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No World Order. Migliaia di vaccini ritirati

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2024 16:49
17/01/2022 16:31
 
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Il messaggio di Luc Montagnier al Popolo Italiano

L’Umanità di un Vero Scienziato:“I vaccini non proteggono assolutamente, ed è quello che sta venendo fuori piano piano. Può succedere che favoriscano altre infezioni invece. La proteina utilizzata è tossica. Tanti Paesi si sono dimenticati delle cure, non esiste soltanto il vaccino, ma anche dei farmaci che non sono stati utilizzati e che funzionano. Saranno i non vaccinati a salvare i vaccinati e a salvare il Mondo. Nessuno verrà a salvarci, saremo noi a salvare gli altri, con Amore e Umanità”. Messaggio per i giovani:“Agite e scovate tutte le menzogne che ci sono dietro di voi!!”.

Luc Montagnier – Milano, 15 gennaio 2022
thegiustice.altervista.org/il-messaggio-di-luc-montagnier-al-popolo-i...
17/01/2022 16:35
 
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La Corte Suprema ferma l'obbligo di puntura per lavorare

La Corte Suprema degli Stati Uniti blocca L’obbligo federale di Puntura o test di Biden per le grandi imprese. Tuttavia, SCOTUS consente all’obbligo di puntura per i lavoratori delle strutture sanitarie finanziate dal Governo Federale di avere effetto a livello nazionale. Il Governo Federale prova a sconfessare la decisione della Corte Suprema di fermare l’obbligo di puntura per i lavoratori. Non hanno capito che stanno scherzando col fuoco. Le decisioni della Corte Suprema non possono essere derogate in alcun modo se non per decisione della Corte Suprema stessa. “Qualsiasi azienda che insiste nell’ignorare la sentenza della Corte Suprema, come Psaki, portavoce della Casa Bianca, li esorta a fare, è apertamente coinvolta in un’azione incostituzionale per la quale non ha copertura legale”.

Scacco Matto
“La Corte Suprema ha parlato, confermando ciò che tutti sapevamo: i mandati disastrosi di Biden sono incostituzionali. Biden ha promesso di bloccare il virus, non l’economia, ma ha fallito miseramente su entrambi, e i mandati hanno ulteriormente distrutto l’economia. Siamo orgogliosi della Corte Suprema per non aver fatto marcia indietro. No ai mandati!”
Presidente Donald J. Trump – 13 gennaio 2022

thegiustice.altervista.org/la-corte-suprema-ferma-lobbligo-di-puntura-per-l...
[Modificato da wheaton80 17/01/2022 16:36]
28/01/2022 01:58
 
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Perché i vaccini non hanno ancora un’approvazione definitiva? Cosa dice il Comitato per l’Etica della Biomedicina

Come mai i vaccini anti Covid sono ancora sotto “approvazione condizionata”? Un anno fa le agenzie regolatorie avevano concesso un’autorizzazione provvisoria in vista dell’emergenza pandemica. I prodotti erano entrati in commercio “sotto osservazione” poiché, si diceva, non vi erano alternative. Su ognuna delle schede tecniche, infatti, era riportato il simbolo del triangolo rovesciato, con la scritta “farmaco sottoposto a monitoraggio addizionale”. Dopo un anno la situazione non è cambiata. I vaccini non sono ancora approvati in maniera definitiva. Significa che i requisiti richiesti per ottenere un’autorizzazione piena, che sono efficacia e sicurezza, non sono ancora soddisfatti. Ma significa anche che nei prossimi mesi gli stessi prodotti potrebbero essere ritirati, o perché non funzionano o perché hanno troppi effetti collaterali, oppure venire approvati definitivamente. Nel mentre, oggi, ci troviamo fra coloro che sono sospesi, in una terra di mezzo caratterizzata dall’incertezza. Una non-evidenza che le agenzie regolatorie hanno ribadito rinnovando le loro approvazioni condizionate fra novembre e dicembre 2021. Cliccate sul sito dell’EMA per vedere le date di ciascun vaccino e le considerazioni a riguardo:

www.ema.europa.eu/en/human-regulatory/overview/public-health-threats/coronavirus-disease-covid-19/treatments-vaccines/vaccines-covid-19/safety-covid-19-...

Le analisi del Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina CIEB
Il Comitato, che è formato da docenti universitari di varie discipline e nazionalità, è nato con l’intento di portare i principi e i valori della riflessione bioetica al centro della gestione politica del Covid. Sono diversi i pareri riportati dal Comitato:

www.ecsel.org/cieb

La vigile attesa “funzionale” ad approvare i vaccini
Innanzitutto si evidenzia una correlazione tra la strategia adottata dal Ministero della Salute sulla “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da Sars-CoV-2” (detta anche “vigile attesa e paracetamolo”, ribadita con circolari del 30 novembre 2020 e del 26 aprile 2021) e le condizioni poste dalla normativa europea per l’immissione in commercio dei cosiddetti vaccini anti-Covid. Dichiara il Comitato:“I vaccini sono autorizzati in via «condizionata» e temporanea sulla base della procedura disciplinata dal regolamento della Commissione Europea n. 507/2006 del 29 marzo 2006. L’autorizzazione in questione, che ha durata annuale, si applica ai «medicinali» per i quali «non siano stati forniti dati clinici completi in merito alla sicurezza e all’efficacia» (art. 3, n. 1) e può essere concessa a condizione, tra l’altro, che detti «medicinali» rispondano a «esigenze mediche insoddisfatte» (art. 3, n. 1, lett. c): e cioè esigenze rispetto alle quali non esistano soluzioni terapeutiche”. In sintesi, se si fossero riconosciuti (e prescritti) farmaci specifici, la campagna vaccinale non sarebbe nemmeno partita. Chiediamoci perché ancora oggi il ministero insista con il protocollo della vigile attesa e i vaccini siano ancora sotto approvazione condizionata.

La violazione del libero consenso
Il Comitato denuncia il mancato rispetto del libero consenso sia perché “l’incertezza scientifica che circonda la sicurezza e l’efficacia dei cosiddetti vaccini anti-Covid non permette al medico di conoscere e valutare in scienza e coscienza i rischi e di esporli al paziente, sia perché l’imposizione dell’obbligo fa venire meno qualsiasi possibilità di rendere un consenso realmente libero”.

La vigile attesa e l’eccesso di morti
Il Comitato prosegue la sua analisi ricordando che la disciplina della “vigile attesa e paracetamolo” può avere contribuito alla propagazione del virus mantenendo soggetti infetti a contatto con i sani ma anche aver contribuito a causare la morte di chi avrebbe potuto essere salvato se sottoposto in tempo a terapie precoci e mirate.

Una sperimentazione di massa
Se non si può valutare adeguatamente il rapporto rischi/benefici “la campagna vaccinale si configura come una sperimentazione di massa condotta su soggetti inconsapevoli in spregio ai principi fondamentali di bioetica e di biodiritto, quali i principi di precauzione, di beneficenza e di non maleficenza”. Ancora:“La campagna vaccinale ha sistematicamente condotto alla violazione del principio del consenso libero e informato, codificato all’indomani del processo di Norimberga e da allora mai posto in discussione; la campagna vaccinale ha di fatto privilegiato l’immissione in commercio dei soli “vaccini” fondati sulla tecnica dell’mRNA, dagli effetti farmacologici e genetici non noti, privando il pubblico della possibilità di scelta tra questi e i vaccini tradizionali e proteici, rispetto ai quali si dispone di prove scientifiche più consolidate”.

La campagna di discriminazione
“Tra gli effetti non inattesi della campagna vaccinale si colloca anche l’incitamento alla discriminazione e all’odio nei confronti dei soggetti che hanno scelto di non vaccinarsi, o non possono farlo, di cui si prospetta concretamente addirittura l’esclusione dalle cure mediche in spregio a un altro principio generale di bioetica e di biodiritto, il principio di equo accesso alle cure sanitarie”.

Le reazioni avverse
“Stanno emergendo prove scientifiche in grado di prospettare reazioni avverse ai cosiddetti vaccini anti-Covid ben più gravi di quanto finora previsto e comunicato al pubblico dal Governo e dai media, con particolare riferimento alle fasce d’età più giovani, come si evince ad esempio dall’Atto di Sindacato Ispettivo del Senato della Repubblica Italiana del 16 giugno 2021 n. 1-00388”.

Se il fine è il controllo
“È sotto gli occhi dell’opinione pubblica che uno degli obiettivi della gestione politica dell’emergenza Covid e della stessa campagna vaccinale è costituito dall’introduzione, per scopi evidentemente diversi da quelli sanitari, di strumenti di controllo fondati sulla digitalizzazione della vita dei cittadini e degli stranieri residenti in Italia, che con ogni probabilità saranno mantenuti anche dopo la cessazione dello stato di emergenza: ed è in questo senso che deve essere colta la relazione funzionale tra obbligo vaccinale e accesso al Green Pass”.

Le richieste
Con queste premesse il CIEB:

1) Ribadisce l’invito rivolto al Governo italiano a recedere dalla politica volta ad imporre l’obbligo vaccinale e di Green Pass ai cittadini e agli stranieri residenti in Italia

2) Invita gli altri Stati, nonché le organizzazioni internazionali, a valutare l’opportunità di adottare misure di moral suasion nei confronti del Governo italiano affinché ponga fine alla sperimentazione di massa, su cittadini e stranieri residenti, di un medicinale sperimentale impropriamente denominato “vaccino”

3) Qualora dette misure di moral suasion dovessero rivelarsi inefficaci, invita gli Stati e le organizzazioni internazionali a prendere in considerazione quegli interventi umanitari che dovessero rivelarsi necessari per salvaguardare la sicurezza e i diritti fondamentali dei propri cittadini residenti in Italia, oltreché dei cittadini italiani

4) Evidenzia la tendenza ad accentrare, sulla scorta dello stato di emergenza, metodi e processi decisionali in capo a organi monocratici, e non collegiali, come conferma ad esempio la recente decisione del Presidente del Consiglio di Stato di sospendere l’esecutività della sentenza del TAR del Lazio che annulla la disciplina della “vigile attesa e paracetamolo”

5) Sollecita l’attenzione dell’opinione pubblica interna e internazionale sulla condotta del Governo italiano anche in vista delle scelte politiche che nelle prossime settimane potrebbero aprire la strada a modifiche rilevanti dell’assetto istituzionale del Paese e al rischio di incidere ulteriormente sui diritti e le libertà fondamentali di cittadini e stranieri residenti, riconosciuti dai Trattati internazionali di cui anche l’Italia è parte contraente

Gioia Locati
22 gennaio 2022
blog.ilgiornale.it/locati/2022/01/22/perche-i-vaccini-non-hanno-ancora-unapprovazione-definitiva-cosa-dice-il-comitato-per-letica-della-biom...
08/02/2022 07:06
 
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I canadesi invertono l’opinione sul pass: ora vogliono abolirlo. Grazie ai camionisti

Esiste una convinzione profondamente radicata nelle dure cervici di governanti e istituzioni: che le popolazioni, avendo aderito in stragrande maggioranza alla campagna di vaccinazione, di conseguenza amino follemente il green pass e accettino con entusiasmo la distruzione dei diritti fondamentali propri ed altrui. Il green pass in fin dei conti è un premio, come ha affermato ieri Locatelli, e a chi non piacciono premi e croccantini? Il Canada ne è un esempio. Un Paese dove i diritti sono compressi, dove sulle prime pagine campeggiano titoloni che si rallegrano della morte e del bullismo verso i novax, dove tutti subiscono in silenzio ogni sorta di abusi. Tutto lasciava presumere che la maggioranza (vaccinata) dei canadesi ne godesse, d’altronde non hanno rivotato Trudeau pochi mesi fa, come sottolineano i nostri parlamentari?

twitter.com/borghi_claudio?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1490372758550859781%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fvisionetv.it%2Fi-canadesi-invertono-lopinione-sul-pass-ora-vogliono-abolirlo-grazie-ai-camio...

