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No World Order. Migliaia di vaccini ritirati

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2024 16:49
27/10/2018 23:51
 
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Vaccini e autismo: nuovo studio conferma le ricerche di Wakefield

Due elementi fondamentali, un risarcimento da parte del Tribunale dei Vaccini ed una innovativa pubblicazione scientifica, confermano che il medico, scienziato e direttore di Autism Media Channel (AMC), il Dr. Andrew Wakefield, e i genitori avevano ragione su tutta la linea. Una recente sentenza del Tribunale dei Vaccini (13 dicembre 2012) risarciva per centinaia di migliaia di dollari Ryan Mojabi, [1] i cui genitori hanno descritto come i "vaccini MPR" avessero causato “danno grave e invalidante al cervello, diagnosticato come disturbo dello spettro autistico (ASD, Autism Spectrum Disorder)”. In seguito, nello stesso mese, il governo subì un altro duro colpo quando la giovane Emily Moller di Houston vinse una causa per risarcimento a seguito di danno cerebrale da vaccino che, ancora una volta, coinvolgeva l'MPR e causava autismo. Altri ricorsi hanno portato a sentenze simili presso tribunali italiani e statunitensi (fra i quali quelli di Hannah Poling [2], Bailey Banks [3], Misty Hyatt [4], Kienan Freeman [5], Valentino Bocca [6] e Julia Grimes [7]), in cui i governi hanno riconosciuto o i tribunali hanno stabilito che i vaccini hanno causato danno cerebrale. A sua volta, questo danno ha portato a una diagnosi di autismo (ASD). Il vaccino MPR era il comune denominatore in tutti questi casi. Ed oggi, scienziati e medici della Wake Forest University, di New York, e del Venezuela, hanno rivelato scoperte che non solo confermano la presenza di malattia intestinale con sintomi intestinali nei bambini affetti da autismo, ma indicano anche che questa malattia potrebbe essere nuova [8]. Attraverso sofisticati metodi di laboratorio, il Dr. Steve Walker e i suoi colleghi hanno avvallato le scoperte iniziali del Dr. Wakefield mostrando modifiche molecolari del tutto peculiari e chiaramente anormali nei tessuti intestinali dei bambini.

A partire dal 1998 il Dr. Wakefield ha scoperto e segnalato patologie intestinali nei bambini con autismo [9]. In base alle anamnesi dei bambini egli ha potuto collegare la loro malattia e la loro regressione autistica al vaccino MPR (per morbillo-parotite-rosolia). Da allora è stato oggetto costante di attacchi personali e professionali sui media, da parte dei governi, di medici e industrie farmaceutiche. A fronte delle accuse estremamente gravi quanto palesemente false di frode scientifica fatte del giornalista britannico Brian Deer e dal British Medical Journal, il Dr. Wakefield ha avviato nei loro confronti un procedimento per diffamazione in Texas [10]. Mentre diversi studi replicati in tutto il mondo confermavano la malattia intestinale di Wakefield nei bambini autistici [11] e la sua posizione secondo la quale gli studi di sicurezza relativi all'MPR sarebbero inadeguati, [12] la carriera del Dr. Wakefield è stata distrutta da false accuse. Ciò nonostante egli continua a lavorare instancabilmente per aiutare a risolvere la catastrofe dell'autismo. L'incidenza dell'autismo è balzata a un rischio di 1 su 25 per i bambini che nascono oggi. Nel frattempo i governi, in assenza di qualunque spiegazione e temendo la perdita di fiducia da parte della popolazione, continuano a negare la connessione autismo-vaccini nonostante i risarcimenti concessi dal Tribunale dei Vaccini. Parlando dalla sua casa di Austin, Texas, il Dr. Wakefield ha dichiarato:"Non c'è dubbio sul fatto che i vaccini causino effettivamente autismo. In questi bambini, la prova di una reazione avversa che coinvolge un danno cerebrale a seguito di MPR e che evolve in diagnosi di autismo è inequivocabile. È solo una questione di numero delle vittime. I genitori hanno sempre avuto ragione. I governi devono smetterla di giocare con le parole mentre i bambini continuano ad essere danneggiati. La mia speranza è che il riconoscimento della malattia intestinale in questi bambini porti ad alleviare le loro sofferenze. Questo è atteso da troppo, troppo tempo". Il Dr. Andrew Wakefield è un autore best-seller, fondatore dell'associazione non profit di ricerca sull'autismo Strategic Autism Initiative (SAI) e direttore di Autism Media Channel.

“Identification of Unique Gene Expression Profile in Children with Regressive Autism Spectrum Disorder (ASD) and Ileocolitis” PLOS ONE March 8, 2013 (http://dx.plos.org/10.1371/journal.pone.0058058)

Riferimenti
[1] www.uscfc.uscourts.gov/sites/default/files/opinions/CAMPBELL-SMITH.MOJABI-PROFFER.12.13....
[2] www.cbsnews.com/8301-31727_162-20015982-10391695.html
[3] www.uscfc.uscourts.gov/sites/default/files/Abell.BANKS.02-0... (see footnote 4)
[4] www.cbsnews.com/stories/2008/03/06/eveningnews/main39157...
[5] www.uscfc.uscourts.gov/sites/default/files/HASTINGS.Fre...
[6] www.dailymail.co.uk/news/article-2160054/MMR-A-mothers-victory-The-vast-majority-doctors-say-link-triple-jab-autism-Italian-court-case-reignite-controversial-deb...
[7] www.uscfc.uscourts.gov/sites/default/files/MORAN.LAWSON01...
[8] dx.plos.org/10.1371/journal.pone.0058058
[9] www.callous-disregard.com/
[10] For Affidavits see www.DrWakefieldJusticeFund.org
[11] www.amazon.co.uk/Waging-War-Autistic-Child-Munchausen/dp/16...
[12] Jefferson T et al, Unintended events following immunization with MMR: a systematic review. Vaccine 21 (2003) 3954–3960

Source: Press Release from Autism Media Channel

Un elenco di 28 studi condotti nel mondo che supportano la ricerca del Dr. Wakefield


1. mercola.fileburst.com/PDF/4.Horvath%201.pdf
2. mercola.fileburst.com/PDF/5.Furlano.pdf
3. mercola.fileburst.com/PDF/9.lymphocytes%20in%20autism.pdf
4. mercola.fileburst.com/PDF/Ileal%20cytokines.pdf
5. mercola.fileburst.com/PDF/Singh.pdf
6. mercola.fileburst.com/PDF/Singh%20Elevated%20MV%20antibody%20titers%20...
7. mercola.fileburst.com/PDF/Neuropsych%20--%20Jyonouchi.pdf
8. mercola.fileburst.com/PDF/Jyonouchi%202005.pdf
9. mercola.fileburst.com/PDF/Krigsman%20proof.pdf
10. mercola.fileburst.com/PDF/Krigsman%20proof.pdf
11. mercola.fileburst.com/PDF/Krigsman%20proof.pdf
12. mercola.fileburst.com/PDF/celaic%20and%20autism.pdf
13. mercola.fileburst.com/PDF/GI%20symptoms%20in%20PDD%20Yale.pdf
14. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=%22Medical+hypotheses%22%5BJour%5D+AND+133%5Bpage%5D+AND+1998%5Bpdat%5D&cmd=detai...
15. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=%22Journal+of+child+neurology%22%5BJour%5D+AND+429%5Bpage%5D+AND+2000%5Bpdat%5D&cmd=detai...
16. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/4116595
17. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=%22Journal+of+autism+and+childhood+schizophrenia%22%5BJour%5D+AND+48%5Bpage%5D+AND+1971%5Bpdat%5D&cmd=detai...
18. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11241044
19. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=%22Molecular+psychiatry%22%5BJour%5D+AND+375%5Bpage%5D+AND+2002%5Bpdat%5D&cmd=detai...
20. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=%22The+American+journal+of+gastroenterology%22%5BJour%5D+AND+598%5Bpage%5D+AND+2004%5Bpdat%5D&cmd=detai...
21. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=%22Journal+of+clinical+immunology%22%5BJour%5D+AND+504%5Bpage%5D+AND+2003%5Bpdat%5D&cmd=detai...
22. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=%22Journal+of+neuroimmunology%22%5BJour%5D+AND+173%5Bvolume%5D+AND+126%5Bpage%5D+AND+2006%5Bpdat%5D&cmd=detai...
23. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=%22Progress+in+neuro-psychopharmacology+%26+biological+psychiatry%22%5BJour%5D+AND+1472%5Bpage%5D+AND+2006%5Bpdat%5D&cmd=detai...
24. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=%22Clinical+infectious+diseases+%3A+an+official+publication+of+the+Infectious+Diseases+Society+of+America%22%5BJour%5D+AND+s6%5Bpage%5D+AND+2002%5Bpdat%5D&cmd=detai...
25. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=%22Applied+and+environmental+microbiology%22%5BJour%5D+AND+6459%5Bpage%5D+AND+2004%5Bpdat%5D&cmd=detai...
26. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=%22Journal+of+medical+microbiology%22%5BJour%5D+AND+987%5Bpage%5D+AND+2005%5Bpdat%5D&cmd=detai...
27. Archivos venezolanos de puericultura y pediatría 2006; Vol 69 (1): 19-25.
28. Gastroenterology. 2005:128 (Suppl 2); Abstract-303

Traduzione: Emanuela Lorenzi
16/06/2017
www.informasalus.it/it/articoli/vaccini-autismo-studio-wakef...
12/12/2018 17:38
 
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Vaccini pediatrici. La vittoria di Kennedy contro l’HHS

È di questi giorni l’annuncio che Robert F. Kennedy Jr., quale rappresentante dell’associazione ICAN, ha ufficialmente vinto la causa contro l’HHS (Health and Human Services; Dipartimento della Salute e Servizi Umani) per la violazione del mandato per la sicurezza dei vaccini pediatrici del NCVIA (National Childhood Vaccine Injury Act) del 1986. Nel 2017, l’Informed Consent Action Network (ICAN), supportata da 55 organizzazioni, in rappresentanza di oltre 5 milioni di persone, aveva compiuto un passo senza precedenti nel consegnare una lettera a Don Wright, MD, MPH, segretario dell’HHS in quel momento, in cui si affermava che l’HHS aveva fallito nel proprio dovere di condurre le ricerche scientifiche necessarie per dimostrare la sicurezza dei vaccini come richiesto dalla legge e che avrebbe dovuto agire immediatamente per rimediare a questa negligenza. I vaccini sono attualmente l’unico prodotto farmaceutico sul mercato statunitense immune alle cause legali per danno da vaccino, in conseguenza del Vaccine Injury Compensation Act (VICA) del 1986 approvato dal Congresso e firmato in legge dall’allora Presidente Ronald Reagan. Nella “Legge del 1986” si afferma chiaramente che l’HHS doveva costituire una task force insieme all’Istituto Nazionale della Sanità (NIH) per produrre costantemente vaccini migliori e che l’HHS doveva supervisionare studi e test per due obiettivi: non solo per porre fine alle malattie infettive, ma anche per porre fine al danno da vaccino.

Nella parte generale la legge dice questo: “Nell’amministrazione di questa parte e di altre leggi pertinenti sotto la giurisdizione del Segretario, questo Segretario promuoverà lo sviluppo di vaccini per l’infanzia che provocano reazioni avverse sempre meno gravi rispetto a quelle sul mercato dal 22 dicembre 1987 e promuoverà il perfezionamento di tali vaccini”. Inoltre, “deve apportare o assicurare miglioramenti e in altro modo utilizzare l’autorità del Segretario in relazione a licenze, produzione, elaborazione, test, etichettatura, avvertenza, istruzioni per l’uso, distribuzione, conservazione, somministrazione, sorveglianza sul campo, segnalazione di reazioni avverse e richiamo di lotti reattogenici, o campioni di vaccini, o ricerca sui vaccini al fine di ridurre il rischio di reazioni avverse ai vaccini”. “Entro due anni dalla firma della dichiarazione del 22 dicembre 1987, e poi periodicamente, il Segretario trasmetterà alla Commissione per l’Energia e il Commercio della Camera dei Rappresentanti e al Comitato per il Lavoro e le Risorse Umane del Senato degli Stati Uniti, una relazione che descrive le azioni intraprese ai sensi della sezione A nel biennio precedente”.



Inizialmente l’associazione ICAN presentò un FOIA (Freedom of Information Act) (1) con la richiesta all’HHS di produrre qualsiasi tipo di documento relativo al lavoro svolto sulla sorveglianza e sui test di sicurezza. Poiché l’HHS non rispose alle richieste fatte, venne aperta una causa legale. Alla fine l’HHS decise di rispondere su ordine del tribunale:“Le ricerche del dipartimento per i records non hanno individuato alcun record rispondente alla vostra richiesta. Il Dipartimento della Salute e Servizi Umani (HHS) e l’Ufficio Immediato del Segretario (IOS) hanno condotto una ricerca approfondita nel loro sistema di tracciamento dei documenti e il Dipartimento ha anche condotto una revisione completa di tutti gli indici rilevanti dei record di corrispondenza della segretaria dell’HHS mantenuti nei record dei centri federali che rimangono sotto la custodia dell’HHS. Queste ricerche non hanno individuato record rispondenti alla vostra richiesta, né che i record rispondenti alla vostra richiesta e in custodia dell’HHS si trovino presso il Federal Records Center”.




Ciò significa che in trent’anni non erano mai stati effettuati test di sicurezza né di sorveglianza delle reazioni avverse da parte dell’HHS e che il Congresso non aveva mai chiesto di vedere questo rapporto che doveva essere presentato ogni due anni. Nella sua intervista con Del Bigtree, fondatore di ICAN e conduttore del programma HighWire, a luglio 2018, Robert F. Kennedy Jr. commenta la risposta dell’HHS nel seguente modo:“Quando il Congresso ha dato l’immunità economica all’industria farmaceutica per la produzione e la somministrazione di vaccini nel 1986, stavano rimuovendo qualsiasi tipo di incentivo economico per le società per mantenere o migliorare, o garantire la sicurezza dei vaccini. Ogni altro prodotto ha un incentivo per rendere il prodotto sicuro da difetti di fabbricazione perché le ditte sanno che possono essere citate in giudizio dalle persone danneggiate. Ma in questo caso il controllo e gli incentivi erano stati rimossi, quindi il Congresso, al fine di rimediare al vuoto di incentivi economici, ha assegnato specificatamente all’HHS l’obbligo di assicurarsi che i vaccini fossero sicuri, e una delle parti fondamentali di tale obbligo, e questo è tutto nell’atto del 1986, uno dei punti chiave di tale obbligo era il mandato che ogni due anni HHS emettesse un profilo di sicurezza dei vaccini che aveva approvato, e che informasse il Congresso su ciò che aveva fatto negli ultimi due anni per migliorare la sicurezza del vaccino. Non siamo riusciti a trovare alcuna registrazione di nessuno di quei rapporti negli ultimi 32 anni. (…) [Le industrie del farmaco] hanno trasformato le agenzie regolatorie, FDA, HHS e CDC, in burattini e disabilitato il Congresso. Ora sono i più grandi contribuenti al Congresso.

