Scoperta una cosa incredibile. Non si rispettano norme affinché tamponi siano attendibili
Di nuovo sotto l'occhio del ciclone, e stavolta non per una presunta inaffidabilità scientifica, bensì per clamorose negligenze degli staff sanitari che li hanno effettuati. Parliamo dei test molecolari per rilevare la presenza del Covid, sui quali l'Istituto Superiore di Sanità ha dato indicazioni molto chiare: se il campione viene processato dopo 48 ore va conservato a –80°C, altrimenti la sua affidabilità potrebbe risultare compromessa. Fatta la regola, trovato l'inganno, o meglio, la negligenza: gli inviati di Report sono andati a sondare l'effettivo rispetto delle norme dell'ISS nelle strutture rispettivamente di Lazio, Calabria e Abruzzo. Quello che è saltato fuori ha del clamoroso. Queste regole infatti non sarebbero state seguite in alcuni casi sondati. Una ribellione? Una diversa procedura scientifica? Macché: decine e decine di test sarebbero stati conservati in modo errato perché i sanitari non sapevano in quali condizioni biofisiche sarebbero dovuti essere mantenuti. Una scoperta che ha dell'incredibile raccontata proprio da Sigfrido Ranucci a 'Un Giorno Speciale'.