Ebbene, no. Sembra proprio che non siano solo pochi camionisti canadesi “golpisti” a pensare che è ora di dire basta alla repressione in salsa totalitaria. O meglio: finché l’unica campana a suonare era quella dei media, i cittadini del Canada si lasciavano portare là dove voleva il cane da pastore; ma non appena qualcuno ha solleticato il loro spirito patriottico, li ha informati meglio, e ha dimostrato loro che la direzione era molto pericolosa, hanno prontamente cambiato idea. Guardate questo sondaggio:


truthunmuted.org/majority-of-canadians-now-want-covid-rules-to-end-after-trucker...

In appena due settimane, l’opinione pubblica canadese ha completamente rovesciato la propria posizione sulle restrizioni. Il 12 gennaio il 60% riteneva necessario mantenerle, il 27 gennaio ben il 54% vuole rimuoverle. La maggioranza ha cambiato di posto. Cosa è successo nel frattempo? Sono arrivati i truckers. Questo conferma che i cittadini sono una mandria di pecore pronta a cambiare pascolo a seconda di come cambia il vento? Forse. Ma è vero anche che sono vittime di un’informazione strutturata come un vero lavaggio del cervello 24/7, e non appena si esce da quel metodo e li si informa come si deve sono più che disposti a cambiare idea. A questo sicuramente serve e servirà la protesta dei camionisti: ad aprire gli occhi all’opinione pubblica dei canadesi, che ora difficilmente digerirà altre campagne di demonizzazione del dissenso. A dimostrazione che essere vaccinati non significa necessariamente ambire a vivere in Nordcorea. E questo farebbero bene a ricordarselo anche i nostri governanti, dato che le elezioni in Italia sono più vicine di quanto tutti sperino. E stavolta potrebbe non rivincere il solito “Trudeau”.

Debora Billi
07 febbraio 2022
visionetv.it/i-canadesi-invertono-lopinione-sul-pass-ora-vogliono-abolirlo-grazie-ai-cam...
10/02/2022 01:05
 
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Le mail di un membro del CTS inchiodano il governo sul Green Pass:“Scelta sconcertante”

“Fuori dal Coro” svela le mail di un esperto del CTS che accusa molte delle decisioni dell’esecutivo e le modalità con cui sono state prese:«Non ci ha coinvolto nella decisione di costringere gli ultracinquantenni a vaccinarsi». E ammette:«La tessera? Misura politica, non sanitaria». La trasmissione di Rete4 condotta da Mario Giordano è stata molto illuminante. Perfino il Comitato Tecnico Scientifico si è visto superato da decisioni prettamente politiche (non con effetti sanitari), compreso il Green Pass. Nel servizio andato in onda martedì 8 febbraio un importante membro del CTS, in una email datata 5 gennaio, si dichiara «sconcertato» di come vengono prese «certe decisioni» e sulle «modalità con cui vengono prese».

“Green Pass? Noi non coinvolti. Misura solo politica”
Intende riferirsi soprattutto all’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50. L’esperto del CTS, nella mail, si dice sorpreso nell’apprendere di tale provvedimento, visto il «mancato coinvolgimento» dello stesso comitato nel processo decisionale. La Verità oggi in edicola ricostruisce quanto rivelato durante la trasmissione “Fuori dal Coro”. Lo scienziato si definisce «alquanto perplesso» per questo andazzo. Lo studioso del CTS lamenta una sorta di strumentalizzazione del ruolo avuto dal comitato. Che servano pareri tecnici per poi trovare una sintesi politica è facoltà dell’esecutivo, come ovvio. Ma quando diventa un modus operandi consueto non va più bene.

Nelle mail lo scienziato del CTS smentisce la natura sanitaria del Green Pass
L’obbligo vaccinale infatti “viene giustificato dallo stesso capo del governo «sulla base dei dati»”. Ebbene, la stessa motivazione il Governo Draghi l’ha addotta anche a novembre in tema di obbligo di Green Pass. Anche in questo caso il membro del CTS, che ha voluto conservare l’anonimato, “smentisce la natura sanitaria del documento. Come fa notare nell’email, «è un provvedimento di natura amministrativa», una «decisione politica» che ha «una finalità di sanità pubblica». A suo avviso, però, scrive Maddalena Guiotto, attraverso il certificato verde, si fa «pesare la tutela della comunità più del diritto individuale».

Il governo ha cambiato più volte la “narrazione” sul Green Pass
Insomma, il governo ha spesso effettuto un gioco delle parti: quella che il governo fa passare per scelta presa su «evidenza scientifica» è stata in realtà una scelta arbitraria. Come sempre sostenuto da FdI, che sempre ha criticato le scelte in merito alla carta verde, proprio perché non si profilava come una scelta sanitaria. Del resto, dietro la parola Green Pass il governo ha più volte cambiato narrazione. Prima lo stesso Draghi ne rivendicò l’efficacia sanitaria (la «garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose»). Di seguito la certificazione è stata poi difesa come una modalità per spingere l’acceleratore sulla vaccinazione. Poi si è ricorso ad un “rafforzamento” del Green Pass, che è diventato “super”. Arrivando al punto in cui siamo ora: ossia la carta verde è diventata necessaria anche per andare a scuola.

CTS non coinvolto sull’obbligo vaccinale dopo i 50 anni
Lo stesso immunologo Abrignani, un altro membro del CTS, in un’intervista al Corriere della Sera era stato severo. A proposito della scuola ha stigmatizzato come il Green Pass stia diventando un sistema premiale per il diritto allo studio. Su questo aspetto specifico infatti c’è una conferma dello sconcerto espresso via mail dal componente del CTS di cui ha parlato Mario Giordano. Il meccanismo premiale tra i banchi di scuola sta creando malumori. Con i professori costretti a fare da controllori. In caso di contagi in classe, il decreto del 27 gennaio prevede che i docenti controllino quotidianamente il documento. Anche in questo caso non sono ben chiari quali siano i presupposti scientifici. È evidente che qualcosa non torna persino all’interno del CTS.

Gabriele Alberti
09 febbraio 2022
www.secoloditalia.it/2022/02/le-mail-di-un-membro-del-cts-inchiodano-il-governo-sul-green-pass-scelta-sconc...
10/02/2022 21:39
 
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Infermiera fa dichiarazioni shock:"Abbiamo avuto più bambini morti per il vaccino COVID che per il COVID stesso"



Collette Martin, un'infermiera praticante da diciassette anni, ha parlato in un'udienza della Louisiana Health & Welfare all'inizio di questo mese di ciò che ha visto nel sistema ospedaliero durante la pandemia COVID. Collette dice che lei e i suoi colleghi sono stati testimoni di reazioni "terrificanti" alle iniezioni di COVID, ma le loro preoccupazioni sui vaccini sono state ignorate e respinte. Collette ha continuato a dire che i database dei rapporti sulle lesioni da vaccino come VAERS sono così poco utilizzati che la maggior parte dei medici e degli infermieri non sanno nemmeno che esiste, per non parlare di come presentare un rapporto... "La maggior parte dei nostri infermieri, manager infermieristici e alcuni medici non sanno nemmeno cosa sia VAERS. Ho parlato con i nostri responsabili della medicina e con altri infermieri sul perché non facciamo rapporto a VAERS, e la risposta più comune è:'Cos'è VAERS?'". Come se questo non fosse già abbastanza brutto, ha poi detto che nessuno degli ospedali sta riportando alcun dato, il che significa che anche se qualcuno stesse indagando, non ci sarebbero dati su cui indagare. "Questo non succede solo dove lavoro io. Conosco molte infermiere, amici e altri ospedali locali nel sud-est della Louisiana che dicono la stessa cosa". Tuttavia, quello che lei dice sui potenziali effetti a lungo termine dei vaccini è scioccante. "Non stiamo solo vedendo gravi reazioni acute [a breve termine] con questo vaccino, ma non abbiamo idea di quali siano le reazioni a lungo termine. Cancro, disturbi autoimmuni, infertilità. Semplicemente non lo sappiamo. Stiamo potenzialmente sacrificando i nostri figli per paura di morire ammalandoci per un virus con un tasso di sopravvivenza del 99%". Collette conclude dicendo che questi effetti collaterali del vaccino vengono coperti come conseguenza della nuova variante. "Per ora, abbiamo più bambini morti a causa del vaccino COVID che del COVID stesso. E poi il Dipartimento della Salute se ne esce dicendo che la nuova variante ha tutti gli effetti collaterali delle reazioni al vaccino che stiamo vedendo ora. È esasperante, e non capisco perché più persone non lo vedano. Penso che lo sappiano, ma hanno paura di parlare e, ancora peggio, di essere licenziati".

Fonte: thecovidworld.com/nurse-blows-the-whistle-we-have-had-more-children-die-from-the-covid-vaccine-than-of-covid...

24 dicembre 2021
www.cospiratori.it/2021/12/infermiera-fa-dichiarazioni-shock-sui-bambini-vaccin...
10/02/2022 21:44
 
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Avv. Reiner Fuellmich dà inizio al processo per crimini contro l'umanità



Bruxelles, Belgio. Nella sua dichiarazione data il 23/01/2022 alla Press Club (https://www.pressclub.be/), un’associazione belga che promuove la libertà di parola in Europa, L’avvocato Reiner Fuellmich dichiara aperto il processo per crimini contro l'umanità per la gestione della cosiddetta ‘pandemia’ Covid 19. Tutti i responsabili verranno accusati pubblicamente, portando prove e testimonianze in questo tribunale internazionale. L’avvocato menziona anche che verranno indagati a fondo i danni causati dalle misure anti pandemiche, nello specifico, i danni da vaccino.

Nota Wheaton80
Le basi su cui fondare questo processo internazionale ci sono tutte. Ben 1.011 studi ufficiali che provano la letalità del siero anti Covid:

www.saveusnow.org.uk/covid-vaccine-scientific-proof-lethal/
[Modificato da wheaton80 10/02/2022 21:44]
11/02/2022 12:46
 
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La forza della protesta



Tutto in meno di una settimana: Israele ha abrogato le restrizioni e sta facendo marcia indietro sui mandati di vaccinazione, anche se i casi e i morti stanno raggiungendo nuovi picchi, e in modo non plausibile, nel Paese più vaccinato e protetto del mondo. Anche il Regno Unito ha fatto marcia indietro. Lo stesso in Danimarca, Irlanda, Finlandia e Norvegia. La Svizzera si è aggiunta, e la Svezia ha ritirato i suoi piani per un passaporto per i vaccini. Saskatchewan sta terminando tutte le restrizioni. Stiamo vedendo i governi locali e le università degli Stati Uniti fare gradualmente un passo indietro. Nessuna nuova città si è unita alla schiera per il passaporto vaccinale e Denver, in Colorado, si sta fermando. La povera e sofferente New York City, colpita da un nuovo mandato di regolamentazione, si sta riprendendo da questi obblighi, e sicuramente un ripensamento è in arrivo. Quanti Stati ora vorrebbero aver preso la strada della Florida, che sta vivendo un notevole boom economico? La Monmouth University traccia gli atteggiamenti negli Stati Uniti verso il governo e i media per quanto riguarda la risposta alla pandemia. A questo punto, tutte le frecce nel corso del tempo si inclinano verso destra. Il numero di persone che si oppongono ai passaporti vaccinali supera di 10 punti quelli che li sostengono. Un sondaggio ha rilevato che il 70 per cento dice che è ora di considerare il virus come normale. Comincia così uno sgretolamento atteso da tempo. Non è certo una coincidenza che tutto questo ha avuto un’accelerazione la stessa settimana in cui il convoglio di camionisti si è formato a Vancouver e ha fatto il viaggio lungo tutto il confine tra Stati Uniti e Canada, in mezzo alla neve, finendo a Ottawa e radunando molte decine di migliaia di cittadini per protestare. Il Primo Ministro è fuggito dalla città ed è andato nel suo bunker, producendo video in cui figura come ostaggio e denunciando i camionisti con tutti i soliti appellativi. Ciò che è ancora più sorprendente è che i media negli Stati Uniti e in Europa non hanno parlato del convoglio, probabilmente il più grande della storia e certamente la più importante protesta dei tempi moderni in Canada. L’argomento non è mai finito sulla prima pagina del New York Times o del Wall Street Journal. Eppure l’effetto è stato enormemente potente. L’opinione pubblica in Canada si è spostata del 15% per creare una solida maggioranza contro tutte le restrizioni e i mandati. Assolutamente sorprendente.