Hanno disattivato la stampa diventando i più grandi inserzionisti. Hanno disattivato avvocati e tribunali tramite il VICA, che rende illegale denunciare una società di vaccini, a prescindere da quanto gravi siano le lesioni, o siano tossici gli ingredienti di tali vaccini. Tutte quelle istituzioni che normalmente proteggono una vittima, un bambino, non esistono più, e l’unica cosa che rimane è l’esame accurato e la vigilanza di HHS. E quindi ci affidiamo assolutamente a questo e ciò che l’HHS ha ammesso qui è che non esiste alcun controllo, non c’è vigilanza, mentre l’obiettivo della sua strategia è stato quello di assicurarsi che i vaccini non venissero mai testati per la sicurezza. La maggior parte degli americani non comprende che prima di essere autorizzato, ogni altro farmaco e prodotto farmaceutico deve passare attraverso test rigorosi, randomizzati, in doppio cieco, con placebo. I vaccini sono i soli ad essere immuni da questo. Quindi, invece di test quinquennali con veri placebo, i vaccini a volte richiedono solo poche ore di test di sicurezza o pochi giorni. E naturalmente questo tempo non è abbastanza lungo per individuare i danni con lunghi periodi di incubazione come l’autismo, come l’ADHD, le allergie alimentari, le malattie autoimmuni. Nessuno potrebbe sostenere che si possa vedere questi danni in un test che dura solo quattro giorni. (…) Il lavoro che doveva fare l’HHS era quello di sviluppare test sulla sicurezza dei vaccini e riferirlo al pubblico e ciò che abbiamo scoperto è che in oltre trenta anni non l’hanno mai fatto una volta sola”.

Note

1) healthimpactnews.com/2018/hhs-sued-for-not-upholding-vaccine-safety-testingmandated...

05/12/2018
Fonte: Il Giornale dei Biologi
www.informasalus.it/it/articoli/vaccini-pediatrici-vittoria-ken...
25/12/2018 05:41
 
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State attenti a quei vaccini. C'è tutto, non quel che serve

L’idea era nata durante la scorsa legislatura per i lavori della commissione parlamentare di inchiesta sull’uranio impoverito. Vero che i casi di malattia e morte di tanti nostri militari avevano relazione evidente con le condizioni di impiego sugli scenari delle missioni. Ma c'era anche un'altra condizione comune fra tutti quei casi: per essere inviati in Afghanistan piuttosto che in Libano o in Iraq e in tutti gli scenari delle missioni di pace, i nostri militari venivano sottoposti a una quantità impressionante di vaccinazioni. E a qualcuno, fra cui l'attuale Presidente dell'ordine dei biologi (che allora era parlamentare) Vincenzo D'Anna, era venuto un dubbio: non poteva essere anche in quelle vaccinazioni la causa dell'insorgenza di quei mali? Il dubbio dovrebbe essere la strada di indagine maestra per ogni uomo di scienza. In epoca di guerra di religione sulle vaccinazioni obbligatorie, anche quella semplice ipotesi da verificare sembrò scandalosa. Poco conta che D'Anna, come in genere tutti i biologi, non sia affatto un no vax. Anzi, era ed è convintissimo sulla utilità e l'efficacia dei vaccini.

E in effetti l'indagine proposta non aveva caratteristiche ideologiche, ma lo scopo di escludere l'ipotesi ad esempio di una partita di vaccini non prodotta a regola d'arte. C'è voluto del bello e del buono per trovare qualcuno disposto ad effettuare quei controlli indipendenti sui vari lotti delle più comuni vaccinazioni. Ma alla fine qualcuno c'è stato. Ed alcuni laboratori indipendenti del Nord Est Italia per mesi e mesi hanno effettuato analisi e controanalisi di laboratorio, più volte ripetute su lotti diversi dello stesso vaccino quando insorgevano anomalie di qualsiasi tipo. In alcuni casi la prova scientifica ha dato l'esito che si attenderebbe: vaccini prodotti a regola d'arte. In altri no. Per due di questi i risultati delle analisi biologico-genomiche (i cui referti sono in possesso de Il Tempo) sono stati clamorosi. E preoccupanti, perché i campioni prelevati da diversi lotti tutto sembravano meno che essere confezionati secondo le regole. In un caso, quello del vaccino da impiegare per morbillo, rosolia, parotite e varicella, si è rilevata la totale assenza degli antigeni del virus della rosolia.

Quegli stessi lotti sarebbero quindi stati utilizzati per migliaia di vaccinazioni inutili, perché in assenza dell'antigene necessario chiunque sia stato vaccinato può prendersi la rosolia esattamente come non avesse mai visto un vaccino. Nel secondo referto di laboratorio analisi e contro analisi che riguardavano un vaccino multivalente per non contrarre fra l'altro difterite, tetano, pertosse ed epatite B, è stata rilevata la presenza di sostanze che non dovevano esserci (ad iniziare dal DNA umano) e sia pure in dosi microscopiche potenzialmente dannose per la salute dell'uomo. Questi clamorosi risultati, oltre ad essere pubblicati su riviste scientifiche internazionali, porteranno a un esposto che verrà presentato all'Agenzia Italiana del Farmaco, alla sua madre europea EMA, ai NAS dei carabinieri e alle competenti procure della Repubblica. Non essendo scienziati abbiamo chiesto quindi al Presidente dell'ordine dei biologi, D'Anna, di spiegare in maniera comprensibile anche a tutti i consumatori il preoccupante risultato di quelle analisi.

Il Tempo -
Lei è Presidente dei biologi italiani. Devo farle la domanda di rito: sarà mica uno di quegli estremisti no vax?
D'Anna - Io? No, assolutamente. Come tutti i biologi credo nella utilità delle vaccinazioni, sono un pro-vax. E non è manco a tema l'utilità o meno dei vaccini in queste analisi di laboratorio. L'indagine è stata sulla qualità della realizzazione dei prodotti messi in commercio, non sull'efficacia o meno teorica del vaccino.

Il Tempo - E i risultati di queste analisi quali sono stati?
D'Anna - Hanno rilevato decine di impurità in più lotti. E al momento sono state individuate 43 sostanze improprie, nel senso che lì non si sarebbero dovute trovare.

Il Tempo -
Improprie? Cioé?
D'Anna - Anticrittogamici, diserbanti, glisofato, antibiotici, antimalarici...

Il Tempo - La fermo. Non sono uno scienziato. Se mi dice diserbanti capisco che non dovrebbero esserci. Ma se mi cita gli antibiotici, le chiedo perché: non devono esserci in un vaccino?
D'Anna - No, un antibiotico non deve stare in un vaccino. Un antimalarico neppure. Come un erbicida. Si è trovata alle analisi tutta una serie di inquinanti che lì non dovrebbero esserci...

Il Tempo - In quantità minuscole, spero...
D'Anna - Certo, parliamo di nanogrammi, di nanoparticelle. Ma tenga presente che non si tratta di sostanze ingerite, ma iniettate, assorbite e in alcuni casi (ad esempio l'alluminio) non smaltibili. Ma non è nostro compito accertare né la nocività, né la tossicità dei materiali. Però da quelle analisi è venuto fuori altro. Come l'assenza del virus della rosolia, che in sé potrebbe configurare una frode in commercio, perché migliaia di bambini che si sono vaccinati con quel lotto non sarebbero coperti verso la rosolia. E poi sono state rilevate quantità improprie di DNA fetale...

Il Tempo - DNA fetale?
D'Anna - Sì, perché i virus vengono fatti replicare per fare le dosi occorrenti su materiale fetale da aborto, oppure su uova di galline. Ed è per quello che trovi i diserbanti o il glisofato, gli anticrittogamici e gli antiparassitari...

Il Tempo - Ma in un vaccino non dovrebbero esserci quelle tracce, per quanto minuscole, no?
D'Anna - Certo che non devono esserci...

Il Tempo - E non c'è stato un esame pubblico di laboratorio su quelle dosi?
D'Anna - Lei l'ha visto? Ne conosce i risultati? Purtroppo c'è una aporìa giuridica: i test sul prodotto finito non sono obbligatori per il produttore. Li dovrebbero fare le strutture statali che proteggono la salute dei cittadini. Ma io non le ho mai viste. Anche perché qualsiasi risultato è tenuto segreto, un pò come la ricetta della Coca Cola, per evitare che qualche concorrente copi la formula industriale di produzione del vaccino.

Il Tempo -
Ma se nei laboratori di Stato fossero emersi i clamorosi risultati che stiamo citando, che cosa sarebbe accaduto?
D'Anna - Avrebbero dovuto chiamare il produttore dei vaccini e chiedere spiegazioni. Certo, dovrebbero chiedere: come fanno ad esserci gli anticorpi della rosolia se non c'è l'antigene? Per quanto riguarda il vaccino per tetano, difterite ecc... non sono stati trovati quattro distinti tossoidi (che sono antigeni proteici) come dovrebbe essere, ma una sola macromolecola fatta da queste quattro proteine denaturate (quelle del tetano, difterite, ecc...) dalla presenza di un conservante come la formaldeide. Questa macromolecola precipita al fondo della provetta e attaccata con tripsina non risponde...

Il Tempo - Qui seguirla diventa difficile. Vado al sodo: non dovrebbe accadere così in quei vaccini. Questo mi vuole dire?
D'Anna - Esatto. Dovrebbero esserci le quattro proteine dei vaccini previsti, che se attaccate con tripsina dovrebbero sciogliersi. Questo non accade, e quindi nella macromolecola non ci sono solo proteine. Faremo un esposto all'AIFA e all'EMA per capire se sono a conoscenza di queste cose.

Il Tempo - Nei primi lotti di vaccini doveva esserci la rosolia e non c'è. E mi è chiara l'inutilità. Capisco meno le conseguenze della macromolecola in questi altri vaccini...
D'Anna - Primo: anche tutto fosse lecito ed innocuo al minimo bisognerebbe informarne le autorità ed i cittadini che usano i vaccini. Secondo: in questi vaccini è stato riscontrato un numero significativo di peptidi (cioè frammenti corti di sequenze di aminoacidi) di origine batterica, probabilmente provenienti da batteri avventizi che contaminano le colture. A questi si aggiungono 65 sostanze chimiche contaminanti, 35% note (finora abbiamo replicato i risultati su un solo lotto, l’unico disponibile tramite le farmacie su tutto il territorio italiano da oltre un anno), di cui 7 sono tossine chimiche; anche questi composti devono essere confermati nella struttura da uno studio con standard di controllo.

Il Tempo - Quindi?
D'Anna - Quindi bisogna che le agenzie ripetano queste analisi, facciano i controlli e rendano pubblici sia i risultati che il loro giudizio. Noi faremo la nostra parte. Ad esempio il prossimo 25 gennaio a Roma, dove abbiamo organizzato un grande convegno dal titolo «Vaccinare in sicurezza», con la partecipazione di scienziati italiani, tra i quali Giulio Tarro, da poco insignito negli USA del premio di miglior virologo, e stranieri. Le analisi fatte serviranno anche ad alimentare il dibattito scientifico.

Franco Bechis
23 Dicembre 2018
www.iltempo.it/cronache/2018/12/23/news/vaccini-obbligatori-news-risultati-analisi-choc-esavalente-rosolia-dna-biologi-aifa-1100820/?fbclid=IwAR2Upl6c3_iMPgv6aZdNejpRUezr4H2PGb6fvVewZV13c4khYwX...
01/01/2019 02:54
 
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La Ministra Grillo azzera il Consiglio Superiore di Sanità

Il Ministero della Salute azzera il Consiglio Superiore di Sanità. Oggi è stata spedita una lettera che revoca le nomine dei componenti non di diritto dell'organo tecnico-consultivo del Ministero. Praticamente rimangono in carica solo i membri delle istituzioni (Ministero stesso, AIFA, Istituto Superiore di Sanità) che hanno un posto legato al loro incarico. Il Consiglio Superiore di Sanità era stato nominato nel dicembre dell'anno scorso e avrebbe dovuto restare in carica per tre anni. I membri erano 30, tra i quali i genetisti Dallapiccola e Novelli, il farmacologo Garattini, il ginecologo Scambia e l'oncologo Napoleone Ferrara. Con una decisione inedita, però, la Ministra Giulia Grillo ha deciso di cancellarlo e nominarne un altro. Di solito quando cambiava il governo venivano aggiunti alcuni membri, ma nessuno era stato così drastico. L'idea evidentemente è quella di cambiare tutto in questo organismo, che dà indicazioni su alcuni dei temi di salute pubblica segnalati dallo stesso Ministero. La Presidente uscente Roberta Siliquini (che era al secondo mandato) e alcuni degli altri 29 membri hanno espresso sorpresa, perché la decisione del Ministero non è stata in alcun modo anticipata al Consiglio ma è arrivata oggi con una inattesa, molto stringata, comunicazione.

