stati anche rivisti i protocolli di sperimentazione clinica per i vaccini Covid-19 per determinare se i rischi sono stati adeguatamente divulgati. I risultati dello studio sono stati pubblicati sull'International Journal of Clinical Practice e su Pubmed:

- onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/ijcp.13795
- pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33113270/

Lo studio ha concluso che le persone a cui sono stati somministrati i vaccini Covid-19 sono a più alto rischio di contrarre malattie più gravi rispetto a quelle che non sono vaccinate. Lo studio conclude inoltre che questo fatto è tenuto segreto nei protocolli di sperimentazione clinica e nei moduli di consenso.

"I vaccini Covid-19 progettati per ottenere anticorpi neutralizzanti possono sensibilizzare i destinatari del vaccino a malattie più gravi che se non fossero vaccinati. I vaccini per la SARS, MERS e RSV non sono mai stati approvati, e i dati generati nello sviluppo e nei test di questi vaccini suggeriscono una seria preoccupazione meccanicistica: che i vaccini progettati empiricamente usando l'approccio tradizionale (che consiste nel picco virale del coronavirus non modificato o minimamente modificato per ottenere anticorpi neutralizzanti), siano essi composti da proteine, vettori virali, DNA o RNA e indipendentemente dal metodo di somministrazione, possono peggiorare la malattia Covid-19 attraverso il potenziamento anticorpo-dipendente (ADE). Questo rischio è sufficientemente oscurato nei protocolli di sperimentazione clinica e nei moduli di consenso per gli studi sul vaccino Covid-19 in corso che è improbabile che si verifichi un'adeguata comprensione da parte del paziente di questo rischio, evitando il consenso veramente informato dei soggetti di questi studi". Gli scienziati raccomandano che questi rischi di ADE siano comunicati a coloro che sono stati vaccinati.

Fonte: greatgameindia.com/covid-19-vaccines-risk-diseases/

18 gennaio 2021
www.vocidallastrada.org/2021/01/il-vaccino-covid-19-aumenta-il-risc...
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