E altri governi nel mondo stanno prestando attenzione. C’è paura nell’aria. Stanno facendo marcia indietro, più in Europa che negli Stati Uniti. Ma anche negli Stati blu degli Stati Uniti si possono vedere le prove che la base delle restrizioni e dei mandati stia crollando. Citiamo anche la Nuova Zelanda, la Nazione insulare che pretendeva di far sparire magicamente il virus. Ora, con un’ondata di casi dopo l’altra, anche la folle Jacinda Ardern sta ritirando gli ordini di quarantena e gradualmente riapre il Paese. Il grande slogan si chiama “vivere con il Covid”. È un ripudio implicito di tutto quello che è successo per due anni. È quello che avremmo dovuto fare da sempre. Ma i fanatici hanno preso il sopravvento. Il grido isterico nel 2020 era che la forza della Stato, sostenuta dai media e dagli interessi corporativi, avrebbe in qualche modo fatto sparire il virus. Era sempre una cosa impossibile da realizzare. Il tentativo ha scatenato un abuso massiccio nei confronti della popolazione, ha sconvolto le economie ovunque e ha scatenato una quantità enorme di corruzione finanziaria che è ancora in corso oggi. Ciò non è neanche lontanamente finito. Restrizioni massicce sono ancora in atto. Viaggiare è ancora un disastro. L’obbligo di mascherine sui trasporti è orribile come sempre. La discriminazione a Washington, New York e Boston è moralmente ripugnante. Inoltre, così tante vite sono state distrutte. Tante imprese hanno chiuso. La salute pubblica è a pezzi. Lo sconvolgimento demografico è stato profondo. Ci sono scandali in agguato ovunque. Cosa hanno fatto esattamente Fauci, Farrar e Collins tutto il febbraio 2020 invece di indagare su come le persone malate possono curarsi? Perché usavano dei cellulari usa e getta? E l’articolo su Nature che esponeva la fuga dal laboratorio, che fu poi pesantemente criticato. Come è avvenuta? I misteri abbondano sulle sperimentazioni dei vaccini. E aspettate che la gente dia un’occhiata ai documenti “Emergency Use Approval” presentati dai produttori. Scopriranno che le compagnie farmaceutiche non hanno mai promesso molto. Certamente non hanno mai detto che il vaccino avrebbe fermato la diffusione, impedito alla gente di essere infettata, tanto meno messo fine alla pandemia. Non hanno mai detto che avrebbe funzionato contro le varianti. Questi sono soltanto alcuni dei molti shock di notevole portata che si verificheranno nei prossimi anni. I governi hanno speso molti trilioni di dollari, la maggior parte dei quali sono finiti nelle tasche di élite ben collegate nel settore aziendale e bancario. Le bustarelle e gli inganni legati a tutto, dai kit di test alle mascherine e alle terapie, saranno allarmanti a vedersi. E aspetta che la gente capisca che per tutto il tempo avremmo potuto avere dei farmaci generici solidi che hanno un impatto efficace e sostanziale sul trattamento precoce.

Tutte le guerre hanno una fine, ma i governi raramente pensano in anticipo alla strategia di uscita. Invece, uccidono e distruggono fino allo sfinimento e poi cercano di scappare sperando che tutti passino oltre. Questo è più o meno il modo di come sono andate le cose con la guerra in Iraq, e i risultati sono stati devastanti per tutto il mondo. Ci sono analogie su come i governi stiano scappando dalla catastrofe degli ultimi due anni. È stata una guerra alla gente, una guerra alla realtà e un attacco ai diritti e alle libertà su una scala e una portata senza precedenti nell’era moderna. Nulla di tutto ciò ha funzionato. In effetti, questo è incredibilmente ovvio ora, e assolutamente umiliante e screditante per vaste fasce della classe dirigente. Che effetto può avere per il mondo che si trova dall’altra parte? Ci sarà l’odio nei confronti degli esperti, delle élite, dei governi, dei media, dei prodotti farmaceutici, dei politici e dei burocrati dello stato profondo. Sta già accadendo. E pensate a questo: se può accadere in Canada, può accadere ovunque. Chi avrebbe immaginato che sarebbero stati i camionisti canadesi a farsi avanti e salvare il mondo? È una lezione per tutti noi. Mostra che una minoranza attiva di persone può fare una differenza enorme, se parla con convinzione morale e coraggio. Tutti gli altri seguono, purché il messaggio sia chiaro e parli della realtà che ci circonda. Questo, in poche parole, è il miglior ragionamento contro la disperazione. In questo momento c’è un grande guadagno nel rimanere pazienti e lasciare che i dadi cadano esattamente dove hanno cominciato a cadere. Sì, le dimissioni sarebbero l’ideale, ma a prescindere, ci sarà un riallineamento politico e un ripensamento culturale. Alla lunga la libertà può vincere. E il mondo sarà ricostruito, su basi molto più solide di quelle presenti due anni fa. Abbiamo vissuto un esperimento di tirannia. È fallito. Nonostante l’enorme costo di ciò che ha avuto luogo, ci troveremo tutti comunque in una buona posizione per vedere una rinascita di libertà, diritti umani e prosperità.

Jeffrey A. Tucker (Istituto Brownstone)
Fonte: brownstone.org/articles/the-power-of-protest/

05 febbraio 2022
www.nogeoingegneria.com/opinioni/la-forza-della-protesta/
14/02/2022 20:05
 
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Pfizer teme la diffusione dei dati sul vaccino, ora lo ha scritto chiaramente

La Pfizer teme la diffusione dei dati sull’efficacia e sugli effetti collaterali relativi al vaccino anti-Covid da lei prodotto, nonché le conseguenze sugli affari della fine della pandemia. È tutto scritto nero su bianco nell’ultimo rapporto rilasciato dallo stesso colosso farmaceutico, relativo agli utili nel quarto trimestre 2021:

s28.q4cdn.com/781576035/files/doc_financials/2021/q4/Q4-2021-PFE-Earnings-Rel...

Nel capitolo intitolato “Rischi relativi al nostro Business, al settore, alle operazioni e allo sviluppo dell’attività” si leggono parole gravi, che lasciano tanto più colpiti in quanto scritte pubblicamente senza, evidentemente, che vi sia alcun timore che queste generino legittime rimostranze da parte dei governi, come sarebbe lecito aspettarsi. “Vi è il rischio che un maggiore utilizzo del vaccino o di Paxlovid porti ad ulteriori informazioni sull’efficacia, la sicurezza o altri sviluppi, incluso il pericolo di ulteriori reazioni avverse, alcune delle quali possono essere gravi”, si legge a pagina 39 del rapporto. Mentre a poche righe di distanza si accenna ai rischi economici derivanti dalla “possibilità che il Covid19 diminuisca in severità o diffusione o che scompaia interamente”. Fin dalla prima pagina del documento sono presentati i dati attinenti ai ricavi dell’azienda rapportati a quelli conseguiti nel 2020: la Pfizer ha registrato un fatturato complessivo di 81,3 miliardi di dollari, con una crescita del 92 % rispetto all’anno precedente e ciò, quasi esclusivamente, grazie alla vendita dei vaccini anti-Covid. Ad offuscare questo eccezionale scenario economico, vi sono appunto le preoccupazioni relative ai dati clinici e preclinici e all’efficacia e agli effetti avversi dei sieri anti-Covid19, analizzate meticolosamente nel report in questione. Questi rischi riguardano innanzitutto la diffusione di ulteriori dati clinici e preclinici, soprattutto dopo che un giudice federale del Texas ha imposto alla FDA di pubblicare 55.000 pagine al mese della documentazione dei test clinici del vaccino Pfizer-BionTech:

www.lindipendente.online/2022/01/07/lfda-dovra-rendere-noti-in-fretta-i-dati-sul-vaccino...

Si legge, dunque, che i problemi per l’attività della multinazionale potrebbero derivare, tra gli altri, dal “rischio associato ai dati preclinici e clinici (compresi i dati della fase 1/2/3 o della fase 4 per Comirnaty), inclusa la possibilità di ulteriori informazioni riguardanti la qualità dei dati preclinici, clinici e di sicurezza che possono emergere in seguito a audit e ispezioni”. Nonostante questi timori riguardanti i dati della sperimentazione e l’evoluzione della situazione pandemica, il Presidente e Amministratore Delegato, Albert Bourla, ha messo in luce gli enormi successi della compagnia conseguiti negli ultimi due anni i quali, a suo dire, «hanno fondamentalmente cambiato la Pfizer e la sua cultura per sempre». Lo stesso Bourla, guardando al futuro prossimo, ha dichiarato:«Ovunque nella compagnia vedo colleghi ispirati da ciò che abbiamo raggiunto e determinati a fare parte della prossima svolta che può cambiare il mondo per i pazienti in difficoltà. Siccome entriamo nel nuovo anno, non vedo l’ora di vedere tutto quello che realizzeremo insieme». Infine, Bourla ha recentemente asserito che non esclude la necessità di una quarta dose e l’ipotesi di richiami per diversi anni, in quanto «il virus non andrà via e presumiamo che resti per un decennio. […] Per questo si è fatta strada l’ipotesi di una quarta dose almeno prima di procedere con la regolare vaccinazione annuale». Le case produttrici di farmaci sono, prima di ogni altra cosa, aziende che in quanto tali puntano a generare profitto. Non deve quindi sorprendere né scandalizzare che il documento Pfizer parli della pandemia come di un affare, né che speri nella quarta dose o nei richiami annuali. Quello che però colpisce, è l’assenza di reazioni pubbliche da parte degli enti europei e internazionali deputati alla salute pubblica (innanzitutto EMA e OMS) all’evidente timore rispetto a quanto si potrebbe scoprire nel prossimo futuro sulla qualità dei dati preclinici e clinici prodotti, sull’efficacia stessa del vaccino e sulle reazioni avverse. Siamo di fronte a una azienda che, in buona sostanza, palesa la possibilità che venga fuori che il farmaco da lei prodotto, e che già è stato somministrato a centinaia di milioni di persone, sia stato testato con procedure imperfette, sia meno efficacie di quanto comunicato e sia al tempo stesso più pericoloso. Non a caso poche settimane fa il British Medical Journal, una delle riviste scientifiche più prestigiose al mondo, ha evidenziato in un editoriale dai toni molto duri la necessità che i ricercatori abbiano immediatamente l’accesso ai dati grezzi raccolti nelle sperimentazioni dei vaccini anti-Covid:

www.lindipendente.online/2022/01/21/british-medical-journal-i-ricercatori-devono-avere-i-dati-grezzi-sui-vacc...

Per ora nessuno li ha ascoltati.

Giorgia Audiello
14 febbraio 2022
www.lindipendente.online/2022/02/12/la-pfizer-teme-la-diffusione-dei-dati-sul-vaccino-ora-lo-ha-scritto-chia...
23/02/2022 20:16
 
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Prof. Cyrille Cohen, Capo Immunologo in Israele:“Abbiamo fatto degli errori”. I vaccini hanno ridotta efficacia
Traduco nel seguito e sintetizzo l'intervista al professore Cyrille Cohen, Capo Immunologo all’Università Bar Ilan e membro del comitato consultivo del governo israeliano per i vaccini. Lo intervista il britannico Freddie Sayers, di UnHerd

I concetti chiave espressi
- Il Green Pass/passaporto per i vaccini non è più rilevante nell’era Omicron e dovrebbe essere gradualmente eliminato (ci aspettiamo che lo sia a breve in Israele)
- Il professore e i suoi colleghi sono stati sorpresi e delusi dal fatto che i vaccini non abbiano impedito la trasmissione, come avevano originariamente sperato
- Il più grande errore della pandemia in Israele è stata la chiusura delle scuole e del sistema scolastico: si è scusato per questo
- L’infezione diffusa è ora una parte inevitabile dell’immunità futura, altrimenti nota come immunità di gregge. Omicron ha accelerato la pandemia nella fase endemica, in cui il Covid sarà “come l’influenza“

Dall'intervista
La conoscenza epidemiologica, quella immunologica, ha mostrato che tanto più la popolazione viene esposta ad un patogeno, tanto più essa diventa resistente, perché il sistema immunitario ha imparato in merito al patogeno. Penso che ogni passo intrapreso in Israele sia stato molto importante. Voglio dire con questo che oggi siamo in una fase diversa della pandemia, uno stadio diverso di ciò che chiamiamo Covid-19. In Israele siamo stati i primi ad immunizzare in modo massiccio la popolazione, cosa che ci ha permesso di porre fine ai lockdown, da marzo scorso. Persino prima di quella data cominciammo a riaprire la nostra economia e società. Poi siamo stati i primi a notare una diminuzione nell'immunità, a seguito della seconda dose. A questo punto abbiamo dovuto decidere, e credetemi non è stata una facile decisione, se dover fare un altro richiamo. E lo abbiamo fatto e ci è stato di aiuto nel minimizzare le conseguenze di ciò che qui chiamiamo la quarta ondata. Poi è apparso Omicron. Israele, e io direi molto intelligentemente, chiuse nuovamente i suoi confini. Questo ci permise di prepararci durante il mese per non avere altri casi Omicron. Ma, di nuovo, non potevamo rimandare ciò indefinitamente, quindi ora lo abbiamo. Alcune cose che abbiamo imparato: i vaccini sono eccellenti per prevenire gravi casi e malattie. Purtroppo però hanno una ridotta efficacia contro la contaminazione.