"Prendo atto della decisione del Ministro, sta nelle sue prerogative. Sarebbe stata una cortesia istituzionale incontrarci almeno una volta da quando si è insediata, cioé sei mesi fa. E invece noi non abbiamo mai visto la Ministra", spiega Siliquini. "Vorrei ringraziare colleghi straordinari ed eccellenti scienziati che per quattro anni hanno lavorato tanto, con rigore e competenza, e gratuitamente, per il Paese". La Ministra Grillo spiega le ragioni della sua scelta in serata. "Il Consiglio Superiore di Sanità è organo di consulenza tecnico-scientifica del Ministro della Salute e, dunque, ho deciso di dare un segnale di discontinuità rispetto al passato rinnovando la composizione dei 30 membri di nomina fiduciaria. Siamo il governo del cambiamento e, come ho già fatto per le nomine di mia competenza nei vari organi e comitati del Ministero, ho scelto di aprire le porte ad altre personalità meritevoli. Sono sicura che alcuni componenti del Consiglio possano essere nuovamente nominati, di certo non i vertici, che devono avere la fiducia e la piena sintonia con il Ministro in carica. La decisione di revoca degli organismi collegiali, e dunque del Consiglio, andava presa entro il 5 dicembre, ossia a sei mesi dalla fiducia del mio Governo al Parlamento (5-6 giugno 2018). Ringrazio tutti i componenti uscenti del CSS, di cui mi preme sottolineare l’indiscutibile valore tecnico-scientifico, ma è tempo di dare spazio al nuovo”. Silvio Garattini del Mario Negri ha detto:"Non so quale possa essere il motivo; nei circa 15 anni in cui sono stato componente del CSS non è mai successo. Spiace solo che il Ministro non ci abbia mai incontrato".

Michele Bocci
03 dicembre 2018
www.repubblica.it/salute/medicinaericerca/2018/12/03/news/la_ministra_grillo_azzera_il_consiglio_superiore_di_sanita_-21...
03/01/2019 01:12
 
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I presunti conflitti di interesse dietro le dimissioni di Walter Ricciardi da Presidente dell'ISS?



Walter Ricciardi si è dimesso da Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. Lo ha reso noto lo stesso Ricciardi questa mattina, durante il Consiglio di Amministrazione dell'Istituto Superiore di Sanità, in cui ha comunicato che dal primo gennaio non sarà più Presidente. Vi abbiamo parlato dei presunti conflitti d'interesse di Walter Ricciardi proprio nel corso dell'ultima puntata de Le Iene. In seguito alle nostre rivelazioni sui rapporti di Ricciardi con alcune case farmaceutiche e con una società di lobbying, il CODACONS ha presentato una diffida urgente all'Autorità Nazionale Anticorruzione, in cui chiede di pronunciarsi con urgenza "sulla possibile incompatibilità di Walter Ricciardi" con il suo incarico pubblico. E la nostra inchiesta è stata ripresa anche dal British Medical Journal, prestigiosa rivista scientifica, che quindi ha fatto rimbalzare la questione dei conflitti di interesse del Presidente dell'ente di ricerca e controllo sulla sanità pubblica a livello internazionale. Tutto questo potrebbe aver spinto Walter Ricciardi a rassegnare le dimissioni?Andiamo con ordine. Nella puntata de Le Iene dell'11 dicembre abbiamo mandato in onda l'inchiesta di Roberta Rei e Marco Occhipinti. Nel servizio abbiamo spiegato come Walter Ricciardi abbia fatto da consulente per farmaci e vaccini per diverse case farmaceutiche. Consulenze legittime, per carità, ma comunicate soltanto alla Commissione Europea, per un suo incarico in ambito sanitario. Delle consulenze, però, non c'è alcuna traccia nel suo curriculum pubblicato sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità. Ma c'è di più. Uno dei vaccini per cui ha fatto da consulente, quello contro il meningococco B, è lo stesso per cui Walter Ricciardi si è speso per renderlo obbligatorio nel corso dell'approvazione della nuova legge sui vaccini. A dispetto del parere dello stesso istituto di cui era Presidente. Alla fine il vaccino contro il meningococco B è passato solo come fortemente raccomandato. Ma non è finita qui. Walter Ricciardi ha collaborato con delle riviste di una società di lobbying in campo sanitario, la Altis OPS. Anche qui, tutto legittimo. C'è un però. Ha collaborato anche mentre era a capo dell'Istituto Superiore di Sanità, interrompendo il rapporto con la società soltanto a metà del 2015. E di questa collaborazione non c'è traccia né sul suo curriculum pubblicato sul sito dell'ente italiano, né sulla dichiarazione di conflitti di interesse consegnata alla Commissione Europea, dove invece bisogna trascrivere tutti i rapporti. Perché quella omissione? E come può il Presidente di un ente pubblico in ambito sanitario collaborare con una società di lobbying, la cui missione è facilitare le aziende a vendere i propri farmaci? Roberta Rei era andata a porre queste domande a Walter Ricciardi, che aveva negato ogni conflitto di interesse e che aveva detto di aver rispettato le leggi vigenti:

www.iene.mediaset.it/video/walter-ricciardi-istituto-superiore-sanita-conflitto-interessi-roberta-rei_2637...

Stessa cosa che ha risposto al British Medical Journal, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, che a seguito dell'inchiesta de Le Iene ha pubblicato un articolo il 17 dicembre dal titolo "Un alto dirigente della sanità pubblica italiana affronta le accuse di non aver reso pubblici i suoi rapporti con le case farmaceutiche":

www.bmj.com/content/363/bmj.k5325

Nell'articolo viene citata l'inchiesta de Le Iene e l'ulteriore mossa del CODACONS contro Ricciardi, a seguito delle nostre rivelazioni. L'associazione dei consumatori, infatti, si è rivolta nuovamente all'Autorità Nazionale Anticorruzione per chiedere di esprimersi sull'incompatibilità di Ricciardi a guida dell'ente pubblico, "tenendo conto dei rapporti intercorsi tra lo stesso e l’industria farmaceutica dei vaccini e delle prove depositate agli atti dall’associazione". E fra queste prove ci sono nuovi elementi sui rapporti fra il Presidente dimissionario dell'Istituto Superiore di Sanità e le case farmaceutiche. In particolare, il CODACONS pubblica diverse iniziative a cui Ricciardi ha preso parte a vario titolo mentre era a capo dell’ISS come commissario straordinario e da cui emergono anche "transazioni direttamente a favore del prof. Ricciardi da parte di note case farmaceutiche produttrici di vaccini". Fra queste transazioni anche diversi pagamenti direttamente all'Università Cattolica del Sacro Cuore per dei progetti sponsorizzati dalle case farmaceutiche. Università dove Ricciardi ha dichiarato che tornerà a insegnare. “Ho sentito il servizio delle Iene e faremo le eventuali verifiche. Si stratta di dichiarazioni inerenti la dichiarazione dei redditi e lì ovviamente dobbiamo approfondire”. Così parlò il 4 dicembre scorso la Ministra della Salute Giulia Grillo a proposito del presunto conflitto di interesse di Walter Ricciardi denunciato dalle Iene. Che le polemiche intorno ai presunti conflitti d'interesse di Walter Ricciardi abbiano contribuito a spingerlo alle dimissioni? La cosa certa, di tutta questa storia, è che chi è a capo degli enti pubblici deve essere libero da conflitti di interesse. E l'unica arma per ottenere la fiducia dei cittadini in questioni così delicate come quelle sanitarie, come per esempio sui vaccini, è la trasparenza. E quindi rendere noti tutti i rapporti lavorativi e non con case farmaceutiche ed enti. Per allontanare ogni minimo sospetto.

19 dicembre 2018
www.iene.mediaset.it/2018/news/conflittiinteressewalterricciardipresidenteiss_2698...
[Modificato da wheaton80 03/01/2019 01:15]
29/01/2019 23:55
 
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Vaccini scaduti ai bambini: nuovo scandalo in Cina

Dalla Cina arriva la notizia dell'ennesimo scandalo riguardante i vaccini. Centinaia di genitori hanno infatti manifestato davanti agli uffici del governo e per strada per esigere notizie dei vaccini somministrati ai loro figli. Sono 145 i bambini ammalitisi a causa dei vaccini scaduti. I piccoli di età da tre mesi a quattro anni manifestano da mesi malattie come febbre, sfoghi sulla pelle, raffreddore e vomito. Il governo locale ha confermato che i 145 bambini di Jinhu hanno ricevuto vaccini anti-polio scaduti. Per questo motivo la polizia ha aperto un’inchiesta su 17 rappresentanti del governo, licenziandoli e espellendoli dal Partito. Secondo quanto scoperto dal governo locale, una partita di vaccini, invece di essere distrutta, è stata utilizzata fino ad esaurimento. Il Ministro della Propaganda Zhou Guangfeng ha spiegato ai media che ciò è avvenuto per “confusione nell’organizzazione, negligenza sul lavoro, mancanza di regole”. Diversi genitori hanno ricordato che altri loro figli, ora cresciuti, hanno avuto gli stessi sintomi manifestati dai piccoli in questi giorni. Essi affermano che il vaccino scaduto o pericoloso è stato distribuito per almeno 10 anni e tutti i bambini al di sotto del 14 anni, circa 21mila, hanno ricevuto vaccini che sono inutili alla prevenzione delle malattie. L'ira delle famiglie è salita e molti sono entrati nell’ospedale con la forza, esigendo il controllo delle cartelle cliniche delle vaccinazioni. Secondo quanto riferito da AsiaNews (http://www.asianews.it/notizie-it/Jiangsu,-scontri-fra-polizia-e-genitori:-145-bambini-ammalati-per-dei-vaccini-scaduti-%28Video%29-45954.html), il governo ha chiamato dalle contee vicine poliziotti antisommossa per mantenere l’ordine pubblico e ha proibito l’uso dei media e dei social per diffondere notizie “infiammatorie” sui vaccini.

28/01/2019
www.informasalus.it/it/articoli/vaccini-scaduti-scandalo-...
11/03/2019 23:26
 
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FDA: Scott Gottlieb si è dimesso



Un mese di tempo. Tanto si è dato Scott Gottlieb per dire addio alla Food and Drug Administration. Il capo dell’agenzia regolatoria USA ha annunciato ieri i tempi delle sue dimissioni, mettendo così in discussione i risultati raggiunti in questo periodo, come limitare l’uso delle sigarette elettroniche tra gli adolescenti o aumentare la concorrenza tra i farmaci da prescrizione. Gottlieb è stato sempre ben visto e ha ottenuto un sostegno bipartisan a favore proprio dei suoi sforzi per frenare la diffusione delle e-cig tra i giovanissimi, sulla riduzione dei tempi di approvazione dei generici e sull’aumento dell’uso di versioni più economiche tra i costosi farmaci biotech. La FDA non ha commentato la notizia, mentre il Segretario alla Salute americano, Alex Azar, ha sottolineato i “risultati storici” raggiunti dall’ente sotto la sua dirigenza e anche Donald Trump ha commentato l’addio di Gottlieb su Twitter sottolineando i risultati ottenuti dall’ente. Nella lettera di dimissioni, Gottlieb ha evidenziato le iniziative portate avanti dell’agenzia, compresi gli sforzi per frenare l’uso del tabacco, per diminuire il tasso di dipendenza dagli oppioidi e semplificare il processo di approvazione per le nuove tecnologie mediche come la terapia genica. E l’iniziativa di Gottlieb è segnata principalmente dal suo tentativo di ridurre l’uso delle sigarette elettroniche tra gli adolescenti, tra i quali, secondo i dati federali, sarebbe aumentato del 75% rispetto all’anno scorso. Così la FDA ha vietato la vendita di sigarette elettroniche aromatizzate alla frutta nei negozi di alimentari e nelle stazioni di servizio, lasciando solo la vendita di quelle al tabacco, vietata ai giovanissimi. La FDA ha anche introdotto requisiti di verifica dell’età più severi per la vendita online delle e-cig.

6 marzo 2019
Fonte: Reuters Health News
www.dailyhealthindustry.it/fda-scott-gottlieb-si-e-dimesso-ID12...

Nota Wheaton80: Gottlieb ha anche portato avanti la crociata contro le esenzioni dai vaccini, minacciando persino di usare la forza federale pur di portare i vari Stati americani all'obbedienza
15/03/2019 19:17
 
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Quelle cellule fetali per produrre vaccini

Si usano da mezzo secolo: cellule di feto abortito per produrre vaccini. Vaccini che tutti noi abbiamo ricevuto, o fatto fare ai nostri figli, il più delle volte senza conoscere il processo di fabbricazione. Dietro lo scudo contro morbillo, parotite, varicella, poliomielite, epatite A e febbre gialla, ci sono due gravidanze volontariamente interrotte al terzo e quarto mese di gravidanza. Due bambini mai nati. Una femmina svedese abortita nel 1962 e un maschietto inglese nel 1966. Dai loro polmoni sono stati estratti fibroblasti (cellule del tessuto connettivo) che hanno composto le linee cellulari WI-38 e MRC-5, tuttora utilizzate. Sono i terreni di coltura che rendono i virus adatti a essere inseriti nei vaccini. Come mai la maggior parte di noi ignora o ha ignorato questo impiego “disinvolto” dei due feti? E quanti di noi, una volta informati, sarebbero pronti ad accettare, senza il minimo scrupolo morale, che si sezioni un piccolo corpo umano per produrre un farmaco? Uno, due o centomila feti: per chi si indigna, non vi è differenza. Oggi, ieri o 50 anni fa, un aborto è sempre un aborto. Oltretutto scopriamo dalle dichiarazioni di Stanley Plotkin, medico e consulente per la Sanofi-Pasteur, che per progettare vaccini al Wistar Institute di Philadelphia, sono stati sacrificati 76 feti:

www.youtube.com/watch?v=7k283DjMinw&feature=youtu.be&app...

Tenta e ritenta. Poi, il risultato: per combattere una malattia esantematica, pericolosa solo per le donne in gravidanza (e che perciò sarebbe utile contrarre da piccole, visto che, con la malattia, si ottiene un’immunità per tutta la vita) si uccidono e fanno a pezzi i figli di chi la maternità la rifiuta. Neanche fosse un contrappasso dantesco… Quando le linee cellulari WI-38 e MCR-5 si estingueranno (nessuna linea è eterna) verranno sostituite con altri “pezzi di ricambio”, con un nuovo feto, insomma. Ci chiediamo che senso abbia impedire l’uso delle cellule embrionali per la ricerca (quanti dibattiti sul tema e sentenze del Parlamento Europeo) e usare, senza dichiararlo apertamente, quelle fetali per fabbricare sieri farmaceutici. Non è certo “tenendo nascosto” un crimine che se ne perdono i risvolti morali. Sono indignata, certo. Ero all’oscuro di tutto questo al momento di vaccinare le mie bimbe e non mi sento, per questo, giustificata. Né la mia pediatra, né gli operatori ASL mi avevano messa al corrente. Si obbietterà che non vi è reato, visto che quelle donne abortirono volontariamente: loro sì, liberissime, ma chi è contrario all’aborto e ignora come vengono prodotti questi vaccini compie una scelta che non gli appartiene, una scelta immorale. Diventa complice suo malgrado. Sono stata ingannata. E con me milioni di genitori. Tutt’oggi, all’interno delle sbandierate “informazioni corrette”, condizioni necessarie per procedere ad ogni trattamento sanitario, non vi è traccia di spiegazioni sui procedimenti. Eppure siamo cresciuti nel rispetto delle fedi e dei rituali altrui, anche se non li condividiamo. Nessuno si sognerebbe mai di disattendere alle diete religiose garantite a tutti i bambini ebrei o musulmani: guai a offrire loro prosciutto o costolette di maiale alla refezione scolastica. Ci mancherebbe. Non comprendiamo, non condividiamo ma rispettiamo. Il maiale impuro non si tocca, il bambino invece sì.

