È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 

online dal 19 ottobre 2003

 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Daniele Penna - Corona Virus: Il nuovo messia

Ultimo Aggiornamento: 21/04/2024 02:12
06/04/2021 13:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.367
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Sars-Cov2: anatomia di un complotto - Presa Diretta 29/03/2021



Si è da poco conclusa a Wuhan, in Cina, l'inchiesta del team scientifico internazionale nominato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità sulle origini della pandemia. Ma alla fine dell'indagine svolta da scienziati di tutto il mondo, il Direttore Generale dell'OMS stesso, Tedros Ghebreyesus, ha dichiarato che sull'origine del virus "le piste sono ancora tutte aperte". Più di un anno di attesa e mesi di preparazione, ma le risposte sulla più grande catastrofe sanitaria del secolo ancora non ci sono. Perché? Presa Diretta è riuscita a ricostruire con testimonianze esclusive e documenti inediti cosa è successo durante i 27 giorni della missione in Cina dell'OMS.
12/04/2021 19:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.372
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Tribunale Weimar: no mascherine, distanziamento e test per gli studenti
Lo spirito di Goethe sembra essere ancora vivo a Weimar, in quanto è da lì che provengono due sentenze clamorose. Per tempi come questi...

“Le idee ispirate dal coraggio sono come le pedine negli scacchi. Possono essere mangiate ma anche dare avvio ad un gioco vincente”
- Johann Wolfgang von Goethe

In vigore da subito dopo la sentenza del tribunale
Una decisione sensazionale del tribunale ha avuto luogo a Weimar l’8 aprile. D’ora in poi, in due scuole di Weimar si applica quanto segue: nessuna mascherina obbligatoria, nessuna regola di distanziamento, nessun test obbligatorio. È difficile credere che una tale decisione sia stata presa di questi tempi, ma è la realtà. Una madre di due figli di 8 e 14 anni ha presentato una denuncia presso il tribunale competente per la famiglia/distretto di Weimar. Il suo ragionamento:"La madre sostiene che l’obbligo imposto ai suoi figli nelle loro scuole di indossare mascherine e di mantenere delle distanze minime tra di loro e le altre persone costituisce un pericolo per il benessere dei suoi figli. I bambini sarebbero danneggiati fisicamente, psicologicamente e pedagogicamente senza alcun beneficio per i bambini o per terzi. Allo stesso tempo, questo violerebbe numerosi diritti dei bambini e dei loro genitori secondo la legge, la costituzione e le convenzioni internazionali. Gli amministratori scolastici e gli insegnanti dovrebbero essere espressamente obbligati dal tribunale, ai sensi della sezione 1666(4) del codice civile, a revocare gli ordini in questione. Laddove questi ordini erano basati su regolamenti regionali, come gli ordini statutari, gli amministratori scolastici e altri non potevano fare affidamento su di essi perché erano incostituzionali. L’obbligo previsto dall’articolo 100.1 della Legge fondamentale di sottoporre una legge eventualmente incostituzionale alla Corte Costituzionale Federale o a una Corte Costituzionale di un Land si applicava espressamente solo alle leggi formali della Federazione e dei Länder, ma non alle disposizioni sostanziali come gli emendamenti legislativi. Secondo la giurisprudenza ricorrente della Corte Costituzionale Federale (fondamentalmente BVerfGE 1, 184 (195 e seguenti)), ogni tribunale deve decidere da solo sulla loro compatibilità con la costituzione, così già successo a Weimar, sentenza dell'11 gennaio 2021 – 6 OWi – 523 Js 202518/20, juris”. In qualità di esperti per la causa sono stati nominati l’igienista Prof. Dr. Med. Ines Kappstein, lo psicologo Prof. Dr. Christof Kuhbandner e la biologa Prof. Dr. rer. biol. hum. Ulrike Kämmerer.

Dopo la valutazione delle perizie e l’esame della situazione di fatto, il giudice si è pronunciato a favore della richiedente e ha dichiarato quanto segue:“Tale pericolo esiste in questo caso. Infatti i bambini non solo sono messi in pericolo nel loro benessere mentale, fisico e psicologico, ma sono già attualmente danneggiati, in particolare dall’obbligo di indossare maschere facciali durante le ore di scuola e dal mantenimento della distanza tra di loro e dalle altre persone. Nel contempo, questo viola numerosi diritti dei bambini e dei loro genitori secondo la legge, la costituzione e le convenzioni internazionali. Questo vale in particolare per il diritto al libero sviluppo della personalità e all’integrità fisica dall’articolo 2 della Legge Fondamentale, così come per il diritto dall’articolo 6 della Legge Fondamentale all’educazione e alla cura da parte dei genitori (anche per quanto riguarda le misure per l’assistenza sanitaria e gli “oggetti” da trasportare per i bambini)… Il giudice ha inoltre dichiarato:“I bambini sono danneggiati fisicamente, psicologicamente ed in termini educativi e i loro diritti sono violati senza che questo sia compensato da alcun beneficio per i bambini stessi o per terzi”. “Secondo questo principio, chiamato anche divieto di eccesso, le misure previste per raggiungere uno scopo legittimo devono essere adeguate, necessarie e proporzionate in senso stretto. Il che significa, dopo aver soppesato i vantaggi e gli svantaggi che ne derivano. Le misure non basate sull’evidenza, contrariamente al § 1(2) IfSG, sono da considerarsi inidonee al raggiungimento dello scopo fondamentalmente legittimo perseguito con esse, ovvero evitare il sovraccarico del sistema sanitario o ridurre l’incidenza dell’infezione da virus SARS-CoV- 2. Ad ogni modo, sono sproporzionate in senso stretto, dato che i significativi svantaggi/danni collaterali causati da esse non sono compensati da alcun beneficio discernibile per i bambini stessi o per terzi”, ha detto il giudice. Il giudice chiarisce inoltre:"Tuttavia, si deve sottolineare che non sarebbero le parti coinvolte a dover giustificare l’incostituzionalità degli sconfinamenti nei loro diritti, ma al contrario il Libero Stato di Turingia, il quale invade i diritti delle parti coinvolte con le sue disposizioni legislative del Land, dovendo dimostrare con le necessarie prove scientifiche che le misure che prescrive siano idonee al raggiungimento degli scopi che si vogliono raggiungere e che siano, se necessario, proporzionate. Finora, questo non è stato fatto in alcun modo". L’ordine si applica immediatamente a due scuole di Weimar. Supponiamo però che questo possa estendersi molto rapidamente ad altre scuole e città per mezzo di denunce.

