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No World Order. Migliaia di vaccini ritirati

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2024 16:49
28/04/2021 15:50
 
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Pass vaccinale, OMS si oppone:«Non è confermato che i vaccini riducano la trasmissione del COVID»

La settima riunione del Comitato di Emergenza dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sul Covid-19 si è svolta lo scorso 15 aprile, ma le sue conclusioni sono state rese note solo qualche giorno dopo. Gli esperti di Ginevra ritengono che non si debba "richiedere la prova della vaccinazione come condizione di ingresso" per i viaggiatori internazionali. E questo per due ragioni:"Le prove limitate (per quanto in aumento) a proposito dei risultati del vaccino nel ridurre la trasmissione" del virus, e "la persistente disuguaglianza nella distribuzione globale dei vaccini". La richiesta avanzata ai Paesi che stiano pensando a questa soluzione è dunque quella di "riconoscere che il requisito della prova della vaccinazione può esacerbare le disuguaglianze e promuovere una libertà di movimento differenziata". La presa di posizione dell'OMS arriva in un momento in cui diversi Stati, tra cui l'Italia, stanno considerando l'utilizzo di un passaporto sanitario per consentire gli spostamenti, ma anche per altri tipi di attività, ad esempio eventi, concerti e manifestazioni sportive: idea che ha provocato diffusissime critiche e preoccupazioni su conseguenti discriminazioni e sulla salvaguardia della privacy. Il Comitato dell'OMS ha inoltre sottolineato che “gli Stati sono fortemente incoraggiati a rendersi conto di quanto il passaporto vaccinale approfondisca le diseguaglianze e promuova una diseguale libertà di movimento”. Eppure, quando fa comodo non dare ascolto all'OMS... semplicemente la si ignora.

21 aprile 2021
www.ilcambiamento.it/articoli/pass-vaccinale-oms-si-oppone-non-e-provato-che-i-vaccini-riducano-la-trasmissione-d...
05/05/2021 16:50
 
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Piazza Libertà | Trasmissione del 18 aprile 2021 - Canale Italia



Ospiti: Dott. Stefano Montanari (Nanopatologo), Dott. Mariano Amici (Medico), Dott.ssa Silvana De Mari (Medico), Dott. Alessandro Meluzzi (Psichiatra)
07/05/2021 19:47
 
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Vaccini, l’ematologo shock da Floris:“Gli italiani hanno ragione ad avere paura”

Polemiche per l’intervento del professor Bellavite dell’Università di Padova alla trasmissione DiMartedì di Giovanni Floris. Diverse sortite sui vaccini hanno creato allarmismo.



Vaccini, l’ematologo padovano da Floris
“Non abbiamo molte certezze sulla vera relazione tra beneficio e rischio. Gli italiani che hanno paura dei vaccini hanno ragione in un certo senso“. Al Generale Figliuolo sarà venuto un colpo mentre a molti italiani già un pò scettici è sicuramente arrivato un ulteriore incentivo a diffidare e magari a sottrarsi alla campagna vaccinale in corso. Un intervento che ha fatto e sta facendo molto discutere quello del professor Paolo Bellavite, ematologo dell’Università di Padova, durante la trasmissione DiMartedì su La7. E non è tutto. Perché il professore ha proseguito rincarando la dose:“Questo discorso viene affrontato in maniera piuttosto superficiale. Dobbiamo sapere che siamo ancora in una vera e propria sperimentazione, quelle di Fase 2 e Fase 3 finiranno nel 2022, quella di Fase 4 cosiddetta post-marketing è in piena attività, però purtroppo viene fatta anche male”.

“Dati sugli effetti avversi non affidabili”
Non esattamente un messaggio rassicurante. Tanto che, in studio da Giovanni Floris (lui per primo spiazzato dall’intervento), è calato il gelo. E proprio il conduttore, per tagliare la testa al toro, ha chiesto al professore:“Ma lei allora consiglierebbe di vaccinarsi a un ottantenne o a un quarantenne?“. Risposta:“A un ottantenne sì, mia mamma che ha 94 anni si è vaccinata. Il rischio però è più grande per le persone più anziane e con patologie. Sotto i 50 anni, dipende molto da che mestiere fanno o se sono portatori di altre patologie”. Un risposta inframezzata da altre frasi destabilizzanti per chi si è vaccinato o deve ancora farlo. “I dati che ci vengono riferiti sugli effetti avversi non sono affidabili perché sono affidati tutti alla cosiddetta sorveglianza passiva, ovvero viene segnalato un caso di reazioni avverse solo se viene preso in mano da qualcuno che si occupa di segnalarlo. Un esempio? Nell’ultimo rapporto AIFA si parla di 40 casi gravi di reazioni avverse ogni 100mila vaccini iniettati, ma in realtà negli studi di sorveglianza attiva che stanno uscendo si parla del 4%, cioè 4.000 su 100mila. Questo si deve sapere”.

L’irritazione di Myrta Merlino

Considerazioni che hanno suscitato la reazione in studio di Myrta Merlino, la conduttrice della trasmissione (sempre di La7) “L’Aria che tira”. “Vale la pena dare un allarme di questo tipo quando abbiamo un problema enorme di vaccinarsi tutti il prima possibile?”, ha chiesto allarmata e un pò irritata.

07 maggio 2021
primapadova.it/attualita/vaccini-lematologo-padovano-da-floris-gli-italiani-hanno-ragione-ad-avere-paura/?fbclid=IwAR37ceqvsBKGN3Y6IOHrl81LWPPd7d6_4xG5aESADA6JrkRC1Nw...
11/05/2021 20:09
 
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Il sistema di segnalazione di danni da vaccino dell’UE mostra più di 330.000 eventi avversi in seguito ai vaccini COVID

Ogni settimana The Defender pubblica gli ultimi dati del Vaccine Adverse Events Reporting System (VAERS) su danni e decessi segnalati dopo che le persone hanno ricevuto uno dei tre vaccini COVID che hanno ricevuto l’autorizzazione per l’uso di emergenza negli Stati Uniti. VAERS, che è gestito dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC), è il principale sistema finanziato dal governo per segnalare le reazioni avverse ai vaccini negli Stati Uniti. Nell’UE, le reazioni sospette ai farmaci sono segnalate a EudraVigilance, che monitorizza anche le segnalazioni di danni e decessi in seguito ai vaccini sperimentali COVID. Health Impact News ha compilato gli ultimi dati di EudraVigilance sulle segnalazioni di danni e decessi legati al vaccino COVID e ha trovato, a partire dal 17 aprile, 7.766 segnalazioni di decessi e 330.218 segnalazioni di lesioni a seguito di iniezioni dei quattro vaccini COVID approvati per l’uso in emergenza nell’UE: Moderna, Pfizer, AstraZeneca e Johnson & Johnson, commercializzata con il marchio Janssen:

healthimpactnews.com/2021/7766-dead-330218-injuries-european-database-of-adverse-drug-reactions-for-covid-19-v...

Il rapporto di Health Impact News ha suddiviso i dati per vaccino, tipo di danni e Paese. Secondo il rapporto, i totali dei rapporti su danni e decessi per ogni vaccino sono stati:

- Pfizer-BioNTech: 4.293 morti e 144.607 eventi avversi non mortali
- Moderna: 2.094 morti e 15.979 eventi avversi non mortali
- AstraZeneca: 1.360 morti e 169.386 eventi avversi non mortali
- Johnson & Johnson (Janssen): 19 morti e 246 eventi avversi non mortali

Tra i problemi riportati più comunemente figurano i disturbi cardiaci e sanguigni/linfatici. Secondo il suo sito web, EudraVigilance è stato lanciato dall’Agenzia Europea dei Medicinali nel 2012. Le segnalazioni di sospetti eventi avversi sono presentate elettronicamente a EudraVigilance dalle autorità nazionali di regolamentazione dei medicinali e dalle aziende farmaceutiche che detengono le autorizzazioni di commercializzazione (licenze) per i medicinali.