La Chiesa

Leggete qui la prima pronuncia della Pontificia Accademia per la Vita (istituita da Papa Woityla nel 1994) sui vaccini ricavati da cellule fetali:

www.academiavita.org/_pdf/documents/pav/vaccines_prepared_from_aborted_human_foet...

Era il 2005. Informati di come sono state prodotte quelle linee cellulari, i prelati invitarono i fedeli a ribellarsi. Si parla “di vera e illecita cooperazione al male”. Leggiamo:“Ai cittadini spetta di opporsi con l’obiezione di coscienza…”. Non solo. L’invito è a “opporsi con ogni mezzo” e a fare pressioni sulle aziende perché progettino linee cellulari alternative e chiedendo “un controllo legale rigoroso”. L’Accademia ammette l’eccezione in caso di pericolo di vita per sé o altri. Ulteriori informazioni a questi link:

autismovaccini.org/wp-content/uploads/2011/11/vaccini-by-libero-2005_1-112842...

autismovaccini.org/2011/01/23/riflessioni-morali-sui-vaccini-preparati-con-cellule-di-feti-a...

Il dietrofront
Dodici anni dopo, la Pontificia Accademia ha cambiato passo. Direi che ha fatto una vera giravolta, leggete qui:

www.academiavita.org/_articles/324195660-vaccini_nota_amci_pav...

“Nel passato i vaccini possono essere stati preparati da cellule provenienti da feti umani abortiti, ma al momento le linee cellulari utilizzate sono molto distanti dagli aborti originali”. E la cooperazione morale al male? “Risolta, grazie ai progressi della medicina…”. Che vorrà dire?

L’obiezione di coscienza
L’obiezione di coscienza però è un atto personale, che deriva dal proprio sentire, Chiesa o no. Non tutti i musulmani si astengono dal mangiare maiale e dal bere alcool ma molti rispettano queste regole. Non tutti i cristiani considerano sacra la vita, ma molti sì. Idem per i buddisti, c’è chi non uccide neanche i parassiti delle piante e chi stermina le balene. Ciò che fa la differenza nel campo della morale e che detta i comportamenti è la propria coscienza. Come non si può pretendere che un bimbo musulmano o un ebreo mangino il salame o che un medico cattolico obiettore pratichi un aborto (infatti in tutti gli ospedali vi sono ginecologi obiettori e non; per alcuni l’aborto è un diritto, per altri è un diritto non praticarlo) allo stesso modo, come si accetta che qualcuno produca e utilizzi quei vaccini, si rispetta anche la scelta contraria. Che è l’obiezione di coscienza. Se fossi in pericolo di vita e il mio farmaco salvavita fosse cresciuto su cellule umane? Discorso diverso ma oggi non esistono farmaci salvavita derivati da linee cellulari fetali, esistono solo i vaccini, mezzi preventivi di malattie che, al momento della vaccinazione, non si sa neppure se si verificheranno. Dico no, grazie. Il mio no non cambierà il mondo, ma rispecchia la mia coscienza, come le scelte che ci definiscono. Tanti “no” potrebbero indurre le industrie a diversificare la produzione. È successo con l’olio di palma nei biscotti, con il glutammato nei dadi da minestra, con lo zucchero raffinato in alcuni dolciumi. Succederà anche con i feti, lo voglio sperare.

Il convegno

Il tema, quanto mai attuale, verrà discusso il prossimo 13 marzo al convegno “Fede, Scienza e Coscienza”, che si svolgerà a Roma alla Casa Bonus Pastor, via Aurelia 208. Promosso dall’associazione culturale Renovatio 21, il dibattito vedrà la partecipazione del cardinale S.E.R. Raymond Leo Burke. Interverranno la ricercatrice Theresa Deisher, che abbiamo ascoltato al convegno dei biologi:

www.youtube.com/watch?v=qCkOyJphN3I&feature=youtu.be

La Deisher afferma di aver trovato tracce di DNA fetale in alcuni vaccini e che questa presenza potrebbe spiegare lo scatenarsi di risposte autoimmuni. Poi Debi Vinnedge, studiosa; Stefano Montanari, scienziato; Martina Collotta, medico. Ingresso a offerta libera con obbligo di prenotazione, renovatioventuno@gmail.com. Montanari ricorderà che le linee cellulari fetali sono più di due. “Al momento esistono una trentina di vaccini realizzati con le due linee cellulari WI-38 e MRC-5, oltre a creme di bellezza. Ma sono in preparazione altre linee cellulari”. Montanari si professa agnostico:“Credo solo ai fatti ma non comprendo come la Chiesa possa affermare che un aborto di 50 anni fa è meno aborto. Da quel che risulta leggendo il Diritto Canonico, chi fa un aborto (o lo induce o ne trae vantaggio) commette un peccato mortale ed è passibile di scomunica latae sententiae (significa che si viene immediatamente scomunicati)”. Per Montanari anche le comunità musulmane ed ebree avrebbero diritto a esprimersi e ad essere ascoltate, poiché “nella preparazione di tutti i vaccini si usa gelatina di maiale come stabilizzatore termico”. Fra gli altri, Martina Collotta spiegherà come avviene un aborto; dirà che quelli finalizzati alle linee cellulari “lasciano il feto integro. E il feto deve essere assolutamente sano”. Perciò l’interesse delle industrie non cadrà sui bimbi abortiti spontaneamente, che potrebbero essere portatori di qualche malformazione, ma su quelli abortiti per scelta. Già, c’è sempre una scelta.

Gioia Locati
23 febbraio 19
blog.ilgiornale.it/locati/2019/02/23/quelle-cellule-fetali-per-produrre-...
[Modificato da wheaton80 15/03/2019 19:18]
01/06/2019 16:03
 
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Vaccini, dati Eurobarometro: boom di diffidenza su sicurezza per campagne pro-vaccinazioni

Se la gente non si fida dei vaccini forse non è colpa dei social o di pseudoscienziati imbonitori, dei vaccini commercializzati prima della fine delle sperimentazioni o dei media dove troppo presto si ricollegano morti sospette a lotti di particolari case farmaceutiche. La fiducia nei vaccini, secondo il rapporto Eurobarometro di marzo 2019, sembrerebbe essersi incrinata nella popolazione tutta in un anno, il 2018. Una ricerca presentata all'Università Statale di Milano al convegno Scienza e Dogmi a cura della Fondazione Allineare Sanità e Salute, Gruppo NoGrazie ISDE Medici per l'Ambiente, Slow Medicine e Medicina Democratica (insieme all'Associazione Italiana per l'Agroecologia, introdotta dal delegato dal Rettore per la Sostenibilità) spulcia i dati dell'ultimo rapporto e del precedente. Eurobarometro di quest'anno segnala come una maggioranza relativa, un 48% degli europei, ritenga i vaccini talora forieri di eventi avversi gravi (46%, in Italia; in Francia la maggioranza assoluta: 60%), ma nel precedente rapporto solo una minoranza contenuta della popolazione dubitava della sicurezza dei vaccini. Sempre a sorpresa, internet e i social non risulterebbero, dalle parole degli intervistati nei report fonti molto importanti per informarsi sulla salute: in Italia solo il 5% dei rispondenti consulta (anche) i social e il 10% altri siti internet (un po' meno che in Europa).

Ma attenzione ai seguenti dati: in Italia solo l'1% considera affidabili i social e il 4% altri siti internet. Ancor meno in Europa; in Francia i social hanno affidabilità zero. «Si smentisce implicitamente la credenza che internet e i social stiano avendo ruoli di rilievo nell'esitazione vaccinale», concludono in un comunicato gli autori della ricerca. Risulterebbe non solo intaccata ma addirittura crollata la fiducia nella sicurezza dei vaccini in meno di un anno. Ci si chiede nella relazione se il battage pro vaccini fatto a ragion veduta dal mondo medico non abbia scatenato nel pubblico anticorpi, peraltro forse più diretti al tono dell'informazione che alla scienza stessa. Il convegno, cui partecipavano anche CSERMEG, Wonca Italia, e le associazioni per l'agricoltura biologica FIRAB-AIAB-RIRAB, ha fatto emergere le non superficiali sfumature che distinguono il "Patto trasversale per la Scienza" firmato da illustri ricercatori (Roberto Burioni, Silvio Garattini), nonché da politici come Beppe Grillo e Matteo Renzi a inizio anno, e l'appello per una scienza al servizio della comunità sostenuto due mesi dopo dalle associazioni promotrici del convegno milanese.

Il primo invoca non tolleranza verso forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica, come il negazionismo dell'AIDS, l'anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove:«Un rigore condivisibile, ma contraddetto dal fatto che parte delle attuali pratiche mediche non risulta basata su prove scientifiche decorose, senza che ciò sollevi gli strali degli estensori dell'appello». Al contrario i promotori del convegno ritengono che «mantenere la tolleranza, anche nel dibattito in campo scientifico, sia una delle piuÌ importanti lezioni dei filosofi del Novecento» e che «la scienza, libera da interessi e pressioni, possa risolvere i problemi, non in base a pregiudizi o esclusioni da parte degli scienziati numericamente prevalenti in un certo periodo, ma applicando con rigore il criterio della ricerca osservazionale e sperimentale e accettando sempre di rimettere in discussione o ampliare le precedenti conoscenze. Ciò trova anche riscontro nell'art. 33 della Costituzione ("L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento"), dove si implica che un dibattito fondato sul metodo scientifico non può essere soppresso, tanto meno da istanze privatistiche».

Mauro Miserendino
27 maggio 2019
www.doctor33.it/politica-e-sanita/vaccini-dati-eurobarometro-boom-di-diffidenzasusicurezza-per-campagne-provaccinazioni/?xrtd=VALLLPTCVCPPCXC...
02/05/2020 23:21
 
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La denuncia di Robert F. Kennedy Jr. del piano vaccinale globale di Bill Gates e la sua richiesta di immunità

Robert F. Kennedy Junior, nipote del Presidente J.F. Kennedy e figlio del fratello Robert, sta conducendo una dura battaglia contro la campagna vaccinale globale di Bill Gates, battaglia che merita di avere spazio ed essere seguita con attenzione perché solo la massima libertà di critica e di informazione ci può tutelare dal rischio che la salute della popolazione mondiale possa essere subordinata a interessi poco trasparenti. Robert F. Kennedy Jr. denuncia nel primo articolo i vari scandali che hanno caratterizzato i piani vaccinali di Bill Gates e dell’OMS nei Paesi poveri del terzo mondo, mentre nel secondo riferisce dei grossi rischi connessi alla accelerazione della ricerca per un vaccino contro il coronavirus, contro i quali non a caso Bill Gates si sta premunendo, facendosi garantire l’immunità

Il piano vaccinale globalista di Bill Gates: un’agenda win-win per l’industria farmaceutica e la vaccinazione obbligatoria

I vaccini, per Bill Gates, sono un business filantropico strategico che alimenta la sua innumerevole serie di altre attività legate ai vaccini (tra cui l’ambizione di dominare attraverso la Microsoft l’industria globale di identificativi vaccinali digitali) e che gli conferisce un potere dittatoriale sulla politica sanitaria globale. L’ossessione di Gates per i vaccini sembra alimentata dalla sua convinzione di salvare il mondo tramite la tecnologia. Promettendo di eradicare la poliomielite, con la sua quota di 450 milioni su un capitale di 1,2 miliardi di dollari, Gates ha preso il controllo del National Technical Advisory Group of Imunization (NTAGI) indiano e ha imposto un esteso piano di vaccini antipolio attraverso programmi di immunizzazione successivi per tutti i bambini sotto i 5 anni. I medici indiani hanno incolpato la campagna di immunizzazione di Gates per la devastante epidemia di paralisi flaccida acuta non-polio (NPAFP), che ha reso paralitici 496.000 bambini tra il 2000 e il 2017, molto oltre quelli che sono i dati normalmente attesi. Nel 2017, il Governo Indiano ha annullato il regime vaccinale di Gates ed estromesso Gates e i suoi programmi vaccinali dall’India. I tassi di paralisi da poliomielite sono diminuiti immediatamente. Nel 2017, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ammesso con riluttanza che l’esplosione globale della poliomielite è prevalentemente causata dal ceppo vaccinale. Le epidemie più violente avvenute in Congo, nelle Filippine e in Afghanistan sono tutte legate ai vaccini. Nel 2018, il 70% dei casi globali di poliomielite sono stati causati dai vaccini. Nel 2014, la Fondazione Gates ha finanziato dei test di laboratorio per vaccini sperimentali per l’HPV, sviluppati da GSK e Merck, su 23.000 ragazze in remote province rurali indiane. Circa 1.200 di loro hanno riportato gravi effetti collaterali, tra cui malattie autoimmuni e infertilità. Sette ragazze sono morte. Dalle indagini del governo indiano è emerso che i ricercatori finanziati da Gates hanno commesso gravissime violazioni etiche: pressioni sulle vulnerabili ragazze dei villaggi perché aderissero alla sperimentazione, prepotenze verso i genitori, moduli per il consenso falsificati e rifiuto di cure mediche alle ragazze danneggiate. Il caso è attualmente all’esame della Corte Suprema Indiana.