Fonte: Tribunale di Weimar, ordinanza del 08.04.2021, rif. 9 F 148/21.

Sentenza come PDF da scaricare: docdro.id/NClmHr3

Ulteriori dettagli ed elenchi
- 2020news.de/sensationsurteil-aus-weimar-keine-masken-kein-abstand-keine-tests-mehr-fuer-s...
- coronapedia.de/read-blog/6_ab-sofort-per-gerichtsurteil-keine-masken-kein-abstand-keine-te...

10 aprile 2021
www.nogeoingegneria.com/news/sensazionale-sentenza-di-weimar-niente-mascherine-niente-distanziamento-sociale-niente-piu-test-per-gli-s...
[Modificato da wheaton80 12/04/2021 19:19]
13/04/2021 17:02
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.374
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Scoperte milioni di mascherine Ffp2 e Ffp3 contraffatte. Attenzione a questi 12 modelli sequestrati
Dodici modelli di mascherine Ffp2 e Ffp3 sono sotto inchiesta perché risultano avere capacità filtranti “anche dieci volte inferiori” agli standard. Ecco i modelli ritirati, controllate i modelli e non usatele!

Una certificazione contraffatta da un’azienda turca e una capacità filtrante inferiore di dieci volte rispetto allo standard: la Procura di Gorizia ha disposto l’immediato blocco dell’utilizzo e il richiamo di 12 modelli di mascherine. 65 milioni di pezzi depositati nei centri di stoccaggio erano già stati bloccati alla fine di marzo, ma si profilano numeri da capogiro. Si contano infatti circa 250 milioni di mascherine che sono state importate dalla Cina e certificate dalla società turca Universal Certification: tutte non sono a norma secondo gli standard di sicurezza europei e anzi, risultano avere una capacità filtrante dieci volte inferiore rispetto a quella dichiarata in fase di produzione e consegna. Si tratta, tra l’altro, di dispositivi non idonei che erano stati acquistati nei primi sette mesi della pandemia dalla struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri e che avevano ricevuto la validazione da parte del CTS. Dopo, da luglio 2020, tutti gli acquisti dall’estero dei DPI sono stati azzerati.

Le mascherine ritirate
Dalle direzioni generali regionali sono partite le circolari in cui viene chiesto alle ASL e agli enti pubblici e privati sanitari di verificare se sono ancora presenti negli stock dei dispositivi appartenenti ai 12 modelli specifici, con obbligo di bloccarne immediatamente l’utilizzo. I 12 modelli bloccati sono:

- FACCIALE SCYFKZ KN95 GB2626~2006 FILTRANTE FFP2 S/VALVOLA DPI MONOUSO
- FACCIALE (UNECH KN95) FILTRANTE FFP2 S/VALVOLA DPI MONOUSO
FACCIALE (ANHUI ZHONGNAN) FILTRANTE FFPZ GB2626-2006 EN149 S/V AL VOLA DPI MONOUSO
- FACCIALE (JY-JUNYUE) FILTRANTE KN95 GB/2626-2006 EN 149 FFP2 S/VALVOLA DPI MONOUSO
- FACCIALE (WENZHOU XILIAN) FILTRANTE FFP2 KN95 GB2626-2006 EN 149 S/V AL VOLA DPI MONOUSO
- FACCIALE {ZHONGKANG) FILTRANTE FFP2 KN95 GB2626″2006 EN 149 S/V AL VOLA DPI MONOUSO
- FACCIALE WENZHOU HUASAI FILTRANTE KN95 GB/2626-2006 EN 149 FFP2 S/VALVOLADPI MONOUSO
- MASCHERINE FILTRANTI WENXIN FFP2 – KN 95 PRODOTTE DALLA TONGCHENG WENXIN LABOR PROTECTION PRODUCTS CO. LTD
- FACCIALE – MASCHERINE FILTRANTI BI WEI KANG CE 1282-9600 TYPE FILTER RESPIRATOR PRODOTTE DALLA YIWU BIWEIKANG LABOR PROTECTION PRODUCT CO. LTD
- FACCIALE (SIMFO KN95 – ZHYI- SURGIKA) FILTRANTE FFP2 DPI S/VALVOLA DPI EN 149 MONOUSO PER PROTEZIONE, DISTRIBUITE DALLA SOCIETÀ SURGIKA SRL CON SEDE IN LEV ANE BUCINE (AR)
- FACCIALE (WENZHOU LEIKANG) FILTRANTE FFP3 S/VALVOLA EN149, PRODOTTE DALLA WENZHOU LEIKANG MEDICAI. TECNOLOGY CO.LTD
- FACCIALE (XINNUOZI) FILTRANTE FFP3 S/VALVOLA GB2626-2006 EN149, PRODOTTE DALLA HAINING NUOZI MEDICAL EQUIPEMEN’T CO. LTD

Germana Carillo
13 aprile 2021
www.greenme.it/covid-19/mascherine-ffp2-contraffatte-lotti-sequ...
13/04/2021 17:05
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.375
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Lo scandalo mascherine da Giletti. Benotti, Arcuri & Co.: cosa non torna