29 aprile 2021
childrenshealthdefense.org/defender/il-sistema-di-segnalazione-di-danni-da-vaccino-dellue-mostra-piu-di-330-000-eventi-avversi-in-seguito-ai-vaccini-covid/?lang=it&fbclid=IwAR3YpVu9Eqqcg8ljlr7kqtR2KLbldYVSnRe3o0BRS-itmKBqb87...
13/05/2021 19:51
 
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Il Wyoming è l’undicesimo Stato a vietare il Pass Vaccinale

Il governatore del Wyoming ha vietato la creazione di passaporti vaccinali, emanando una direttiva che afferma che a nessuna persona può essere negato l’accesso a qualsiasi luogo o servizio in base al proprio stato di vaccinazione. La direttiva del repubblicano Mark Gordon sottolinea che “i programmi di passaporto vaccinale hanno il potenziale per politicizzare una decisione che non dovrebbe essere politicizzata”. “Dividerebbero i nostri cittadini in un momento in cui l’unità nella lotta contro il virus è essenziale e danneggerebbe coloro che non sono in grado dal punto di vista medico di ricevere il vaccino”, ha osservato Gordon. Il governatore ha anche insistito sul fatto che ottenere un vaccino “è una scelta personale basata su circostanze personali”. Lo stesso politico è stato anche uno dei primi sostenitori dell’abolizione del mandato della maschera a marzo e della riapertura delle attività. Il Wyoming si unisce ad altri Stati, tra cui Alabama, Minnesota, South Carolina, Arkansas, Arizona, Florida, Idaho, Montana, Texas e South Dakota, che hanno tutti approvato una legislazione o emesso ordini per prevenire vaccinazioni obbligatorie o schemi di passaporti COVID. In senso contrario si muove lo Stato di New York, che ne sta studiando l’uso. Dopo aver sperimentato il sistema, nello Stato della Grande Mela si pensa d’introdurlo per entrare nei ristoranti o alle manifestazioni sportive. Curioso che gli USA , anche in questo, si dividano in Stati con obbligo vaccinale strisciante ed altri che lo negano fortemente.

Guido da Landriano
13 maggio 2021
scenarieconomici.it/il-wyoming-e-lundicesimo-stato-a-vietare-il-pass-va...
[Modificato da wheaton80 13/05/2021 19:51]
29/05/2021 19:22
 
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L’attacco di Santoro:“Nei telegiornali non si sente mai parlare un medico critico sui vaccini”

Un’informazione sul virus e sui vaccini a senso unico. Ne è convinto Michele Santoro, che a Di Martedì ha attaccato il mondo dell’informazione per il servizio svolto nel periodo di pandemia. “In quale telegiornale avete sentito parlare un medico scettico sul vaccino?", ha domandato polemicamente il giornalista. "E in quale telegiornale avete trovato un passante critico sulla politica di vaccinazione?”. In perenne tour per la presentazione del suo libro "Nient’altro che la verità", Santoro è sbarcato anche da Floris, dopo che su La7 aveva già accettato gli inviti di Gruber, Purgatori, Mentana, Zoro e Giletti (manca solo il vecchio ‘allievo’ Formigli). Trenta minuti di match serratissimo, nel corso dei quali l’ex conduttore di Servizio Pubblico ha riproposto la foga di un tempo, stupendo tuttavia per posizioni e tesi espresse. "I giornalisti dovrebbero controllare quello che fanno gli scienziati e i politici, ma se si trasformano da agenti di controllo in comunicatori, allora abbiamo un unico patto che tiene insieme giornalisti, scienziati e politici. Questo fatto è riduttivo per la democrazia. Si può accettare che in un TG non si veda mai uno che non è d’accordo con la campagna vaccinale? Ci sarà pure qualcuno che quando arriva il giornalista dica ‘non mi voglio vaccinare?’. Gelato da Floris (“Se parlo del globo terreste non devo per forza avere un terrapiattista in studio”), Santoro è stato preso di mira pure da Marcello Sorgi e Alessandro Sallusti, che lo hanno accusato di essere diventato un simpatizzante no-vax.

“Ho fatto il vaccino, sono assolutamente favorevole”, ha replicato stizzito il diretto interessato. “Siccome dico che bisogna rappresentare l’opinione dei no-vax, divento un no-vax. È un atteggiamento che non si può accettare. Quindi se sono no-vax non devo pagare il canone Rai, in quanto non ho diritto a veder rappresentata la mia opinione. Questo blocco ha reso inerte il dibattito democratico, quasi inutile. Se devo stare fermo a casa non è detto che la TV debba ammorbarmi con cose tutte uguali. Sono fermo? Allora fatemi vedere un dibattito […] Non siamo potuti uscire, non ci siamo potuti parlare, non ci siamo potuti riunire. Per voi è un momento in cui la democrazia galoppa? Questo per voi è un momento democratico? Se voglio fondare un partito, dovrò poter andare in una piazza. Il dibattito che c’è in rete per voi è la vera democrazia? Non c’è più bisogno di gente che si incontra? Ci si incontra sulla rete con l’algoritmo di Facebook che decide a quante persone fare arrivare un messaggio”. L’affondo ha pertanto coinvolto i virologi e le loro previsioni spesso pessimistiche:"Abbiamo avuto manifestazioni di massa recentemente. Sono passati giorni, avremmo dovuto vedere delle impennate dei contagi. Invece non è accaduto. A parte la retorica, non abbiamo studiato a fondo la dinamica di questo virus. I virologi su che basi studiano? Dovremmo avere dati empirici. Vorrei capire sperimentalmente che succede in un ristorante, quali pericoli effettivi ci sono. Manca lo studio accurato, mancano i dati analitici che ci possono far comportare in un modo invece che in un altro, scegliere certe precauzioni piuttosto che altre".



Massimo Falcioni
26 maggio 2021
www.tvblog.it/post/di-martedi-santoro-vaccini-attacco-tg
29/05/2021 19:35
 
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Covid, Celentano a Formigli e Giletti:"Io vi licenzierei, non date mai voce a no vax"

"Se fossi in Cairo vi licenzierei in tronco". Non usa mezze parole Adriano Celentano, che dai suoi profili Instagram e Facebook “L’inesistente”, sul tema pro e contro vaccini, critica aspramente Corrado Formigli e Massimo Giletti, rei di non dar voce, pur ospitandoli nelle rispettive trasmissioni, al popolo dei contrari. "Qualche parola di conforto a Formigli e all’amico Giletti", scrive Celentano. "Da tempo seguo le vostre trasmissioni poiché le ritengo interessanti e al tempo stesso educative, specie in questo, di periodo, che se non stiamo attenti, l’amara sorpresa potrebbe coglierci da un momento all’altro. Per cui è giusto invitare e sentire anche la voce di chi è contrario ai vaccini. Personalmente io credo che al momento non ci sia altra soluzione all’infuori del vaccino. Ma poiché come anche tu, Corrado, hai detto ieri sera, il popolo dei 'contrari' sta aumentando, quindi è più che giusto accoglierli e sentire anche la loro campana. Però fatecela sentire la loro campana. Invece voi scorretti cosa fate: li invitate, tanto per far vedere che siete democratici, e appena aprono bocca li assalite, offendendoli e lasciando che le voci si sovrappongano senza permettere al pubblico a casa di capire in che modo la loro ricetta sarebbe meglio del vaccino". "Una farsa la vostra che ha già toccato la quarta puntata. Due tue e due di Giletti. Mi dispiace ragazzi, ma avete ancora tanto da imparare... e se io fossi Cairo aspetterei la farsa della quinta puntata (che non sarà certo diversa dalle precedenti) e vi licenzierei in tronco", conclude il Molleggiato.

26 febbraio 2021
www.adnkronos.com/covid-celentano-a-formigli-e-giletti-io-vi-licenzierei-non-date-mai-voce-a-no-vax_1TarAGGAq0KsIm...
13/06/2021 01:30
 
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L’ecatombe post vaccinale si diffonde nel mondo

Due mesi fa abbiamo cercato di allertare le persone sui risultati paradossali dei vaccini Covid19 pubblicando le curve di mortalità pre e post vaccinazione per Israele e Gran Bretagna, [1] che già mostravano che a queste vaccinazioni seguiva “un notevole aumento di contaminazione e mortalità che durano da 6 a 8 settimane dopo l'inizio della vaccinazione” [2]. Da questo periodo le campagne di vaccinazione si sono diffuse in tutto il mondo anche in Paesi dove il Covid non era presente. E ovunque sono state seguite da un drammatico aumento di nuove infezioni e mortalità per diverse settimane o mesi. [3] Quanti morti e incidenti gravi ci vorranno per dirigenti, OMS, agenzie sanitarie FDA e EMA tra gli altri, per guardare i risultati provati di questa pseudo-vaccinazione sperimentale nel mondo reale e ricavarne i risultati?

Promemoria dei fatti provati pubblicati dall'OMS
Presentiamo di seguito le curve epidemiche dei Paesi più vaccinati così come pubblicate dall'OMS (con i nostri commenti in rosso):

Asia

- In Nepal, un paese di 28 milioni di persone

La campagna di vaccinazione, utilizzando il vaccino cinese e l'indiano Astra Zeneca, è iniziata a fine gennaio 2021. Finora, dopo dieci mesi di epidemia, il Paese ha avuto 270.092 casi confermati e 2.017 decessi, mentre la media giornaliera di nuovi casi ammontava a 350. Quattro mesi dopo l'inizio della vaccinazione, l'epidemia è esplosa con una media attuale di 8.000 nuovi casi al giorno. Al 22 maggio, il Nepal aveva 497.052 (+ 90%) casi confermati e 6.024 decessi (+ 200%).



- In Thailandia, un Paese di 70 milioni di persone
La campagna di vaccinazione con il vaccino cinese è iniziata nella prima settimana di marzo. Finoa quel momento, dall'inizio dell'epidemia, il Paese aveva registrato solo 25.000 contagiati e 83 decessi attribuiti al Covid19.