D: Si aspettava che i vaccini prevenissero meglio la trasmissione di quanto in realtà è avvenuto?
R: Sì, e le dico perché. Sono uno dei pochi veramente addentro la questione, qui in Israele. Pensavamo che ciò che dovevamo aspettarci rispetto a ciò che avevamo visto a marzo-aprile e… Lasci che le dica che nella scorsa primavera qui in Israele la sensazione che avevamo era che dopo un mese mortale, quello di gennaio, con piu di 4.000 morti, e dopo il terzo lockdown, improvvisamente riaprivamo e i casi si abbassavano, gli ospedali si svuotavano. I miei colleghi danzavano nelle corsie per la gioia. Quindi veramente credemmo che fosse finita. A quel tempo credevamo che i vaccini potessero impedire anche la trasmissione. Ma ci siamo sopresi a scoprire che alla fine i vaccini non ci proteggono, non causano ciò che chiamiamo “immunità sterilizzata”.

D: In un mondo in cui i vaccini non prevengono la trasmissione, i passaporti vaccinali non sono quindi cosi rilevanti. Israele è arrivata a questo punto?
R: Ah, sicuro. Non sono solo io a dirlo… Nei media, nei mesi scorsi, altri lo hanno detto, specialmente con Omicron, in cui non vediamo grande differenza tra vaccinati e non: entrambi si possono infettare col virus più o meno allo stesso passo. Ma vorrei dirle che c’è altro con il Green Pass. Se prendiamo due stanze, una piena di gente vaccinata e l’altra di non vaccinati e si inserisce un virus, alla fine è minore l’impatto sul sistema sanitario, per quel che riguarda la propagazione di un virus nella popolazione vaccinata, in una stanza di vaccinati. Questo perchè il vaccino può prevenire la malattia grave.

D: Va bene, ma questa è un’altra cosa. Ora lei è dell'opinione che il passaporto vaccinale debba essere tolto? Che dovrebbe essere decretata la sua fine perché non più rilevante nell’era Omicron?
R: Sì, tendo ad avere questa idea. Dobbiamo guardare al futuro Abbiamo bisogno di migliori vaccini per prevenire la trasmissione. Per esempio, io sono per un vaccino nasale, in grado di imitare meglio l’immunità che otteniamo dalla malattia. Sappiamo che, anche se l’Omicron sta effettivamente causando molte reinfezioni, le persone vaccinate che hanno avuto infezioni secondarie, dobbiamo tenere in considerazione che il virus immunizza meglio del vaccino.

D: Dunque Israele continua ad avere passaporti vaccinali? Ovvero una politica del Green Pass?
R: Lo abbiamo ma non è molto imposto, soprattutto ora con Omicron. Per esempio due giorni fa abbiamo cancellato il Green Pass per i centri commerciali.

D: Vi aspettate che venga totalmente cancellato fra breve?
R: Sì, credo. Bisogna anche che comprendiate che il Green Pass non è necessario e non è un segreto. Non è necessario per prevenire la trasmissione, ed è anche per incoraggiare le persone a farsi vaccinare. Non voglio inoltrarmi in aspetti politici del Green Pass, ma è una realtà. Se l’obbiettivo è prevenire la trasmissione, il Green Pass non è il modo migliore per farlo.

D: Lei ha detto che l’era Omicron terminerà solo quando le masse saranno infettate. Che significa?
R: Significa che molta della nostra conoscenza, epidemiologica e immunologica, ha mostrato che tanto più una popolazione è esposta ad un patogeno, tanto più diventa resistente, perché il sistema immunitario “impara”. Ma c’è un prezzo da pagare. L’immunità di gregge è una conseguenza per me, non l’obbiettivo. Qui c’è una piccola sfumatura che la gente deve cogliere. Non sto dicendo alla gente di andare a farsi infettare, non è questo il modello a cui dobbiamo adattarci Non come il Brasile, con un Presidente che ha detto di andare a prenderselo, perché poi alla fine sappiamo come finisce. Se molti si infettano di un virus che può causare una grave malattia, alla fine i nostri ospedali sono sopraffatti, l’assistenza pure e la gente muore. Non vogliamo questo. Voglio dire che ad ogni ripetuta esposizione ad un'ondata virale, credo che si crei l'immunità. Non voglio chiamarla immunità di gregge, perché la gente pensa che dopo tutto è finito, invece non possiamo sempre avere una nuova variante che potrebbe essere più problematica. Ma a livello della popolazione di cui parlo, è una protezione generale.

D: In qualità di scienziato e di accademico in immunologia, le è parso strano che le sue discipline siano diventate cosi politiche, che concetti come immunità di gregge che precedentemente erano parte del sillabario accademico, ora siano quasi diventate argomenti proibiti perché i governi e gli attivisti tendevano a fare pressione in una direzione piuttosto che in un’altra?
D: A mischiare la politica con l'immunologia o la scienza della salute, alla fine si avrà la politica. Sono stato in contatto con vari funzionari qui in Israele. Le persone erano ricettive, parlo di membri del governo. Non saprei dirle se avessero adottato tutto ciò che pensavamo fosse giustificato o meno. Ma penso che nella maggiora parte dei casi le nostre raccomandazioni venivano valutate e non sto dicendo che si fossero poi fatte azioni di conseguenza. Da un punto di vista sociale, questa è un’era molto interessante, perché scopriamo che gli esperti professionisti, e ne abbiamo tantissimi, con le loro dichiarazioni possono creare un impatto sulla politica di un Paese.

Dalla intervista, alcune altre citazioni chiave

Sulla chiusura delle scuole israeliane

“C’è un errore che penso abbiamo fatto e di questo sono estremamente dispiaciuto. Tra alcuni errori fatti, uno è stato con il sistema scolastico, che per me era la cosa che non avremmo dovuto toccare. Mai, mai”.
– Cyrille Cohen, UnHerdTV

Sull’accelerazione dal pandemico all’endemico
“Penso che sarà come l’influenza, penso che ci saranno brutte ondate e ondate migliori, con una migliore immunità a livello della popolazione, con migliori vaccini e migliori trattamenti. In questo senso, e sono estremamente cauto, c’è la possibilità che Omicron acceleri questa transizione”.
– Cyrille Cohen, UnHerdTV

Sugli obblighi vaccinali
“Penso che la vaccinazione sia una scelta personale. E ho sempre detto che credo sia così. Ma questa scelta ha delle conseguenze. E qui, c’è un problema nella società. Se hai più di 50, 60 anni e dici che non vuoi essere vaccinato, e faccio una domanda provocatoria, sarai disposto a rinunciare alla possibilità di essere curato negli ospedali?”.
– Cyrille Cohen, UnHerdTV

Cristina Bassi
Fonte: unherd.com/thepost/israeli-vaccine-chief-we-have-made-m...

20/01/2022
www.thelivingspirits.net/prof-cyrille-cohen-capo-immunologo-in-israele-abbiamo-fatto-degli-errori-i-va-ccini-hanno-ridotta-ef...
[Modificato da wheaton80 23/02/2022 20:16]
28/02/2022 19:44
 
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Muoiono i vaccinati e non i “no vax”. L'analisi dei dati del UK Health Security Agency

Sabato 26 febbraio il Daily Sceptic ha pubblicato un interessante articolo in cui vengono analizzati i dati forniti da UK Health Security Agency (UKHSA) sull’andamento pandemico nel periodo compreso tra il 30.01.2022 e il 20.02.2022. L’articolo è scritto da Amanuensis, presentato come ex accademico e scienziato senior del governo. Nell’articolo lo scienziato si sofferma nella prima parte sui dati UKHSA riguardanti i tassi di infezione, mostrando come i numeri indicano che il contagio è maggiore nei vaccinati con tre dosi per tutte le fasce d’età comprese tra 18 anni e 79 anni, mentre è minore per tutti coloro che non si sono sottoposti a vaccinazione, considerando anche i monodose e i bidosati.




Per questo l’autore scrive:“L’utilizzo dei dati sui tassi di cui sopra per stimare l’efficacia del vaccino contro l’infezione mostra ancora una volta che i vaccini si comportano male […]. Sorprendentemente, i tripli vaccinati di età compresa tra i 18 e i 70 anni hanno circa il triplo del rischio di infezione rispetto ai non vaccinati”. Nella seconda parte dell’articolo invece si analizza la protezione offerta dai vaccini contro il rischio di morte. Secondo i dati sui decessi (entro 60 giorni da un test positivo) “i vaccini sembrano ancora offrire una protezione contro la morte. Tuttavia, mentre il tasso di mortalità dei non vaccinati ha avuto una forte tendenza al ribasso dall’inizio dell’anno, il tasso di mortalità dei vaccinati ha avuto una tendenza all’aumento”.





Secondo l’interpretazione statistica quindi “i dati sui tassi di mortalità visti sopra potrebbero essere dovuti alle differenze nel corso temporale dell’infezione nei vaccinati rispetto ai non vaccinati. I non vaccinati sembrano seguire la progressione nota della malattia Covid, con quei pochi che soccombono al Covid e che lo fanno circa due o tre settimane dopo l’infezione. I vaccinati, tuttavia, sembrano avere una progressione della malattia più prolungata e morire più tardi”. Secondo Amanuensis, “questi dati che indicano che le morti nei vaccinati non stanno diminuendo […] sono molto preoccupanti, qualunque sia la ragione. In tempi normali ci sarebbe un’indagine urgente per capire cosa esattamente stia accadendo e perché, e quali azioni di mitigazione siano necessarie. Ma questi non sono tempi normali e immagino che avremo la stessa azione che si è verificata quando sono emersi altri dati “scomodi” sui vaccini, e cioé, non verrà fatto nulla.

Fonte: dailysceptic.org/2022/02/26/covid-deaths-in-the-vaccinated-rise-while-those-in-the-unvaccinated-fall-ukhsa-da...