A Non è l'Arena, domenica 21 marzo si riaccendono i riflettori sullo scandalo mascherine. Massimo Giletti annuncia che il Tribunale di Roma, con un’ordinanza, ha revocato le misure cautelari a carico dei soggetti coinvolti nel traffico poiché, essendo stato sostituito il commissario Domenico Arcuri appunto, ed essendo quindi cambiate le circostanze, non sussiste più il pericolo di reiterazione del reato. È il “caso Benotti” e riguarda la maxi commessa (1 miliardo e 250 milioni di euro) fatta a società intermediarie dalla struttura commissariale per gli acquisti dei DPI in fase di emergenza Covid. Riassume la vicenda il giornalista Nello Trocchia del “Domani”:“All’ombra del commissario Arcuri, secondo la Procura e del GIP, si è generato un sistema illecito. Ma al di là del possibile reato di traffico di influenze, complicato da dimostrare anche in sede processuale, quello che dimostra questa storia, in una fase pandemica e dell’ennesima gestione commissariale delle emergenze di questo Paese, funziona non conoscere qualcosa ma conoscere qualcuno. Che è il paradigma italico che genera queste devianze. Se tu gestisci una struttura commissariale e lo fai chiaramente in deroga alle norme sui codici sugli appalti e con un’assenza di controllo da parte della Corte dei Conti, e lo fai con gli affidamenti diretti e non riesci a garantire la massima trasparenza, è inevitabile che si generino a valle delle presenze di mediatori, trafficanti e speculatori". Giletti ricorda che fino al 7 maggio 2020 c’erano stati numerosi scambi di messaggi tra Arcuri e Mario Benotti. Poi più nulla. Questo perché Arcuri avrebbe detto a Benotti di non cercarlo più perché avrebbe saputo da Palazzo Chigi di una inchiesta. Ma Non è l’Arena era riuscita a dimostrare, documenti alla mano, che a Benotti e al suo socio erano arrivati intanto 45 milioni di euro alla loro società (costituita pochi giorni prima). “Quindi qualcuno a Bankitalia sa già ad aprile che arrivano soldi dalla Cina”, dice Giletti. I Servizi non potevano non sapere. Giletti poi cita Benotti quando il mediatore spiega che, una delle ultime volte che lo aveva sentito, “Arcuri era molto imbarazzato e agitato. Proveniva dalla riunione del COPASIR”, il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica. In che giorno? Proprio il 7 maggio 2020.

21 marzo 2021
www.iltempo.it/attualita/2021/03/21/news/non-e-larena-scandalo-mascherine-massimo-giletti-domenico-arcuri-mario-benotti-soldi-cina-servizi-bankitalia-2...
13/04/2021 17:08
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.376
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
"Covid? Una strage di Stato". Le incongruenze e le colpe dell'annus horribilis



Il titolo è di quelli impegnativi: Strage di Stato. E la prefazione è di Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro. Ma il libro non tratta di mafia, bensì della "vicenda terribile della Covid-19. Una storia in pieno svolgimento", come commentano gli autori. "Ci onora il fatto che Nicola Gratteri abbia steso la prefazione", commenta Pasquale Mario Bacco, uno dei primi medici a fare le autopsie nella primavera del 2020, scoprendo che le persone morivano per trombo-embolia polmonare. Uno dei primi a monitorare, nel marzo-aprile del 2020, oltre 7.000 cittadini in tutte le regioni d’Italia, rilevando che il Sars Cov 2 era già presente nel corpo di buona parte della popolazione. Ricordiamo un dato, allora pubblicato da Affaritaliani: nelle province di Bergamo e Brescia Bacco rilevò nel 49% delle persone testate, attraverso il sierologico, le immunoglobuline che confermavano l’avvenuto contatto con il virus. Immunoglobuline, come lo stesso Bacco affermò, “già vecchie, cosa che ci diede la certezza che il virus fosse in giro da parecchi mesi già nel febbraio 2020”. Ora, Bacco e Giorgianni fanno il riassunto dell’annus horribilis alla luce di incongruenze, responsabilità schiaccianti, con nomi e cognomi. “È stato un percorso di una violenza inaudita, parliamo di omicidi, di sequestri di persona, di violazioni della libertà individuale. E spieghiamo tutto, con dovizia di particolari, comprese le fonti”. Bacco parla di un libro “difficile da scrivere”, anticipa cose gravi come “l’utilizzo del Propofol sui primi pazienti. Il Propofol è un anestetico che somministrarono ai primi intubati; abbiamo trovato autorizzazioni persino del farmaco a uso veterinario”.

Cosa si vuole dimostrare, con questo libro?
“Che le persone sono morte per tardiva ed errata terapia. Che ci sono responsabilità schiaccianti e lo dimostriamo con fatti, nomi, cognomi. Ministero della Salute, OMS, ISS sono chiamati in causa al completo. Il titolo rispecchia esattamente il contenuto del libro. Gratteri lo ha letto e ha deciso di firmarne la prefazione e per noi questo rappresenta un avallo eccezionale”. Sulle autopsie, Bacco ha un certezza che gli viene dal suo lavoro di medico legale, oltre che di ricercatore. Nel libro spiego nel dettaglio come abbiamo svolto le autopsie e cosa abbiamo scoperto. Non ho timore di essere smentito, sono pronto ad andare davanti a un giudice. Ne ho fatte 23. C’erano trombo embolie, causate dal Sars Cov 2, se non viene curato adeguatamente. Abbiamo smascherato tutto, abbiamo dimostrato che la terapia era sbagliata, abbiamo detto che i medici sono stati strumenti di morte. Ho usato la parola strage perché ho fatto le autopsie e a me le chiacchiere non possono raccontarle. Ho visto, ho accertato con i miei occhi e posso parlare a ragion veduta. Se adeguatamente curato, da 0 a 10 questo virus è pericoloso 1.

Cosa pensa della situazione attuale?
Penso che i numeri siano falsi, come sempre del resto. L’evidenza è tale da risultare incredibile. Quanto al vaccino, dobbiamo distinguere fra quello con mRNA messaggero e quello con virus denaturato (russo). Io ho definito il vaccino mRNA “acqua di fogna”. Perché è pericolosissimo, è la prima volta nella storia dell’uomo che si fa una cosa del genere; per ammissione avrebbe avuto bisogno di sei anni di prove, ci siamo buttati a fare cose senza senso. Mentre con virus denaturato, ovvero svuotato, ha più logica. Io ti butto dentro il virus che non è più capace di colpirti e tu sviluppi anticorpi, è più accettabile. In questo momento c’è una situazione paradossale. Dal canto mio, ho invitato l’ordine dei medici a radiarmi. Da quando ho fatto le autopsie, ogni settimana ho un procedimento in corso. Per fortuna la società per cui lavoro mette a disposizione un avvocato. Una delle ultime volte mi hanno chiesto ragione addirittura di alcune foto: in una ci siamo io e Giorgianni che parliamo, nella seconda ci sono io che parlo con un costituzionalista. Pare io abbia perso anche il diritto di incontrarmi con un giurista…”.