Dall'inizio della vaccinazione, in 2 mesi, il numero dei contagiati si è moltiplicato per 5 (123.066 il 22/05) e quello dei decessi per 9 (735 il 22/5).

- In Cambogia, Paese di 27 milioni di abitanti



- In Mongolia, Paese di 3, 3 milioni di abitanti



America del Sud

- In Colombia, Paese di 50 milioni di abitanti

Paese gravemente colpito dalla malattia, l'epidemia ha iniziato a diminuire drasticamente fino all'inizio della campagna vaccinale il 18 febbraio 2021. Da allora il numero di contagi giornalieri è quadruplicato e la mortalità giornaliera si è moltiplicata per 3.



- Cile, Paese di 18 milioni di abitanti
La vaccinazione è iniziata il 24 dicembre e un totale di quasi 17,1 milioni di dosi del vaccino sono state somministrate a meno di 20 milioni di persone. Ma nonostante il più alto tasso di copertura vaccinale in Sud America e i rigidi blocchi, il numero di infezioni giornaliere e il numero di decessi rimangono vicini al triplo rispetto a prima dell'inizio della campagna di vaccinazione...



- In Brasile, Paese di 217 milioni di abitanti
La vaccinazione è iniziata il 18 gennaio, quando la mortalità settimanale si era stabilizzata intorno ai 7.000.



Medio-Oriente

- Negli Emirati Arabi Uniti, Paese di 10,5 milioni di abitanti




- In Kuwait, Paese di 4,2 milioni di abitanti



Europa

- In Ungheria, Paese di 9,8 milioni di abitanti

La campagna vaccinale, iniziata a fine febbraio, è stata seguita da un forte aumento dei contagi settimanali, da 25.576 del 25 febbraio a 62.265 del mese successivo, per poi tornare gradualmente al livello pre-vaccinale. In due mesi e mezzo l'Ungheria ha raddoppiato il numero di contagiati (da 400.000 a 800.000) e di decessi (da 14.000 a 29.000) raggiunti dopo 11 mesi di epidemia.



- In Romania, un Paese di 20 milioni di abitanti
La campagna di vaccinazione è iniziata alla fine di dicembre in un momento in cui l'epidemia stava diminuendo e, secondo i dati ufficiali del 4 maggio 2021, Bucarest ha il più alto tasso di vaccinazione del Paese con il 31,2% della sua popolazione idonea alla vaccinazione. Ma poco dopo l'inizio della vaccinazione, il numero di infezioni giornaliere e la mortalità sono aumentate. Prima della vaccinazione, dopo dieci mesi dall'epidemia, la Romania aveva 618.000 contagiati e 15.000 morti. Dopo cinque mesi di vaccinazione ne conta il doppio.



- Monaco, Paese di 38.000 abitanti
Ha avuto solo 3 decessi prima della vaccinazione e 32 dopo la vaccinazione



- Gibilterra, 34.000 abitanti
La vaccinazione dell'intera popolazione è stata seguita da un aumento dell'800% della mortalità da 10 a 94.



Cosa si può dedurre da questi dati ufficiali. Ipotesi

Le vittorie di Pirro israeliana e britannica [4]
I sostenitori della vaccinazione affermano che le vaccinazioni in Israele e in Gran Bretagna hanno avuto successo, poiché gli attuali contagi quotidiani e la mortalità sono bassi. Ma questi apparenti successi corrispondono in realtà alla scomparsa di gran parte delle persone a rischio (la "mietitura"), ottenuta con la vaccinazione, e alla regressione spontanea della malattia osservata anche nei Paesi con poca vaccinazione.

"Mietitura" vaccinale
In questi due Paesi, la mortalità attribuita al Covid è aumentata bruscamente per 4-6 settimane, eguagliando tutti i decessi del 2020. La curva di mortalità per Covid a causa delle vaccinazioni in Israele è dimostrativa.



La "mietitura" di 1.404 persone a gennaio e altre 949 a febbraio, l'equivalente di un anno intero di mortalità Covid senza vaccino (l'anno 2020), ha drasticamente ridotto il numero di israeliani a rischio, determinando di fatto probabilmente una diminuzione dell'apparente rischio di mortalità nel prossimo anno, in questa fascia di età. Ma insieme a questa diminuzione dei suoi bersagli originali, il virus è mutato per attaccare altri segmenti della società e soprattutto i gruppi di età più giovani. Nel novembre 2020, i dati del Ministero della Salute israeliano hanno rivelato che Israele aveva rilevato 400 casi di coronavirus nei bambini di età inferiore ai due anni. Nel febbraio 2021, quel numero era salito a 5.800. La stessa "mietitura" è stata osservata in Gran Bretagna. Poiché il Covid19 minaccia solo una piccola parte della popolazione (gli anziani con comorbilità), la scomparsa per vaccinazione di gran parte di questa popolazione a rischio (tanto quanto i decessi dell'anno 2020) riduce matematicamente la mortalità osservata, almeno transitoriamente.



Dalla campagna di vaccinazione britannica, la mortalità media per milione di abitanti in Gran Bretagna (934/M) è più del doppio di quella dei Paesi Bassi (411/M). La regressione naturale dell'epidemia spiega anche il calo della mortalità, come mostrato nel confronto tra la Gran Bretagna altamente vaccinata e l'Olanda molto scarsamente vaccinata.



Le curve di mortalità per milione di abitanti seguono la stessa temporalità in questi due Paesi vicini. Quella del Regno Unito soffre di un picco perivaccinale molto più alto, mentre l'attuale mortalità nei Paesi Bassi è leggermente più alta, riflettendo l'assenza della "mietitura" inglese.

L'attuale vaccinazione, acceleratore dell'epidemia e della mortalità?
Una rassegna dei principali Paesi che hanno adottato la vaccinazione ampia mostra che, in una popolazione reale, la vaccinazione generalizzata si comporta più come un acceleratore dell'epidemia e della mortalità che come una prevenzione della stessa. [5] In tutti i Paesi altamente vaccinati la mortalità registrata nei due mesi successivi alla vaccinazione è pari o superiore a quella dell'intero 2020.

Mancanza di dati sperimentali solidi
I test di questi vaccini sono stati insufficienti, senza il senno del poi, perché sono in corso. I primi risultati sono promessi per l'inizio del 2023. Nessuno di essi ha segnalato la possibilità di un aumento dei contagi e della mortalità, che fortunatamente appaiono transitori. Non sono molto informativi sugli effetti collaterali più o meno gravi, come la frequenza di incidenti vascolari precoci nei giorni successivi alla vaccinazione, o il moltiplicarsi di aborti e disturbi mestruali nelle donne, per esempio, e ovviamente le possibili maggiori complicanze. il medio e lungo termine. La corsa alla vaccinazione accelerata a tutti i costi potrebbe alla fine essere inefficace per la fiducia popolare in tutte le vaccinazioni. Non ha senso correre, bisogna partire in orario, avrebbe detto La Fontaine. Ma i nuovi miliardari, come l'Amministratore Delegato di Moderna, probabilmente non pensano come la tartaruga della favola, avendo già accumulato una fortuna.

Il futuro è nelle cure precoci gestite dai medici sul campo
Studi trasparenti sono essenziali per comprendere il meccanismo di questo peggioramento transitorio dell'epidemia dopo la vaccinazione e per dedurre possibili misure preventive, se si verifica un nuovo focolaio. Tanto più che il futuro, dopo questo massacro di vaccini, rimane molto incerto. I leader che hanno violato le basi della medicina e della democrazia imponendo la vaccinazione senza rispettare le consuete procedure per la sicurezza e l'efficacia dei farmaci immessi sul mercato, si trovano tutti a promettere alle loro popolazioni cure precoci per future ondate, dimostrando così, come Boris Johnson, che non credono più nella vaccinazione che hanno imposto.[6]

La medicina non deve essere decisa dalla politica
La politica sanitaria non dovrebbe più essere imposta o guidata da simulazioni spesso imprecise (e le loro manifestazioni a volte influenzate da politiche, come ammettono gli scienziati inglesi), ma dovrebbe basarsi sul rispetto della democrazia e sull'esperienza clinica dei medici sul campo, possibilmente guidati da semplici raccomandazioni non vincolanti. Tutti i dati devono essere trasparenti come le cifre della Rete Sentinelle, che riflette il numero di pazienti reali, consultando i medici per i segni clinici. Molto più affidabili dei dati sui contagi perenni basati su test PCR inaffidabili.

Libertà di prendersi cura e di essere curati

Soprattutto i medici devono poter curare liberamente i propri pazienti con tutti i mezzi a loro disposizione senza diktat burocratici, e questo fin dall'inizio della malattia, come in ogni altra patologia. Dall'inizio dell'epidemia, le prime cure a base di antibiotici, macrolidi, idrossiclorochina, artemisia, vitamine D e C e zinco, poi ivermectina, erano conosciute e demonizzate dai medici VIP al servizio di nuovi farmaci costosi come il remdesivir, e soprattutto dei futuri vaccini. La scelta politica di vietare la libera scelta delle cure da parte delle autorità ha portato in diversi Paesi del mondo, Francia compresa, a numerosi decessi, almeno in parte prevenibili. I processi in corso daranno voce alle famiglie delle vittime senza riparare alla perdita irreparabile di una persona cara.