Massimo Cascone
28 febbraio 2022
comedonchisciotte.org/muoiono-i-vaccinati-e-non-i-no-vax/
11/03/2022 15:35
 
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Vaccino e DNA, studio conferma: non erano bufale

Il monitoraggio della sicurezza e dell'efficacia a lungo termine dei vaccini è stata fin dall’avvento dei vaccini anti-Covid una delle maggiori preoccupazioni della parte più attenta della comunità scientifica internazionale, quella che non ha assunto acriticamente e fideisticamente la vulgata televisiva sui vaccini “assolutamente sicuri ed efficaci”. In base a che prove? Ora che la morsa mediatica sulla popolazione si sta attenuando, avendo lasciato spazio alle vicende del conflitto russo-ucraino, è possibile portare all’attenzione dell’opinione pubblica qualche studio scientifico molto interessante, come quello prodotto dal Dipartimento di Scienze Cliniche dell’Università di Lund, Malmö, Svezia:

www.mdpi.com/1467-3045/44/3/73/htm

Si tratta di uno studio condotto sugli effetti del vaccino Comirnaty della Pfizer. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo avuto valutazioni e indagini sul profilo di sicurezza di questo vaccino, che in molti Paesi, tra cui l’Italia, è stato il più utilizzato. Tali studi hanno evidenziato diversi effetti avversi verificatisi a breve distanza dall’inoculazione, come pericarditi, aritmie cardiache, trombosi venose profonde, embolie polmonari, infarti del miocardio, emorragie intracraniche e trombocitopenia. Certamente, per comprendere meglio i meccanismi alla base degli effetti avversi correlati al vaccino, sono necessarie indagini cliniche e analisi cellulari e molecolari. Lo studio svedese da poco pubblicato riguarda i possibili effetti avversi del vaccino a mRNA non solo nel breve termine, ma anche a distanza di un periodo di tempo più lungo. Si occupa infatti della trascrizione inversa intracellulare del vaccino Pfizer in vitro nella linea cellulare del fegato umano. Il lavoro dei ricercatori svedesi è nato a partire da studi recenti che hanno dimostrato che gli RNA SARS-CoV-2 possono essere trascritti e integrati nel genoma delle cellule umane. Ciò ha fatto sorgere la domanda se ciò possa verificarsi anche con i vaccini a mRNA. Nei dati di farmacocinetica forniti a suo tempo da Pfizer all'Agenzia Europea per i Farmaci (EMA), la biodistribuzione del vaccino era stata studiata nelle cavie animali mediante iniezione intramuscolare con marcatori radioattivi, ritrovati poi principalmente nel sito di iniezione e nel fegato. I ricercatori svedesi hanno dunque studiato l'effetto del vaccino Pfizer sulla linea cellulare di fegato umano Huh7 in vitro. Le cellule Huh7 sono state esposte al vaccino e sono stati poi rilevati livelli elevati di esso nelle cellule epatiche, nonché cambiamenti nell'espressione genica di un elemento nucleare di tali cellule che è una trascrittasi inversa.

Gli scienziati hanno altresì dimostrato che l'mRNA del vaccino viene trascritto intracellularmente nel DNA già dopo appena sei ore dall’esposizione al vaccino. Lo studio presenta quindi prove che il vaccino a mRNA è in grado di entrare nella linea cellulare del fegato umano Huh7 in vitro, ma ci sono anche altri studi che attestano che ciò si verifica anche in vivo. In particolare, uno studio recente sui vaccini mRNA contro i virus dell'influenza H10N8 e H7N9, utilizzando un sistema di rilascio simile, ha mostrato che il vaccino mRNA può distribuirsi in modo piuttosto aspecifico a diversi organi come fegato, milza, cuore, rene, polmone e cervello. Nel rapporto di valutazione sul suo vaccino fornito all'EMA da Pfizer, gli studi di distribuzione farmacocinetica nelle cavie hanno dimostrato che una proporzione relativamente ampia (fino al 18%) della dose totale si distribuisce al fegato. Dal momento che sono stati segnalati casi di persone che hanno sviluppato epatite autoimmune dopo la vaccinazione, gli scienziati svedesi hanno ipotizzato che se le cellule del fegato presentano anche la proteina spike SARS-CoV-2 derivata dal vaccino, ciò potrebbe potenzialmente rendere le cellule del fegato bersagli per cellule T citotossiche reattive della proteina spike precedentemente innescate. Purtroppo nel rapporto della casa produttrice sulla tossicità del proprio vaccino non sono stati forniti studi di genotossicità o cancerogenicità. Lo studio dell’Università di Lund prova invece che il vaccino Pfizer può essere trascritto inversamente al DNA in linee cellulari del fegato, e questo può dare adito alla preoccupazione che il DNA derivato dal vaccino possa essere integrato nel genoma dell'ospite e influenzare l'integrità del DNA genomico, che può potenzialmente mediare genotossicità. Una prospettiva inquietante e molto preoccupante, che finora era stata negata dai sostenitori ad oltranza di questi preparati sperimentali, che respingevano sprezzantemente l’ipotesi che questi potessero fare delle persone degli OGM, degli organismi geneticamente modificati. Una certezza pseudogranitica ora smontata da questa ricerca.

Paolo Gulisano
07/03/2022
lanuovabq.it/it/vaccino-e-dna-studio-conferma-non-eran...
16/03/2022 17:40
 
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TAR - Enorme vittoria della Polizia in difesa dei diritti di tutti



Il TAR del Veneto ottiene 3 provvedimenti cautelari che sanciscono il ripristino della retribuzione per i lavoratori sospesi senza Green Pass
21/03/2022 12:41
 
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La Nigella Sativa (cumino nero) può prevenire il danno vascolare da proteina spike. Utile anche per ipertensione e asma

Traduco nel seguito alcuni passaggi da due articoli di NaturalNews, il primo del luglio 2021, relativamente al danno vascolare e alla tempesta di citochine, di cui sentiamo parlare dall’inizio dell’era Covid… Ed il secondo articolo del 2013, in cui si parla delle proprietà ipertensive della Nigella Sativa (o cumino nero). La Nigella Sativa (esiste anche in tintura madre e olio) è un rimedio naturale che vale la pena conoscere per i vari benefici che arreca (fintanto che potremo goderne…)
Cristina Bassi

Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Vascular Pharmacology mostra che una molecola trovata nella Nigella Sativa, conosciuta anche come cumino nero, si lega ai recettori ACE2 nei polmoni, impedendo così alle particelle di proteina spike di indurre infiammazione e danno vascolare. La molecola è in fase di studio per un possibile sviluppo di farmaci. I ricercatori indiani hanno studiato gli effetti della nigellidina, un alcaloide indazolico del cumino nero. (…) Hanno trovato che la nigellidina “si lega fortemente” alla proteina spike in quella che è conosciuta come la regione cardine, che può a sua volta ostacolare il suo legame alle superfici del recettore ACE2.

Un possibile candidato farmaco, in studio per le sue applicazioni sulla salute umana
Questo processo, ossia bloccare l’ACE, prosegue lo studio, potrebbe ripristinare i livelli di angiotensina e limitare la vasoturbolenza, mentre il blocco del recettore potrebbe aiutare a fermare l’infiammazione e il deterioramento vascolare che ne risultano. (…) La nigellidina può modulare l’infezione, “la tempesta di citochine”, attraverso numerosi meccanismi. In uno studio correlato che è stato pubblicato l’anno scorso nella rivista Europe PMC, i ricercatori hanno appreso che la nigellidina può potenzialmente inibire l’infezione in diversi altri modi. Si è poi scoperto che alcune persone possono soffrire di “tempeste di citochine” quando il loro sistema immunitario risponde in modo eccessivo e causa più danni, o addirittura la morte. Si è poi studiata la nigellidina e si è scoperto che possiede alcune proprietà che possono inibire le tempeste di citochine, nonchè impedire l’infezione, rendendola potenzialmente un candidato ideale per ulteriori ricerche. È anche epato e rene-protettiva, il che significa che può aiutare a proteggere contro i danni al fegato e ai reni. Oltre a questo, la nigellidina è stata determinata a possedere speciali caratteristiche immunomodulanti e antinfiammatorie, così come un potenziale antiossidante abbastanza forte da inibire alcune proteine patogene. La nigellidina, insieme alla nigellicina, si trova nel rivestimento dei semi della Nigella Sativa… e insieme al timochinone e al ditimochinone, altri due componenti dei semi neri, mostra forti effetti antiossidanti, antibatterici, anti-ipertensivi, antinfiammatori e immunomodulatori che possono essere ritenuti utili, come da ulteriori ricerche cliniche. Il seme nero è anche riconosciuto come un protettore metabolico, poichè aiuta a migliorare i livelli di lipidi e di zuccheri nel sangue. “La funzione vasorilassante e anti-ipertensiva del [seme nero] aiuta nella modulazione del sistema renina-angiotensina (RAS), ovvero nell’attività diuretica, che è uno degli obiettivi principali. Potrebbe avere un grande ruolo protettivo durante il disordine secondario post infettivo della vasculatura periferica, cioè i sistemi cardiaco e renale. Nella maggior parte dei casi i pazienti muoiono a causa di questa disfunzione/fallimento d’organo”, dice lo studio. Placando l’infiammazione, la nigellidina potrebbe aiutare a sostenere la salute pubblica. Altri studi hanno scoperto che l’assunzione di Nigella Sativa migliora significativamente i parametri del metabolismo degli zuccheri nel sangue, così come l’emoglobina glicata.

L’estratto di Nigella Sativa riduce l’ipertensione
Il seme della Nigella Sativa (una pianta medicinale tradizionale mediorientale) ha dimostrato, tra le altre cose, di poter abbassare la pressione sanguigna. Lo studio che dimostra i benefici della Nigella Sativa nella gestione della pressione alta è stato condotto da ricercatori della Shahrekord University of Medical Sciences in Iran e pubblicato sulla rivista Fundamental & Clinical Pharmacology nel 2008. Nello studio randomizzato, in doppio cieco, i partecipanti con ipertensione lieve hanno ricevuto o un placebo, oppure 100 mg o 200 mg di estratto di Nigella Sativa, due volte al giorno. Dopo otto settimane, i ricercatori hanno scoperto che sia la pressione sanguigna sistolica che quella diastolica erano significativamente ridotte nei partecipanti che prendevano l’estratto di Nigella Sativa, rispetto ai livelli all’inizio dello studio e al gruppo placebo. Una dose più alta ha portato a una maggiore diminuzione della pressione sanguigna. I partecipanti ai gruppi di Nigella Sativa hanno anche avuto riduzioni significative dei livelli di colesterolo generale e LDL (“cattivo”) rispetto all’inizio dello studio e al gruppo placebo. Non si sono osservate complicazioni.

Utile anche per allergie e asma e come anticancro
Gli studi hanno anche dimostrato che la Nigella Sativa è un potente strumento nella gestione delle allergie e dell’asma. Una revisione della ricerca del 2003, pubblicata su Phytotherapy Research, ha scoperto che in quattro studi separati la Nigella Sativa ha portato a un miglioramento dei sintomi delle allergie, tra cui febbre da fieno, eczema e asma, migliorando anche i livelli di trigliceridi e colesterolo HDL (“buono”). Un altro studio, pubblicato su Phytomedicine nel 2010, ha scoperto che la Nigella Sativa ha migliorato i sintomi nei pazienti con asma, agendo direttamente per dilatare i bronchi, proprio come fanno i farmaci convenzionali per l’asma. Secondo uno studio del 2011 nel Journal of Ethnopharmacology, la Nigella Sativa sembra anche smorzare l’iper-reattività del sistema immunitario che porta agli attacchi d’asma, riducendo l’attività dei globuli bianchi e dei fattori infiammatori. Infine, il seme ha anche delle proprietà anticancro incredibilmente potenti; infatti è stato dimostrato che stimola l’attività dei globuli bianchi che combattono il cancro conosciuti come granulociti neutrofili. Gli studi hanno confermato che l’ingestione regolare di semi o olio di semi di Nigella Sativa può aiutare a prevenire la crescita e la diffusione delle cellule cancerogene del colon, e altri studi hanno dimostrato il suo beneficio nel combattere altri tipi di cancro.

Fonti

- www.naturalnews.com/2021-07-27-nigella-sativa-black-seed-prevents-covid-dam...
- www.naturalnews.com/040404_Black_cumin_hypertension_Nigella_sat...