22 febbraio 2021
www.affaritaliani.it/coronavirus/covid-strage-di-stato-724465.html?re...
13/04/2021 17:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.377
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Emergenza?? Infermiere svela retroscena. Il castello delle menzogne inizia a crollare

20/04/2021 15:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.388
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
L’elenco “falsato” dei morti di Covid: inseriti anche pazienti negativi o morti per altre cause

Numeri che continuano a non tornare, quelli sui morti per il Covid. Un fenomeno evidenziato da Il Paragone già nelle scorse settimane, analizzando dati ISTAT che rivelavano come, in realtà, nonostante la pandemia il numero di morti rispetto al 2019 fossero addirittura in calo. Con il sospetto che torni comodo, in un periodo come questo, gonfiare le stime dei decessi per dar ragione a un governo incapace di affrontare l’emergenza se non chiudendo gli italiani in casa, costringendoli a un presente di fatiche economiche e frustrazioni. Col passare dei giorni, le segnalazioni di conteggi “falsati” o comunque sospetti si stanno moltiplicando. Con l’ultimo allarme lanciato dal Gazzettino di Pordenone, che parla di “elenchi giornalieri macchiati da una casistica poco chiara già dal marzo 2020”. Nella sola provincia di Pordenone, si legge sulla testata, “diverse decine di persone sono state inserite nella lista dei decessi Covid quando invece erano già risultati negativi al tampone oppure anche se a causarne la morte erano stati eventi traumatici o del tutto slegati al Coronavirus”. A distanza di oltre un anno dall’inizio dell’emergenza, tante famiglie si stanno così muovendo per chiedere, attraverso l’aiuto di legali, le cartelle cliniche a ospedali e strutture residenziali, così da fare definitivamente chiarezza sulle cause che hanno portato alla scomparsa dei loro cari. Diversi i casi citati di persone inserite nel lunghissimo elenco dei “morti di Covid” nonostante la totale assenza di un legame tra il virus e il decesso. Come una donna deceduta a Casarsa, in provincia di Pordenone, dopo una caduta in bagno, trovata successivamente senza vita dalla badante. “A ucciderla era stato un trauma cranico, ma era in isolamento in quanto contagiata ed è finita nella lista dei decessi Covid”. Stesso principio adottato per registrare la scomparsa del titolare di una falegnameria, 44 anni, colpito da ictus nella sua casa di Cordenons. Finito in terapia intensiva a Udine, era poi deceduto, ma visto che un successivo tampone ne aveva evidenziato la positività, eccolo finire anche lui tra le vittime della pandemia. Non bastasse, ci sono anche casi di persone inserite nell’elenco dei morti di Covid nonostante il tampone fosse negativo: avevano avuto la malattia nelle settimane precedenti e, senza troppo badare al fatto che nel frattempo fossero guariti, erano stati conteggiati ugualmente. Casi scoperti perché i titolari delle agenzie funebri sono costretti a segnalare al Comune di competenza la presenza di una salma potenzialmente infetta. E così dai documenti ufficiali, ecco emergere come in realtà molte di quelle persone fossero decedute, in realtà, per cause ben diverse dal virus. Evidentemente, però, faceva comodo utilizzarle per ingrossare conteggi e statistiche.

19 aprile 2021
www.ilparagone.it/attualita/lelenco-falsato-dei-morti-di-covid-inseriti-anche-pazienti-negativi-o-morti-per-altre-cause/?fbclid=IwAR3kjTqIcILA9shSjEF3-XkzpZJ90XGwQnA1_k-OSdErBVNx499...
22/04/2021 16:03
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.394
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Dott.ssa Antonietta Gatti:"Ho analizzato i tamponi al microscopio: dentro ho trovato materiali anomali"



Tamponi​ e contaminazione industriale: quali rischi per la nostra salute​? È la domanda che si è posta la dottoressa Antonietta Gatti​, che ha analizzato i test​ anti covid​ al microscopio portando i risultati delle sue ricerche alla Camera​ dei Deputati. Nell'incontro dal titolo "Costituzione​ sospesa" organizzato in Parlamento​ dalla deputata Sara Cunial​, Antonietta Gatti​ ha discusso sulla sicurezza dei tamponi parlando della presenza di "corpi estranei la cui biocompatibilità non sappiamo se sia stata mai studiata. Per questi tamponi vengono usate anche fibre vetrose e non ce lo saremmo aspettato perché quando si lavora su delle mucose così deboli, su superfici così sottili, sarebbe meglio usare qualcosa di soffice. Invece vengono usati materiali abbastanza duri. Silicio e zirconio sono fibre vetrose molto dure e possono dare delle complicazioni alla mucosa, delle lesioni. Settimane fa a San Antonio in Texas a una signora sono riusciti a rompere la membrana che divide il naso dal cervello e a rompere anche l'osso etmoide che c'è dietro. Queste fibre vetrose sono oltre che dure anche fragili, quindi parte di queste fibre possono rimanere in situ. Questi sono corpi estranei la cui biocompatibilità non sappiamo se sia stata mai studiata".
[Modificato da wheaton80 22/04/2021 16:05]
06/05/2021 16:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.412
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Recupero del video "Emergenza?? Infermiere svela retroscena. Il castello delle menzogne inizia a crollare"

06/05/2021 16:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.414
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Costata tanto e già “pensionata”: l’app Immuni è l’ennesimo disastro di Arcuri e Speranza

Non se ne parla ormai nemmeno più, dopo che per mesi il Governo Conte bis ne aveva esaltato l’introduzione come panacea capace di guarirci da ogni male. E invece l’app Immuni, pensata per contrastare l’emergenza Covid-19 in Italia, è finita presto nel dimenticatoio, con i download ormai più che sporadici e notifiche irrilevanti, a cui nessuno presta più attenzione. Un fallimento totale, a un anno dal lancio, con meno di 10 milioni di utenti che hanno installato l’applicazione sul proprio telefonino: con numeri così bassi, l’utilità è pressoché zero. Andando a dare un’occhiata ancora più approfondita ai numeri, ecco saltar fuori come i positivi segnalati attraverso Immuni siano stati in questi mesi meno di 18mila, a fronte di oltre 4 milioni di contagi avvenuti in Italia. Meno di 100mila persone hanno ricevuto un messaggio che le avvisava di essere state a contatto con qualcuno già contagiato, a conferma di come l’app non sia stata per nulla rilevante nella lotta alla pandemia. E pensare che l’ex Premier Giuseppe Conte aveva lanciato una pomposa campagna di comunicazione, in TV e sui social, per promuoverne l’uso. Al di là delle considerazioni sull’effettiva utilità dell’app, che per alcuni esperti avrebbe potuto dare un reale contributo nella guerra contro il Covid, non resta quindi che certificare l’ennesimo flop del duo Speranza-Arcuri, protagonisti di un altro disastro dal costo non proprio minimo. Anzi. Negli ultimi mesi c’era stato addirittura un ulteriore investimento su Immuni, con lo scopo di rilanciarne la popolarità e incentivarne l’uso: dopo i 34mila euro usati nel 2020 dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, un altro Dipartimento (quello per la Trasformazione Digitale) ne ha infatti messi in conto altri 234mila per i “servizi di assistenza”. Un investimento che sembra però arrivare quando ormai il disastro è compiuto. Come riportato da Il Giornale, negli ultimi 15 giorni le notifiche inviate attraverso Immuni sono poco più di mille, a conferma di come ormai sia utilizzata da sempre meno italiani. Il tutto accompagnato da testimonianze di chi, comprensibilmente deluso, testimonia:“Ho provato ad avvertire tramite l’apposita funzione che c’era un positivo nella mia famiglia. Nessuno, però, si è fatto vivo. Non è successo niente”.