Durante la campagna MenAfriVac di Gates del 2002 nell’Africa sub-sahariana, gli operatori di Gates hanno vaccinato forzatamente migliaia di bambini africani contro la meningite. Circa 50 dei 500 bambini vaccinati ha sviluppato paralisi. I media sudafricani hanno commentato:“Le case farmaceutiche ci considerano cavie da laboratorio”. L’ex Dirigente Economico di Nelson Mandela, il Professor Patrick Bond, ha definito le pratiche filantropiche di Gates “spietate ed immorali“. Nel 2010, Gates ha messo a disposizione dell’OMS $ 10 miliardi affermando:“Dobbiamo fare in modo che questo sia il decennio dei vaccini”. Nel 2014, l’Associazione Medici Cattolici del Kenya ha accusato l’OMS di sterilizzare chimicamente contro la loro volontà milioni di donne keniote con una campagna vaccinale “antitetanica”. Laboratori indipendenti hanno rinvenuto agenti sterilizzanti in ciascuno dei vaccini testati. Accuse simili sono state mosse dalla Tanzania, dal Nicaragua, dal Messico e dalle Filippine. Uno studio del 2017 (Morgensen et al. 2017) ha dimostrato che il famoso vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare (DTP) dell’OMS continua ad uccidere più bambini africani di quanti non ne uccida la stessa malattia che intende prevenire (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5360569/). Le bambine vaccinate hanno un tasso di mortalità 5 volte superiore rispetto a quello dei bambini non vaccinati. L’OMS ha rifiutato di ritirare il letale vaccino, che continua ad infliggere a milioni di bambini africani ogni anno. In tutto il mondo, esperti in salute pubblica accusano Gates di dirottare fondi dell’OMS dai progetti che hanno dimostrato di prevenire realmente le malattie infettive, quali acqua pulita, igiene, nutrizione e sviluppo economico. La Gates Foundation spende solo in queste aree circa 650 milioni dei suoi 5 miliardi di dollari di budget. Dicono che devia le risorse dell’agenzia al servizio della sua personale filosofia secondo la quale la salute si ottiene solo con una puntura. Oltre a usare la sua filantropia per controllare OMS, UNICEF, Gavi e PATH, Gates finanzia compagnie farmaceutiche private che producono vaccini e ha fatto una donazione di 50 milioni di dollari a 12 società farmaceutiche per accelerare lo sviluppo di un vaccino per il coronavirus. Nelle sue recenti apparizioni sui media, Gates si dimostra fiducioso del fatto che la crisi Covid-19 gli darà l’opportunità di imporre i suoi programmi vaccinali obbligatori anche sui bambini americani.

Robert F. Kennedy Jr.
9 aprile 2020
Fonte: childrenshealthdefense.org/news/governmentcorruption/gatesglobalistvaccineagenda-a-win-win-for-pharma-and-mandatory-vacc...


Perché Bill Gates vuole la completa immunità?

Perché persino due medici come Paul Offit e Peter Hotez, che sono tra i più accaniti promotori di vaccini al mondo, stanno freneticamente lanciando l’allarme sugli inauditi e inquietanti rischi inerenti allo sviluppo di un vaccino per il coronavirus? Gli scienziati tentarono già la prima volta di sviluppare un vaccino per il coronavirus dopo l’epidemia di SARS-CoV del 2002 in Cina. Team di scienziati statunitensi e internazionali sperimentarono sugli animali con i quattro vaccini più promettenti. In un primo momento, l’esperimento sembrò avere successo, e tutti gli animali mostravano una robusta risposta anticorpale al coronavirus. Ma quando gli scienziati hanno esposto gli animali vaccinati al virus in natura, i risultati sono stati catastrofici. Gli animali vaccinati manifestavano risposte iper-immunitarie, che partendo da un’infiammazione diffusa in tutto il corpo portava ad infezioni polmonari letali. L’unico precedente in cui i ricercatori avevano visto una simile “risposta immunitaria potenziata” era stato negli anni '60, con i test sugli esseri umani del vaccino RSV, che infatti furono per questo archiviati. Due bambini rimasero uccisi. Offit, Hotez e persino Anthony Fauci (che se lo è lasciato scappare in un momento di distrazione) hanno avvertito che qualsiasi nuovo vaccino contro il coronavirus potrebbe innescare reazioni immunitarie letali quando le persone vaccinate entrano in contatto con il virus in natura. Eppure, invece di procedere con cautela, Fauci ha fatto la scelta spericolata di velocizzare le procedure per autorizzare il suo vaccino (finanziato in parte da Gates), saltando i test sugli animali (che potrebbero mettere precocemente in guardia su possibili risposte immunitarie incontrollate). Lo stesso Gates è talmente preoccupato dei possibili rischi da aver dichiarato che non distribuirà i suoi vaccini finché tutti i governi mondiali non accetteranno di assicurarlo contro le eventuali cause legali. Il 4 febbraio scorso, quando negli Stati Uniti c’erano solo 11 casi positivi, gli Stati Uniti hanno silenziosamente spinto per l’approvazione di regolamenti federali che sollevino i produttori di vaccini per il coronavirus da qualsiasi responsabilità. Qui lo studio del 2012 sul vaccino per la SARS che ha portato a infezioni polmonari letali:

www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22536382

Robert F. Kennedy Jr.
11 Aprile 2020
Fonte: childrenshealthdefense.org/news/heres-why-bill-gates-wants-indemnity-are-you-willing-to-take-t...

Traduzione: Margherita Russo
13 aprile 2020
vocidallestero.it/2020/04/13/la-denuncia-di-robert-f-kennedy-jr-sul-piano-vaccinale-globale-di-bill-gates-e-la-sua-richiesta-di-i...
18/06/2020 17:00
 
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Forbes - La terribile verità sui vaccini testati sull'uomo

Su Forbes un articolo che, ripercorrendo il mostruoso esperimento sui vaccini contro l'epatite condotto sessant'anni fa infettando bambini disabili, getta l'allarme sugli esperimenti "challenge" sui bambini che stanno accadendo di nuovo oggi per il vaccino contro il Covid-19. E' un fatto che la paura scatenata dalla pandemia tende a favorire l'allentamento degli standard etici conquistati (almeno nei Paesi occidentali) dopo molti scandali di esperimenti condotti su soggetti deboli. Altra questione appena sfiorata su questo articolo, ma che sarebbe molto utile approfondire, riguarda la reale utilità di questo vaccino, che non è affatto chiara:

thevaccinereaction.org/2020/06/children-recruited-in-u-k-for-covid-19-vacci...


Willowbrook State School

Nina Galen aveva dieci anni quando divenne parte di uno degli esperimenti umani più controversi della storia americana. Sua madre, Diana McCourt, era alla ricerca di un'istituzione che potesse prendersi cura della figlia gravemente autistica. "Ero proprio disperata", dice McCourt ora, più di 50 anni dopo. "Ero sull’orlo di un esaurimento nervoso perché non ce la facevo a star dietro a tutto". Così McCourt si stabilì alla Willowbrook State School, una casa per bambini e adulti gravemente disabili a Staten Island, New York. Per ottenere un posto per Nina nella struttura sovraffollata, tuttavia, dovette concludere un patto faustiano, acconsentendo a che sua figlia partecipasse alla ricerca di un vaccino per l'epatite. "Non avevo scelta", dice McCourt. "Avevo provato così tanti posti diversi e così tante sistemazioni che non avevano funzionato, che alla fine ci sono andata". Nina divenne una degli oltre 50 bambini con disabilità mentale, dai 5 ai 10 anni, sottoposti alle cure del Dr. Saul Krugman, un rispettato pediatra di New York che voleva scoprire se ci fossero più ceppi di epatite e se fosse possibile creare un vaccino per proteggere dalla malattia. Krugman e il suo partner, il dott. Joan Giles, utilizzarono i residenti di Willowbrook per testare un vaccino preliminare per questa malattia che aveva ucciso milioni di persone in tutto il mondo. Dal 1955 al 1970, ai bambini fu iniettato direttamente il virus o venne loro dato da bere del latte al cioccolato mescolato con feci di altri bambini infetti per studiare la loro immunità. Per gran parte della storia umana, l'epatite ha causato alcuni dei focolai più mortali al mondo. I sintomi, tra cui febbre, danni al fegato e colorito giallo, erano stati descritti da Ippocrate nel V secolo a.C. Mentre ora sappiamo che ci sono più virus (i più famosi, l'epatite A, B e C), nella prima metà del 20° secolo i ricercatori conoscevano solo una forma della malattia, che allora era chiamata ittero epidemico. La ricerca di un vaccino divenne particolarmente importante per gli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i focolai di epatite avevano colpito più di 50.000 soldati americani. Per combattere questa malattia e altre, il Ministero della Sanità istituì un Epidemiological Board delle Forze Armate. All'inizio degli anni '50, il dottor Krugman, un ex medico dell’U.S. Army Air Corps, si presentò all'Epidemiological Board con una proposta: voleva creare un vaccino per l'epatite e conosceva il luogo perfetto dove poter svolgere le sue ricerche.

Willowbrook era sovraffollato, già dilagante di malattie, e a quel tempo non era raro testare i vaccini sui bambini. L'idea risale allo stesso antesignano dei vaccini, Edward Jenner, che usò un bambino di 8 anni come primo soggetto su cui testare il suo rivoluzionario vaccino contro il vaiolo alla fine del XVIII secolo. Gli esperimenti sull'epatite di Willowbrook sarebbero stati esperimenti “challenge”, cosiddetti perché il corpo è intenzionalmente "sfidato" con un'esposizione diretta al virus per vedere se un particolare trattamento impedisce in qualche caso di contrarre la malattia. "Egli credeva di aiutare i bambini di questa scuola ad affrontare l'epidemia", afferma il figlio del Dr. Krugman, Richard, pediatra all'ospedale pediatrico del Colorado ed ex Direttore dell'Advisory Board degli Stati Uniti di Child Abuse and Neglect. "Certamente pensava di dare un contributo alla ricerca sulle malattie infettive". Sebbene non vi siano dubbi sul fatto che il Dr. Krugman abbia accelerato la scoperta di un vaccino contro l'epatite, la questione etica sul suo esperimento è riemersa in occasione dei “challenge trial” per il Covid-19. Molti politici, medici di bioetica e scienziati si sono dichiarati a favore dell'idea, che consisterebbe nel dare a volontari sani una dose di un vaccino non testato e poi esporli deliberatamente al Covid-19 per vedere se offre protezione contro il virus. Poiché questi “challenge trial” sul vaccino sarebbero condotti su volontari adulti sani, gli esperimenti sul Covid-19 e gli esperimenti sull'epatite di Willowbrook pongono la stessa domanda: è davvero necessario, o giusto, rischiare la salute di alcuni a beneficio di molti? Saul Krugman arrivò al bucolico campus di Willowbrook nel 1955. Immerso in quasi 400 acri a Staten Island, i grandi edifici in mattoni a forma di U erano circondati da una lussureggiante foresta verde. All'ingresso del parco vi era una giostra dipinta di giallo e blu e coloro che lo visitavano per la prima volta lo descrivevano come un incantevole campo estivo. All'interno, tuttavia, Willowbrook era un incubo. La scuola fu aperta nel 1947 ed era stata costruita per contenere 4.000 residenti, ma per anni ne ha accolti oltre 6.000. Malattie e incuria erano ovunque e numerosi residenti morirono per malattie non curate e abusi. Nel 1965, Robert F. Kennedy, allora senatore di New York, fece una visita senza preavviso a Willowbrook e se ne andò inorridito. Nella sua testimonianza davanti al Congresso dichiarò:"Non ci sono diritti civili dentro le celle di Willowbrook”, definendo l'istituzione una "fossa dei serpenti". Quando il Dr. Krugman e il Dr. Giles iniziarono gli esperimenti sull'epatite a Willowbrook, usarono a loro vantaggio le cattive condizioni in cui versava Willowbrook per reclutare nuove famiglie. Nonostante i suoi orrori ben documentati, Willowbrook era l’unica opzione a disposizione per i bambini con disabilità gravi e c'era una lunga lista d'attesa. Il dottor Krugman offrì a diversi genitori, tra cui la madre di Nina Galen, la possibilità di saltare la lista di attesa e fare in modo che i loro figli venissero ammessi nei reparti più nuovi e più puliti, con più personale, se si fossero uniti agli esperimenti. "Mi sono sentita costretta", dice McCourt. "Ho sentito che mi sarebbe stato negato un aiuto se non avessi colto questa [opportunità]". Krugman disse anche ai genitori che, poiché l'epatite era già diffusa a Willowbrook, i loro bambini avrebbero potuto avere la possibilità di un vaccino. McCourt ricorda che le venne detto che sua figlia avrebbe potuto ottenere un "antidoto" contro l'epatite se avesse aderito all'esperimento.

Quando chiese perché gli studi sull'epatite non potevano essere eseguiti sui primati, le fu risposto che l'uso di animali sarebbe stato "troppo costoso". Nonostante fosse consapevole di infettare i bambini mentalmente disabili con una malattia potenzialmente mortale, il dott. Krugman riteneva che il rischio valesse la pena. "La decisione di somministrare il virus dell'epatite ai pazienti di Willowbrook non è stata presa alla leggera", scriveva in un articolo del 1958 pubblicato sul New England Journal of Medicine. Osservò che il ceppo dell'epatite a Willowbrook non era molto grave, che molti bambini si sarebbero infettati comunque e che qualsiasi conoscenza acquisita dall'esperimento avrebbe effettivamente aiutato altri residenti di Willowbrook. Sottolineò anche che lo studio era stato approvato dal Dipartimento di Igiene Mentale dello Stato di New York e dal Consiglio Epidemiologico delle Forze Armate. Alcuni studi del Dr. Krugman si basavano su ricerche precedenti secondo cui la somministrazione di anticorpi ai bambini che si erano ripresi dall'epatite poteva prevenire nuove infezioni (un concetto simile, che utilizza plasma di pazienti guariti dal Covid-19 per trattare pazienti malati, è attualmente in fase di studio). Gli esperimenti hanno riguardato anche l'infezione del virus su bambini sani attraverso un intruglio di latte al cioccolato. Alla fine i dottori riuscivano a capire quanto tempo ci voleva perché i bambini mostrassero i sintomi dell'epatite, consentivano loro di riprendersi e poi gli somministravano di nuovo il virus. Questi esperimenti venivano condotti per verificare se una persona guarita dall'epatite poteva considerarsi immune o poteva essere nuovamente infettata. Al termine di ogni esperimento, il Dr. Krugman pubblicava i risultati su importanti riviste mediche, tra cui il New England Journal of Medicine, il Lancet e il Journal of American Medical Association. Sin dalla prima pubblicazione, gli esperimenti furono molto controversi all'interno della comunità medica. Nel 1966, il famoso medico bioetico Henry K. Beecher pubblicò un articolo intitolato "Etica e ricerca clinica", che indicava Willowbrook come esempio di esperimento clinico non etico e concluse che "non esiste il diritto di mettere a rischio la salute di una persona a beneficio degli altri". Cinque anni dopo, il comitato editoriale di Lancet si scusò per aver pubblicato gli studi del Dr. Krugman senza prenderne le distanze. "Gli esperimenti di Willowbrook sono stati condotti nella speranza di potere un giorno prevenire l'epatite", scrissero i redattori, "ma questo non può giustificare la somministrazione di materiale infetto a bambini che non ne traggono un beneficio diretto". Un anno dopo, Krugman dovette sfuggire ai manifestanti durante una conferenza medica ad Atlantic City. "Penso che abbia ricevuto un sacco di critiche da parte di persone che non capivano il contesto o la realtà dell'istituzione", afferma Richard Krugman. "Certamente fu coinvolto nella politica di allora". Ma il Dr. Krugman aveva tanti fan quanti detrattori. Il senatore dello Stato di New York Seymour Thaler, originariamente un critico degli esperimenti sull'epatite, in seguito disse che Krugman aveva "fatto una cosa magnifica".