Traduzione: Cristina Bassi
07/03/2022
www.thelivingspirits.net/la-nigella-sativa-cumino-nero-puo-prevenire-il-danno-vascolare-da-proteina-spike-utile-anche-per-ipertensione...
23/03/2022 15:13
 
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Obbligo vaccinale: arriva una bomba clamorosa dai giudici siciliani

Una bomba di proporzioni colossali è scoppiata in Italia, e pur se è stata silenziata, anche grazie al fatto che la guerra in Ucraina sta catalizzando tutta l’attenzione dei media, i suoi effetti sono destinati a farsi sentire. I giudici del Consiglio Amministrativo della Sicilia hanno infatti stabilito che il decreto legge del 2021 che impone l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario presenta rilevanti e fondati problemi di legittimità costituzionale, ed hanno quindi rimandato alla Corte Costituzionale il ricorso di uno studente di scienze infermieristiche dell’Università di Palermo che è stato sospeso dal corso di studi per essersi rifiutato di vaccinarsi:

www.quotidianosanita.it/allegati/allegato3219910.pdf

Ma è leggendo le motivazioni con le quali Il Consiglio ha sollevato davanti alla Consulta la questione di legittimità costituzionale sull’obbligo di vaccinazione anti Covid che si comprende a pieno la portata della notizia. I giudici del Consiglio Siciliano, che equivale a livello regionale al Consiglio di Stato, sottolineano infatti come “il numero di eventi avversi, la inadeguatezza della farmacovigilanza passiva e attiva, il mancato coinvolgimento dei medici di famiglia nel triage pre-vaccinale e comunque la mancanza nella fase di triage di approfonditi accertamenti e persino di test di positività/negatività al Covid non consentono di ritenere soddisfatta, allo stadio attuale di sviluppo dei vaccini anti Covid e delle evidenze scientifiche, la condizione, posta dalla Corte Costituzionale, di legittimità di un vaccino obbligatorio solo se, tra l’altro, si prevede che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che è obbligato, salvo che per quelle sole conseguenze che appaiano normali e, pertanto, tollerabili”. In parole povere il Consiglio afferma che “allo stato attuale” i vaccini anti Covid presentano un livello di rischio troppo alto di eventi avversi, anche fatali, e soprattutto che imponendo l’obbligo lo Stato non ha previsto il coinvolgimento dei medici di famiglia, che avrebbero potuto fornire i dati sulla condizione di salute dei loro assistiti, scegliendo di vaccinare tutti, sempre e comunque. Non basta, i giudici sottolineano come, oltre a non svolgere accertamenti prima della somministrazione del vaccino (che in realtà possiamo considerare un siero sperimentale), anche successivamente non ci sia stato un attento monitoraggio degli effetti avversi e che tutto questo non è compatibile con l’obbligo per i trattamenti sanitari, che può essere previsto solo se non incide negativamente sulla salute. Dunque oggi finalmente viene messo nero su bianco che i “vaccini” non sono affatto sicuri come ci assicuravano, mentre per la loro efficacia basta guardare i numeri dei contagi che, dopo che sono stati vaccinati anche i pali della luce, non solo non sono crollati, ma sono anzi esplosi con ondate che si susseguono continuamente. Naturalmente il caso dello studente che non ha potuto svolgere il suo tirocinio nelle strutture sanitarie apre le porte a ricorsi per tutto il personale sanitario, obbligato a un trattamento non sicuro e rivelatosi inefficace, e smaschera la propaganda “pro-vax”, diffusa senza sosta su tutti i mezzi di comunicazione, che etichettava come analfabeti funzionali tutti coloro che osavano mettere in discussione il valore salvifico del siero magico. Ora per coerenza i giornaloni dovrebbero scrivere che i giudici del Consiglio Siciliano sono terrapiattisti e si informano sui siti di fake news diffuse dagli hacker russi.

Arnaldo Vitangeli
23 marzo 2022
visionetv.it/obbligo-vaccinale-arriva-una-bomba-clamorosa-dai-giudici-si...
04/04/2022 19:45
 
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Danneggiati da vaccino, un esercito di 1.300 "fantasmi"
Silenziati dai media, ignorati dallo Stato, sottovalutati dall'AIFA, i danneggiati da vaccino proseguono nel loro calvario che «non passa mai»: alcuni hanno sintomi già da un anno. Il Comitato Ascoltami, nato dalle storie di reazioni avverse raccontate dalla Bussola, tocca quota 1.300. «E ora la solitudine si fa tragedia con i suicidi di chi non riesce a portare il peso», lancia l'allarme la fondatrice Federica Angelini. Avviata una raccolta fondi per la ricerca che dimostri il danneggiamento del sistema immunitario dopo l'inoculo

L’ultima a raccontare la sua storia è Laura: 18 anni, il 4 luglio fa la sua prima dose e la sera stessa accusa malessere, astenia, dolori muscolari, fitte al petto e affanno. Oggi deve convivere con una diagnosi di pericardite acuta con versamento: non fa sport, non fa nemmeno le scale e si imbottisce di cortisone. Non sa quando tutto finirà, eppure la prima volta al pronto soccorso l’avevano rimandata a casa con diagnosi di ansia. Appena prima a raccontare il suo calvario è Nicoletta: convive con le parestesie sul viso accompagnate da dolori violenti alle tempie e da bruciori permanenti che la paralizzano. Tra esami e visite ha già speso 8.000 euro senza avere ancora né una cura né una diagnosi.




Nicoletta prima e dopo il vaccino

Risalendo per li rami nel Canale Telegram del Comitato Ascoltami, nato in agosto per unire le testimonianze dei danneggiati da vaccino, troviamo Alberto, 34 anni, fresco di terza dose il 24 gennaio:«Subito dopo ho iniziato ad avvertire dolore al petto e allo stomaco, mi hanno confermato pericardite e miocardite con versamento cardiaco». Dopo il ricovero d'urgenza al Papa Giovanni di Bergamo, il suo cuore aveva una funzionalità del 10%; da lì in terapia intensiva decidono di metterlo in coma farmacologico, di intubarlo e fargli una biopsia al cuore. La diagnosi parla di miocardite acuta post vaccino. Oggi dice soltanto:«Ringrazio Dio di essere ancora vivo e aver riabbracciato le mie bambine».


Alberto

Si potrebbe continuare all’infinito, fino ad arrivare al numero di 1.300, perché tanti sono ad oggi i danneggiati da vaccino che hanno raccontato la loro storia al Comitato Ascoltami, che si batte perché sia riconosciuto un trattamento medico e sociale per i tanti che hanno subito reazioni avverse gravi da vaccino che stanno diventando permanenti. «Vorrei risvegliarmi e scoprire di aver avuto solo un incubo, ma purtroppo non è così», dice Alessandra, mentre Marco, 58 anni, ha un danno irreversibile accertato al sistema immunitario che gli provoca ipertensione, abbassamento della vista, dolori muscolari e acufene senza tregua. Stefania invece ha 39 anni e dal 26 giugno convive con spilli improvvisi in testa, tremolii sul labbro e agli occhi, fitte, intorpidimenti:«Alcune mattine non ho neanche la forza di tenere la tazza del latte in mano».


Stefania

Pericarditi e miocarditi, parestesie tra le più varie, problemi neurologici e sensoriali, spesso non diagnosticati nemmeno. Queste sono le principali segnalazioni che sono arrivate in questi mesi al Comitato. Moltiplicate per 1.300 e vi renderete conto che si tratta soltanto di piccolo esercito di danneggiati che ha avuto il coraggio di uscire allo scoperto e vincere la vergogna e la paura di essere giudicati come a rischio invalidità. Federica Angelini è la fondatrice, l’anima, l’ispiratrice del Comitato. È grazie a questa combattiva insegnante di Bussolengo se oggi 1.300 persone sbattute fuori dagli ospedali come “scarti” possono almeno parlare e conferire dignità ad una invalidità che non si vuole ricollegare al vaccino solo perché questo significherebbe ammettere che la campagna vaccinale di massa, forzata e imposta col ricatto, ha avuto delle vittime. Federica è stata una delle prime ad uscire allo scoperto: ha fondato il comitato dopo un’intervista agostana con la Bussola, che aveva raccolto il suo grido d’allarme su Facebook:

lanuovabq.it/it/noi-vittime-del-vaccino-lasciati-soli-da-uno-stato-che-non-vuole...

Da lì le storie di sono moltiplicate:

lanuovabq.it/it/mal-di-vaccino

Oggi la Angelini festeggia un compleanno triste, di quelli senza candeline:“Mi sono vaccinata il 22 marzo 2021”, spiega oggi alla Bussola. “Quindi è un anno che convivo con parestesie e bruciori terribili”.


Federica Angelini

Nel corso dei mesi il comitato è cresciuto e Federica ha provato, con l’aiuto di sempre più danneggiati volontari, a farsi ascoltare dai medici, dai politici. “Qualcosa è stato portato a casa”, prosegue, “ma non è niente. Siamo tantissimi, 1.300, ma sappiamo che siamo solo la punta dell’iceberg. Anche solo ascoltare questi drammi vediamo che fa bene ad uscire dall’isolamento. Ci siamo dotate di un gruppo di psicologhe che sono esperte in eventi traumatici e in questi giorni stanno aiutando anche tanti profughi ucraini. Il nostro dolore è simile al loro perché anche noi siamo vittime di una sofferenza post traumatica, di quelle che si vivono nelle guerre o nelle catastrofi naturali”. L’ascolto è fondamentale, ma spesso non si riescono a trovare medici disposti a fare diagnosi e a curare e qualcuno non se la sente di portare questo peso, che diventa insostenibile. “Qualcuno si è tolto la vita, una nostra associata. Ce l’ha detto la madre, è stato terribile, la solitudine e l’angoscia di non essere ascoltate l’hanno uccisa. Ma l’allarme che vorrei lanciare è che non si tratta di casi isolati. Ci arrivano notizie e segnalazioni anche di ragazzi che si uccidono nel chiuso della loro camera. Dopo il lockdown e la falsa promessa di libertà con il ricatto del vaccino, hanno dovuto fare i conti con reazioni avverse invalidanti. Non hanno retto la vergogna e l’hanno fatta finita nella loro camera, che era diventata una prigione”. Ora il comitato, mentre si torna a parlare addirittura di quarta dose, è alle prese con la “grana” esenzioni. Per chi ce l’ha, va rinnovata, per chi non ce l’ha va richiesta:“Abbiamo un gruppo di avvocati che tra i tanti che si sono proposti ci è sembrato il più disposto a seguirci senza secondi fini”, insiste Federica. Ma il suo obiettivo è lavorare sulla dimostrazione della distruzione del sistema immunitario:“Sì, è il nostro obiettivo perché in Germania stanno conducendo indagini che da noi invece sono molto complesse e costose e che stanno dando i primi risultati: in moltissimi casi il vaccino ha danneggiato il sistema immunitario. Una nostra associata ha fatto questo esame in Germania e i risultati sono sconcertanti. Per questo tornerò a Roma per informare i senatori che mi avevano ascoltato in autunno e per questo abbiamo fatto partire una petizione attraverso la piattaforma change.org con lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca su questo aspetto immunitario che sarebbe la prova che quello che viviamo non è uno stato d’ansia come ci è stato rimproverato spesso, ma ha una causa e la causa è che la proteina spike ha messo KO il nostro sistema immunitario». Già, la politica. Federica ha ricevuto diverse chiamate di interessamento, tutte però infruttuose al loro obiettivo, che è quello di essere riconosciuti dallo Stato come danneggiati da vaccino: politici, medici, tanti si sono fatti vivi, ma tutti sembrano avere le mani legate.

“Un’oncologa mi ha cercato; fino alla seconda dose era convintissima della bontà del vaccino, ma dalla terza sta malissimo ed è sicura al 100% che la causa sia stata l’iniezione. Ma non ce la fa a uscire allo scoperto perché teme di mettere a rischio la carriera». Eppure, a un anno dalla comparsa dei primi sintomi, Federica non perde la speranza:“Non voglio arrendermi all’idea che per noi sarà per sempre così; speravamo in un’attenuazione dei sintomi col passare del tempo, ma purtroppo quasi mai avviene. Però non ci fermeremo perché una cura per noi deve esserci. Poi, il tempo mostrerà le responsabilità e le colpe di questa campagna vaccinale sciagurata».

Andrea Zambrano
31-03-2022
lanuovabq.it/it/danneggiati-da-vaccino-un-esercito-di-1300-...
[Modificato da wheaton80 04/04/2022 19:45]
29/04/2022 00:58
 
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I direttori finanziari di Pfizer e Moderna si dimettono. Cosa succede a Big Pharma?