04 maggio 2021
www.ilparagone.it/attualita/costata-tanto-e-gia-pensionata-lapp-immuni-e-lennesimo-disastro-di-arcuri-e-speranza/?fbclid=IwAR0xh_BvIH1ypaJ3VLo15peMSN8zd2AgpoBNURBcGH6JKaxol32...
10/05/2021 15:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.418
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Arnaldo Vitangeli - La pazienza è finita (e la propaganda non funziona)



Contrariamente a quel che pensano molti disfattisti non è vero che il sistema ha già vinto: si moltiplicano, in Italia e all'estero, i segnali del fatto che il racconto dei media convince sempre meno cittadini. In Spagna a Madrid ha trionfato la candidata contraria a chiusure e mascherine, in Italia, a Catania, manifestazione dei sanitari contro l'obbligo vaccinale, mentre il TAR del Lazio con una seconda sentenza contro il ministro Speranza lo obbliga a rendere pubblici i verbali delle riunioni del comitato tecnico di esperti da lui nominati. Insomma i giochi sono più che mai aperti...
[Modificato da wheaton80 10/05/2021 15:52]
11/05/2021 19:55
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.419
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
La Ribelle di Chivasso, Rosanna Spatari - La Torteria



Intervista alla Ribelle di Chivasso​ Rosanna Spatari, titolare de La Torteria​




12/05/2021 17:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.421
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Covid come arma biologica? Documento cinese chiede risposte

Le rivelazioni secondo cui scienziati militari cinesi avevano discusso di come armare i coronavirus della SARS cinque anni prima dell'emergere del COVID-19 hanno sollevato importanti interrogativi sulle origini della pandemia. Esse legittimano un'indagine completa e trasparente. Come riportato da Sharri Markson in The Weekend Australian, scienziati dell'Esercito di Liberazione del Popolo e alti funzionari sanitari cinesi hanno esposto le loro idee "in un documento che prevedeva che una terza guerra mondiale sarebbe stata combattuta con armi biologiche". Quel documento, scritto nel 2015, è stato ottenuto dai funzionari del Dipartimento di Stato americano. Esso descrive i coronavirus della SARS come annunciatori di una "nuova era di armi genetiche". I virus, dice, potrebbero essere "manipolati artificialmente per ottenere un virus di una malattia umana emergente, quindi utilizzati come armi e scatenati in un modo mai visto prima". Il nuovo libro di Markson, “What Really Happened in Wuhan”, sarà pubblicato a settembre da HarperCollins. Lunedì, lei e Liam Mendes hanno rivelato che gli scienziati militari cinesi avevano anche discusso del danno psicologico a lungo termine delle armi biologiche sugli avversari, della loro capacità di traumatizzare le truppe straniere e dei vantaggi di lanciare attacchi a costi molto inferiori rispetto ad attacchi terrestri e aerei. Le agenzie di Intelligence sospettano da tempo che il COVID-19 possa essere il risultato di una fuga involontaria da un laboratorio di Wuhan. Nell'aprile dello scorso anno, The Australian ha pubblicato un rapporto dal Times secondo cui la teoria che vedeva l'Istituto di virologia di Wuhan come la fonte della pandemia stesse prendendo slancio. L'istituto, come ha riportato il British Medical Journal, "si trova a sole 10 miglia dal sito dell'epidemia iniziale ed è noto per la ricerca sui coronavirus selvaggi". Come ha scritto Markson sabato, "non ci sono prove che suggeriscano che (il virus) sia stato rilasciato intenzionalmente".

Comunque sia, c'è una chiara necessità che tutti i 194 Stati membri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, presumibilmente esclusa la Cina, insistano all'Assemblea Mondiale della Sanità il 24 maggio per un'indagine credibile sulle origini della pandemia. Almeno 157 milioni di persone sono state infettate in poco più di un anno, anche se il numero reale è probabilmente molto più alto. Si sa che almeno 3,2 milioni sono morti. Il virus sta imperversando in India e Brasile e si profila in Africa. L'economia globale è stata distrutta. Eppure non si sa quasi nulla di un virus che, come ha scritto Greg Sheridan la scorsa settimana, "è solo all'inizio". Nell'aprile dello scorso anno, Scott Morrison ha guidato il mondo chiedendo un'indagine sulle origini della pandemia. Pechino ha reagito con una furia irrazionale, tuttora presente. Alla fine, a maggio, l'Assemblea Mondiale della Sanità di Pechino ha finalmente ceduto alla pressione globale e si è unita, anche se con riluttanza, al sostegno universale per le indagini che Morrison aveva chiesto. Ma la Cina è rimasta inesorabile nella sua rabbia mal riposta nei confronti dell'Australia. La successiva indagine OMS-Cina, che è stata ostacolata da ciò che Pechino le avrebbe permesso di fare, ha scoperto che l'inizio più probabile della pandemia sarebbe stata una "ricaduta zoonotica sugli esseri umani", diretta o indiretta, che si sarebbe diffusa a macchia d'olio. Il percorso meno probabile per la pandemia, secondo quanto scoperto, sarebbe stato una fuga involontaria dall'Istituto di virologia di Wuhan. Per il bene di tre milioni di morti, dei loro cari e di decine di milioni di pazienti, l'OMS e la Cina dovrebbero riconoscere la necessità di un'indagine completa e credibile.