Moratoria essenziale

Il totalitarismo, la censura sistematica, la persecuzione degli oppositori e la soppressione delle libertà fondamentali nella scienza, nella medicina e nell'economia portano solo a catastrofi più o meno a lungo termine, anche per i responsabili. È tempo di tornare ai fatti provati e al loro esame critico senza a priori. In tutti i Paesi, alle vaccinazioni sperimentali è seguito un aumento dei contagi e della mortalità, attribuito al Covid19 e alla comparsa di varianti. Fino a quando il fenomeno non sarà stato chiarito, è essenziale e urgente una moratoria sulle vaccinazioni anticovid.

[1] ripostelaique.com/grande-bretagne-resultats-reels-de-la-vaccination-anti-covid-19-au-29-m...
[2] nouveau-monde.ca/fr/analyse-des-resultats-de-la-vaccination-anti-covid19-en-israel-au-23-fevri...
[3] nouveau-monde.ca/et-surgit-une-hecatombe-post-vaccinale/
[4] Une victoire à la Pyrrhus est une victoire tactique, obtenue au prix de pertes si lourdes pour le vainqueur qu’elles compromettent ses chances de victoire finale
[5] www.agoravox.fr/actualites/sante/article/depuis-qu-on-vaccine-anticovid-l...
[6] www.francesoir.fr/societe-sante/boris-johnson-veut-un-traitement-precoce-contre-la-covid-dici-...

Nicole Delépine
24 maggio 2021

Traduzione: Wheaton80
nouveau-monde.ca/lhecatombe-post-vaccinale-setend-dans-l...



[Modificato da wheaton80 13/06/2021 01:33]
15/06/2021 18:02
 
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Gianni Rivera a Porta a Porta:"Vaccinarmi? Non ci penso proprio"

24/06/2021 18:05
 
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La Libertà di (non) vaccinarsi. Con Alessandro Attilio Negroni

26/06/2021 12:09
 
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I vaccini anti-Covid sono più rischiosi di quanto finora pubblicizzato?

Un aspetto notevole della pandemia di Covid-19 è stato quanto spesso idee scientifiche impopolari, dalla teoria della fuga del virus dal laboratorio cinese all'efficacia delle mascherine, siano state inizialmente respinte, persino ridicolizzate, solo per riemergere più tardi nel pensiero tradizionale. Le differenze di opinione sono state talvolta radicate nel disaccordo sulla scienza sottostante. Ma la motivazione più comune è stata di tipo politico. La prossima inversione di marcia del pensiero comune potrebbe essere imminente. Alcuni scienziati hanno sollevato la preoccupazione che i rischi per la sicurezza dei vaccini Covid-19 siano stati sottovalutati. Ma la politica della vaccinazione di massa ha relegato le loro preoccupazioni alla periferia del pensiero scientifico. Per ora. Storicamente, la sicurezza dei farmaci, compresi i vaccini, spesso non è pienamente valutata fino a quando non vengono distribuiti in grandi numeri. Gli esempi includono il rofecoxib (Vioxx), un antidolorifico che ha aumentato il rischio di infarto e ictus; antidepressivi che sembravano aumentare i tentativi di suicidio tra i giovani adulti; e un vaccino antinfluenzale usato nell'epidemia di influenza suina del 2009-10 che era sospettato di causare convulsioni febbrili e narcolessia nei bambini. Le prove che provengono dal mondo reale sono preziose, poiché gli studi clinici spesso arruolano pazienti che non sono rappresentativi della popolazione generale. Impariamo di più sulla sicurezza dei farmaci dalle evidenze del mondo reale e possiamo così regolare le raccomandazioni cliniche per bilanciare rischi e benefici. Il Vaccine Adverse Event Reporting System, o VAERS, che è amministrato dai Centers for Disease Control and Prevention e dalla Food and Drug Administration, è un database che permette agli americani di documentare eventi avversi che accadono dopo aver ricevuto un vaccino. La FDA e il CDC affermano che il database non è progettato per determinare se gli eventi siano stati causati da un vaccino. Questo è vero. Ma i dati possono comunque essere valutati, tenendo conto dei loro punti di forza e di debolezza, ed è quello che il CDC e la FDA dicono di fare. I dati VAERS per i vaccini Covid-19 mostrano un modello interessante. Tra i 310 milioni di vaccini Covid-19 somministrati, diversi eventi avversi sono riportati in tassi elevati nei giorni immediatamente successivi alla vaccinazione, per poi diminuire precipitosamente in seguito. È possibile che alcuni di questi eventi avversi si sarebbero verificati comunque.

Questo schema può essere in parte attribuibile alla tendenza a segnalare di più gli eventi che accadono subito dopo la vaccinazione. Il database non può dire cosa sarebbe successo in assenza di vaccinazione. Tuttavia, la forte clusterizzazione di alcuni eventi avversi subito dopo la vaccinazione è preoccupante, e il silenzio intorno a questi potenziali segnali di danni riflette la politica che circonda i vaccini Covid-19. Stigmatizzare tali preoccupazioni è un male per l'integrità scientifica e potrebbe danneggiare i pazienti. Secondo i dati presi direttamente da VAERS, quattro sono gli eventi avversi gravi che seguono questa parabola: piastrine basse (trombocitopenia); miocardite non infettiva, o infiammazione del cuore, soprattutto per quelli sotto i 30 anni; trombosi venosa profonda; e morte. VAERS registra 321 casi di miocardite entro cinque giorni dalla inoculazione di una vaccinazione, che scendono a quasi zero entro 10 giorni. Ricerche precedenti hanno dimostrato che solo una frazione degli eventi avversi viene riportata, quindi il vero numero di casi è quasi certamente più alto. Questa tendenza alla sottorappresentazione è coerente con la nostra esperienza clinica. Le analisi per confermare o respingere questi risultati dovrebbero essere eseguite utilizzando grandi set di dati in possesso delle compagnie di assicurazione sanitaria e delle organizzazioni sanitarie. Il CDC e la FDA sono sicuramente consapevoli di questi schemi di dati, ma nessuna delle due agenzie ha riconosciuto quella tendenza. L'implicazione è che i rischi di un vaccino Covid-19 possano superare i benefici per alcune popolazioni a basso rischio, come i bambini, i giovani adulti e le persone che sono guarite dal Covid-19. Questo è particolarmente vero nelle regioni con bassi livelli di diffusione del contagio nella comunità, poiché la probabilità di malattia dipende dal rischio di esposizione. E anche se non lo apprenderete mai ascoltando i funzionari della sanità pubblica, non un singolo studio pubblicato ha dimostrato che i pazienti con una precedente infezione traggono beneficio dalla vaccinazione contro il Covid-19. Che questo non sia prontamente riconosciuto dal CDC o da Anthony Fauci è un'indicazione di quanta politica pandemica sia profondamente intrisa nella scienza.

Ci sono, tuttavia, segni di vita per l'onestà scientifica. In maggio, l'Agenzia Norvegese per i Medicinali ha esaminato i fascicoli dei primi cento decessi segnalati di residenti in case di cura che hanno ricevuto il vaccino Pfizer. L'agenzia ha concluso che il vaccino ha "probabilmente" contribuito alla morte di 10 di questi residenti attraverso effetti collaterali come febbre e diarrea, e "forse" ha contribuito alla morte di altri 26. Ma questo tipo di onestà intellettuale è rara. Ed è raro per qualsiasi vaccino l’essere collegato a decessi, quindi questo sviluppo insolito per i vaccini mRNA merita ulteriori indagini. Quella per recuperare l'onestà scientifica sarà una corsa in salita negli Stati Uniti. La politica anti-Trump nella primavera del 2020 è sfociata nella censura dei social media. Le notizie riportate spesso mancano di curiosità intellettuale sull'adeguatezza delle linee guida per la salute pubblica, o non spiegano perché una minoranza rumorosa di scienziati sia fortemente in disaccordo con le opinioni prevalenti. Ci sono stati scienziati schierati a favore o contro le terapie Covid-19 e che al contempo mantenevano rapporti finanziari con le case farmaceutiche e i loro benefattori delle fondazioni. Le autorità sanitarie pubbliche stanno commettendo un errore e mettono a rischio la fiducia del pubblico nel non essere disponibili ad ammettere la possibilità di danni derivanti da alcuni effetti collaterali dei vaccini. Ci saranno conseguenze durature dal mischiare partigianeria politica e scienza nel bel mezzo della gestione di una crisi di salute pubblica.

Il Dr. Ladapo è professore associato di medicina alla David Geffen School of Medicine della UCLA. Il dottor Risch è professore di epidemiologia alla Yale School of Public Health.