Anche il Dr. Franz Ingelfinger, ex redattore del New England Journal of Medicine, sostenne la ricerca:"È molto meglio avere un paziente con epatite, acquisito accidentalmente o deliberatamente, sotto le cure di un Krugman, che sotto le cure di un fanatico". Oltre a scoprire i ceppi di epatite A e B, il Dr. Krugman "ha sicuramente accelerato lo sviluppo di un vaccino contro l'epatite B", afferma Paul Offit, pediatra e Direttore del Vaccine Education Center presso l'ospedale pediatrico di Filadelfia. Ma, aggiunge Offit, "non credo che sia giustificabile inoculare un bambino con un virus infettivo che potrebbe ucciderlo". Mentre i membri della comunità medica protestavano contro gli esperimenti di Krugman, una forza ancora più potente si stava mobilitando per chiudere definitivamente Willowbrook. Nel 1972, Geraldo Rivera, allora giornalista televisivo locale a New York, si intrufolò nel cortile della scuola e fece una trasmissione sulle condizioni disumane di Willowbrook. Era stato informato delle condizioni di vita dei residenti da Michael Wilkins, un medico della scuola che non era coinvolto negli esperimenti sull’epatite. "Sono passati quasi 50 anni e a parlarne ancora piango", dice Rivera, ora corrispondente di Fox News. "Le condizioni erano davvero orribili". Rivera ricorda di aver visto i bambini nudi, imbrattati nelle loro stesse feci, che battevano la testa contro il muro. "Immagino che la mia impressione fosse simile a quella dei gruppi di intervento che entrarono a liberare i prigionieri dei campi di concentramento". All'incirca nello stesso periodo una gola profonda rese pubblico il famigerato studio sulla sifilide di Tuskegee, in cui i ricercatori lasciarono deliberatamente privi di cure centinaia di neri e molti morirono a causa della malattia, anche se esisteva una cura. Willowbrook era solo una di una lunga serie di sperimentazioni umane su bambini, detenuti, ricoverati in strutture per la salute mentale e comunità di emarginati, e Tuskegee fu il punto di svolta. Il dottor Krugman, tuttavia, fu premiato per il suo lavoro a Willowbrook. Quell'anno divenne Presidente dell'American Pediatric Society. Nel 1974, fu approvato il National Research Act nel tentativo di creare delle norme a tutela dei soggetti sottoposti a esperimenti di ricerca umana. Una misura implementata è stata la creazione di una task force etica, la Commissione Nazionale per la Protezione degli Esseri Umani nella Ricerca Biomedica e Comportamentale. "La Commissione non avrebbe mai potuto nascere se non fosse stato per Willowbrook e Tuskegee e molti altri casi simili", afferma Karen Lebacqz, uno dei membri fondatori della commissione. Nel 1979 la commissione aveva pubblicato il Rapporto Belmont, una linea guida completa dei principi etici di base che guidano i moderni studi clinici. Il National Research Act ha anche istituito la pratica degli Institutional Review Boards (IRB), comitati indipendenti che richiedono il tempo necessario per revisionare gli aspetti etici delle sperimentazioni cliniche sull'uomo. A parte i potenziali dilemmi etici, gli attuali esperimenti per la vaccinazione contro il coronavirus hanno qualcos'altro in comune con gli esperimenti sull'epatite di Willowbrook: potrebbero non essere nemmeno necessari. Mentre il Dr. Krugman è accreditato per aver accelerato lo sviluppo di un vaccino contro l'epatite, altri ricercatori non erano molto indietro. Alla fine degli anni '60, il Dr. Baruch Blumberg aveva indipendentemente scoperto il virus dell'epatite B e insieme al Dr. Irving Millman presentò nel 1969 il primo brevetto per un vaccino contro l'epatite. Blumberg fece tutte le sue ricerche prelevando campioni di sangue e testando le funzioni epatiche sui bambini e gli adulti che erano già stati infettati e il suo lavoro gli è valso un Premio Nobel per la medicina.

Allo stesso modo, anche se viene approvato uno studio sperimentale “challenge” per il coronavirus, non vi è alcuna garanzia che porterà a uno sviluppo più veloce del vaccino. L'iniziativa del governo degli Stati Uniti di sviluppare un vaccino contro il coronavirus può anche chiamarsi "Operation Warp Speed", ma Christine Grady, Capo del Dipartimento di Bioetica del National Institute of Health Clinical Center, afferma che occorrono molto tempo e molte riflessioni per poter progettare correttamente un esperimento. "La possibilità che fare un esperimento “challenge” possa accelerare la sperimentazione è una questione che non è esattamente chiara", afferma Grady, moglie del Dr. Anthony Fauci, Direttore dell'Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie Infettive. Paul Offit è d'accordo. “Ci vuole la giusta dose. E per ottenere la giusta dose, è necessario sottoporsi a questi mini challenge-test ", afferma. "Non credo che succederà". Karen Lebacqz, uno degli autori originali del Rapporto Belmont, nutre preoccupazioni anche per i protocolli accelerati del vaccino Covid-19. "Ogni volta che le persone sono disperate", dice, "vogliono sempre allentare gli standard etici". I controversi esperimenti di Saul Krugman a Willowbrook furono solo l'inizio della sua illustre carriera. Successivamente è diventato capo della pediatria presso la School of Medicine della New York University, è stato eletto alla National Academy of Sciences, ha scritto un manuale sulle malattie infettive pediatriche che è divenuto un classico, ha ricevuto il prestigioso Premio Lasker e ha contribuito a sviluppare i primi vaccini contro la rosolia e il morbillo. Ha difeso gli esperimenti di Willowbrook per tutta la sua vita, scrivendo nel 1986:"Sono convinto tanto oggi quanto lo ero allora che i nostri studi erano etici e giustificabili". Krugman morì nel 1995 e il suo necrologio sul New York Times fa solo una piccola menzione dei suoi esperimenti a Willowbrook. Ad oggi, mentre molti bioetici moderni usano gli studi di Willowbrook come esempio di una ingiusta sperimentazione umana, ci sono anche altri pareri. "È complicato", afferma Grady. “Per quanto ne so, il primo obiettivo di Krugman era capire la malattia... Ma penso che ci siano degli aspetti che certamente non sembrano buoni e per i quali oggi sarebbe difficile ottenere l'approvazione". Anche Mike Wilkins, il medico di Willowbrook che ha aiutato a organizzare i genitori per chiudere l'istituzione nel 1987, non pensa che gli esperimenti siano da vedere in bianco o in nero. "Non voglio crocifiggere Krugman", dice. "L'epatite B, per l'amor di Dio, è una malattia diffusa nel mondo per la quale esiste ora un vaccino. Ma non faremo mai più queste cose".

Leah Rosenbaum
17/06/20
Fonte:
www.forbes.com/sites/leahrosenbaum/2020/06/12/willowbrookscandalhepatitisexperiments-hideous-truths-of-testing-vaccines-on-humans/amp/?__twitter_impress...

vocidallestero.blogspot.com/2020/06/forbes-la-terribile-verita-sui-vaccini.html?spref=fb&fbclid=IwAR1AGxVBRDoRwn4BA0C8e4a4S3soCt9Hct0qccnRukDlP0-h5GX...
[Modificato da wheaton80 18/06/2020 17:05]
29/06/2020 18:23
 
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Coronavirus: gli Stati Uniti non parteciperanno all’impegno dell’OMS per il vaccino

Gli Stati Uniti non parteciperanno a uno sforzo globale con l’Organizzazione Mondiale della Sanità per sviluppare farmaci e un vaccino per combattere il coronavirus. Un portavoce della missione americana ha detto a Reuters che “non ci sarà partecipazione ufficiale degli Stati Uniti” al programma, che mira ad accelerare lo sviluppo di un vaccino e condividere le risorse nella lotta contro il virus. Ha dichiarato:“Non vediamo l’ora di saperne di più su questa iniziativa a sostegno della cooperazione internazionale per sviluppare un vaccino per il Covid-19 il più presto possibile”. Il ritiro della Nazione dagli sforzi internazionali collaborativi sulla scia della pandemia segue l’annuncio di Donald Trump che gli Stati Uniti avrebbero sospeso i finanziamenti all’OMS dopo aver accusato l’agenzia delle Nazioni Unite di “coprire” l’epidemia di coronavirus dalla Cina. Ha attaccato l’organizzazione mentre affrontava critiche simili dopo che i rapporti mostravano che aveva respinto o ignorato gli avvertimenti sulla minaccia dell’epidemia dalla sua amministrazione per diverse settimane. Un’iniziativa globale per accelerare lo sviluppo di un potenziale vaccino è stata lanciata venerdì dal Presidente francese Emmanuel Macron e dal Cancelliere tedesco Angela Merkel, tra gli altri leader mondiali.

Il Presidente Macron ha dichiarato all’incontro che il gruppo spera di "riconciliare attorno a questa iniziativa comune la Cina e gli Stati Uniti, perché si tratta di dire che la lotta contro il Covid-19 è un bene umano comune e che non dovrebbe esserci divisione per vincere questa battaglia". Il gruppo si è impegnato a fornire accesso alle cure e ai vaccini ad altre Nazioni, a muoversi nell'ambito del partenariato internazionale, a condividere gli sforzi di ricerca e a prendere decisioni informate sulla loro risposta. Le sue promesse sono in netto contrasto con il tono ampiamente isolazionista della risposta dell’Amministrazione Trump, lasciando i governi statali e locali a difendersi da soli in assenza di uno sforzo federale coerente che potrebbe contare su una rete di supporto globale. Gli Stati Uniti stanno sospendendo 400 milioni di dollari in fondi per l’OMS dopo che il Presidente ha affermato che l’organizzazione ha accolto le affermazioni della Cina sul virus “al valore nominale” e ora deve essere “ritenuto responsabile”. Il Direttore Generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato la scorsa settimana che “ora è il momento per essere uniti contro una lotta comune”, rimproverando, in questo modo, le affermazioni del Presidente.

Alex Woodward
24 aprile 2020

Fonte: www.independent.co.uk/news/world/americas/coronavirus-vaccine-who-project-trump-us-covid-19-a9483421.html?fbclid=IwAR0sRhce6uKbc06gAaC9EYsLV-gleaA4QCXUuLlx2FebKpa879S...

ununiverso.blog/2020/06/29/coronavirus-gli-stati-uniti-non-parteciperanno-allimpegno-delloms-per-il-...
29/06/2020 18:25
 
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Sì della Consulta all'indennizzo per chi ha riportato danni a causa del vaccino per l'epatite A

Ha diritto a un indennizzo chi ha riportato lesioni conseguenti alla vaccinazione contro l'epatite A. La Corte Costituzionale, infatti, con una sentenza depositata oggi, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 1, della legge 210/1992, inerente "l'indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati", nella parte in cui "non prevede il diritto a un indennizzo, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla medesima legge, a favore di chiunque abbia riportato lesioni o infermità, da cui sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, a causa della vaccinazione contro il contagio dal virus dell’epatite A". I giudici costituzionali hanno quindi ritenuto fondata la questione sollevata dalla sezione lavoro della Cassazione:"La ragione che fonda il diritto all’indennizzo del singolo", si legge nella sentenza depositata oggi, nella quale vengono richiamate anche precedenti pronunce, "non risiede nel fatto che questi si sia sottoposto a un trattamento obbligatorio: riposa, piuttosto, sul necessario adempimento, che si impone alla collettività, di un dovere di solidarietà, laddove le conseguenze negative per l’integrità psico-fisica derivino da un trattamento sanitario (obbligatorio o raccomandato che sia) effettuato nell’interesse della collettività stessa, oltre che in quello individuale". Per questo, osserva la Consulta, "la mancata previsione del diritto all’indennizzo in caso di patologie irreversibili derivanti da determinate vaccinazioni raccomandate si risolve in una lesione degli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione: perché sono le esigenze di solidarietà costituzionalmente previste, oltre che la tutela del diritto alla salute del singolo, a richiedere che sia la collettività ad accollarsi l’onere del pregiudizio da questi subìto, mentre sarebbe ingiusto consentire che l’individuo danneggiato sopporti il costo del beneficio anche collettivo".