Anche il Direttore Generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ora ammette che sono necessarie ulteriori indagini su un possibile incidente di laboratorio. Il dottor Tedros, precedentemente considerato l'uomo della Cina, ha anche criticato il lavoro del team OMS-Cina per non essere stato abbastanza completo. "Sebbene il team abbia concluso che una perdita di laboratorio sia l'ipotesi meno probabile, ciò richiede ulteriori indagini... Sono pronto per il dispiegamento", ha dichiarato il 31 marzo. Respingere la teoria dell'incidente come "il percorso meno probabile" non è una risposta da dare se si deve fare tutto il possibile per evitare future pandemie. Il senatore James Paterson, Presidente della Commissione Mista per l'intelligence e la Sicurezza del Parlamento, ha ragione quando afferma che il documento degli scienziati militari cinesi rivelato da Markson solleva grandi preoccupazioni per la mancanza di trasparenza della Cina. Scritto in cinese e intitolato “L'origine innaturale della SARS e le nuove specie di virus artificiali come armi biologiche genetiche”, delinea la ricerca cinese sulla guerra biologica. Si riferisce alla “ritrovata capacità di congelare i microrganismi (che) ha permesso di immagazzinare agenti biologici e di aerosolizzarli durante gli attacchi”. I suoi 18 autori includono figure militari e sanitarie cinesi di alto livello. Conclude che una terza guerra mondiale "sarà biologica" e "l'arma principale per la vittoria nella terza guerra mondiale saranno le armi biologiche". Alla luce dei fatti, un'indagine trasparente sulle origini del COVID è imperativa.

Traduzione: Wheaton80
10 maggio 2021
www.theaustralian.com.au/commentary/editorials/covid-as-biological-war-china-paper-needs-answers/news-story/fc878ba201bb5f070c5c3b60...
13/05/2021 19:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.423
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Nanoplastiche e metalli pesanti pericolosi, lo studio shock sulle mascherine usa e getta



Gli scienziati della Swansea University hanno scoperto inquinanti chimici potenzialmente pericolosi che vengono rilasciati dalle mascherine chirurgiche usa e getta quando vengono immerse in acqua. Con danni incalcolabili per l’ambiente, ma potenzialmente anche per la salute. Che le mascherine usa e getta fossero un grosso problema per il Pianeta lo sapevamo già, ma il loro impatto potrebbe essere più devastante del previsto, e non solo per l’ambiente ma anche sulla salute umana. Un nuovo studio, infatti, ha rivelato la presenza di alti livelli di inquinanti, tra cui piombo, rame e antimonio, nelle fibre a base di silicio e di plastica di questi dispositivi di protezione individuale che indossiamo quotidianamente da oltre un anno. In base a quanto scoperto dagli scienziati, il pericolo di questi inquinanti chimici aumenta quando le mascherine vengono immerse in acqua. La ricerca scientifica, condotta da un team di ricercatori del College of Engineering della Swansea University, è stata pubblicata sul portale Science Direct. “Tutti noi dobbiamo continuare ad usare le mascherine perché sono essenziali per porre fine alla pandemia. Ma abbiamo anche urgente bisogno di più ricerca e regolamentazione sulla produzione di mascherine, in modo da ridurre i rischi per l’ambiente e la salute umana”, sottolinea il dottor Sarper Sarp, principale autore dello studio.

I potenziali rischi per la salute umana
I test effettuati dagli scienziati del Regno Unito si sono focalizzati su vari tipi di mascherine monouso, sia su quelle standard che su quelle colorate usate dai bambini, molto diffuse nel Regno Unito. Gli stessi esperti sono rimasti sorpresi dal tasso di sostanze inquinanti presenti nelle mascherine. “I risultati rivelano livelli significativi di inquinanti in tutte le mascherine testate, con micro/nano particelle e metalli pesanti rilasciati nell’acqua durante tutti i test”, spiega il team di ricerca. “Questo avrà un impatto ambientale sostanziale e, inoltre, solleverà la questione del potenziale danno alla salute pubblica”. I ricercatori hanno trovato anche tracce di metalli pesanti pericolosi come il piombo (fino a 6,79 µg/L), il cadmio (fino a 1,92 µg / L), l’antimonio (fino a 393 µg/L) e il rame (fino a 4,17 µg/L). E i danni per la salute umana, oltre che per l’ambiente, potrebbero essere ben più gravi di quanto immaginato. “L’esposizione ripetuta potrebbe essere pericolosa poiché le sostanze sono associate alla morte cellulare, alla genotossicità e l’insorgenza del cancro”, aggiungono gli esperti, che consigliano di avviare ulteriori ricerche per approfondire la questione. È necessaria un’indagine completa per determinare le quantità e gli impatti potenziali di queste particelle che penetrano nell’ambiente e vengono inalate dalle persone respirando. Questa è una grande preoccupazione, soprattutto per gli operatori sanitari, i bambini e per tutti i soggetti ai quali è richiesto di indossare le mascherine per diverse ore a lavoro o a scuola”.

L’impatto delle mascherine usa e getta sull’ambiente
I ricercatori della Swansea University non si sono limitati soltanto ai rischi provocati dalle mascherine usa e getta sulla salute umana, ma hanno evidenziato anche l’impatto devastante sugli ecosistemi connesso allo smaltimento inadeguato di questi dispostivi di protezione individuale. “Per contrastare la diffusione del SARS-CoV-2, soltanto in Cina la produzione di mascherine facciali usa e getta in plastica (DPF) ha raggiunto circa i 200 milioni di pezzi al giorno”, commenta il dottor Sarp. "Tuttavia, lo smaltimento scorretto e non regolamentato di questi dispositivi di protezione individuale rappresenta un problema di inquinamento da plastica che stiamo già affrontando e che continuerà ad intensificarsi. Esiste una quantità preoccupante di prove che suggeriscono che tali rifiuti possono rilasciare sostanze inquinanti semplicemente entrando a contatto con l’acqua. Molti degli inquinanti tossici trovati nella nostra ricerca hanno proprietà bioaccumulative quando vengono rilasciati nell’ambiente e i nostri risultati dimostrano che le mascherine usa e getta potrebbero essere una delle principali fonti di questi contaminanti ambientali durante e dopo la pandemia di Covid-19”.