Joseph A. Ladapo e Harvey A. Risch
22/06/2021

Fonte: www.wsj.com/articles/are-covid-vaccines-riskier-than-advertised-116...

www.milanofinanza.it/news/i-vaccini-anti-covid-sono-piu-rischiosi-di-quanto-finora-pubblicizzato-202106222025304637?fbclid=IwAR3Nu97iqQ0D0WeR92Ls99yO9me5fELNfOOQLQek3vd69gAIhsb...
30/06/2021 23:38
 
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Grafene nei vaccini? Lo pubblica l’Università di Almeira. Tiboni (MIC):“Scoperta di due ricercatori spagnoli richiede risposte”

L'Università di Almeria, Spagna, ha pubblicato con firma elettronica verificata la Relazione Intermedia del 28 giugno 2021 su quanto affermano di aver scoperto due ricercatori spagnoli sul contenuto dei vaccini:

agenziastampaitalia.it/images/MICROSCOPIA_DE_VIAL_CORMINATY_DR_CAMPRA_FIRMA_E_1_fusionado_e...

Trattasi di uno studio microscopico su una fiala di vaccino che fornisce forti prove per la probabile presenza di derivati del grafene. Un biologo di nome Ricardo Delgado ed un medico, il dottor José Luis Sevillano, che conducono entrambi un programma online chiamato "La Quinta Columna”, hanno analizzato l'innegabile fenomeno magnetico presente nella maggior parte delle persone vaccinate. Le braccia di alcune persone diventano magnetiche proprio nel punto in cui sono state inoculate, tenendo non solo dei magneti ma delle forbici, parti metalliche, strumenti, anche cellulari. Il fenomeno, dichiarano, non è esclusivo del braccio. In pochi giorni si sposta verso il torace, il collo o la parte superiore della colonna vertebrale. Riporta il medico:"Purtroppo mia madre e mia zia hanno fatto il primo richiamo di Pfizer e mia sorella ha confermato che questo è purtroppo vero". Basandosi sui risultati della scorsa settimana, i due ricercatori spagnoli ritengono che le "nanoparticelle segrete" trovate nei vaccini Covid siano nanotubi di ossido di grafene. Hanno scoperto che le nanoparticelle di ossido di grafene sono effettivamente compatibili con i neuroni e con altre cellule cerebrali. Tutti i vaccini sono prodotti utilizzando la stessa nanotecnologia. In Spagna è stata persino descritta come "nanoparticelle segrete". Queste nanoparticelle diventano magnetiche quando raggiungono la stessa temperatura del corpo umano, mentre quando rimangono in un ambiente sotto zero gradi, restano non magnetici. Si chiedono i ricercatori: è questo il motivo per cui congelano i vaccini? Queste particelle sono composte da un materiale nanotecnologico chiamato grafene, un superconduttore altamente integrativo con le cellule neuronali nel cervello:

www.frontiersin.org/articles/10.3389/fnsys.2018.00012/full

Su questo l'Unione Europea ha investito un miliardo di euro in un progetto chiamato Graphene Flagship:

grapheneflagship.eu/events/grapheneweek2021/gclid=EAIaIQobChMI5_2TsKHA8QIVEdN3Ch1JhgfrEAAYASAAEgL...

Le molecole di grafene, sostengono i due ricercatori, possono interagire con i neuroni del cervello in modalità remota utilizzando diverse radiofrequenze (il 5G potrebbe essere una di queste) e possono mappare il cervello e trasmettere e ricevere istruzioni a distanza. Si sostiene inoltre che l'interazione tra il grafene all'interno degli esseri umani inoculati e il 5G potrebbe provocare un evento fatale quando il 5G sarà pienamente abilitato nel luglio 2021. Di fatto, una società chiamata Nanografi, con sede in Turchia, sta producendo la nuova versione nasale del vaccino Covid, da spruzzare direttamente nel naso, ed è coinvolta anche nelle nanotecnologie che utilizzano il grafene:

www.graphene-info.com/turkey-based-nanografi-open-new-graphene-producti...

L’UE ha investito 2.000 milioni di euro nella ricerca sul grafene e nella ricreazione del cervello umano e la Spagna è il Paese con più squadre di lavoro:

ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/ca/IP_13_54

Inoltre Bill Gates ha finanziato l'Imperial College London per la ricerca sul grafene nella tecnologia dei vaccini per un importo di 4,5 milioni di sterline:

- www.euroresidentes.com/tecnologia/nanotecnologia/nueva-financiacion-para-inve...
- www.conservativewoman.co.uk/revealed-how-bill-gatess-influence-has-spread-virally-into-uk-medicine-and-...

Quanto sopra riportato è il contenuto integrale presente sul sito www.henrymakow.com/. Lo dichiara in esclusiva ad Agenzia Stampa Italia con una nota il Coordinatore Nazionale dell’organizzazione politica Italia nel Cuore (MIC), Mauro Tiboni.

PEC dal MIC al Ministro della Salute Speranza:

agenziastampaitalia.it/images/Pec_da_MIC_a_Ministro_Salute_Sper...

29 giugno 2021
agenziastampaitalia.it/politica/politica-nazionale/57821-grafene-nei-vaccini-lo-pubblica-l-universita-di-almeira-tiboni-mic-scoperta-di-due-ricercatori-spagnoli-richiede-...
06/07/2021 19:37
 
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Cocktail di vaccini, il prof. Crisanti: "Stiamo facendo una cosa non prevista dalla sperimentazione"



Crisanti ammette che ci stanno usando come cavie
10/07/2021 16:36
 
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Il TAR dà ragione ai medici non vaccinati:“Non saranno sospesi”

La battaglia per obbligare medici e infermieri a vaccinarsi a ogni costo, calpestando ogni legittimo dubbio sull’efficacia e la sicurezza di farmaci che non stanno dando le risposte attese, rischia di trasformarsi in un boomerang per il governo. Il prossimo 6 ottobre si terrà infatti la prima udienza del ricorso presentato al TAR di Genova da oltre 400 sanitari contro la ASL della Liguria, con l’avvocato Daniele Granara che ha parlato di “speranza per il raggiungimento di un esito positivo”. Granara è il punto di riferimento per oltre 2.500 tra medici e infermieri provenienti da varie regioni e che hanno deciso di non piegarsi alle imposizioni dell’esecutivo, che obbliga chi lavora nelle strutture sanitarie a sottoporsi al vaccino grazie al DL 44 convertito in legge a giugno. I giudici del TAR ligure, nel fissare l’udienza per il 6 ottobre, hanno chiarito che se nel frattempo le varie ASL dovessero procedere nei confronti di medici o infermieri, i provvedimenti verrebbero sospesi. Oltre a Genova sono stati presentati ricorsi anche a Brescia e Milano, per un totale di circa tremila sanitari. Tre i principi alla base del ragionamento dei ricorsi: l’incertezza “sui rischi derivanti dall’assunzione del siero” e le “sperimentazioni con tempi troppo brevi per considerarle affidabili”, la “percentuale di fallimenti nel produrre immunità dovuti alle nuove varianti” e, infine, “l’illegittimità dell’imposizione ai lavoratori della sanità”.

10 luglio 2021
www.ilparagone.it/attualita/il-tar-da-ragione-ai-medici-non-vaccinati-non-saranno-sospesi/?fbclid=IwAR3kFxzGJ4BzCkkm1Qr9x95iCPYOr4qdMx9mDh1EZAI6rQMlEB6...
22/07/2021 15:47
 
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Eleonora Brigliadori, invitata per uno spot sui vaccini, si rifiuta e ne fa uno al contrario

08/08/2021 16:51
 
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Effetti collaterali vaccini: decine di migliaia di morti. Lo studio di FranceSoir che inchioda i pro-vax


Laurent Mucchielli

Laurent Mucchielli, sociologo francese e direttore del centro di ricerca al CNRS, il 30 luglio ha pubblicato sul suo blog, ospitato da Mediapart, un articolo (firmato anche da altri studiosi quali Héléne Banoun, Emmanuelle Darles, Vincent Pavan e Amine Umlil) che raccoglie e analizza gran parte dei dati disponibili sul rapporto tra effetti collaterali gravi, morte compresa, e vaccini anti-Covid. Mediapart ha censurato questo articolo. Successivamente FranceSoir ha deciso di ripubblicarlo:

www.francesoir.fr/opinions-tribunes/la-vaccination-covid-lepreuve-des-faits-2eme-partie-une-mortalite...

E il contenuto del pezzo è effettivamente esplosivo. La questione degli effetti negativi gravi dei vaccini anti-covid è oggetto di smentite e silenzio da parte dei governi e delle principali agenzie sanitarie di tutti i Paesi. Scrive Mucchielli:“Tutto accade come se fosse un vero e proprio tabù, in Francia come nella maggior parte degli altri Paesi occidentali. L’importanza di questi effetti porta infatti una contraddizione troppo vistosa e devastante per l’ideologia della vaccinazione integrale che guida i governi che hanno scelto di abbandonarsi tra le braccia dell’industria farmaceutica”.