Non vorremmo vi fosse sfuggita questa:“Sia il CFO di Moderna David Meline che Frank D’Amelio di Pfizer si stanno dimettendo dai loro incarichi. I nuovi CFO (Chief Financial Officer– Direttore Finanziario) delle società sono stati entrambi annunciati l’11 aprile a poche ore di distanza: Jorge Gomez per Moderna, mentre il nuovo CFO di Pfizer sarà David Denton. Entrambi assumeranno le loro nuove posizioni a maggio; i loro predecessori fungeranno da consiglieri per il periodo transitorio. Non solo BioNTech ha dovuto sottolineare nel suo rapporto annuale i rischi che il proprio vaccino Covid comporta per l’azienda. Pfizer spiega anche che le nuove scoperte sui problemi di sicurezza e la scarsa efficacia del vaccino Comirnaty possono portare a enormi perdite finanziarie:“I nostri ricavi futuri derivanti dalla vendita del nostro vaccino Covid 19 dipendono da numerosi fattori, tra cui:

- Concorrenza con altri vaccini Covid 19, compresi quelli con diversi meccanismi d’azione e diverse restrizioni di produzione e distribuzione, anche in base all’efficacia, ai costi, alla facilità di conservazione e distribuzione, all’ampiezza dell’uso approvato, al profilo degli effetti collaterali e alla durata della risposta immunitaria
- L’entità della diffusione dell’infezione da Covid 19
- La misura in cui un vaccino contro il Covid 19 è ancora necessario al di là dell’attuale pandemia, anche se si tratta di un virus endemico
- La durata della risposta immunitaria generata dal nostro vaccino Covid 19, che non è stata ancora dimostrata negli studi clinici
- La nostra capacità di ottenere approvazioni normative complete se attualmente disponiamo di permessi di emergenza o permessi equivalenti
- La nostra capacità di espandere la nostra base di clienti geografici
- Le nostre trattative sui prezzi e sulla copertura con agenzie governative, assicuratori sanitari privati e altri pagatori di terze parti a seguito delle nostre vendite iniziali ai governi nazionali
- La misura in cui SARS-CoV-2 muta e l’efficacia del nostro vaccino Covid 19 nel prevenire l’infezione da Covid 19 da ceppi mutanti
- La capacità dei Paesi e delle giurisdizioni di conservare le dosi del nostro vaccino Covid 19 a basse temperature e distribuirle agli utenti finali
- Il profilo di sicurezza del nostro vaccino Covid 19, compreso se effetti collaterali precedentemente sconosciuti o una maggiore incidenza o gravità di reazioni avverse note rispetto a quelle osservate negli studi clinici sono rilevati nel nostro vaccino Covid 19 con uso diffuso in tutto il mondo dopo l’approvazione
Future controversie in materia di proprietà intellettuale relative ai vaccini Covid 19, in particolare laddove tale controversia riguardi il nostro vaccino Covid 19
- Le nostre capacità di produzione e distribuzione per il nostro vaccino Covid 19

In sintesi: non si può garantire che in futuro una vaccinazione contro il Covid 19 sarà ancora necessaria, né che il prodotto abbia un’efficacia e una durata d’azione convincenti, né che il vaccino sia sicuro. Lo stesso può essere letto anche nel rapporto annuale di Moderna. La benedizione finanziaria dei controversi vaccini Covid potrebbe volgere rapidamente alla fine e persino improvvisamente essere invertita dalle richieste di risarcimento danni. Ora, sia in Pfizer che in Moderna, i direttori finanziari che hanno guidato le aziende attraverso la “pandemia” vengono sostituiti. La tempistica è piuttosto interessante: D’Amelio ha annunciato a novembre che si sarebbe ritirato; all’epoca, i prezzi delle azioni di Pfizer avevano ancora il loro massimo storico davanti a loro a dicembre. All’inizio del 2022, il prezzo era poi andato improvvisamente in caduta libera; da allora, non è stato in grado di recuperare a lungo termine. Una gloriosa fine della carriera Pfizer di D’Amelio non è quindi in vista. Le dimissioni di Meline, d’altra parte, sono diventate pubbliche solo all’inizio di aprile. La sua decisione non sorprende: dopo il massimo storico di settembre, il prezzo di Moderna sta scendendo e anche qui si può vedere una tendenza al ribasso ancora più chiara dall’inizio del 2022. Ciò è probabilmente dovuto anche al fatto che l’azienda ha riscontrato gravi effetti collaterali negli studi clinici del suo nuovo prodotto: un vaccino a mRNA contro l’influenza. A parte il vaccino Covid Spikevax, Moderna non ha ancora un altro valido prodotto sul mercato. Per BioNTech e Pfizer, il controverso vaccino Covid comporta grandi rischi: se al momento sono ancora nel pieno della benedizione finanziaria che la “pandemia” ha portato alle aziende, tutti i soggetti coinvolti sono consapevoli che l’umore può cambiare rapidamente. Tutti i rapporti delle società all’autorità di vigilanza della borsa riportano i vaccini come fattori di rischio, perché negli studi clinici dei soli preparati di emergenza o approvati condizionatamente, oltre a un’efficacia inadeguata, ulteriori gravi rischi per la sicurezza possono insorgere in qualsiasi momento oltre alla scarsa efficacia:

- investors.biontech.de/node/11931/html#ic5e06a05a31d4c4491031d3208cef...
- s28.q4cdn.com/781576035/files/doc_financials/2021/ar/PFE-2021-Form-10K-F...
- www.sec.gov/Archives/edgar/data/1682852/000168285221000006/mrna-2020...

La conseguenza di ciò non è solo un crollo delle entrate dalla mancata vendita dei vaccini: potrebbero esserci anche elevate richieste di risarcimento danni e quindi enormi perdite finanziarie. Da quando la FDA americana è stata costretta da un giudice a pubblicare i documenti riservati di approvazione Pfizer, molti investitori si aspettano un grave crollo. Il vaccino Moderna non è in alcun modo migliore rispetto a quello di BioNTech/Pfizer in termini di effetti collaterali. Quindi non si può escludere che i CFO di Pfizer e Moderna ora lascino i loro posti per sfuggire alla tempesta in arrivo, secondo il motto 'I topi lasciano la nave che affonda'. In ogni caso, comunicare i rischi dei prodotti Covid agli investitori sarà ora compito dei nuovi CFO, oltre ad affrontare le conseguenze di una possibile (e molto probabile) ondata di cause legali… Le dimissioni possono avere relazione con l’informazione riportata da Scenari Economici?

Pfizer: potremmo non essere in grado di dimostrare che il vaccino Covid è efficace
Dato che i soldi sono una cosa seria e gli investitori vogliono veramente essere tutelati, allora le comunicazioni alla SEC e agli organi di controllo devono essere serie. E in una di queste comunicazioni Pfizer fa una affermazione stupefacente. In un form F-20 inviato alla SEC, la Securities and Exchange Commission, l’ente borsistico USA, si mettono in guardia gli investitori da possibili rischi finanziari legati allo sviluppo del vaccino Covid. A Pagina 6 si fa una affermazione papale papale:“Potremmo non essere in grado di dimostrare l’efficacia o la sicurezza sufficienti del nostro vaccino Covid 19 e/o delle formulazioni specifiche per la variante per ottenere l’approvazione normativa permanente negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell’Unione Europea o in altri Paesi in cui è stato autorizzato per l’uso di emergenza o concessa l’approvazione all’immissione in commercio condizionata”. Chiaramente, evidentemente, Pfizer ci dice di non essere sicura di poter provare che il suo vaccino sia efficace e quindi avere l’approvazione definitiva dagli enti di controllo medico. Lo fa in un documento ufficiale e datato 31 dicembre 2021, dopo un anno di uso del vaccino”.

L’avvocato Renate Holzeisen:“Questo è un documento comfessorio”
“Questo è un documento confessorio che conferma quello che abbiamo sempre detto: non sono stati fatti in modo adeguato molti studi e tanti non sono stati mai fatti. Gli studi non riguardavano le persone fragili e le donne incinte o certe patologie. Questo lo si sapeva fin dal principio ma la narrazione era l’opposto. Queste relazioni agli investitori arrivano là dove ci sono dei pool di avvocati che negli Stati Uniti, sulla base della documentazione, dimostrano come Biontech, ma anche Moderna, sapevano che queste sostanze provocano eventi avversi gravissimi. Queste relazioni devono essere depositate alla borsa dell’autorità americana. Se non avessero fatto queste dichiarazioni, i responsabili del settore finanziario di Biontech e Moderna avrebbero rischiato tantissimo”. Su questo pseudo-vaccino hanno imposto obblighi, multe, pass sanitari. Questo prodotto è diventato uno strumento di discriminazione sociale; poi, con nonchalance, la società che lo produce dice che forse non sarà approvato in forma definitiva perché non si è dimostrata a sufficienza la sua efficacia. Il tutto per non prendersi responsabilità verso nessuno, seppure verso gli azionisti”. Ma siccome questa ammissione ufficiale è datata 31 dicembre 2021 e viene dopo un anno di inoculazioni di massa del vaccino (con relativi effetti avversi anche letali) in completa impunità legale, tendiamo a credere che le dimissioni non siano dovute a questo, o solo a questo. Può avere il suo peso anche questo evento:

La Polonia non vuole più pagare i vaccini contro il Covid:“Ora emergenza è l’Ucraina”
“Abbiamo esercitato la clausola di forza maggiore e abbiamo informato la Commissione Europea e Pfizer che ci rifiutiamo di accettare ulteriori vaccini contro il Covid 19 e ci rifiutiamo di effettuare pagamenti per loro”, ha detto il Ministro della Salute polacco Adam Niedzielski a TVN24, spiegando che la situazione epidemiologica è oggi molto diversa rispetto a un anno fa, che il Paese non ha più bisogno di tutte quelle dosi e che la crisi migratoria sta mettendo a dura prova le finanze dello Stato. Il caso polacco apre uno squarcio sulla gestione dei vaccini contro il Covid. Come EuropaToday aveva scritto il 30 marzo scorso, i contratti firmati dalla Commissione Europea dall’inizio della crisi pandemica prevedono che gli Stati UE acquistino almeno 3,2 miliardi di vaccini (1 miliardo aggiuntivo è solo opzionale, ossia non verrà pagato se non richiesto). Oltre la metà di questi vengono dagli stabilimenti BioNTech/Pfizer, mentre le altre case farmaceutiche si dividono la restante quota di approvvigionamento. Ma i ventisette Stati membri finora hanno utilizzato circa 900 milioni di dosi. Cosa succederà agli oltre 2 miliardi di vaccini che i Paesi UE si sono impegnati ad acquistare? Bruxelles per ora prende tempo, sottolineando che le dosi in più potranno servire per coprire gli eventuali richiami, anche con vaccini adattati a nuove varianti. Inoltre, c’è il capitolo delle donazioni ai Paesi più poveri. La decisione della Polonia, però, è segno che qualche dubbio sulla gestione dell’eccesso di offerta comincia a circolare tra i governi UE. Del resto, saranno loro a dover pagare tali dosi, anche a rischio di non utilizzarle. Facendo un calcolo sommario, si parla di una cifra complessiva superiore ai 40 miliardi di euro”.
- europa.today.it/attualita/polonia-blocca-contratti-vacc...

Che dire? Nel complesso il colosso del siero, che con la Ursula ha strappato un contratto plurimiliardario a nostre spese (anche di salute), non sembra tanto sicuro della propria arroganza. Forse sta rivelando piedi d’argilla che fanno temere ai suoi padroni un futuro in tribunale. Del resto, i concorrenti sembrano già un poco nei guai.

Maurizio Blondet
28 aprile 2022
www.maurizioblondet.it/i-direttori-finanziari-di-pfizer-e-moderna-si-dimettono-cosa-succede-a-big...
04/05/2022 18:12
 
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Luciana Beccaria, eventi avversi:"Perchè la Magistratura tace?"