@Swansea University

Attenzione
La ricerca, che ricordiamo è stata effettuata su 7 marche di dispositivi certificati monouso (per la maggior parte colorati), fa emergere che la dispersione nell’ambiente può essere più drammatica di quanto non lo fosse già. Ora abbiamo la conferma che, se disperse in mare, i danni saranno incalcolabili e più di quelli che si pensasse. Ma apre anche alla riflessione, come dicono gli stessi ricercatori, sulla necessità di effettuare maggiori ricerche sui danni che derivano dall’inalazione di queste sostanze e da un uso prolungato di questi dispositivi medici di protezione, in particolar modo per i bambini, di cui però in questo momento l’umanità ha ancora bisogno. Tutto questo fornisce un ulteriore motivo per preferire l’utilizzo delle mascherine di stoffa, che secondo recentissimi studi sono efficaci allo stesso modo. Rircordiamo, inoltre, che lo studio non prende in considerazione le mascherine FFP3 e le mascherine FFP2.

Rosita Cipolla
05 maggio 2021
www.greenme.it/covid-19/mascherine-usa-e-getta-nanopl...
[Modificato da wheaton80 13/05/2021 19:48]
17/05/2021 18:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.428
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Nuovo recupero del video "Emergenza?? Infermiere svela retroscena. Il castello delle menzogne inizia a crollare" (che pazienza :P)

17/05/2021 19:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.429
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
4 milioni di euro dal nulla. Bufera sulla Commissaria alla Sanità UE

Nel silenzio pressoché totale dei media mainstream viene fuori che Stella Kyriakidou, Commissario Europeo per la Salute, sarebbe coinvolta in un sospetto caso di mazzette. La notizia, riportata da alcuni quotidiani greci e ciprioti e confermata anche da ARD (la TV di Stato tedesca), è questa. Secondo una relazione della Corte dei conti di Cipro, il marito della Ministra della Sanità dell’UE, Kyiriakos Kyriakidou, avrebbe ricevuto denaro sotto forma di un prestito erogato dalla Cyprus Cooperative Bank, la seconda banca più grande del Paese, di proprietà statale e in passato più volte beneficiaria di sostegno con denaro pubblico. Quattro milioni di euro che sarebbero stati accreditati dal nulla sul suo conto bancario. Uno stanziamento definito dalla Corte “molto problematico", in virtù del fatto che il beneficiario era privo delle garanzie necessarie. Il prestito, in altre parole, non aveva la copertura (da redditi o altri beni) sufficiente a ripagarlo. E, pare, erogato per giunta senza che ne venisse registrata la motivazione ufficiale. Una vicenda parecchio torbida (che alcuni giornali hanno già definito come un caso di “corruzione”) che meriterebbe un’indagine approfondita. Visto che, più o meno indirettamente, coinvolge la responsabile sanitaria dell’UE che, in piena pandemia, ha svolto un ruolo di prim’ordine negli accordi di fornitura con Big Pharma per la strategia vaccinale in Europa. Contratti miliardari sottoscritti a prezzi esorbitanti, senza alcuna trasparenza e affetti da gravissime carenze e ritardi, ormai sotto gli occhi di tutti. Diversamente, in assenza di un chiarimento davvero efficace, qualcuno potrebbe iniziare a pensare che, all’UE, di tutelare la salute pubblica interessi davvero poco. Un sospetto che, a vedere i miliardi di tagli imposti alla sanità in questi anni agli Stati membri, per alcuni è già una solida certezza.

Fonti
- www.euro2day.gr/amp/news/Cyprus/article/2073291/ypoptos-gia-diafthora-o-syzygos-ths-epitropoy-stel...
- www.thesspress.gr/ypologi-gia-diafthora-i-epitropos-ygeias-tis-ee-stella-kyriak...
- www.daserste.ndr.de/panorama/aktuell/Ehemann-von-EU-Impf-Kommissarin-Kyriakides-unter-Korruptionsverdacht,kyriakides100...

Antonio Di Siena
12 maggio 2021
www.lantidiplomatico.it/dettnews-4_milioni_di_euro_dal_nulla_bufera_sulla_commissaria_alla_sanit_ue/2927...
[Modificato da wheaton80 17/05/2021 19:37]
17/05/2021 19:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.430
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Norimberga 2.0 avanza

Un team di oltre 1.000 legali e oltre 10.000 esperti medici guidato dal tedesco Reiner Fuellmich, uno dei più potenti avvocati d’Europa, ha avviato la più grande azione legale della storia, definita “Norimberga 2”, contro l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e il Gruppo di Davos (World Economic Forum, guidato dall’ultraottantenne Klaus Schwab) per crimini contro l’umanità. Fuellmich e il suo team hanno raccolto migliaia di prove scientifiche che attestano la totale inattendibilità dei test PCR e la frode che si nasconde dietro di essi. Il test PCR infatti non è mai stato progettato per rilevare gli agenti patogeni ed è inattendibile sopra i 35 cicli. Tutti i test PCR che vengono effettuati (compresi quelli in Italia) sono invece impostati dai 37 ai 45 cicli, di fatto producendo risultati inattendibili in oltre il 90% dei casi. Proprio riguardo alla fallacità dei test PCR, l’avvocato Fuellmich ha parlato poi della sentenza emessa dal Tribunale della Corte Suprema portoghese e di quella più recente del Tribunale di Vienna, secondo le quali i test PCR non sarebbero appunto in grado di rilevare la presenza del virus del Covid e sarebbero inattendibili in oltre il 90% dei casi. Fuellmich ha quindi parlato dei vaccini contro il Covid, affermando che “nulla hanno a che fare con la vaccinazione, ma fanno parte di esperimenti genetici”. “Oltre ai test difettosi e ai certificati di morte fraudolenti redatti da personale medico corrotto, il vaccino “sperimentale” stesso viola l’articolo 32 della Convenzione di Ginevra. Ai sensi dell’articolo 32 della IV Convenzione di Ginevra del 1949, sono infatti vietati “la mutilazione e gli esperimenti medici o scientifici non resi necessari dal trattamento medico di una persona”. Secondo l’articolo 147, condurre esperimenti biologici sulle persone è una grave violazione della Convenzione. Il vaccino “sperimentale” viola tutti i 10 codici di Norimberga che prevedono la pena di morte per coloro che violano questi trattati internazionali”. Fuellmich ha anche aggiunto che tutto questo era già stato pianificato da tempo per essere attuato nel 2050″.