Quest’ultima è infatti al centro di tutta la gestione di un’epidemia che costituisce per essa un colpo di fortuna senza precedenti nella storia. Scrive Mucchielli nelle conclusioni del suo articolo:“La realtà mostra che questi vaccini hanno più effetti collaterali, più o meno gravi, di quelli che li hanno preceduti. Abbiamo visto che nei Paesi Bassi si raggiunge un tasso di 2,7 decessi per 100.000 vaccinati (16,5 milioni di vaccinati, 448 decessi). In Francia e negli Stati Uniti, questo tasso sale a circa 3,7 decessi ogni 100.000 vaccinati. E in Gran Bretagna questo tasso sale addirittura a 4,3 decessi ogni 100.000 vaccinati, molto probabilmente a causa della preponderanza del vaccino AstraZeneca, noto dal marzo 2021 come il più pericoloso dei quattro vaccini comunemente usati”. Si legge ancora:“Questa mortalità da vaccino (che è solo la punta dell’iceberg degli effetti avversi gravi) è quindi senza precedenti, è particolarmente grave e il suo occultamento lo è ancora di più. Intendiamoci: nascondere un simile pericolo in un modo o nell’altro è semplicemente criminale nei confronti della popolazione.

Anche ridotto ai suoi più elementari principi etici, l’approccio a tale questione in termini di sanità pubblica dovrebbe portare a sospendere urgentemente la campagna vaccinale, ad approfondire i dati di tale farmacovigilanza (in particolare secondo le fasce di età e secondo i vari fattori di rischio) e, al termine di una meticolosa analisi beneficio/rischio, per determinare a quali specifiche categorie della popolazione è possibile offrire la vaccinazione senza il rischio che gli effetti avversi gravi siano più numerosi delle forme gravi di Covid da cui si suppone proteggere loro”. “Qualsiasi altro approccio non è una questione di salute pubblica, ma di posizioni ideologiche o di marketing commerciale. E la storia ha già dimostrato (sul tabacco, sui pesticidi, sull’inquinamento da petrolio, ecc...) che queste posizioni e questo marketing erano responsabili di veri crimini contro le popolazioni civili. Tutti coloro che vi si abbandonano potrebbero ormai essere considerati complici di questa nuova mortalità vaccinale che sembra senza precedenti nella storia della medicina moderna”. Poi i dati che fanno davvero paura, quelli sugli Stati Uniti, dove ci sono state decine di migliaia di morti.

“Negli Stati Uniti, ricercando questi dati per i decessi correlati al vaccino, non solo è possibile avere un conteggio dettagliato per ogni vaccino anti-covid, ma anche essere in grado di confrontare questi risultati con quelli di tutti gli altri vaccini somministrati per più di 30 anni. In questo Paese, al 16 luglio 2021, quando 160 milioni di americani erano stati completamente immunizzati, i vaccini contro il covid sono collegati a più di 6.000 decessi. Anche questi decessi si sono verificati principalmente entro 48 ore dalla vaccinazione, il che rafforza notevolmente la presunzione di causalità. Da sola e in soli 6 mesi, la vaccinazione anti-covid ha quindi rappresentato il 36% di tutta la mortalità vaccinale in questo Paese per 30 anni. In confronto, nello stesso database, abbiamo contato il numero di decessi causati dalla somministrazione di diversi vaccini contro l’ influenza stagionale”. Conclude Mucchielli:“Un altro modo per esprimere questi risultati è quindi dire che, negli Stati Uniti, in 6 mesi, la vaccinazione anti-covid ha aiutato a uccidere 5 volte più persone rispetto alla vaccinazione antinfluenzale in 30 anni. Ciò conferma in un altro modo ancora che siamo effettivamente in presenza di vaccini di nuovo tipo, la cui pericolosità è senza precedenti”.

05 agosto 2021
www.ilparagone.it/attualita/vaccini-decine-migliaia-morti/amp/?fbclid=IwAR09BHj4n3zTviO2b2wVa-M4Ejhl0xRcl7yHgkicFLhn0rDOlkg...
[Modificato da wheaton80 08/08/2021 16:52]
09/08/2021 16:09
 
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Tegola sul Green Pass: i magistrati ne demoliscono le basi

'Diversi articoli della nostra Costituzione sono coinvolti dall’entrata in vigore del Green Pass; infatti, oltre agli art. 2 e 3, esso, da una prima lettura, ha un impatto diretto sugli art. 11, 13, 16, 24, 32, 77, 117. Si tratta di un tema che coinvolge la natura e l’essenza stessa della Democrazia'. Sono due brevi passaggi contenuti nella premessa all'analisi svolta e pubblicata sulla rivista giuridica di Magistratura Democratica, dall'Osservatorio Permanente per la Legalità Costituzionale. Una analisi puntuale e di merito dalla quale emergono e vengono spiegati profili di incostituzionalità in relazione all'introduzione del Green Pass e in riferimento sia al sistema giuridico italiano che europeo. Profili legati sia alla mancanza di un obbligo di legge rispetto ai vaccini, sia alle mancate garanzie sulla non contagiosità dei vaccinati, così come dei guariti. Iniziamo da questi punti, riportando di seguito quanto posto nero su bianco da l'Osservatorio:

A) Come risulta da bugiardini e moduli di consenso informato i vaccini non proteggono contro l’infezione ma solo contro la malattia

B) I tamponi mantengono una percentuale non trascurabile di errore

C) La guarigione non è garanzia di non contagiosità

"Si tratta di aspetti che non si possono trascurare tanto nella fase in cui il vaccino è ancora in fase sperimentale (avendo ottenuto solo un’autorizzazione di emergenza) quanto a sperimentazione avvenuta se la capacità di limitare il contagio non dovesse risultare confermata", afferma l'Osservatorio, la cui analisi si sposta oltre. "L’impressione è che con l’ultimo suddetto Decreto-Legge, l’ordinamento giuridico italiano non recepirebbe le scelte del diritto europeo in materia di Green Pass, ovvero la facilitazione della libertà di circolazione in sicurezza tesa a sopprimere la quarantena obbligatoria. Al contrario il D.L. n. 105/2021 sembrerebbe conferire al Green Pass natura di norma cogente ad effetti plurimi di discriminazione e trattamento differenziato". E oltre:"Saremo in presenza di trattamenti differenziati per andare al ristorante, al teatro, ai centri culturali, e già si parla di introdurli progressivamente anche per l’esercizio di diritti e doveri fondamentali, come andare a scuola o al lavoro", sottolineano ancora i magistrati e gli esperti intervenuti sul report dell’Osservatorio.

"Il rischio dunque è che l’obbligo vaccinale, escluso dalla legislazione, venga però inserito in maniera indiretta con l’obbligo di Green Pass". Da qui l'analisi riguarda anche i poteri dei gestori e degli addetti ai locali nel merito del Green Pass:"Appare di debole sostenibilità giuridica l’art. 3 comma 3 del decreto legge de quo che attribuisce ai titolari o gestori di servizi il potere di verificare l’accesso ai predetti servizi e attività e che ciò avvenga nel rispetto delle prescrizioni adottate". Ma per l’Osservatorio i rischi possono essere altri:"Si va configurando un potere di polizia diffuso che potrà essere esercitato da persone 'non immediatamente individuabili, e soprattutto esercitabile su libertà fondamentali'. L’ulteriore conseguenza, si legge nell'analisi dell’Osservatorio, è che vi risulterebbero compresse inevitabilmente "libertà costituzionali fondamentali e violati principi costituzionali fondamentali come il principio di eguaglianza, il principio di legalità ed il principio della certezza del diritto". Di fatto sarebbero diversi anche i piani giuridici sui quali si inseriscono le incompatibilità del Decreto:

1) Sotto il profilo generale, possibile violazione dell’ordinamento giuridico europeo, poiché mentre in ambito europeo il Green Pass ha valenza informativa, assume viceversa nel nostro ordinamento valenza obbligatoria e prescrittiva

2) Presunta violazione del dato costituzionale, laddove, pur in assenza di un obbligo vaccinale e di un serio dibattito parlamentare come accaduto in Francia, s’introducono forme di discriminazione e di trattamento differenziato nei confronti dei soggetti non titolari del Green Pass

"In merito al primo punto, il nostro ordinamento, con l’ultimo Decreto-Legge, sembrerebbe esprimere un modello divergente e dicotomico da quanto rappresentato nel su citato quadro ordinamentale europeo, pertanto sulla base degli artt. 11 e 117, comma 1 Cost. e della giurisprudenza della Corte Costituzionale, tale D.L. andrebbe disapplicato dal giudice, ovvero, in subordine, attivato il meccanismo del rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia. Infatti, non si tratterebbe di una divergenza minore e superabile nel quadro di un libero esercizio di discrezionalità politico-legislativa, ma saremmo in presenza della configurazione di un altro modello di governance della pandemia, fondato su forme discriminatorie, piuttosto che estensive dell’esercizio dei diritti". "In relazione al secondo punto, con l’entrata in vigore del D.L. n. 105/2021, la certificazione diviene, ai sensi dell’art. 3, comma 1, il presupposto per adottare trattamenti differenziati in ordine all’utilizzo di determinati servizi ed all’accesso in luoghi aperti al pubblico. In questi casi, non si tratterebbe più soltanto di agevolare la libertà di circolazione in sicurezza, ma di imporre trattamenti differenziati, la cui ragionevolezza e proporzionalità andrebbe misurata caso per caso, stante l’assenza di un obbligo vaccinale".