23 giugno 2020
www.agi.it/cronaca/news/2020-06-23/vaccini-consulta-epatite-a-...
01/07/2020 17:23
 
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Dott. Di Bella ► "280 milioni degli italiani per un vaccino inutile alla prima mutazione del virus"

www.youtube.com/watch?v=r4aHZQeWwz0&feature=emb_title

Le prime 400 milioni di dosi di vaccini anti Covid-19 sono state ordinate dall’Italia, insieme ad altri paesi. Ad annunciarlo è stato il #Ministro della salute Speranza. Il Dott. Giuseppe Di Bella esprime il suo dissenso al riguardo, evidenziando come si tratti di una imposizione rispetto alle possibili alternative che, trattandosi di un virus in continua mutazione, potrebbero dare dei benefici. Un esempio ne è la Clorochina, farmaco utilizzato per la prevenzione e la cura della malaria e screditato più volte da articoli di riviste scientifiche di spicco, come TheLancet, che si sono rivelati poi basati su dati inventati. Il nostro direttore Ilario Di Giovambattista ha intervistato il Dottor DiBella, ponendo l’accento sulla corretta informazione scientifica e, successivamente, mediatica che spesso viene veicolata per tornaconto economico. Ecco alcune riflessioni del Dottore emerse al riguardo.
13/07/2020 17:56
 
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Vaccino Covid-19: l'81% dei volontari della sperimentazione clinica ha avuto reazioni al vaccino

Un vaccino sperimentale per COVID-19 è stato sviluppato da CanSino Biologics, Inc. di Tianjin, Cina, in collaborazione con l'Istituto del China’s Academy of Military Medical Sciences’ Institute of Biotechnology. Una sperimentazione clinica umana di Fase 1 del vaccino COVID-19 (adenovirus tipo-5 Ad5-nCoV) è stata completata in Cina con 108 volontari, di età compresa tra i 45 e i 60 anni (1, 2, 3, 4). In quel trial, 87 (81 per cento) dei 108 partecipanti hanno subito almeno una reazione avversa entro sette giorni dalla vaccinazione. Di questi, 30 partecipanti erano nel gruppo a basso dosaggio, 30 erano nel gruppo a medio dosaggio, e 27 erano nel gruppo ad alto dosaggio. Nel complesso, 10 dei partecipanti hanno avuto reazioni avverse di grado 3. Dei 36 partecipanti al gruppo ad alto dosaggio, sei di loro hanno avuto reazioni avverse di grado 3 (1, 2). Dolore, febbre, stanchezza, mal di testa tra le reazioni più comuni al vaccino Ad5-nCoV di CanSino per il COVID-19. Secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio sulla sperimentazione clinica di Fase 1 per il vaccino Ad5-nCoV la reazione avversa più comune nel sito di iniezione è stata il dolore, che è stato riportato in 58 (54%) destinatari del vaccino. Il dolore è stato segnalato in 17 (47%) partecipanti al gruppo a basso dosaggio, 20 (56%) partecipanti al gruppo a dose media, e 21 (58%) partecipanti al gruppo ad alto dosaggio.

Le reazioni avverse sistematiche più comunemente segnalate sono state nel complesso febbre (50 [46%]), affaticamento (47 [44%]), mal di testa (42 [39%]) e dolori muscolari (18 [17%]). La febbre è stata riportata in 15 (42%) partecipanti al gruppo a basso dosaggio, 15 (42%) partecipanti al gruppo a medio dosaggio, e 20 (56%) partecipanti al gruppo ad alto dosaggio. Il mal di testa è stato segnalato in 14 (39%) partecipanti al gruppo a basso dosaggio, 11 (31%) partecipanti al gruppo a medio dosaggio, e 17 (47%) partecipanti al gruppo ad alto dosaggio. Il dolore muscolare è stato riportato in 7 (19%) partecipanti al gruppo a basso dosaggio, 3 (8%) partecipanti al gruppo a medio dosaggio e otto (22%) partecipanti al gruppo ad alto dosaggio (2). Nove dei partecipanti, di cui due nel gruppo a basso dosaggio, due nel gruppo a medio dosaggio e cinque nel gruppo ad alto dosaggio hanno sviluppato febbri di grado 3 di oltre 101,3°F (38.5 C°).

Uno dei partecipanti al gruppo ad alto dosaggio ha riportato "febbre grave insieme a gravi sintomi di affaticamento, dispnea e dolori muscolari". Un altro partecipante al gruppo ad alto dosaggio ha sperimentato "forte affaticamento e dolore alle articolazioni". Le reazioni sono avvenute entro 24 ore dalla vaccinazione (1, 2). Anche le prove sperimentali di Moderna mRNA-1273 COVID-19 di COVID-19 hanno registrato reazioni di grado 3. Come nella sperimentazione del vaccino Ad5-nCov di Fase 1 condotta da CanSino, anche alcuni partecipanti alla sperimentazione di Fase 1 del vaccino mRNA-1273 COVID-19 condotta da Moderna, Inc. all'inizio di quest'anno hanno sperimentato reazioni di Grado 3. Dei 45 volontari che hanno partecipato alla sperimentazione clinica di Moderna durante il periodo marzo-maggio 2020, il nove per cento di loro ha avuto gravi reazioni avverse al vaccino mRNA-1273, tra cui il 29enne Ian Haydon di Seattle, Washington (1, 2).

Haydon ha subito reazioni di grado 3 dodici ore dopo aver ottenuto la seconda di due dosi da 250 µg del vaccino mRNA-1273. Ha sviluppato una febbre di oltre 103 gradi (39.5 C°) e alla fine è svenuto (1, 2). Le reazioni di grado 3 sono descritte dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS) come "gravi o significative dal punto di vista medico ma non immediatamente pericolose per la vita; è indicato il ricovero ospedaliero o il prolungamento del ricovero; disabilitante; che limita il poter prendersi cura di sé" come "fare il bagno, vestirsi e spogliarsi, nutrirsi, usare la toilette, assumere farmaci". L'unica cosa peggiore degli eventi di Grado 3 sono quelli classificati come Grado 4, che è "in pericolo di vita" e "Grado 5, che è "morte". (5, 6, 7).

CanSino ha riportato di essere entrata nella fase 2 di sperimentazione clinica umana su vaccino Ad5-nCoV per COVID-19. Secondo quanto riferito, CanSino Biologics ha iniziato una sperimentazione clinica umana di Fase 2 del vaccino Ad5-nCoV utilizzando la linea cellulare HEK293 che prevede test su 500 volontari sani. Il 12 maggio, il National Research Council of Canada (NRC) ha annunciato un accordo di collaborazione con la società cinese per "far progredire il biotrattamento e lo sviluppo clinico in Canada" del vaccino Ad5-nCoV (4, 8, 9, 10). In un comunicato stampa, l'NRC ha dichiarato:"Questa collaborazione permetterà all'NRC di far avanzare un processo di produzione scale-up (di alto livello) per il vaccino candidato, utilizzando la sua linea cellulare proprietaria HEK293" (9, 10).

Per facilitare questo lavoro, il governo canadese ha annunciato che fornirà 44 milioni di dollari per aggiornare gli impianti NRC di Montreal per "consentire la conformità con gli standard delle buone pratiche di fabbricazione (GMP)" e per "garantire la disponibilità per il biotrattamento canadese dei potenziali candidati al vaccino non appena saranno disponibili" (9). "È il momento perfetto per sfruttare la tecnologia all'avanguardia e le risorse di entrambe le parti che sono fondamentali per lo sviluppo di Ad5-nCoV", ha detto Xuefeng Yu, CEO di CanSino Biologics (10). Il vaccino CanSino Ad5-n-CoV utilizza linee di cellule fetali umane HEK-293 per la produzione. Life Site News ha riportato il 26 giugno 2020 che il vaccino Ad5-n-CoV di CanSino impiega un vettore adenovirus dello scimpanzé che utilizza le linee cellulari HEK293 derivate dal tessuto di un feto abortito (11). La linea cellulare fetale umana HEK293, che è stata progettata, sviluppata e autorizzata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche del Canada (NRC), viene utilizzata anche per produrre il vaccino AZD1222 COVID-19 sviluppato dal Jenner Institute dell'Università di Oxford.

Il comunicato stampa congiunto del 12 maggio 2020 emesso dal NRC del Canada e da CanSino Biologics, Inc. ha dichiarato:"Il rapporto tra il NRC e CanSinoBIO è stato stabilito per la prima volta nel 2013. La linea cellulare HEK293 dell'NRC è stata successivamente concessa in licenza a CanSinoBIO e utilizzata per lo sviluppo di un vaccino approvato contro il virus Ebola" (12). Secondo News Medical:"La linea cellulare HEK293 è stata inizialmente prodotta nel 1973 da un team guidato da Alex van der Eb a Leiden (Paesi Bassi) da normali cellule embrionali fetali di rene umano. Queste cellule sono state create a seguito di una transfezione con l'adenovirus tagliato di tipo 5 del DNA, che ha portato ad incorporare una parte del genoma adenovirale nel cromosoma umano 19 del genoma della cellula fetale. Il nome 293 deriva dal fatto che si trattava del 293esimo esperimento di Frank Graham (uno dei post-dottorati di van de Eb) . Si era pensato, inizialmente, che queste cellule originassero da una cellula endoteliale, epiteliale, o fibroblastica dal rene fetale. Tuttavia, prove recenti nelle caratteristiche cellulari delle cellule HEK293 hanno portato alla suggestione che esse possono effettivamente provenire da una cellula neuronale del rene fetale. A seguito di studi di sequenziamento, è stato anche identificato che queste cellule hanno un cariotipo molto complicato, con copie multiple di cromosomi. Per esempio, queste cellule hanno quattro copie del cromosoma 17.

È stato anche stabilito che queste cellule non hanno un singolo cromosoma Y, ma hanno tre cromosomi X, il che suggerisce che il feto da cui sono state ottenute è una femmina (13)". La cellula HEK293 è descritta da Creative Biolabs in questo modo:"La linea cellulare Human Embryonic Kidney 293 (HEK293) è un ospite predominante sia per l'espressione stabile che per l'espressione transitoria di proteine di vari gradi di ricerca e di proteine terapeutiche, e più recentemente, cinque agenti terapeutici prodotti nelle cellule HEK293 sono stati approvati dalla FDA o dall'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) per uso terapeutico. Da quando è stata generata più di 40 anni fa, la linea di cellule HEK293 è stata ampiamente utilizzata come piattaforma robusta e affidabile per produrre un sacco di anticorpi ricombinanti, proteine di fusione degli anticorpi e proteine importanti per il neurofarmacologo, come i recettori accoppiati della proteina G, i canali ionici ligand-gated e canali ionici sensibili alla tensione (voltaggio). La linea cellulare HEK293 è stata originariamente generata dalla trasformazione delle normali cellule del rene embrionale umano (HEK) dopo l'esposizione a frammenti tagliati di adenovirus umano tipo 5 (Ad5) del DNA. Il gene adenovirus E1A è espresso in queste cellule e partecipa alla transattivazione di alcuni promotori virali, permettendo a queste cellule di produrre livelli molto elevati di proteine (14)".

Riferimenti

1. www.statnews.com/2020/05/22/early-study-of-covid-19-vaccine-developed-in-china-sees-mixed-...
2. www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736%2820%2931208-3/...
3. www.fiercepharma.com/vaccines/china-s-cansino-bio-advances-covid-19-vaccine-into-phase-2-preliminary-saf...
4. www.fdanews.com/articles/196632-cansino-biologics-moves-covid-19-vaccine-candidate-into-phase...
5. Cáceres M. Healthy Clinical Trial Subjects Suffer Grade 3 Side Effects to Moderna’s mRNA COVID-19 Vaccine. The Vaccine Reaction May 24, 2020
6. thevaccinereaction.org/2020/05/volunteer-describes-his-serious-reaction-in-modernas-mrna-covid-19-vaccin...
7. ctep.cancer.gov/protocolDevelopment/electronic_applications/docs/CTCAE_v5_Quick_Reference_8....
8. www.foxnews.com/science/coronavirus-vaccine-developed-in-china-shows-promise-after-early-study-in-10...
9. www.newswire.ca/news-releases/the-national-research-council-of-canada-and-cansino-biologics-inc-announce-collaboration-to-advance-vaccine-against-covid-19-816213...
10. medcitynews.com/2020/05/cansino-biologics-may-start-clinical-development-of-covid-19-vaccine-in...
11. www.lifesitenews.com/news/uk-university-test-covid-19-vaccine-derived-from-aborted-fetal-cell-line-in-afric...
12. www.bloomberg.com/press-releases/2020-05-12/the-national-research-council-of-canada-and-cansino-biologics-inc-announce-collaboration-to-advance-vaccine-against-...
13. www.news-medical.net/life-sciences/HEK293-Cells-Applications-and-Advanta...
14. www.gmp-creativebiolabs.com/hek293-cell-lines_71.htm

Marco Cáceres, Barbara Loe Fisher
06 luglio 2020
Fonte: thevaccinereaction.org/2020/07/81-percent-of-clinical-trial-volunteers-suffer-reactions-to-cansino-biologics-covid-19-vaccine-that-uses-hek293-human-fetal-cel...

Traduzione a cura di Giulia G.
www.corvelva.it/approfondimenti/notizie/covid19/vaccino-covid-19-l-81-dei-volontari-della-sperimentazione-clinica-ha-avuto-reazioni-al-vacc...
05/08/2020 00:00
 
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Kennedy - Finisce all’ospedale chi fa il vaccino anti-Covid

Vaccini-spazzatura, che mandano all’ospedale il 25% delle persone che li assumono: altro che protezione dal Covid. E’ la scioccante denuncia firmata da Robert Fitzgerald Kennedy Junior, figlio del senatore Robert Kennedy, fratello del Presidente John. Bob Kennedy fu assassinato nel 1968, quand’era il candidato democratico alle presidenziali americane. Robert Junior è quindi uno degli ultimi sopravvissuti di una stirpe a suo modo gloriosa, anche se molto sfortunata, ricorda Guido da Landriano su “Scenari Economici“. Robert Kennedy anche un noto avvocato ambientalista, oltre che autore di bestseller e conduttore radiofonico. Proprio alla radio, scrive Landriano, in un recente dibattito si è lanciato duramente contro il vaccino della Moderna, uno dei 5 vaccini anti Covid-19 in via di sperimentazione. Quello della Moderna dovrebbe passare alla terza fase di test, su decine di migliaia di persone, proprio in questi giorni. Inequivocabili le parole di Kennedy: quel vaccino, che è il più probabile candidato per l’adozione di massa, compromette seriamente la salute di chi lo assume, e rischia di essere messo in campo senza un’adeguata fase di collaudo:«Il vaccino Moderna ha saltato del tutto il test sugli animali, ed è stato testato solo su 45 persone». Un campione davvero esiguo, che peraltro ha già mostrato come il vaccino non sia per nulla sicuro. «Avevano un gruppo ad alto dosaggio di 15 persone, un gruppo a medio dosaggio di 15 persone e un gruppo a bassa crescita di 15 persone», ha spiegato Kennedy. «Nel gruppo a basso dosaggio, una delle persone si è ammalata così gravemente, a causa del vaccino, da dover essere ricoverata in ospedale». Statisticamente: il vaccino costringe a ricoverare il 6% delle cavie “a basso dosaggio”. Quanto al gruppo “ad alto dosaggio”, «tre persone si sono ammalate così tanto da dover essere ricoverate in ospedale: e rappresentano il 20% del campione».