Però poi “le persone che tirano i fili sono diventate avide e hanno deciso di anticipare i piani, dapprima nel 2030 e infine nel 2020”, aggiungendo “penso che sia per questa fretta che fanno così tanti errori. Per esempio i produttori di vaccini non avevano previsto che si verificassero così tanti effetti collaterali e morti”. “L’Europa”, continua Fuellmich, “è il principale campo di battaglia di questa guerra. Questo perché è completamente in bancarotta. I fondi pensione sono stati completamente saccheggiati. Ecco perché vogliono mettere l’Europa sotto controllo prima che la gente si renda conto di quello che sta succedendo”. Ma chi sono queste persone che tirano i fili? Secondo Fuellmich, è un gruppo di circa 3.000 super-ricchi. Questo gruppo comprende, tra gli altri, la cricca di Davos intorno a Klaus Schwab. Cosa vogliono? Il controllo completo sulle persone. “Corrompono medici, personale ospedaliero e politici. Le persone che non collaborano sono minacciate. Usano tutti i tipi di tecniche psicologiche per manipolare la gente”. “I media mainstream”, conclude Fuellmich, “raccontano una realtà falsata, dicendo che la maggioranza delle persone sia a favore delle misure e dei vaccini. Questo non è certamente vero. Quasi tutti quelli con cui parlo in Germania sanno, per esempio, che una mascherina non protegge da nulla, questo perché ormai quasi tutti si informano attraverso i media alternativi. I vecchi media si stanno estinguendo”. Il consiglio dell’avvocato Fuellmich? “Diffondete la verità e i fatti il più possibile e non sprecate le vostre energie con persone che sono disperate per farsi vaccinare. Non possiamo salvare tutti. Molte persone moriranno”.

Fonte: raffaelepalermonews.com/norimberga-2-reiner-fuellmich-ce-una-luce-alla-fine-del...

Maurizio Blondet
13 maggio 2021
www.maurizioblondet.it/norimberga-2-0-avanza/?fbclid=IwAR2aPPH4tH1w7RLD3W_Jj4_jJg9XyY5fn5aVm3njKUmbprkVdGU...
[Modificato da wheaton80 17/05/2021 19:40]
19/05/2021 01:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.431
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Massimo Mazzucco - Covid. Le cure proibite

26/05/2021 02:08
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.435
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Franco Fracassi - I misteri di Wuhan



Il laboratorio militare di Fort Detrick nel Maryland e quello di Wuhan in Cina avevano programmi paralleli, e lavoravano praticamente in simbiosi su esperimenti GOF (guadagno di funzione dei virus). Inoltre, il laboratorio di Wuhan è finanziato ufficialmente dal Pentagono e dal Dipartimento di Stato USA. Il collegamento di tutto ciò è Anthony Fauci. Queste sono solo alcune delle “sorprese” che vi aspettano in questa intervista a Franco Fracassi.
01/06/2021 19:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 4.442
Registrato il: 21/11/2007
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile
Utente Master
OFFLINE
Le autorità sanitarie ammettono: abbiamo sovrastimato rischio del Covid all’aperto

Le misure imposte per l’utilizzo delle mascherine all’aperto si sono basate su studi sbagliati e su stime completamente inesatte. A confermarlo è Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), cioé l’agenzia governativa di controllo sulla sanità negli Stati Uniti. La questione è stata sollevata da un’articolo pubblicato dal New York Times nel quale si afferma che il CDC si affidò a studi completamente sbagliati quando raccomandò l’uso delle mascherine all’aperto e certificò, in un documento ufficiale, che "meno del 10% delle infezioni avviene all’aperto":

messaging-custom-newsletters.nytimes.com/template/oakv2?abVariantId=2&campaign_id=9&emc=edit_nn_20210511&instance_id=30578&nl=the-morning&productCode=NN&regi_id=61223809&segment_id=57734&te=1&uri=nyt%3A%2F%2Fnewsletter%2Fa1606adc-e1e1-5581-9f2e-aee007a098ea&user_id=62d7d697d0b3a5001308c312...

Una esagerazione enorme, specifica l’articolo, visto che le ricerche scientifiche certificano un tasso di infezioni decisamente inferiore all’1%, probabilmente anche allo 0,1%. Al massimo un caso su mille all’aperto è anche quanto riporta uno studio pubblicato in Irlanda e basato sull’analisi di oltre 230.000 casi:

www.lindipendente.online/2021/04/09/covid-studio-irlandese-dimostra-solo-un-contagio-su-mille-avviene-al...

L’articolo del NYT si spinge oltre e, dati e studi alla mano, afferma che in verità «non esiste una singola infezione da Covid documentata in nessuna parte del mondo da interazioni casuali all’aperto, come camminare accanto a qualcuno per strada o mangiare a un tavolo vicino». Conclude l’articolo:«Dire che meno del 10% dei contagi avviene all’aperto è come dire che gli squali attaccano meno di 20.000 nuotatori all’anno, mentre il numero mondiale effettivo è di circa 150. È vero ma anche enormemente ingannevole». Obiezioni alle quali il Centers for Disease Control and Prevention ha risposto in una nota, confermando timidamente che in effetti si sono sbagliati. «I dati in nostro possesso supportano l’ipotesi che il rischio di trasmissione all’esterno sia basso. Il CDC non può fornire il livello di rischio specifico per ogni attività e preferisce sbagliare sul lato della protezione». Insomma: quando hanno stilato i documenti in realtà gli studi facevano già pensare che il livello dei contagi all’aperto fosse quasi trascurabile ma hanno scelto di sovrastimarlo. Una dinamica che si è verificata non solo negli USA ma ancor di più in tutti i Paesi europei, Italia in testa. Qua infatti le misure di distanziamento, i divieti e il coprifuoco all’aperto sono state molto più severe di quelle che oggi si contestano negli USA. Misure che, studi alla mano, non si sono basate su nessun dato scientifico affidabile e che oggi possiamo definire assolutamente anti-scientifiche. Il fatto di aver preferito “sbagliare sul lato della protezione” ad inizio emergenza può anche essere comprensibile, ma non rivedere le norme che limitano le libertà costituzionali all’aperto ora che, ormai da mesi, la scienza ha dimostrato che sono del tutto ingiustificate, non è ammissibile.

20 maggio 2021
www.lindipendente.online/2021/05/20/le-autorita-sanitarie-ammettono-abbiamo-sovrastimato-rischio-del-covid-al...
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 8 9 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:59. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

 

 

Statistiche nwo.it

 

Statistiche Forum