"In sostanza, la certificazione verde", specifica l'Osservatorio, "finirebbe per costituire l’imposizione, surrettizia e indiretta, di un obbligo vaccinale per quanti intendano circolare liberamente e/o usufruire dei suddetti servizi o spazi. Ne conseguirebbe la violazione della libertà personale, intesa quale legittimo rifiuto di un trattamento sanitario non obbligatorio per legge, o comunque di continue e quotidiane pratiche invasive e costose quali il tampone''. Lo scontro in essere dunque non è tanto tra “pro-vax e no-vax”:"Il tema di fondo è come tutelare la salute nel rispetto della Costituzione, riuscendo a distinguere provvedimenti costituzionalmente orientati da provvedimenti che si muovono al di fuori del perimetro costituzionale". Il rischio, già evidenziato in altri articoli e riflessioni è quello di determinare, attraverso un provvedimento che limita l'esercizio di diritti costituzionalmente garantiti senza avere la sostenibilità giuridica, un obbligo vaccinale surrettizio. L'Osservatorio, sulla base di queste riflessioni, pone una questione 'politica' ed un richiamo forte alle istituzioni di governo:"Se l’obiettivo è quello di vaccinare tutta la popolazione, occorrerebbe esprimerlo con un chiaro e netto atto di indirizzo politico, ovvero con una legge formale, la quale allo Stato, tuttavia, non sembrerebbe poter resistere ai limiti costituzionali vigenti, in virtù della sperimentalità e delle limitate conoscenze scientifiche circa l’impatto sull’ infezione".

08 agosto 2021
www.lapressa.it/articoli/societa/tegola-sul-green-pass-i-magistrati-ne-demoliscono...
12/08/2021 14:38
 
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Cellule umane possono convertire RNA in DNA: vacilla il "dogma della biologia". Lo studio

Le cellule umane possono convertire l'RNA in DNA. È quanto emerso dai risultati di uno studio dell'università americana Thomas Jefferson che, se confermati, potrebbero costringere a riscrivere i libri di biologia perché confutano il "dogma della biologia molecolare", l'assunto fondamentale della biologia molecolare secondo cui le informazioni genetiche possano seguire una sola direzione:

www.jefferson.edu/about/news-and-events/2021/6/discovery-shows-human-cells-can-write-rna-sequences-to-...

Lo studio, condotto sotto la guida di Gurushankar Chandramouly e pubblicato sulle pagine della rivista specializzata Science Advances, potrebbe avere ampie implicazioni che interessano molti campi della biologia e apre la strada anche a nuove terapie contro i tumori.

Lo studio nel dettaglio
"Si tratta di una scoperta che se confermata ha un grande impatto sia a livello teorico che pratico. Dagli anni '50 sapevamo infatti che le informazioni biologiche nelle cellule umane si trasferissero dal DNA all'RNA per poi arrivare alla produzione di proteine. Un meccanismo talmente importante e inconfutabile da essere considerato il Dogma della biologia. Negli ultimi anni questa certezza aveva iniziato a vacillare ma ora questo studio sembra, va sottolineato che serviranno altri approfondimenti, demolirlo completamente", ha commentato il genetista Edoardo Boncinelli. Nel corso dello studio, il team di ricerca si è focalizzato sull'analisi di una speciale variante della polimerasi (le macchine molecolari che si occupano generalmente di riparare il filamento di DNA) chiamata polimerasi teta. Tramite una serie di test, i ricercatori sono riusciti a dimostrare che le polimerasi teta sono anche in grado di convertire sequenze di RNA all'interno del DNA con un meccanismo simile a quello utilizzato dall'HIV per modificare le cellule umane. "La nostra ricerca suggerisce che la funzione principale della polimerasi teta è quella di agire come una trascrittasi inversa", ha commentato Richard Pomerantz, della Thomas Jefferson University, spiegando che nelle cellule sane lo scopo di questa molecola potrebbe essere la "riparazione del DNA mediata dall'RNA".

14 giugno 2021
tg24.sky.it/salute-e-benessere/2021/06/14/dna-rna-studio-dogma-biologia?fbclid=IwAR1oLbH_RUdDADK9fL_N6UWoGPNlVyOAYg8Y1qrYKL2KoTtHOES...
13/08/2021 23:51
 
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Green Pass escluso in tutta la Spagna, anche la Galizia lo boccia

L’obbligo del Green Pass per poter accedere a bar, ristoranti e locali notturni in specifiche aree della regione è decaduto anche in Galizia, comunità autonoma nel nord-ovest della Spagna. Le autorità locali, infatti, hanno dichiarato non valido il requisito di possesso del certificato vaccinale per poter entrare in queste tipologie di locali. La Galizia era rimasta l'ultima zona del Paese iberico in cui la misura era ancora considerata vigente. In particolare, la decisione è arrivata dal tribunale regionale galiziano. Con questa sentenza, l'obbligo del Green Pass rimane dunque escluso in tutte le regioni della Spagna, dopo le precedenti decisioni negative dei tribunali di altri territori, tra cui l'Andalusia e la Cantabria, in cui i governi locali avevano tentato di farne valere l'obbligo.

I dettagli della decisione
In un comunicato, il tribunale regionale galiziano ha sottolineato di aver optato per questa scelta in seguito ad irregolarità di procedura da parte del governo della Galizia. Secondo i giudici, infatti, non è stata sottoposta correttamente alla valutazione dell'autorità giudiziaria l'ordinanza del 22 luglio scorso, in cui si introduceva il Green Pass obbligatorio in zone ad alto rischio di contagio da coronavirus. L'ok del tribunale era requisito indispensabile in virtù del fatto che si tratta di una misura limitativa dei diritti individuali. A causa di tali irregolarità rilevate, dunque, il requisito del Green Pass obbligatorio in specifiche circostanze è stato considerato “privo di vigenza”.

Spagna, in calo indicatori su contagi e ricoveri
Intanto, secondo i dati diffusi ieri, in Spagna diminuiscono i contagi e i ricoveri per coronavirus, come comunicato dal Ministero della Sanità locale. Rispetto a 24 ore prima, l'incidenza dei nuovi casi segnalati negli ultimi 14 giorni passa da 528 a 503 ogni 100.000 abitanti. Negli ospedali, i posti letto occupati da pazienti positivi al Covid nei reparti ordinari scende dall'8,48% all'8,34%, mentre nelle terapie intensive si è passati dal 21,54% al 21,06%. Per quanto concerne i ricoveri di pazienti gravi, si è trattato del secondo giorno consecutivo in cui i casi sono diminuiti. In lieve ribasso anche il tasso di positività, sceso dal 13,81% al 13,72%. Considerando i decessi, invece, ieri sono state aggiunte 93 morti al calcolo ufficiale da inizio pandemia, per un totale di 82.320 morti.

Prima dose per il 31% di giovani nella fascia 12-19 anni
Per quanto riguarda la campagna vaccinale interna, è pari al 31% la quota di ragazzi di età compresa tra i 12 e i 19 anni che sono già stati vaccinati con almeno una dose di un vaccino anti Covid. Solamente il 5,3% ha, invece, ricevuto anche la seconda dose. Lo ha segnalato lo stesso Ministero della Sanità spagnolo, secondo cui i vaccinati con il ciclo completo sono il 61,1% della popolazione, mentre quelli vaccinati con almeno una dose sono il 71,4%. Tra gli over 40, il 93,1% è stato vaccinato con la prima dose, mentre l'89,8% ha completato il ciclo intero.

12 agosto 2021
tg24.sky.it/salute-e-benessere/2021/08/12/green-pass-spagna?fbclid=IwAR0kXERODBLKIMXKC_unD8JGWUfzDbLtlRf_8WZ-mfGEvlfmQAM...
16/08/2021 19:23
 
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La tecnologia di “neuromodulazione” basata sul grafene è reale

Mentre sempre più persone stanno diventando consapevoli del fatto che l’ossido di grafene è stato individuato nei vaccini per il Covid, una società chiamata INBRAIN Neuroelectronics dimostra che la tecnologia di “neuromodulazione” basata sul grafene utilizzando la neuroelettronica potenziata dall’IA è molto reale. Un comunicato stampa del 30 marzo 2021 pubblicato da BusinessWire.com rivela la notizia:"INBRAIN Neuroelectronics si assicura 17 milioni di dollari in finanziamenti di serie A per la prima interfaccia grafene-cervello potenziata dall’Intelligenza Artificiale. Il finanziamento consente all’azienda di far progredire gli studi first-in-human per il suo prodotto di punta, un dispositivo di neuro-modulazione meno invasivo per il trattamento di condizioni neurologiche, utilizzando l’intelligenza artificiale ed elettrodi di grafene".
- www.businesswire.com/news/home/20210330005388/en/INBRAIN-Neuroelectronics-Secures-17-Million-in-Series-A-Funding-for-First-AI-Powered-Graphene-Brain-I...