Robert Kennedy, aggiunge “Scenari Economici”, ha attaccato duramente anche i criteri di esclusione utilizzati nella selezione dei candidati alla sperimentazione:«Stanno dando questi vaccini solo alle persone più sane». Ancora: per essere ammesso ai test «non puoi essere incinta e non puoi essere in sovrappeso, non devi mai aver fumato una sigaretta, non devi mai “svapare”, non devi avere problemi respiratori nella tua famiglia e non puoi soffrire di asma». Non è tutto:«Non puoi avere il diabete, l’artrite reumatoide o qualsiasi malattia autoimmune. E non ci deve essere nessuna storia di convulsioni, in famiglia». Queste, ha aggiunto Kennedy, sono le persone su cui stanno testando il vaccino. «Cosa succederà quando lo daranno all’americano tipico? Sapete, a Sally con la pancetta e a Joe “Sacco di Donut”», termini che indicano lo statunitense comune, che tende all’obesità. Kennedy è in prima linea, da anni, nel denunciare la pessima fattura industriale dei vaccini recenti, che sospetta siano concausa di effetti collaterali anche gravi. Non a caso, per le vaccinazioni, Big Pharma gode della più completa immunità giuridica: gli USA hanno finora speso 4 miliardi di dollari per risarcire persone che hanno dimostrato di esser state danneggiate dai vaccini. Kennedy ha un figlio autistico, ed è convinto che i vaccini contribuiscano alla nascita di bambini autistici: insieme all’attore Robert De Niro, ha messo in palio (inutilmente, finora) una ingente somma, centomila dollari, per il primo medico che riuscisse a dimostrare di poter escludere scientificamente la correlazione tra vaccini e autismo. Sul problema Covid, poi, la situazione è complicata dalla fretta. «Anche in Europa ci sono stati dei casi preoccupanti sul test del vaccino Astra Zeneca», scrive “Scenari Economici”:«Eppure, incredibilmente, si punta solo su questo tipo di terapia in modo massiccio: possibile che si mettano tutte le uova in un solo paniere?».

04/08/2020
www.libreidee.org/2020/08/kennedy-finisce-allospedale-chi-fa-il-vaccino-ant...
08/09/2020 04:54
 
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Bill Gates - Il suo vaccino antipolio sta massacrando l’Africa

“Uno dei più grossi scandali del decennio in tema di salute pubblica è oggi praticamente oscurato dai media, principalmente a causa della natura di alto profilo dei soggetti e delle organizzazioni coinvolti”. La rivelazione choc arriva dall’autorevole agenzia internazionale Associated Press e riguarda l’attuale epidemia di polio in Africa, causata dal vaccino promosso dalla Bill & Melinda Gates Foundation. Una vicenda eclatante, tanto che le Nazioni Unite sono state costrette ad ammettere l’epidemia mortale che sta massacrando tanti bimbi africani. I Paesi attualmente più colpiti sono Ciad, Sudan ed Etiopia, ma c’è una forte possibilità di propagazione in altre Nazioni africane e non solo. E’ già il secondo scandalo di questo tipo. In precedenza era successo in Asia, con una pandemia scoppiata in Afghanistan, Iran e Pakistan poi allargatasi in tutta l’Asia Centrale, dopo una campagna di vaccinazioni sempre griffata Bill Gates. Ecco cosa viene scritto nel dispaccio della Associated Press:“Le Nazioni Unite sono state costrette ad ammettere che un’importante iniziativa internazionale sui vaccini sta causando un’epidemia mortale proprio della malattia che avrebbe dovuto eliminare”. “Mentre gli organismi internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità si vantano regolarmente di ‘eradicare la poliomielite’ con i vaccini, sembra accadere il contrario, con i vaccini che causano la morte di decine di giovani che vivono in Africa”. “I funzionari sanitari hanno ora ammesso che il loro piano per fermare la polio ‘selvaggia’ sta fallendo, poiché decine di bambini vengono paralizzati da un ceppo mortale dell’agente patogeno derivato da un vaccino vivo, causando la diffusione di un’ondata virulenta di polio”. “I funzionari ora temono che questo nuovo pericoloso ceppo possa presto ‘saltare i continenti’, provocando ulteriori epidemie mortali in tutto il mondo”.

Continua il drammatico report:“Per quanto possa sembrare scioccante, questa debacle di Big Pharma non è nuova. Dopo aver speso circa 16 miliardi di dollari in 30 anni per eradicare la polio, gli organismi sanitari internazionali hanno reintrodotto ‘accidentalmente’ la malattia in Pakistan, Afghanistan e anche in Iran. Inoltre, nel 2019 l’Etiopia ha ordinato la distruzione di 57mila fiale di vaccino antipolio orale di tipo 2 (mOPV2) a seguito di un’epidemia simile di polio indotta dal vaccino”. “Lo stesso incidente è accaduto anche in India”. “E’ importante notare che il vaccino antipolio orale è promosso dalla Global Polio Eradication Initiative (GPEI), un consorzio che è supportato dalla Bill & Melinda Gates Foundation”. “Tutto ciò dovrebbe essere motivo di preoccupazione, in particolare con i governi occidentali e i giganti farmaceutici transnazionali che si affrettano a lanciare il nuovo vaccino sperimentale contro il coronavirus finanziato da Gates per la popolazione globale”. Così termina la più che inquietante disamina. “Attualmente il primo vaccino Covid 19 è in fase di sperimentazione sulla popolazione africana attraverso GAVI Vaccine Alliance, un’altra organizzazione finanziata dalla Gates Foundation. In Sud Africa è in corso un ampio ciclo di sperimentazioni sull’uomo, gestite dall’Università del Witwatersrand di Johannesburg, un’altra istituzione finanziata da Gates”. “Quest’ultima rivelazione dall’Africa dovrebbe spingere i giornalisti e i sostenitori della salute a porre domande più stringenti sull’efficacia e la sicurezza del vaccino ‘miracoloso’ per il Covid”. Invece niente. Media e governi occidentali, Italia in pole position, sono autentici muri di gomma. In grado solo di creare panico, terrore & allarmi d’ogni sorta, calpestando quel che resta della democrazia, della salute e della libera informazione.

Cristiano Mais
07 settembre 2020
www.lavocedellevoci.it/2020/09/07/bill-gates-il-suo-vaccino-antipolio-sta-massacrando-...
[Modificato da wheaton80 08/09/2020 04:56]
18/09/2020 02:45
 
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No al vaccino antinfluenzale obbligatorio. Lo dice il TAR della Calabria

No al vaccino antinfluenzale obbligatorio per medici e over 65enni. Lo ha deciso ieri il TAR della Calabria accogliendo il ricorso presentato a giugno da associazioni di professionisti e cittadini. Non spetta alle Regioni decidere a riguardo. Il tribunale amministrativo dice chiaro che il provvedimento regionale è in contrasto con la Costituzione (art.32, comma 2). La Carta prevede infatti che i trattamenti sanitari obbligatori “siano coperti da riserva di legge statale”:

www.lanuovacalabria.it/post/il-tar-annulla-lordinanza-della-santelli-sulla-vaccinazione-antinfluenzale-obbligatoria-per-anziani-e-...

Significa che per istituire un obbligo vaccinale ci vuole una legge nazionale. E un parlamento che la discuta, con i tempi necessari e le dovute correzioni. Ne avevamo parlato qui a proposito dell’ordinanza “fotocopia” emessa dalla Regione Lazio:

blog.ilgiornale.it/locati/2020/07/15/medici-in-rivolta-contro-lobbligo-dellantiinfl...

Il TAR laziale si pronuncerà il 29 settembre nel merito di sei ricorsi, uno dei quali aveva chiesto anche una sospensiva in attesa dell’udienza, che però due giorni fa non è stata concessa. Il TAR calabrese ha perciò accolto il ricorso di medici e cittadini. Si legge nella sentenza che “data la natura assorbente del vizio riscontrato, il giudice amministrativo si asterrà dall’esaminare i successivi motivi di ricorso”. E ancora:“In particolare, deve essere sottolineato come non verrà esaminato l’ultimo motivo di ricorso, con cui si contesta la logicità e la ragionevolezza dell’imposizione dell’obbligo vaccinale, e più in generale si contesta l’efficacia del vaccino antinfluenzale”. Già. I medici di Calabria e Lazio sono insorti anche per vari motivi di merito. Il primo e più importante riguarda la cosiddetta diagnosi differenziale addotta come unica motivazione scientifica. Gli amministratori regionali che vorrebbero imporre l’obbligo del vaccino (vincolando la puntura al diritto al lavoro e alla socialità, “senza, non si può nè lavorare nè partecipare a centri di aggregazione”) avevano motivato l’obbligo dicendo che “se ci si vaccina contro l’influenza e poi si è colti da febbre, questa è sicuramente Covid”.

Luca Speciani, Presidente dell’associazione AMPAS (Medici per un’Alimentazione di Segnale), aveva così commentato:“Se uno studente di Medicina dicesse una castroneria simile a un esame, non solo sarebbe bocciato, ma verrebbe invitato a non presentarsi per i successivi due anni. È un’affermazione senza fondamento che può rivelarsi pericolosa”. Viste le motivazioni del ricorso, già il 4 agosto il TAR del Lazio aveva chiesto al Comitato Tecnico Scientifico, CTS, di spiegare il legame con l’influenza stagionale e il Covid. “L’istruttoria chiarificatrice sarà tuttavia stilata da un comitato indipendente avendo noi citato in giudizio i membri del CTS”, ha precisato Speciani. I ricorrenti hanno poi allegato studi sul vaccino contro l’influenza. Si tratta di un vaccino protettivo verso 4 virus stagionali, tuttavia ogni anno sono centinaia i virus responsabili delle sindromi influenzali (ecco perché i vaccinati si possono comunque ammalare di influenze). È riportato, inoltre, che questo tipo di vaccinazione, pur proteggendo di più i vaccinati contro i 4 virus (rispetto ai non vaccinati) rende i vaccinati più sensibili alle polmoniti e alle malattie respiratorie da coronavirus.

Tornando al TAR della Calabria, Alessandro Gaetani, uno degli avvocati che ha curato entrambi i ricorsi regionali assieme alle colleghe Samanta Forasassi e Sara Forasassi, è soddisfatto anche di un altro aspetto. “Il TAR della Calabria ha ribadito il diritto della persona a essere curata efficacemente secondo i canoni della scienza e dell’arte medica (si citano varie sentenze della Corte Costituzionale). Le condizioni di uguaglianza devono essere rispettate in tutto il Paese attraverso una legislazione generale dello Stato basata sugli indirizzi condivisi dalla comunità scientifica nazionale e internazionale. Non si parla dunque di una scienza migliore delle altre ma di una condivisione di indirizzi”. Conclusioni: Non esiste una “miglior scienza”. Non esiste un podio scientifico. Non esiste un portavoce dell’unica scienza. Esistono i lavori condivisi.

Comunicato stampa collegio difensivo:

blog.ilgiornale.it/locati/files/2020/09/COMUNICATO-STAMPACOLLEGIODIFEN...

Gioia Locati
16 settembre 2020
blog.ilgiornale.it/locati/2020/09/16/no-al-vaccino-antinfluenzale-obbligatorio-lo-dice-il-tar-della-c...
[Modificato da wheaton80 18/09/2020 02:46]
02/10/2020 13:41
 
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Lazio, TAR annulla ordinanza regionale su obbligo vaccino antinfluenzale per over 65

Il TAR del Lazio ha annullato l'ordinanza con la quale il 17 aprile scorso il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha imposto l'obbligo della vaccinazione antinfluenzale stagionale per tutte le persone al di sopra dei 65 anni di età (pena il divieto di frequentare luoghi di facile assembramento come centri sociali e case di riposo) nonché per tutto il personale sanitario e sociosanitario operante in ambito regionale (pena il divieto di avere accesso ai rispettivi luoghi di lavoro), raccomandandola anche per i bambini tra i sei mesi ed i sei anni. Il tribunale ha infatti accolto il ricorso proposto dall'Associazione Codici Nazionale e del Lazio.

La decisione del TAR

Il TAR ha ritenuto che "non è disconosciuta dalla Corte Costituzionale la possibilità che le Regioni possano legiferare in settori riservati al legislatore statale", ma "a condizione che vengano rispettati i 'principi' fissati dalla legge statale", e "nel caso di specie la 'soglia' stabilita dal legislatore statale tra obbligo e raccomandazione del vaccino antinfluenzale, poiché costituisce il frutto di una operazione di bilanciamento complessa ed articolata tra libertà del singolo e tutela della salute individuale e collettiva, non potrebbe essere derogata dalle regioni neppure in melius, ossia in senso più restrittivo".

“Obbligo di competenza statale”

"La normativa emergenziale Covid non ammette simili interventi regionali in materia di vaccinazioni obbligatorie", prosegue la sentenza del TAR. Le disposizioni in materia di igiene e sanità nonché di protezione civile non recano previsioni che possano autorizzare le regioni ad adottare questo tipo di ordinanze allorché il fenomeno assuma, come nella specie, un rilievo di carattere nazionale. L'ordinamento costituzionale non tollera interventi regionali di questo genere, diretti nella sostanza ad alterare taluni difficili equilibri raggiunti dagli organi del potere centrale". E la conclusione è che "al di là della ragionevolezza della misura, la sua introduzione non rientra nella sfera di attribuzioni regionale ma, semmai, soltanto in quella statale".

L’assessore D’Amato:“Governo rifletta sull’obbligatorietà”
"Per noi non cambia nulla. Più che l'aspetto formale ci interessa l'aspetto sostanziale. Dobbiamo lavorare per avere la più ampia copertura vaccinale". Così l'Assessore Regionale alla Sanità Alessio D'Amato, in merito alla sentenza del TAR. "Sapevamo che l'ordinanza aveva degli elementi di difficoltà in quanto sono atti che competono allo Stato", ha aggiunto D'Amato. Pensiamo che sia utile che il Governo rifletta sull'obbligatorietà. Ci interessa in questa fase somministrare 2 milioni e 400mila dosi che abbiamo già ottenuto".

02 ottobre 2020
tg24.sky.it/roma/2020/10/02/vaccino-antinfluenzale-annullato-obbli...
21/10/2020 16:47
 
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Dr. Stefano Montanari - Feti umani nei vaccini

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