Da 'Piazza Libertà' di Armando Manocchia
08/05/2022 19:48
 
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“Garanzia del vaccino pari a zero”. Giudice di Padova riammette in servizio un’operatrice sanitaria non vaccinata

È una pronuncia che, in nome del popolo italiano, ristabilisce la verità. L’ha emessa un giudice del Tribunale di Padova, il dottor Roberto Beghini. “La garanzia che la persona vaccinata non sia infetta è pari a zero”. Il giudice padovano, nell’ordinanza, ha riconosciuto quindi quello che la realtà mostra in maniera evidente da due anni a questa parte e che esperti intervistati su Byoblu affermavano ben prima dell’inizio della campagna di vaccinazione di massa. Una persona vaccinata può contrarre il virus e la malattia e contagiare gli altri. Alla luce di questo dato di fatto, il giudice ha ritenuto che l’obbligo di vaccinazione imposto ad alcuni lavoratori contrasta con la Costituzione, in particolar modo con il principio di eguaglianza di tutti i cittadini (articolo 3 della Costituzione) e con il principio di scegliere liberamente i trattamenti sanitari a cui sottoporsi, sancito all’articolo 32 della Costituzione. Il giudice del Tribunale di Padova ha così riammesso in servizio una operatrice socio sanitaria che era stata sospesa perché non vaccinata. La legislazione italiana prevede la sospensione del lavoratore senza stipendio e alcun sostegno di tipo economico. Nel caso di specie la lavoratrice è una madre con due figli, onerata da mutuo per l’acquisto della casa principale. Il giudice ha ordinato che, in attesa della decisione nel merito, la donna ritorni al lavoro, a condizione che si sottoponga al tampone. Il magistrato ha scritto che la garanzia fornita dal tampone è relativa. I vari test in commercio rilevano soltanto la negatività o positività nel momento in cui vengono eseguiti. Nulla esclude che un minuto dopo l’esame una persona si infetti. “La persona, pur non vaccinata, che si è sottoposta al tampone, può però considerarsi, almeno per un periodo di tempo, non infetta“, si legge nell’ordinanza. Insomma la garanzia fornita dal tampone non è zero, a differenza di quella data dai vaccini. Per questo motivo il giudice ha deciso che la donna rientri al lavoro sottoponendosi periodicamente al test. La pronuncia del giudice di Padova ha accertato la verità che è dinanzi agli occhi di tutti: i vaccini Covid hanno fallito lo scopo di fermare i contagi. Di questo periodo ristabilire la verità e scriverla in una pronuncia giudiziaria è un atto rivoluzionario. Il Governo Draghi dovrebbe prendere atto delle numerose sentenze della magistratura che ormai stanno demolendo imposizioni che appaiono sempre più politiche e non supportate da motivazioni sanitarie e giuridiche.

Francesco Capo
02 maggio 2022
www.byoblu.com/2022/05/02/garanzia-del-vaccino-pari-a-zero-giudice-di-padova-riammette-in-servizio-unoperatrice-sanitaria-non-va...
22/05/2022 03:18
 
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“Nature” - Il possente j’accuse sugli effetti avversi dei vaccini

Un camice bianco, un altro ricercatore, Vanni Frajese, è stato sospeso dall’Ordine dei Medici di Roma perché ha ‘osato’ contestare l’efficacia e, soprattutto, la sicurezza dei vaccini. Professore associato a ‘Uniroma Foro Italico’, endocrinologo di primo livello del servizio pubblico, nipote del grande giornalista RAI Paolo Frajese, aveva ‘osato’ controbattere al sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri (suo ex compagno di studi) nel corso di una puntata per il programma di Myrta Merlino su ‘La7’; nonché dichiarare, durante un’audizione in Senato, che non avrebbe vaccinato la sua figlia adolescente. In una lunga intervista rilasciata al sito di controinformazione ‘La Nuova Bussola Quotidiana’ racconta la sua odissea, l’odissea di un medico che ha l’enorme colpa di fare in pieno il suo dovere e di anteporre a tutto la salute dei suoi pazienti. Ecco i passaggi salienti.

Governo contro Democrazia e Costituzione
“La fresca sospensione per la verità me l’aspettavo prima. Da un certo punto di vista è una liberazione. Mi ero autosospeso dalla pratica per coerenza. Ora è arrivata la certificazione”. “Non voglio adattarmi ad un sistema messo in piedi da questo governo che reputo antidemocratico, anticostituzionale e vergognoso. Adesso posso combattere a viso aperto. In questo modo continuerò a studiare le reazioni avverse e occuparmi dell’impugnazione del provvedimento, che ovviamente dal punto di vista legale impronterò su basi scientifiche”. “Mi aspetto che tireranno fuori il cosiddetto nuovo vaccino anti-omicron legandolo al vaccino antinfluenzale, ma voglio vedere i colleghi medici che cosa faranno”. “L’errore più grave è stato utilizzare i bambini come cavie. Lì si è varcata una soglia inaudita. Utilizzare i bambini per le sperimentazioni geniche è un punto di non ritorno che segnerà profondamente nel male la medicina. Bisogna fermarsi e fare di tutto per affermarlo”. “Le gravi colpe vanno individuate a vari gradi: Ordine, enti regolatori, governo. Il livello di superficialità con cui è stata trattata questa vicenda è sconcertante e in tanti medici si sono fidati con altrettanta e colpevole superficialità. Ma stanno man mano tornando sui loro passi, lo sento nel mio ambiente”. “I miei pazienti? Sono disperati, anche perché ora faccio fatica ad indirizzarli ad altri colleghi medici di cui possa fidarmi. Questa vicenda ha svelato la povertà di molti cuori…”. “La mole di dati scientifici sugli eventi avversi derivanti dall’uso dei vaccini cresce giornalmente. Ci sono sia report di storie, sia serie di ‘case report’, cioè di tutti coloro che hanno uno stesso tipo di problema medico e pian piano l’enciclopedia di effetti collaterali di questo trattamento genico viene arricchita di nuovi particolari”. “Le patologie che sono insorte e che insorgono dopo la somministrazione dei vaccini sono tali e tante che non avrebbe senso starle qui ad elencare. Giova, secondo me, indicare un elemento scatenante in modo da far comprendere la radice vaccinale di ogni reazione”. “Si può affermare senza ombra di dubbio che si assiste ad una interazione con la produzione di interferone e delle sottopopolazioni linfocitarie. In poche parole, c’è un’alterazione del sistema immunitario. Significa, in concreto, che il corpo è più debole ed esposto. Poi, una volta che il sistema immunitario, che è un elemento importantissimo per la difesa del nostro corpo, viene indebolito, tutto può succedere. E’ come una bomba, poi non sai dove arrivano le schegge”. “Quindi, i casi di trombosi, miocarditi, parestesie hanno un unico fattore originario. Poi il nostro corpo ha diversi elementi scatenanti e con i suoi fattori di rischio, le sue alterazioni e le sue comorbilità, fa il resto: tumori improvvisi, coaguli di sangue… c’è solo da sbizzarrirsi. Su ‘Nature’ è stato appena pubblicato un report: nei giovani, dopo la vaccinazione, si è già visto un aumento di infarti del 25 per cento. Avete idea di quanto sia un aumento del 25 per cento?”. “Per quanto concerne le donne, in un buon 25 per cento delle donne che hanno manifestato problemi mestruali, la metà sono scomparse in alcuni mesi, l’altra metà si sta cronicizzando, ma è un timore più che una certezza. Il tempo lo potrà dire meglio; di sicuro la strada è quella della permanenza di un’invalidità”. Il professor Frajese fa riferimento ad un fresco studio appena pubblicato sulla rivista scientifica ‘Nature’.

Gli SOS di Montagnier, di Tarro e del ‘BMJ’
Ma non c’è solo ‘Nature’ a suonare un forte campanello d’allarme, a dimostrazione che alcune tra le grandi riviste scientifiche internazionali si stanno pian piano risvegliando da un lungo letargo, provocato delle indebite interferenze di Big Pharma, e soprattutto dalle regine dei vaccini, ‘Pfizer’ e ‘Moderna’. ‘Lancet’, ad esempio, avallò i primi test di efficacia dei vaccini, e cercò di delegittimare chi osava contraddire quelle tesi. Poi, in modo tardivo, ha fatto retromarcia. L’esatto contrario di quanto ha coraggiosamente messo nero su bianco il ‘British Medical Journal’ (‘BMJ’), la prima autentica ‘mosca bianca’: fin dai test iniziali sull’efficacia dei vaccini, infatti, ha messo tutti sul chi va là, denunciando poi, sia con inchieste al calor bianco che grazie ai fondi del suo direttore scientifico Peter Doshi, le clamorose falle nel sistema dei ‘trials’ (soprattutto quelli organizzati da Pfizer negli USA) e gli altrettanto clamorosi errori, orrori & omissioni della solitamente rigida ‘Food and Drug Administration’ nel dare disco verde (in via definitiva, e non più emergenziale) ai vaccini di Pfizer e Moderna, bypassando totalmente modalità, norme e tempi previsti (le sperimentazioni, infatti, avrebbero dovuto durare fino al 31 dicembre 2023!). Veniamo, dunque, all’altra autorevole rivista scientifica internazionale, ‘Nature’, che sta finalmente aprendo gli occhi e fornendo ai lettori di tutto il mondo le informazioni scientifiche necessarie per comprendere fino in fondo la gravità del fenomeno che pesa e ancor più peserà sul futuro di tutta l’umanità: in particolare si tratta del futuro dei bambini, come sottolinea Frajese e come ha sempre denunciato, fino all’ultimo respiro (è morto solo tre mesi fa) il premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier:“Stanno compiendo un crimine contro l’umanità”, le sue parole. “Stanno ammazzando un’intera generazione di bambini. Gli effetti non li vediamo adesso, purtroppo li vedremo fra 10-20 anni”. Ugualmente forti e accorate le parole usate dal virologo partenopeo Giulio Tarro per mettere in guardia dall’uso dei vaccini sui bambini, come la Voce ha documentato nell’inchiesta del 15 dicembre scorso che potete rileggere cliccando sul link in basso. Parole totalmente inascoltate dai politici (sic) e dai virologi taroccati di casa nostra. A cominciare dall’allergologo ormai di casa-Fazio, Roberto Burioni, nelle sue comparsate domenicali per Rai3, pagate con i soldi di tutti i contribuenti!

Il j’accuse di ‘Nature’ sugli effetti avversi
Vediamo, allora, cosa scrive ‘Nature’ pochi giorni fa, a fine aprile. Ecco i passaggi più significativi. “Nel periodo gennaio-maggio 2021 è stato rilevato un aumento di oltre il 25 per cento in entrambi i tipi di chiamata (arresto cardiaco e sindrome coronarica acuta, ndr) rispetto agli anni 2019-2020. I conteggi delle chiamate di emergenza erano significativamente associati ai tassi di prima e seconda dose di vaccino somministrati a questa fascia di età, ma non ai tassi di infezione da covid-19. I risultati sollevano preoccupazioni per quanto riguarda gli effetti collaterali cardiovascolari gravi non rilevati indotti dal vaccino e sottolineano la relazione causale già stabilita tra vaccini e miocardite, una causa frequente di arresto cardiaco inaspettato nei giovani”. Prosegue il documento pubblicato da ‘Nature’:“Esiste un’associazione solida e statisticamente significativa tra il conteggio settimanale delle chiamate CA (arresto cardiaco, ndr) e ACS (sindrome coronarica acuta, cioè l’infarto, ndr) e i tassi di prima e seconda dose di vaccino somministrata a questo fascia di età. Allo stesso tempo, non è stata osservata alcuna associazione statisticamente significativa tra i tassi di infezione da Covid-19 e i conteggi delle chiamate CA e ACS”. Ed infine:“Questi risultati sono rispecchiati anche da un rapporto sull’aumento delle visite al pronto soccorso per problemi cardiovascolari durante l’introduzione della vaccinazione in Germania, nonché sull’aumento delle richieste di servizi di emergenza sanitaria per incidenti cardiaci in Scozia”. Parole che pesano come macigni: non sono state diffuse dal bollettino delle ‘Giovani Marmotte’ ma dalla storica rivista scientifica ‘Nature’. E sapete cosa scrivevano, solo pochi mesi fa, a novembre 2021, i nostri soloni in camice bianco nel numero 11 del ‘Giornale Italiano di Cardiologia’? Ecco le testuali parole:“Casi di miocardite e pericardite in giovani individui, prevalentemente di sesso maschile, dopo la vaccinazione mRNA contro il covid-19, si possono verificare molto raramente e, comunemente, si manifestano con forme cliniche lievi caratterizzate da un’evoluzione favorevole. Non esistono, ad oggi, dimostrazioni di una relazione causa-effetto tra vaccinazione e sviluppo di miocardite e pericardite, nonostante il breve intervallo temporale tra i due eventi suggerisca la presenza di una relazione”. Ma non provano almeno, Lorsignori, un pizzico di vergogna per la profonda ignoranza e arroganza scientifica?

Andrea Cinquegrani
13 maggio 2022
www.lavocedellevoci.it/2022/05/13/nature-il-possente-jaccuse-sugli-effetti-avversi-dei-...
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