Per essere chiari, non stiamo in alcun modo sostenendo che INBRAIN sia coinvolta nei vaccini per il Covid. Infatti, [l’azienda] dichiara che la sua tecnologia viene utilizzata “per il trattamento dell’epilessia e del morbo di Parkinson”. Il senso di prendere in esame [il comunicato di] INBRAIN è rivelare che i “biocircuiti” che controllano il cervello basati sul grafene sono, in effetti, una tecnologia molto reale. I cosiddetti “fact-checker”, che non sono altro che propagandisti della disinformazione, sostengono abitualmente che il grafene non si trova nei vaccini e che i biocircuiti di grafene sono una teoria della cospirazione. INBRAIN Neuroelectronics dimostra che i fact-checker stanno mentendo. Infatti, come dice INBRAIN nel proprio comunicato stampa, stanno “cercando di stabilire la sicurezza del grafene come nuovo standard di cura per i dispositivi neurotecnologici”.

Descrivono anche i biocircuiti in grafene come una sorta di piattaforma che può essere aggiornata:"Tecnologie neuroelettroniche meno invasive e più intelligenti come le nostre potrebbero fornire terapie più sicure aggiornabili e adattabili in tempo reale…". Se questo suona familiare, è probabilmente perché Moderna, creatore del vaccino a mRNA per la Covid, ha descritto la sua tecnologia come un “sistema operativo” che può essere aggiornato e anche riprogrammato in qualsiasi momento. Sul sito web di INBRAIN Neuroelectronics l’azienda si descrive così:"Siamo scienziati, medici, amanti della tecnologia e dell’umanità, con la mission di costruire interfacce neuroelettroniche per curare i disturbi cerebrali. Usiamo il grafene, il materiale più sottile conosciuto dall’uomo, per costruire la nuova generazione di interfacce neurali per il ripristino dell’attività cerebrale e per aiutare i pazienti di tutto il mondo".
- www.inbrain-neuroelectronics.com/

Viene citato anche il Prof. A. Fasano, secondo cui “il grafene è la prossima grande novità nei materiali di bioingegneria, che sono i componenti fondamentali della prossima generazione delle elettroterapie nel campo in continua crescita della neuromodulazione”. L’azienda sottolinea che la sua tecnologia è in grado di “leggere” il cervello di una persona, rilevare specifici modelli neurologici, e quindi controllare l’attività cerebrale di quella persona, in modo da alterare la sua funzione cerebrale. Nelle loro stesse parole:"Le nostre interfacce grafene-cervello hanno la capacità di interpretazione ad una risoluzione mai vista prima, così come di rilevare biomarcatori specifici per la terapia e di innescare una neuromodulazione adattiva estremamente decisiva per aumentare i risultati nelle terapie neurologiche personalizzate. Il grafene è ulteriormente descritto come “il materiale più sottile conosciuto per adattare perfettamente la stimolazione all’anatomia cerebrale designata”.

Chiunque dica che il grafene non viene usato per controllare la neurologia umana è o estremamente ignorante dello stato delle moderne neuroscienze o vi sta mentendo deliberatamente. Per chiarire ancora una volta, non stiamo affermando che la INBRAIN Neuroelectronics sia impegnata in una sorta di agenda nefasta, né che siano coinvolti in vaccini per il Covid. Come ogni tecnologia, i biocircuiti basati sul grafene possono essere usati sia per il bene che per il male, a seconda dell’etica e delle motivazioni di coloro che controllano la tecnologia. Ci sono senza dubbio applicazioni molto positive per questa tecnologia ma, come la maggior parte delle tecnologie che una volta erano propagandate come potenzianti per l’umanità (televisione, vaccini, internet, energia nucleare, robotica, ecc...), c’è il serio pericolo che questa tecnologia possa finire nelle mani di folli e genocidi globalisti che la utilizzeranno come arma contro l’umanità.

In altre parole, non c’è tecnologia che i pazzi non potranno sfruttare per schiavizzare l’umanità e aumentare il proprio potere e il proprio controllo. I biocircuiti al grafene daranno ai pazzi affamati di potere accesso diretto al vostro cervello e, secondo molti analisti, i vaccini sono il pretesto per iniettare alle vittime umane sostanze a base di grafene che si auto-assemblano in biocircuiti nel loro cervello. I vaccini Covid contengono alti livelli di ossido di grafene, che è auto-assemblato in biocircuiti raccogliendo elementi (come il ferro) dal sangue umano.

Come riportato da Orwell.city, un gruppo chiamato La Quinta Columna ha analizzato i vaccini Covid e ha scoperto che dal 98% al 99% della massa non liquida nel vaccino sembra essere ossido di grafene. Ricardo Delgado, parlando per La Quinta Columna, dice:"Un fenomeno che per molto tempo è stato negato, ma che oggi è già stato dimostrato. Ci sono già milioni di video in tutto il mondo. Video su questo fenomeno, chiamiamolo ‘pseudo-magnetismo post inoculazione’, ma può essere acquisito anche attraverso altri modi. Così, una volta condotto quello studio epidemiologico di base, abbiamo iniziato a chiederci quali materiali o nanomateriali possono causare il magnetismo nel corpo. E non solo magnetismo, ma che potrebbero agire come condensatori di energia, perché ho anche misurato con un multimetro una carica importante… Si tratta di un fenomeno di induzione elettromagnetica nel metallo che aderisce vicino alla zona di inoculazione. Inoltre, abbiamo scoperto che il magnetismo si sposta poi verso la testa. E questo è molto importante. Sicuramente per lo scopo al quale possono mirare. Inoltre, si misura una differenza di potenziale con un multimetro: la persona diventa un superconduttore. Cioè, emette e riceve segnali. E quando abbiamo trovato i materiali che possono causare questo tipo di alterazioni nel corpo, abbiamo iniziato a parlare di grafene. Abbiamo sospettato che si trattasse di ossido di grafene poiché aveva tutte le caratteristiche che le persone magnetizzate esprimevano dopo l’inoculazione. Il grafene è tossico, è una sostanza chimica, un agente chimico tossico. Introdotto nell’organismo in grandi quantità, provoca trombi. Causa coaguli di sangue. Abbiamo tutti gli articoli scientifici che lo confermano. Provoca una sindrome post infiammatoria, un’alterazione del sistema immunitario. E quando l’equilibrio redox è rotto, nel senso che c’è meno glutatione di riserva del corpo rispetto a un tossico introdotto come l’ossido di grafene, si genera un collasso del sistema immunitario e una tempesta di citochine. In altre parole, qualcosa di molto simile alla malattia di tendenza, non è vero?". Delgado procede affermando:"E, dato che tutte le persone che vengono inoculate con il vaccino Pfizer, che era quello che abbiamo mandato in analisi, così come Moderna, AstraZeneca, Johnson&Johnson, Janssen, Sinovac, e tutti i tipi di vaccini che acquisiscono proprietà di magnetismo, sospettiamo con molte indicazioni che tutti contengono più o meno dosi di grafene, di ossido di grafene… Sappiamo che proprio la N-acetilcisteina o il glutatione stesso degradano l’ossido di grafene. Ecco perché pensiamo che probabilmente abbiamo scoperto direttamente l’agente causale o eziologico della malattia".
- www.orwell.city/2021/07/graphene-oxide.html

Nel podcast Situation Update di oggi tratto più dettagliatamente di questa nanotecnologia esotica, comprese le nanostrutture “auto-assemblanti” del biocircuito al grafene, e come queste possono costruire un’antenna per ricevere comandi o istruzioni da campi elettromagnetici esterni. Se questo è ciò che sta accadendo, significa che i governi globali potrebbero essere in grado di controllare le masse vaccinate trasmettendo segnali da torri cellulari 5G. Anche se sembra fantascienza, questa tecnologia è già stata provata in esperimenti con i topi, coinvolgendo sia SPION (Super Paramagnetic Iron Oxide Nanoparticles – Nanoparticelle di Ossido di Ferro Supermagnetiche) per la consegna mirata di farmaci ai tessuti, sia proteine “magneto” che realizzano la neuromodulazione (controllo del cervello).

Mike Adams
Fonte: www.naturalnews.com/2021-07-19-graphene-based-neuromodulation-technology-is-real-inbrain-neuroelectron...

27 luglio 2021
www.vocidallastrada.org/2021/07/la-tecnologia-di-neuromodulazi...
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